        Su&agrave; maesta Paolo Andreucci lo chiedeva da anni, dai tempi in cui Monza era la gran festa di fine stagione, dove Valentino Rossi spopolava, unica voce fuori dal coro quella del campionissimo garfagnino: "Monza dovrebbe essere l'ultima gara dell'Italiano, dovremmo venire a correre qua". Alla fine, lo hanno ascoltato: luce improvvisa &egrave; stata la decisione dei federali di portare proprio a Monza l'ultimo atto dell'Italia da rally che conta. Una gara atipica, unica, strana: un po' sull'asfalto sacro dell'Autodromo, un po' su e gi&ugrave; per le stradine del parco, sterrate. Che sia qualcosa di diverso dai soliti canoni &egrave; certo, cos&igrave; come certo &egrave; che ci sar&agrave; da divertirsi e da godere, anche se i giochi per gli scudetti che contano gi&agrave; son fatti. Fatto lo &egrave; quello per l'Italiano Assoluto, stravinto da Andrea Crugnola addirittura a luglio, sull'asfalto di Roma. Fatto pure quello per il Tricolore Terra, andato a Paolo Andreucci (e con questo fanno 14 scudetti in tutto) con la rinuncia a Monza per il russo Nicolay Gryazin, l'unico cui il pallottoliere concedeva ancora una possibilit&agrave;. Restano per&ograve; altre faccende in sospeso e altri conti da chiudere, a cominciare da quello - non indifferente anche per la posta in palio - che riguarda il secondo posto nell'Assoluto, dove Fabio Andolfi spera di soffiare il posto a Giandomenico Basso, che a Monza non ci sar&agrave;. Sfida tra gli Junior e le Toyota Tutto da decidere anche nell'Italiano Junior, in cui Davide Pesavento arriva all'ultima da capolista, dopo una stagione tutta ai piani alti. Per vincere il titolo riservato agli Under 27 potrebbe contentarsi anche di un secondo posto, ma sia Igor Iani sia Francesco Dei Ceci, ai quali serve a tutti i costi vincere per sperare, faranno di tutto per sparigliare le carte. Arrivo in volata in programma anche nella Gr Yaris Rally Cup: tra le ben 16 Toyota al via sar&agrave; battaglia dura e senza paura, con un equilibrio precario al vertice, dove Simone Di Giovanni ha appena tre punti di vantaggio su Jacopo Facco e otto su Salvatore Lo Cascio. Anche qui, in pratica, una finale in prova unica. Il programma Il Rally di Monza scatta venerd&igrave; 1 dicembre con la Power Stage televisiva, trasmessa in diretta dalle 13:05 su RAI Sport HD e su ACI Sport TV. Poi, venerd&igrave; pomeriggio, altre tre speciali: &ldquo;Junior&rdquo; (7,33 km &ndash; SS2 ore 14:55) e un doppio giro serale sulla pi&ugrave; lunga &ldquo;Serraglio&rdquo; (12,5 km &ndash; SS3 ore 17:13, SS4 19:31) da correre con i fari supplementari. Sabato altre sei prove speciali con due passaggi sulla &ldquo;Roggia&rdquo; (12,18 km &ndash; SS5 8:04, SS6 10:24), e poi altri due giri sulle stesse &ldquo;Junior&rdquo; (SS7 12:40, SS9 15:19) e &ldquo;Monza&rdquo; (SS8 12:58, SS10 15:37). Alle 16:00, l'arrivo.       

Con Crugnola e Andreucci gi&agrave; campioni, nel tempio della velocit&agrave; va in scena un'edizione inedita del rally. Volata in vista per Tricolore Junior e Toyota Gr Yaris Cup

A Monza ultimo spettacolo per Tricolore Assoluto e Terra

        Il calendario racconta che il San Marino, primo appuntamento su terra del Tricolore 2023, rappresenta la met&agrave; del cammino, la boa attorno a cui girare verso lo scudetto del controsterzo. La realt&agrave; afferma invece che, quella all'ombra del Titano, &egrave; con ogni probabilit&agrave; l'ultima occasione per gli avversari di Andrea Crugnola di ribaltare un verdetto che sempre sempre pi&ugrave; gi&agrave; scritto. Ford, debutto alla Dakar 2024 con Ranger Raptor Tutti contro Crugnola a San Marino Il Campione Italiano 2022 si presenta infatti al quarto atto stagionale forte delle tre vittorie di fila rastrellate tra Ciocco, Alba e Targa Florio e con ben 33 punti di vantaggio su Fabio Andolfi, primo degli inseguitori. Con il numero 1 sulle portiere, Crugnola avr&agrave; l'ingrato compito di far da apripista, ma anche il privilegio di poter affrontare la gara - a coefficiente maggiorato - con la serenit&agrave; di chi sa di aver gi&agrave; messo parecchio fieno in cascina. Tra chi ambisce a mettergli il sale sulla coda non ci sar&agrave; invece Damiano De Tommaso, che ha scelto di scartare proprio la trasferta nell'antica terra delle libert&agrave;. Lotta dura e senza paura invece per Giandomenico Basso, pure lui in caccia di punti pesanti per il Tricolore. Tutti quanti dovranno per&ograve; fare i conti anche e soprattutto con i piloti interessati alle faccende del Campionato Italiano Terra, che si ritrovano a San Marino dopo il rinvio dell'Adriatico, su tutti sua maest&agrave; Paolo Andreucci pronto a stupire di nuovo. Sia il toscano 11 volte Tricolore assoluto, sia tutti gli altri "terraioli" saranno decisivi anche per la classifica dell'Assoluto, visto che sottrarranno punti agli iscritti all'Italiano. Tornano Scandola e Ceccoli Tra i bei ritorni da segnalare, quelli di Umberto Scandola e Daniele Ceccoli, che sugli sterrati di casa sua gi&agrave; ha stupito in passato. Secondo atto stagionale anche per il Campionato Italiano Rally Junior, serie in cui Davide Pesavento si presenta da leader dopo la vittoria inaugurale al Targa Florio. Venerd&igrave; pomeriggio Power Stage in diretta televisiva (16:30 su RaiSport e AciSport Tv) e cerimonia di partenza. Sabato la gara intera, con arrivo finale a San Marino alle 19. WRC, neuville vince il Rally Italia Sardegna       

Il quarto appuntamento del CIAR, primo su terra, &egrave; l'occasione d'oro per gli avversari del leader del Tricolore per accorciare le distanze

A San Marino Crugnola contro tutti

        Niente team ufficiali, &egrave; vero. Roba che non si ricorda a memoria d'uomo nel Campionato Italiano Rally. Per&ograve;, pur senza i galloni addosso, sono davvero tanti e pure buoni gli equipaggi che si apprestano ad affrontare l'edizione numero 63 del Tricolore in controsterzo. Quello che inizier&agrave;da venerd&igrave; 10 a sabato 11 marzo al Rally del Ciocco, non sar&agrave; un Italiano sotto tono. Anzi, mai come quest'anno - in tempi recenti - non &egrave; contato fare un pronostico ed essere certi di prenderci. Sicuro il favorito d'obbligo resta Andrea Crugnola, che dopo aver centrato nel 2022 il suo secondo titolo, &egrave; pronto a dare la caccia al terzo con la consapevolezza di avere tutte le carte giuste per farlo. Stesso team, stessa vettura, stesse gomme: con la Citroen C3 Rally 2 della F.P.F. Sport, il varesotto &egrave; da un pezzo l'uomo da battere.&nbsp; Per&ograve;, 'sto giro, la concorrenza &egrave; davvero di livello: al Ciocco il campione in carica dovr&agrave; vedersela con tre piloti potenzialmente in grado di dargli filo da torcere, mentre da Alba si aggiunger&agrave; pure Giandomenico Basso (tornato sulla Skoda Fabia), che ha deciso di non correre in Garfagnana (da regolamento non si possono disputare pi&ugrave; di 7 gare su 8 in calendario). In Toscana ci saranno per&ograve; Damiano De Tommaso (Skoda Fabia) che nel 2022 ha vinto Targa Florio e Roma, Fabio Andolfi (sul gradino pi&ugrave; alto del podio a Sanremo) e lo sloveno Bostjan Avbelj, al debutto nel CIAR ma gi&agrave; capace di prestazioni monstre altrove. Pi&ugrave; tutti gli altri in corsa per il Promozione, da cui non &egrave; detto non possano arrivare altre sorprese.&nbsp; Tutto da gustare anche il Tricolore Due Ruote Motrici, con al via diversi giovani interessanti e dal piede indiscutibilmente pesante, come Giorgio Cogni, Davide Nicelli, Gianandrea Pisani, Stefano Santero, Christopher Lucchesi e via elencando. Spazio anche ai Trofei, con il ritorno della Gr Yaris Cup, promossa da Toyota e della Suzuki Rally Cup: in entrambe si ripresentano al via i rispettivi campioni 2022, con l'obiettivo di riconfermarsi: anche per loro la concorrenza &egrave; aumentata.       

Scatta questo fine settimana, con la classica apertura al Ciocco, il Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco. Almeno in cinque in corsa per lo scudetto

Torna il Tricolore Rally al Ciocco

        Le ha vinte tutte, dominando dal primo all&rsquo;ultimo momento. Se Andrea Crugnola era alla ricerca di un modo spettacolare per festeggiare il suo secondo titolo italiano, arrivato ieri al termine della Power stage televisiva, lo ha sicuramente trovato. Il pilota varesino al Due Valli &egrave; stato semplicemente incontenibile: prima ha chiuso la pratica Tricolore aggiudicandosi la prova televisiva di venerd&igrave; pomeriggio, con i relativi 3 punti, poi - libero da ogni pensiero - si &egrave; concesso un giorno e mezzo da padrone assoluto, firmando tutte le prove speciali. Ne &egrave; uscita una vittoria sontuosa, perentoria, granitica. Alle sue spalle ha chiuso Giandomenico Basso, staccato di quasi 40&rdquo;. Il pilota Hyundai ha dimostrato un feeling abbastanza convincente con la i20 Rally 2, ma mai sufficiente per star davanti a Crugnola. Discorso simile per Albertini, solido, concreto e mai falloso, per&ograve; sempre a distanza di sicurezza. Solo quarto l&rsquo;attesissimo pilota russo Nicolay Gryazin, cui stavolta non &egrave; riuscito il colpaccio in Italia. Nella gara valida per il CIRA successo di Pinzano davanti a Testa dopo la foratura di Campedelli che ha chiuso 3. Nel Tricolore Junior funestato dalle polemiche - con i chiodi che ieri sera sono tornati a far la loro tristissima ricomparsa, certificati dalla decisione dei commissari sportivi di "neutralizzare" la classifica della terza speciale per i concorrenti alla serie - vittoria in gara per Alessandro Casella, che si aggiudica anche il titolo finale battendo tutti i rivali in una sfida tiratissima. La classifica finale del 40. Rally Due Valli: 1. Crugnola-Ometto (Citroen C3) in 1.18'10"1; 2. Basso-Granai (Hyundai i20) a 39"9; 3. Albertini-Fappani (Skoda Fabia) a 1'19"1; 4. Gryazin-Aleksandrov(Skoda Fabia) a 1'38"3; 5. Ciuffi-Gonella (Skoda Fabia) a 2'06"9; 6. De Tommaso-Bizzocchi (Skoda Fabia) a 2'20"4; 7. Pinzano-Zegna (Volkswagen Polo) a 2'35"9; 8. Testa-Inglesi (Skoda Fabia) a 2'416; 9. Carella-Fenoli (Skoda Fabia) a 3'23"2; 10. Soria-Coronado (Skoda Fabia) a 4'18"3.       

Il pilota Citroen, dopo aver archiviato ieri la pratica scudetto, impone la legge del pi&ugrave; forte a Verona davanti a Basso e ad Albertini. Titolo Junior a Casella

Crugnola festeggia da dominatore il titolo al Due Valli

        Tutto secondo pronostico: vincendo la Power Stage del Rally Due Valli, Andrea Crugnola si &egrave; aggiudicato matematicamente il suo secondo titolo Italiano. In verit&agrave; il pilota della Citroen era gi&agrave; campione prima ancora di veder spegnere il semaforo, visto che un attimo prima il suo rivale per lo scudetto, Damiano De Tommaso, non era andato pi&ugrave; in l&agrave; del 5. tempo (4. ai fini del Tricolore), quando avrebbe necessarimente dovuto piazzarsi almeno tra i primi due per tenere accesa la speranza. In ogni caso Crugnola non ha avuto tempo e voglia di fare calcoli, &egrave; partito ventre a terra e ha dominato la speciale ricavata nella discesa di Mezzane di Sotto, segnando un parziale irraggiungibile per chiunque, compreso il pilota russo Nicolay Gryazin, atteso a Verona con i favori del pronostico.&nbsp; Con i 3 punti conquistati nella Power Stage di oggi, ai fini del Campionato Italiano diventa del tutto irrilevante il risultato finale del 40. Rally Due Valli, che oggi prevede ancora il doppio passaggio sulla prova di San Francesco (lunga 12,8 km) in programma alle 18:31 e alle 21:57 e che domani disputer&agrave; altre 8 prove speciali, prima dell'arrivo in piazza Br&agrave; previsto alle 20:30. Tutto da decidere invece nel Campionato Italiano Junior, dove si annuncia una volata a quattro, con Casella, Nicelli, De Antoni e Zanin. La classifica della Power Stage del Rally Due Valli: 1. Crugnola-Ometto (Citroen C3) in 1'31"157; 2. Basso-Granai (Hyundai i20) a 0"581; 3. Albertini-Fappani (Skoda Fabia) a 0"679; 4. Gyazin-Aleksandrov (Skoda Fabia) a 1"086; 5. De Tommaso-Bizzocchi (Skoda Fabia) a 1"113.       

Il pilota Citroen conquista il suo secondo Tricolore nel prologo del Due Valli vincendo la Power Stage. Solo quinto tempo per De Tommaso

Crugnola da scudetto a Verona

        Due punti. Due piccoli, semplici e apparentemente facilissimi punti. Tanti ne basterebbero ad Andrea Crugnola per cucirsi sulla tuta il suo secondo scudetto. L&rsquo;ultimo atto del Campionato Italiano 2022, in programma da domani a Verona, potrebbe dunque assegnare il titolo gi&agrave; venerd&igrave; pomeriggio, al termine della brevissima Power Stage televisiva, i 2.14 km ricavati nella discesa di Castagn&egrave;. Veloci i conti da fare: il Due Valli, con il suo coefficiente maggiorato, mette in palio 33 punti (3 per la vittoria nella prova televisiva, che ne assegna 2 al secondo e 3 al terzo) e 30 per il successo in gara. Crugnola arriva a Verona con 124,5 punti, mentre De Tommaso ne somma 99. Il giovane inseguitore, che in una stagione ad altissimo livello ha vinto Targa Florio e Roma, se facesse bottino pieno potrebbe dunque conquistarne 33 e arrivare a 132. Poi per&ograve; dovrebbe scartare il suo peggior risultato stagionale, vale a dire l&rsquo;opaco sesto posto di Brescia, che gli &egrave; valso 6 punti. Damiano potrebbe dunque arrivare al massimo a 126. Ecco perch&eacute; Crugnola, a quota 124.5, sarebbe gi&agrave; campione chiudendo secondo la Power Stage e arrivando a 126.5, perch&eacute; a quel punto diventerebbe di fatto irraggiungibile: se nella gara intera dovesse prendere pi&ugrave; di 12 punti, il suo scarto rimarrebbe quello di Roma, se invece ne sommasse meno lo scarto diventerebbe il Due Valli stesso. Quindi Curngola campione con 2 o 3 punti in Power Stage, oppure almeno quarto in gara. De Tommaso dovrebbe invece puntare a vincere Power Stage e gara, sperando nella sfortuna del rivale. Pallottoliere a parte, il film della stagione visto in attesa dell&rsquo;atto finale del Tricolore &egrave; stato fin troppo chiaro: lotta a due tutta varesotta, con il pilota Citroen che &egrave; stato complessivamente pi&ugrave; veloce e consistente dell&rsquo;altro, tanto che senza il problema all&rsquo;acceleratore patito a Roma, si sarebbe potuti anche arrivare all&rsquo;ultima gara con i giochi matematicamente gi&agrave; chiusi. Eppure questo Crugnola fortissimo, ha trovato in De Tommaso un rivale decisamente all&rsquo;altezza, che in questa stagione ha compiuto un salto di qualit&agrave; notevolissimo, tanto da contribuire a mettere in secondo piano pi&ugrave; di un senatore. Comunque vada a finire, De Tommaso l&rsquo;obiettivo stagionale lo ha gi&agrave; centrato fin dall&rsquo;estate, riuscendo a mettere le mani sul Tricolore Promozione. Tutti contro Gryazin Conti per il Tricolore a parte, a Verona sar&agrave; tutta da gustare soprattutto la lotta per la vittoria, in una gara che grazie al suo formato - unico nel calendario 2022 - riporta un po&rsquo; al passato con la prova speciale in notturna di venerd&igrave; sera. Ci sar&agrave; di nuovo Nicolay Gryazin, alla ricerca dell&rsquo;ennesimo successo in Italia dopo aver gi&agrave; messo la firma su Alba, San Marino e Vermentino, ma il pilota russo sar&agrave; ininfluente nella lotta per il titolo, perch&eacute; trasparente da regolamento. Niente Due Valli invece per Fabio Andolfi: il programma del pilota ligure, unico tra i top driver ad aver disputato la stagione con Michelin, prevedeva l&rsquo;ultima gara solo se ancora in corsa per l&rsquo;Italiano. Con Andolfi a casa, anche il terzo posto diventa contendibile tra Albertini e Basso, entrambi a proprio modo delusi dalla stagione vissuta ed entrambi alla ricerca di un acuto per risollevarla. Nello Junior &egrave; volatona a quattro Se nel Due Ruote Motrici la partita &egrave; chiusa da un pezzo (ma il campione Mabellini potrebbe mettere la firma anche sulla Coppa Under 25) la volata vera del Due Valli sar&agrave; quella del Campionato Italiano Junior, dove in quattro si giocano il titolo all&rsquo;ultima gara: il leader Casella arriva con 81 punti e le vittorie di Sanremo e Roma, Nicelli ne ha 79 e ha vinto Adriatico e San Marino, mentre Zanin &egrave; a quota 72 con la vittoria del 1000 Miglia e De Antoni &egrave; in corsa con i suoi 65 punti, pur non avendo mai vinto. Tutti hanno le loro possibilit&agrave;, ma Nicelli &egrave; quello sulla carta favorito, visto che dopo il ritiro di Sanremo non deve scartare nulla. Anche il Cira al Due Valli dopo la rinuncia di Modena L&rsquo;annullamento del -Rally di Modena ha costretto AciSport a rivedere il calendario del Campionato Italiano Rally Asfalto. La serie &ldquo;cadetta&rdquo; si chiuder&agrave; come da previsioni a Como, ma prima si ritrover&agrave; anche al Due Valli, come gi&agrave; avvenuto nel 2020. Identico il percorso tra Ciar e Cira, ma equipaggi dell&rsquo;uno trasparenti ai fini delle classifiche dell&rsquo;altro. La verit&agrave; &egrave; che il Due Valli, per il particolare regolamento del campionato che impone di disputare al massimo sei gare, sar&agrave; disertato sia da Signor (primo in campionato) sia da Fontana che lo segue, che altrimenti non potrebbero marcare punti maggiorati dal coefficiente a Como. Al via invece Campedelli, Pinzano, Testa e Carella.       

Parte domani l'ultimo atto del braccio di ferro tra Crugnola e De Tommaso per il Campionato Italiano Assoluto Rally 2022. Il pilota Citroen, favorito, potrebbe chiudere la partita gi&agrave; nella Power Stage

Al Due Valli  si assegna il Tricolore 2022

        Lo aveva promesso, alla vigilia del Ciocco. Spiegando che no, non avrebbe corso la gara di casa, Paolino Andreucci aveva comunque assicurato che nel corso della stagione una comparsata nel Campionato Italiano Assoluto l'avrebbe sicuramente fatta. Promessa mantenuta, perch&eacute; nell'elenco iscritti - assai corposo - del Rally di Alba, quarta prova del Tricolore in programma venerd&igrave; 24 e sabato 25 - c' davvero anche l'undici volte campione. Con l'ultima evoluzione delle coperture MRF per l'asfalto il campionissimo correr&agrave; per s&eacute; stesso e per la gloria, visto che non essendo iscritto al CIAR non prender&agrave; punti, ma sar&agrave; comunque un importantissimo punto di riferimento per tutti. Una sfida nella sfida quella in programma sugli asfalti piemontesi, che per la prima volta fanno parte dell'Assoluto, visto che contro i nostri Crugnola, De Tommaso, Andolfi, Albertini, Basso e compagnia cantante, ci saranno anche tanti bei nomi del rallismo internazionale che conta. Primo su tutti lo spagnolo Efrem Llarena, attuale leader del Campionato Europeo. Poi Nikolay Gryazin, Stephane Lefebvre e Hayden Paddon. Tutta gente che accelera decisa. Per l'Italiano la gara nelle Langhe rappresenta uno snodo cruciale: quarta prova delle sette in programma con la lotta ravvicinata tra Andrea Crugnola (66,5 punti) e Damiano De Tommaso (61 punti), seguiti da Fabio Andolfi a quota 43, da Stefano Albertini a 33 e da Giandomenico Basso fermo a 28. Al campione in carica serve un acuto, se non per rimettersi in corsa per il titolo, almeno per dare una svolta alla stagione. Partenza alle 15:30 di venerd&igrave; da piazza San Paolo ad Asti, poi la Power Stage televisiva alle 16:30. Il giorno dopo tutto il resto, con quattro prove speciali da ripetere due volte - tutte lunghe poco meno di 15 km - prima dell'arrivo finale alle 19:35 ad Alba in via della Liberazione. Gara nuova per tutti e format completamente diverso dagli altri rally del CIAR: si aspettano, dunque, sorprese.       

Nella quarta prova dell'Assoluto, che ha 189 equipaggi iscritti in totale, torna una tantum anche Paolo Andreucci. Al via, contro i migliori dei nostri, anche il leader dell'Europeo

Il CIAR riparte da Alba con numeri record

        Di nuovo loro, l'un contro l'altro armati. Andrea Crugnola contro Craig Breen, un anno dopo quel Sanremo finito con la classifica riscritta e le polemiche per il gioco di squadra "saltato" il casa Hyundai. Lo scorso anno il Rally di Sanremo &egrave; vissuto tutto sul duello tra il pilota italiano e quello nordirlandese e ora il copione &egrave; pronto a ripetersi, anche se entrambi hanno lasciato la Hyundai senza troppi rimpianti.&nbsp; Crugnola &egrave; tornato a correre con la stessa Citroen C3 Rally 2 con cui si &egrave; aggiudicato il Campionato Italiano 2020, mentre Breen ha finalmente trovato un posto in pianta stabile nel WRC, firmando un biennale con M-Sport. Eppure a Craig, innamoratissimo dell'Italia e delle sue gare, &egrave; rimasta una gran voglia di cimentarsi nel Tricolore e di rincorrere quello scudetto cui lo scorso anno ha dovuto rinunciare dopo aver disputato le prime gare. Una voglia concreta, tanto che Breen - al via con la Ford Fiesta Rally 2 della G-Car - si &egrave; iscritto pure al campionato, lanciando un segnale forte circa le proprie intenzioni. Del resto, Safari a parte che &egrave; concomitante con il Rally di Alba, il resto del calendario consentirebbe al pilota Ford di conciliare i propri impegni nel Mondiale con la rincorsa all'Italiano.&nbsp; Una "grana" in pi&ugrave; per i nostri, che a Sanremo dovranno vedersela anche con Mads &Oslash;stberg, che sar&agrave; per&ograve; trasparente visto che non si &egrave; iscritto al campionato. L'edizione numero 69 del Sanremo, che scatter&agrave; domani alle 14 con la cerimonia di partenza dalla vecchia stazione e con la Power Stage a Bajardo alle 15:00 &egrave; gi&agrave; una prova d'appello per qualcuno. Per Giandomenico Basso e la Hyundai, tanto per iniziare, che al Ciocco hanno raccolto i punti del terzo posto, senza per&ograve; mai essere in corsa per la vittoria. Di riscatto ha un gran bisogno pure Fabio Andolfi, che sulle strade di casa vuol subito far dimenticare un Ciocco davvero opaco e ribadire di essere - a tutti gli effetti - pure lui uno con cui fare i conti per il titolo.&nbsp; Altri invece cercheranno conferme: Damiano De Tommaso, per esempio, che dopo la splendida medaglia d'argento presa in Toscana, arriva a Sanremo carico a molla. Come i dieci ragazzi del "nuovo" Tricolore Junior, pronti a sgomitare all'esordio sulle Renault Clio Rally 5 gestite da Motorsport Italia.&nbsp; Cinque le prove speciali in programma venerd&igrave; 8 aprile, con la Power Stage e le due ripetizioni di Vignai e Bignone, col secondo passaggio in notturna. Il sabato altre sei speciali tra Teglia, Langan e Semoigo, prima dell'arrivo di fronto al Casin&ograve; alle 17:20.&nbsp;       

Un anno dopo si ripete il duello che ha infiammato l'ultima edizione della gara ligure con Breen che torna e pensa anche al Tricolore

Breen contro Crugnola a Sanremo

        Si comincia, finalmente. Al termine di un inverno breve, passato carico di incertezze, dopo una rivoluzione cha ha cambiato molto nel massimo campionato di rally in Italia. Il nome, innanzitutto: non pi&ugrave; CIR (Campionato Italiano Rally) ma CIAR (Campionato Italiano Assoluto Rally - Sparco), con quell'aggettivo in pi&ugrave; a sottolineare che s&igrave; - la "Serie A" del traverso nostrano resta proprio questa, nonostante le gare siano scese da otto a sette e nonostante nel 2022 si correr&agrave; solo su asfalto. Proprio cos&igrave;, via la terra nell'Assoluto (ma resta il Campionato Italiano Rally Terra che inizier&agrave; tra un paio di settimane in Val d'Orcia, cos&igrave; come resta una serie cadetta su asfalto, il CIRA che scatter&agrave; invece a fine aprile all'Elba) per dare vita a una veste inedita del Tricolore. Si comincia questo fine settimana con il Rally del Ciocco, per poi passare a Sanremo, Targa Florio, Alba, Roma, 1000 Miglia e Due Valli. Gare leggermente pi&ugrave; lunghe rispetto agli ultimi due anni - 120 km di prove speciali suddivise tra una breve tappa il venerd&igrave; pomeriggio e un'altra un po' pi&ugrave; corposa il sabato - e per il resto tante conferme in una formula che &egrave; stata leggermente rivista ma non stravolta. A fare a botte col cronometro non i numeri straripanti dell'anno passato, ma comunque almeno quattro equipaggi in grado di lottare per la vittoria (e dunque per il campionato) in ogni gara. Col numero 1 sulle portiere in Garfagnana partir&agrave; il campione in carica Giandomenico Basso (Lorenzo Granai alle note), che ha scelta la Hyundai i20N Rally 2 della Friulmotor per difendere un titolo. Sar&agrave; lotta vera per l'espertissimo pilota veneto, soprattutto contro Andrea Crugnola e Pietro Ometto. L'equipaggio che propro nel 2021 ha difeso i colori Hyundai, ritrova quest'anno quello Citroen, con cui fu campione nel 2020. Per Crugnola e per la squadra diretta sul campo da Fabrizio e Michele Fabbri la voglia di vincere &egrave; tantissima. Partono carichi a mille anche Fabio Andolfi e Manuel Fenoli, sulla Skoda Fabia di Munaretto, supportati da un progetto tutto ligure e con le gomme Michelin a differenziarli dagli altri top. Da tenere d'occhio fin dai primi metri anche Stefano Albertini e Danilo Fappani (Skoda Fabia by PA Racing) che dopo aver vinto lo scorso anno il 1000 Miglia ed essere stati in testa al campionato nella prima parte della stagione, vogliono calare l'asso immediatamente. Appena dietro qualche pilota cui la definizione di outsider fa fin stretta: tipo Rudy Michelini (Volkswagen Polo) che in Toscana ha in passato brillato, o Giacomo Scattolon, velocissimo quando in giornata. E poi i pi&ugrave; giovani Tommaso Ciuffi e Damiano De Tommaso, ansiosi di raccogliere quanto seminato lo scorso anno. Pure tra le Due Ruote Motrici ci sar&agrave; da mettersi comodi per gustarsi la faccenda. Due nomi su tutti, giusto per cominciare: Luca Bottarelli (Peugeot 208 Rally4) contro Andrea Mabellini (Renault Clio Rally4). Prima prova del Ciocco la Power Stage televisiva, in programma venerd&igrave; 4 marzo alle 15:29. &Egrave; la Power Stage, che assegner&agrave; punti da sommare al risultato finale e che verr&agrave; trasmessa in diretta televisiva. &Egrave; il tratto finale della storica Massa-Sassorosso, &egrave; interamente in discesa veloce e comprende gli spettacolari tornanti che hanno contribuito a rendere famosa questa speciale.       

Al via venerd&igrave; in Garfagnana il Campionato Italiano Assoluto Rally Sparco. Il campione in carica Basso con la Hyundai sfida Crugnola che ritrova la Citroen con Andolfi e Albertini pronti a sparigliare le carte

Parte dal Ciocco il Tricolore Rally 2022

        Scambi di volanti e storie che si incrociano in un Campionato Italiano Assoluto Rally che finalmente trova i propri protagonisti, a meno di due settimane dal via della stagione. Proprio nei giorni in cui Giandomenico Basso si trova in Svezia a seguire i test di Lorenzo Bertelli con la Ford Puma Rally 1 (che come noto non correr&agrave; la seconda prova del Wrc ma che ha comunque voluto provare a fondo la vettura di M-Sport sulle nevi svedesi) &egrave; arrivata la firma dell'accordo che lega il vincitore dello scudetto 2021 alla Friulmotor, squadra che schierer&agrave; anche quest'anno la Hyundai i20 Rally2. Per Basso una sfida importante, quella di portare la vettura coreana al primo titolo tricolore, con l'aiuto di Pirelli e il supporto importante di Hyundai Customer Racing. Al suo fianco, come sempre, Lorenzo Granai. Interessante la sfida diretta con Andrea Crugnola, pilota Hyundai nel 2021 in una stagione nella quale ha raccolto molto meno di quanto avrebbe meritato e ora pronto a risalire sulla Citroen C3 Rally2 con cui si era laureato campione nel 2020. Il talentuosissimo pilota varesino torner&agrave; dunque a essere un pilota Citroen, nella squadra da sempre ben diretta dalla famiglia Fabbri e con la certezza di poter disporre di materiale di prim'ordine, seguito con un occhio di riguardo dal reparto corse del Double Chevron. Un bel braccio di ferro dunque, tra due dei pi&ugrave; forti piloti, in Italia e non solo. Con diversi altri bei nomi pronti a mettersi in mezzo, a iniziare da Stefano Albertini e Fabio Andolfi, entrambi al via della serie con due Skoda Fabia, entrambi decisamente intenzionati a dimostrare che le belle cose fatte vedere l'anno passato sono state tutt'altro che un fuoco di paglia.       

Il Campione Italiano in carica passa alla Hyundai con cui difender&agrave; lo scudetto nel CIAR che parte dal Ciocco a inizio marzo, mentre Andrea Crugnola ritrova la Citroen con cui ha trionfato nel 2020

Basso contro Crugnola nel Tricolore Rally

        Se vorr&agrave; tenersi attaccato lo scudetto alla tuta, Andrea Crugnola sa che dovr&agrave; essere pi&ugrave; che perfetto nelle ultime manches dell'Italiano. Da Brescia alla Toscana, dal 1000 Miglia alla Liburna, passando per il Due Valli, si gioca gran parte - se non tutta - della campagna Tricolore di Hyundai Italia e del Campione Italiano in carica, che si &egrave; unito alla filiale italiana della squadra coreana proprio all'inizio della stagione. Finora non &egrave; andata come sperato: migliori piazzamenti il secondo posto di Sanremo e delle polemiche infinite e l'ottimo argento conquistato a Roma alle spalle di Basso. Prima, per&ograve;, le difficolt&agrave; del Ciocco, il motore saltato alla vigilia del Targa Florio, l'amortizzatore che lo ha messo ko al San Marino. Una lunga fila di guai che al momento impedisce al fortissimo Andrea di andare pi&ugrave; in l&agrave; del quarto posto in campionato, con 47.5 punti, con Basso in testa a quota 76 davanti ad Andolfi (64.5) e Breen 57.5). Il pallottoliere afferma che il varesino pu&ograve; ancora farcela, a patto per&ograve; - appunto - di essere pi&ugrave; che perfetto nelle ultime tre gare in programma. Ecco spiegata dunque la volont&agrave; di Hyundai di anticipare i tempi e di affidare la nuova i20 Rally 2 a Crugnola gi&agrave; questo fine settimana al Rally del Friuli, per una gara test davvero utilissima per preparare il 1000 Miglia. La vettura rappresenta un grossissimo passo in avanti rispetto alla sua progenitrice, "deve" essere migliorata in tutto ed &egrave; l'arma in pi&ugrave; per Crugnola per giocarsi tutte le sue carte nel finale del Cir. Un finale da preparare nel modo migliore, iniziando proprio dagli asfalti friuliani, sui quali nel 2019 (quando la gara era valida per il Tricolore) Crungola chiuse secondo alle spalle di Rossetti. L'edizione 2021, valida per il CiWrc, sar&agrave; comunque un gran bel banco di prova, visto che nella classe R5/Rally 2 si annuncia una gran battaglia, con lo stesso Rossetti (Hyundai R5 - BRC) e Carella, in testa al campionato con la sua Skoda Fabia. "&Egrave; stata una bella sorpresa ricevere una telefonata da Hyundai Motorsport che ci proponeva di correre a Udine con la nuova i20 N Rally2 - dice Andrea Crugnola. Ho avuto modo di conoscere la vettura solamente in una breve giornata di test, 40-50 km, in cui &egrave; nata subito un'ottima intesa: l'ho trovata facile, intuitiva e gi&agrave; con un ottimo assetto. Le nostre strade sono molto diverse da quelle che si incontrano nelle altre gare in Europa e poter avere gi&agrave; di base una vettura agile e precisa, sar&agrave; di grande aiuto nella guida. Non mi pongo particolari obiettivi dal Rally del Friuli, che ho corso solo un paio di volte e dove avr&ograve; al mio fianco un nuovo navigatore. Affronteremo la gara con l'intento di scoprire l'auto strada facendo assieme agli ingegneri Hyundai e ai tecnici di Pirelli, lavorando su alcuni dettagli per renderla pi&ugrave; vicina alle mie caratteristiche di guida. Voglio prepararmi bene per la finale del Campionato Italiano Rally e Udine rappresenta un'ottima opportunit&agrave; per presentarci al meglio al rush finale con la nuova i20 N Rally2". La Rally 2 ha debuttato a livello mondiale lo scorso fine settimana a Ypres, vincendo il WRC2 con Huttunen ma venendo fermata da una noia elettrica con Oliver Solberg. Quella per Crungola in Friuli sar&agrave; gestita dalla Friulmotor, che gi&agrave; cura il programma nel Cir. Per Crungola anche un nuovo (ma provvisorio) navigatore: sar&agrave; Gabriele Zanni, abituale co-driver di Giorgio Cogni, ad affiancarlo, visto che Pietro Ometto aveva gi&agrave; preso un altro impegno per la gara.       

Gara test al Rally del Friuli per Hyundai Motorsport che schiera la nuova i20 N Rally2 in vista della volata finale del Tricolore. Il team sviluppa la nuova vettura nata ad Alzenau per le strade italiane

Crugnola si gioca tutto con la nuova Hyundai i20 N Rally2

        Il caso Veiby continua a produrre effetti anche ben oltre la conclusione del Rally del Portogallo, dove il pilota norvegese &egrave; stato escluso, accusato di aver eluso i protocolli anti Covid, rimediando pure una sospensione di sei mesi. Un fatto di cui ora purtroppo fa indirettamente le spese anche Andrea Crugngola, che avrebbe dovuto prendere il via del Rally d'Italia - in programma dal 2 al 4 giugno - su una Hyundai i20 R5 ufficiale, seguita in gara dallo stesso team che schiera abitualmente Veiby, i cui uomini sono per&ograve; stati messi in quarantena dopo essere stati a stretto contatto con il driver scandinavo. Salta cos&igrave; il rientro di un pilota italiano schierato da una casa ufficiale in una gara del Mondiale (l'ultimo era stato Gigi Galli, ai tempi della Mitsubishi). Per Crugnola viene meno, oltre all'opportunit&agrave; di competere nel Wrc 2 in Sardegna, la possibilit&agrave; di svolgere una gara importantissima anche in vista del San Marino, che a fine giugno segner&agrave; la ripresa delle ostilit&agrave; nel Tricolore.       

Il nostro pilota, iscritto alla gara con la Hyundai i20 R5, non potr&agrave; prendere il via perch&eacute; la sua squadra &egrave; bloccata dalle norme anti-Covid

Crugnola costretto a saltare il Rally d'Italia

I campioni italiani Rally ricevono il premio Casco d&rsquo;Argento Tricolore e commentano il successo nel Campionato insieme al direttore Andrea Cordovani

Caschi d'Oro 2020, le premiazioni di Crugnola e Ometto

        Firme? Per il momento nessuna. Parole, abboccamenti, intese, anche promesse certo. Ma il matrimonio tra Andrea Crugnola - Campione Italiano Rally 2020 - e Hyundai ancora non s'&egrave; celebrato. I due si piacciono molto e da molto, non &egrave; un mistero. Addirittura dal 2019, quando il talento varesino fu chiamato da Andrea Adamo in persona a un test di sviluppo della i20 R5. Il modo di lavorare di Crugnola fu subito apprezzato da Adamo, che in quell'occasione ebbe a dirsi pi&ugrave; che soddisfatto del lavoro svolto. Ora le strade sono vicine a incrociarsi, per dare a Crugnola una vettura con cui difendere il titolo 2020 dopo il passo indietro di Citroen e per dare a Hyundai una chanche di mettersi davvero in mostra pure nel Bel Paese. Sulla strada che dovrebbe portare Crugnola a vestirsi di azzurro, una trattativa in parte pi&ugrave; complicata di quel che appare, che coinvolge al momento due squadre (lo Hyundai Rally Team Italia di Riccardo Scandola e la Friulmotor di Claudio Ce Cecco) con all'orizzonte la nuova i20 Rally2, in arrivo nel corso della stagione. Se son rose...       

Il campione 2020 e la casa coreana vicini a un accordo per disputare insieme il Tricolore. Ma la firma ancora non c'&egrave; e la squadra resta da decidere.

Hyundai corteggia Crugnola per il Tricolore

        Popi Amati - lo storico e ultra vincente diesse del Leone - l'aveva fatto intuire nelle 4 pagine di intervista in edicola su Autosprint proprio in questi giorni: "Troppo forte la crisi nel mercato dell'auto, non ho certezze sui programmi 2020 per Citro&euml;n e Peugeot". Gi&agrave;, troppo forte lo shock sul mercato dell'auto causato dalla pandemia di Covid e dai lunghi mesi di blocco totale di ogni attivit&agrave; economica, per "giustificare" la presenza ufficiale nei rally italiani di Citro&euml;n e Peugeot, come ufficializzato oggi da un comunicato stampa di PSA Italia. Poche righe che vanno interpretate: "Alla luce della pubblicazione del nuovo calendario del Campionato Italiano Rally 2020, la Citro&euml;n C3 R5 e la Peugeot 208 Rally 4 (di imminente debutto) saranno gestite privatamente dal team F.P.F. Sport di Fabrizio e Michele FABBRI con il consueto supporto tecnico di Pirelli. Confermati gli equipaggi Andrea CRUGNOLA - Pietro OMETTO per la Citro&euml;n C3 R5 e Paolo ANDREUCCI &ndash; Anna ANDREUSSI per la 208 Rally 4. Groupe PSA Italia augura in bocca al lupo a F.P.F. Sport e ai piloti, con l&rsquo;auspicio che possano contribuire ad arricchire la sua lunga storia di successi rallistici nel nostro Paese. Un ritiro dunque? Niente affatto. Piuttosto un passo di lato - pi&ugrave; che indietro - resosi necessario dalle circostanze eccezionali che stiamo vivendo e che purtroppo sembrano destinate a lasciare lunghi strascichi in campo economico. Citro&euml;n e Peugeot ci saranno ancora dunque, Crugnola potr&agrave; giocarsi le sue carte per il titolo Assoluto e Andreucci potr&agrave; dare l'assalto al 2Rm con la nuova Peugeot 208 Rally 4. Tutto come da programma, solo senza i crismi dell'ufficialit&agrave;. Sperando che anche questa sia solo una parentesi in un anno da lasciarsi alle spalle.       

Il Gruppo PSA Italia conferma i programmi nel Tricolore ma solo in forma privata. Le vetture per Andrea Crungola e Paolo Andreucci verranno schierate ancora dalla F.P.F. Sport dei Fabbri

Citroën e Peugeot nel CIR da privati

        Lo avevamo anticipato fin dalla (tribolatissima) fine del Tricolore 2019 e oggi, finalmente, la notizia &egrave; diventata ufficiale: sar&agrave; Andra Crugnola, navigato da Pietro Elia Ometto, a dare la caccia al Cir 2020 al volante della C3 R5 schierata da Citro&euml;n Italia. Per il pilota varesino classe 1989, che nel 2019 &egrave; stato il pilota capace di aggiudicarsi pi&ugrave; prove speciali nel Campionato Italiano, si tratta di un ritorno sotto le insegne del Double Chevron, di cui ha gi&agrave; vestito i colori nel 2011 all'epoca della DS3 R3T. Queste le prime parole di Andrea Crugnola da pilota Citro&euml;n : &laquo;Sono particolarmente orgoglioso di affrontare il CIR 2020 insieme a Citro&euml;n Italia. Per me &egrave; un piacevole ritorno all&rsquo;interno di un team con cui ho gi&agrave; collaborato in passato. Si tratta di una grande sfida, perch&eacute; insieme a Pietro avremo modo di confrontarci con avversari di grande esperienza su una vettura per noi tutta da scoprire ma che ha dimostrato grande affidabilit&agrave; ed elevate prestazioni nella stagione passata. Per cui siamo pronti a iniziare e cercheremo di essere competitivi fin da subito, sapendo che possiamo contare su un team molto valido, di grande esperienza, che da lungo tempo affianca Groupe PSA nel mondo del motorsport&raquo;. Ufficializzato l'ingaggio di Crugnola da parte di Citro&euml;n, si attendono ora i movimenti di mercato degli altri top driver del CIR, a iniziare dal campione Giandomenico Basso, che difender&agrave; ancora le insegne della Loran.       

Citro&euml;n Italia rilancia la sfida nel Tricolore Rally e affida la sua C3 R5 al pilota lombardo, che torna a vestire i colori della casa francese a distanza di nove anni

Crugnola sale sulla Citroen C3 ufficiale nel Tricolore

        VERONA - Un dominio netto, assoluto, inattaccabile. Andrea Crugnola, tornato al volante della Volkswagen Polo R5, ha vinto di forza la 37. edizione del Rally Due Valli, portandosi a casa 15 punti pesantissimi per la classifica di campionato. Il pilota varesino ha preso il comando sin dai primi metri e non l'ha mai mollato. Ha iniziato spingendo forte, tanto da scavare in fretta un solco insomontabile tra s&eacute; e gli altri big del Tricolore. Nessuno &egrave; mai apparso in grado di avvicinarlo, n&eacute; ieri nel doppio passaggio sulla prova di Erbezzo, n&eacute; oggi sulle quattro frazioni da ripetere due volte. Lo aveva detto, del resto, di non sentirsi affatto appagato dal successo nel Tricolore Asfalto e di voler puntare al piatto grosso e con questa vittoria ha posto le basi per presentarsi all'appuntamento decisivo di Montalcino con le carte in regola per continuare a sperare. Sar&agrave; una volata a quattro, che in virt&ugrave; del coefficiente 1.5 assegnato alla gara toscana, tiene ancora in corsa i primi quattro della classifica provvisoria. Alle spalle di Crugnola ha chiuso Simone Campedelli. Il pilota della Orange 1, che ieri ha patito qualche piccolo problema di elettronica, non ha mai trovato il feeling completo con l'assetto della sua Ford Fiesta, trovandosi in difficolt&agrave; nei tratti con minor aderenza. La medaglia d'argento finale gli basta per&ograve; per mettersi al secondo posto anche in campionato ad alitare sul collo di Giandomenico Basso. Anche l'attuale leader del Tricolore ha per&ograve; qualche motivo per sorridere: in una gara che sulla carta poteva risultare difficilissima considerando il fattore pneumatici, Giandomenico &egrave; riuscito a contenere i danni e a portare a casa un podio prezioso. Vero &egrave; che il pilota della Skoda &egrave; quello pi&ugrave; penalizzato dagli scarti e vero pure che in Toscana toccher&agrave; a lui pulire la strada agli altri, ma intanto davanti c'&egrave; ancora lui. Peggio, molto peggio, &egrave; andata a Luca Rossetti, che nella sesta prova speciale ha visto le due gomme di sinistra andare a terra contemporaneamente. I segni sui battistrada lasciano pochi dubbi e hanno fatto tornare i fantasmi dei chiodi, con tanto di veleni e polemiche. Un episodio che mai avremmo voluto vedere e che di fatto avvelena il clima di una stagione sin qui bellissima. Doppia foratura che &egrave; costata la gara all'ufficiale Citroen, ma che potrebbe costargli anche il campionato: presentatosi 2. del Cir alla vigilia, in una gara vinta nelle ultime due edizioni, &egrave; ripartito da Verona al 4. posto. La squadra ha presentato un esposto ai commissari sportivi, dopo che comunque i commissari tecnici hanno costatato che le due forature erano pienamente compatibili con oggetti metallici appuntiti. Unica consolazione &egrave; che in Toscana trover&agrave; le strade pi&ugrave; pulite, ma difficile che gli basti per ribaltare una situazione in parte compromessa. La classifica finali del 37. Rally Due Valli: 1. Crugnola-Ometto (Volkswagen Polo R5) in 1.44'27"3; 2. Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) a 11"6; 3. Basso-Granai (Skoda Fabia R5) a 26"3; 4. Bottarelli-Pasini (Skoda Fabia R5) a 2'02"3; 5. Rusce-Farnocchia (Skoda Fabia R5) a 3'41"4. La classifica provvisoria del CIR: 1. Basso 84,5 punti (69 validi); 2. Campedelli 68,75 punti (68 validi) 3. Crugnola 67,25 (64,25 validi) 4. Rossetti 65,50 (61,50 validi).       

Il pilota varesino, gi&agrave; matematicamente vincitore del Campionato Italiano Rally Asfalto, vince alla grande il Rally Due Valli e torna prepotentemente in corsa per il titolo Assoluto. Veleni per la doppia foratura di Rossetti.&nbsp;

Crugnola domina a Verona e si rilancia nel Tricolore

        VERONA - "I segni sul battistrada sono compatibili con quelli lasciati da un chiodo e la perdita di pressione viene proprio da quei fori". I commissari tecnici, che da qualche minuto hanno finito di esaminare le due gomme riportate al parco assistenza di Verona da Luca Rossetti, non hanno dubbi. Quei segni possono essere stati provocati da un oggetto metallicco appuntito. Un oggetto che - di fatto - ha tolto ogni speranza al pilota friulano e a Citroen Italia di giocarsi le residue speranze di scudetto in vista della volata finale al Tuscan Rewind, che chiuder&agrave; la stagione. Impossibile dire se dietro a quei chiodi ci sia dolo o semplice fatalit&agrave;, ma resta il fatto che ancora una volta il clima del Tricolore viene avvelenato da un episodio poco chiaro. Un peccato, soprattutto alla fine di una stagione bella e appassionante come questa. Al momento la squadra non ha presentato alcun esposto ufficiale, ma c'&egrave; tempo fino a dopo l'esposizione delle classifiche per farlo. In linea del tutto teorica, accertato il dolo, i commissari sportivi potrebbero anche decidere di assegnare a Luca Rossetti un tempo ritenuto congruo, togliendogli di fatto il ritardo accumulato nel sostituire i due pneumatici forati. Al momento, quando mancano tre prove speciali al termine della gara, Rox occupa la settima posizione, staccato di 4'26" dal leader Crugnola.&nbsp;       

Fa discutere quanto accaduto al pilota di Citroen Italia durante la 6. prova speciale. Il pilota friulano ha forato le due gomme di sinistra sulla sua C3. Torna lo spettro dei chiodi...

Doppia foratura con polemica e quasi quattro minuti persi per Rossetti. Addio titolo?

VERONA - Per dichiarare ufficialmente la tregua notturna mancano ancora i 1.710 metri avanti e indietro nel parcheggio dello stadio Bentegodi, ma &egrave; difficile immaginare che la solita sfida one-to-one che chiuder&agrave; il venerd&igrave; del Due Valli, possa ribaltare una classifica provvisoria scritta dalla doppia ripetizione della prova di Erbezzo, che con i suoi 22.38 km &egrave; la pi&ugrave; lunga della gara. Sui saliscendi cari a Umberto Scandola (che stavolta al Due Valli fa da spettatore) Andra Crugnola ha offerto lezioni di guida a tutto il resto della truppa. Il pilota varesino, tornato al volante della Volkswagen Polo dopo aver disputato la parte centrale della stagione con la Skoda Fabia, &egrave; stato semplicemente inavvicinabile. Perfetto quanto a velocit&agrave; e concretezza, Crugnola ha bastonato tutti sia nel primo sia nel secondo passaggio e ha soprattutto chiarito che dopo aver messo le mani sullo scudettino riservato agli asfaltisti ha tutta l&#39;intenzione di dire la sua fino all&#39;ultimo pure per l&#39;Assoluto.&nbsp;  Alle sue spalle ha per ora di che sorridere Giandomenico Basso, che approfittando di quache problema di troppo di Simone Campedelli nella seconda Erbezzo, ha segnato un tempo che gli vale la medaglia d&#39;argento provvisoria. L&#39;attuale leader del Tricolore &egrave; quello per ora pi&ugrave; penalizzato dal gioco degli scarti, ma sa bene che un risultato come quello che per lui sta maturando sarebbe davvero preziosissimo in vista della volata finale. Meno soddisfatto Campedelli: il pilota della Ford Orange 1 paga appena quattro decimi all&#39;avversario, sapendo per&ograve; di aver bisogno di qualcosa in pi&ugrave; per sentirsi pienamente in corsa.&nbsp;  Peggio va al momento a Luca Rossetti: il vincitore di Udine, pilota ufficiale Citroen Italia, si &egrave; girato sull&#39;ultima curva della PS 2 e accusa pure qualche noia al cambio. Anche per lui la vittoria &egrave; un obbligo e anche per lui, che ha vinto le ultime due edizioni del Due Valli la speranza &egrave; che domani la ruota giri.&nbsp;  La classifica provvisoria del Rally Due Valli dopo due prove speciali: 1. Crugnola-Ometto (Volkswagen Polo R5) in 27&#39;54&quot;9; 2. Basso-Granai (Skoda Fabia R5) a 15&quot;4; 3. Campedelli-Canton (Ford Fiesta R5) a 15&quot;8; 4. Rossetti-Mori (Citroen C3 R5) a 20&quot;0; 5. Bottarelli-Pasini (Skoda Fabia R5) a 53&quot;9. 

Nel peunultimo atto del Tricolore, in corso a Verona, il pilota della Volkswagen Polo strapazza gli avversari nelle prime due prove speciali. Il varesino precede Basso e Campedelli in una lotta davvero infuocata

Crugnola domina il primo giorno al Due Valli

&ldquo;Le polemiche ed i fatti che hanno accompagnato l'ultimo scontro per il Campionato Italiano Rally Junior al Rallye di Sanremo saranno oggetto di verifica da parte della Procura Federale&rdquo;. Inizia cos&igrave; il comunicato ufficiale che certifica quella che gi&agrave; a Sanremo era quasi una certezza: i chiodi trovati da Andrea Carella, sulla strada che avrebbe potuto condurlo a diventare il Campione Italiano Junior 2013, saranno oggetto di un&rsquo;attenta valutazione nelle sedi competenti, per cercare di capire cosa sia successo ed eventualmente per porvi rimedio. Del resto il pilota piacentino, che gi&agrave; durante la gara aveva chiesto giustizia, non aveva nascosto il proprio stato d&rsquo;animo, dicendosi certo di sapere chi fosse l&rsquo;autore del sabotaggio ed aggiungendo che qualcuno, nei giorni precedenti, era arrivato addirittura a minacciarlo. Dunque il campionato che Andrea Crugnola si &egrave; aggiudicato comunque con merito, dopo una stagione quasi perfetta, potrebbe riservare altre sorprese. Anche questa volta il verdetto potrebbe essere riscritto dalla giustizia sportiva, proprio come nel caso di Scandola al San Martino di Castrozza 2012, che si vide assegnare la vittoria a tavolino dopo aver trovato chiodi a tre punte sulla penultima speciale. Con buona pace &ndash; si fa per dire &ndash; di Alessandro Bosca, a sua volta vittima di foratura pi&ugrave; che sospetta in Friuli ma per il quale nessuno ha mosso un dito. Daniele Sgorbini 

La Procura Federale si occuper&agrave; del sabotaggio ai danni di Carella

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