Il countdown sul rinnovo del contratto in Ferrari per Charles Leclerc e Carlos Sainz &egrave; iniziato da prima di Natale e ogni giorno potrebbe essere quello buono, visto che di certo c&rsquo;&egrave; che i due sono ben accetti a Maranello ben oltre il 2024. Per Leclerc c&rsquo;&egrave; chi ha parlato di un possibile accordo lunghissimo, addirittura fino al 2029, quindi un quinquennale che lo renderebbe il ferrarista pi&ugrave; fedele di sempre e chi, pi&ugrave; prudentemente, parla verosimilmente di un triennale. Di certo, nell&rsquo;uno e nell&rsquo;altro caso, per il monegasco si tratterebbe di puntare tutto sulla Rossa, senza mai pi&ugrave; pensare all&rsquo;ipotesi di saltare su qualche altro cavallo vincente... Quanto a Sainz, anche in questo caso di sicuro c&rsquo;&egrave; che la lunghezza di contratto proposta &egrave; inferiore a quella di Charles, quasi a sottendere una sua posizione - volenti o nolenti -, subordinata, rispetto al gradimento del primo. Di certo, in ogni caso, e questa &egrave; la notizia pi&ugrave; bella, l&rsquo;anno vissuto da Frederic Vasseur al timone ha molto tranquillizzato il clima interno e rafforzato la collaborazione tra i due piloti, quanto mai compatibili sia in pista che fuori.    Ferrari, tutti i segreti della nuova Rossa 2024  Non a caso proprio nella conferenza stampa natalizia lo stesso Vasseur aveva dichiarato: &quot;Proseguiremo nella strada tracciata, non voglio avere una buona risorsa e un&rsquo;altra di secondo livello, abbiamo due macchine e due piloti di valore, e credo che uno degli aspetti positivi della stagione sia stato il rendimento di entrambi, Carlos e Charles. Hanno garantito alla squadra praticamente gli stessi punti, con poca differenza e vogliamo continuare in questo modo&quot;. E quanto alla firma...&quot;Entrambi sono sotto contratto con noi fino alla fine del 2024, vuol dire che abbiamo ancora alcuni mesi di tempo. Lo scorso anno la Mercedes ha rinnovato il contratto per il 2024 ad entrambi i suoi piloti alla fine di agosto; quindi, credo che abbiamo ancora settimane e mesi davanti a noi. Un anno fa vi avevo detto che avrei provato a prendere una decisione entro la fine di quest&rsquo;anno, ma devo ammettere che l&rsquo;ultima parte della stagione &egrave; stata molto impegnativa. Ci siamo incontrati e abbiamo iniziato le discussioni, ma siamo un po&rsquo; in ritardo rispetto al piano iniziale. Non lo ritengo affatto un problema, prenderemo una decisione presto, non escludo prima che inizia la stagione 2024&quot;.  Quindi, a questo punto, da qui all&rsquo;inizio del mondiale, previsto in Bahrain il 2 marzo, ciascun istante potrebbe essere quello giusto per avere un rapporto futuro codificato per Leclerc e Sainz stabilizzati nell&rsquo;avvenire Rosso, a formare una coppia auspicabilmente e non pi&ugrave; solo potenzialmente vincente... Di certissimo, al momento, c&rsquo;&egrave; solo la data e il luogo della presentazione della nuova Ferrari F.1, numero di progetto 676, che avverr&agrave; a Maranello, il prossimo 13 febbraio.  &nbsp; 

La Ferrari vuole prolungare i contratti F.1 e l&rsquo;annuncio &egrave; nell&rsquo;aria

Leclerc-Sainz: per il rinnovo ogni giorno &egrave; buono

Un annuncio per cancellare le delusioni del GP del Brasile e non solo. &quot;Qualcosa di bello sta arrivando&quot;, si legge nei profili social della Ferrari che domani sveler&agrave; cosa bolle in pentola per la scuderia di Maranello. Nessun riferimento a Charles Leclerc eppure sembra proprio che sar&agrave; il pilota monegasco, con il contratto in scadenza a fine 2024, il protagonista di questa novit&agrave; inaspettata.  Leclerc e la firma con la Ferrari  Secondo i rumors domani la Rossa annuncer&agrave; il prolungamento di contratto di Leclerc. Ad alimentare le voci sono i numerosi tweet postati dal profilo ufficiale della Ferrari dove compaiono i colori della bandiera del Principato di Monaco e le immagini di Leclerc e Sainz che si stringono la mano. Sui social ovviamente impazzano i commenti dei tifosi che sperano nell&#39;annuncio della firma, magari doppia visto che anche il pilota spagnolo ha un contratto con la stessa data di scandenza di Charles. 

Sui profili ufficiali del Cavallino spunta un messaggio criptico che molto probabilmente riguarda il contratto del monegasco in scadenza

Leclerc pronto a rinnovare con la Ferrari? Arriva l&#39;indizio social

        La Williams spazza via i rumors sul mercato piloti e ufficializza il lungo matrimonio con Alexander Albon. Il pilota tailandese infatti rester&agrave; a Silverstone almeno per le prossime due stagioni di Formula 1, come annuncia la scuderia britannica con un comunicato ufficiale. Nessun cambio di sedile come avrebbero voluto le voci di corridoio: le parti hanno infatti firmato un contratto pluriennale che li legher&agrave; anche dopo il Mondiale 2023. "Ci vediamo da Mario": In F.1 la star del momento &egrave; Hannah Schmitz Il confronto con Latifi Albon, che &egrave; stato richiamato quest'anno dopo il passaggio di Russell in Mercedes (che continuer&agrave; a motorizzare le monoposto della Williams), si &egrave; detto entusiasta di continuare la sua carriera in F1 con la fiducia del suo team. "&Egrave; davvero emozionante rimanere con la Williams per il 2023 e non vedo l&rsquo;ora di vedere cosa riusciremo a fare come squadra nel resto di questa stagione e nel prossimo anno. La squadra sta spingendo molto per progredire e sono davvero motivato a continuare questo viaggio e a sviluppare ulteriormente le nostre conoscenze insieme&ldquo;, ha scritto sui suoi profili social. Felicit&agrave; condivisa anche da Jost Capito, team principal Williams: &ldquo;Alex &egrave; un pilota straordinario e un membro prezioso della Williams, quindi siamo entusiasti di poter confermare che lavoreremo con lui a lungo termine. Alex porta con s&eacute; un ottimo mix di abilit&agrave; e di conoscenze approfondite che aiuteranno il team a ottenere maggiori successi in futuro. &Egrave; un pilota agguerrito, ci fornir&agrave; una base stabile per continuare a migliorare in questa nuova era della Formula 1&ldquo;. Vedremo se anche il compagno di scuderia Nicholas Latifi verr&agrave; rinnovato nonostante i pochi risultati, i tanti incidenti e il triplo zero firmato finora in pista.&nbsp;              Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Alex Albon (@alex_albon)            

Il pilota tailandese rimarr&agrave; nella scuderia britannica per almeno altre due stagioni, vista la firma del contratto pluriennale

Williams, ufficiale: Albon confermato in F1 dopo il Mondiale 2023

        Ci sar&agrave; tempo e spazio per parlarne. Ma &egrave; da mettere in conto che, ad un certo punto della stagione, le discussioni sul mercato piloti si faranno molto, molto calde. Neanche un metro di gara &egrave; stato percorso dalle F1 2022, eppure conviene gi&agrave; guardare i contratti inscadenza alla fine di quest'anno, anche solo per avere un quadro generale di come i piloti approcceranno le prime gare del campionato. Non si giocher&agrave; tutto e subito, perch&eacute; con stagioni cos&igrave; lunghe c'&egrave; tutto il tempo per intavolare le trattative; ma &egrave; probabile che sin da subito cominceranno le chiamate, quantomeno esplorative, per iniziare a sondare il terreno. Con 9 piloti su 20 senza accordi gi&agrave; raggiunti per la prossima stagione, inevitabile andare incontro ad un mercato caldo. Senza dimenticare che, a volte, neanche i contratti rappresentano un'assoluta certezza. F1 2022, il calendario Top team, il pi&ugrave; a rischio &egrave; Perez Tra le scuderia al vertice, Hamilton, Russell, Verstappen e Leclerc hanno tutti quanti un contratto con scadenza fissata oltre il 2022. Max Verstappen, fresco di rinnovo, &egrave; quello con l'accordo pi&ugrave; lungo, addirittura fino al 2028 compreso; la coppia inglese andr&agrave; in scadenza alla fine del 2023, quindi per quest'anno sia Lewis che George saranno fuori dal mercato, mentre Leclerc ha un contratto esteso a tutto il 2024. Eppure, qualcuno dice che in caso di debacle Ferrari, Charles sia pronto a guardarsi intorno. Rientrerebbe nell'ordine delle cose, anche se il monegasco ha ammesso di non voler sentir parlare di altre squadre: a maggior ragione dopo una serie di prove invernali incoraggianti per la Rossa, che guarda con fiducia all'inizio del mondiale. In scadenza a fine 2022 ci sarebbero dunque i soli Sainz e Perez tra le prime tre scuderie del 2021, anche se per lo spagnolo il rinnovo pare una semplice formalit&agrave; da sbrigare in fretta, con facile ritocco all'ins&ugrave; dell'ingaggio: sia il pilota che la squadra sono molto contenti e non si vede all'orizzonte un motivo per cambiare, da nessuna delle due parti. Pi&ugrave; complicata la situazionedel messicano, che deve convincere a suon di prestazioni Horner e Marko. Dalla loro, il team principal e l'uomo di fiducia di Mateschitz hanno la carta Gasly, coperto da un accordo con l'AlphaTauri fino al 2023 ma voglioso di saltare presto in un top team. Ad interrompere prima il rapporto potrebbe essere lo stesso Pierre in caso di mancata chiamata a Milton Keynes per la prossima stagione: se la casa madre confermer&agrave; Perez, non &egrave; improbabile che il francese possa pensare di offrirsi ad altre corti nella speranza di ritrovarsi presto al vertice, anche se potrebbe pazientare ancora un anno lavorando per il 2024. Sempre per quanto riguarda l'AlphaTauri, a Faenza decideranno il da farsi con Tsunoda, in scadenza a fine anno: al giapponese servono risultati per far scattare l'opzione a favore della squadra e garantirsi cos&igrave; l'allungamento del contratto. Sulla carta nessuno spazio in McLaren (l'accordo di Norris arriva al 2025, quello di Ricciardo al 2023), mentre in casa Alpine ufficialmente siamo difronte all'ultimo anno di contratto di Alonso: Ocon &egrave; blindato fino al 2024, mentre lo spagnolo attende le prime gare; trovasse una buona A522, l'intenzione sarebbe quella di allungare la sua esperienza in F1. Hamilton: quattro gare per capire questa Mercedes In attesa di Seb Un sedile molto caldo &egrave; quello di Sebastian Vettel: il tedesco attende di scoprire le prestazioni effettive della AMR22 per decidere se prolungare o meno la sua permanenza a Silverstone e pi&ugrave; in generale con la F1; non &egrave; un mistero che in caso di risultati nuovamente deludenti il tedesco possa lasciare il Circus, liberando uno dei sedili pi&ugrave; ambiti in quanto appartenente ad uno dei team che sta investendo di pi&ugrave; in questi anni. In casa Aston ovviamente non si tocca Stroll, al sicuro anche se non si conoscono i termini del suo contratto. Quindi veniamo alle ultime tre scuderie classificate lo scorso anno: tra Williams, Alfa Romeo ed Haas l'unico a possedere un accordo a lungo termine &egrave; Valtteri Bottas, che star&agrave; ad Hinwil fino al 2024. Per tutti gli altri, contratti in scadenza: Latifi ed Albon hanno accordi solo fino al 2022, cos&igrave; come Schumacher e Zhou. Poco si sa invece sul contratto del rientrante Kevin Magnussen, che ha appena rilevato il posto di Nikita Mazepin: a quanto pare il danese ha un accordo pluriennale che va oltre il 2022, ma non si conoscono i termini della sua intesa con la Haas. Il borsino dei test: chi sale e chi scende Le scadenze Hamilton (Mercedes) - 2023Russell (Mercedes)- 2023 Verstappen (Red Bull) - 2028Perez (Red Bull) - 2022 Leclerc (Ferrari) - 2024Sainz (Ferrari) - 2022 Norris (McLaren) - 2025Ricciardo (McLaren) - 2023 Ocon (Alpine) - 2024Alonso (Alpine) - 2022 Gasly (AlphaTauri) - 2023Tsunoda (AlphaTauri)- 2022 (con opzione) Vettel (Aston Martin) - 2022Stroll (Aston Martin) - ???? Latifi (Williams) - 2022Albon (Williams) - 2022 Bottas (Alfa Romeo) - 2024Zhou (Alfa Romeo) - 2022 Schumacher (Haas) - 2022Magnussen&nbsp; (Haas) - ???? Ferrari, i 75 anni aspettando il Bahrain       

Al mondiale che scatta in Bahrain quasi la met&agrave; della griglia si presenta senza ancora la certezza assoluto di un accordo per la prossima stagione

F1 2022, i contratti: 9 piloti su 20 in scadenza

        Che Valtteri&nbsp;Bottas sia in difficolt&agrave; non &egrave; certo un mistero sia per la Mercedes e sia per i tifosi della Formula 1. Dopo lo strike con Stroll al GP d'Ungheria &egrave; ncora pi&ugrave; evidente quanto il finlandese sia confuso mentalmente e in pista. Tanti errori alla guida, risultati decisamente al di sotto delle aspettative e un confronto con Hamilton che non regge: il pilota di Nastola &egrave; a un passo dalla fine della sua avventura nel team di Brackley. Col contratto in scadenza a fine stagione, il futuro di Bottas &egrave; pi&ugrave; che mai incerto e quasi sicuramente non basteranno gli ultimi 11 GP rimasti in questo Mondiale 2021 per dare il via al probabilissimo scambio di sedili con Russell. Con una spada di Damocle puntata, il finlandese ha ammesso anche recentemente di non riuscire a gestire le pressioni e le attese. "Non essere in scadenza di contratto avrebbe certamente risparmiato un sacco di energie e mi avrebbe risparmiato pressioni inutili che disturbano", ha detto Bottas piccato su un mancato colloquio con Toto Wolff.&nbsp; E se da un lato il suo rapporto col team principal - che per esempio ha riservato un trattamento completamente diverso rispetto alla firma del rinnovo lampo con Hamilton fino al 2023 - non lo aiuta, dall'altro lato c'&egrave; chi come Mika Hakkinen lo difende.&nbsp;  Valtteri e Lewis come Hakkinen e Senna Da finlandese a finlandese, il due volte iridato con la McLaren nel 1998 e nel 1999, i tanti attacchi e le critiche non hanno lasciato indifferente nemmeno chi di GP in Formula 1 ne ha corsi pi&ugrave; di 160 e che ha dovuto lottare con leggende come Senna, Mansell e tanti altri. "&Egrave; facile elogiare un campione del mondo, cos&igrave; come criticare il suo compagno: &egrave; un confronto facile che per&ograve; non considera il quadro generale di cosa significhi essere l&rsquo;altra met&agrave; di una squadra che vince il titolo. Bottas fa un grande lavoro che resta oscuro - ha detto Hakkinen - . E io so cosa vuol dire affrontare il miglior pilota di una generazione, nel mio caso, Ayrton Senna, cos&igrave; come aver lavorato con ottimi compagni di squadra come Johnny Herbert, Martin Brundle, Nigel Mansell e, naturalmente, David Coulthard.  Ho vinto due campionati del mondo, ed in parte &egrave; stato possibile perch&eacute; Coulthard si &egrave; confermato un forte compagno di squadra. Quando la McLaren mi ha messo in macchina al fianco di Senna &egrave; stata un'opportunit&agrave; fantastica, ma anche una sfida enorme e mi sono reso contro di cosa vuol dire l&rsquo;esperienza. In questi anni una parte importante del lavoro di Valtteri &egrave; stato quello di lavorare al fianco di Lewis, spingendo il pi&ugrave; possibile ma mantenendo sempre la massima comunicazione con l&rsquo;altra parte del box. Questo aspetto genera un clima positivo nella squadra, ed &egrave; importante soprattutto quando sei un top-team. Da campione del mondo inevitabilmente costruisci la squadra intorno a te, lasciando al tuo compagno di squadra molto pi&ugrave; lavoro da fare, poi ci sono altri aspetti, come abbiamo visto a Silverstone quando Valtteri in qualifica ha dato la scia a Lewis, o quando ti fermano prima in gara per valutare lo stato delle gomme, e non &egrave; facile. La Mercedes ha un approccio molto corretto e Valtteri sa che il suo compito &egrave; battere la concorrenza della squadra, in particolare ora che Red Bull e Honda hanno fatto un importante passo avanti. Come compagno di squadra di Lewis, Valtteri si deve confrontare con il pilota pi&ugrave; completo in assoluto presente da anni in Formula 1, oltre ad essere&nbsp;un pluricampione. Beh, non &egrave; semplice per nulla. &Egrave; stato incredibile vedere quanto sia rimasto calmo, controllato e determinato, quanto abbia continuato a lavorare duramente, nonostante stesse incassando tante critiche feroci quanto facili".&nbsp;&nbsp;       

Il due volte iridato finlandese si schiera contro le critiche e le pressioni subite dal suo connazionale dopo l'incidente al via in Ungheria e un futuro nebuloso a Brackley: "So cosa vuol dire affrontare il miglior pilota di una generazione, nel mio caso era Ayrton Senna"

Bottas e la crisi in Mercedes, Hakkinen lo difende: "Facile elogiare Hamilton, così come criticare Valtteri"

Secondo le indiscrezioni che arrivano dall’Inghilterra, il team di Brackley ha già avviato le trattative per un rinnovo pluriennale col sette volte campione inglese. L’annuncio per Lewis, che veste i colori Mercedes dal 2013, sarebbe previsto prima del GP in Ungheria del 1°agosto e quindi prima della pausa estiva. Toto Wolff sta limando i dettagli di quello che molto probabilmente sarà l’ultimo contratto in Formula 1 per Hamilton dopo una carriera storica, fatta di nuovi record riscritti e una partnership vincente come non mai nel motorsport.

Mercedes-Hamilton insieme per altri due anni, Wolff: “Firma in questi mesi"

        Un binomio vincente, che continuer&agrave; a far emozionare la Formula 1 fino al 2024. Alpine annuncia il rinnovo contrattuale, per altri tre anni, di Esteban Ocon. &Egrave; ufficiale che il pilota 24enne continuer&agrave; la sua avventura nel motorsport con la famiglia di Enstone-Viry che gli ha permesso di crescere, e che lo ha aiutato fin dai primi passi come pilota junior della Lotus e, successivamente, come pilota di riserva della Renault durante la stagione 2016 di Formula 1. Una grande dimostrazione di stima e di fiducia che proietter&agrave; l'Alpine, con appunto Esteban e il compagno di squadra Fernando Alonso, verso la sifda dei nuovi regolamenti del Circus che verranno attuati dal 2022. L'obiettivo &egrave; a lungo termine e le ottime prestazioni finora ottenute, con i 4 punti consecutivi tra Imola e Monaco e le ottime qualifiche in Portogallo e Spagna, hanno convinto i vertici del team a puntare sul classe 1996 per il prossimo triennio.&nbsp; Nuovi capitoli vincenti da riscrivere Ocon non vede l'ora di ripagare questa scommessa in pista, superando magari il suo miglior piazzamento collezionato fino ad oggi in Formula 1: il secondo posto nel Gran Premio di Sakhir 2020 e quel suo primo podio. "Sono felice di continuare con il mio team oltre il 2021 ed &egrave; una sensazione fantastica poter blindare il mio futuro con Alpine. Abbiamo fatto dei grandi progressi insieme, da quando sono entrato nel team e spero di continuare ancora per tanto tempo questo viaggio nel mio futuro. Ci sono grandi sfide davanti a noi, soprattutto con i nuovi regolamenti nel 2022. Sono sicuro che possiamo raggiungere i nostri obiettivi lavorando sodo insieme e continuando a scrivere la storia. Ripenso spesso al Gran Premio di Sakhir dell'anno scorso con il podio: mi stimola e mi motiva, spero di poter creare altri ricordi speciali come quello. Non vedo l'ora di poter vivere il mio prossimo capitolo vincente ma, per ora, siamo molto concentrati su questa stagione e prendiamo ogni gara come viene". Alonso: "Ci vorrebbero pi&ugrave; GP da due giri..."   Esteban Ocon Re-Signs until 2024  A part of the Enstone-Viry family since you were 14 years-old, congratulations @OconEsteban. Keep chasing the dream, together Read the full announcement below #EO31 #Ocon2024 #FrenchGP &mdash; Alpine F1 Team (@AlpineF1Team) June 16, 2021             

&Egrave; ufficiale: la scuderia transalpina ha deciso di confermare anche in futuro il pilota francese, che da quando ha 14 anni fa parte della famiglia di Enstone-Viry

F1, Alpine annuncia il rinnovo di Ocon: nuovo contratto fino al 2024

Alla vigilia del GP d&#39;Ungheria Nico Rosberg ha firmato un rinnovo contrattuale per due stagioni che lo legher&agrave; al team Mercedes AMG Petronas fino al 2018

F1, patto d'acciaio Mercedes-Rosberg fino al 2018

Se la novit&agrave; regolamentare che meglio ha funzionato finora riguarda le gomme, la libera scelta delle mescole da utilizzare, sullo stesso fronte, in ottica futura, regna ancora un&rsquo;incertezza assoluta. La Pirelli ha ricevuto l&rsquo;ok per un programma di test che consenta lo sviluppo di coperture pi&ugrave; larghe e in grado di fare la loro parte nell&rsquo;incremento velocistico prospettato (5&rdquo; al giro su certe piste) sul quale si dovr&agrave; raggiungere un accordo entro il 30 aprile prossimo, ma la definizione di quale monoposto utilizzare per effettuare le prove &egrave; ancora in alto mare. Si immaginava potessero impiegarsi le vecchie monoposto con motore V8, per&ograve; tutto tace e il tempo passa.  &laquo;Siamo gi&agrave; arrivati al limite. Restano solo 6 mesi per studiare e applicare tutto, non &egrave; semplice. I team vogliono una gomma perfetta, ma settimana dopo settimana &egrave; sempre meno fattibile, la nostra scadenza &egrave; fine aprile&raquo;, spiega Paul Hembery, aggiungendo che dalla mancanza di tempo per lo sviluppo possono derivare solo soluzioni imperfette.  &laquo;Se non possiamo lavorare come vogliamo, ci &egrave; impossibile fornire quel che ci viene chiesto. Non vogliamo mettere a repentaglio il nostro nome per non avere la possibilit&agrave; di provare o le informazioni necessarie per fare un buon lavoro&raquo;, riporta Motorsport.com.  Il rallentamento del programma di lavoro e l&rsquo;assenza ancora della firma sul rinnovo di contratto di fornitura per il periodo 2017-2019 &egrave; collegato alla mancanza di una monoposto, &laquo;abbiamo chiesto la garanzia di 12 giorni di test con una monoposto ibrida e degli aggiornamenti su quali linee guida saranno alla base del prossimo regolamento tecnico. Vogliamo anche fare dei test preliminari con una macchina 2013 e la definizione di questi aspetti sta rallentando la chiusura dei negoziati&raquo;.  Dall&rsquo;altro versante, quello delle scuderie, il rallentamento nella firma del contratto incide a sua volta, essendo le squadre all&rsquo;oscuro di quali saranno le caratteristiche fisiche delle coperture per poter iniziare a lavorare in galleria del vento. Tutte incertezze che dovranno risolversi il 30 aprile prossimo, data ultima concessa al gruppo di lavoro tecnico e alla Commissione F1 dal Consiglio mondiale della FIA per definire i provvedimenti tecnici da adottare nel 2017.  

Ancora da firmare l&rsquo;accordo di fornitura 2017-2019, il tempo stringe per svolgere i test di sviluppo delle gomme per il prossimo anno

F1 2017, Pirelli ancora senza contratto (e macchina)

Proprio quando prendeva sempre pi&ugrave; corpo l&rsquo;ipotesi di un futuro in Renault, peraltro un interesse confermato anche dal diretto interessato, arriva la conferma di Sergio Perez in Force India. Un anno ancora alla corte di Vijay Mallya, un anno ancora insieme a Hulkenberg. Nelle scorse settimane era emerso come restassero da definire alcuni dettagli contrattuali, non strettamente collegati all&rsquo;accordo con il pilota, quanto piuttosto possibili aspetti commerciali ma Bob Fernley non aveva dubbi sulla permanenza del messicano.  &laquo;Sono molto contento di poter confermare che rester&ograve; con il team Sahara Force India. Significa che potr&ograve; concentrarmi unicamente sulle cose importanti: guidare e segnare punti per la scuderia. Da quando sono arrivato sono cresciuto notevolmente come pilota e sento che sto ottenendo le mie migliori prestazioni. Ho sempre detto che volevo stabilizzarmi in un team ed &egrave; arrivato il momento giusto per annunciare l&rsquo;impegno futuro con la Force India&raquo;, sono state le prime parole di Perez. Impossibile non provare a capirne di pi&ugrave; sull&rsquo;accostamento alla Renault e a tal proposito spiega: &laquo;Era una seria alternativa, ma ho sempre avuto chiaro in mente cosa fare, sapendo quali sono le prospettive del team e quanto stanno facendo. Si sente sempre parlare di altre offerte e opzioni; ovviamente la Renault, se torner&agrave;, sar&agrave; molto interessante come alternativa, ma sapevo che per me il posto migliore era restare qui&raquo;.  Non manca il ringraziamento di rito anche agli sponsor che continueranno a sostenerlo, la Telmex e Telcel, tasselli importanti per Force India sotto il profilo finanziario. Convinto che la conferma fosse la scelta giusta da fare &egrave; anche Vijay Mallya: &laquo;Ha fatto un lavoro fantastico e quando gli diamo una macchina competitiva sappiamo che pu&ograve; portare a termine il lavoro. Non molla mai, ha lo spirito da guerriero che si addice al team e basta guardare ai risultati, le ultime tre gare, per accorgersi che sta correndo al massimo. Non vedo l&rsquo;ora di arrivare in Messico, dove, grazie agli stretti contatti nel paese, sono sicuro rappresenter&agrave; un momento di massima esposizione per tutti&raquo;.  Fabiano Polimeni

L&rsquo;alternativa Renault era concreta, il messicano ha scelto di proseguire nel segno della stabilit&agrave;

F1, Perez resta in Force India

Era abbastanza normale che, in occasione della conferenza stampa per-GP dei piloti a Spa, la presenza di Kimi Raikkonen catalizzasse l'attenzione sul recente rinnovo contrattuale con la Ferrari. Ma diremmo sia altrettanto normale che, alla domanda se ora la mancanza di pressioni contrattuali lo farebbe lottare in modo diverso, il finlandese abbia risposto in modo tipicamente "raikkoniano": &laquo;Non cambia assolutamente nulla, il mio passo sar&agrave; uguale. La questione del contratto non cambier&agrave; in alcun modo il mio approccio al weekend di gara, n&eacute; il risultato finale. Speriamo piuttosto di non avere problemi, e vedremo come andr&agrave; a finire&raquo;.  Allora si prova a chiedergli del passato, se gli manchi qualcosa&hellip; &laquo;Ovviamente vogliamo altre vittorie - &egrave; la risposta netta di Raikkonen - e nella mia carriera ho avuto anni buoni e anni difficili, alti e bassi. Ma dal punto di vista del mio rapporto con la Ferrari, &egrave; stata una bellissima esperienza e sono molto contento che lavoreremo insieme anche l'anno prossimo. Il team si sta muovendo nella giusta direzione: potremo fare grandi cose anche nel 2016. Spero capitino meno cose negative, ma stiamo lavorando in questo senso&raquo;.  Una domanda fuori da questo argomento ma idonea ad uno dei piloti pi&ugrave; vincenti a Spa, &egrave; quella se di questa pista indubbiamente meravigliosa, ci sia qualcosa che non gli piace, che migliorerebbe. Kimi sembra rifletterci un po', e quindi: &laquo;Credo che se proprio dovessi cambiare qualcosa, sarebbe l'ultima chicane: preferirei tornare a com'era in precedenza, quando si chiamava Bus Stop. Era pi&ugrave; bella di come sia adesso&raquo;. Un'opinione sulla quale si dice d'accordo anche Lewis Hamilton, al suo fianco in conferenza: &laquo;Non ho avuto modo di correre quando la pista era diversa da oggi, ma ho provato al computer e sono d'accordo, mi sembrava pi&ugrave; divertente&raquo;. Una volta, lo ricordiamo, questa chicane era un po' pi&ugrave; scorrevole e soprattutto doppia, con un sinistra-destra in ingresso e un destra-sinistra in uscita meno "chiuso" di quello che &egrave; rimasto adesso.  Le domande a Raikkonen proseguono per&ograve; nel paddock, dove davanti alle telecamere ribadisce quanto gi&agrave; detto in conferenza e viene spinto ulteriormente sull'argomento del team Ferrari dove si troverebbe come in una famiglia. &laquo;S&igrave;, sono contento di come mi trovo in Ferrari - conferma Kimi - specialmente quest'anno: la Ferrari &egrave; molto migliorata dall'anno scorso e i risultato lo dimostrano. Non solo come macchina, ma anche come team, per come lavoriamo insieme. Per questo pensare al futuro mi d&agrave; ottime sensazioni&raquo;.  &laquo;Mi sento a casa qui - prosegue Raikkonen sbilanciandosi anche un po' con l'entusiasmo - e sono contento di poter continuare con la Scuderia. Faremo grandi gare e ottimi risultati nel futuro, anzi spero cominceremo gi&agrave; da questo weekend&raquo;. Anche per il rapporto con Vettel ha nuovamente ottime parole: &laquo;Sono molto contento, perch&eacute; come piloti siamo una bella coppia, lavoriamo bene insieme e c'&egrave; una bella amicizia che ci aiuta. Ha avuto buone parole per me? Conosco bene Seb: io lo stimo, lui mi stima, ci sono rispetto e un buon feeling fra noi. Non c'&egrave; nulla di strano, la situazione &egrave; lineare e tutto questo ci favorisce. Anzi, sono certo che l'anno prossimo potremo essere ancora pi&ugrave; forti di quest'anno&raquo;.  Un rapporto, quello con la Ferrari, che era iniziato subito in modo molto positivo: &laquo;Il momento pi&ugrave; speciale che ho vissuto con loro &egrave; stato quando ho vinto il campionato, nel 2007, ma qui a Spa anche nel 2009&raquo;. E conclude: &laquo;Far parte di un team importante, di un nome storico come Ferrari, &egrave; bellissimo. Ed &egrave; molto piacevole essere qui&raquo;.  Maurizio Voltini La fotogallery di Raikkonen 

In conferenza stampa il finlandese ribadisce di trovarsi bene nella Scuderia e con Vettel, nonch&eacute; di avere ottime sensazioni per le prossime gare

Raikkonen: Grande futuro in Ferrari

Che Monza oggi non abbia il budget necessario per soddisfare le richieste di Bernie Ecclestone non &egrave; una notizia. Lo si sa da tempo. I 20 milioni all&rsquo;anno da garantire a partire dal 2017 alla Formula One Management, al momento non ci sono: siamo alla met&agrave; della cifra. Ma Ecclestone ha preso atto che a Monza &egrave; in atto un forte cambiamento dirigenziale, e ha concesso tempo ai responsabili del nuovo corso per poter far fronte alle nuove richieste.  Un po&rsquo; di tempo c&rsquo;&egrave;, quindi tutto &egrave; ancora salvabile se arriveranno i fondi necessari. D&rsquo;altronde il nuovo esercito in giacca e cravatta arrivato alla guida dell&rsquo;autodromo, non ha fatto misteri della certezza di riuscire a reperire quanto necessario a mantenere il Gran Premio di Formula Uno. Senza il Circus Monza non sarebbe pi&ugrave; Monza, &egrave; bene che in Brianza se ne facciano una ragione. Anche se divide gli appassionati, la Formula uno (per fortuna) ha sempre pi&ugrave; fascino di un bike-sharing o di un&rsquo;attivit&agrave; polifunzionale.  Roberto Chinchero

In un incontro con i rappresentanti del Gran Premio Italiano, &ldquo;Mr.E&rdquo; ha ribadito le sue richieste dando per&ograve; del tempo in pi&ugrave; prima della firma. Monza respira

F1, Ecclestone concede tempo a Monza

&laquo;Il signor Mattiacci non sa per quanto tempo far&agrave; il suo lavoro alla Ferrari. Che interesse ha in decisioni che riguardano i prossimi tre anni?&raquo;. La frase di Bernie Ecclestone &egrave; sorprendente. Anche perch&eacute; arriva nel momento &ldquo;caldo&rdquo; della trattativa che dovrebbe garantire la sopravvivenza dei team pi&ugrave; piccoli.  Il capo della Fom, per&ograve;, ha una sua strategia. &laquo;Le grandi squadre mi ricordano che esistono dei contratti. Ma molti dei team principal non sono preoccupati per il domani, perch&eacute; le squadre non appartengono a loro. Io - propone - straccerei tutti i contratti che ho fatto con le squadre. E sarei pronto a condonare, dalle entrate di quest&rsquo;anno, tutti i debiti che riguardano i fornitori. Il rimanente verrebbe distribuito il prossimo anno, su una base pi&ugrave; equa, che dovrebbe essere valida anche in futuro&raquo;.  Marco Mattiacci, invece, parlando a nome della Ferrari ha sempre detto che &laquo;vogliamo una torta pi&ugrave; grossa, non una distribuzione diversa&raquo;. Vale a dire che secondo lui le squadre dovrebbero prendere pi&ugrave; del 50 per cento attuale. Va detto, per&ograve;, che ogni squadra ha trattato con Ecclestone &ldquo;ad personam&rdquo;, quando &egrave; stato il momento di impegnarsi per i nuovi accordi commerciali. Le grandi squadre hanno, in teoria, anche un obbligo di permanenza fino al 2020.  Ma davanti alla prospettiva di schieramenti di partenza sempre pi&ugrave; risicati, sempre Bernie ha lanciato una provocazione: rimpolpare la griglia con vetture Gp2 modificate per avere pi&ugrave; potenza. Una provocazione, appunto. Impossibile da realizzare (pensate solo all&rsquo;autonomia del carburante). Ma l&rsquo;idea di fare come in MotoGP, usando vetture di categoria diversa con agevolazioni tecniche, stuzzica qualcuno.  Alberto Antonini

"Non sa quanto rester&agrave; ancora in quella posizione. Io straccerei i contratti". La provocazione: riempire la griglia con le Gp2

Ecclestone, un siluro a Mattiacci

Dal nostro inviato ad Austin (Usa): Cesare Maria Mannucci  Sebbene il suo contratto scada alla fine del 2015 e al momento non sia stato ancora rinnovato, alla Mercedes non hanno dubbi di sorta sul fatto che Lewis Hamilton dopo quella data possa accordarsi con un altro team.  &ldquo;Vogliamo continuare con l&rsquo;attuale coppia di piloti anche dopo il 2015, perch&egrave;&#143;entrambi hanno giocato un ruolo fondamentale nella conquista del titolo Costruttori da parte della Mercedes - dice Toto Wolff - sono giovani, si conoscono, si rispettano, perch&eacute; mai cambiare. Con Hamilton siamo d&rsquo;accordo che per non distrarlo nella sua lotta iridata, non parleremo di questo argomento sino a domenica sera, dopo il Gp di Abu Dhabi. Non ci sono pressioni esterne, gli unici che ascoltiamo sono il nostro Presidente, Dieter Zetsche e gli altri componenti del consiglio di amministrazione. Ma la linea &egrave; gi&agrave; definita: vogliamo mantenere Lewis Hamilton nel team Mercedes anche dopo la sua scadenza contrattuale del 2015&rdquo;.

All'interno del team non hanno dubbi sul fatto che Lewis dopo quella data possa accordarsi con un'altra Scuderia

Hamilton-Mercedes anche dopo il 2015

Nei primi giorni del mese di agosto &egrave; diventato di dominio pubblico l&rsquo;acquisto da parte di Sebastian Vettel di una Ferrari California. Il pilota della Red Bull, che per contratto pu&ograve; guidare solo vetture della Infiniti, si affrett&ograve; a sottolineare che si era trattato di un regalo per pap&agrave; Norbert, che da sempre sognava di possedere uno spider di Maranello.  Ora per&ograve; emergono nuovi aneddoti. In particolare si fa riferimento al viaggio a Maranello fatto personalmente da Vettel quattro mesi prima, per vedere ed ordinare la vettura. In quell&rsquo;occasione il quattro volte campione del mondo ha incontrato il presidente Montezemolo, confessando che il suo sogno era quello di correre con la Scuderia. Secondo Auto Motor und Sport, che rivela la storia, Vettel inform&ograve; Montezemolo dei suoi vincoli contrattuali con la Red Bull, e della presenza di una clausola che gli avrebbe consentito di liberarsi senza strascichi se alla fine di settembre non avesse occupato almeno la terza posizione nella classifica del mondiale. Un&rsquo;eventualit&agrave; che si &egrave; concretizzata, aprendo a Vettel la porta che conduce a Maranello.  Roberto Chinchero

Una visita a Maranello per comprare una California ha posto le basi per l&rsquo;arrivo del campione tedesco alla Scuderia

Vettel rivel&ograve; a Montezemolo: "Sogno la Ferrari"

Dal nostro inviato a Suzuka (Giappone): Alberto Antonini  &Egrave; finita. E come tanti matrimoni, dopo i litigi si trova un modo per separarsi senza farsi troppo male. Fernando Alonso e la Ferrari sono - da ieri sera - liberi di andare ciascuno per la propria strada.  Il che significa che se la Scuderia vuole annunciare Sebastian Vettel come futuro pilota (leggi QUI), o se la McLaren-Honda vuole fare altrettanto con Alonso, sono liberi di farlo in qualsiasi momento. Senza mettere in mezzo avvocati, penali, contratti. L&rsquo;accordo che scadeva nel 2016 di fatto non &egrave; pi&ugrave; valido.  La Ferrari ha lavorato su due fronti: mentre, al salone di Parigi, Sergio Marchionne, futuro presidente, liquidava Fernando con un &ldquo;la Ferrari prima di tutto&rdquo;, a Suzuka Marco Mattiacci, il team principal con delega piena di Marchionne, risolveva in maniera per cos&igrave; dire pacifica la questione di un pilota che non intendeva pi&ugrave; andare avanti con questa squadra.  Per il momento non c&rsquo;&egrave; molto da aggiungere, se non che ora si capisce il perch&eacute; di manovre come l&rsquo;allontanamento di Stefano Domenicali dal ruolo di capo della Scuderia. Il predecessore di Mattiacci era troppo legato a Fernando: era stato lui a portarlo a Maranello, rinunciando a un altro anno con Raikkonen. Difficilmente sarebbe stato lui a pronunciare la parola fine. La &ldquo;nuova&rdquo; Ferrari invece era disposta a farlo. Perch&eacute; Alonso era diventato troppo protagonista, troppo leader in seno alla squadra, o perch&eacute; avevano pronta l&rsquo;alternativa. Ora si gira pagina.  Alonso a Suzuka appare tranquillo, come se si fosse tolto un peso. Ha pranzato con Marc Gen&eacute;, parlando d&rsquo;altro. Poi &egrave; andato, nel pomeriggio dopo le P2, al briefing dei piloti come se niente fosse. Adesso si tratta solo di definire le future mosse, perch&eacute; forse non fa bene a nessuno annunciare ufficialmente i cambi di casacca con quattro gare ancora da correre

Adesso pilota e Scuderia possono annunciare in qualsiasi momento i programmi 2015: McLaren per Fernando, Vettel per la Rossa

Ferrari-Alonso, adesso &egrave; divorzio

Dal nostro inviato a Suzuka (Giappone): Alberto Antonini  Jules Bianchi &egrave; lanciatissimo. Mentre Alonso tiene la barba lunga, lui &egrave; apparso a Suzuka con un accenno di baffetti, in verit&agrave; molto francesi. Che lo fanno sembrare pi&ugrave; grande. Di sicuro, si sente cresciuto abbastanza per la Ferrari.  L&rsquo;aveva gi&agrave; guidata, la F14 T, nel test di luglio di quest&rsquo;anno. Adesso &egrave; stato inevitabile chiedergli se, nel caso in cui Alonso dovesse lasciare la Rossa, lui si senta pronto a diventare titolare.  &ldquo;Certo che lo sono. &Egrave; da cinque anni che ci lavoro, da quando sono entrato nel 2009 (alla Fda Ferrari Drivers Academy, ndr). Ho gi&agrave; due stagioni di F.1 alle spalle. Certo che al momento i piloti Ferrari hanno tutti e due un contratto, ma se si presentasse un&rsquo;opportunit&agrave;...&rdquo;.  L&rsquo;opportunit&agrave;, a dire il vero, si potrebbe ancora presentare. Quello in cui Jules sperava all&rsquo;inizio era che passasse da subito il progetto - appoggiato da Ferrari - della terza vettura per 8 team. Ci sperava anche per avere la certezza di un futuro in F1, stante la situazione delicata della Marussia.  Ma adesso si &egrave; aperto un altro spiraglio. Anche se non &egrave; certo Bianchi nei programmi &ldquo;alternativi&rdquo; ad Alonso della Ferrari. A far pensare che il divorzio sia vicino, c&rsquo;&egrave; l&rsquo;ostinato rifiuto di Fernando a confermare, con un semplice &ldquo;s&igrave;&rdquo;, la sua permanenza a chi gli chiede se guider&agrave; ancora la Ferrari nel 2015. &ldquo;Posso dire che far&ograve; il massimo per la squadra&rdquo;, si limita a rispondere. Ma fino a quando, e per quale squadra?  

In realt&agrave; sperava nella terza vettura. Ma Fernando non conferma che nel 2015 sar&agrave; con la Rossa... 

F1, Bianchi: "Pronto a sostituire Alonso"

Dal nostro inviato a Suzuka (Giappone): Alberto Antonini  &ldquo;Non vivo su Marte; le sento anche io le voci che girano&rdquo;. Fernando Alonso ha la barba lunga: forse gli &egrave; venuta a sentir parlare tutti del suo contratto. Ma nessuno, in F.1, vive su marte, e si sa bene che la sua situazione con la Ferrari &egrave; sempre tesa. Forse pi&ugrave; che a Singapore, anche se lui stesso afferma che &ldquo;non ci sono stati sviluppi&rdquo;.  Si discute ancora del suo contratto. E non &egrave; pi&ugrave; un mistero che, ferma restando la data di scadenza a fine 2016, Fernando voglia ridiscutere le condizioni per rimanere. Altrimenti sarebbe pronto a mosse estreme.  L&rsquo;ipotesi che si fa strada in queste ore &egrave; addirittura quella del ritiro temporaneo, dell&rsquo;anno sabbatico. Sembrava assurda fino a pochi giorni fa, e in effetti lo &egrave; ancora, perch&eacute; senza Alonso non solo la Ferrari, ma tutta la F.1 perde qualcosa di importante. Ma non &egrave; pi&ugrave; un&rsquo;eventualit&agrave; da escludere.  &ldquo;Io sono fortunato, perch&eacute; ho la fortuna di poter scegliere la squadra&rdquo;. &Egrave; una frase enigmatica quella pronunciata da Fernando a Suzuka. Anche se poi si &egrave; impegnato a fare il meglio con la sua squadra attuale. &ldquo;La priorit&agrave; &egrave; quella di fare tutto quello che &egrave; il bene della Ferrari&rdquo;.  La McLaren-Honda preme con la sua offerta. La squadra di Maranello si tiene aperta la possibilit&agrave; di prendere Vettel. Sebastian ha passato molto tempo al box con Chris Horner, sul volto aveva un&rsquo;espressione serena, diversamente da altre volte in cui lo si poteva cogliere &ldquo;in tensione&rdquo;. Ma un &ldquo;s&igrave;&rdquo; deciso, alla domanda se rester&agrave; in Red Bull anche nel 2015, Seb non lo dice. &ldquo;La situazione non &egrave; cambiata&rdquo;, si limita ad affermare. E poi &ldquo;a dar retta alle voci, Jenson Button avrebbe gi&agrave; (in McLaren, ndr) diciassette compagni di squadra. E io ero uno di loro, fino a poche settimane fa, e magari fra poco torner&ograve; a esserlo&rdquo;.  E invece nei progetti &lsquo;alternativi&rsquo; di Vettel non &egrave; la McLaren-Honda che interessa, ma una monoposto rossa.

Fernando a Suzuka: "Sono fortunato a poter scegliere la squadra. Ma ora la priorit&agrave; &egrave; fare bene con la Ferrari". E cresce l&rsquo;ipotesi dell&rsquo;anno sabbatico

F1, Alonso: Posso andare dove voglio

Quando la stampa spagnola affronta l&rsquo;argomento &ldquo;Alonso&rdquo; va sempre presa con le pinze. Questione di patriottismo, neanche tanto celato. Ma la testata &ldquo;Marca&rdquo; ha rivelato ieri, senza condizionali, un&rsquo;indiscrezione in merito ad una clausola che permetterebbe a Fernando Alonso di lasciare Maranello senza alcuna penale contrattuale definita &ldquo;insormontabile&rdquo;. Una clausola sussurrata da tempo nel paddock, che sarebbe legata alle performance, ovvero alla posizione in classifica dello spagnolo ed al gap rispetto al leader della graduatoria generale. &Egrave; la stessa informazione che autosprint.it aveva scritto, su questo stesso sito, in un articolo oltre un mese fa, il 29 agosto scorso.  In esso spiegavamo anche il&nbsp;dettaglio&nbsp;che il giornale spagnolo non rivela: che Alonso&nbsp;avrebbe potuto liberarsi dal contratto Ferrari senza penali&nbsp;se&nbsp;il suo distacco in classifica fosse&nbsp;stati di oltre 25 punti dal leader del campionato (un modo per dimostrare la non competitivit&agrave; della&nbsp;&nbsp;monoposto). Il fatto che ora l'esistenza di questa clausola, in un primo tempo smentita, venga rivelata dalla stampa spagnola, notoriamente vicina al pilota, &egrave; significativa.  Sempre secondo il quotidiano spagnolo, se dovesse essere la Ferrari a voler concludere anticipatamente il contratto con Alonso, secondo &ldquo;Marca&rdquo; la casa di Maranello dovrebbe pagare un importante contributo. Ma nonostante questo vincolo, rappresentanti della Scuderia sarebbero da tempo sul mercato per sondare la disponibilit&agrave; di Sebastian Vettel, Daniel Ricciardo e Lewis Hamilton. Sul fronte Alonso &ldquo;Marca&rdquo; rivela che le porte Mercedes per Fernando non sono del tutto chiuse, e che uno scambio con Hamilton non &egrave; un&rsquo;opzione impossibile. Nel frattempo, l'offerta della McLaren (100 milioni per tre anni), rimane sul tavolo.  Roberto Chinchero

Secondo la testata spagnola &ldquo;Marca&rdquo; il pilota spagnolo ha una clausola contrattuale che gli permetterebbe di lasciare il team a fine stagione

Fernando Alonso senza vincoli

Quindici domande e risposte per svelare Monza, il suo futuro, le emozioni, le speranze. Fernando Alonso si racconta in profondit&agrave; in questa intervista alla viglia del Gp d&rsquo;Italia.  Per Alonso &egrave; stata una settimana tutta italiana. &Egrave; atterrato lunedi 1 settembre a Bologna per impegni di sponsor (addirittura ha twittato i complimenti che gli hanno fatto una coppia di passeggeri anziani seduti vicino a lui in aereo); poi martedi 2 &egrave; stato a Maranello tutto il giorno per parlare con la squadra: dal presidente Luca di Montezemolo, a Marco Mattiacci, per fare poi il punto della situazione dell&rsquo;imminente Gp d&rsquo;Italia con gli ingegneri. In queste ore di mercoledi 3 Alonso si sta spostando verso il circuito di Monza, ma prima di partire per la storica pista il pilota della Scuderia Ferrari ha per&ograve; accettato di rispondere ad alcune domande in una conferenza stampa. E ne &egrave; nata un&rsquo;ampia digressione sulla sua stagione, sui suoi suoi stati d&rsquo;animo, sulle attese e sugli obiettivi. In cui Alonso ha affrontato ancora una volta il tema del rinnovo del contratto ribadendo fiducia alla Ferrari per il futuro. Ecco, dunque, un estratto dell&rsquo;Alonso pensiero.  - Quale messaggio di speranza pensi di poter dare ai tifosi che accorreranno come sempre a Monza per te e per la Ferrari? &ldquo;Dire &egrave; pi&ugrave; facile che fare. Sicuramente dobbiamo disputare la miglior gara dell&rsquo;anno davanti al nostro pubblico. Sappiamo quanto &egrave; grande l&rsquo;esperienza di salire sul podio a Monza e vedere tutta la gente sul rettilineo. Ho avuto la fortuna in questi ultimi quattro anni con la Ferrari di salire quattro volte sul podio (1&deg; nel 2010, 3&deg; nel 2011 e 2012 e 2&deg; nel 2013, ndr) e sarebbe fantastico poter fare una cinquina. So che &egrave; un obiettivo molto ottimistico perch&eacute; purtroppo quest&rsquo;anno non siamo stati frequentemente sul podio. Dobbiamo essere realisti e sapere che sar&agrave; una gara ancora in difesa e in salita, ma tutto pu&ograve; succedere&rdquo;.  - Non credi che sia un po&rsquo; frustrante arrivare a Monza a questo punto della stagione essendo cos&igrave; indietro, dovendo puntare si e no al podio? A Monza negli ultimi anni lottavi per il titolo oppure per vincere davanti al tuo pubblico. &ldquo;Si, certo. Sicuramente questo &egrave; l&rsquo;anno pi&ugrave; difficile per me nei cinque da ferrarista, quello in cui arriviamo a Monza con pi&ugrave; difficolt&agrave; e con un&rsquo;idea di gara che non &egrave; perfettamente chiara nella nostra testa. Negli altri anni lottavi per il titolo o per un podio chiaramente alla portata o magari per una vittoria. Quest&rsquo;anno invece &egrave; tutto molto pi&ugrave; in aria, non c&rsquo;&egrave; alcuna certezza sulle possibilit&agrave; che avremo. Questa situazione pu&ograve; essere definita frustrante, pu&ograve; essere definita triste o semplicemente realt&agrave;. &Egrave; da undici gare che lottiamo per risolvere la situazione e per renderci pi&ugrave; competitivi e penso che lo abbiamo fatto. Direi che i progressi sono anche visibili perch&eacute; nelle ultime tre o quattro gare siamo diventati pi&ugrave; competitivi: in Ungheria abbiamo centrato il podio, a Spa-Francorchamps lo abbiamo sfiorato, e anche ad Hockenheim e a Silverstone non siamo andati male. Quindi nelle ultime gare siamo in recupero e abbiamo delle sensazioni migliori. Questo, certo, non basta, perch&eacute; tutti migliorano e soprattutto le Mercedes, che sono le dominatrici della stagione, visto che se a inizio anno eravamo a due secondi da loro ora comunque siamo ancora ad 1&rdquo;6 o 1&rdquo;4 e quindi i miglioramenti fatti sicuramente non sono ancora sufficienti&rdquo;.  - I miglioramenti che tu stai vedendo nel corso di quest&rsquo;anno bastano per farti avvertire un po&rsquo; di ottimismo in funzione del prossimo anno o sono ancora troppo poco? &ldquo;Tutto aiuta, non solo noi piloti ma anche tutta la gente in fabbrica che lavora giorno e notte. Se si vedono dei miglioramenti, anche queste persone vengono in ufficio ogni mattina alle 8 del mattino con sensazioni diverse, per questo credo che tutti questi miglioramenti stiano aiutando. &Egrave; positivo vedere che, a differenza degli altri anni, almeno c&rsquo;&egrave; la correlazione aerodinamica tra pista e galleria del vento. Tutto quello che viene montato sulla macchina d&agrave; i risultati che ci aspettiamo. C&rsquo;&egrave; il punto interrogativo della power unit sulla quale, dal momento che &egrave; &ldquo;congelata&rdquo; per regolamento, non ci &egrave; consentito di toccare niente. Quindi l&rsquo;inferiorit&agrave; che ci caratterizza dalla prima gara &egrave; pi&ugrave; o meno la stessa di oggi. Per l&rsquo;anno prossimo tutti i cambiamenti che si possono fare al motore rimangono un punto interrogativo: li possiamo fare noi e li possono fare altri, cercheremo di essere un po&rsquo; pi&ugrave; bravi degli altri&rdquo;.  - Secondo te nel 2015, quando sar&agrave; possibie modificare le power unit, che cosa ti puoi aspettare dalla Ferrari? Credi che ci sia la possibilit&agrave; di lottare per il vertice o no? Ti accontenteresti di una macchina che sale sul podio e che lotta ad ogni gara? Quali sono le tue sensazioni? &ldquo;Ad ora, settembre 2014, le aspettative sono di avere una vettura al vertice e che ci permetta di lottare per il campionato del mondo che &egrave; quello che l&rsquo;ambiente si aspetta da noi e si aspetta dalla Ferrari. Certo &egrave; che il gap che dobbiamo ridurre questo inverno &egrave; molto di pi&ugrave; che negli altri inverni perch&eacute; &egrave; di circa un secondo e mezzo. Non so se questo &egrave; possibile farlo in sei mesi, &egrave; una bella sfida per tutta la squadra perch&eacute; penso che abbiamo le capacit&agrave;, abbiamo le strutture e abbiamo le strutture, quindi tocca solo a noi lavorare duramente&rdquo;.  - In base a quello che hai visto del nuovo progetto sei ottimista? Ci sono delle soluzioni o degli aspetti che ti fanno essere ottimista e che ti piacciono della nuova macchina? &ldquo;In tutti i progetti ci sono cose interessanti. Giunti a questo punto dell&rsquo;anno, abbiamo scoperto i punti deboli della vettura attuale, sappiamo quali sono le cose che non vanno bene e quali sono quelle che ci hanno messo in difficolt&agrave; per tutta la stagione. Molti problemi dunque saranno risolti per l&rsquo;anno successivo. Con il cambiamento radicale di regole del 2014 si sono osservate varie filosofie costruttive e di sviluppo da parte dei tre motoristi, ma anche da parte dei vari costruttori sotto il profilo dell&rsquo;aerodinamica. Forse chi sta vincendo adesso, con il senno di poi, ha fatto scelte diverse dalle nostre che si sono rivelate migliori. &Egrave; ovvio che le aspettative per l&rsquo;anno prossimo sono di migliorare tanto&rdquo;.  - Nonostante tu abbia un contratto per l&rsquo;anno prossimo c&rsquo;&egrave; stato un gran parlare del tuo futuro, ci sono anche squadre di nome che ti vorrebbero. Com&rsquo;&egrave; la situazione? &ldquo;Credo che dall&rsquo;estate scorsa ci siano state notizie e rumors quasi continui e quindi &egrave; da un anno che si va avanti cos&igrave;. Non &egrave; una cosa bella, perch&eacute; crea un po&rsquo; di stress e toglie serenit&agrave; sia a me che ai tifosi che alla gente della squadra. Sono orgoglioso che ci sia qualche squadra che dice che vorrebbe avermi perch&eacute; evidentemente apprezza il mio lavoro, per&ograve; a proposito &egrave; da un anno che io dico di voler continuare a correre con la Ferrari e di voler prolungare il contratto. Quella era la mia volont&agrave;, io lo ripeto ogni quindici giorni, al termine di ogni gara eppure non viene mai detto, anzi si tende a dire il contrario. Discorsi relativi alle altre squadre non sono mai usciti dalla mia bocca, invece &egrave; accaduto sempre il contrario&rdquo;.  - Tu vuoi rinnovare, la Ferrari anche. Perch&eacute; allora non l&rsquo;avete ancora fatto? &ldquo;Ci stiamo lavorando, infatti&rdquo;.  - Quindi state lavorando al prossimo contratto. E quindi fino alla scadenza di quello attuale, a fine 2016, tu sei ferrarista e resti alla Ferrari? &ldquo;Io ho un contratto per altri due anni e come dico sempre a proposito delle voci che girano e per mantenere la serenit&agrave;, la mia volont&agrave; &egrave; di continuare per gli anni che sono necessari. Vediamo se questo si pu&ograve; fare ma per i prossimi due anni almeno non c&rsquo;&egrave; problema&rdquo;.  - Il tuo obiettivo &egrave; rimanere in Ferrari finch&eacute; non si torna al vertice? &ldquo;Ovviamente la cosa pi&ugrave; importante &egrave; vincere perch&eacute; &egrave; l&rsquo;obiettivo di tutti gli sportivi. Per&ograve; penso che ci siano anche delle altre cose che possono renderti comunque fiducioso e felice del tuo lavoro e penso che la Ferrari possa offrire molte pi&ugrave; cose rispetto al &ldquo;solo&rdquo; vincere e perch&eacute; esiste una passione per questa squadra che ti rende un pilota gi&agrave; fiero di quello che stai facendo, indipendentemente dal risultato. La cosa pi&ugrave; importante &egrave; mettere a posto le cose che non vanno bene sulla macchina e nella squadra e fare tutto quello che &egrave; necessario. Anche con Mattiacci c&rsquo;&egrave; la volont&agrave; di fare dei cambiamenti e di essere pi&ugrave; aggressivi nell&rsquo;approccio al lavoro che svolgiamo. Questa rinnovata voglia di vincere rende ancora pi&ugrave; attrattivo continuare in Ferrari&rdquo;.  - Il circuito di Monza sembra facile. Ma lo &egrave; davvero? &ldquo;No, non lo &egrave; affatto perch&eacute; giri con una vettura aerodinamicamente molto leggera e quindi le sensazioni sono simili a quelle che si provano guidando sul bagnato in un altro circuito. Inoltre, quando si viaggia a velocit&agrave; cos&igrave; alte, &egrave; pi&ugrave; difficile riuscire ad essere precisi. Non &egrave; semplice iniziare la staccata nel punto giusto quando arrivi alla prima variante a 340 all&rsquo;ora o alla seconda a 330 km orari&rdquo;.  - E le curve? Quali sono le pi&ugrave; impegnative? &ldquo;Descrivere le curve di Monza &egrave; un discorso speciale. per noi piloti a Monza ci soltanto cinque curve, non tutte quelle che vedete disegnate sulla pista. E sono la prima variante, la seconda, le due di Lesmo e la Parabolica. Perch&eacute; il Curvone &egrave; una curva che si fa in pieno, la Ascari, a parte la prima piega a sinistra, si percorre anche lei tutta in pieno compresa l&rsquo;uscita. Con sole cinque curve, anche se metti le gomme nuove, in qualifica, guadagni mezzo decimo in una curva, mezzo in un&rsquo;altra ma alla fin fine le gomme nuove ti danno solo due o tre decimi di vantaggio. Oppure fai un giro perfetto e scopri che hai guadagnato un decimo rispetto a un giro nel quale non hai dato il massimo. Questa &egrave; la differenza principale con Spa: l&agrave; quando fai un giro perfetto scopri di aver guadagnato un secondo su un tuo giro normale, e questo &egrave; qualcosa che ti d&agrave; una bella scarica di adrenalina perch&eacute; percepisci quando sei al limite&rdquo;.  - A Monza alla prima Variante, a quanti metri dalla curva si frena? &ldquo;Alla prima pi&ugrave; o meno a 130 metri dalla curva in qualifica; in gara si stacca a 150 metri perch&eacute; con il pieno di benzina si frena sempre un po&rsquo; prima&rdquo;.  - Alonso vince a Monza se&hellip; &ldquo;Non lo so, non &egrave; facile. Deve succedere qualcosa di particolare, ci serve qualche aiuto anche da parte dei piloti delle scuderie al top mentre noi dobbiamo concentrarci sui &ldquo;se&rdquo; nostri e dare il massimo nel fine settimana, come non abbiamo fatto a Spa, e come non abbiamo fatto in Ungheria durante le qualifiche. A Monza non possiamo fare nessun errore&rdquo;.  - Ti sei dato un limite di tempo per la durata della tua carriera? &ldquo;No, non c&rsquo;&egrave;. Sono molto pi&ugrave; giovane di quanto pu&ograve; sembrare da fuori, ho solo 33 anni e fino a cinque anni fa si arrivava in Formula 1 a 26 o 27 anni. Il fatto &egrave; che io ho cominciato a 19 e sembra che io abbia molti anni ma, vista la mia et&agrave; anagrafica, mi rimangono ancora molte stagioni davanti. Ne potrei ancora avere dieci: Michael Schumacher ha smesso a 43 anni, Pedro de la Rosa &egrave; tutti i giorni al simulatore e ne ha 43, quindi non &egrave; una questione di et&agrave;. &Egrave; questione di divertirsi a fare quello che fai, di continuare ad aver voglia di alzarsi al mattino per allenarsi fisicamente, ad aver voglia di prendere gli aerei e volare in Australia e Malesia, di gareggiare con delle vetture di vertice e percepire ancora sensazioni buone. Fino a quando io avr&ograve; questa voglia e queste sensazioni non mi pongo limiti&rdquo;.  - Ma queste F1 nuova generazione ti diverte? Pi&ugrave; volte hai detto che &egrave; un po&rsquo; come guidare una GP2. &ldquo;Certo, quest&rsquo;anno c&rsquo;&egrave; un po&rsquo; meno divertimento perch&eacute; le macchine sono un po&rsquo; meno veloci del passato. Noi piloti abbiamo bisogno di adrenalina, e speriamo che lo sport torni a prendere la direzione dell&rsquo;estremizzazione delle prestazioni per tornare ad avere delle Formula 1 veramente al top&rdquo;.

Alla vigilia del Gp Monza il ferrarista in 15 domande parla di s&eacute;, delle vittorie sempre pi&ugrave; difficili e del suo futuro a Maranello oltre il 2016

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