Il capo del team Endurance del Cavallino Rampante punta a un ruolo da protagonista per la stagione 2024. "Non abbiamo ancora speso nessun gettone di sviluppo"

WEC Qatar, Coletta: "Ferrari protagonista nel 2024"

        Al Nurburgring lo scorso anno &egrave; arrivata la prima, grande affermazione del progetto Ferrari 296 GT3. A Daytona si &egrave; scritta un'altra pagina di storia. Trionfo di Risi Competizione in Classe GTD Pro al quale sommare il doppio podio di AF Corse e Conquest Racing in GTD, seguiti da Triarsi Competizione. "&Egrave; incredibile. Anzitutto, credo che abbiamo meritato questa vittoria, rincorsa a lungo. In due occasioni abbiamo concluso al secondo posto, poi quella tra Ferrari e Risi Competizione &egrave; una collaborazione di lungo corso. Ci sono stati molto vicini, a noi e agli altri piloti, ma non eravamo mai riusciti a ottenere la vittoria. Finalmente ce l'abbiamo fatta", la parole di Alessandro Pier Guidi. Arriva una vittoria in GTD Pro autorevole e con margine sugli avversari. Ci sono Porsche e BMW sul podio, proprio la M4 GT3 di Paul Miller Racing &egrave; stata la rivale che ha provato a scalfire il dominio della 296 GT3 di Risi Competizione. "Le immagini successive alla bandiera a scacchi sono incredibili, tutti in pianto, felici, io ho dato un grande abbraccio a Giuseppe (Risi; ndr), per tutta la passione che ci mette. Si &egrave; davvero meritato questo risultato". 24 Ore di Daytona, Porsche in volata: "Vittoria della tattica e della guida" Ferrari, finalmente il gradino pi&ugrave; alto del podio Parole sulle quali Davide Rigon aggiunge: "Sono felicissimo di aver finalmente vinto la gara che ogni anno inaugura la stagione. Finora ero salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio solamente alla 24 Ore di Spa-Francorchamps, mentre qui a Daytona avevo concluso tre volte secondo.  Questo risultato, per me &egrave; un sogno che si realizza. Abbiamo preparato questa prova con grande attenzione a ogni dettaglio, in un percorso d&rsquo;avvicinamento che &egrave; iniziato un anno fa, quando portammo al debutto la nuova 296 GT3. Come ho vissuto l&rsquo;ultima ora della 24 Ore? Come spesso capita nell&rsquo;IMSA il risultato era ancora aperto nonostante la grande prestazione che avessimo mostrato sino a quel momento. La tensione &egrave; stata impressionante come la gioia che ho provato quando Daniel (Serra; ndr) ha tagliato il traguardo". Coletta: ripagato il lavoro enorme dei tecnici Daytona un anno dopo &egrave; tutto un altro racconto per il progetto 296 GT3, come ricorda Antonello Coletta. &nbsp;&ldquo;Il successo alla 24 Ore di Daytona, un anno dopo il difficile debutto della 296 GT3 avvenuto proprio su questa pista, &egrave; un risultato straordinario che ripaga dell&rsquo;enorme lavoro dei nostri ingegneri, dei nostri partner tecnici e di tutte le squadre e i piloti che hanno lavorato duramente per portare la 296 GT3 al livello di competitivit&agrave; che ha dimostrato oggi, ma che gi&agrave; lo scorso anno aveva lasciato intravvedere.  L&rsquo;affidabilit&agrave; delle cinque vetture che hanno affrontato la gara &egrave; stata impeccabile e vederle tutte tagliare il traguardo &egrave; una grande soddisfazione.&nbsp;Abbiamo vinto un&rsquo;altra 24 ore, la terza nell&rsquo;ultimo anno dopo quella di Le Mans con la 499P e quella del N&uuml;rburgring proprio con la 296 GT3, un risultato che conferma Ferrari come regina dell&rsquo;endurance. Siamo molto contenti per Giuseppe Risi che &egrave; tornato a vincere, dopo molti anni. Giuseppe &egrave; una persona che ha speso la vita nelle corse, per la Ferrari, e vincere la 24 Ore di Daytona &egrave; un riconoscimento importante alla grande passione che lui e il suo team mette nelle competizioni. In generale, tutti i team sono stati encomiabili, anche se nella classe GTD alcuni episodi hanno impedito di ottenere una doppietta che sarebbe stata fantastica. Avere per&ograve; due vetture sul podio &egrave; un risultato davvero positivo che deve farci essere orgogliosi ed &egrave; la testimonianza che la 296 GT3 ha iniziato a raccogliere l&rsquo;eredit&agrave; della 488 GT3&ldquo;. Vogliono la Ferrari 499P in gara a Daytona!       

A un anno dal debutto della 296 GT3 alla 24 Ore di Daytona - e con il successo del team Frikadelli al Nurburgring - per la Ferrari arriva il successo con Risi Competizione

Ferrari, è impresa alla 24 Ore di Daytona con la 296 GT3

        Squadra che vince &ndash; o quantomeno ci si avvicina &ndash; non si cambia. Per la stagione 2024 del WEC Ferrari ha deciso di puntare sulla stabilit&agrave;, confermando tutti i 6 piloti che hanno condotto le 499P numero #50 e #51 lo scorso anno. I due equipaggi saranno quindi ancora formati da Alessandro Pier Guidi-Antonio Giovinazzi-James Calado e Antonio Fuoco-Miguel Molina-Nicklas Nielsen. L'obiettivo &egrave; quello di avvicinarsi a Toyota per lottare per la prima posizione nel Campionato Piloti e Costruttori.  Ferrari punta sulla stabilit&agrave; Quella del debutto nella classe Hypercar del WEC &egrave; stata, per Ferrari, una stagione da incorniciare. Subito in pole position nel primo appuntamento a Sebring, poi una raffica di podi e la storica vittoria nella 24 Ore di Le Mans del centenario, chiudendo il 2023 con il secondo posto finale in entrambe le classifiche iridate. Risultati che hanno convinto Antonello Coletta e la dirigenza Ferrari a confermare in toto tutta la line-up dei piloti. &ldquo;La scelta di confermare per la stagione 2024 del FIA WEC i piloti che hanno gareggiato lo scorso anno con le 499P del team Ferrari &ndash; AF Corse &egrave; nel segno della continuit&agrave; &ndash; ha spiegato Antonello Coletta, il responsabile delle attivit&agrave; sportive della Ferrari Endurance &ndash; Nel 2023, con questi equipaggi, alla prima esperienza nella top class iridata, abbiamo ottenuto risultati ragguardevoli, tra i quali spiccano la vittoria a Le Mans, e i sei podi complessivi su sette gare, che ci hanno permesso di concludere l&rsquo;annata con un ottimo secondo posto tra i Costruttori. Insieme abbiamo maturato esperienza, continuando a sviluppare la nostra vettura e a dimostrare il potenziale della stessa&rdquo;.  &ldquo;Da queste basi guardiamo con ottimismo alla stagione 2024 ormai imminente, rinnovando la fiducia nei nostri piloti&rdquo; ha concluso Coletta. In arrivo la terza Ferrari 499P Il primo appuntamento con la nuova stagione &egrave; fissato per il 24 e 25 febbraio, quando andr&agrave; in scena in Qatar il prologo del nuovo Campionato, mentre la prima gara &egrave; prevista, sempre a Losail, il 2 marzo. Tra le altre date da segnare sul calendario c'&egrave; anche la 6 Ore di Imola, il 21 marzo, mentre la 24 Ore di Le Mans avr&agrave; luogo il 15-16 giugno. Tra le novit&agrave; pi&ugrave; importanti della stagione per Ferrari ci sar&agrave; il debutto della terza 499P privata gestita da AF Corse. Ancora non definita ufficialmente la line-up dei piloti, ma tra loro ci sar&agrave; anche l'ex F1 e Campione in carica della classe LMP2 Robert Kubica. Leggi anche: Lamborghini Iron Lynx, ecco la line-up ufficiale della LMDh       

Il team guidato da Antonello Coletta ha confermato tutti i piloti del 2023, con l'obiettivo di lottare contro Toyota nella nuova stagione

Ferrari WEC, vince la stabilità: confermati tutti i piloti

        Tanti successi con le GT, poi il grande salto nella categoria regina, la hypercar, e vittoria al primo colpo. Non si pu&ograve; non dire che non sia stato un debutto felice quello della Ferrari 499P&nbsp;che ha reso orgoglioso Antonello Coletta, a capo della squadra che, al rientro a Le Mans dopo 50 anni, ha saputo cogliere il successo alla prima occasione, per la decima vittoria assoluta del Cavallino Rampante nella 24 Ore pi&ugrave; famosa del mondo. Dai successi con le GT ai successi con le hypercar, dunque, con una differenza immediata: la pesantezza del... trofeo del vincitore: "Eravamo abituati a sollevare quello leggero delle GT, questo, al momento di alzarlo al cielo, ci ha colto un po' alla sprovvista...".        

Antonello Coletta, Responsabile Attivit&agrave; Sportive della Ferrari Endurance, &egrave; stato premiato ai Caschi d'Oro per lo strepitoso successo alla 24 Ore di Le Mans, ed ha parlato sia del presente che dell'immediato futuro

Caschi d'Oro, Coletta: "499P e 296 GT3, che sfide"

Guarda qui l'intervista ad Antonello Coletta ai Caschi d'Oro 2023

Caschi d'Oro 2023, Antonello Coletta

        L'esordio &egrave; stato straordinario, perch&eacute; portare un progetto dai computer dell'area tecnica a Maranello ai campi di gara, in un anno e mezzo, debuttando subito con prestazioni da podio, non &egrave; un risultato qualsiasi.  La Ferrari del ritorno al mondo Endurance ha nella vittoria nella 24 Ore di Le Mans il momento da incorniciare. &Egrave; il quadro completato da una cornice preziosa, fatta, appunto di una competitivit&agrave; per nulla scontata. Per conferme, si chieda a Peugeot, a Porsche a Cadillac. Ecco, il primo anno tra le Hypercar ha la 8 Ore del Bahrain come momento conclusivo, poi si torner&agrave; a lavorare in vista del campionato 2024.&nbsp; La 24 Ore di Daytona non &egrave; all'ordine del giorno Antonello Coletta indica gli obiettivi della prossima stagione e, intervistato da Sportscar365, esclude un impegno della 499P a Daytona. Dall'IMSA arriveranno, il prossimo anno, i prototipi BMW, pronti per la 24 Ore di Le Mans, come anche far&agrave; Lamborghini, in un impegno duplice. Ferrari sceglie una strategia e un approccio diverso, al pari di Toyota e Peugeot. Sterzi a parte: WEC, ora basta fiaccare la Ferrari! "Credo che tutte le gare di 24 Ore abbiano importanza, approccio e strategia differente. Sono tutte diverse. Le Mans, Daytona e Spa non sono la stessa cosa. Dopo aver vinto Le Mans il mio sogno &egrave; di vincerla nuovamente", spiega Coletta.&nbsp; "Al momento, andare a Daytona non qualcosa presente nel nostro radar. Ci andremo con la GT3 ma questo &egrave; un'altra questione. Il mondiale Endurance &egrave; il nostro sogno". Vincere il WEC e ripetere Le Mans&nbsp; Quel mondiale su cui Toyota ha salda la presa, avendo vinto al Fuji il titolo Costruttori e (quasi) quello Piloti. Ripetersi a Le Mans e correre per la corona WEC sono, cos&igrave;, gli obiettivi del Cavallino nella seconda stagione in Classe Hypercar. "Abbiamo vinto la gara, probabilmente, pi&ugrave; importante al mondo, in un'edizione speciale. &Egrave; fantastico, per&ograve;, il mondiale &egrave; un altro grande obiettivo che ci poniamo. Per questo, il prossimo anno i nostri sforzi saranno tutti sul campionato del mondo e la 24 Ore di Le Mans"       

Il progetto Hypercar ha un percorso ben chiaro, che Antonello Coletta conferma nel mondiale Endurance e nel bis alla 24 Ore pi&ugrave; importante al mondo. Daytona non rientra nei piani

Ferrari: Le Mans e il WEC le priorità 2024, Daytona fuori dai radar

        Quello che la Ferrari ha ottenuto nella 24 Ore del centenario alla Sarthe &egrave; un traguardo epico e indimenticabile, tale da restare per sempre nella storia. E adesso cominciano anche ad arrivare i primi premi, per l&rsquo;impresa di Le Mans 2023. In fondo, se la Ferrari &egrave; la nazionale Rossa, il suo allenatore nelle corse di durata non pu&ograve; che finire sugli scudi, giustamente applaudito. GP Belgio, l'anteprima Ferrari, Coletta premiato al Trofeo Fagioli di Gubbio Primo fra tutti, con e grazie al prestigioso Memorial Angelo e Pietro Barbetti, riconoscimento assegnato tradizionalmente in occasione del Trofeo Fagioli di Gubbio, che nell&rsquo;ambito di una delle cronoscalate pi&ugrave; apprezzate a livello internazionale, ogni anni d&agrave; riconoscimento a una personalit&agrave; del mondo delle corse per i traguardi toccati nel corso della sua attivit&agrave;. E stavolta l&rsquo;onore &egrave; toccato al responsabile del programma WEC per la Ferrari Antonello Coletta che mercoled&igrave; scorso ha ritirando il riconoscimento legato alla memoria dei due imprenditori eugubini. Queste le parole dello skipper della Ferrari nelle corse di durata: &laquo;&egrave; una grande responsabilit&agrave; ricevere il Memorial Barbetti. Tempo fa, prima della nostra vittoria, in Sicilia ci era stato assegnato il premio dedicato a Nino Vaccarella, l&rsquo;ultimo italiano ad aver vinto l&rsquo;assoluta a Le Mans su una Ferrari, quindi siamo onorati anche sapendo che anni fa &egrave; stato pure lui qui a Gubbio a ritirarlo. E stavo notando una volta di pi&ugrave; i numeri delle ricorrenze: abbiamo vinto il centenario di Le Mans dopo 50 anni che non partecipavamo, passati 58 anni dall&rsquo;ultima vittoria e ora siamo qui al 58&deg; Trofeo Fagioli, una cabala di numeri che si susseguono&raquo;. All&rsquo;interno di una stagione assolutamente favolosa: &laquo;Per noi &egrave; un anno pazzesco. Siamo qui a raccontare un&rsquo;impresa perch&eacute; in meno di un anno siamo riusciti a cogliere due pole position, sempre il podio e alla quarta gara abbiamo vinto &lsquo;La&rsquo; gara&raquo;. In particolare, quale secondo lei sarebbe stato in una situazione del genere il commento di Enzo Ferrari? &laquo;Non me lo sono mai chiesto, anche se ci ha colpito pensare che l&rsquo;ultima volta c&rsquo;era riuscito lui, che nel 1965 era il responsabile di tutto. Dopo la vittoria ci abbiamo pensato...&raquo;. Appuntamento al Fuji per la penultima del WEC Ma la stagione non &egrave; ancora finita e con due prove al termine, al Fuji e in Bahrain la Rossa con le sue 499P far&agrave; di tutto per contrastare la Toyota, tuttora in testa nel mondiale Hypercar, al fine di aggiungere anche l&rsquo;alloro iridato al successo clamoroso a Le Mans. Sar&agrave; tutt&rsquo;altro che facile, visto anche il BoP, ossia l&rsquo;attuale equilibrio garantito dai correttivi, che al momento favorisce fin troppo i giapponesi, come evidenziato nella recente prova di Monza, eppure per la Ferrari di Antonello Coletta, palmar&eacute;s alla mano unito alla capacit&agrave; di dialogare con le autorit&agrave; sportive, nulla pare impossibile. In bocca al lupo, dunque, una volta di pi&ugrave;. Leggi anche: WEC Monza, tale e quale a gustare un calice       

Il responsabile della Ferrari vittoriosa a Le Mans, Antonello Coletta, &egrave; stato premiato a Gubbio

Ci vediamo da Mario: il Memorial Barbetti onora Coletta

        Certo, la 6 Ore di Monza (qui trovi gli orari del fine settimana) sar&agrave; l'occasione per festeggiare con tutti i tifosi, dal vivo, la vittoria alla 24 Ore di Le Mans. Ma sar&agrave; anche, e soprattutto, la terzultima tappa del mondiale Endurance, che vede Ferrari inseguire Toyota, nel campionato Costruttori come in quello Piloti.&nbsp; C'&egrave; l'obbligo di provarci, di continuare la sfida iridata, in un risultato che avrebbe ancor pi&ugrave; del clamoroso per un progetto hypercar al debutto, dovesse arrivare il titolo. A Monza si correr&agrave; con un BoP rivisto e le Ferrari sono state penalizzate, rispetto ai valori di Le Mans, sia per il peso minimo (aumentato) che per la potenza massima erogabile (ridotta).&nbsp; Coletta e l'obiettivo podio per la Ferrari "Siamo consapevoli che d&rsquo;ora in avanti il nostro cammino sar&agrave; ancora pi&ugrave; difficile, considerato che i nostri avversari si presenteranno a Monza con l&rsquo;ambizione di ben figurare in una gara di cruciale importanza per la classifica", ricorda Antonello Coletta.&nbsp; "Per questi motivi manteniamo alta la concentrazione e il massimo impegno con l&rsquo;obiettivo di continuare a raccogliere risultati importanti e di portare le 499P sul podio nel prosieguo della stagione. La 6 Ore di Monza rappresenta per noi la gara di &lsquo;casa&rsquo;: il sogno della nostra squadra sarebbe di regalare altre belle emozioni ai numerosi tifosi che sono attesi all&rsquo;Autodromo Nazionale&rdquo;. Pista veloce, si correr&agrave; in un fine settimana all'insegna del gran caldo, soprattutto in gara. &nbsp;&ldquo;Dopo il risultato straordinario raccolto a Le Mans, le aspettative per la gara di Monza sono davvero alte, c&rsquo;&egrave; molto entusiasmo e vogliamo fare bene per i nostri tifosi", riconosce Ferdinando Cannizzo, responsabile del programma Endurance. "D&rsquo;altro canto, siamo consapevoli di quanto le prestazioni dei nostri avversari siano elevate e prevediamo una corsa molto combattuta, che potrebbe essere condizionata da un meteo incerto e temperature molto elevate durante le sei ore". Giovinazzi, il sogno di una vittoria in casa Sono, evidentemente, approcci con obiettivi diversi quelli dei due equipaggi Ferrari dopo l'esito della Le Mans. Fuoco-Molina-Nielsen sono distanti in classifica, Pier Guidi-Calado-Giovinazzi, invece, corrono con la sfida a Hartley-Buemi-Hirakawa assolutamente aperta, sebbene con un vantaggio di 25 punti in favore di Toyota da ribaltare.&nbsp; &ldquo;Arriviamo a questo appuntamento con il morale alto, dopo aver vinto la 24 Ore di Le Mans, ma ora &egrave; il momento di ripartire, guardando avanti. La 6 Ore di Monza rappresenta in qualche misura la nostra gara di 'casa'. Ci presentiamo all&rsquo;Autodromo Nazionale con la speranza di poter confermare il nostro valore e di ottenere un grande risultato. Il sogno sarebbe quello di tagliare il traguardo per primi come squadra e di poter salire sul gradino pi&ugrave; alto di un podio unico al mondo come quello di Monza&rdquo;, commenta Giovinazzi.&nbsp;&nbsp;&nbsp; Monza e le similitudini con La Sarthe Sul fattore pista, per temi tecnici che sono poi quelli unici a contare per la prestazione, Pier Guidi aggiunge: &ldquo;A Monza ci attendiamo un&rsquo;atmosfera molto calda, non solo per le temperature da piena estate, ma specialmente per il pubblico che vedremo in tribuna. La pista brianzola &egrave; molto veloce, &egrave; quella che all&rsquo;interno del calendario iridato assomiglia pi&ugrave; di tutte al Circuit de la Sarthe, e credo che sia un tracciato dove potremo essere competitivi. Approcciamo questa gara, in ogni caso, con umilt&agrave;: penso che Toyota rimanga il punto di riferimento del campionato. Guardando al futuro credo che uno degli aspetti pi&ugrave; positivi sia l&rsquo;ampio margine di crescita sia per noi piloti, sia per il gruppo nel suo complesso e per la nostra Hypercar&rdquo;. Ecco, se il potenziale di crescita &egrave; ampio, guardando al rendimento nella stagione d'esordio della 499P e alle prospettive future, ci sar&agrave; da divertirsi nel WEC. Leggi anche: 6 Ore di Monza, l'anteprima: il ritorno al passato con uno sguardo al futuro       

L'ambiente Ferrari riparte da Monza, dopo il trionfo di Le Mans, con una sfida ai due Titoli Mondiali da provare a sostenere fino al termine del Campionato

6 Ore di Monza, Ferrari: gara cruciale, Toyota resta il riferimento

Chi avr&agrave; guardato, distrattamente, l&#39;avvio della 24 Ore di Le Mans e la Toyota volare subito in testa avr&agrave; pensato &quot;eccoli l&igrave;, ci risiamo&quot;. Invece, no, le Ferrari 499P hanno tenuto botta, lottato, superato, allungato e, una, la #51, ha vinto con una superiorit&agrave; chiara.  Merito al progetto curato dai tecnici di Maranello, sotto la direzione di Antonello Coletta e Ferdinando Cannizzo, merito alla struttura di Amato Ferrari, che di esperienza alla 24 Ore ne ha da vendere con i risultati maturati in GTE Pro e GTE Am negli anni in cui intorno a questa Ferrari 499P si iniziava a ragionare, studiare, programmare.  Sterzi a parte: Hypereroi, la hit del momento  &ldquo;Stiamo vivendo un momento speciale, come era possibile immaginare. In questi ultimi undici mesi &egrave; stato svolto un lavoro stupendo. Ferrari ha creduto in questo progetto e ci ha aiutato tantissimo: ha preparato un gruppo di lavoro che si &egrave; integrato con i nostri ragazzi. E questo &egrave; il risultato&quot;, commenta Amato Ferrari.    La grandezza del risultato&nbsp;  Inevitabile porre l&#39;accento sul poco tempo in cui il progetto Hypercar &egrave; passato dall&#39;annuncio del ritorno Ferrari nel WEC a essere una 499P vincente. Basta osservare i limiti con i quali si confrontano i rivali di Peugeot, quelli di Porsche e Cadillac in misura minore. Ferrari, invece, da Sebring &egrave; stata sempre l&igrave;, in posizioni da podio, velocissima sul giro di qualifica. Adesso, trionfatrice della 24 Ore di Le Mans.  &ldquo;&Egrave; una giornata fantastica quella di oggi a Le Mans, storica ed epocale in cui la Ferrari dopo 58 anni &egrave; tornata a vincere la classifica assoluta della 24 Ore&quot;, dice Antonello Coletta. &quot;Siamo molto orgogliosi perch&eacute; dopo 50 anni dall&rsquo;ultima partecipazione siamo tornati nella classe pi&ugrave; importante, la Hypercar, nell&rsquo;anno del Centenario di questa gara: una serie di numeri che ci fanno rivivere la storia di questa gara che &egrave; davvero mitologica. Siamo molto orgogliosi di aver vinto la classe principale, tra l&rsquo;altro con i piloti italiani che ci hanno permesso di conquistare la pole e oggi la vittoria con due atleti su tre del nostro Paese. Quindi la Ferrari con orgoglio si &egrave; ripresa il gradino pi&ugrave; alto del podio&rdquo;.  I piloti dei due equipaggi sono stati i finalizzatori del grande lavoro di squadra. Pier Guidi, Giovinazzi e Calado assaporano il trionfo pi&ugrave; importante; Fuoco, Molina e Nielsen hanno pagato il contrattempo del danno al radiatore durante la notte e, alla fine, sono comunque buoni quinti al traguardo.  &quot;I piloti erano una certezza perch&eacute; con tutti loro avevamo lavorato e volutamente sono stati confermati perch&eacute; conosciamo le loro qualit&agrave;. Questo risultato &egrave; maturato fin dalla prima gara di Sebring, iniziato con una pole position e migliorato fino ad avere una vettura sempre pi&ugrave; affidabile e competitiva&rdquo;, ancora Amato Ferrari.    Cronistoria di un ritorno trionfale  Va oltre l&#39;attualit&agrave; del risultato Ferdinando Cannizzo. Il 24 febbraio del 2021, John Elkann ufficializza il ritorno della Ferrari nella Classe di vertice del mondiale di durata e alla Le Mans. Il 30 ottobre del 2022 viene svelata al mondo la 499P. Poi, il percorso di test e sviluppo, 20 mila chilometri per presentarsi a Sebring come la ricorrenza imponeva: i 50 anni dall&#39;ultimo impegno ufficiale al vertice.  &ldquo;&Egrave; emozionante, &egrave; una sensazione difficile da descrivere. Non mi riferisco soltanto al risultato di oggi, ma considero il lavoro svolto in questi due anni intensi. Siamo cresciuti come squadra e abbiamo imparato a fidarci gli uni degli altri.   Siamo partiti da zero e siamo arrivati fino a qui. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto. Alla vigilia non mi sarei aspettato una vittoria, anche se abbiamo lavorato con una concentrazione e una determinazione incredibili. &Egrave; stato faticoso per tutti, dedicando tanto tempo al progetto e per questo dobbiamo ringraziare le nostre famiglie. Eravamo consapevoli che si trattava della prima volta e che non sarebbe stato facile arrivare in fondo al traguardo con due vetture&quot;, dice Ferdinando Cannizzo, capo delle Endurance Race Cars.    I due momenti difficili della corsa  La velocit&agrave; espressa in prova, in qualifica, imponevano comunque una cautela massima, perch&eacute; di gara di durata trattasi, la 24 Ore di Le Mans. Perch&eacute; Toyota giocava nel cortile di casa propria. Perch&eacute; mille dettagli dovevano andare tutti al loro posto per arrivare al risultato conquistato alle 16:00 di domenica 11 giugno.  &quot;Di ora in ora la fiducia cresceva e quello che avevamo pensato, studiato e programmato si &egrave; avverato&quot;, prosegue Cannizzo. &quot;Sono stati due i momenti difficili di questa 24 Ore: il primo quando la vettura numero 50 &egrave; uscita dalla lotta per il podio per colpa di un sassolino che ha forato il radiatore. L&rsquo;altro momento &egrave; stato l&rsquo;ultimo pit stop della numero 51: stati attimi di grande tensione perch&eacute; la vettura non ripartiva, ma eravamo pronti perch&eacute; avevamo preparato la procedura di back up e quindi tutto &egrave; andato per il verso giusto&rdquo;. 

Antonello Coletta, Ferdinando Cannizzo, Amato Ferrari &egrave; la triade che ha guidato un programma Hypercar al quale con impegno e successo si &egrave; lavorato a Maranello.

Ferrari 499P, la vittoria a Le Mans corona &quot;11 mesi di lavoro stupendo&quot;

Antonello Coletta, responsabile Attività Sportive GT Ferrari, ci ha raccontato cosa significa per Maranello aver vinto la 24 Ore di Le Mans. Intervista a cura di Alberto Sabbatini

Ferrari ha vinto a Le Mans, Coletta: "Emozione difficile da spiegare"

Semplicemente: bravi. Davanti c&#39;&egrave; tutta una gara da correre, tutta da scrivere e il risultato della Hyperpole, di fronte alla 24 Ore di Le Mans che scatter&agrave; sabato alle 16:00, &egrave; un piazzamento non in grado di incidere.  Resta per&ograve; il simbolo di una Ferrari 499P velocissima sui 13 km e passa de La Sarthe. Antonio Fuoco e Alessandro Pier Guidi hanno monopolizzato la scena, girando 1&quot;5 pi&ugrave; veloci della Hyperpole Toyota 2023. Ecco, la questione simbolica &egrave; anzitutto questa, essere riusciti a interrompere un monologo, seppur solo sul giro secco, per ora, che durava da anni. Poi, altro simbolo, una Ferrari che torna nella Classe di vertice del mondiale Endurance, torna a Le Mans dopo 50 anni e, alla prima esperienza mette tutti in fila.&nbsp;  Semplicemente: bravi. AF Corse e il reparto Endurance di Maranello.&nbsp;    Ferrari 499P velocissime, Toyota ripete il tempo pole 2023  Porsche, Cadillac, Peugeot, tutti alle spalle della 499P. Anche Toyota, che non &egrave; riuscita a fare meglio del crono staccato un anno fa da Kobayashi. Hartley, con il 3&#39;24&quot;451 di fatto replica il 3&#39;24&quot;408 valso la pole nel 2023. Oggi &egrave; un piazzamento da seconda fila.  Davanti, Fuoco con il 3&#39;22&quot;982 e Pier Guidi con il secondo miglior giro effettuato (3&#39;23&quot;755) in Hyperpole, vista la cancellazione del 3&#39;23&quot;478 causa superamento dei limiti della pista nel terzo settore.&nbsp; &ldquo;Ottenere la pole position in questa gara che segna il ritorno di Ferrari nella classe principale dell&rsquo;endurance, nella corsa pi&ugrave; famosa, &egrave; qualcosa di speciale. Credo che tutto il team abbia fatto qualcosa di fantastico permettendo alle nostre due Hypercar di conquistare la prima fila&quot;, racconta Antonio Fuoco. &quot;Adesso ci godiamo questo momento, ce lo meritiamo tutti, ma siamo consapevoli che davanti a noi abbiamo una gara lunga e complicata. Dovremo rimanere molto concentrati e dare il massimo&rdquo;.  Un lavoro di squadra sul quale Miguel Molina - insieme a Nicklas Nielsen a comporre l&#39;equipaggio numero #50 - aggiunge: &quot;Tutto il team ha lavorato sodo per raggiungere questo risultato che &egrave; molto importante per tutti noi. Sappiamo che la gara sar&agrave; lunga, ma era fondamentale iniziare bene. Da questo momento saremo concentrati sulla gara. Quanto fatto fino ad ora fa parte della storia&rdquo;.    Pier Guidi e un risultato che ripaga 12 mesi di lavoro  La bandiera rossa esposta per lo stop della Cadillac di Bourdais alla prima variante de l&#39;Hunaudieres ha interrotto la qualifica a 5 minuti dal termine, lasciando Ferrari spettatrice al box dei tentativi di giro veloce delle Toyota ma anche della Porsche di Felipe Nasr.  Pier Guidi che in apertura della Hyperpole ha fissato il riferimento da battere, subito un velocissimo 3&#39;23&quot;897, pi&ugrave; rapido del 3&#39;24&quot;198 di Fuoco, migliorato al terzo giro veloce.&nbsp;  &ldquo;Come squadra credo che non ci fosse modo migliore per tornare a Le Mans. Aver ottenuto una prima fila in rosso ripaga tutti noi per il grande lavoro svolto nell&rsquo;ultimo anno, senza soste e rimanendo sempre concentrati sui nostri obiettivi. Il mio primo tentativo &egrave; andato molto bene, mentre nel secondo ho trovato un po&rsquo; di traffico e il giro non &egrave; stato perfetto per provare a migliorare il tempo&rdquo;, analizza Pier Guidi, che correr&agrave; la gara in equipaggio con Calado e Giovinazzi.    Dai primi km della 499P alle pole di Sebring e Le Mans  Venerd&igrave; &egrave; la giornata del silenzio dei motori impegnati alla 24 Ore. Spazio ad altre categorie, spazio al lavoro ai box e alle analisi dei tecnici. Sabato, il warm up e poi la grande cerimonia che porter&agrave; al via della 24 Ore di Le Mans, ore 16:00. C&#39;&egrave; un risultato da festeggiare per la Ferrari, sul quale Antonello Coletta e tutto il team possono andare orgogliosi. &quot;Siamo molti contenti di questo risultato che arriva a cinquant&rsquo;anni di distanza dalla nostra precedente partecipazione alla 24 Ore di Le Mans nella top class.   Questa sera dopo l&rsquo;Hyperpole ci godiamo un momento fantastico che &egrave; il frutto di un lavoro eccezionale: da domani penseremo alla gara che sar&agrave; lunga, e dove diversi fattori, in primo luogo l&rsquo;affidabilit&agrave;, potranno rivelarsi decisivi. Ringrazio l&rsquo;intera squadra, dai tecnici ai meccanici all&rsquo;area sportiva a quella commerciale. Il grandissimo sforzo profuso da tutti ci ha permesso di trovarci dove siamo a meno di un anno dal primo shakedown della nostra 499P&rdquo;, racconta Coletta.  Dalla pole di Sebring alle conferme sul podio in gara nelle 6 Ore corse prima di Le Mans, fino alla Hyperpole e, adesso, una gara unica per caratteristiche e sfide, il progetto Ferrari 499P ha dimostrato fondamenta solidissime. Tutto in 18 mesi di lavoro.  Ora il capitolo pi&ugrave; importante  Ferdinando Cannizzo, responsabile del progetto Endurance Race Cars, si gode il momento come tutto il team ma con un occhio gi&agrave; alle sfide della 24 Ore: &quot;Aver ottenuto il primo e il secondo posto nell&rsquo;Hyperpole &egrave; un&rsquo;emozione indescrivibile. Il merito va a tutta la squadra, dai piloti ai meccanici e gli ingegneri che ci hanno consentito di arrivare a questo che non &egrave; il risultato solo di una giornata, ma di mesi d&rsquo;intenso lavoro.&nbsp;  Siamo decisamente orgogliosi, ma consapevoli che il percorso da compiere sia ancora lungo. La 24 Ore di Le Mans sar&agrave; una gara non semplice nella quale i fattori-chiave sono numerosi, a partire dall&rsquo;affidabilit&agrave;, perch&eacute; queste Hypercar sono complesse e l&rsquo;attenzione ai dettagli si riveler&agrave; decisiva. Dovremo inoltre prestare particolare attenzione alla scelta delle gomme e al contempo interpretare bene le condizioni meteo che saranno variabili tra la partenza e l&rsquo;arrivo, secondo le attuali previsioni&rdquo;.  Tutti i tempi della Hyperpole Le Mans 2023   

Fuoco-Molina-Nielsen e Pier Guidi-Calado-Giovinazzi partiranno davanti alla Toyota e alla Porsche. Inarrivabili i tempi ottenuti dalle Ferrari 499P nel turno di Hyperpole

Ferrari in pole alla 24 Ore di Le Mans, prima fila tutta Rossa

Pittard-Laser-Catsburg-Bamber, su Ferrari 296 GT3 del team Frikadelli, aggiungono un altro tassello importante, un risultato di assoluto prestigio, nel 2023 della Rossa sul fronte endurance.  Primo successo alla 24 Ore del Nurburgring per una Ferrari, che si aggiunge a una manciata di altre case non tedesche ad aver vinto la gara sulla Nordschleife (pi&ugrave; l&#39;anello del circuito GP) dal 1970. Gli ultimi a esserci riusciti erano stati Zakowski-Lechner-Lamy su Dodge Viper GTS-R nel 2002, per il team Zakspeed.  Piero Ferrari, la Rossa e casa Imola  Il nuovissimo progetto sviluppato a Maranello e curato da Oreca mette a segno la prima vittoria in una 24 Ore nella stagione d&#39;esordio. La 296 GT3 ha concluso per 26&quot;9 davanti alla BMW M4 GT3 di Rowe Racing, con Wittmann-Van Der Linde-Vanthoor-Martin e, a completare il podio, la Mercedes-AMG GT3 del team Mercedes Bilstein, a 1&#39;17&quot; con l&#39;equipaggio Marciello-Stolz-Ellis.  La costruzione &quot;in blocchi&quot; cruciale per riparazioni rapide  Una corsa nelle prime posizioni sin dal via, quando la Ferrari 296 GT3 #30 &egrave; scattata dalla quarta posizione e, al quinto giro, ha preso la testa della gara al pit-stop. &nbsp;  Un controllo della corsa, condotta fino al termine della quinta ora, che ha registrato un momento di tensione quando, per una foratura nelle fasi iniziali di gara, la 296 GT3 ha riportato alcuni danni alla carrozzeria e all&rsquo;estrattore posteriore.&nbsp;  L&#39;intervento dei tecnici, sfruttando le caratteristiche costruttive della vettura, ha permesso di restare all&rsquo;interno della finestra temporale del pit-stop per cambio gomme e rifornimento.  &ldquo;Quella ottenuta dalla 296 GT3 alla 24 Ore del N&uuml;rburgring &egrave; una vittoria storica, inseguita a lungo e che ci rende estremamente felici ed orgogliosi&quot;, ha commentato Antonello Coletta.&nbsp;  &quot;Essere riusciti ad interrompere un&rsquo;egemonia dei costruttori tedeschi che in questa gara durava da molti anni, in quello che &egrave; uno scenario competitivo di primissimo livello, &egrave; un&rsquo;impresa davvero incredibile. Imporsi su questo che &egrave; riconosciuto come il tracciato pi&ugrave; difficile del mondo, sicuramente tra i pi&ugrave; completi ed impegnativi, ottenendo due vittorie e portando tutte e tre le vetture al traguardo dimostra come il progetto 296 GT3 sia solido e che, con un Balance of Performance non penalizzante, le prestazioni sono all&rsquo;altezza delle aspettative&quot;.  Rinaldi Racing vince la Classe Pro Am    Se la Ferrari del team Frikadelli ha centrato il successo al Nurburgring, quella del team WTM by Rinaldi Racing ha chiuso al settimo posto assoluto, vincendo la Classe SP9 Pro Am, con Weiss-Krumbach-Keilwitz-Dontje.&nbsp;  &quot;Abbiamo investito idee, innovazioni, soluzioni e uno sforzo ingegneristico senza pari su questa vettura, anche per permettere alle squadre rapidit&agrave; di intervento in situazioni limite, come la gara di oggi ha evidenziato nel momento della foratura sulla vettura di testa&quot;, prosegue Coletta. &quot;Vorrei fare i complimenti a Frikadelli Racing, che per anni ha inseguito questa vittoria e che oggi pu&ograve; festeggiare con merito un successo storico, cos&igrave; come a Rinaldi Racing, un team con una lunga militanza con Ferrari, per essersi imposto nella classe Pro Am regalandoci un weekend davvero memorabile&rdquo;. 

Il team Frikadelli Racing ha trionfato con la 296 GT3 davanti a BMW e Mercedes. Dopo oltre 20 anni torna alla vittoria una vettura non tedesca. Il progetto 296 GT3 vince la sua prima 24 Ore&nbsp;

Ferrari fa la storia, prima vittoria nella 24 Ore del Nurburgring

        Non solo Formula 1 nel week end alle porte. Il WEC torna in pista dopo Portimao e, con la 6 Ore di Spa, affronta l'ultima gara prima della lunga settimana di Le Mans, che accompagner&agrave; alla 24 Ore del 10 giugno. Il programma del mondiale endurance prevede nella giornata di gioved&igrave; l'azione a Spa, con due turni di prove al mattino (11:30) e alle 16:20, poi al venerd&igrave; la qualifica delle Hypercar alle 17:50. &Egrave; un incastro perfetto con il programma di Formula 1 (qui trovi gli orari del GP), che al venerd&igrave; celebrer&agrave; la qualifica a Baku. Sabato, invece, il via della 6 Ore alle 12:45, dopo la Qualifica Shootout e con la gara Sprint di F1 che, per 30 minuti circa, si posizioner&agrave; a met&agrave; della 6 Ore.  Un occhio al meteo, variabile chiave Il meteo riserver&agrave; un'accoglienza fredda, per temperature e rischio pioggia. Una condizione nella quale la Ferrari ha gi&agrave; provato, durante i test, nelle Ardenne.&nbsp; La squadra AF Corse arriva in Belgio sulla scorta di due ottimi risultati della 499P, due podi maturati con l'equipaggio Fuoco-Molina-Nielsen, mentre Pier Guidi-Calado-Giovinazzi inseguono migliori fortune a Spa.&nbsp; Sterzi a parte: Liberty Media copia Le Mans! "I bei ricordi non mancano, a partire dalla 24 Ore che abbiamo vinto nel 2021 con la Ferrari 488 GT3 al termine di una corsa che si &egrave; decisa solo negli ultimi minuti", ricorda il pilota piemontese sulle ultime esibizioni a Spa con la 488 in Classe GTE. "Credo che in Belgio potremo lottare per il terzo posto considerato che al momento Toyota mi sembra essere la favorita per le prime due posizioni. A Spa, per&ograve;, le variabili sono molte, incluso il meteo che pu&ograve; rimescolare le carte: in caso di pioggia i valori in campo potrebbe cambiare. L&rsquo;auspicio &egrave; di compiere una gara lineare senza problemi e arrivare nelle fasi finali con la possibilit&agrave; di lottare per una posizione di vertice&rdquo;.&nbsp;  Un'altra tappa di "formazione" A Portimao la 499P ha mostrato una migliore gestione delle gomme rispetto a Sebring, adesso a Spa si cerca un'affidabilit&agrave; totale su entrambe le Hypercar. "A Spa il nostro obiettivo sar&agrave; quello di consolidare i risultati finora ottenuti e portare al traguardo due vetture senza incidenti o problemi di affidabilit&agrave;. Tuttavia sar&agrave; tutt'altro facile", indica Ferdinando Cannizzo, responsabile del programma Endurance. "Le previsioni meteo prevedono un weekend di gara freddo e piovoso e dunque dovremo verificare le prestazioni della vettura sul bagnato e il warm up dei pneumatici con temperature basse. Come spesso accade a Spa sar&agrave; un weekend in cui difficilmente ci annoieremo". Ferrari unica e prima inseguitrice? La 6 Ore belga dovr&agrave; confermare le indicazioni emerse da Portimao, su una pista completamente diversa, in merito ai rapporti di forza con Porsche, Cadillac e Peugeot. La Ferrari vista in Portogallo &egrave; emersa come chiara e unica inseguitrice di due Toyota al momento inafferrabili. Sar&agrave; anche un'indicazione di massima su cosa attendersi verso la gara di Le Mans, per le prestazioni sui tratti veloci di Spa. Coletta con Le Mans in mente La conquista di un posto sul podio resta l'obiettivo "naturale", visti i due risultati di inizio stagione. Una piacevole abitudine per nulla scontata, con un progetto al debutto.&nbsp; &ldquo;Considerato il terzo posto ottenuto in America e il secondo conquistato in Portogallo siamo soddisfatti del nostro avvio di stagione, pur nella consapevolezza che ci troviamo all&rsquo;inizio di un percorso non semplice", ricorda Antonello Coletta.  "Dobbiamo continuare a lavorare con impegno per colmare il gap con i nostri principali avversari. Ci presentiamo a Spa per continuare a crescere e migliorare, proseguendo il cammino di avvicinamento alla 24 Ore di Le Mans che rappresenter&agrave; la gara pi&ugrave; importante del campionato, un evento dove speriamo di arrivare con una conoscenza ancor pi&ugrave; approfondita della nostra vettura sia da parte della squadra, sia dei piloti&rdquo;.&nbsp;       

Insegue il primo podio stagionale l'equipaggio #51 della Ferrari 499P. A Spa Francorchamps il meteo si preannuncia freddo e piovoso, condizioni che possono produrre colpi di scena

Ferrari alla 6 Ore di Spa, Pier Guidi: podio nel mirino e attenzione al meteo

        Meglio di Sebring e non solo per il piazzamento finale. La Ferrari che lascia Portimao, con il secondo posto di Fuoco-Molina-Nielsen, ha mostrato di aver compiuto dei progressi in gara, specialmente nella gestione delle gomme.&nbsp; Non sono mancati i contrattempi, i problemi ai freni sofferti dalla Ferrari 499P numero 51 hanno condizionato un risultato che avrebbe potuto essere ancora pi&ugrave; importante. Toyota per il momento fa gara a s&eacute;, tuttavia, dalla 6 Ore di Portimao e dalla lotta per il podio, la Ferrari &egrave; uscita come chiara prima inseguitrice, staccando Porsche, Peugeot e Cadillac. Coletta passo dopo passo &ldquo;Il secondo posto &egrave; un&rsquo;ottima prestazione che rappresenta un ulteriore passo in avanti rispetto al terzo gradino del podio ottenuto all&rsquo;esordio", conferma Antonello Coletta. "Siamo consapevoli come la strada sia ancora molto lunga e che gli avversari sono molto forti. Qui a Portim&atilde;o abbiamo avuto un problema sulla 499P numero 51 che ci ha impedito di terminare con un doppio podio che sarebbe stato un risultato eccezionale. Torniamo a casa felici, ma consapevoli che dobbiamo continuare a lavorare in particolare sul piano dell&rsquo;affidabilit&agrave;&rdquo;. Il confronto "in casa" ha animato la gara nelle prime ore, con Nielsen in recupero su Calado e il sorpasso maturato sfruttando un doppiaggio da compiere per la #51, poi incappata nei problemi ai freni che hanno condizionato il risultato finale di Pier Guidi-Calado-Giovinazzi. A Spa per la conferma &ldquo;Siamo davvero felici, qui a&nbsp;Portim&atilde;o&nbsp;abbiamo conquistato un risultato molto positivo facendo un altro passo in avanti rispetto alla prima gara di Sebring. Durante la corsa siamo anche stati fortunati quando una delle due Toyota ha avuto un problema e a quel punto abbiamo consolidato la seconda posizione facendo del nostro meglio", racconta Nielsen. "Ora l&rsquo;obiettivo &egrave; proseguire su questa strada in occasione della 6 Ore di Spa che sar&agrave; una gara bella e complicata al contempo&rdquo;. Le Mans si avvicina e, tra due settimane, l'impegno sul circuito delle Ardenne sar&agrave; un altro appuntamento di verifica sullo stato di forma delle cinque pi&ugrave; accreditate Hypercar per la lotta a un piazzamento sul podio. Alla vigilia di Portimao, in Ferrari l'accento era posto sull'affidabilit&agrave; da verificare, oltre all'ambizione di confermarsi primo inseguitore di Toyota e lottare per una posizione a podio. Molto ancora da fare per poter vincere Ferdinando Cannizzo, responsabile corse Sport e GT, aggiunge: "Siamo soddisfatti del secondo posto, ma al contempo &egrave; un peccato aver avuto qualche problemino sulla vettura numero 51, che ci ha costretti a gestire la gara. Siamo arrivati al traguardo con entrambe le 499P, il che &egrave; un risultato positivo, ma abbiamo perso quelle posizioni che non ci hanno consentito di salire sul podio con entrambi gli equipaggi. Il lavoro da fare per poter puntare alla vittoria &egrave; ancora tanto, quindi dovremo rimanere concentrati e lavorare sodo&rdquo;. Dopo due gare del WEC, l'equipaggio Fuoco-Molina-Nielsen &egrave; in seconda posizione nel mondiale Piloti, 42 punti contro i 53 di Hartley-Hirakawa-Buemi. Sesta posizione per Pier Guidi-Calado-Giovinazzi: &ldquo;Sono dispiaciuto per il risultato, abbiamo avuto un problema ai freni quando Antonio &egrave; salito a bordo della Hypercar e per gran parte della gara abbiamo provato a gestirlo", commenta James Calado."Peccato perch&eacute; fino a quel momento potevamo puntare a salire sul podio, il passo era buono confrontato a quello delle altre vetture. Cerchiamo di rimanere positivi e di pensare gi&agrave; al prossimo impegno in Belgio&rdquo;.       

I progressi della 499P in gara sono stati evidenti, resta il neo del contrattempo di affidabilit&agrave; nel quale sono incappati Pier Guidi-Calado-Giovinazzi. Le voci Ferrari dopo la seconda gara WEC

6 Ore di Portimao, Coletta: Ferrari felice e consapevole

        &ldquo;L'unica cosa certa &egrave; che viviamo un'emozione unica&rdquo;. Antonello Coletta non nasconde le sensazioni che si consumano in questi giorni frenetici a un passo da un appuntamento con la storia atteso da cinquant&rsquo;anni. Il manager romano, laurea in Economia, classe 1967, momenti come questi li sognava da tempo. Riportare la Ferrari nelle grandi sfide dell&rsquo;endurance, con una vettura da assoluto puntando al bersaglio pi&ugrave; grande, &egrave; stato sempre un suo pensiero costante sin dal primo giorno in cui ha messo piede a Maranello. Era il 1997 e dopo 26 anni vede il suo sogno materializzarsi. La 499P debutta a Sebring nel primo round di un Mondiale che vive anch&rsquo;esso una nuova epoca che ha tutto per essere pure straordinaria. Alla vigilia del Grande Evento poco prima della partenza per gli Stati Uniti, il responsabile delle attivit&agrave; sportive GT del Cavallino, l&rsquo;uomo incaricato dal presidente John Elkann di riportare Ferrari nella massima categoria delle corse di durata dopo mezzo secolo, racconta ad Autosprint che cosa rappresenta questo grandissimo ritorno di Maranello alle origini del suo DNA. Buona fortuna, 499P: viaggio nei successi della Ferrari nell'Endurance Coletta: "Siamo gli ultimi arrivati, ma vogliamo lottare" La Ferrari quando scende in pista lo fa sempre per vincere. E voi lo avete dimostrato in tutti questi anni di GT. Ora l&rsquo;asticella si alza: cosa si aspetta da questa stagione? &laquo;Dopo 50 anni torniamo nella top class dell&rsquo;endurance. Per noi &egrave; una stagione fondamentale dalla quale ci aspettiamo tanto dal punto di vista dell&rsquo;attenzione che c&rsquo;&egrave; su questo impegno di Ferrari. &Egrave; evidente che tutti, e noi per primi, si aspettano una Ferrari a combattere per la vittoria. Non dobbiamo, per&ograve;, neanche dimenticare che siamo gli ultimi arrivati in questa categoria. Siamo scesi in pista da meno di un anno: non sar&agrave; un percorso semplice soprattutto all&rsquo;inizio. Ma noi abbiamo fatto tutto il possibile per essere preparati e ce la metteremo tutta per raggiungere i massimi risultati possibili&raquo;. Dopo 50 anni si scrive un nuovo capitolo nella storia del Cavallino e delle grandi sfide endurance. Ci puo? raccontare com&rsquo;&egrave; stata questa lunghissima vigilia vissuta dall&rsquo;interno? &laquo;Sicuramente la vigilia &egrave; stata, e lo &egrave; tuttora, vissuta come un momento molto concitato, pieno di attivit&agrave;. Stiamo davvero lottando contro il tempo. Abbiamo fatto tantissimi test e apportato delle modifiche alla 499P per cercare di raggiungere un&rsquo;affidabilit&agrave; che ci consenta di lottare per la vittoria. Adesso &egrave; il momento dell&rsquo;emozione che scaturisce da questo impegno, che &egrave; infinita. Questa &egrave; una trepidante attesa: c&rsquo;&egrave; voglia che tutto inizi. Quando hai davanti un appuntamento cos&igrave; importante non vedi l&rsquo;ora che arrivi, anche se poi, dall&rsquo;altro lato, vorresti avere piu? tempo a disposizione per mettere a posto ancora piu? dettagli. Adesso siamo come all&rsquo;Universit&agrave;: abbiamo studiato tutto quello che potevamo e ora &egrave; arrivato l&rsquo;esame&raquo;. La Ferrari Hypercar &egrave; un sogno che si avvera per tanti appassionati. La pressione &egrave; tanta e pure le aspettative sono elevate. Cosa pu&ograve; dire ai tifosi in vista del via del campionato? &laquo;Ai tifosi chiediamo tutto il loro supporto, ma non abbiamo dubbi che ci sar&agrave;. Ogni giorno riceviamo dimostrazioni di affetto per questo nostro programma e siamo davvero piacevolmente sorpresi. Posso dire agli appassionati che tutto il nostro gruppo di lavoro in questi mesi ha fatto anche di pi&ugrave; di quello che era pensabile poter fare. Veramente: non abbiamo nulla da recriminare e siamo convinti di aver fatto un buon lavoro per quello che potevamo fare in questo lasso di tempo che e? stato molto breve...&raquo;. L'intervista completa ad Antonello Coletta &egrave; su Autosprint in edicola questa settimana.        

Antonello Coletta racconta il ritorno del Cavallino nella categoria regina del Mondiale Endurance: "Siamo come all&rsquo;Universit&agrave;: abbiamo studiato tutto quello che potevamo e ora &egrave; arrivato l&rsquo;esame"

Coletta: "Riportare Ferrari nella top class del WEC? Emozione infinita"

C&rsquo;&egrave; una Ferrari che gioca a tutto campo in questo 2023 e in ballo mette tutto il suo futuro. Questo &egrave; un anno strategico dove i piani della Formula Uno e quelli del Mondiale Endurance tornano a correre paralleli a cinquant&rsquo;anni dall&rsquo;ultima volta quando tra Maranello e Fiorano c&rsquo;era ancora il Drake. &Egrave; una vigilia nella quale il Cavallino scalpita nell&rsquo;attesa di mettersi al galoppo verso una stagione piena di attese e densa di significati. Tra Formula Uno e Mondiale Endurance il 2023 &egrave; un&rsquo;annata di grandi sfide per la Scuderia. Il nuovo team principal Frederic Vasseur sta iniziando a prendere le misure con quel ruolo che qui pesa molto pi&ugrave; altrove.  La Ferrari si &egrave; scelta in casa i piloti della 499P  Sono giorni di assestamento per il manager francese in vista dei futuri appuntamenti, primo su tutti il lancio della Rossa 2023, il 14 febbraio, proprio a San Valentino, il giorno degli Innamorati. Il primo bolide dell&rsquo;era Vasseur &ndash; anche se ovviamente realizzato sotto la gestione del suo predecessore, Mattia Binotto &ndash; sar&agrave; mostrato al mondo a Maranello. Poi, per ottimizzare i tempi, la nuova Rossa svolger&agrave; il suo primo filming day dell&rsquo;anno a Fiorano. Si tratter&agrave; del primo assaggio di pista per la neonata monoposto che due settimane dopo, dal 23 al 25 febbraio, sar&agrave; impegnata insieme a tutte le altre vetture nei test pre-stagione in Bahrain.  C&rsquo;&egrave; un popolo rosso che ha voglia di rivincite, di giocarsela fino in fondo e non solo qualche volta, magari di sabato, quando tutto &egrave; effimero. Ora c&rsquo;&egrave; una silenziosa attesa per vedere l&rsquo;effetto che produrr&agrave; almeno a medio termine, la rivoluzione al vertice della Gestione Sportiva. Intanto la monoposto 2023 cresce bene. E anche per i piloti &egrave; arrivato il momento di rimettersi in moto. Charles Leclerc e Carlos Sainz inizieranno a sgranchirsi le gambe girando a Fiorano con la SF-21.  Gi&agrave;, Fiorano. &Egrave; qui che a fianco della pista c&rsquo;&egrave; il reparto GT e Corse Clienti dove si vive un momento altrettanto elettrizzante. Il ritorno con una vettura da assoluto nel Mondiale Endurance &egrave; qualcosa di epocale per Maranello. In mezzo c&rsquo;&egrave; stata un&rsquo;attesa di mezzo secolo che ora svanir&agrave; con le nuove imprese della 499P, la prima Hypercar della storia del Cavallino. Il debutto a Sebring &egrave; quasi dietro l&rsquo;angolo. Nel frattempo sono stati ufficializzati i sei piloti che comporranno la formazione con la quale Maranello punta al titolo. Piace molto il roster composto per il ritorno ai massimi livelli nella sfida Endurance in versione Hypercar.  Ci sono tre italiani in quella formazione: Alessandro Pier Guidi, Antonio Fuoco e Antonio Giovinazzi. E assieme a loro altri tre driver allevati nella serie dal Cavallino: James Calado, Molina e Nielsen. Tanti piloti dello Stivale impegnati nella serie con una vettura da assoluto non si vedevano da tempo ed &egrave; il segno che si &egrave; operato con lungimiranza. Soprattutto si &egrave; data la possibilit&agrave; di crescere e giocarsi tutte le possibilit&agrave;, fino in fondo. Una crescita partita dal basso e che si &egrave; consolidato nel Gran Turismo dell&rsquo;endurance. Ma ora &egrave; diverso. L&rsquo;asticella si &egrave; impennata. Antonello Coletta non ha mai fatto mistero delle sue simpatie verso gli italiani. Per il responsabile delle Attivit&agrave; GT e Corse Clienti della Ferrari &egrave; sempre stato un piccolo-grande vanto puntare sui talenti del Belpaese.  Gi&agrave;, ci sar&agrave; bisogno di tanto talento per andare subito a giocarsela a viso aperto in un mondo tutto da scoprire e riscoprire. C&rsquo;&egrave; tanta voglia di iniziare. La pressione &egrave; costante. Sar&agrave; cos&igrave; per tutto l&rsquo;anno da Sebring fino in Bahrain per giocarsi l&rsquo;iride dell&rsquo;Endurance. La poesia di un romantico ritorno alle origini da una parte e dall&rsquo;altra la concretezza dentro una sfida per forza diversa perch&eacute; mai giocata con un&rsquo;arma simile. Ci si prepara a scrivere un nuovo capitolo all&rsquo;interno della storia immensa del Cavallino. 

&quot;Posso dire con molto orgoglio che questa &egrave; una Ferrari che cerca di valorizzare i piloti italiani&quot;, ha detto Antonello Coletta

L&#39;editoriale del Direttore: Ferrari a tutto campo

C&#39;&egrave; un Cavallino che scalpita e anche a Maranello non vedono l&#39;ora di lasciarlo correre selvaggio tra le strade impervie e faticose del WEC. In attesa del debutto della Ferrari a la LeMans Hypercar, la Scuderia di Maranello ha festeggiato i grandi risultati portati a casa in questo 2022. Durante la cerimonia dei Caschi d&#39;Oro e Volantino Aci 2022 sono stati infatti premiati sul palco tanti protagonisti della Rossa, tra questi l&rsquo;Ing. Nicola Bariselli, Alessio Rovera vincitore della classe LMP2 Pro-Am del Mondiale Endurance, il Campione del Mondo GT Alessandro Pierguidi, Dino Beganovic, vincitore della Formula Regional e componente della Ferrari Driver Academy insieme ad Antonello Coletta, Responsabile Attivit&agrave; Sportive GT Amato Ferrari che ha ritirato il premio per AF Corse.    Una nuova avventura&nbsp;  A fare un punto sulla situazione presente e futura a Maranello sono stati Antonello Coletta, il responsabile delle Competizioni GT Ferrari, e il suo pilota tre volte campione del mondo in carica, Alessandro Pierguidi.  Ecco le interviste complete:     

Dopo un 2021 e un 2022 da sogno, il responsabile delle Competizioni GT in casa Maranello e il suo pilota tre volte campione del mondo in carica sono pronti a far ruggire la hypercar 499P

Caschi d&#39;oro 2022, Coletta e Pierguidi: quella voglia matta di Ferrari hypercar

Primo vero long run per la Ferrari 499P, il prototipo della casa di Maranello che dar&agrave; l&#39;assalto all&#39;Endurance nel 2023. Una sessione di prove private non senza intoppi per il Cavallino Rampante, ma al tempo stesso senza nessuna preoccupazione da parte di Antonello Coletta, a capo della scuderia di Maranello per il programma Hypercar.  Ferrari F1, ufficiale: Vassuer nuovo team principal  499P tutta da scoprire  La marcia di avvicinamento del Cavallino Rampante nel mondiale Endurance era cominciata con il primo shakedown a Fiorano, a luglio, ed in questi mesi &egrave; proseguita con i test di Imola, Portimao e Monza prima di questa sessione ad Aragon, in Spagna, dove per la prima volta la 499P&nbsp;&egrave; stata messa alla prova sulla lunga distanza. L&#39;obiettivo, come confermato da Antonello Coletta a Dailysportscar.com,&nbsp;non &egrave; stato centrato: &quot;Il test previsto era di 30 ore, ma come ci si pu&ograve; attendere per un programma partito solamente nel mese di luglio abbiamo avuto qualche inconveniente di lieve entit&agrave;. Della 499P dobbiamo scoprire tutto quanto il prima possibile, ed apprendiamo qualcosa di nuovo sia da ogni problema che da ogni momento in pista&quot;.   Smentita l&#39;ipotesi di una terza 499P alla 24 Ore di Le Mans 2023: &quot;Nella prossima stagione ci limiteremo senza dubbio a due sole vetture&quot;.   Who is looking forward to seeing the #Ferrari499P on track? #FerrariHypercar #WEC pic.twitter.com/HKU9ba38aP &mdash; Ferrari Hypercar (@FerrariHypercar) December 12, 2022   

In Spagna la nuova creatura del Cavallino Rampante si &egrave; lanciata in una simulazione di 30 ore riscontrando alcuni piccoli problemi che tuttavia non preoccupano Antonello Coletta

Ferrari, piccoli intoppi per la 499P nel test di Aragon

Marted&igrave; 29 novembre. Pomeriggio inoltrato. &Egrave; gi&agrave; buio a Fiorano quando le pale dell&rsquo;elicottero del presidente John Elkann si mettono in azione. Il velivolo prende sempre pi&ugrave; quota e svanisce nella notte su una rotta che ormai &egrave; diventata consueta. Da poche ore, stavolta ufficialmente, un comunicato ha sancito l&rsquo;uscita di scena di Mattia Binotto. Maranello sta sempre pi&ugrave; diventando il centro del mondo del numero uno del Cavallino, mentre ridisegna uno dei settori strategici della Ferrari, quella squadra di F.1 che la Nazionale Rossa degli italiani. Si riparte dalle ceneri di un rapporto mai decollato con l&rsquo;ingegnere reggiano. &Egrave; da qui che il presidente ricostruisce il futuro F.1 della Scuderia, in mezzo alle inevitabili incertezze di questi giorni, perch&eacute; l&rsquo;uscita di scena di quel team principal con il quale non ha legato, arriva in un momento delicatissimo della stagione, quando si dovrebbe pensare solo a sviluppare la vettura e a cercare di renderla il pi&ugrave; affidabile e performante possibile e soprattutto dovrebbe gi&agrave; esserci qualcuno al comando della GES perch&eacute; &egrave; quasi gi&agrave; tempo di ripartire.  Binotto e gli altri, quando finisce un amore Rosso  Il momento &egrave; molto particolare e in mezzo a grandi rivoluzioni inizia una nuova era alla Ferrari. Prendono sempre pi&ugrave; forza le idee del presidente, la sua visione di come vorrebbe fossero gestite le cose da chi andr&agrave; a prendere il posto di Mattia Binotto, all&rsquo;interno di un&rsquo;azienda che lavora spingendo in un&rsquo;unica direzione. Sempre pi&ugrave; gioco di squadra in tutti i settori, una distribuzione diversa delle responsabilit&agrave;, soprattut- to una visione unica. La convinzione &egrave; quella che non si pu&ograve; pi&ugrave; avere un uomo solo al comando, caricato da troppe responsabilit&agrave;, investito da troppi ruoli. Serve un capo e servono senior officier di riferimento. Il modello ispiratore &egrave; quello della Red Bull con la triade Newey-Horner-Marko. Insomma con una catena di comando a pi&ugrave; punte e una personalit&agrave; forte alla quale affidare le redini della Gestione Sportiva.  &Egrave; un inverno di rivoluzioni a Maranello mentre sta nascendo la monoposto del 2023. Quella che riparte dal secondo posto nel Mondiale Costruttori e dall&rsquo;eredit&agrave; che lascia Mattia Binotto che il prossimo 31 dicembre chiuder&agrave; la sua avventura quasi trentennale a Maranello. &quot;Con il dispiacere che ci&ograve; comporta, ho deciso di concludere la mia collaborazione con Ferrari - ha spiegato Binotto -. Lascio un&rsquo;azienda che amo, della quale faccio parte da 28 anni, con la serenit&agrave; che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi prefissati. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte, pronta, ne sono certo, per ottenere i massimi traguardi alla quale auguro ogni bene per il futuro. Credo sia giusto compiere questo passo, per quanto sia stata per me una decisione difficile&quot;.  Ha sottolineato l&rsquo;amministratore delegato Benedetto Vigna: &quot;Desidero ringraziare Mattia per i suoi numerosi e fondamentali contributi nei 28 anni passati in Ferrari, e in particolare per la sua guida che ha portato il team ad essere di nuovo competitivo nella scorsa stagione. Grazie a questo, siamo in una posizione di forza per rinnovare&nbsp;il nostro impegno, in primo luogo per i nostri incredibili fan in tutto il mondo, per vincere il pi&ugrave; importante trofeo nel motorsport. Tutti noi della Scuderia e nella pi&ugrave; vasta comunit&agrave; Ferrari auguriamo a Mattia tutto il meglio per il futuro&quot;.   Parte una nuova era alla Ferrari F.1 in attesa di un nuovo team principal. La candidatura di Fred Vasseur rimane in buona posizione ma nella rosa ci sono anche altri nomi al vaglio. Il dopo Binotto riparte con tanti punti interrogativi ma nel solco di una visione diversa di come debbono funzionare le cose nella squadra regina della Formula Uno. Il 2023 rappresenta uno snodo fondamentale per la Ferrari che torna a essere costruttore impegnato su diversi fronti nel motorsport con programmi al top. &Egrave; un grande ritorno alle origini del mito che sul versante endurance evoca memorie straordinarie, sublima il Dna di un marchio che &egrave; tutto nelle competizioni.  C&rsquo;&egrave; un Cavallino che galoppa nel futuro secondo un concetto di squadra che marcia in un&rsquo;unica direzione alla ricerca del massimo dei risultati. La Grande Bellezza visiva della 499P, il prototipo con il quale Maranello torna a Le Mans dopo cinquant&rsquo;anni dall&rsquo;ultima apparizione ufficiale, deve ora tradursi in risultati perch&eacute; se sei la Ferrari scendi in pista con un unico obiettivo: la vittoria. In una lunga intervista, il responsabile delle Attivit&agrave; GT Antonello Coletta racconta come si sta preparando la discesa in campo della Ferrari sul versante endurance e traccia anche il bilancio di un&rsquo;annata sportiva che si &egrave; chiusa con la riconferma sul tetto del mondo GT della 488 che lascia da assoluta regina la classe Pro. &Egrave; un inverno con poche vacanze anche a Fiorano. A gennaio sulla pista di Daytona debutter&agrave; la 296 GTE, a marzo a Sebring sar&agrave; la volta della 499P, la Regina di Cuori, attesa da cinquant&rsquo;anni, che sar&agrave; al via del primo round del Mondiale Endurance. Dentro a una stagione in cui si &egrave; giocato soprattutto contro il tempo la Ferrari sta edificando il suo futuro nel mondo endurance e scende in campo con un progetto fortemente voluto dal presidente John Elkann. La 499P &egrave; figlia di un lavoro d&rsquo;insieme che in maniera trasversale ha coinvolto tutta l&rsquo;azienda. E se vogliamo in questo progetto &egrave; riassunta la filosofia di chi ha in mano le redini del Cavallino. Perch&eacute; la Ferrari &egrave; tradizione, innovazione e passione.   

&quot;Credo che sia stato giusto compiere questo passo, per quanto sia stata una decisione difficile, per me&quot;, ha detto Mattia Binotto

L&#39;editoriale del Direttore: La Ferrari del Presidente

        Dei ricordi su Mauro Forghieri, scomparso a Modena all'et&agrave; di 87 anni, alcuni beneficiano di una quotidianit&agrave; vissuta gomito a gomito in azienda, in una Ferrari degli anni Sessanta che vide l'ingegnere assumere il fardello della direzione tecnica della squadra corse. Correva il 1961, appena una paio di anni prima vi era stato l'ingresso di Forghieri a Maranello. Pochi anni dopo vi sarebbe arrivato Piero Ferrari, che regala il personalissimo ricordo di un tecnico "a tutto campo", progettista poliedrico e geniale.&nbsp;  Piero Ferrari e quel ruolo di mediatore &ldquo;Quando sono entrato in azienda, nel 1965, condividevo l&rsquo;ufficio con il Cavalier Giberti, il primo dipendente della Ferrari, e Mauro Forghieri, che era stato assunto qualche anno prima, era nell&rsquo;ufficio accanto. Ci separavano dieci anni di et&agrave; e un vetro. Di fatto ci vedevamo tutto il giorno tutti i giorni. Forghieri metteva energia e passione in ogni sua attivit&agrave;.  Addio, Forghieri, custode dei nostri sogni Aveva un carattere sanguigno e ricordo che in pi&ugrave; di una di quelle interminabili riunioni di Gestione Sportiva, che iniziavano alla sera e finivano di notte, mi sono trovato a fare da mediatore tra lui e mio padre", racconta il vicepresidente. "Ma so anche che mio padre apprezzava in lui l&rsquo;instancabile voglia di fare, sapeva che dietro un suo eventuale errore c&rsquo;era sempre e solo il tentativo di fare di pi&ugrave; e meglio, di guardare avanti. &Egrave; un pezzo della nostra storia che se ne va, un uomo che ha dato molto alla Ferrari e al mondo delle corse in assoluto&rdquo;. Mattia Binotto, Forghieri un ingegnere totale Tra il 1959, anno dell'ingresso in azienda, e il 1987 dell'addio - non senza una sperimentazione tecnica inedita per Ferrari, con la 408 4RM - Forghieri ha sviluppato tutta la vivacit&agrave; progettuale dell'area tecnica a servizio delle corse. Dalla GeS, Mattia Binotto ha sottolineato l'essere un progettista completo di Mauro Forghieri: &ldquo;Oggi &egrave; un giorno molto triste per tutti noi della Scuderia Ferrari. Piangiamo la scomparsa di Mauro Forghieri, una delle figure pi&ugrave; straordinarie nella nostra storia. Nominato a capo del team a 27 anni, con le sue intuizioni geniali &egrave; stato uno degli ultimi ingegneri totali del mondo dell&rsquo;automobilismo.&nbsp; Mi &egrave; capitato di incontrarlo in varie occasioni e ogni volta &egrave; stata un&rsquo;emozione speciale: il suo carisma &egrave; rimasto intatto nel tempo. Le sue idee rivoluzionarie, insieme al carattere acceso e alla capacit&agrave; di essere un grande motivatore, gli hanno permesso di scrivere alcune delle pagine pi&ugrave; significative della storia della Ferrari e alimentare come pochi altri il mito del Cavallino Rampante. Mancher&agrave; a tutti noi&rdquo;. &nbsp; Antonello Coletta, era un agitatore di idee Per quegli strani giochi del destino, la scomparsa di Forghieri &egrave; giunta a pochi giorni dalla presentazione della Ferrari 499P, la hypercar del ritorno del Cavallino nell'Endurance, a Le Mans. Con una Sport Prototipo progettata da "Furia", la 312 P poi battezzata PB, si chiuse nel 1973 un periodo d'oro per il Cavallino nelle gare a ruote coperte (12 titoli tra il il 1953 e il 1972, quando il mondiale Sport Prototipi rivaleggiava per importanza con la Formula 1.&nbsp; L'editoriale del Direttore: Uno straordinario gioco di squadra Antonello Coletta &egrave; a capo del reparto oggi Ferrari Attivit&agrave; Sportive GT, la squadra di tecnici artefice della straordinaria 499P. Il suo ricordo di Forghieri ne sottolinea l'inventiva e le intuizioni tecniche: &ldquo;Mauro Forghieri ha ricoperto un ruolo chiave nell&rsquo;alimentare la storia di Ferrari. Se Enzo Ferrari si definiva un agitatore di uomini, credo si possa dire che Forghieri fosse un agitatore di idee. Un innovatore geniale, capace di elaborare soluzioni tecniche precluse alla maggior parte dei tecnici della sua epoca.  Un progettista che sapeva andare oltre il suo ruolo, diventando un punto di riferimento e una fonte di ispirazione per tutte le persone che collaboravano con lui. La sua ecletticit&agrave; dal punto di vista progettuale, la grande curiosit&agrave; e voglia di spingersi oltre, gli hanno consegnato un posto nella storia, non solo di Ferrari, ma anche dell&rsquo;automobilismo sportivo&rdquo;.       

Da chi vi ha lavorato fianco a fianco, da met&agrave; anni Sessanta, all'uomo che riporter&agrave; la Ferrari a Le Mans nella Classe regina, il mondo Ferrari ricorda Mauro Forghieri

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