&Egrave; andata bene a met&agrave; l&rsquo;esordio in DTM di Andrea Dovizioso a Misano. Si &egrave; cimentato in una delle categorie del motorsport pi&ugrave; difficili che esistano, con &ldquo;mostri&rdquo; da 610 cavalli e piloti professionisti molto smaliziati. Su una pista che conosceva a memoria, ma con le motoGP non certo con le automobili che richiedono traiettorie e punti di frenata ben diversi. E alla fine Dovizioso ha raccolto un 12&deg; e un 15&deg; posto nelle due manches, dove ha guidato bene e ha commesso un solo erroruccio veniale: un testacoda in gara-2 alla penultima curva, a 6 giri dalla fine, mentre era in lotta con l&rsquo;Aston Martin di Von Habsburg. In quel frangente Dovi ha perso 18&rdquo; e la possibilit&agrave; di confermare lo stesso 12&deg; posto della prima gara di sabato. Dovizioso per&ograve; si &egrave; divertito nei duelli al volante dell&rsquo;Audi RS5 DTM che in versione 2019 adesso monta motore 4 cilindri 2 litri turbo invece che il V8 aspirato degli anni precedenti.  Dovizioso si &egrave; meritato i complimenti di tutto il mondo del DTM per il suo approccio professionale e ragionato a una categoria per lui aliena e imbottita di piloti di altissimo livello. Pensate che sia in prova che in gara &egrave; stato davanti a uno smaliziato come Paul Di Resta, ex pilota F1 e ex campione del DTM qualche anno fa.  Le difficolt&agrave; nell&#39;approccio del Dovi  Dovi ha fatto fatica nei primi giri con l&rsquo;Audi a percorrere in pieno il curvone di Misano, che si affronta ad oltre 250 km/h. &quot;Ci ho messo sei giri per tenere il piede gi&ugrave;&quot;, ha ammesso &quot;perch&eacute; in moto siamo abituati a chiudere il gas e ho dovuto trovare la confidenza con l&rsquo;effetto suolo delle macchine. Un conto &egrave; quando te lo spiegano a parole con la telemetria, un conto &egrave; quando sei seduto in macchina e devi affrontarla dal vero!&quot;. I suoi tempi sul giro sono andati via via progredendo: nelle prime libere del venerd&igrave; Dovi prendeva oltre 2&rdquo; dai primi, poi in qualifica il distacco &egrave; sceso a 1&rdquo;7 e in gara-1 il suo giro pi&ugrave; veloce &egrave; stato appena di 1&rdquo;1 pi&ugrave; lento di quello del vincitore, Rast. In gara-2 invece, dove sperava di migliorarsi ed entrare nei top ten, Dovizioso invece ha faticato di pi&ugrave;. Dopo una bellissima partenza in cui ha guadagnato diverse posizioni salendo per pochi istanti anche al 10&deg; posto, &egrave; stato pian piano superato dagli avversari. Il testa-coda nel finale lo ha penalizzato e i suoi tempi sul giro &egrave; risultato un decimo pi&ugrave; alto che in gara-1 e i distacco cronometrico dal pi&ugrave; veloce&nbsp; in pista &egrave; salito a 2&rdquo;1.  Wittmann e Muller i re di Misano  Le due corse di Misano sono state vinte dalla BMW di Wittmann al sabato e dalla Audi di Nico Mueller alla domenica. Ma il vero dominatore del week end &egrave; stato il tedesco Ren&eacute; Rast, il pi&ugrave; veloce in pista capace di stabilire due pole position e di guidare le due corse fino a due imprevisti. In gara-1 Rast &egrave; stato fregato da una safety car uscita dopo pochi giri di gara che ha favorito il pilota della BMW, Wittmann. Questi, scattando dalla pit lane, ha dato si &egrave; fermato a fare il pit stop obbligatorio al primo giro scommettendo su un safety car che &egrave; puntualmente arrivata rimettendolo clamorosamente in gioco. In quel modo Wittmann ha recuperato nella sosta oltre 20&rdquo; secondi che si &egrave; ritrovato ad amministrare nel finale vincendo la gara. In gara-2 invece Rast sembrava avviato a prendersi la rivincita ma una foratura a met&agrave; gara lo ha obbligato a raggiungere lentamente i box e il tempo perso lo ha fatto scendere al terzo posto, dietro anche la BMW di Philippe Eng. Ma il podio (e i 3 punti extra della pole) gli sono bastati per schizzare in testa al campionato con 93 punti contro gli 83 di Eng e i 76 di Mueller. 

Witmann e Muller sono i vincitori a Misano. Dovizioso, dall&#39;esperienza sulle ruote coperte, porta a casa un 12&deg; e un 15&deg; posto

DTM, Misano: Wittmann e Muller protagonisiti, bene Dovizioso

VERONA. Andrea Dovizioso non ha mai fatto mistero della sua passione per le auto e pi&ugrave; di una volta lo abbiamo visto correre sulle quattro ruote: l&rsquo;ultima lo scorso dicembre, al Lamborghini Blancpain Super Trofeo, dove ha trionfato nella classe PRO-AM (leggi qui).&nbsp;  Oggi il pilota ufficiale Ducati MotoGP ha ricevuto un omaggio particolarmente gradito: la Seat Leon Cupra. In versione stradale, ma pur sempre una vettura da 300 cavalli: &egrave; la vettura ufficiale del Team Ducati MotoGP ed &egrave; anche il modello pi&ugrave; potente della storia della Casa spagnola. Nella sede di Volkswagen Italia, a Verona, a consegnargli le chiavi &egrave; stato Gianpiero &nbsp;&ldquo;Peter&rdquo; &nbsp;Wyhinny, il direttore generale di Seat Italia che notoriamente &egrave; un appassionato del mondo racing, tanto che tuttora nei weekend infila tuta e casco e si schiera in pista nei trofei targati Seat.&nbsp;  &ldquo;La Seat &egrave; stata la prima macchina con la quale ho corso&rdquo;, ricorda Andrea Dovizioso. &ldquo;Era il 2007 ed eravamo a Misano. Fu una gara di ETCS, durava 6 ore e correvamo con una Leon Supercopa. Eravamo un equipaggio di tre piloti (&lsquo;Dovi divideva l&rsquo;abitacolo con Stefano Pozzi e Eugenio Mosca, ndr). Fu una bella esperienza! Mi ricordo delle belle lotte&hellip; poi per&ograve; avevo finito i freni e mi sono dovuto fermare a cambiarli e abbiamo perso un sacco di tempo! Mi fu anche molto utile perch&eacute; poco dopo avremmo corso la tappa del Motomondiale a Misano, ed era appena stato cambiato il senso di marcia&hellip;&rdquo;  Ma i ricordi di &lsquo;Dovi&rsquo; con le quattro ruote sono numerosi. Un evento al quale &egrave; molto legato fu un Memorial Bettega, al Motor Show.&nbsp;&ldquo;Il Memorial Bettega ha sempre rappresentato un sogno nell&rsquo;immaginario collettivo di tutti noi appassionati&rdquo;, dice Dovizioso. &ldquo;E quella volta, nel 2011, arrivai secondo alle spalle di un rallysta vero quale Petter Solberg. Fu un onore e mi divertii anche molto&rdquo;.&nbsp;  E adesso con questa Leon? &ldquo;La user&ograve; con piacere per i miei spostamenti di tutti i giorni. Da una prima prova qui nel &lsquo;pistino&rsquo; ho scoperto che &egrave; compatta, leggera e agile&hellip; &ldquo;  Al &lsquo;Dovi&rsquo;&nbsp;hanno dato anche un seggiolino con il nome della figlia Sara, per andare a spasso tutti insieme. Da Forl&igrave; a Verona Dovizioso ha avuto un&rsquo;autista d&rsquo;eccezione: Carlotta Fedeli, pilota della SeatLeon Cup. E in macchina i due hanno parlato di corse&hellip;&nbsp;  &ldquo;Mi &egrave; venuta voglia di provare a fare una gara con la Leon ST Cupra in versione racing&rdquo;, ha ammesso Dovizioso. &ldquo;Se il calendario della MotoGP me lo permetter&agrave;, lo far&ograve; volentieri&rdquo;, ha promesso il forlivese a Tarcisio Bernasconi, il patr&ograve;n di SEAT Motorsport Italia che ha presentato con orgoglio una delle &ldquo;sue&rdquo; Leon Cupra ST, ovvero uno dei quindici esemplari unici, modificati nella sua factory di Vergiate che si schiereranno nell&rsquo;omonimo trofeo, il primo al mondo riservato esclusivamente a vetture station wagon.&nbsp;E dato che gi&agrave; Marco Melandri e Marco Lucchinelli avevano dato la loro adesione, ci aspettiamo un&rsquo;interessante &ldquo;migrazione&rdquo; dalle due alle quattro ruote. 

&ldquo;Se capitasse di poter fare una gara con la versione racing non mi dispiacerebbe&rdquo;, dice Dovizioso, che ha ricevuto una Leon Cupra come ambassador Seat.&nbsp;

Dovizioso: &ldquo;Vorrei fare una gara con la Seat Leon Cupra&rdquo;&nbsp;

Ancora un podio per Andrea Dovizioso a Valencia. Dopo la vittoria nella classe Pro-Am&nbsp;ottenuta venerd&igrave; nella seconda gara del sesto ed ultimo appuntamento del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa, il centauro della Ducati ha concluso al meglio il weekend spagnolo, centrando il secondo posto di classe in Gara 2 nella quarta edizione della World Final Lamborghini.  Un risultato che ha confermato Dovizioso costantemente nella &ldquo;top 10&rdquo; assoluta, dopo che in Gara 1, sabato, aveva centrato il nono posto ed il quarto sempre nella Pro-Am.  Oggi, sotto un autentico diluvio, il pilota romagnolo non si &egrave; fatto intimorire dalle difficili condizioni del tracciato, lottando fin dall&rsquo;inizio per la leadership.&nbsp;Nelle due gare europee, oltre alla vittoria, aveva ottenuto l&rsquo;ottavo ed il sesto piazzamento assoluto.&nbsp;A laurearsi campione mondiale Pro&nbsp;&egrave; stato il danese del team Raton Racing, Dennis Lind.  Il commento di Dovizioso dopo la gara  &ldquo;&Egrave; stata una gara pazzesca, perch&eacute; si &egrave; svolta in una condizione di pioggia battente che per me era un&rsquo;ulteriore novit&agrave; assoluta. Non &egrave; stato facile gestire la situazione, soprattutto&nbsp;all&rsquo;inizio, anche perch&eacute; la visibilit&agrave; era molto precaria. Ho cercato di non prendere troppi rischi e alla fine ci&ograve; ha pagato. Sono contento di come sia andato il weekend in generale&rdquo;. 

Dovizioso &quot;&Egrave; stata una gara pazzesca, perch&eacute; si &egrave; svolta in una condizione di pioggia battente che per me era un&rsquo;ulteriore novit&agrave; assoluta&quot;.

Lamborghini Blancpain, Dovizioso secondo in gara 2

Il pilota della Ducati MotoGP &egrave; stato subito molto competitivo sul circuito Riccardo Tormo

Dovizioso spiega il giro a Valencia in Lamborghini

Debutto e vittoria per Andrea Dovizioso, che nell&rsquo;ultima gara del conclusivo weekend del Lamborghini Blancpain Super Trofeo Europa ha conquistato il successo nella classe PRO-AM ed ottenuto un brillante sesto posto assoluto. Il pilota Ducati della MotoGP, al debutto nel monomarca riservato alle Hurac&aacute;n Super Trofeo con i colori del team Lamborghini Squadra Corse, aveva gi&agrave; sfiorato il podio in gara-1, quando ha centrato il quarto posto. Da domani Dovizioso sar&agrave; impegnato al volante della stessa vettura nella Finale Mondiale.  Andrea, quali sono le differenze tra un giro di pista a Valencia in moto ed uno al volante della Lamborghini Hurac&aacute;n Super Trofeo?  &quot;Diciamo che sono due cose completamente diverse. Ogni curva la fai in maniera differente, perch&eacute; sostanzialmente ci&ograve; che cambia &egrave; la frenata. In auto guadagni tempo nell&rsquo;inserimento. Nelle moto devi pensare ad uscire dalla curva il pi&ugrave; forte possibile&quot;.  Nell&rsquo;arco del weekend hai migliorato costantemente i tuoi tempi. Quali sono stati i tuoi riferimenti?  &quot;Ho subito trovato un clima meraviglioso; tante persone disposte a darmi consigli preziosi. Dagli ingegneri, agli altri uomini di Lamborghini Squadra Corse, inclusi tutti i piloti che avevo conosciuto in occasione di vari eventi e che hanno ben volentieri risposto a tutte le domande di cui li ho tempestati fin dal primo giorno&quot;.  Quanto &egrave; diversa la preparazione di un pilota di moto da quella di un pilota auto?  &quot;In gare di 50 minuti, come quelle del Lamborghini Blancpain Super Trofeo, non hai grossi problemi dal punto di vista fisico. Sicuramente la preparazione di un pilota di F.1 &egrave; molto accurata. Lo &egrave; ancora di pi&ugrave; per noi, nella MotoGP, dal momento che dobbiamo tenere sotto controllo ogni pi&ugrave; piccolo particolare, partendo dalla concentrazione. Per esempio, con la pista leggermente umida come quella che abbiamo trovato nel primo turno di prove libere del gioved&igrave;, in moto sarebbe stato un vero &ldquo;disastro&rdquo;, avendo a disposizione solo le gomme da bagnato che in condizioni del genere si distruggono molto facilmente. Devi conoscere perfettamente ogni metro del circuito, perch&eacute; una piccola pozzanghera potrebbe significare una caduta. In auto, al limite, ti lamenti di avere poco grip, ma la cosa finisce l&igrave;&quot;.  Dei tuoi trascorsi al volante c&rsquo;&egrave; qualche particolare aneddoto da ricordare?  &quot;Sicuramente il mio debutto su una Wrc al Motor Show di Bologna, quando in semifinale riuscii a battere il mio compagno di squadra Latvala, che disponeva della stessa vettura, perdendo in finale contro Solberg, ma solo dopo avere vinto due incontri a testa&quot;.  Dichiarazione del dopo Gara 2.  &quot;La differenza l&rsquo;ha fatto tanto partire ottavo invece che 14&deg;. Sar&agrave; importante domani, nella Finale Mondiale, fare altrettanto una buona qualifica. La gara di questo pomeriggio &egrave; stata molto bella. Addirittura nelle fasi del cambio sono riuscito a prendere pure un pilota PRO, che girava pi&ugrave; lento di me. Sorpassare per&ograve; &egrave; davvero difficile e poi c&rsquo;era il sole bassissimo che mi impediva di vedere bene e tenere dietro chi era dietro di me non &egrave; stato semplice. Comunque &egrave; stata una bellissima esperienza, con una vettura stupenda. Un grazie va anche alla squadra, che mi ha aiutato tantissimo in questo poco tempo che avevamo, e anche tre piloti di Lamborghini: Andrea Fontana, con cui tra l&rsquo;altro mi sono trovato a lottare in Gara 1, Marco Mapelli e Riccardo Agostini&quot;.     

Il pilota Ducati della MotoGP, al debutto nel monomarca riservato alle Hurac&aacute;n Super Trofeo con i colori del team Lamborghini, ha conquistato il successo nella classe PRO-AM ed ottenuto un brillante sesto posto assoluto

Lamborghini Blancpain Super Trofeo: Dovizioso&nbsp;trionfa nella classe PRO-AM

Sugli sterrati della Gallura, durante l'ultima giornata dei test pre event della Volkswagen in vista del Rally d'Italia-Sardegna in programma la prossima settimana, S&eacute;bastien Ogier ha fatto provare il brivido del rally sulla sua Polo R Wrc ad Andrea Dovizioso. Il 29enne centauro romagnolo della Ducati, grande protagonista della Moto GP, ha cos&igrave; restituito al bicampione del mondo rally la visita che Ogier gli aveva fatto lo scorso weekend al Mugello. Un chiaro esempio di sinergia di gruppo tra Volkswagen e Ducati. Con tanta emozione ed entusiasmo da parte del "Dovi" per l'esperienza.  Marco Giordo

Il centauro della Ducati ha restituito la visita del rallista, provando il brivido degli sterrati sardi sulla Volkswagen ufficiale

Dovizioso sulla Polo di Ogier

C'era anche Fernando Alonso al Mugello a vedere la MotoGp. Il pilota della Ferrari era&nbsp;a Maranello per una serie di meeting con gli ingegneri cos&igrave; sabato mattina ha deciso di spostarsi sulla pista toscana per vedere gli assi delle due ruote dal vero. Inizialmente voleva addirittura andare in moto e per lui era a disposizione&nbsp;una Ducati che apparterrebbe al gruppo VW ma la combinazione era possibile dallo sponsor comune&nbsp;fra Ferrari&nbsp;e Ducati che &egrave; la Marlboro; poi visto il tempo incerto ha preferito andare in macchina e si &egrave; recato al Mugello con una Ferrari California (lo spider V8 del Cavallino recentemente rinnovato con motore turbo).  Alonso al Mugello ha assistito alle prove da bordo pista poi ha voluto incontrare tutti i piloti delle due ruote: Valentino Rossi per primo, che ha "rischiato" di essere un suo avversario all'epoca in cui nel 2006&nbsp;&nbsp;Valentino ha indugiato a lungo&nbsp;attratto dall'idea di lasciare le due ruote per&nbsp;passare alla&nbsp;F.1.&nbsp;Poi Alonso si &egrave; soffermato in particolare nel box Ducati dove ha incontrato Dovizioso e Crutchlow.    Poi Alonso si &egrave; intrattenuto a parlare anche con i connazionali&nbsp;Jorge Lorenzo e Marc Marquez e con Daniel Pedrosa.&nbsp;Da buoni piloti, nei loro discorsi hanno parlato di traiettorie, di potenza e di velocit&agrave;, ma anche di quanto conti quanto conti guidare un mezzo competitivo, sia a due che a quattro ruote, e quanto sia importante&nbsp; l&rsquo;apporto del pilota.      Alonso si &egrave; divertito&nbsp;moltissimo&nbsp;nella&nbsp;giornata al Mugello. &laquo;&Egrave; la prima volta che vngo a vedere il motomondiale ed &egrave; un ambiente pi&ugrave; aperto e disponibile del nostro &ndash;&nbsp;ha detto Alonso -&nbsp;Tra Ducati e Ferrari, credo che il Cavallino abbia forse pi&ugrave; mito alle spalle, ma sono entrambi dei gran marchi per il tricolore e sarebbe bello se vedessimo vincere sia una moto, sia una macchina rossa&raquo;.  E soprattutto Alonso ha incontrato anche - ed era la prima volta dopo il divorzio - Stefano Domenicali, che era anche lui al Mugello.

Le immagini del pilota Ferrari al Mugello dove ha incontrato i piloti della MotoGp, da Valentino a Dovizioso, Marquez e Lorenzo

7 risultati per 'dovizioso'

DTM, Misano: Wittmann e Muller protagonisiti, bene Dovizioso

Dovizioso: “Vorrei fare una gara con la Seat Leon Cupra”

Lamborghini Blancpain, Dovizioso secondo in gara 2

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Lamborghini Blancpain Super Trofeo: Dovizioso trionfa nella classe PRO-AM

Dovizioso sulla Polo di Ogier

Alonso al Mugello per la MotoGp