La conferenza stampa dei piloti ha aperto ufficialmente il GP di Singapore, gara in notturna, su tracciato cittadino.  A sottoporsi alle domande dei giornalisti c&rsquo;erano: Kimi Raikkonen (Ferrari), Adrian Sutil (Sauber), Jean Eric Vergne (Toro Rosso), Marcus Ericsson (Caterham), Pastor Maldonado (Lotus), Sergio Perez (Force India).  L&rsquo;argomento principale &egrave; stato il cambio di regolamento riguardo le comunicazioni via radio tra pilota e team. Ora molto pi&ugrave; restrittive. Ecco quello che hanno detto.  Kimi Raikkonen (Ferrari) RADIO - "Io non parlo molto alla radio, e solo di piccole cose, ma potrebbe diventare complicato se ci sono problemi con la macchina. Render&agrave; la vita un po&rsquo; pi&ugrave; difficile per noi piloti. Ma credo che nel complesso non sia una cosa negativa. Tutto resta sempre di pi&ugrave; nelle mani del pilota".  DIFFICOLT&Agrave; - "Mi aspettavo una stagione difficile, forse non cos&igrave; tanto. Mi aspettavo di essere un po&rsquo; pi&ugrave; forte ma la difficolt&agrave; fa parte del gioco e devo cercare di risolvere i problemi. Ci sono gi&agrave; stati miglioramenti, ora mi sento pi&ugrave; a mio agio, ma c&rsquo;&egrave; ancora molto lavoro da fare".  UMIDIT&Agrave; - "Questo &egrave; un gran premio che si corre con una temperatura molto alta e soprattutto con tanta umidit&agrave;. Ma questo non &egrave; mai stato un problema per me".  Adrian Sutil (Sauber) RADIO - "Non cambia molto, a me piace fare cose da solo e molto spesso mi capitava di cambiare regolazioni prima che me lo dicesse il mio ingegnere".  OTTIMISTI - "Abbiamo un buon pacchetto per questa gara, che dovrebbe darci pi&ugrave; velocit&agrave;. Lo sperimenteremo fin dal venerd&igrave;. In qualifica non siamo molto lontani dal vertice, ma ci manca ancora qualcosina per arrivare alla top ten. Questa &egrave; una pista speciale per noi, diversa da Monza. Siamo ottimisti".  Jean Eric Vergne (Toro Rosso) RADIO - "Per me questo cambiamento non comporta alcun problema, solo pi&ugrave; lavoro".  BILANCIO - "Voglio chiudere bene questa stagione, avremmo meritato pi&ugrave; punti ma abbiamo avuto sfortuna. Ma io guardo avanti e ora dobbiamo impegnarci in ottica 2015".  Marcus Ericsson (Caterham) RADIO - "Mi piace questa idea di cambiare, &egrave; giusto perch&eacute; cos&igrave; il pilota sar&agrave; pi&ugrave; concentrato. Per noi comunque sar&agrave; un po&rsquo; pi&ugrave; complicato, perch&eacute; siamo un piccolo team e abbiamo un display meno grande rispetto ai team maggiori".  AGGIORNAMENTI - "Non &egrave; cambiato molto, ma ho buone sensazioni su questa pista".  Pastor Maldonado (Lotus) RADIO - "Secondo me questa novit&agrave; ci complicher&agrave; un po&rsquo; la vita, questi sono sistemi molto complessi e un aiuto per l&rsquo;interpretazione &egrave; sempre gradito. Ma ora le cose cambiano per tutti. Quindi siamo tutti sullo stesso piano".  COMPETITIVI - "Questa &egrave; una pista dove la Lotus va forte. Il passo in qualifica &egrave; sempre complicato, ma durante la gara recuperiamo e diventiamo pi&ugrave; competitivi".  Sergio Perez (Force India) RADIO - "Non c&rsquo;&egrave; niente di drammatico in questo cambiamento, &egrave; solo una cosa cui dobbiamo abituarci. Dovremo stare pi&ugrave; attenti durante la gare e tenere tutto sotto controllo. L&rsquo;unico aspetto negativo &egrave; che questo cambiamento &egrave; arrivato di botto, da una gara all&rsquo;altra".  RINNOVO - "Siamo vicini al rinnovo del contratto, ma le esperienze passate mi hanno insegnato a essere prudente. Pensiamo a questa gara: abbiamo un bel pacchetto di aggiornamenti. Obiettivo: stare davanti alle McLaren".

Raikkonen: &ldquo;Tutto sempre di pi&ugrave; nelle mani del pilota&rdquo;. Perez: &ldquo;Cambiamento troppo repentino&rdquo; 

F1, radio-novit&agrave;: i dubbi dei piloti 

Nella tradizionale conferenza stampa del gioved&igrave; con i piloti, una delle questioni pi&ugrave; gettonate &egrave; stata quella sulla presenza nella prossima stagione F1 di un pilota 17enne, vale a dire Max Verstappen alla Toro Rosso. Fra i presenti - Massa, Rosberg, Ricciardo, Grosjean, Kvyat e Bianchi - molti sono coinvolti per un verso o l&rsquo;altro con quanto sta succedendo all&rsquo;olandese, e il primo a rispondere &egrave; stato il pilota della Williams.  &laquo;In definitiva, &egrave; un pilota veloce - dice subito Felipe Massa - e ha dimostrato il suo talento in kart e Formula 3. &Egrave; la sua occasione e sono contento per lui. E penso anche che sia positivo come certe squadre siano ancora interessate alla capacit&agrave; di un pilota e non solo ai soldi che porta. &Egrave; un bene per lo sport in generale. A 17 anni &egrave; un po&rsquo; giovane, ma dobbiamo aspettare e vedere come si comporter&agrave; al suo primo anno. Di sicuro ha talento: &egrave; veloce e spero che sia anche altrettanto intelligente, da imparare tutto quello che c&rsquo;&egrave; per la F1&raquo;.  &laquo;La penso come Felipe - aggiunge Nico Rosberg - perch&eacute; i giornalisti chiedono sempre se &egrave; solo con il denaro che si arriva in questo sport, e cose del genere. Quindi &egrave; bello vedere che se hai talento e lo meriti, serve a qualcosa. Naturalmente &egrave; molto giovane, ma penso che andr&agrave; tutto bene&raquo;.  &laquo;Non c&rsquo;&egrave; molto altro da aggiungere, se non che mi fa sentire un po&rsquo; vecchio!&raquo;, dice invece Daniel Ricciardo. Che rimarca come lui abbia seguito una trafila simile: &laquo;Sicuramente con me il programma del Red Bull Junior Team ha funzionato a meraviglia, mi ha davvero aiutato ad arrivare dove sono. Ed &egrave; un bene che ora stiano aiutando Max. Ovviamente l&rsquo;et&agrave; resta un punto di domanda, ma il talento, come ha detto Felipe, c&rsquo;&egrave;. Sar&agrave; interessante&raquo;.  Passando ai piloti francesi, non manca un pensiero per il connazionale che potrebbe trovarsi appiedato di conseguenza (anche se non &egrave; ancora certo), a partire da Romain Grosjean: &laquo;&Egrave; bello vedere &ldquo;sangue fresco&rdquo;, ma sono un po&rsquo; triste per JEV (Jean-Eric Vergne, ndr). Per&ograve; per lui &egrave; una splendida opportunit&agrave;, &egrave; sempre qualcosa di speciale arrivare in Formula 1. Come dicono tutti, ha dimostrato grandi capacit&agrave;, ma avr&agrave; parecchio da fare per capire come si corre nella categoria pi&ugrave; alta, come la velocit&agrave; molto maggiore, il degrado dei pneumatici e tante altre cose&raquo;.  &laquo;Ovviamente &egrave; una grande opportunit&agrave; per lui - stavolta &egrave; Jules Bianchi a parlare di Verstappen - ed &egrave; bello vedere che ci siano ancora team che continuano ad investire in giovani piloti come lui. Sono sicuro che far&agrave; bene: abbiamo visto in Formula 3 come sia veloce, e anche in kart ha vinto tutto. Anch&rsquo;io sono dispiaciuto per JEV, spero che trover&agrave; un&rsquo;altra sistemazione, ma &egrave; cos&igrave; che vanno le cose&raquo;.  Infine, parla quello che sembra sar&agrave; il suo prossimo compagno di squadra (ma si stanno concretizzando voci che parlano di un futuro diverso per lui) cio&egrave; Daniil Kvyat: &laquo;Vedremo come andr&agrave;, se diventeremo compagni di squadra come sembra. Ma penso che le cose non siano cos&igrave; complicate come sembra. &Egrave; cos&igrave; per tutti i piloti: arrivi e cerchi di vedere cosa puoi ottenere. Intendo dire che qualsiasi pilota arrivi in Formula 1 sia in grado di adattarsi e arrivare a certe velocit&agrave;. Perch&eacute; se arrivi in F1 ci dev&rsquo;essere una ragione: hai talento, hai vinto da qualche parte, in ogni caso c&rsquo;&egrave; sempre un motivo. Poi ci sono altre cose che possono fare la differenza, per&ograve; &egrave; tutto qui. Poi non &egrave; mio compito analizzare le cose in profondit&agrave;, quindi non ci resta che aspettare e vedere cosa succeder&agrave;&raquo;.  A questo punto arriva per&ograve; una domanda piuttosto diretta e sibillina: a parte che tutti voi avete corso da teenager - e uno di voi gi&agrave; in F1 - e che per&ograve; un paio hanno dovuto prendere una piccola &ldquo;vacanza&rdquo; dalla F1, pensate che sareste stati pronti per la F1 all&rsquo;et&agrave; di 17 anni?  Il primo a rispondere &egrave; Rosberg: &laquo;Io ho provato una monoposto di Formula Uno all&rsquo;et&agrave; di 17 anni, e dal punto di vista della guida sento che sarei stato pronto. In quel momento, per&ograve;, il limite era di tipo fisico. Un grosso limite a quel tempo, perch&eacute; si correva con i V10 e con molta deportanza; non so quanta pi&ugrave; di oggi, ma la tenuta delle gomme era maggiore, in ogni caso. In quel momento era troppo per me, a 17 anni. Per&ograve; oggi &egrave; tutto un po&rsquo; pi&ugrave; facile dal punto di vista fisico, e questo sar&agrave; d&rsquo;aiuto&raquo;.  Ricordando a Ricciardo il debutto in F1 a 21 anni, la sua risposta se sarebbe stato pronto a 17 &egrave;: &laquo;Diciamo di no. Io a 16 anni stavo ancora correndo in kart, e quindi non avevo ancora guidato molte monoposto quando ne avevo 17. Era ancora la mia prima stagione in auto, per cui non mi sarei proprio sentito pronto, no. La mia carriera &egrave; stata per&ograve; un po&rsquo; diversa, sono cresciuto un po&rsquo; pi&ugrave; tardi in questo ambiente&raquo;. Simile la risposta di Grosjean: &laquo;A 17 anni stavo correndo le mie prime gare in monoposto, con la Formula Renault 1.6, per cui no, non ero pronto&raquo;.  Pi&ugrave; defilato Kvyat: &laquo;&Egrave; una domanda interessante: mi pare stessi correndo in F.Renault 2.0 a quell&rsquo;et&agrave;, e se dovessi tornare indietro forse non riuscirei a fare ancora certi giri da pole che avevo fatto quell&rsquo;anno. In termini di prestazioni e guida non c&rsquo;&egrave; molta differenza in me fra oggi e quando avevo 17 anni. Ma vi sono altri fattori, sul piano mentale e fisico. Per&ograve; ripeto che ognuno &egrave; diverso e dobbiamo giusto aspettare di vedere cosa succeder&agrave;&raquo;.  Bianchi ha avuto una carriera kartistica simile a quella di Verstappen, ma ha poi corso alcuni anni nelle categorie &ldquo;junior&rdquo; dell&rsquo;automobilismo, e afferma: &laquo;Io non ero pronto a 17 anni: era il mio primo anno in Formula Renault 2.0, per cui di certo non posso dire che fossi pronto per la Formula Uno. Facevo ancora degli errori, in quel momento. Per cui, se ancora stai commettendo degli errori nelle categorie precedenti, non puoi essere pronto per la Formula Uno&raquo;.  L&rsquo;ultimo a rispondere stavolta &egrave; Massa, che ripensa al debutto in F1 a 20 anni: &laquo;Quando ho guidato per la prima volta una macchina da corsa, &egrave; stato a 15 anni con una Formula Chevrolet in Brasile. Per me non &egrave; mai stato un problema di essere veloce, ma piuttosto di capire certe cose, soprattutto in Formula Uno. Avevo 20 anni e credo che sia stato un po&rsquo; troppo presto per me. Sono d&rsquo;accordo con quanto dice Nico: fisicamente, a quel tempo, era molto pi&ugrave; difficile di adesso. Ora correre &egrave; pi&ugrave; facile sul piano fisico, cos&igrave; per un giovane pilota &egrave; anche pi&ugrave; facile imparare e capire, cosa che a quel tempo era molto pi&ugrave; difficile&raquo;.  Maurizio Voltini

Verstappen e la giovane et&agrave; per un debutto in F1 sono stato l&rsquo;argomento principale nell&rsquo;incontro stampa

Conferenza F1 del gioved&igrave;: tutti su Max

Domenica 6 luglio, sul&nbsp;circuito di Silverstone si corre il GP Gran Bretagna, nona prova del Mondiale F.1.&nbsp;Il primo atto formale che d&agrave; il via al week end &egrave; la conferenza stampa dei piloti. Ecco quello che hanno detto.  Lewis Hamilton (Mercedes)  "La gara di casa &egrave; sempre speciale per noi piloti inglesi. Correre davanti ai nostri fan &egrave; un&rsquo;esperienza unica. Speriamo solo che il tempo resti bello, qui non &egrave; proprio una garanzia il meteo. Le ultime due gare per me non sono state facili, ho avuto problemi tecnici, soprattutto a Montreal".  Difficolt&agrave; - "Le difficolt&agrave; di questo genere a volte riesci a gestirle meglio, altre peggio, ma sono comunque esperienze che aiutano a crescere".  Gomme - "Credo che la Pirelli stia facendo un buon lavoro. Ha scelto la soluzione pi&ugrave; conservativa, ma credo che abbia fatto un buon lavoro".  Susie Wolff - "Non mi &egrave; capitato spesso di correre contro le donne, ma quando ero in kart ho corso qualche volta contro Susie Wolff, che domani esordir&agrave; in pista. Abbiamo condiviso anche dei podi, sono contento per lei".  Nico Rosberg - "Non sono sorpreso che sia in vantaggio. Io sono stato avanti per alcune gare , ora c&rsquo;&egrave; lui. Ma questo &egrave; il mio GP di casa e voglio proprio vincerlo".  Monza - "Mi dispiace se non correremo pi&ugrave; a Monza. Sono questioni di business, lo capisco. Ma questo sport non esisterebbe senza tifosi e Monza &egrave; un circuito molto caldo, sempre pieno".  Jenson Button (McLaren)  "La gara di Silverstone &egrave; sempre speciale, qui c&rsquo;&egrave; sempre il tutto esaurito, anche se il tempo &egrave; brutto".  Criptico - "Sto cercando fare il mio lavoro e anche il team. Sappiamo dove vogliamo arrivare, lavoriamo duramente. Ma c&rsquo;&egrave; qualcosa di cui non posso parlare al momento...".  Susie Wolff - "Lavora alla Williams da un po&rsquo; di tempo e sa gi&agrave; cosa aspettarsi. Sono contento che possa prendere parte alle prove libere, se lo &egrave; meritato".  Difficolt&agrave;&nbsp;- "Ron Dennis ha detto che mi devo impegnare di pi&ugrave;? Da questo momento difficile dobbiamo uscirne combattendo tutti insieme, io ho esperienza di corse, bisogna dare 100 per cento, in pista ma anche in fabbrica".  Monza - "&Egrave; una pista piena di storia, i tifosi non sono li per sostenere noi ma per il loro marchio nazionale, ma &egrave; sempre bella gara".  Felipe Massa (Williams)  200 GP - "Questo &egrave; il mio 200&deg; Gran Premio, non mi pare vero che siano gi&agrave; tanti. Mi pare ieri che ho iniziato, nel 2002. Sono contento di come stanno andando le cose in questa stagione e sono contento del mio team".  Silverstone - "&Egrave; la prima volta che corro qui con squadra britannica, so che &egrave; importante fare un buon risultato, per la squadra ma anche per me, in ottica campionato. Stiamo lavorando per essere sempre migliori di gara in gara".  Bassi - "Nel 2010 ho raggiunto il punto pi&ugrave; basso della tua popolarit&agrave;, tutti noi abbiamo momenti difficili ma penso di avere davanti ancora tante gare competitive. Ho imparato che non bisogna dare troppo peso a quello che dice la gente, io mi sento ancora competitivo".  Monza - "Non sarebbe una cosa positiva cancellarlo, dobbiamo andare nei posti dove c&rsquo;&egrave; passione, spero che si continui a correre a Monza".  Valtteri Bottas (Williams)  "In Austria &egrave; andata bene, &egrave; arrivato il mio primo podio, ma secondo me &egrave; presto per dire che il campionato cambia faccia. Forse &egrave; stato un solo un episodio unico. Credo che le nostre prestazioni varieranno di gara in gara, secondo i circuiti. Alcuni ci sono pi&ugrave; favorevoli, altri meno. La Mercedes &egrave; molto forte e lo sar&agrave; anche qui, anche se noi ovviamente cercheremo di fare di tutto.&nbsp;Si pu&ograve; sempre fare meglio in ogni gara ma la sensazione generale &egrave; positiva. Si sta facendo un lavoro molto solido".

"La gara di casa &egrave; sempre speciale per noi piloti inglesi. Correre davanti ai nostri fan &egrave; un&rsquo;esperienza unica". La conferenza stampa dei piloti 

Silverstone, Hamilton: Qui voglio vincere io

Momenti di confronto e approfondimento, nel primo pomeriggio presso il Red Bull Ring, dove per la conferenza stampa Fia dei piloti hanno presenziato Alonso, Ricciardo, Chilton, Ericsson, Perez e Gutierrez.  Moderatamente ottimista Fernando: "Rispetto ai presenti a questa conferenza, sono il solo che ha corso su questo tracciato, quando ancora era chiamato A-1 Ring (nel 2001 con la Minardi e nel 2003 con la Renault, ndr) ma onestamente non ricordo nulla. Credo che ci siano non pi&ugrave; di 5-6 curve che fanno la differenza, perch&eacute; &egrave; una pista corta - della quale preferisco l&rsquo;ultima piega - quindi in qualifica non bisogna sbagliare, perch&eacute; anche un decimo fa la differenza. Anche qui la F14 T avr&agrave; degli aggiornamenti e li proveremo il venerd&igrave;, sperando che vengano utili per sabato. In questo momento alla Ferrari non siamo affatto competitivi, ma guardiamo avanti. Lo stesso Vettel non va visto in crisi: a chi mi chiede cosa ne penso del suo momento, rispondo che abbiamo problemi tali in casa per cui mi preoccupo dei miei, in ogni caso sono certo che i conti si fanno a fine stagione e ben presto lui recuperer&agrave; e si toglier&agrave; soddifazioni".  "Quanto al mio pensiero su questa F.1, sono d&rsquo;accordo con la posizione del Presidente Montezemolo: quando un team domina, in questo caso la Mercedes, lo show non pu&ograve; essere ideale, e poi il nostro &egrave; l&rsquo;unico sport al mondo nel quale non ci si pu&ograve; allenare, quindi &egrave; giusto ridurre i costi, ma bisogna avere anche possibilit&agrave; di provare e migliorare. Infine, sulla Spagna al mondiale di calcio, come sportivo mi sento sorpreso ma non depresso: non abbiamo reso al meglio e siamo usciti. Vorr&agrave; dire che i calciatori andranno in vacanza prima&hellip;".  Ricciardo &egrave; ancora sulle ali dell&rsquo;entusiasmo per il trionfo in Canada: "Sono felice per i commenti della stampa internazionale che ho letto sulla mia vittoria a Montreal. &Egrave; stato un successo molto importante anche per la mia squadra, che l&rsquo;ha festeggiato come se fosse il suo primo centro e non il solo mio. Ci voleva, ora dobbiamo lavorare step dopo step per colmare il gap che ci separa dalla Mercedes. Ed &egrave; bello vedere che Vettel si comporta con me con sportivit&agrave; e rispetto. Sul tracciato austriaco in realt&agrave; ci ho girato anche io, in precedenza, con una Toro Rosso ma era una sessione per fare dei filmati promozionali e non ho indicazioni particolari: il resto del lavoro, quello vero, per la Red Bull l&rsquo;ho svolto al simulatore e so che i margini saranno ridotti e in qualifica sar&agrave; determinante evitare sbavature".  Mario Donnini

Secondo il ferrarista sar&agrave; fondamentale disputare qualifiche perfette

Alonso: Il Red Bull Ring non perdona errori!

Come di consueto, al gioved&igrave; pregara alcuni piloti hanno tenuto una conferenza stampa. Fra i presenti anche Lewis Hamilton e Jenson Button, che proprio qui a Montreal furono fra i protagonisti di una delle gare pi&ugrave; epiche - quantomeno per il tempo che ci volle dal primo start fino all'arrivo definitivo - cio&egrave; quella del 2011. In cui Button vinse dopo aver mandato a muro il suo compagno di team (in quel momento, in McLaren) e aver portato all'errore Vettel all'ultimo giro.  La parola chi &egrave; stato appena scalzato dal vertice del campionato, ma vuole tornarci presto, cio&egrave; Lewis Hamilton: &ldquo;Montreal &egrave; una di quelle piste che mi piace particolarmente: qui ho vinto tre volte, ho fatto diverse pole. La rivalit&agrave; con Nico &egrave; una cosa superata: ho scritto ai miei fan su twitter che abbiamo parlato dopo la gara. Come tutti gli amici abbiamo alti e bassi, ora quel capitolo &egrave; chiuso. Abbiamo parlato tutti insieme anche con il team e ora siamo una squadra unita. Abbiamo fatto anche una bella cena tutti insieme mercoled&igrave; sera e ora voltiamo pagina e torniamo a lavorare insieme per vincere il mondiale Costruttori. Qui i lunghi rettilinei si adattano molto alla nostra Mercedes e credo che la Ferrari dovr&agrave; fare un lavoro davvero eccezionale per tenere il nostro passo su questo circuito&rdquo;.  Da parte sua, Jenson Button aggiunge qualcosa di pi&ugrave; sulle difficolt&agrave; specifiche del tracciato: &ldquo;Le monoposto 2014 sono pi&ugrave; leggere al retrotreno e l&rsquo;ultima curva, con il famoso muro dei Campioni (quello dove si sono schiantati in tanti, ndr) sar&agrave; pi&ugrave; insidiosa del solito. Ma siamo abituati, abbiamo guidato questo tipo di macchina su una pista problematica come Monaco e se siamo riusciti a non sbattere l&igrave; non sar&agrave; un problema qui. Qui c&rsquo;&egrave; un lungo rettifilo, e quindi noi con i motori Mercedes dovremmo essere avvantaggiati. Sar&agrave; molto caldo in corsa domenica e quindi ci sar&agrave; qualche problema in pi&ugrave; da risolvere. Per quanto riguarda il nostro team, che non va sul podio dal primo Gp, non ho perso le speranze: penso che torneremo a lottare per la vittoria ma ci vorr&agrave; del tempo. La mia carriera? Credo di avere ancora molto da dare alla F1 e non vedo un termine alla mia attivit&agrave; il prossimo anno anche se il contratto McLaren &egrave; in scadenza&rdquo;.  Parlando di chi non ha ancora visto i risultati che sembravano raggiungibili, passiamo a Felipe Massa: &ldquo;I risultati non sono proprio in linea con le mie aspettative, credo di non aver avuto grandi piazzamenti finora: doveva andare molto meglio. Non ho fatto grandi gare, la prima ho avuto problemi alla seconda curva, in Bahrein ho perso posizioni per la safety car, in ogni gara ho avuto qualche problema; ma sono certo che potr&ograve; fare meglio qui in Canada: questo circuito dovrebbe adattarsi bene alla nostra Williams&rdquo;.  Pure Nico Hulkenberg sembra ottimista per domenica: &ldquo;La pista dovrebbe adattarsi a noi, &egrave; anche una delle mie piste preferite. Spero di poter ottenere un altro buon risultato, anche quel podio che mi manca ancora&rdquo;.

Sempre nella conferenza del gioved&igrave;, Button rimarca come la minore deportanza delle monoposto 2014 potrebbe dare problemi

Hamilton: "Superati i problemi con Nico"

Alla conferenza dei rappresentanti dei team che si &egrave; tenuta dopo le prove del venerd&igrave;, abbiamo avuto una presenza inconsueta, perch&eacute; in vece di un costruttore che ancora non corre in F1: parliamo di Yasuhisa Arai, capo della Honda Motorsport, in questa occasione seduto a fianco di Whiting e Fry. Ricordiamo che la Honda parteciper&agrave; infatti solo nel 2015, come motorista della McLaren. Ovviamente, ci&ograve; non toglie nulla all&rsquo;interesse che la presenza del rappresentante del costruttore giapponese pu&ograve; avere, anzi.  Cos&igrave; dopo i classici cerimoniosi ringraziamenti - tipici dello spirito nipponico - per essere stato invitato, Arai ha spiegato quali sono state le motivazioni che hanno convinto la Honda a tornare in F1 a partire dalla prossima stagione: &laquo;Una delle ragioni principali che ci hanno fatto decidere di tornare in F1 nel 2015, sono state le nuove regole tecniche introdotte quest&rsquo;anno e tutto ci&ograve; che comportano a favore dell&rsquo;ambiente. Quel che voglio dire &egrave; che le nuove tecnologie &ldquo;verdi&rdquo; sulle attuali power unit, come il discorso sulla gestione dell&rsquo;energia, sono entrambi fattori molto significativi e stimolanti per la nostra azienda. Le nuove regole spingono i costruttori di motori a raggiungere la pi&ugrave; avanzata efficienza di combustione, con iniezione diretta ad alta pressione e con molta, molta tecnologia annessa. La sfida &egrave; quella di convertire ogni singola unit&agrave; di carburante nella maggior quantit&agrave; di energia possibile e ci si aspetta che questo si rifletter&agrave; in futuro sulla produzione di grande serie. Questa &egrave; la ragione principale&raquo;.  Interrogato sulle funzioni della nuova base a Milton Keynes, Arai risponde: &laquo;Quella &egrave; ancora in fase di costruzione e aprir&agrave; il prossimo giugno. Lo scopo di quella azienda &egrave; di effettuare la manutenzione e la revisione dei motori da corsa impiegati in Formula Uno, e anche di garantire l&rsquo;assistenza in pista&raquo;. Tornando a parlare di efficienza energetica nei nuovi motori: &laquo;Non siamo cos&igrave; avanti da poter fornire un commento completo al riguardo, ma la questione di ottenere una buona efficienza energetica riguarda principalmente tre grandi settori tecnologici: uno &egrave; la combustione stessa, a partire dal design della camera di combustione; un altro &egrave; quello del recupero di energia, molto importante con gli attuali regolamenti; infine c&rsquo;&egrave; la gestione della coppia motrice, molto importante sia in senso positivo che negativo ai fini di ottenere una macchina buona e veloce&raquo;.  Sul fatto se forniranno i motori Honda ad altre squadre oltre alla McLaren: &laquo;Per il 2015 la McLaren sar&agrave; il nostro unico cliente. Non abbiamo fatto altri programmi successivi, perch&eacute; per il momento vogliamo concentrarci sulla prossima stagione&raquo;. Incalzato se proprio non sia prevista la fornitura a team clienti, se non altro per una questione di rientro dei costi, Arai sembra possibilista, ma fino ad un certo punto: &laquo;Naturalmente vogliamo ottenere i migliori risultati possibili nella prossima stagione, ed &egrave; auspicabile che raffrontandoli con quelli degli altri costruttori qualcuno voglia scegliere le nostre power unit. Se qualcuno vorr&agrave; farlo, sar&agrave; il benvenuto, ma potremo parlare di fornitura solo dopo il 2016 e per il momento non ci sono programmi al riguardo&raquo;.  Maurizio Voltini

Parla il responsabile motorsport del costruttore giapponese, Yasuhisa Arai, e spiega le motivazioni per la fornitura delle power unit alla McLaren nel 2015

Honda intrigata dalle nuove regole F1

Oltre ad Alonso, Hamilton e Ricciardo, nella consueta conferenza stampa del gioved&igrave; preGP con i piloti erano presenti anche Adrian Sutil, Sergio Perez ed Esteban Gutierrez. Proprio quest&rsquo;ultimo &egrave; stato abbastanza &ldquo;richiesto&rdquo; sia in merito all&rsquo;incidente dello scorso GP con Maldonado, sia perch&eacute; l&rsquo;anno scorso aveva fatto proprio in Cina una delle sue migliori gare.  &laquo;Resta tutto molto impegnativo - dice Gutierrez - perch&eacute; al momento le nostre prestazioni non sono quelle che vorremmo e questo ci mette in una posizione pi&ugrave; difficile che l&rsquo;anno scorso. Stiamo comunque cercando di lavorare e di recuperare per raggiungere la posizione che pensiamo di meritare e alla quale puntiamo. Siamo una grande squadra e ognuno si sta dando da fare, per cui speriamo di ottenere certi risultati presto, molto presto. Come mi sono sentito dopo l&rsquo;incidente? Alla fine non ho avuto nessun problema, e questa &egrave; la cosa pi&ugrave; importante di quel fine settimana e dell&rsquo;incidente, in tutto quello che &egrave; successo. &Egrave; stato solo necessario fare un check-up successivo per essere sicuri che tutto andava bene, e cos&igrave; &egrave; stato&raquo;.  Interrogato anche lui sulla situazione della Sauber e cosa si stia facendo per migliorarla, Sutil risponde cos&igrave;: &laquo;S&igrave;, un po&rsquo; di progressi sono stati fatti nelle prove in Bahrain con i nostri test-driver, per cui sono serviti, ma al momento siamo ancora troppo lenti. Non &egrave; una situazione piacevole, ma dobbiamo guardare avanti. Miglioreremo, &egrave; solo una questione di tempo, dobbiamo essere un poco pazienti. Per questa gara avremo gi&agrave; alcuni cambiamenti, per cui sono ansioso di vedere come andr&agrave; la macchina. Ma vogliamo che in occasione delle gare in Europa sia sensibilmente diversa da guidare. Non c&rsquo;&egrave; una sola area su cui intervenire: c&rsquo;&egrave; la power unit, il peso... e anch&rsquo;io devo migliorare qua e l&agrave;. Ma se faremo anche piccoli progressi in ogni gara, sar&ograve; gi&agrave; contento. Incrociamo le dita che sia davvero cos&igrave;&raquo;.  Ben pi&ugrave; positiva &egrave; stata la scorsa gara per Perez, giunto terzo, che commenta cos&igrave; la competitivit&agrave; della Force India: &laquo;&Egrave; stata una grande gara per tutto il team: Nico &egrave; finito quinto e questo ha significato un sacco di punti che ci ha portato al secondo posto nel campionato costruttori. Si tratta di una grande motivazione per la squadra. In questo momento stiamo massimizzando tutte le nostre opportunit&agrave;, dopo un inizio di stagione un po&rsquo; difficile: in Malesia ho lottato con alcuni problemi, ma abbiamo fatto un ottimo lavoro per il Bahrain. Credo che abbiamo un buon insieme, non solo il motore ma anche l&rsquo;intera macchina. Dopotutto stiamo battendo tutti gli altri clienti Mercedes, quindi vuol dire che stiamo facendo un ottimo lavoro. Qui in Cina troviamo una pista molto diversa rispetto al Bahrain, ma cercheremo di fare nuovamente qualcosa di buono come fatto a Sakhir: sar&agrave; questa la nostra sfida&raquo;.  Maurizio Voltini

Cos&igrave; per la Force India, che arriva in Cina al 2&deg; posto fra i costruttori, mentre i piloti Sauber hanno qualche problema in pi&ugrave;

Perez: "La squadra &egrave; molto motivata"

Dopo tante attesa, ben poca sostanza. Un po&rsquo; perch&eacute; l&rsquo;inchiesta &egrave; ancora in corso, un po&rsquo; perch&eacute; non possono ancora trarre conclusioni, un po&rsquo; perch&eacute; aspettano il responso degli esperti, alla fine la conferenza del procuratore di Albertville (Patrick Quincy) assieme ai suoi collaboratori, chiarisce ben poco gli aspetti dell&rsquo;incidente di Michael Schumacher.  Alcuni punti sono tuttavia stati definiti. Per esempio che la telecamera sul casco&nbsp;(i una normalissima Go-Pro) - ricevuta pi&ugrave; tardi rispetto al casco stesso - ha fornito un filmato di 2 minuti che aiuter&agrave; molto a definire la dinamica: &egrave; chiaro e conferma quanto affermato dai testimoni. Tuttavia secondo la Procura dalle immagini non si vede che&nbsp;Schumi&nbsp; soccorra altri sciatori. Siccome le Go-Pro hanno &nbsp;angoli di inquadratura molto ampi, se ne desume che non sono vere le voci che si sia fermato a soccorrere una bambina. Inoltre la Procura non fa capire per quale motivo sia andato a percorrere il tratto fuori pista fra l&rsquo;intersezione delle due piste battute. Infine la velocit&agrave;: &egrave; stato detto che era &ldquo;appropriata per uno sciatore esperto come Schumacher&rdquo;, insomma non esagerata ma nemmeno lenta, e che Schumi &egrave; caduto dopo essere stato sbilanciato da un urto con una roccia.  Sollecitato su eventuali responsabilit&agrave;, anche penali, il procuratore ha risposto: &laquo;In questo momento per parlare di responsabilit&agrave; potremmo solo ipotizzare un errore oppure una segnaletica insufficiente. Ma esistono norme precise sulla segnaletica e sulla sicurezza delle piste da sci, e tutto ci&ograve; che abbiamo visto nei nostri sopralluoghi mostra che queste norme sono state rispettate: il bordo della pista era delimitato da paletti&raquo;. Dunque l&rsquo;unica ipotesi che si pu&ograve; fare &egrave; che Schumacher abbia &ldquo;tagliato&rdquo; per scelta, anche se non si possono trarre conclusioni di alcun tipo perch&eacute;, come spiega lo stesso procuratore di Albertville, non sono ancora stati sentiti tutti i testimoni coinvolti.  Sul fatto per&ograve; - fin troppo strombazzato nei giorni scorsi - che Michael si fosse fermato a soccorrere una bambina, Quincy precisa: &laquo;Non ci sono elementi che permettano di dire che ha soccorso qualcuno. Quindi sarei portato a dire che &egrave; uscito volontariamente dalla pista&raquo;. Per la precisione, si trovava "fra 3 e 6 metri" fuori dal bordo pista. Qui, Schumi ha urtato una roccia affiorante con uno sci (che ne porta tracce), si &egrave; "piantato" ed &egrave; volato due metri pi&ugrave; in l&agrave;, urtando la roccia&nbsp;fermandosi a 9 metri dal bordo pista. Per&ograve;, perch&eacute; se il casco &egrave; stato "subito acquisito"&nbsp;dagli inquirenti, il filmato &egrave; saltato fuori solo in un secondo tempo? Forse la telecamera si era staccata?  Del secondo filmato ripreso da un altro turista tedesco, invece, il procuratore ha detto che ne hanno solo sentito parlare. &Egrave; stato anche specificato che gli sci che aveva ai piedi Schumacher erano praticamente nuovi e che in ogni caso non si ritiene siano in qualche modo responsabili dell&rsquo;incidente. Al dubbio se aver definito come non eccessiva la velocit&agrave; del tedesco al momento dell&rsquo;incidente non vada a contraddire quanto affermato dai medici, la risposta &egrave;: &laquo;&Egrave; stata fatta confusione sui termini medici: la cinetica della caduta non &egrave; strettamente correlata alla velocit&agrave; dello sciatore&raquo;. Comunque la velocit&agrave; tenuta da Schumacher non sarebbe considerata un elemento decisivo dell&rsquo;inchiesta.  Insomma, lo scopo della conferenza era quello di &ldquo;evitare la diffusione di notizie false&rdquo;, ma in realt&agrave; non sono state date risultanze definitive, nonostante certe premesse. Si aspettano i riscontri degli esperti, ma intanto non sono state rilevate mancanze da parte dei gestori della pista, mettendo anzi in evidenza che nel comprensorio di M&eacute;ribel sono avvenuti una cinquantina di incidenti di una certa gravit&agrave;. Insomma, &ldquo;succede&rdquo;. Per cui, pur evidenziando l&rsquo;abilit&agrave; di Schumi con gli sci, e dato che conosceva bene la zona, non sarebbero state rilevate possibili motivazioni al fuoripista diverse da una sua scelta consapevole, almeno al momento. E quindi, pur senza parlare di possibili imprudenze, in pratica tutto sarebbe dovuto a lui. Confermato comunque, ma questo non era in questione, che facendo una curva di poco fuori dalla pista &ldquo;regolare&rdquo; abbia urtato una roccia con gli sci che l&rsquo;ha fatto cadere contro un&rsquo;altra roccia. Poi si attendono i riscontri degli esperti: coinvolta anche la scuola di sci e alpinismo di Chamonix nella valutazione del filmato e di tutti gli altri elementi dell&rsquo;inchiesta, compreso il materiale sequestrato. Concludendo con un laconico commento: &laquo;Ora si tratta di agire secondo i criteri della giurisprudenza in vigore&raquo;.  Maurizio Voltini

"Non andava veloce, la pista era Ok", dice il procuratore di Albertville

Incidente Schumi: parlano gli inquirenti

La classica conferenza stampa del gioved&igrave; con i piloti ha visto, in Corea, la partecipazione di Felipe Massa e Lewis Hamilton, che comunque non si sono lasciati sfuggire nulla di clamoroso. Nemmeno dal punto di vista del mercato e delle possibilit&agrave; nel 2014, un futuro che ha portato a domande anche a Paul Di Resta (che per&ograve; ha glissato: &laquo;La politica del team &egrave; di non discutere i contratti al momento&raquo;) e soprattutto Jules Bianchi che ha appena confermato la firma con la Marussia: &laquo;Correre per questo team &egrave; fantastico, sono a mio agio con loro - ha spiegato il pilota francese - mi sento bene con questa squadra per cui &egrave; stata una scelta facile. Per me &egrave; una bella novit&agrave;, ora posso andare avanti senza pressioni ed &egrave; qualcosa di positivo. Difficile sapere adesso come andr&agrave; l&rsquo;anno prossimo, ma sicuramente con il motore Ferrari faremo un bel salto di qualit&agrave; e saremo pi&ugrave; competitivi. Inoltre avr&ograve; molta pi&ugrave; esperienza di F1, quindi senz&rsquo;altro ci sar&agrave; un miglioramento&raquo;.  Pi&ugrave; &ldquo;chiuso&rdquo; sul suo futuro &egrave; stato Felipe Massa: &laquo;Non posso ancora parlarne, mi sto concentrando sulle ultime gare e non credo sia il momento giusto per discutere di cosa far&ograve; l&rsquo;anno prossimo. Credo di avere delle buone opportunit&agrave;, ma meglio aspettare a dirlo al momento giusto. Comunque mi sento bene sulla macchina attuale, ho fatto qualche punto importante per me e per il team, cercher&ograve; di finire la stagione cercando di ottenere qualche podio in pi&ugrave;, qualche risultato migliore. Anche le qualifiche stanno andando meglio, per cui cercher&ograve; di finire bene con la Ferrari questa lunga storia insieme&raquo;.  Con il futuro gi&agrave; assicurato, Lewis Hamilton pensa pi&ugrave; a questo momento della stagione 2013 invece che a quella futura: &laquo;Qui ricordo di aver fatto delle buone gare. Le ultime di quest&rsquo;anno non sono andate troppo bene per me, ma credo dipenda dalla comprensione della macchina, che per&ograve; sta crescendo. Stiamo comunicando fra noi in modo sempre migliore, e questo della comunicazione &egrave; uno degli aspetti in cui possiamo ancora migliorare. Sono rimasto sorpreso che la macchina sia andata abbastanza bene un po&rsquo; ovunque, per cui cercheremo di tenere il passo della Red Bull e magari di stargli davanti. Ma dobbiamo concentrarci a battere la Ferrari: loro hanno fatto un miglior lavoro di strategia nelle ultime gare, ma noi cercheremo di fare ancora meglio. I rivali sono loro perch&eacute; la Red Bull &egrave; irraggiungibile: &egrave; frustrante, ma &egrave; cos&igrave; da 4 anni e non credo che le cose cambieranno nemmeno il prossimo&raquo;.  Maurizio Voltini

Mentre Massa non si sbottona sul futuro, al contrario di Bianchi confermato in Marussia

Hamilton: "il nostro rivale &egrave; la Ferrari"

Nella consueta conferenza stampa del gioved&igrave;, i piloti della Formula 1 hanno parlato delle aspettative in occasione del prossimo GP d'Ungheria a Budapest, con particolare riguardo alle condizioni climatiche: ci si aspettano infatti oltre 40&deg;C nel corso del weekend.  Il primo a rispondere al riguardo &egrave; stato Lewis Hamilton: &laquo;Sar&agrave; difficile qui come in tutte le gare, ma certamente le condizioni climatiche non ci aiuteranno, in particolare noi della Mercedes. In pi&ugrave; dovremo anche cercare di capire le nuove gomme. Da un certo punto di vista saremo tutti sulla stessa barca, qualcuno riuscir&agrave; a gestire meglio le gomme di altri, e noi abbiamo lo svantaggio di non essere stati ai test di Silverstone. Sarebbe davvero stato meglio esserci, ma la cosa non mi sconvolge pi&ugrave; di tanto e cercheremo di scoprire tutto quello che riguarda le nuove Pirelli nel corso di questo weekend: siamo un grande team e recupereremo sicuramente. Sar&agrave; difficile, specie in ottica di campionato, ma non intendiamo mollare&raquo;.  Molti quesiti della conferenza sono stati indirizzati a Kimi Raikkonen, ma non soltanto in merito al meteo: &laquo;Noi abbiamo sempre avuto fortuna con il caldo, speriamo che tutto vada bene anche stavolta. Certo se le temperature saranno cos&igrave; elevate saranno pi&ugrave; insidiose per macchine e piloti, ma non &egrave; la prima volta che capita. Non sono stato ai test di Silverstone solo perch&eacute; non c'era la possibilit&agrave; di provare nulla di particolare sulla monoposto, quindi il team ha fatto bene a utilizzare un pilota giovane. Per quanto riguarda le mie personali prospettive future, per l'anno prossimo valuter&ograve; il pacchetto che sar&agrave; pi&ugrave; giusto per me, e non in base a quello che pensano gli altri: spero alla fine di prendere la decisione pi&ugrave; giusta, ma vedremo poi. Se avr&ograve; difficolt&agrave; con le pubbliche relazioni richieste dal team Red Bull nel caso firmassi per loro? Mah, non so neanch'io cosa potrebbe succedere, ma del resto sappiamo che in gran parte delle squadre principali si curano molto le PR, non credo ci sar&agrave; una gran difficolt&agrave;, non sar&agrave; un fattore determinante. Quello che vorr&ograve; sar&agrave; piuttosto una combinazione di vari fattori, tutto dovr&agrave; sembrarmi giusto, e in base a quello sceglier&ograve;. Poi se tutto andr&agrave; effettivamente per il meglio, dipender&agrave; anche dalle nuove regole e dai nuovi motori, ma su questo non ci sono mai garanzie. Sar&agrave; una stagione lunga e difficile per tutti, la prossima. Per quanto riguarda invece questa gara, il circuito non &egrave; difficile, ma il disegno permette di solito belle gare, vedremo&raquo;.  A Pastor Maldonado &egrave; stato chiesto cosa si aspetta dall'arrivo alla Williams di Pat Symonds come direttore tecnico: &laquo;Ogni cambiamento sar&agrave; positivo. Abbiamo avuto un inizio di stagione difficile, &egrave; stata davvero dura e stiamo cercando di "mettere assieme" tutto. Ci manca la continuit&agrave; e spesso siamo stati penalizzati dalla situazione dopo le qualifiche. Ma l'anno scorso lottavamo per delle buone posizioni, e credo che potr&agrave; succedere anche quest'anno se risolviamo i nostri problemi&raquo;.  m.v.

I pareri dei piloti nella conferenza pre-gara a Budapest

50 risultati per 'conferenza'

F1, radio-novità: i dubbi dei piloti

Conferenza F1 del giovedì: tutti su Max

Silverstone, Hamilton: Qui voglio vincere io

Alonso: Il Red Bull Ring non perdona errori!

Hamilton: "Superati i problemi con Nico"

Honda intrigata dalle nuove regole F1

Perez: "La squadra è molto motivata"

Incidente Schumi: parlano gli inquirenti

Hamilton: "il nostro rivale è la Ferrari"

GP d'Ungheria: sarà decisivo il caldo?