        Probabilmente in pochi conoscono l'ambiente Red Bull meglio di David Coulthard. Fu il primo nome di un certo rilievo a credere nel progetto nell'anno del debutto, il 2005, e dopo il suo ritorno quattro stagioni pi&ugrave; tardi &egrave; rimasto molto vicino all'ambiente di Milton Keynes, con cui ormai ha una certa dimestichezza. Per cui, quando lo scozzese parla di aggiornamenti immediati per la nuova RB20, viene da credergli. F1 2024: il calendario  RB20, subito aggiornamenti Intervenuto al sito ufficiale della F1 nel suo ormai noto ruolo di opinionista, Coulthard ha detto di aspettarsi subito della novit&agrave; per la Red Bull RB20: "Penso che dopo lo shakedown i tecnici fossero&nbsp;soddisfatti dei numeri ottenuti, limitatamente a ci&ograve; che si pu&ograve; ottenere da determinati tipi di prove, come indicazioni ad esempio sul raffreddamento e sui sensori di carico. Tuttavia parliamo pur sempre di uno shakedown, anche se hai avuto l'impressione di avere una macchina fantastica l'unica cosa che conta sono solo la prima qualifica e la prima gara in Bahrain.  Quella&nbsp;che abbiamo visto al lancio era solo una replica, ci saranno aggiornamenti in arrivo ai test fino all'ultimo giorno e potrebbe anche esserci un aggiornamento in arrivo per le libere&nbsp;della gara in Bahrain. Si prevede che tutti questi aggiornamenti impatteranno su prestazioni, bilanciamento e tempo sul giro".  Chi sfider&agrave; a Red Bull? Sulle sfidanti della Red Bull per il 2024, David ha affermato: "Non ho la sfera di cristallo, ma l&rsquo;anno scorso la Ferrari aveva una macchina forte sul giro singolo, se sono riusciti a migliorare ci&ograve; che complicava il loro ritmo di gara, allora possono essere degli avversari all'altezza. La Mercedes stava facendo grandi passi avanti alla fine del Campionato, mentre la McLaren l'anno scorso era in fondo alla griglia in Bahrain e praticamente in prima fila ad Abu Dhabi, compiendo una crescita enorme nel corso dell&rsquo;anno". Caso Horner, gli occhi interessati di Liberty e Ford       

L'ex pilota ha parlato dei programmi della Red Bull, team che conosce molto bene: i primi numeri dello shakedown sono stati positivi, ma la RB20 vista sar&agrave; diversa da quella che affronter&agrave; i GP, dal momento che sono attesi aggiornamenti da subito

Coulthard: "Red Bull RB20? Avrà aggiornamenti da subito"

        Grande festa dell'universo Red Bull al N&uuml;rburgring, con i piloti del passato e del presente che hanno intrattenuto i 60.000 appassionati accorsi sulle tribune dell'iconico circuito tedesco. A spiccare per&ograve; &egrave; stato Sebastian Vettel, che &egrave; tornato a guidare la sua RB7, seppur con una modifica particolare: la monoposto era spinta da carburante sintetico.  Vettel e Coulthard, show a favore dei biocarburanti Era dai tempi del giro di Michael Schumacher sulla Mercedes W02 nel 2013 che una Formula 1 non veniva guidata sulla Nordschleife. L'evento Formula N&uuml;rburgring della Red Bull ha permesso di aggiornare gli archivi con ben due vetture vincitrici del campionato del mondo.Il quattro volte campione del mondo Sebastian Vettel si &egrave; riunito con la sua RB7, mentre David Coulthard si &egrave; messo al volante della RB8, anch'essa di Vettel. Entrambe le vetture erano spinte dai cosiddetti e-fuel, i carburanti sintetici. Non &egrave; un caso che Seb fosse protagonista: l'ex Ferrari e Aston Martin, durante gli ultimi anni della sua carriera in Formula 1, ha spinto parecchio per un modo pi&ugrave; sostenibile di gareggiare, spingendo persino la direzione della F.1 ad abbandonare i sorvoli degli aerei militari durante il pre-gara e a garantire che i jet passeggeri che partecipano a tali esibizioni siano alimentati con carburanti sostenibili. "Il motorsport &egrave; la mia grande passione e voglio mantenerlo vivo&nbsp;- ha dichiarato Vettel -. I carburanti possono essere prodotti sinteticamente e fungere da carburante sostitutivo. &Egrave; importante che tutti ci rendiamo conto che dobbiamo fare qualcosa. E la cosa bella &egrave; che non si sente alcuna differenza nell'auto, &egrave; altrettanto divertente guidarla con un carburante sintetico". MERCATO PILOTI, VETTEL SPINGE SCHUMACHER "C'&Egrave; UN SEDILE LIBERO, PER&Ograve;..." Vettel e Coulthard al N&uuml;rburgring: il video A finire sotto i riflettori sono stati anche Yuki Tsunoda, attuale pilota AlphaTauri, al volante di una Honda NSX GT3 Evo; Ralf Schumacher, sceso in pista con la Williams FW25-07 motorizzata BMW; Jos Verstappen, padre di Max, al volante della Supervan 4.2 Ford a propulsione elettrica da 1.400 cv; e infine, anche Mathias Lauda, figlio di Niki, alla guida della Ferrari 312 B3-74 del pap&agrave;.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Red Bull Deutschland (@redbullgermany)      LAUDA JR IN FERRARI SUL VECCHIO &lsquo;RING' MENTRE LE ROSSE CORRONO AL FUJI!       

I due ex piloti F.1 hanno girato al N&uuml;rburgring con la RB7 e la RB8 spinte dagli e-fuel: "Non c'&egrave; alcuna differenza, &egrave; altrettanto divertente guidarle con questo carburante", ha detto Seb

Vettel e Coulthard al volante delle Red Bull con carburante sintetico

        L'infortunio di Daniel Ricciardo nelle prove libere del GP d'Olanda hanno costretto la Red Bull a trovare in fretta un nuovo pilota per sostituire l'australiano nella gara di Zandvoort. La scelta &egrave; caduta sul neozelandese Liam Lawson, ma c'&egrave; stato anche un altro candidato per il posto di Daniel: David Coulthard. Il 52enne britannico ha infatti inoltrato alla Red Bull una autocandidatura per guidare l'AlphaTauri, con tanto di presentazione PowePoint in cui elencava tutte le ragioni per cui sarebbe stato un ottimo sostituto per Daniel. E Christian Horner, team principal di Red Bull, non ha mancato di rispondergli. GP Olanda, succede di tutto ma vince Verstappen La proposta di Coulthard o Horner &ldquo;Caro Chris Horner, per favore leggi il mio PowerPoint&rdquo;, ha scritto Coulthard in un post su Instagram. Ecco i motivi elencati dal 52enne nella sua presentazione: &ldquo;Sono veloce in pista&rdquo;; &ldquo;Ho ottenuto il primo podio della Red Bull&rdquo; (a Monaco nel 2006, n.d.r.); &ldquo;Ho gi&agrave; un buon rapporto con gli ingegneri&rdquo;; &ldquo;Questo farebbe di me il 7&deg; pilota pi&ugrave; anziano di sempre in Formula 1&rdquo;. Come detto, Horner ha risposto a Coulthard con un commento: &ldquo;Caro David, grazie per la tua candidatura &ndash; ha scritto il team principal della Red Bull &ndash; nonostante la notevole quantit&agrave; di danni da incidente che hai creato potremmo aver bisogno di una riserva&rdquo;. Aggiungendo che &ldquo;Una volpe argentata come te farebbe almeno sentire Fernando Alonso di nuovo giovane&rdquo; ha concluso Horner. Al di l&agrave; dello scambio scherzoso di battute, Coulthard ci ha tenuto a fare gli auguri a Daniel Ricciardo per una rapida guarigione e a Liam Lawson per una buona prima gara in F.1.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da David Coulthard (@davidcoulthardf1)            

Il 52enne, ex pilota F.1 anche con Red Bull, ha mandato una candidatura per prendere il posto di Daniel Ricciardo

Coulthard si è proposto alla Red Bull come sostituto di Ricciardo

        "Non sono sorpreso di quanto spietatamente Charles Leclerc si sia messo alla gogna. &Egrave; sempre stato cos&igrave;. Ricordo ancora quando ha &egrave; andato a muro a Baku nel 2019 e ha detto alla radio: 'Sono stupido, cos&igrave; stupido!'. Ma Charles non &egrave; stupido. &Egrave; un pilota brillante e super veloce. Matura sotto i nostri occhi in ambiente ad alta pressione come la Ferrari". Non ha dubbi David Coulthard sulle qualit&agrave; del pilota della Ferrari. L'ex pilota di Formula 1 e vicecampione del mondo nel 2001 a Channel4 ha difeso il monegasco spesso, a suo dire, accusato di troppa impulsivit&agrave; alla guida, che in questo Mondiale 2022 lo ha portato a qualche errore e incidente di troppo. La rivalit&agrave; con Verstappen Errori e ko che potrebbero costargli il primo titolo iridato, come per esempio le barriere colpite nel GP di Francia, che sono costate 25 punti in classifica piloti. Un episodio che Charles ancora non riesce a dimenticare. Cos&igrave; come i tifosi della Rossa che ancora pensano al suo urlo i rabbia esternato via radio.&nbsp; Secondo Coulthard per&ograve; non c'&egrave; ambiente migliore di quello del Cavallino per ritrovare fiducia e crescere a livello emotivo e prestazionale. "La Ferrari? &Egrave; qualcosa di pi&ugrave; di una semplice squadra di corse, si tratta di un intero Paese che sta dalla tua parte.", ha aggiunto lo scozzese che ha aggiunto anche il suo pensiero riguardo alla rivalit&agrave; con Max Verstappen.&nbsp;"Una volta che Leclerc avr&agrave; sradicato questi errori, dimostrer&agrave; di essere degno dell'albo d'oro. Mi ricorda un po' l'olandese. Anche lui ha commesso i suoi errori nella prima fase della sua carriera", ha concluso.        

L'ex pilota difende il ferrarista e dice la sua sulla rivalit&agrave; con l'olandese della Red Bull per la lotta al Mondiale 2022

Coulthard: "Leclerc non è stupido, presto dimostrerà a Verstappen..."

        Per Lewis Hamilton, George Russell sar&agrave; il sesto compagno di squadra in Formula 1. Dopo Fernando Alonso, Heikki Kovalainen, Jenson Button, Nico Rosberg e Valtteri Bottas, il numero 44 avr&agrave; di fianco nei box un pilota sensibilmente pi&ugrave; giovane di lui (Lewis &egrave; un classe 1985, George ha 13 anni in meno), in quello che sar&agrave; un confronto generazione molto importante per entrambi.  Red Bull Powertrains, Yamamoto: "Autonomi dal 2023"  Lewis come rampa di lancio per la crescita David Coulthard &egrave; dell'idea che il duello con Lewis Hamilton per Russell sar&agrave; molto pi&ugrave; tosto rispetto ai confronti interni avuti con Robert Kubica e Nicholas Latifi, i due compagni di squadra finora avuti da George. Con Hamilton al fianco, il classe 1998 dovr&agrave; faticare, ma questo lo aiuter&agrave; a migliorare come pilota e come uomo. Secondo lo scozzese, Russell sar&agrave; chiamato alla prova pi&ugrave; difficile della carriera, come ha spiegato a Channel 4: "George se la vedr&agrave; contro il miglior pilota delle ultime due generazioni. Da questo confronto Russell comincer&agrave; a lavorare per diventare in futuro campione del mondo. Finora non &egrave; stato spinto al limite da nessuno dei suoi compagni di squadra, ma con Lewis sar&agrave; molto diverso. All'inizio si sentir&agrave; giovane e pieno di energia, sar&agrave; fresco ma dopo si sentir&agrave; logorato dall'implacabilit&agrave; di Lewis, e questo &egrave; l'aspetto che lo far&agrave; crescere come uomo".  Prost contro la griglia invertita: "Se ci sar&agrave;, lascer&ograve; la F1"        

Lo scozzese ha spiegato che secondo lui il pilota della Williams si trover&agrave; di fronte ad una situazione molto diversa rispetto a quella cui era abituato con i vecchi compagni di squadra, aggiungendo per&ograve; che questo confronto lo aiuter&agrave; a crescere

Coulthard avverte Russell: "Con Hamilton sarà diverso: diventerà un campione"

&quot;Ti avevo promesso che l&#39;avrei fatto&quot;. Cos&igrave;, lanciando una torta in faccia a David Coulthard, Max Verstappen festeggia il 50&deg; compleanno dell&#39;amico e si gode anche la prima pole position del Mondiale 2021. L&#39;ex pilota scozzese di Williams, McLaren e Red Bull, ora commentatore e intervistatore della F1, alla fine delle qualifiche del GP del Bahrain &egrave; stato allo scherzo e ha accolto con un sorriso il gesto dell&#39;olandese

F1, Coulthard compie 50 anni e Verstappen gli tira una torta in faccia

        Non ha avuto nemmeno il tempo di abituarsi all'idea che gi&agrave; mezzo mondo del motorsport ha iniziato a metterlo in guardia. La stagione 2021 per Carlos Sainz Jr in Ferrari sar&agrave; sicuramente la pi&ugrave; difficile della sua carriera da pilota. La prima con la Rossa, quel sogno finalmente diventato realt&agrave; deve essere vissuto con cosapevolezza e determinazione, affinch&eacute; non si trasformi in un incubo o peggio un sogno ad occhi aperti destinato a durare solo qualche mese. A metterlo in guardia &egrave; anche David Coulthard, ex pilota Williams, McLaren e Red Bull, ora voce delle interviste di Sky Sport F1 e opinionista a Channel 4. Lui che conosce bene l'ambiente della Formula 1 e ancora vive il paddock &egrave; sicuro che lo spagnolo della McLaren avr&agrave; bisogno di tempo per raggiungere il livello del compagno di scuderia Charles Leclerc: "Sainz potrebbe avere solo mezza stagione per lasciare il segno alla Ferrari. Charles sa gi&agrave; come funziona tutto e conosce tutti, oltre a sapere qualis ono le caratteristiche del suo team. Questo gli d&agrave; un vantaggio. Lo si noter&agrave; in pista, soprattutto all'inizio, nei primi giorni della stagione 2021 quando avr&agrave; il sopravvento.  Carlos dovr&agrave; mettersi in mostra subito per poter resistere. Gli do sei mesi: se per allora non sar&agrave; vicino al livello di Charles, non sar&agrave; in grado di eguagliarlo o di batterlo, temo che la sua permanenza alla Ferrari non durer&agrave; a lungo". Parole dure che aprono a nuovi nomi da accostare al Cavllino, con quello di Verstappen in pole position. Sterzi a Parte di Donnini: Hasta la F.1 siempre, Fernando Veloci... per rimanere in Ferrari Finito questo strano Mondiale 2020 e metabolizzato per i tifosi di Maranello l'addio a Sebastian Vettel, la nuova coppia Sainz-Leclerc dovr&agrave; lavorare fin da subito insieme per tentare di cancellare, o quantomeno rimediare, i dubbi emersi quest'anno in pista tra SF1000, velocit&agrave; e feeling: "La verit&agrave; &egrave; che entrambi sono due giovani molto educati e con buone maniere, quindi penso che capiranno il ruolo che avranno nel team, cio&egrave; lavorare e sviluppare la monoposto il meglio che possono - ha aggiunto David -.  La vera battaglia tra loro sar&agrave; contraddistinta dal cronometro. &Egrave; l&igrave;, con la velocit&agrave;, che mostreranno chi &egrave; il leader della squadra e inizieranno anche a misurarsi l'uno con l'altro, il che significa che Carlos deve essere presente fin dall'inizio". Binotto sul motore 2021: "Soddisfatti dei progressi, dovremo essere creativi"       

L'ex pilota di Formula 1 mette in guardia lo spagnolo della McLaren: "Carlos potrebbe avere solo mezza stagione per lasciare il segno alla Ferrari, se non sar&agrave; in grado almeno di eguagliarlo". E per il "piano B" del 2021 spunta il nome di Verstappen

Coulthard su Sainz in Ferrari: "Durerà 6 mesi se non batterà Leclerc"

        Dall&rsquo;Universit&agrave; della Guida, da Spa-Francorchamps, si riparte con statistiche da aggiornare e primati da conquistare.&nbsp;Gran Premio del Belgio che taglia una simbolica ricorrenza, i 20 anni da una delle partenze pi&ugrave; caotiche che la Formula 1 ricordi (i tre &ldquo;tentativi&rdquo; necessari a Zeltweg nel 1987 sono, tuttavia, degni rivali). Edizione del 1998 consegnata ai libri di storia per la carambola sotto la pioggia in partenza, innescata da David Coulthard che perse il controllo della McLaren in uscita dalla Source. In quattro non riuscirono a prendere il secondo via, che escluse subito l&rsquo;allora leader della classifica, Mika Hakkinen. Spa &lsquo;98 diventa un momento centrale per le ambizioni di titolo di Schumacher e della Ferrari, dietro di 7 punti nel mondiale e con la chance di sorpasso dopo il ritiro di Hakkinen. Una cavalcata vincente, un dominio incontrastato sotto l&rsquo;acqua si trasforma in un incredibile ritiro con il tamponamento della McLaren di Coulthard in fase di doppiaggio, quest&rsquo;ultimo reo d&rsquo;aver sollevato il piede dall&rsquo;acceleratore, in traiettoria, nel tratto prima di Pouhon. Nella nube d&rsquo;acqua Schumacher non pu&ograve; aspettarsi che Coulthard proceda cos&igrave; piano, in traiettoria: lo tampona, strappa la sospensione anteriore destra e prosegue fino ai box su tre ruote, dove rientra anche la McLaren, senza pi&ugrave; ala posteriore.&nbsp; &Egrave; il prologo all&rsquo;incazzatura pi&ugrave; plateale che si ricordi del Kaiser, che salta gi&ugrave; dalla macchina e va a cercare Coulthard nel box con uno Stefano Domenicali, che prova invano a placare l&rsquo;ira di Schumi in pitlane. La gara vide solo 6 piloti al traguardo, vinse Damon Hill davanti a Ralf Schumacher (doppietta Jordan), terzo fu Jean Alesi su Sauber. Spa-Francorchamps inevitabilmente si lega a doppio filo al campione tedesco, legame recentemente rispolverato dalla prima vittoria di Mick Schumacher in Formula 3. Resta recordman di successi, sei, uno pi&ugrave; di Ayrton Senna, due pi&ugrave; di Jim Clark e Kimi Raikkonen. Aspettando un rinnovo di contratto che &egrave; nell&rsquo;aria, Kimi domenica prossima punta al podio numero 100 in carriera, varrebbe il quinto posto nella speciale classifica (155 podi Michael Schumacher, 126 Hamilton, 106 Prost e Vettel). Statistiche da aggiornare anche alla voce gran premi corsi con un solo team. Lewis Hamilton &egrave; gi&agrave; l&rsquo;unico pilota a poter contare sulla &ldquo;tripla cifra&rdquo; raggiunta con due scuderie, in Belgio l&rsquo;equilibrio perfetto tra gare corse con Mercedes e con McLaren volter&agrave; verso il team di Stoccarda, 111 a 110. Una pole position al sabato, invece, lo porterebbe al record di partenze al palo (5) in Belgio. Vincere, invece, vorrebbe dire eguagliare le vittorie di Kimi Raikkonen. Chi non ha mai vinto a Spa &ndash; e difficilmente potr&agrave; farlo nel week end in arrivo &ndash; &egrave; Fernando Alonso. Il circuito pu&ograve; ritenersi una vera bestia nera, considerati anche i 6 ritiri in carriera: solo a Montreal ha un ruolino peggiore, con 8 ritiri, dove per&ograve; ha vinto nel 2006. Per un campione certo dell&rsquo;uscita di scena a fine anno, un altro pilota &egrave; fortemente a rischio permanenza in Formula 1. Romain Grosjean potrebbe restare a piedi se dovesse concretizzarsi la promozione di Leclerc in Haas e la conferma conseguente di Raikkonen in Ferrari. Il francese, a Spa, tre anni fa, ha ottenuto l&rsquo;unico podio in carriera nell&rsquo;era turbo-ibrida. Sulla Lotus prese la posizione, la terza, che fino a due giri dal termine era di Sebastian Vettel, prima che esplodesse la gomma posteriore sinistra, utilizzata oltre il limite massimo di giri previsto da Pirelli (&ldquo;suggerimento&rdquo; che venne introdotto successivamente a quell&rsquo;episodio controverso e che port&ograve; Vettel a criticare apertamente il gommista). Sar&agrave; un Gran Premio del Belgio off-limits per Red Bull, destinata a soffrire su un circuito veloce. Lo scorso anno Ricciardo ottenne un podio, mentre Verstappen fu costretto al ritiro dal cedimento della power unit. Max, in tre gare disputate a Spa, non &egrave; mai partito meglio dell&rsquo;ottava posizione in griglia e non ha mai effettuato anche solo un giro tra i primi quattro in gara.       

Kimi &egrave; il pilota pi&ugrave; vincente nel GP del Belgio tra quelli in attivit&agrave; e punta a conquistare il centesimo podio in carriera domenica, a 20 anni dall'edizione pi&ugrave; caotica e controversa che Spa ricordi

Formula 1 Belgio, Raikkonen insegue il 100 nei 20 anni da Spa '98

Non c&#39;&egrave; stato nemmeno bisogno di ricorrere alle KTM previste per la terza sfida finale, nel tracciato ricavato all&#39;interno dello stadio King Fahad: David Coulthard &egrave; stato velocissimo senza sbagliare nulla, e cos&igrave; ha battuto l&#39;altro finalista Petter Solberg prima con le Whelen Nascar e poi con le biposto spider Vuhl. Lo scozzese si &egrave; cos&igrave; aggiudicato la Race of Champions edizione 2018, disputata per la prima volta in Arabia Saudita, per la precisione a Riyadh.    Colthard peraltro era gi&agrave; stato perfetto nel &quot;regolare&quot; per soli 13 centesimi anche il fortissimo Tom Kristensen in prefinale, dopo che il danese aveva a sua volta battuto per un soffio nei &quot;quarti&quot; un altro dei favoriti, Juan Pablo Montoya. Nel caso di Solberg, invece, l&#39;accesso in finale &egrave; stato guadagnato battendo lo specialista dei rallycross Johan Kristoffersson.    Poca fortuna per il formulista Lando Norris: in una sfida alla guida dei grossi pick-up Xtreme, ha allargato troppo incocciando nelle protezioni, e lo &quot;svergolamento&quot; della ruota anteriore che ha ceduto si &egrave; ripercosso sul volante, facendogli male a una mano.  Concludiamo ricordando che ieri nella Nations Cup, la gara a coppie, ha vinto la rappresentativa della Germania (con Ren&eacute; Rast e Timo Bernhard) mentre nella eROC virtuale ha primeggiato l&#39;italiano Enzo Bonito.   

Lo scozzese &egrave; praticamente perfetto e non concede nulla, nemmeno a Kristensen in prefinale, facendo sua la ROC 2018

Race of Champions: Coulthard batte Solberg ed &egrave; &#39;supercampione&#39;

Questione di cicli, e quello Mercedes &egrave; destinato a proseguire anche nel 2016. Non sono passate che 48 ore dalla bandiera sventolata sull&rsquo;ultima gara del mondiale che gi&agrave; si immaginano gli scenari che ritroveremo fra 3 mesi, in Australia. Come si siano portati avanti sul lavoro i team negli appuntamenti conclusivi di quest&rsquo;anno si &egrave; visto gi&agrave;, novit&agrave; manifeste come l&rsquo;S-Duct Mercedes, altre nascoste sottopelle e tante altre partorite in fabbrica.  Per David Coulthard, resteranno i naturali favoriti alla ripartenza da Melbourne: &laquo;Non &egrave; una sorpresa che in Mercedes siano stati in grado di continuare sui successi del 2014, &egrave; frequente in Formula 1 che quando un team trova un vantaggio lo conservi per un po&rsquo; di tempo&raquo;. Gli esempi di Red Bull e Ferrari prima ancora sono i &ldquo;casi di scuola&rdquo; pi&ugrave; recenti.  &laquo;La storia ci suggerisce che Mercedes comander&agrave; ancora nel 2016, ma c&rsquo;&egrave; tanto su cui appassionarsi. La Ferrari &egrave; determinata a proseguire di slancio, dopo un anno in cui, di tanto in tanto, sono stati una minaccia&raquo;.  Realisticamente &egrave; l&rsquo;unico, concreto, avversario in grado di fare il salto di qualit&agrave; necessario per contendere il titolo il prossimo anno. Analizzando, invece, la non-sfida per il titolo quest&rsquo;anno, tra Hamilton e Rosberg, l&rsquo;ex pilota scozzese ricorda: &laquo;Il tedesco ha avuto i suoi momenti, ma complessivamente Hamilton ha avuto il controllo assoluto del campionato da Melbourne fino alla vittoria del titolo a Austin. E&rsquo; stato un Hamilton-show, che ha lasciato Rosberg come un pugile suonato alle corde&raquo;.  Suonato fino a Sochi, gara chiave nella quale, pur con la sfortuna del ritiro, Nico &egrave; apparso pi&ugrave; veloce dell&rsquo;iridato. Su Autosprint in edicola approfondiamo il tema tecnico che non convince Hamilton, i cambiamenti post-Singapore, mentre a sentire Coulthard, &laquo;non sappiamo se Hamilton abbia staccato la spina dopo aver raggiunto l&rsquo;obiettivo dei tre titoli, oppure, se Rosberg abbia deciso di smetterla con le analisi e iniziare semplicemente a guidare. Forse sono un po&rsquo; entrambe le cose&raquo;.  Fabiano Polimeni

E&rsquo; convinto che Mercedes continuer&agrave; a dettar legge anche nel 2016. Rosberg? Ha iniziato a guidare&hellip;

Coulthard: 2015 &egrave; stato un Hamilton-Show

A Interlagos c&rsquo;era ancora in ballo la matematica certezza del secondo posto a giustificare l&rsquo;approccio classico del muretto Mercedes in materia di strategie. Ad Abu Dhabi non ci sar&agrave; pi&ugrave; nemmeno quella da giocarsi e c&rsquo;&egrave; chi, David Coulthard nello specifico, si schiera apertamente in favore di una &ldquo;lotta libera&rdquo; sul fronte strategico. Toto Wolff &egrave; stato pi&ugrave; che mai chiaro: non avverr&agrave;, mai. Eppure per l&rsquo;ex pilota, oggi commentatore BBC, sarebbe l&rsquo;occasione giusta per offrire uno spettacolo in pi&ugrave;, un motivo di interesse per il pubblico. Lasciare liberi i piloti di fare la loro tattica, assumersi le responsabilit&agrave; in caso di vittoria o sconfitta.  &laquo;Per una gara potrebbero provare un approccio diverso e dare una spinta allo spettacolo, in un finale di stagione altrimenti privo di interesse. I piloti, con i rispettivi ingegneri, potrebbero definire la propria strategia, con le normali regole, il divieto di avere un incidente l&rsquo;uno contro l&rsquo;altro, ma la libert&agrave; di muoversi senza restrizioni&raquo;, commenta Coulthard.  Nico Rosberg &egrave; stato anch&rsquo;egli chiaro nel rifiutare una tale visione, sposando, invece, quella di un lotta &ldquo;uomo a uomo&rdquo;, senza variabili strategiche in mezzo. Stessa macchina, stessa strategia e la partita si gioca in campo. Peraltro, nella libert&agrave; strategica tanto invocata si inseriscono fattori spesso immodificabili, semplicemente perch&eacute; palesemente perdenti, limitando talvolta i campi di intervento a un&rsquo;alternanza delle mescole diversa o una lunghezza degli stint variabile: elementi strettamente collegati al comportamento della gomma nonch&eacute; alla configurazione della pista. Della serie: giocare con la fantasia non &egrave; garanzia di successo.  Peraltro, lo stesso Coulthard riconosce come &laquo;vale la pena sottolineare che l&rsquo;approccio solito della Mercedes &egrave; in funzione della miglior opzione per i piloti e per il team. Gli ingegneri, come quelli degli altri team, lavorano su migliaia di simulazioni di possibili strategie prima della gara e solo una o due sono quelle ideali.  Si sceglier&agrave; quella pi&ugrave; vantaggiosa, conservando la flessibilit&agrave; per cambiarla in caso di nuove situazioni di gara&raquo;.  Fabiano Polimeni

Ad Abu Dhabi vorrebbe una &ldquo;lotta&rdquo; tattica tra Rosberg e Hamilton, liberi di scegliere le opzioni strategiche 

Coulthard, strategie libere per una volta

Inizi dai kart, passi alle monoposto, fai la trafila nelle serie minori e poi, se sei vincente, sbarchi in Formula 1. Dovrebbe essere il percorso &ldquo;regolare&rdquo; per arrivare al vertice ma da qualche parte c&rsquo;&egrave; un cortocircuito e David Coulthard mette in guardia dai rischi che si corrono. La GP2 dovrebbe essere l&rsquo;ultimo gradino, quello in continuit&agrave; con la Formula 1, la realt&agrave; &egrave; che in tanti, pur vincendo il titolo, hanno dovuto (nella migliore delle ipotesi) mettersi in attesa. Lo far&agrave; anche Stoffel Vandoorne nel 2016, ultimo esempio lampante.  &laquo;C&rsquo;&egrave; un problema di fondo nella scalata alla Formula 1. Stiamo perdendo i campioni delle formule minori, in passato la Formula 3000, o anche il vincitore della Formula 3, si spostavano in Formula 1, ma questo non accade pi&ugrave;&raquo;, rileva Coulthard.  Appena 20 monoposto in griglia, troppi team con problemi economici, ed ecco che la selezione non necessariamente passa dal curriculum sportivo o dal talento: &laquo;Ci sono meno opportunit&agrave; e, alla fine, qualcuno deve pagare. Tutto ci&ograve; rende difficile per gran parte dei giovani piloti farcela, in un momento nel quale non ho mai visto tanta partecipazione in Formula 3&raquo;, racconta a Motorsport.com.  Guarda anche al DTM, dove il vincitore del campionato &egrave; destinato a trovare un sedile in Manor, ma l&rsquo;equazione in questo caso non pu&ograve; prescindere dal fattore Mercedes, essendo Wehrlein pilota della casa di Stoccarda e fornendo i motori la stessa nel 2016 al team inglese. &laquo;Il DTM sembra essere la serie che raccoglie i piloti dalla Formula 1 o consente di arrivarci, ma ti aspetteresti che fossero le categorie delle monoposto la strada ovvia&raquo;.  Fabiano Polimeni

Esiste un problema nella &ldquo;scalata&rdquo; dalle serie minori, si perdono tanti campioni

Coulthard, la F1 perde i giovani talenti

Baster&agrave; un inverno per recuperare? La sfida che si augura Hamilton, quella con Vettel nel 2016, sar&agrave; realmente possibile sin da Melbourne e varr&agrave; il titolo per il vincitore? Previsioni, auspici, per un mondiale che sia quantomeno combattuto nell&rsquo;esito finale, non circoscritto a&hellip; un pilota solo. C&rsquo;&egrave; chi, tuttavia, non d&agrave; per cos&igrave; semplice il recupero e vede la Mercedes ancora ampiamente favorita anche il prossimo anno. &laquo;E&rsquo; stata un&rsquo;altra stagione impressionante per la Mercedes e l&rsquo;interrogativo &egrave; quanto ancora durer&agrave; il loro dominio&raquo;. Se lo chiede David Coulthard ed &egrave; legittimo, perch&eacute; inaugurato un ciclo, con regolamenti relativamente stabili, non c&rsquo;&egrave; alcun motivo per ritenere che le cose potranno subire stravolgimenti radicali.  &laquo;Attualmente &egrave; molto difficile valutare le prospettive reali di chiunque voglia riprenderli nel prossimo futuro. Mercedes ha un gran pacchetto, il miglior motore e una macchina buona almeno quanto l&rsquo;altra migliore in griglia. Messo tutto insieme significa ritrovarsi con un vantaggio importante sul gruppo e non possiamo sapere, dall&rsquo;esterno, quanto margine hanno ancora, soprattutto in termini di utilizzo del propulsore&raquo;, analizza.  Per confutare le teorie di Coulthard si potrebbe ribattere che i margini di crescita sono pi&ugrave; elevati per chi parte da una posizione di svantaggio, andando a sperimentare zone di rischio pi&ugrave; elevate chi deve sviluppare un progetto probabilmente al culmine. Come sempre, il responso della pista pu&ograve; confutare l&rsquo;una o l&rsquo;altra tesi, ma si scoprir&agrave; solo il prossimo febbraio.  Si interroga ancora sulla power unit il pilota scozzese e analizza il divario in qualifica: &laquo;Hanno avuto un vantaggio significativo sulla Ferrari per tutta la stagione, ampio a sufficienza per rendere improbabile il recupero completo di quel gap da parte di chiunque in un solo inverno, a meno che la Mercedes non faccia un qualche errore enorme sulla monoposto 2016, un&rsquo;eventualit&agrave; improbabile&raquo;. Il recupero Ferrari dal 2014 al 2015 e, ancor di pi&ugrave;, dal debutto in Australia all&rsquo;ultima gara di Sochi, ha dimostrato come il divario si possa ridurre significativamente, senza doversi attendere regali dalla concorrenza o errori progettuali che affossino un&rsquo;arma vincente. Intonare il de profundis in questa fase &egrave; quantomeno prematuro e inopportuno.  Fabiano Polimeni

Coulthard dubita che gli avversari potranno recuperare il gap attuale in un solo inverno, Ferrari in primis

Ciclo Mercedes inarrestabile senza errori

Otto giorni dopo e sembra non sia accaduto altro: il confronto Vettel-Pirelli continua a dividere gli opinionisti &ldquo;qualificati&rdquo;. Dopo la visione di Eddie Jordan si aggiungono altre voci, due piloti come Coulthard e Hakkinen e lo storico coordinatore del box McLaren, Jo Ramirez. E se chi &egrave; stato all&rsquo;interno di un abitacolo comprende lo sfogo a caldo del ferrarista, a Ramirez non &egrave; piaciuta la platealit&agrave; delle critiche. &laquo;Una monoposto &egrave; costruita al limite, per essere la pi&ugrave; veloce possibile e sei su una macchina al limite con le gomme. Le parole di Vettel sulla Pirelli sono state molto brusche, poi un portavoce del fornitore di gomme ha detto di non dargli delle colpe, che poteva dire ci&ograve; che voleva, ma se fossi stato io il capo, avrei detto al signor Vettel che avrebbe dovuto scusarsi per le sue parole dopo la gara&raquo;, commenta Ramirez a Motorsport.  &laquo;A mio avviso, la gomma era giunta oltre il suo ciclo di vita e hanno voluto allungarlo. Se ci fossero riusciti sarebbero stati dei geni, ma hanno preso un rischio che non ha funzionato. Devono accettarlo, da uomini, e non lamentarsi&raquo;. Diametralmente opposte sono le opinioni di Coulthard e Hakkinen, accomunati dalla giustificazione della rabbia manifestata da Vettel.  &laquo;Posso capire che un pilota, in una determinata situazione, reagisca piuttosto violentemente, in particolare a Spa, perch&eacute; si va davvero veloci e una foratura &egrave; sempre pericolosa. Ricordo quando nelle prove del 1997 guidavo la McLaren e sul dritto del Kemmel all&rsquo;improvviso si ruppe la sospensione a quasi 330 orari. Quando accade, non te ne dimentichi cos&igrave; in fretta&raquo;, spiega il campione finlandese, aggiungendo l&rsquo;importanza del fattore psicologico: &laquo;L&rsquo;80% della prestazione di un pilota &egrave; nella sua forza mentale e se viene scalfita, allora la fiducia inizia a vacillare e influenza i tempi sul giro&raquo;.  Sulla stessa lunghezza d&rsquo;onda &egrave; David Coulthard che, per&ograve;, aggiunge dell&rsquo;altro sul comportamento delle gomme Pirelli, allargando le critiche. &laquo;Spa non &egrave; stato, per certi versi, il week end peggiore per la Pirelli nei suoi cinque anni in Formula 1, ma c&rsquo;&egrave; uno scontento di fondo tra i piloti per tutta una serie di caratteristiche delle gomme: dal grip alle prestazioni, fino alla gestione e le robustezza generale&raquo;.  Le ultime indagini della casa milanese provano a far luce sull&rsquo;incidente e concentrano l&rsquo;attenzione sui tagli &ndash; riscontrati in un numero superiore al solito - sui battistrada dei set forniti ai team. A tal proposito, l&rsquo;ex pilota scozzese, oggi commentatore per la BBC, aggiunge: &laquo;Le gomme sembrano particolarmente sensibili ai tagli o alle toccate con i profili dell&rsquo;ala anteriore. Non si pu&ograve; utilizzare come unico elemento d&rsquo;accusa verso il costruttore, ma il commento di Vettel, insieme a quelli pi&ugrave; misurati di Rosberg e Grosjean, rappresenta la goccia che fa traboccare il vaso nel diffuso scontento dei piloti nella relazione con la Pirelli.  Vettel non ha sbagliato a dire quel che ha detto. Un pilota del suo calibro ed esperienza dovrebbe dire ci&ograve; che sente e noi dovremmo applaudire chiunque pubblicamente prende una posizione sulla base di emozione e passione finch&eacute; ci sono fatti concreti a supporto&raquo;.  Fabiano Polimeni

Stessa visione dello scozzese per Mika Hakkinen, mentre Jo Ramirez &egrave; categorico: doveva scusarsi per le critiche

Caso gomme, Coulthard giustifica Vettel

Dopo quattro anni di assenza dal Vecchio continente, la Race of Champions 2015 torna in Europa. Sar&agrave; Londra, lo stadio Olimpico, la sede che ospiter&agrave; la 27ma edizione della kermesse tradizionalmente posta a chiusura dell&rsquo;attivit&agrave; sportiva. Quest&rsquo;anno in realt&agrave; non sar&agrave; cos&igrave;, perch&eacute; la Nation Cup e la Race of Champions si terranno il 20 e 21 novembre, 7 giorni prima del gran finale del mondiale di Formula 1 ad Abu Dhabi.  E non sar&agrave; nemmeno una prima volta in terra britannica, viste le edizioni 2007 e 2008 corse nello storico stadio di Wembley. Da allora si sono susseguiti Pechino (2009), Dusseldorf (2010 e 2011), Bangkok (2012) e le Barbados lo scorso anno, quando a trionfare fu David Coulthard. Proprio lo scozzese &egrave; stato il primo a commentare la scelta di correre nell&rsquo;impianto che ha ospitato le Olimpiadi.  &laquo;E&rsquo; fantastico che la Race of Champions arrivi a Londra, ogni edizione &egrave; stata a suo modo speciale, ma con tanta tradizione motoristica in Gran Bretagna &egrave; un gran colpo ospitarla qui in un impianto iconico come lo stadio Olimpico: sono sicuro sar&agrave; il migliore finora&raquo;.  Non si lascia scappare nemmeno un invito ai &ldquo;delusi&rdquo; della Formula 1, che in effetti troveranno non poca azione nelle battaglie tra piloti di categorie diverse, a due e quattro ruote, sui mezzi pi&ugrave; strani: &laquo;Sembra ci siano persone che non si stiano divertendo con l&rsquo;attuale stagione di Formula 1 come negli anni passati. Se vogliono riscoprire l&rsquo;amore per il motorsport, dovrebbero venire alla Race of Champions. In termini di prossimit&agrave; all&rsquo;azione, la pista che pi&ugrave; si avvicina &egrave; Monaco&raquo;.  Fabiano Polimeni

Annunciate le date e l&rsquo;impianto che ospiter&agrave; la kermesse. Coulthard invita i tifosi &ldquo;delusi&rdquo; dalla Formula 1

Race of Champions 2015, si correr&agrave; a Londra

Stoici. E&rsquo; il termine che pi&ugrave; si addice a quanti sono riusciti a seguire tutti i 66 giri del Gran Premio di Spagna senza farsi cogliere dalla tentazione di spegnere la tv e fare altro. Uno spettacolo inesistente, temi tecnici destinati a una ristretta minoranza di aficionados, in grado di emozionarsi ragionando di strategie, under-cut e amenit&agrave; del genere. Sar&agrave; bene che la F1 Commission che si riunir&agrave; questa settimana le immagini della gara ben impresse per ragionare su quel che servir&agrave; per il futuro della categoria. Detto come il Montmelo faccia quasi rimpiangere Sochi in termini di spettacolarit&agrave;, non si pu&ograve; sfuggire da un numero importante di variabili che incidono sulla prestazione e sul tipo di prodotto che si vuole offrire al pubblico. Si avr&agrave; la forza di intraprendere strade radicali, che vadano oltre accorgimenti relativamente marginali?  Per David Coulthard, un punto dev&rsquo;essere fermo: &laquo;L&rsquo;era attuale della Formula 1 dovrebbe rappresentare il punto massimo in termini di velocit&agrave;. Tecnologie avanzate. Siamo abituati a telefonini sempre pi&ugrave; leggeri, con maggior autonomia, capaci di fare pi&ugrave; cose; il record dei 100 metri si abbassa sempre pi&ugrave;, gli uomini vanno nello spazio pi&ugrave; spesso e pi&ugrave; distante, ma in Formula 1 le macchine sono ancora diversi secondi pi&ugrave; lente di 10 anni fa&raquo;. E&rsquo; chiara la visione dell&rsquo;ex pilota, che in un editoriale sulla BBC traccia i contorni della categoria e individua anche le ragioni per cui oggi abbiamo una F1 &ldquo;lenta&rdquo;: &laquo;Non c&rsquo;&egrave; competizione tra i fornitori di gomme, i rifornimenti sono stati abbandonati, le macchine rallentate per ragioni di sicurezza&raquo;.  E su ciascuno di questi aspetti interverrebbe per apportare dei correttivi, perch&eacute; il pubblico deve poter tornare a dire: &laquo;Wow! Hai visto quanto vanno forte? I piloti non lo diranno mai pubblicamente, ma so che sono tutti un po&rsquo; disillusi con l&rsquo;attuale Formula 1, perch&eacute; le macchine sono cos&igrave; lente rispetto agli anni scorsi e in gara restano lontani dall&rsquo;esprimere le loro capacit&agrave;. Guardi il cameracar di curva 3 a Barcellona: dovrebbe essere fatta al limite, col cuore in gola, quasi in pieno, come alcuni anni fa; ora tutti devono alzare il piede&raquo;.    Visioni non necessariamente condivisibili o quantomeno avremmo s&igrave; la categoria in assoluto pi&ugrave; veloce, ma senza alcuna garanzia di divertimento, tanto pi&ugrave; su circuiti come quello del Montmelo. Per innalzare l&rsquo;asticella, Coulthard interverrebbe anzitutto sulle gomme: &laquo;A nessuno piacciono costruzione e mescole delle gomme attuali. Non ho dubbi che, qualora venissero sfidati, Pirelli potrebbe realizzare gomme molto pi&ugrave; prestazionali. I vertici della Formula 1 non vogliono una guerra sulle gomme tra pi&ugrave; costruttori, ma non capisco il perch&eacute;, dopotutto c&rsquo;&egrave; una lotta tra telai e motori&raquo;.  Guardando in prospettiva, un interesse di Michelin al rientro c&rsquo;&egrave;, ma subordinato a modifiche precise dei regolamenti, a cominciare dal diametro dei cerchi. Nel parallelo tra F1 e mondiale Endurance, aggiunge: &laquo;I piloti che conosco e corrono nel WEC, dove usano gomme Michelin, mi raccontano che spingono a tutta per ogni giro di una 24 ore e significa usare a volte solo un set per due o anche tre stint da 45 minuti. E&rsquo; grandioso ed era quello a cui ero abituato quando guidavo in F1: l&rsquo;unico momento in cui alzavi il piede era nello stint finale di gara, quando avevi 20&rdquo; di vantaggio&raquo;.  Altro aspetto sul banco degli imputati &egrave;, nemmeno a dirlo, l&rsquo;aerodinamica. Invoca soluzioni che diano pi&ugrave; carico dal fondo e consentano di stare vicini a chi precede, l&rsquo;ex pilota scozzese. Strettamente collegata alla veste aerodinamica c&rsquo;&egrave;, poi, il look: &laquo;I team e la FIA stanno valutando un ritorno a macchine pi&ugrave; larghe, le stesse dimensioni prima del 1998. Pensavo allora che le monoposto fossero pi&ugrave; belle quando erano larghe due metri e lo credo ancora&raquo;.  A non essere vista di buon occhio, leggendo tra le righe del Coulthard-pensiero, &egrave; anche l&rsquo;abolizione dei rifornimenti: &laquo;Non c&rsquo;erano ai tempi di Senna e Mansell, fatta eccezione per il 1983, ma le macchine erano &ldquo;fisiche&rdquo; da guidare per altri versi. E&rsquo; importante che i piloti si divertano in quel che fanno e si sentano sfidati: se la macchina &egrave; pi&ugrave; leggera e vivace, &egrave; meglio. Se le macchine fossero pi&ugrave; veloci e impegnative da guidare, comunque si voglia raggiungere l&rsquo;obiettivo, i piloti sprigionerebbero maggior entusiasmo&raquo;.  Fabiano Polimeni

Invoca cambiamenti per rendere la categoria la pi&ugrave; veloce tra tutte, a cominciare da gomme e aerodinamica

F1, Coulthard: macchine troppo lente e facili

David Coulthard e la compagine nordica formata da Tom Kristensen e Petter Solberg hanno vinto l'edizione 2014 del ROC. Si tratta del Race Of Champions, la sfida met&agrave; rally e met&agrave; pista organizzata dall'ex campionessa di rally, Mich&eacute;le Mouton, che si disputa ogni anno in un paese diverso con campioni di tutte le specialit&agrave; dell'automobilismo.  L'edizione 2014, dopo il forfait del 2013, si &egrave; corsa alle isole Barbados. I piloti si sono affrontati in sfide a eliminazione diretta, due a due, su un percorso tortuoso al volante di differenti auto: VW Polo RX, Euro Nascar, KTM X-Bow, Roc Car, Audi R8 LMS, Ariel Atom Cup e Stadium Super Truck, aggressivi pick up da 650 cavalli.  Per la prima volta nei tempi recenti, non si &egrave; visto nessun iridato F.1 e a rappresentare la massima formula c&rsquo;era il solo Romain Grosjean, che per&ograve; nelle eliminatorie &egrave; stato battuto dall&rsquo;ex F.1 David Coulthard e dal campione V8 Supercars australiano Jamie Whincup. Mancavano anche i rallisti top, pur se un campione del mondo c'era: Petter Solberg, iridato di rallycross (e anche rally nel 2004) che ha vinto assieme a Tom Kristensen la gara a squadre del sabato con la formazione nordica battendo in finale la Scozia di Coulthard e Susie Wolff.  Nella gara individuale della domenica vittoria di David Coulthard che ha eliminato man mano Grosjean, Doohan, Whincup e Solberg. In finale Coulthard ha battuto il tedesco Pascal Wehrlein, che a sua volta aveva eliminato Kristensen e Jolyon Palmer, Robby Gordon e il francesino della EuroF3 Esteban Ocon. Coulthard ha battuto due volte Wehrlein senza nemmeno bisogno della &ldquo;bella&rdquo; e ha cos&igrave; vinto la Race of Champions 2014.  

Nella ROC edizione 2014 alle Barbados l'ex-F1 batte Wehrlein nella sfida finale, mentre fra le squadre vincono Solberg-Kristensen

Race of Champions: il ritorno di Coulthard

  &nbsp;  La squadra inglese per festeggiare il terzo posto nel mondiale e per omaggiare lo sponsor Martini, ha organizzato una giornata di festa a Silverstone - ospite David Coulthard - per realizzare anche un servizio tv e fotografico. Nel pi&ugrave; puro spirito goliardico anglosassone, se ne sono viste di tutti i colori. Non potendo per motivi regolamentari far girare in pista la monoposto di quest'anno, la FW36, per non violare le norme che proibiscono i test durante la stagione, la squadra ha portato molte delle vecchie monoposto.  Cos&igrave; abbiamo visto Valtteri Bottas cimentarsi al volante della vecchia Williams FW18 con motore Renault di Damon Hill che con il pilota inglese vinse il titolo modhiel F1 del 1996. Poi Susie Wolff e Felipe Nasr collaudatori del team, imnprovvisatisi meccanici, si sono cimentati in una gara di cambi gomme con i piloti titolari Massa e Bottas (Nasr ovviamente in coppia col suo connazionale Felipe e Valtteri con Susie).  Ma il momento pi&ugrave; divertente &egrave; stato quando Coulthard si &egrave; travestito da Keke Rosberg, con tanto di parruccona bionda e baffoni da vichingo, ed &egrave; salito a bordo della Williams FW08 che con Rosberg senior vinse il titolo mondiale del 1982.          

Festa del team a Silverstone con i piloti che si scambiano le macchine e Coulthard travestito da Keke Rosberg sulla F1 del 1982

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