Nel toto nomi c&#39;&egrave; anche lui. Luca Cordero di Montezemolo al posto di Louis Camilleri? L&#39;ex presidente della Ferrari, nonch&eacute; amministratore delegato fino allo scorso settembre del 2006, sarebbe disposto a tornare a Maranello pur di risollevare le sue sorti.  Dopo l&#39;addio di Louis Camilleri, improvviso e per motivi strettamente personali, il manager bolognese ammette di essere &quot;molto preoccupato&quot; visto il momento difficile che vive la Rossa. E non esclude una nuova avventura in Ferrari: &quot;Se ci sono possibilit&agrave; che io possa tornare in Ferrari? La domanda non va posta a me: nessuno mi ha chiesto nulla. Penso di sapere quali sono i problemi da affrontare in tempo ma, come si dice, io ho dato e ora vedo con grande dispiacere una Ferrari doppiata, fuori dai primi posti. &Egrave; un momento difficile per la scuderia, sono preoccupato&quot;.  Camilleri lascia la Ferrari, Elkann: &quot;Con passione ha portato risultati eccezionali&quot;  I tifosi felici per un suo ritorno&nbsp;  Il suo intervento a &quot;La politica nel pallone&quot; su Rai Gr Parlamento sta gi&agrave; scatenando il dibattito sul web e accendendo l&#39;animo dei tifosi ferraristi, ai quali non dispiacerebbe per nulla rivederlo a Maranello, visto i grandi trionfi che la sua era, insieme a Marchionne, ha portato nella bacheca Ferrari.  &quot;Questa &egrave; una Ferrari molto diversa dalla mia, d&agrave; grandissima attenzione al titolo in borsa, ha aumentato la produzione delle macchine e per la prima volta ha un vertice che non conosce la Formula 1 - ha detto Montezemolo, pronto anche a consigliare bene l&#39;azienda sul prossimo successore di Camilleri -. Dopo le dimissioni di Camilleri spero scelgano bene il nuovo amministratore delegato, perch&eacute; c&#39;&egrave; una squadra da rafforzare. Mi spiace perch&eacute; ci sarebbe stata una persona perfetta per guidare la Ferrari: parlo di Stefano Domenicali, che sono certo far&agrave; molto bene nel nuovo ruolo. Se volessero sentire qualche suggerimento, sarei ben lieto di darne. Voglio molto bene alla Ferrari. Questi sono momenti molto difficili non solo per la mancanza di vittorie e io voglio evitare di creare ulteriori elementi di polemica&quot;.  La Ferrari non competitiva? Ecco perch&eacute;  Uno come lui l&#39;ambiente lo conosce molto bene e si sbilancia anche sui motivi che hanno portato la Ferrari a questo Mondiale 2020 assolutamente anonimo e scarsissimo di risultati in pista: &quot;Cerco di essere costruttivo ma sono preoccupato, perch&eacute; la Ferrari non ha mai fatto neanche un giro in testa in tutto il Mondiale. Ci sono problemi che vengono da lontano e creano interrogativi sul futuro.   Ci sono due tipi di problemi. Innanzitutto un&#39;organizzazione orizzontale che in Formula 1 non regge: &egrave; tipico di chi non ha esperienza e conoscenza e forse neanche l&#39;umilt&agrave; di vedere come sono organizzate le migliori squadre o come era organizzata la stessa Ferrari. In secondo luogo per vincere bisogna avere in squadra qualche elemento che faccia la differenza e porti competenze nuove. Io avevo una squadra fortissima, perch&eacute; ho sempre cercato di scegliere persone preparate&quot;. &nbsp; &nbsp; 

Il ritorno dell&#39;ex presidente bolognese fa sognare i tifosi Ferrari che lo vedono come un possibile &quot;salvatore&quot; per il prossimo Mondiale 2021. &quot;Sono preoccupato, la Ferrari non ha mai fatto neanche un giro in testa in tutto il Mondiale&quot;, dice l&#39;ex a.d.

Montezemolo sul ritorno in Ferrari: &quot;Nessuno mi ha chiesto nulla ma potrei affrontare i problemi&quot;

        In una recente intervista, Mattia Binotto raccontava lo stile diverso della leadership di Louis Camilleri, amministratore delegato Ferrari, rispetto all&rsquo;impronta che fu di Sergio Marchionne. Raccontava dei contatti continui e di una dirigenza sentita accanto in quello che &egrave; un percorso di costruzione, che porti a un ciclo nuovamente vincente in Formula 1. Louis Camilleri non &egrave; pi&ugrave; l&rsquo;amministratore delegato della Ferrari. Un annuncio che ha colto di sorpresa, quello nella tarda serata di gioved&igrave;. Motivi personali dietro la scelta di rimettere l&rsquo;incarico, che passa ad interim nelle mani del presidente John Elkann, che si &egrave; rivolto ai dipendenti con una lettera. "Durante i tempi incerti e difficili della pandemia da Covid-19, Louis Camilleri ha guidato la nostra azienda con mano ferma, facendo della&nbsp;sicurezza&nbsp;e del&nbsp;benessere&nbsp;dei nostri dipendenti, delle loro famiglie e della nostra comunit&agrave; la sua&nbsp;priorit&agrave; assoluta". Gi&agrave; nel CdA Ferrari all&rsquo;atto della nomina, nel 2018, nel ruolo di a.d., la decisione di Camilleri &egrave; stata appresa da Elkann "con grande dispiacere, come tutti noi della famiglia Ferrari: so che per lui non &egrave; stata una decisione facile ma, come sempre accade con scelte cos&igrave; importanti, dobbiamo rispettarla pienamente". Risultati eccezionali Due anni nei quali la Ferrari, sul piano industriale, ha continuato la corsa record, di nuovi modelli presentati e di volumi di vendita, in una chiara prospettiva che porter&agrave; il Cavallino a esplorare strade inedite, come sar&agrave; con il suv Ferrari Purosangue, senza contare l&rsquo;espansione ulteriore dell&rsquo;elettrificazione ibrida. Un Elkann che prosegue, dicendosi "estremamente grato per tutto ci&ograve; che Camilleri ha fatto per la Ferrari e in particolare per il suo contributo negli ultimi anni, in cui ha preso il timone della nostra societ&agrave; in un momento molto difficile, a seguito della&nbsp;prematura scomparsa di Sergio Marchionne&nbsp;nel luglio 2018. GP Abu Dhabi, Vettel: "Addio senza odio"  In qualit&agrave; di membro di lunga data del Consiglio di amministrazione, Louis ha mostrato un incrollabile senso di responsabilit&agrave;, assicurando continuit&agrave; alla nostra organizzazione,&nbsp;guidando la Ferrari verso il futuro con un piano strategico ambizioso e lungimirante. Il suo impegno &egrave; stato totale, come la sua fedelt&agrave; ai principi del nostro fondatore Enzo Ferrari. La leadership e la passione di Camilleri hanno guidato la Ferrari verso risultati eccezionali, spesso raggiungendo o superando gli obiettivi impegnativi che lui stesso si era prefissato. Abbiamo aperto un capitolo completamente nuovo per creare, con il record di cinque nuovi modelli presentati lo scorso anno, la gamma di prodotti pi&ugrave; completa della nostra storia.&nbsp; Le persone definiscono la Ferrari &Egrave; un enorme tributo alle sue capacit&agrave;&nbsp;e al suo stile manageriale unico, che so bene lo spingerebbe immediatamente a riconoscere il contributo personale e professionale di ognuno di voi per aver reso possibile tutto ci&ograve;.  Non ho dubbi di poter contare su tutti voi per l'impegno e la dedizione unici, che sono il segno distintivo della Ferrari. Abbiamo una strategia chiara e ambiziosa e continueremo a seguirla.   Da parte mia, assumer&ograve; il ruolo di amministratore delegato ad interim con profondo senso di orgoglio e responsabilit&agrave;&nbsp;nei confronti di tutti voi, persone della Ferrari, che non cessate mai di definire chi siamo e che ogni giorno fate la differenza".       

Nei 2 anni a capo della Ferrari, la corsa sul piano industriale non si &egrave; arrestata, come la definizione dei nuovi progetti. Elkann scrive ai dipendenti: "Conto su tutti voi per l'impegno e la dedizione unici, che sono il segno distintivo della Ferrari"

Camilleri lascia la Ferrari, Elkann: "Con passione ha portato risultati eccezionali"

Ferrari, rivoluzione in atto alla vigilia del GP di Abu Dhabi. Luis Camilleri ha rassegnato le dimissioni, con effetto immediato, dal ruolo di Amministratore delegato e membro del Consiglio di Amministrazione, carica che passa, ad interim, a&nbsp; John Elkann.  Il manager maltese, 65 anni, era entrato a far parte del CDA Ferrari nel 2015, per poi diventarne l&rsquo;ad nel 2018 succedendo a Sergio Marchionne, deceduto il 25 luglio dello stesso anno.   Decisione improvvisa, un autentico fulmine a ciel sereno, ma che non riguarda solo la Ferrari. Camilleri, infatti, non lascia solo Maranello, ma si dimette anche dalla carica di presidente del Cda di Philip Morris International, gruppo in cui ha passato larga parte della sua vita professionale.   &quot;La Ferrari ha fatto parte della mia vita e servirla come amministratore delegato &egrave; stato un grande privilegio&quot;, ha dichiarato Camilleri. &quot;La mia ammirazione per gli straordinari uomini e donne di Maranello, per la passione e la dedizione che mettono in tutto ci&ograve; che fanno &egrave; illimitata. Sono orgoglioso dei numerosi risultati raggiunti dalla societ&agrave; dal 2018 e so che gli anni migliori della Ferrari devono ancora venire&rdquo;  Come detto, il suo posto verr&agrave; preso, momentaneamente, da John Elkann che, nel salutare Camilleri, ha dichiarato: &ldquo;Vorrei esprimere i nostri pi&ugrave; sinceri ringraziamenti a Louis per la sua incondizionata dedizione nel ruolo di nostro Amministratore Delegato dal 2018 e di membro del Consiglio di Amministrazione dal 2015. La sua passione per Ferrari &egrave; sconfinata e sotto la sua guida la Societ&agrave; si &egrave; ulteriormente affermata come una delle pi&ugrave; grandi societ&agrave; al mondo, capitalizzando il suo patrimonio davvero unico e la sua continua ricerca dell&#39;eccellenza. Auguriamo a lui e alla sua famiglia un lungo e felice periodo di pensionamento&quot;. 

L&#39;amministratore delegato del Cavallino, in carica dal 2018, si dimette con effetto immediato per motivi personali

Ferrari, Camilleri lascia, Elkann nuovo ad

Un 2020 non facile sia per le vedite e sia per il Reparto Corse. La Ferrari ha presentato oggi il bilancio aziendale con acquisti e ricavi del secondo trimestre 2020, tutti inevitabilmente in calo visto l&#39;impatto che il COVID-19 e il lockdown hanno avuto sull&#39;economia globale. E tra i vari numeri &egrave; spuntato anche un segno meno accanto alle sponsorizzazioni e alle iniziative legate alla Scuderia Ferrari: c&#39;&egrave; un 37% in meno in questa stagione dovuto ovviamente ad un Mondiale 2020 di Formula 1 iniziato solo lo scorso 5 luglio.&nbsp;    &quot;Un Mondiale molto difficile&quot;  Con meno gare e meno entrate da sponsor e diritti di immagine anche Louis Camilleri, l&#39;amministratore delegato del Cavallino, non ha potuto non esprimersi sulle gigantesche difficolt&agrave; che Binotto, tutto il team ma soprattutto Leclerc e Vettel stanno avendo non solo ogni domenica, con la SF1000. Una vettura con gravi problemi di asetto aerodinamico e tanti punti deboli che non riescono a renderla minimamente competitiva con la Mercedes W11 guidata da Hamilton e Bottas.  Gp Gran Bretagna, l&#39;analisi di Binotto tra presente e futuro  &quot;Il prossimo anno dovrebbe essere migliore perch&eacute; &egrave; prevista una intera stagione. Questo del 2020 &egrave; un Mondiale molto difficile&quot;, ha detto Camilleri a margine della presentazione del bilancio societario.&nbsp;I risultati di Leclerc, secondo nel gp d&#39;Austria e terzo nel Gp Gran Bretagna, non bastano al team e soprattutto ai tifosi, gi&agrave; turbati dal divorzio a sorpesa con Vettel: &quot;I nostri concorrenti sono molti forti, complimenti a loro. Il nostro team lavora giorno e notte, abbiamo dei talenti forti e ho fiducia nella squadra. Ci vorr&agrave; del tempo ma la nostra ambizione in Formula 1 resta intatta&quot;.  &nbsp; 

L&#39;ad del Cavallino ha colto l&#39;occasione della presentazione del bilancio aziendale per parlare del momento stagionale che vive la scuderia di Maranello in questo inizio di stagione 2020: &quot;&Egrave; difficile, ma le nostre ambizioni sono intatte. Ci vorr&agrave; tempo: lavoriamo giorno e notte&quot;

F1, Louis Camilleri: &quot;La Ferrari &egrave; forte, sono fiducioso per l&#39;anno prossimo&quot;

        Non si pu&ograve; attendere l&rsquo;Ungheria, tanto &egrave; grave la condizione tecnica della Ferrari SF1000. Non si pu&ograve; attendere un circuito dalle caratteristiche non rappresentative dei problemi manifestati a Zeltweg: anzitutto carenza di velocit&agrave; massima. E non solo.  Si lavora per accelerare il debutto di una parte del pacchetto aerodinamico annunciato per il terzo GP stagionale, una diversa configurazione del progetto, necessit&agrave; nata dopo i riscontri avuti nei test e il conseguente cambio di direzione rispetto all&rsquo;iniziale piano di sviluppo.  Introdurre parte della nuova aerodinamica dalle libere del venerd&igrave; del GP di Stiria consentir&agrave; di svolgere le consuete verifiche, sia di correlazione dati tra simulazioni in fabbrica e pista, sia in rapporto alle prestazioni ottenute nel week end alle spalle. Correre sulla stessa pista, a distanza di 7 giorni, sotto questo aspetto &egrave; un utile vantaggio. Camilleri: posizioni non da Ferrari Il giorno dopo l&rsquo;imprevedibile Gran Premio d&rsquo;Austria, con Leclerc a salvare il risultato Ferrari e strappare un inaspettato secondo posto, &egrave; l&rsquo;amministratore delegato Louis Camilleri a parlare. &ldquo;Charles ha dato spettacolo ieri in Austria, sia nella capacit&agrave; di approfittare delle opportunit&agrave; che gli si sono presentate nel finale sia, soprattutto, nel difendersi quando era attaccato da vetture pi&ugrave; veloci in termini di velocit&agrave; pura. Ha confermato ancora una volta, semmai ce ne fosse bisogno, il suo talento e la sua determinazione nel difendere i colori della Scuderia.  Peccato per Sebastian che non si &egrave; potuto esprimere al meglio perch&eacute; non era soddisfatto del bilancio della sua vettura: ora stiamo analizzando i dati per capirne le ragioni. Sappiamo che c&rsquo;&egrave; molto lavoro da fare in termini di prestazione. Non &egrave; certo questa la posizione in griglia che deve avere un team come la Ferrari e dobbiamo rispondere immediatamente&rdquo;. GP Austria, Brawn: Vettel sorpreso e turbato L&rsquo;eccesso di resistenza all&rsquo;avanzamento &egrave; il principale fronte sul quale intervenire per recuperare efficienza in rettilineo, quindi velocit&agrave;, in un equilibrio che non dovr&agrave; sacrificare il carico generato in curva. Andr&agrave; rivisto anche il comportamento della SF1000 in curva, spesso scomposta in uscita di curva 4, soprattutto con Vettel. Sviluppo accelerato &ldquo;&Egrave; chiaro che bisogna migliorare su tutti i fronti. L&rsquo;unica soluzione &egrave; reagire e sono contento dalla risposta immediata e dall&rsquo;impegno che Mattia e la sua squadra stanno mettendo in ogni area, non soltanto per portare in pista oggi quello che sarebbe stato pronto domani ma anche nell&rsquo;accelerare ulteriormente il programma di sviluppo per le gare successive. Una risposta da squadra unita che si rimbocca le maniche e affronta di petto le difficolt&agrave;, senza piangersi addosso. Siamo all&rsquo;inizio di un nuovo ciclo, che deve seguire un programma a lungo termine: non sono certamente delle battute d&rsquo;arresto che potranno cambiare il percorso intrapreso e ho assoluta fiducia che Mattia e la squadra sapranno sistemare le nostre carenze&rdquo;, conclude Camilleri. Zanardi, nuova operazione per la ricostruzione di cranio e volto       

Almeno una parte degli sviluppi programmati per l'Ungheria andr&agrave; in macchina gi&agrave; dal prossimo week end del GP di Stiria. L'a.d. Ferrari conferma la fiducia nel lavoro di Binotto e del team&nbsp;

GP Stiria: Camilleri fiducia nel team, aggiornamenti subito in pista

        La prima trimestrale Ferrari del 2020, presentata da Louis Camilleri agli investitori nella giornata di marted&igrave;, d&agrave; la misura plastica di quanto lo stop della Formula 1 - causa coronavirus - abbia inciso sulle entrate del Cavallino rampante, che resta comunque in una posizione florida sotto il profilo industriale. Eccelstone candida Montezemolo per il dopo Todt in FIA &nbsp; Alla voce sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio, posta che include anche gli accessi ai Musei di Modena e Maranello, chiusi a seguito della pandemia, nel primo trimestre dell&rsquo;anno i ricavi si sono attestati a 89 milioni di euro, contro i 128 milioni dell&rsquo;anno precedente. Ricavi impossibili da bilanciare Nel rispondere agli analisti, Camilleri ha evidenziato il duro colpo inferto dallo stop della F1. &ldquo;Non c&rsquo;&egrave; modo di poter controbilanciare il colpo ai ricavi su sponsorizzazioni e, soprattutto, i ricavi generati dal detentore dei diritti commerciali (F1 Group; ndr).  L'editoriale del direttore: Montezemolo, un nome, un'emozione Il colpo ai ricavi essenzialmente va gi&ugrave; fino all&rsquo;ultimo rigo (del bilancio; ndr) e con alcune compensazioni minori, per&ograve; resta un grande impatto. La notizia positiva &egrave; che resta limitato a quest&rsquo;anno, speriamo. La Formula 1 &egrave; senza dubbio l&rsquo;attivit&agrave; che influenzer&agrave; negativamente i nostri risultati nel 2020 e nel modo pi&ugrave; severo, &egrave; anche quella finora pi&ugrave; difficile da prevedere. Ci saranno al massimo 18 gare e molte senza tifosi, chiaramente comporta una drastica riduzione dei ricavi generati dal detentore dei diritti commerciali, cos&igrave; come i diritti di sponsorizzazione, le nostre due principali fonti di ricavi&rdquo;, l&rsquo;analisi dell&rsquo;amministratore delegato. Budget cap tutela F1 categoria di vertice Una condizione che dovrebbe normalizzarsi nel 2021, anno che sar&agrave; del budget cap a 145 milioni di dollari a stagione. Sul tema, Camilleri ha commentato: &ldquo;Ci sono stati sostanziali progressi sul tetto ai costi e il suo perimetro sar&agrave; effettivo dal 2021, speriamo venga concluso presto.  La nostra speranza resta quella che un tale tetto render&agrave; la Formula 1 pi&ugrave; sostenibile economicamente per tutti i partecipanti, garantendo al tempo stesso che resti il campionato delle corse pi&ugrave; importante globalmente e fonte di significativi vantaggi nell&rsquo;innovazione e tecnologia automobilistica&rdquo;. McLaren: Macchine clienti sono un cerotto, che le diano gratis       

I risultati finanziari del primo trimestre riflettono un calo di 39 milioni di euro in ricavi dalle sponsorizzazioni e attivit&agrave; commerciali, un'ampia fetta dei quali imputabili all'assenza di gare per il coronavirus

Camilleri, inattività della F1 un duro colpo ai ricavi Ferrari

        L&rsquo;impegno dei tecnici nel realizzare una Ferrari SF1000 all&rsquo;insegna di quella che potremmo definire &ldquo;evoluzione estrema&rdquo;, interpretando la parole di Mattia Binotto, dovr&agrave; sottoporsi al giudizio della pista, che dar&agrave; la misura di quanto il divario che separava la Rossa da Mercedes sul finire della scorsa stagione si sia ridotto.  L&rsquo;obiettivo &egrave; di trovarsi a contendere il titolo mondiale, una pressione naturale quando sei parte costitutiva della Formula 1 e ti chiami Ferrari. La pressione ci unisce &ldquo;Tutti noi siamo ben consapevoli della grande responsabilit&agrave; e chiaramente siamo molto concentrati sull&rsquo;obiettivo finale: la vittoria. Credo che abbiamo il talento, la determinazione per poter trasformare in realt&agrave; queste ambizioni, sono le nostre ma anche le vostre ambizioni. L'analisi della Ferrari SF1000 Con questa responsabilit&agrave; abbiamo anche molta pressione. La gestiamo in modo positivo, il suo effetto &egrave; di unirci e ispirarci a fare sempre meglio. Vi posso garantire che siamo estremamente esigenti con noi stessi, molto pi&ugrave; di chiunque altro&rdquo;, sono state le parole dell&rsquo;a.d. Louis Camilleri, il primo a intervenire sul palco di Reggio Emilia.  Della pianificazione 2021 e la sua cruciale importanza si &egrave; detto pi&ugrave; volte, in casa Ferrari come nell&rsquo;ambiente Mercedes: lo sforzo &egrave; titanico per garantirsi un vantaggio competitivo sul campionato che inizier&agrave; tra 12 mesi. E sar&agrave; un impegno di risorse economiche e umane, al quale Camilleri ha fatto riferimento. Fiducia nella creativit&agrave;&nbsp; &ldquo;La prossima stagione sar&agrave; interessante, lunga; la concorrenza &egrave; dura, sar&agrave; un anno importante perch&eacute; dovremo sviluppare in parallelo una vettura completamente nuova e in linea con il nuovo regolamento che entrer&agrave; in vigore nella stagione 2021. Leclerc: "Imparer&ograve; dagli errori, pronto per il 2020" La squadra sar&agrave; molto molto impegnata, ho molta fiducia nei nostri uomini, donne, so che la loro creativit&agrave;, disciplina e determinazione, l&rsquo;etica del lavoro che hanno, rappresentano la caratteristica fondamentale della nostra azienda, che ci deriva dal nostro fondatore: Enzo Ferrari&rdquo;. Sguardo al futuro, Binotto la guida Per avviare un ciclo vincente, costruire una squadra che torni a essere vincente, serve del tempo. La Ferrari della gestione Binotto prosegue la propria formazione e al team principal, Camilleri, ha manifestato a chiare lettere piena fiducia: &ldquo;Non vogliamo concentrarci solo sulla prossima stagione o la prossima corsa, il tempo ci &egrave; nemico, pensateci: passiamo settimane, mesi per guadagnare un centesimo di secondo.  Siamo concentrati sul lungo termine, &egrave; ci&ograve; che sta facendo Mattia, ho grande rispetto per le sue capacit&agrave; di leadership, il modo in cui guida la squadra, come promuove una cultura di squadra e sono fiducioso ci potr&agrave; guidare a grandi successi&rdquo;. La Ferrari &egrave; chiamata a interrompere quella che rischia di passare alla storia come un&rsquo;era dominata ininterrottamente dalla Mercedes: l&rsquo;era turbo-ibrida 2014-2020. Toto Wolff ha evidenziato come il team abbia intatta la fame di successo, una fame che non &egrave; certo da meno a Maranello, a digiuno di titoli iridati dal 2007. La storia non intacca la fame di vittoria E&rsquo; toccato al presidente John Elkann snocciolare numeri e garantire la &ldquo;fame&rdquo; del gruppo: &ldquo;Se uno guarda i 70 anni di storia della Formula 1, sono stat 991 i gran premi dispuntati dalla Ferrari, di cui 238 vinti. Nonostante tutte queste vittorie, la fame di vittoria rimane enorme da parte di tutti. Sappiamo quanto la competizione sia forte, per&ograve; questo ha sempre dato alla Ferrari un gran senso di forza, di sfida, stimolo a fare meglio e fare di pi&ugrave;. Sappiamo che tutto non si gioca in pista, si gioca anche fuori pista. Quando la Ferrari ha dato il massimo &egrave; proprio quando c&rsquo;&egrave; stato lo spirito di essere Ferrari&rdquo;       

L'amministratore delegato e il presidente Elkann celebrano il fattore umano, l'impegno di chi lavora in fabbrica per riportare la Ferrari alla vittoria. Elkann: "Nonostante i numeri della Ferrari in 70 anni di F1, abbiamo ancora fame di vittoria"

Ferrari SF1000, Camilleri: 'Con Binotto verso grandi successi'

        Sul piano industriale ha chiuso un 2019 al galoppo, per nuovi prodotti lanciati e volumi di vendita, alla fatidica soglia delle 10 mila unit&agrave;. Prestazioni vincenti che la Ferrari dovr&agrave; replicare in Formula 1, in un campionato s&igrave; di transizione ma non privo di grandi investimenti per provare a vincere il titolo. Tutt&rsquo;altro, come ha chiarito l&rsquo;a.d. Louis Camilleri nel corso della presentazione dei risultati finanziari 2019 agli investitori internazionali. L&rsquo;impegno di risorse &egrave; notevole, un&rsquo;anticipazione dei lavori di espansione delle strutture a Maranello si &egrave; avuta lo scorso dicembre, nel corso del pranzo di Natale con i media. Un ampliamento destinato al reparto corse e alla produzione industriale, per incrementare l&rsquo;autonomia dai fornitori esterni. Spese superiori per sfide parallele &ldquo;Quest&rsquo;anno si riveler&agrave; piuttosto critico in termini di Formula 1. La nostra ambizione resta, come sempre, quella di provare a vincere. Perci&ograve; continueremo a investire nelle nostre infrastrutture, risorse e creativit&agrave; tecnologica durante lo sviluppo della macchina 2020 nell&rsquo;arco della stagione. Inoltre, come sapete, i nuovi regolamenti tecnici che entreranno in vigore nel 2021 richiederanno risorse aggiuntive e spese gi&agrave; quest&rsquo;anno&rdquo;, ha commentato Camilleri. L'editoriale del direttore: Ferrari pi&ugrave; altre belle storie italiane Prospettive finanziarie da illustrare agli investitori, per capire la direzione dei conti, in quello che Camilleri ha definito un 2020 di consolidamento, relativamente all&rsquo;intera attivit&agrave; Ferrari. &ldquo;Noterete che abbiamo anticipato un incremento delle spese in conto capitale quest&rsquo;anno, ci&ograve; riflette in parte una variazione delle tempistiche tra 2019 e 2020.  L&rsquo;infrastruttura della Formula 1, come detto, ma anche l&rsquo;acquisto di terreni contigui ai nostri impianti a Maranello e questo ci dar&agrave; la flessibilit&agrave; necessaria per mantenere il nostro vantaggio competitivo nell&rsquo;arco del lungo periodo, potendo adottare nuove tecnologie prodotte internamente piuttosto che affidarci pesantemente su fornitori terzi&rdquo;. Garantito lo sviluppo 2020 La determinazione a correre per il titolo nel 2020 &egrave; alta, Camilleri scarta la &ldquo;tentazione&rdquo; di fissare una scadenza o uno scenario oltre il quale indirizzare tutti gli sforzi sul 2021. Inevitabilmente esister&agrave; tale trasferimento di risorse, dopo un avvio dello sviluppo in parallelo tra monoposto 2020 e 2021. &ldquo;Non molliamo mai, la nostra ambizione &egrave; quella di vincere, perci&ograve; non credo alzeremo il piede dal pedale in termini di Formula 1 nel 2020 e oltre&rdquo;, la replica alla domanda su una revisione delle risorse destinate al campionato alle porte, nel caso in cui la sfida per il titolo fosse fuori portata. Ferrari Academy, cos&igrave; nascono i Leclerc del futuro       

Sotto il profilo finanziario, il 2020 sar&agrave; un anno di grandi spese per garantire lo sviluppo della monoposto attuale e pianificare il 2021. Camilleri assicura: "Ambiamo a vincere, non molleremo"&nbsp;

Ferrari, Camilleri: non mancheranno gli investimenti

        Direttore esecutivo di uno dei cicli pi&ugrave; vincenti della storia, azionista del team, Toto Wolff, nella visione di Louis Camilleri, non pu&ograve; essere il candidato giusto per rilevare la posizione di amministratore delegato della Formula 1. Un ruolo al quale i rumours lo hanno affiancato nei mesi scorsi, creando quell&rsquo;alone di incertezza sul cosa far&agrave; Wolff dopo il 2020. Uno scenario da chiarire anche in funzione delle scelte che far&agrave; Hamilton, tra permanenza in Mercedes o una nuova sfida, in Ferrari. Conflitto d'interessi Nel corso dell&rsquo;incontro di Natale con la stampa, l&rsquo;a.d. Ferrari ha espresso parole nette sull&rsquo;ipotesi che Toto Wolff subentri a Chase Carey: &ldquo;Chiunque sia stato un protagonista attivo e importante in un certo team, negli ultimi anni, risulterebbe automaticamente in conflitto di interessi, percepito o meno, nell&rsquo;assumere quella posizione in Formula 1. Leggi anche: Binotto, Ferrari ha il miglior motore Personalmente credo non sarebbe una cosa positiva. La nostra posizione &egrave; questa: se Mattia fosse il candidato a sostituire Chase Carey, penso che il resto del paddock non sarebbe poi troppo contento, &egrave; logico&rdquo;. Al di l&agrave; dell&rsquo;essere o meno &ldquo;contenti&rdquo; di un tale scenario, Camilleri ha ammesso il ricorso della Ferrari al diritto di veto riconosciuto dal Patto della Concordia &ndash; e destinato a essere confermato dopo il 2020 &ndash; se dovesse essere necessario. Todt, pi&ugrave; attenzione alle tracciature dei circuiti &ldquo;Il veto &egrave; una sorta di strumento dell&rsquo;ultima spiaggia. Se dovessimo confrontarci con questa possibilit&agrave;, penso che spiegheremmo la nostra posizione in modo piuttosto chiaro alla gente di Liberty, a Greg Maffei in particolare, e credo avremmo una conversazione costruttiva&rdquo;, ha dichiarato Camilleri.       

L'idea che Toto Wolff possa subentrare al ruolo di Chase Carey e diventare nuovo a.d. della Formula 1 porterebbe a un conflitto di interessi non accettabile. Camilleri spiega la posizione &nbsp;Ferrari e gli strumenti per fermare tale scenario

F1, Camilleri: no a Wolff nuovo Carey, veto una possibilità

        Gestire Charles Leclerc e Sebastian Vettel sar&agrave; sicuramente una necessit&agrave; nel 2020. Lo sar&agrave; ancor di pi&ugrave;, tuttavia, dare loro una monoposto competitiva e vincente. &Egrave; la priorit&agrave; Ferrari, sulla quale andr&agrave; a inserirsi un rapporto che nasce alla pari, senza status privilegiati. Una condizione che Charles Leclerc ha azzerato nel corso del 2019 nel rapporto con Sebastian Vettel. Binotto svela la data&nbsp;di presentazione della nuova Ferrari 2020 Mattia Binotto lo dice a chiare lettere, intervistato da Sky Sport, dopo 12 mesi alla guida del team e un &ldquo;assetto&rdquo; all&rsquo;insegna della stabilit&agrave; all&rsquo;interno della squadra: &ldquo;Sar&agrave; diverso anche perch&eacute; ci conosciamo molto di pi&ugrave; uno con l&rsquo;altro. Rapporti diversi Anch&rsquo;io, rispetto a Seb, in questo mio ruolo ho un rapporto diverso rispetto a prima. Charles di pi&ugrave;, perch&eacute; un anno dopo ha un anno di esperienza in pi&ugrave;, ha dimostrato di essere molto veloce, capace di fare bene, si &egrave; integrato nella squadra anche come leader, nel rapporto tra loro due che &egrave; maturato. Devo dire che &egrave; molto diverso da quello che si pu&ograve; percepire, lavorano bene insieme in modo trasparente, credo che l&rsquo;uno &egrave; utile all&rsquo;altro. Per&ograve;, &egrave; chiaro, se all&rsquo;inizio di questa stagione 2019 avevamo stabilito un ordine, Sebastian prima guida Charles seconda, a un anno di distanza le cose sono cambiate. Lo sono gi&agrave; alla fine della stagione 2019 indipendentemente da come si &egrave; conclusa. In Brasile si &egrave; visto che erano liberi di lottare tra di loro. Inizieranno la stagione entrambi con l&rsquo;ambizione di vincere, &egrave; l&rsquo;ambizione giusta per chi &egrave; pilota, la loro motivazione, ne siamo consapevoli e credo che si parta da l&igrave;&rdquo;. &nbsp;GP Vietnam cambia tracciatura ed eguaglia Singapore Camilleri, incidente Interlagos un incubo Sul tema della gestione dei piloti, anche il presidente Camilleri ha espresso la propria visione, tornando sui fatti del Brasile: &ldquo;E&rsquo; chiaro come le prestazioni di Charles abbiano avuto un impatto, &egrave; inevitabile quando sei campione del mondo e arriva questo giovane e corre una stagione fenomenale. Charles ha parecchio talento, ha sorpreso anche noi stessi per quello che &egrave; stato in grado di fare. L&rsquo;incidente in Brasile ha rappresentato un incubo, comunque c&rsquo;&egrave; stato un chiarimento e a volte ti serve una crisi per fissare i paletti al posto giusto.  D&agrave; a Mattia un modo decisamente migliore di gestire i piloti in futuro, perch&eacute; hanno capito quanto sbagliato&rdquo;. Parit&agrave; di trattamento, con l&rsquo;interesse del team &ndash; il risultato &ndash; da tutelare. E il tema degli ordini di scuderia non &egrave; affatto un tab&ugrave;, con Binotto che spiega: &nbsp;"Il loro primo avversario non &egrave; il compagno di squadra, ma sono tutti gli altri piloti delle altre vetture, perch&eacute;, se uno vuole vincere il campionato come pilota Ferrari, intanto bisogna battere tutti gli altri, poi si pensa a battere il proprio compagno.  Per&ograve;, se come Ferrari intanto si inizia a vincere, poi il gestire nelle parti finali all&rsquo;interno il tema &egrave; un lusso. La priorit&agrave; &egrave; la squadra. Quindi, se ci saranno situazioni in cui per la squadra sar&agrave; necessario dare degli ordini, non esiteremo a farlo".&nbsp;&nbsp; Il 2020 sar&agrave; una stagione cruciale sotto diversi aspetti, compreso il mercato piloti sul 2021. Se Christian Horner ha scommesso su formazioni in gran parte invariate nelle posizioni dei top driver in scadenza, non si possono tralasciare i segnali emersi nelle ultime settimane, fino alla conferma dell'a.d. Camilleri di un incontro tra Elkann e Hamilton, sebbene abbia ridimensionato la portata dell'evento, avvenuto in un'occasione pubblica. Hamilton sar&agrave; sul mercato, potrebbe scegliere l&rsquo;avventura che manca in una carriera con tutti i record battuti o prossimi a esserlo. Non &egrave; utopia immaginarlo in Ferrari.&nbsp; Orgogliosi degli apprezzamenti di Hamilton Sui movimenti di mercato, Binotto analizza: &ldquo;Sicuramente qualcosa capiter&agrave; l&rsquo;anno prossimo, &egrave; un tema che ci porremo in modo pi&ugrave; serio a stagione iniziata. Come Ferrari abbiamo la fortuna di avere tanti piloti che vorrebbero correre per noi. E&rsquo; una bella opportunit&agrave; la possibilit&agrave; di poter scegliere. Per&ograve; partiamo dai nostri due piloti, credo oggi siano due piloti entrambi forti, hanno dimostrato di poter essere competitivi, uno d&rsquo;esperienza, l&rsquo;altro pi&ugrave; giovane, questa &egrave; la base con cui partiamo nel 2020 &egrave; prematuro pensare invece a cosa faremo nel 2021. Lewis &egrave; un pilota fantastico, credo che anche abbia espresso apprezzamenti per la nostra scuderia e ci rende orgogliosi&rdquo;.       

Non ci saranno status privilegiati di prima guida nel 2020 della Ferrari. Leclerc e Vettel partiranno alla pari. E in ottica mercato 2021 Binotto su Hamilton: "E' un pilota fantastico, orgogliosi degli apprezzamenti rivolti alla Ferrari"

F1, Binotto: Leclerc e Vettel alla pari, ordini di scuderia se necessari

        La Formula 1 del 2021, per grandi linee. A Austin &egrave; stato segnato un punto di partenza, dal quale sviluppare i dettagli e arrivare a firmare i nuovi accordi tra Formula 1 Group e i singoli team, il superamento dell&rsquo;attuale Patto della Concordia in scadenza a fine 2020. Una sorta di dimostrazione di buona volont&agrave;, animo positivo, nel convergere sull&rsquo;insieme di regole sportive, tecniche e finanziarie da parte delle squadre. Il quadro futuro della Formula 1 interessa lo sport e, non meno, gli investitori delle squadre.  In occasione della presentazione dei risultati della terza trimestrale del 2019, l&rsquo;a.d. Ferrari, Louis Camilleri, ha illustrato la posizione della Scuderia agli analisti, interessati ai ricavi che si prospettano dal 2021 con l&rsquo;entrata in vigore del budget cap. Come gi&agrave; anticipato da Christian Horner, anche Camilleri ha evidenziato un 2020 che sar&agrave; di importanti spese, un impegno finanziario extra per lavorare a due progetti di fatto. Primi passi &ldquo;Quel che &egrave; stato annunciato nel week end &egrave; davvero l&rsquo;inizio, l&rsquo;avvio del processo, non &egrave; nemmeno la conclusione dell&rsquo;inizio. Leggi anche: Brawn, difficolt&agrave; Ferrari nella gestione delle gomme Resta ancora molto lavoro da fare insieme con la Formula 1 e la FIA, come con i team. Abbiamo votato favorevolmente e non abbiamo esercitato il nostro diritto. Tutto sommato siamo in qualche modo soddisfatti della direzione presa e dei principi sviluppati. Per&ograve;, &egrave; chiaro che molti dettagli devono ancora essere appianati&rdquo;, ha chiarito Camilleri. Sviluppo PU da introdurre tra i limiti di spesa In tema di budget cap, interessante l&rsquo;indicazione offerta sul perfezionamento da introdurre dopo il 2021: &ldquo;Il budget cap fa riferimento solo a certi elementi della monoposto; migliore esempio tra tutti, il motore non fa parte del budget cap. La nostra sensazione &egrave; che andando avanti, la nostra speranza &egrave; che ci sia col tempo un budget cap posto sul motore in s&eacute;. Ci sono state limitazioni sull&rsquo;utilizzo del banco dinamometrico, una componente molto costosa&rdquo;. Formula 1 deve generare pi&ugrave; ricavi Quanto ai ricavi, gli accordi con i singoli team ai quali lavorer&agrave; Formula 1 Group definiranno la &ldquo;spartizione della torta&rdquo;, che dovr&agrave; diventare pi&ugrave; pesante, anche attraverso un maggior numero di gare in calendario. Le previsioni di Camilleri sul nuovo assetto al quale si lavora per il 2021, limiti di spesa in primis, restano positive: &ldquo;Una Formula 1 pi&ugrave; divertente e in grado di catturare pi&ugrave; tifosi, chiaramente genera maggiori ricavi, che in definitiva vanno a beneficio di tutti i team, Ferrari compresa. Formula 1 2021, le novit&agrave; tecniche e sportive presentate a Austin Tutto sommato vedo neutrale lo scenario peggiore, con un po&rsquo; di lati positivi, sebbene nel 2020 dovremo raddoppiare alcuni costi. Sar&agrave; davvero sul 2021 e successivamente, si valuta l&rsquo;aumento del numero di gare.  Non penso sia stato ancora finalizzato, chiaramente porter&agrave; aspetti negativi in termini di organizzazione, per&ograve; l&rsquo;aspetto positivo sar&agrave; sui ricavi, saliranno se aggiungi due otre gare&rdquo;.       

L'amministratore delegato della Ferrari ha discusso con gli analisti del nuovo scenario che vivr&agrave; la Formula 1 dal 2021. Positivi i principi, restano molti particolari sui quali lavorare. Per un 2020 di grandi spese, Camilleri guarda all'incremento dei ricavi generati dalla F1 dopo il 2021

Camilleri: 'F1 2021 appena all'inizio, tanti i dettagli da appianare'

Un successo che &ldquo;&Egrave; stato come quello che la primavera fa ai ciliegi&rdquo;.    L&rsquo;amministratore delegato della Ferrari, Louis Camilleri, sceglie un verso de &ldquo;Il Bacio&rdquo; del poeta cileno Pablo Neruda, per commentare l&rsquo;effetto che fa vincere a Monza, dopo una stagione avara di soddisfazioni. Non c&rsquo;era modo migliore per festeggiare i 90 del Cavallino Rampante, con un pilota della Rossa sul primo gradino del podio nel GP di casa.  &quot;Questa vittoria a Monza ripaga delle delusioni della stagione. Abbiamo aspettato 9 anni ma per i 90 anni della Ferrari questa &egrave; la festa perfetta. Nove &egrave; un numero fortunato. &Egrave; stato molto emozionante, ho vissuto con il cuore in gola ma sono molto felice per il team, per i fan e per l&#39;Italia intera. Ma noi vogliamo molto di pi&ugrave; di Spa e Monza&quot;,&nbsp;ha poi concluso Camilleri. 

L&#39;AD della Ferrari&nbsp;soddisfatto del successo, ma non si accontenta solo delle vittorie a Spa e Monza. Camilleri vuole di pi&ugrave; dalla Rossa

Camilleri, GP Italia: &quot;Monza ripaga delle delusioni&quot;

        Al primo ruggito della monoposto 2019, con la power unit accesa a Maranello, si &egrave; sommato il ruggito dei risultati finanziari Ferrari. Un 2018 forte, con utile netto in crescita del 46%, che ha trainato il titolo in Borsa di nuovo oltre i 100 euro/azione. Un Cavallino &ldquo;toro&rdquo; sui mercati che dovr&agrave; esserlo anche in pista. E l&rsquo;amministratore delegato Louis Camilleri ha annunciato lo stanziamento di risorse finanziarie superiori per centrare l&rsquo;obiettivo. L&rsquo;impegno economico supplementare messo sul tavolo da Mercedes lo scorso campionato ha fatto compiere alla W09 un radicale salto di qualit&agrave;, iniezione di risorse che va ad aggiungersi a budget da diverse centinaia di milioni di euro a stagione, che la Formula 1 vorrebbe drasticamente ridurre a partire dal 2021. Ferrari, la monoposto 2019 ha acceso il motore "Per il 2019 l'obiettivo &egrave; vincere&rdquo;, ha dichiarato Camilleri nel corso della conference call di presentazione dei risultati finanziari, aggiungendo come vi sar&agrave; un aumento delle spese per supportare le velleit&agrave; di titolo iridato: "Nel 2018 abbiamo raggiunto il migliore risultato da quando abbiamo vinto il campionato costruttori. Per il 2019 l'obiettivo &egrave; vincere. E per questo investiremo. La crescita degli investimenti &egrave; dovuta anche all'adattamento alle nuove regole". Giova ricordare come l'introduzione dell'ala anteriore semplificata, una completa rivisitazione della filosofia di gestione dell'aerodinamica della monoposto, porter&agrave; - secondo quanto dichiarato nei mesi scorsi da Helmut Marko - a un impegno superiore rispetto allo scorso anno per circa 15 milioni di euro, frutto dello sviluppo che verr&agrave; prodotto nel corso del campionato.&nbsp; Formula 1: Ferrari, il progetto 670 supera i crash test Corse e prodotto, industria. Per segnalare una produzione Ferrari nel 2018 a 9.500 unit&agrave;, in crescita del 10% sul 2017, e tracciare le prossime tappe da affrontare. Camilleri ha collocato l&rsquo;arrivo della prima Ferrari elettrica oltre il 2022, mentre il 2019 sar&agrave;, sul fronte del prodotto stradale, anno del debutto di un super-ibrido - &egrave; atteso un modello V8 -, dalle alte prestazioni concettualmente vicine alle soluzioni della F1, secondo quanto emerso lo scorso anno: turbo elettrico (girante e compressore non pi&ugrave; fisicamente interconnessi) e motogeneratore cinetico a supportare l'unit&agrave; termica.       

La presentazione dei risultati finanziari agli analisti &egrave; stata l'occasione per indicare la rotta che dovr&agrave; portare a vincere il titolo mondiale in Formula 1. L'a.d. ha annunciato investimenti ancora superiori per centrare l'obiettivo

Ferrari, bilanci ruggenti. Camilleri: "Più risorse per vincere in F1 nel 2019"

La prima uscita in pubblico da amministratore delegato Ferrari &egrave; giunta a Monza, per Louis Camilleri. In due settimane le prospettive iridate di Vettel e del Cavallino hanno assunto tutt&rsquo;altre sfumature rispetto alle tinte brillanti di Spa-Francorchamps. La giornata del Capital Markets Day Ferrari arriva a due giorni dalla sconfitta di Singapore e il passaggio sulla Formula 1, a margine della presentazione di nuovi modelli speciali e del futuro del Cavallino sul fronte industriale, &egrave; obbligato.  Camilleri parla dello scenario sullo sfondo, dei movimenti e degli accordi che Liberty Media dovr&agrave; ricercare con le squadre, in quella prospettiva 2021 che porter&agrave; diversi cambiamenti. Tecnici ed economici. Il budget cap sappiamo come abbia assunto contorni pi&ugrave; soft e andr&agrave; verso una progressiva introduzione, che richieder&agrave; comunque ai tre team pi&ugrave; grandi (e con maggiori capacit&agrave; di spesa) di tagliare fino al limite dei 200 milioni di dollari a stagione l&rsquo;impegno. Sul fronte tecnico, la rivoluzione legata alle power unit sembra solo un ricordo: una vittoria per il fronte dei motoristi oggi presenti, che ebbe in Sergio Marchionne la voce pi&ugrave; netta di critica.  Arriveranno dei correttivi, al flussometro anzitutto, sufficienti per una ripercussione immediata anche sul sound, potendo sfruttare il regime di rotazione dei V6 gi&agrave; oggi da regolamento a 15.000 giri/min. Sulla prospettata eliminazione del sistema MGU-H, &egrave; un progetto tornato nel cassetto. Tanti altri punti, principalmente legati alla standardizzazione dei componenti, andranno ancora definiti nei dettagli e trovato un accordo.  Camilleri, sulle trattative in corso, ha concentrato gi&agrave; lo scorso agosto l&#39;attenzione su un aspetto esterno alla tecnica, pi&ugrave; strettamente finanziario, richiamando la necessit&agrave; di trovare un accordo sulla spartizione dei proventi. Premi che vedono la Ferrari, per storia e per blasone, godere di una posizione privilegiata. &laquo;Sono in corso discussioni per quanto riguarda i regolamenti tecnici, tutti gli aspetti finanziari e la sua governance (della Formula 1; ndr) sotto l&#39;ombrello del nuovo Patto della Concordia&raquo;, patto che scadr&agrave; a fine 2020.  &laquo;Se crediamo che ci sia un consenso di base sugli obiettivi di principio che definiranno la strada futura, le visioni precise su come arrivarci sono ancora piuttosto distanti. Sono stati fatti dei progressi, ma siamo ancora lontani da un accordo che includa tutto e che possa essere firmato da tutti i partecipanti.  Camilleri, il nuovo boss Ferrari si presenta  Io rimango personalmente ottimista che un accordo sar&agrave; raggiunto in tempo utile, ma vorrei aggiungere che come Ferrari continuiamo a insistere sul fatto che questo non pu&ograve; essere a discapito dell&#39;assicurazione che la F1 rimanga al vertice della competizione tecnica come motorsport&raquo;.  Concetti espressi dall&rsquo;a.d. e ribaditi da Maurizio Arrivabene nel week end di Singapore, nel corso della conferenza stampa dei team principal: &laquo;L&rsquo;obiettivo di tutti &egrave; di risparmiare denaro, di ridurre i costi. Quindi, la domanda non &egrave; sul &ldquo;cosa&rdquo; ma sul &ldquo;come&rdquo;. Come vogliamo farlo? Come vogliamo conservare la Formula 1 al vertice del motorsport com&rsquo;&egrave; oggi? Come vogliamo continuare a sviluppare macchine che siano belle, anche per il pubblico. Non &egrave; un&rsquo;equazione facile. Alla fine potremo trovare la soluzione.  Stavo guardando la macchina presentata un paio di giorni fa da Ross, &egrave; un buon esercizio. Ho chiesto ai nostri ingegneri cosa ne pensassero e hanno detto &egrave; poco convincente a loro avviso e somiglia a una vecchia Champ Car. &Egrave; un esercizio&raquo;. 

L&#39;amministratore delegato Ferrari parla dall&#39;incontro con gli investitori e il capitolo Formula 1 guarda alle trattative con Liberty Media: ripartizione dei proventi, budget cap, soluzioni tecniche dal 2021

Ferrari, Camilleri: Accordo sul futuro della F1 ancora lontano

Ha scelto il GP di Monza F1 Monza per presentarsi alla stampa a al mondo Louis Carey Camilleri, il nuovo amministratore delegato della Ferrari. L&rsquo;uomo che eredita una delle cariche che deteneva Sergio Marchionne: quella di Ceo&nbsp;del Cavallino, ovvero il responsabile operativo della marca automobilistica. Il vero &ldquo;motore&rdquo; esecutivo dell&rsquo;azienda. Sopra di lui c&rsquo;&egrave; soltanto, a livello simbolico, la figura del presidente, che &egrave; il ruolo che si &egrave; ritagliato per s&eacute; John Elkann, nipote dell&rsquo;avvocato Agnelli e azionista di riferimento della Ferrari. Il presidente per&ograve; nelle aziende &egrave; una figura istituzionale di prestigio ma assai poco attiva. Il vero comando operativo spetta all&rsquo;amministratore delegato: nel caso della Ferrari, quindi proprio a Louis Camilleri. Sar&agrave; lui a dire l&rsquo;ultima parola sulla scelta del pilota Ferrari 2019, sul rinnovo di Raikkonen o sull&rsquo;ingaggio di Leclerc, sulla fornitura del motore Ferrari a Sauber e Haas. E anche sulle future strategie industriali di Ferrari: le nuove supersportive, il Suv, la Dino, il lancio dei modelli ibridi. E cos&igrave; via. Ma in questo suo primo approccio pubblico nel nuovo ruolo di capo Ferrari, Camilleri ha scelto la strada della prudenza. E non si &egrave; lasciato andare a dichiarazioni roboanti.  &laquo;La Ferrari &egrave; una grande squadra, &egrave; un team coeso e concentrato. Ho rispetto per il loro lavoro e il mio augurio &egrave; uno soltanto: quello di continuare a vincere&raquo;. Parole di incoraggiamento, ma anche un messaggio ben preciso detto con eleganza ma categorico: &ldquo;continuare a vincere&rdquo;. Vale a dire che non ci si deve adagiare sugli allori e nemmeno sbandare per la tragedia che ha colpito l&rsquo;azienda 40 giorni fa con la scomparsa di Sergio Marchionne. Camilleri,63 anni di origini miste maltesi ed egiziane, ma che ha passato una buona parte della sua vita negli Stati Uniti, &egrave; un manager esperto e dev&rsquo;essere certo un duro. Per forza, uno che &egrave; stato per otto anni presidente della Philip Morris, la multinazionale che oltre al tabacco &egrave; attiva anche nell&rsquo;alimentare (la Kraft &egrave; sua), uno che si &egrave; battuto duramente per difendere l&rsquo;immagine della sua azienda dalle cause contro il fumo, non pu&ograve; essere altrimenti. Ma al primo approccio mostra uno stile diverso da Marchionne. Tranquillo, pacato, basso profilo. Mentre Marchionne ringhiava, lui si limitava a sorridere.  Ma quello che tutti vogliono sapere &egrave; se Camilleri continuer&agrave; sulla strada tracciata dal suo predecessore o cambier&agrave; direzione. A Monza tutti aspettavano con ansia una parola o un cenno indiretto di conferma sulla permanenza di Raikkonen in Ferrari, le cui quotazioni sembrano in rialzo. Parola che non &egrave; giunta anzi il team si &egrave; guardato bene dal dare adito a qualsiasi supposizione. E il nuovo Ceo ha gettato acqua sul fuoco delle speculazioni. &laquo;Non abbiamo ancora preso una decisione&raquo;, ha detto troncando sul nascere il discorso. Ha solo ammesso che le trattative con Liberty Media sul rinnovo del patto della Concordia soon a buon punto. &laquo;Ho fiducia che nel futuro potremo trovare un accordo che va bene per tutti - ha spiegato - perch&eacute; abbiamo l&rsquo;impresisone che il Dna esclusivo della Formula Uno rester&agrave; nel nuovo progetto che hanno in mente e con questi principi noi andiamo d&rsquo;accordo&raquo;. Ma non &egrave; certo un segreto, perch&eacute; gi&agrave; Marchionne mesi fa aveva fatto capire di aver trovato sintonia e accordi con i promoter americani e aveva gi&agrave; rinfoderato al minaccia di lasciare la F.1 che aveva ventilato lo scorso anno.  Sui nodi in sospeso invece, come il rinnovo di Raikkonen o ingaggio di Leclerc al fianco di Vettel e la fornitura di motori a team satelliti, Camilleri si limita a parole vaghe. L&rsquo;impressione &egrave; che la Ferrari si sia presa altro tempo per decidere che fare di Kimi. In attesa che il campionato volti con pi&ugrave; decisione a suo favore.  Sbagliato per&ograve; pensare che Camilleri sia una new entry assoluta in Formula Uno e a Maranello. Questo manager 63enne ha comandato per otto anni la Philip Morris, sponsor storico della Ferrari, e da tanti anni sedeva gi&agrave; nel consiglio di amministrazione del Cavallino. &Egrave; venuto spesso alle corse F1, anche se, stando dall&rsquo;altra parte della barricata - come rappresentante dello sponsor o consigliere del Cda Ferrari - la sua presenza era passata inosservata ai pi&ugrave;. Ma conosce bene le problematiche della Ferrari e della Formula Uno, se non altro perch&eacute; era l&rsquo;uomo che ad ogni scadenza di contratto di sponsorizzazione era lui che aveva l&rsquo;ultima parola per rinnovare la partnership e rimettere il logo Marlboro sulle Ferrari. &laquo;Conosco bene il valore di questa azienda e di questo brand unico che ha tifosi in tutto il mondo. &Egrave; questa la vera esclusivit&agrave; della Ferrari. &Egrave; un grande team e ho rispetto per loro&raquo;.  Anche il suo rapporto con Marchionne era solido. &laquo;Conoscevo Sergio da dodici anni&raquo;, racconta. I due si erano incrociati le cariche di consiglieri nei rispettivi consigli di amministrazione come succede spesso tra manager che si stimano: Camilleri da capo Philip Morris sedeva in quello Ferrari, Marchionne da presidente Ferrari, in quello Philip Morris. Quindi Camilleri non scopre certo la Ferrari oggi: era bene a conoscenza delle problematiche che vertevano attorno al Cavallino perch&eacute; certe strategie venivano discusse collegialmente nei Cda. Ora Marchionne non c&rsquo;&egrave; pi&ugrave; e Camilleri dovr&agrave; raccoglierne l&rsquo;eredit&agrave; e il bastone di comando. &laquo;Sergio era davvero una persona speciale. Un uomo di grandi ambizioni. Mi manca&raquo;.  Di sicuro sapeva le strategie che aveva in mente Marchionne. Il dubbio &egrave; se le attuer&agrave; allo stesso modo o decider&agrave; una linea differente. I tifosi aspettano...  &nbsp; 

La scelta del secondo pilota, le strategie di fornitura e l&#39;intero futuro industriale di Maranello. Il nuovo Ceo sceglie il GP di Monza F1 Monza come prima uscita pubblica, la&nbsp;strada della lucidit&agrave; e della prudenza come&nbsp;metodo

Camilleri, il nuovo boss Ferrari si presenta

&ldquo;Ci sono delle trattative in corso con Liberty Media, credo che ci siano stati dei progressi sulla parte tecnica, di meno per quanto riguarda il budget e la governance&quot;. Lo ha detto Louis Camilleri, nuovo amministratore delegato di Ferrari, durante la conference call sui risultati del secondo trimestre 2018 e in particolare parlando dei rapporti con i proprietari americani della Formula 1. &quot;Il focus &egrave; su come dividere la torta cos&igrave; com&#39;&egrave;, non si parla di come aumentarla. Io posso portare il mio contributo&quot;.  Camilleri ha spiegato che sar&agrave; impegnato come lo era Marchionne sulla Formula 1 e il suo ricordo va immediatamente al manager italo-canadese come &quot;un caro amico&quot; e &quot;un uomo di immenso talento e con una mente acuta, un grande leader, un uomo pieno di energia e dal cuore generoso&quot;. Il nuovo capo azienda precisa che &quot;Sergio e io condividiamo le stesse ambizioni per l&#39;azienda, abbiamo solo un diverso stile&quot;.  Sulla sponsorizzazione della Philip Morris (Camilleri &egrave; stato numero uno a livello mondiale) alla Ferrari, l&#39;ad della casa di Maranello ha detto: &quot;c&#39;&egrave; un contratto al 2020, c&#39;&egrave; un rapporto che dura da 45 anni e ha portato un beneficio reciproco, credo che continuer&agrave; cos&igrave;&quot;. 

Il nuovo&nbsp;amministratore delegato di Maranello ricorda Marchionne ma incalza i proprietari americani della Formula 1&nbsp;su budget e necessit&agrave;&nbsp;di una nuova governance

Ferrari, parla Camilleri: ora trattiamo con&nbsp;Liberty Media

Un avvicendamento forzato al vertice della Ferrari, la cui ufficializzazione arriva in un giorno di gloria sportiva per la Rossa. Sergio Marchionne non &egrave; pi&ugrave; presidente della casa di Maranello, subentra John Elkann, gi&agrave; presidente di Exor, mentre nel ruolo di amministratore delegato verr&agrave; nominato Louis Carey Camilleri, gi&agrave; componente del Cda Ferrari. Sar&agrave; l&rsquo;assemblea degli azionisti a procedere con l&rsquo;investitura formale di Camilleri.  L&rsquo;aggravarsi delle condizioni di salute del presidente Marchionne ha reso necessario procedere con la nomina di un nuovo a.d. al vertice del gruppo FCA e alla presidenza Ferrari. La nota con la quale Ferrari ha confermato la nomina di John Elkann e le deleghe in capo a Camilleri in attesa del passaggio formale di investitura nel ruolo di a.d. sottolinea come Marchionne non potr&agrave; riprendere la propria attivit&agrave; lavorativa.   Louis Camilleri, 63 anni, famiglia di origini maltesi, &egrave; manager la cui carriera si &egrave; sviluppata sin dal 1978 in seno a Philip Morris (sponsor di lungo corso del Cavallino rampante) fino a diventarne e presidente e a.d. ruoli ricoperti tra l 2008 e il 2013. Camilleri &egrave; stato anche presidente di Kraft Foods e, nel settore delle telecomunicazioni, di Telmex e America Movil.  Quanto a Elkann, il presidente di Exor e, adesso, di Ferrari, ha commentato sulle condizioni di salute di Sergio Marchionne: &laquo;Sono profondamente rattristato di apprendere dello stato di salute di Sergio. &Egrave; una situazione che era impensabile fino a poche ore fa e una che ci lascia con un reale senso di ingiustizia. Il primo pensiero va a Sergio e alla sua famiglia&raquo;.   Parole che seguono l&rsquo;annuncio di FCA relativo allo stato di salute di Sergio Marchionne, a spiegare come nel corso di questa settimana siano sorte complicazioni impreviste durante la fase di recupero dall&rsquo;intervento chirurgico al quale si era sottoposto a inizio luglio e come le condizioni siano significativamente peggiorate nelle ultime ore. 

L&#39;avvicendamento al vertice della casa di Maranello resosi necessario per le condizioni di salute di Sergio Marchionne. John Elkann alla presidenza, Louis Camilleri - gi&agrave; nel CdA - verr&agrave; nominato nuovo amministratore delegato dall&#39;assemblea degli azionisti

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