Quattro istantanee da incorniciare, dall&rsquo;ePrix di Marrakesh 2020, quinta gara stagionale del campionato di Formula E. L&rsquo;immagine di Antonio Felix Da Costa, che vince con DS Techeetah al termine di 45 minuti corsi in assoluto controllo e gestione della sfida con Max Guenther.    Il tedesco di BMW merita il secondo scatto di giornata. Si prende il podio, secondo, lo fa alla penultima curva, con un attacco su Jean Eric Vergne, con la batteria a zero. Terzo protagonista dell&rsquo;ePrix &egrave; proprio il francese. Il week end inizia male, salta le libere del venerd&igrave; per problemi fisici, in qualifica fa quel che pu&ograve;, 11&deg; in griglia.   Wow! A #DriversEye view of the #MarrakeshEPrix race start ?? pic.twitter.com/oDISNlYDKI &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 29, 2020    &Egrave; autore di una grandissima rimonta, sale al secondo posto con un bel sorpasso su Guenther ma sconta un 1% di delta sull&rsquo;energia disponibile rispetto a Guenther, che ne approfitta e trova lo spazio per attaccare all&rsquo;ultimo giro.   Dummying better than Lionel Messi - one of the best moves in Formula E history from @maxg_official - live from his #DriversEye #MarrakeshEPrix pic.twitter.com/1kwXKNWvOA &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 29, 2020    ePrix Marrakesh 2020: in qualifica Da Costa &egrave; da pole  Evans, che rimonta!  Il quarto protagonista dell&rsquo;ePrix di Marrakesh &egrave; Mitch Evans. Jaguar sbaglia i tempi in qualifica, il pi&ugrave; rapido delle libere 2 parte ultimo, senza tempo. Da 24&deg; il neozelandese conclude 6&deg; e ha girato nei 45 minuti pi&ugrave; 1 giro di gara sul ritmo del leader della corsa.  Da Costa-Guenther gara di testa  I momenti chiave dell&rsquo;ePrix iniziano con la coppia Da Costa-Guenther a fare gara di testa, con margine su De Vries, poi Lotterer, Mortara e Buemi. L&rsquo;olandese di Mercedes avrebbe potuto contendere il podio, se non fosse stato per il Drive Through comminato dalla direzione gara per un eccesso di recupero energetico gestito dal software nelle fasi di inizio gara. Gara rovinata, rimonter&agrave; da ultimo fino all&rsquo;undicesima piazza.    Vergne recupero costante  Dopo 18 minuti di gara Vergne arriva ad attaccare Lotterer. Porsche conferma di andare forte in qualifica ma di mancare ancora di prestazione in gara. Sar&agrave; solo nono sotto la bandiera.  Mentre Da Costa sembrava poter allungare comodamente su Guenther, in un giro il pilota BMW recupera 1&rdquo; al portoghese, si rif&agrave; sotto e passa agevolmente la DS Techeetah, che per&ograve; resta in scia quasi a concedersi una fase di respiro sulla batteria, in una gara corsa con l&rsquo;asfalto a 36&deg; C e un giro per il 57% corso in massima potenza.  Cruciale nell&rsquo;economia dell&rsquo;ePrix, l&rsquo;attivazione dell&rsquo;Attack Mode al giro 19, ai meno 18 minuti: Da Costa non ha perso la posizione su Lotterer e, da l&igrave;, &egrave; riuscito ad attaccare Guenther e riprendere la testa della gara. La terr&agrave; agevolmente fino al traguardo, mentre per Guenther diventa un controllare Vergne.  &nbsp;   Who is going to go on to win this race? #MarrakeshEPrix &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 29, 2020    Super manovra in fondo al dritto principale di JEV, ai meno 9 minuti, giro 26. La difesa nel finale lo vedr&agrave; resistere a pi&ugrave; attacchi di Guenther, non l&rsquo;ultimo.  &nbsp;   From missing a practice session yesterday to one of the best races of his Formula E career - @JeanEricVergne has moved from 11th to 2nd and is chasing teammate @afelixdacosta! #MarrakeshEPrix pic.twitter.com/kU4DYc1xNB &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) February 29, 2020    Da Costa leader verso Roma  DS Techeetah sfiora la doppietta, porta comunque due piloti sul podio. BMW festeggia con Guenther, sfuma la zona punti per Sims, rimasto appiedato all&rsquo;ultimo giro. Buemi chiude quarto, seguito da un buon Edoardo Mortara, a correre stabilmente intorno alla quinta posizione, poi Evans settimo, magistrale. Di Grassi, Lotterer, Rowland e Bird completano la top ten.  L&#39;ordine d&#39;arrivo dell&#39;ePrix di Marrakech  Da Costa guadagna la testa del campionato Piloti e si presenter&agrave; da leader al prossimo appuntamento della Formula E, l&#39;ePrix di Roma il prossimo 4 aprile. 

L&#39;ePrix di Marrakesh vede il team anglo-cinese in gran spolvero, va forte Guenther con BMW. Super rimonta di Evans su Jaguar, da ultimo a 7&deg;

ePrix Marocco 2020, festa DS Techeetah: vince Da Costa, brilla Vergne

&nbsp;Finisce con l&#39;ePrix della Grande Mela il Mondiale di Formula E 2019. A vincere il secondo titolo consecutivo&nbsp;&egrave; Jean Eric Vergne che regala alla DS Techeetah, anche il titolo Costruttori dopo che lo scorso anno aveva trionfato&nbsp;Audi. Ecco le immagini pi&ugrave; belle dell&#39;ePrix di New York vinto&nbsp;dall&#39;olandese Robin Frijns (in Virgin Racing)

Formula E, all'ePrix New York Vergne è campione del Mondiale

        Dopo l&rsquo;ePrix di Citt&agrave; del Messico, scommettere su Jean Eric Vergne in lizza per il secondo titolo di Formula E, era un azzardo non da poco. Apparivano essere altri i favoriti. DS Techeetah arriva a giocarsi i due campionati a New York in posizione di assoluta forza. Una Stagione 5 nella quale, finora, &egrave; mancata una vittoria ad Andr&eacute; Lotterer, che pure l&rsquo;avrebbe meritata. Il finale thrilling di Hong Kong, l&rsquo;errore commesso dal team in qualifica a Berlino, sono alcuni dei momenti cruciali del campionato. E proprio Lotterer &egrave; al centro delle voci di mercato. Il pilota tedesco decider&agrave; a breve il suo futuro in Formula E, con Porsche una seria opzione non dovesse scegliere di restare nella famiglia DS Techeetah. &Egrave; teoricamente ancora in lotta per il titolo, visti gli 86 punti e i 44 di distacco da Vergne. &ldquo;Lo scenario &egrave; familiare al team, visto che arriviamo a New York con le stesse premesse dello scorso anno. Solo che stavolta non ci lasceremo sfuggire il campionato riservato alle squadre.  Sterzi a parte: Il libro che Enzo Ferrari non sapeva di aver scritto Fu davvero doloroso perdere il titolo solo per 2 punti lo scorso anno, diciamo quindi che abbiamo fatto tutto quel che era in nostro potere per assicurarci che non accada di nuovo&rdquo;, dice Mark Preston, team principal di DS Techeetah. Raggiungere l&rsquo;obiettivo di un duplice titolo sarebbe il miglior modo di concludere il primo campionato dell&rsquo;abbinata franco-cinese tra DS e Techeetah. EPRIX DI NEW YORK, DUE GARE COME LE ALTRE &ldquo;La stagione &egrave; volata via e siamo gi&agrave; di ritorno a New York per concluderne un&rsquo;altra. &Egrave; stato un anno fantastico per tutto il team, con l&rsquo;arrivo del supporto di un costruttore abbiamo compiuto un altro passo in avanti&rdquo;, analizza Vergne. Strategie speciali per la doppia finale di New York? Nessuna. &ldquo;Non direi che faremo nulla di diverso dal solito, svolgiamo i normali preparativi e trattiamo la gara come qualsiasi altra, perch&eacute; alla fine &egrave; ci&ograve; che &egrave;, i punti contano allo stesso modo&rdquo;. ANDR&Egrave; PER IL RISCATTO MERITATO Cerca un finale su altre note, che pure meriterebbe, Andr&eacute; Lotterer. Poi spazio agli annunci sul futuro. &ldquo;Aspetto davvero New York e di correre due buone gare dopo due deludenti a Berlino e Berna. Sono pronto a svoltare negli ultimi round della stagione. L'Editoriale del direttore: Trento-Bondone, che gran risposta! La lotta per il titolo &egrave; un po&rsquo; troppo lontana, pi&ugrave; di quanto mi sarebbe piaciuto fosse, per&ograve; &egrave; ancora l&igrave; con una possibilit&agrave; di essere agguantato e, finch&eacute; non sar&agrave; la matematica a dire che &egrave; impossibile, dar&ograve; tutto per conquistarlo e finire il campionato con un acuto&rdquo;.       

L'obiettivo sfumato un anno fa non pu&ograve; sfuggire di mano al team franco-cinese. Vergne ha un ampio margine di vantaggio, Lotterer matematicamente pu&ograve; ancora sognare il campionato. Il pilota tedesco potrebbe lasciare DS Techeetah per Porsche

ePrix New York, DS Techeetah: titolo Costruttori a tutti i costi

        Di Grassi nella morsa delle due DS Techeetah, Vergne al comando del mondiale, Lotterer con un&rsquo;occasione sfumata per far bene a Berlino, a causa di un errore del team. L&rsquo;ePrix di Berna vede i primi tre della classifica Piloti racchiusi in 16 punti a tre gare dal termine del campionato di Formula E. Entrambi gli alfieri DS sono reduci dalla 24 Ore di Le Mans, come tanti altri protagonisti della Formula E. Quarto posto di Classe per Lotterer, con Rebellion in LMP1, mentre Vergne ha dovuto accontentarsi della sesta posizione in LMP2 con G-Drive. In Svizzera potr&agrave; sfruttare gli ultimi sviluppi testati dal team franco-cinese dopo Berlino, test rivolti alla Stagione 6 che hanno consentito di validare alcune soluzioni per la gara di Berna e la doppia finale di New York. L'editoriale del Direttore:&nbsp;Rossa &amp; Le Mans&nbsp;miti che si carezzano &ldquo;Sar&agrave; fondamentale ottenere pi&ugrave; punti possibili a Berna per poter arrivare alla finale della Stagione 5 nelle condizioni migliori, &egrave; questo il mio obiettivo per questa gara&rdquo;, dice Vergne. Pista inedita, particolarmente stretta e molto impegnativa sulla gestione termica, per le elevate richieste di energia e di rigenerazione. Sar&agrave; uno degli aspetti tecnici fondamentali. PITLANE E GARAGE IN DUE POSTI DIVERSI &ldquo;La pista &egrave; nuova, come l&rsquo;organizzazione, non avendo la pitlane e i garage nello stesso posto, &egrave; simile a quanto avuto un paio di anni fa a Long Beach&rdquo;, dice Mark Preston, team principal di DS Techeetah. Pitlane con ingresso e uscita in prossimit&agrave; del traguardo, garage che lavoreranno da remoto, a poche centinaia di metri dalla corsia box. Audi, ePrix Berna: in Svizzera per il sorpasso mondiale &ldquo;Non ci sono ragioni per cui non dovremmo puntare a un doppio arrivo sul podio. Abbiamo un buon pacchetto nella DS E-Tense FE19 e due piloti tra i pi&ugrave; veloci nel paddock, perci&ograve; se non faremo errori e avremo l&rsquo;allineamento perfetto delle stelle, dovremmo correre una buona gara a Berna&rdquo;. LOTTERER VUOLE LA PRIMA VITTORIA Non commettere errori, come quello costato il risultato a Lotterer a Berlino, per un calcolo eccessivamente al limite sui tempi di uscita dai box, che ha impedito al pilota tedesco di effettuare il giro veloce in qualifica. &ldquo;E&rsquo; stato davvero un peccato correre una cattiva gara a Berlino, ma &egrave; alle spalle e ci tengo a ottenere la prima vittoria in Formula E prima della fine della stagione. La vittoria del campionato &egrave; l&rsquo;obiettivo assoluto, sul quale siamo concentrati, puntiamo a raccogliere tutti i punti che potremo per arrivare con solide fondamenta a New York&rdquo;, ha raccontato Andre.&nbsp;DS Techeetah che nel campionato Costruttori precede Audi di 25 punti.       

DS Techeetah guida la classifica Costruttori, Vergne &egrave; primo nel campionato Piloti e Lotterer terzo. L'obiettivo dalla terz'ultima tappa &egrave; di centrare un duplice arrivo sul podio ed evitare errori come quelli di Berlino

ePrix Berna, Vergne e Lotterer pensando al campionato

L&rsquo;ePrix di Monaco, disputatosi l&rsquo;11 maggio 2019 nel brevissimo tracciato ricavato nel Principato, ha segnato uno spartiacque nella folle stagione 5 di Formula E, con la DS Techeetah ritrovatasi in testa ad entrambi i campionati grazie al perentorio successo del campione in carica Jean-Eric Vergne ed al nono piazzamento (poi divenuto settimo grazie alla squalifica di Antonio Felix Da Costa del team BMW iAndretti ed alla penalizzazione del pilota Audi Daniel Abt ) di Andr&eacute; Lotterer, bravissimo a rimontare dalle retrovie a suon di sorpassi chirurgici (e tenendosi lontano dai guai) dopo una qualifica da dimenticare. JEV, ereditata la pole colta dal pilota della Nissan e.dams Oliver Rowland (retrocesso di tre posizioni in griglia in virt&ugrave; di una penalit&agrave; rimediata a Parigi), guida ora la classifica piloti con 87 punti, uno in pi&ugrave; del compagno di squadra ex stella endurance Lotterer, al quale manca ancora il primo successo nella categoria full-electric dopo 21 corse disputate. Il pilota di Duisburg, in stagione, ci era andato vicino in due occasioni: ad Hong Kong, mantenendo la testa sino al penultimo giro quando, un Sam Bird in vena di follie, lo ha tamponato pi&ugrave; volte mettendolo fuori gioco e a Roma, prima di cedere nelle fasi finali di gara al veemente quanto geniale attacco di Mitch Evans su Jaguar, duellando con il neozelandese a pi&ugrave; riprese.  Ciclo interrotto  Quanto a Vergne, il francese ex Toro Rosso a Monaco ha bissato il successo di Sanya interrompendo il ciclo di otto vincitori diversi intercorso tra l&rsquo;ePrix inaugurale di Dir&rsquo;iyya e l&rsquo;appuntamento parigino. Mark Preston, team boss della DS Techeetah, d&rsquo;altro canto, lo aveva detto chiaramente dopo il weekend di Roma: &ldquo;Abbiamo ottimizzato il pacchetto, siamo molto fiduciosi circa le nostre possibilit&agrave; di ben figurare&rdquo;. E cos&igrave; &egrave; stato, con due podi consecutivi da parte di Andr&eacute;, rispettivamente secondo a Roma e Parigi e il successo di Jean-Eric sul brevissimo tracciato monegasco, con il nostro passato sotto la postazione DS (lo splendido yacht Princess Iluka ormeggiato a Port Hercule) agitando il pugno con veemenza, sporgendosi sino all&rsquo;altezza del busto dall&rsquo;abitacolo in un impeto di profonda soddisfazione ed euforia ad epilogo di un weekend dove tutto ha funzionato al meglio. Eh s&igrave;, perch&eacute; il team del ghepardo dagli occhi a mandorla ha esteso la propria leadership nel costruttori vantando ora 38 punti di vantaggio sui rivali della Virgin, andati letteralmente in bambola a Monaco, con l&rsquo;olandese Robin Frijns (splendido vincitore a Parigi in condizioni molto difficili) apparso in evidente difficolt&agrave; chiudendo a 5 giri dal vincitore avendo anche tamponato l&rsquo;incolpevole (e spesso sfortunato) Alexander Sims della BMW iAndretti (ricevendo pure una penalit&agrave;) e ai sorci verdi visti da Sam Bird, finito contro il muretto nella fase finale di gara dopo aver disputato una gara incolore. Anche i rivali dell&rsquo;Audi non sono stati da meno in termini di &lsquo;sbandament&rsquo;, avendo annoverato il ritiro di Lucas Di Grassi e il quindicesimo posto di Abt, penalizzato con un &lsquo;simbolico&rsquo; drive through per aver tamponato Oliver Turvey della NIO. La partnership tra DS e Techeetah ha dato i suoi frutti progressivamente, grazie soprattutto all&rsquo;ingente lavoro svolto al simulatore dai piloti e tecnici in quel di Versailles nella sede DS, unitamente ai test infra stagione disputati in pista a Calafat a febbraio e aprile. Di questo e altro ha parlato Jean-Eric Vergne in occasione dell&rsquo;ePrix monegasco.  Vergne, campione in carica pronto al bis  Il campione in carica, in occasione della &lsquo;seconda&rsquo; gara di casa dopo Parigi, ha confermato a Montecarlo le sue buonissime sensazioni in merito ai progressi del team, consapevole di avere per le mani un ottimo pacchetto che potrebbe consentirgli di bissare il titolo: &ldquo;Senza dubbio dall&rsquo;inizio della stagione 5 abbiamo grandi strutture alle spalle e anche i quindici giorni di test in pista disponibili ci hanno aiutato e ci aiuteranno molto. Il sito ingegneristico che vantiamo ora &egrave; molto avanzato e questo si sta traducendo in risultati sempre migliori e ci fornisce un vantaggio rispetto ad altre scuderie&rdquo;. Vergne si &egrave; detto entusiasta anche dell&rsquo;altissimo tasso di competizione che si &egrave; venuto a creare in Formula E: &ldquo;E&rsquo; una serie dove ci sono un sacco di marchi e questi stanno crescendo sempre di pi&ugrave;. Sono tutti sempre pi&ugrave; professionali e il campionato sta crescendo sotto tutti i punti di vista: le vetture sono sempre pi&ugrave; veloci, efficienti, tecnologiche, all&rsquo;avanguardia e belle da vedere&rdquo;. Riguardo alla 6 ore di Spa disputata nella categoria LMP2 nel WEC con il team G-Drive, il francese ha ripercorso volentieri l&rsquo;accaduto, essendo anche un grande patito del tracciato belga: &ldquo;E&rsquo; stato un weekend positivo e mi &egrave; piaciuto tornare nella categoria LMP2. Le qualifiche sono andate molto bene, sfortunatamente, in gara, abbiamo effettuato il pit stop nel momento sbagliato e quando abbiamo cambiato le gomme montando le slick abbiamo perso pi&ugrave; di un minuto e mezzo. Tuttavia siamo riusciti a rimontare e sono soddisfatto della performance del team&rdquo;. Riguardo all&rsquo;ePrix di Monaco, gara di casa per JEV e per molti piloti FE (e non solo), il francese &egrave; stato molto sincero: &ldquo;Amo questo posto, ma il tracciato che viene impiegato per il full-electric non mi entusiasma molto. Voglio dire, adoro il layout del Gran Premio di Monaco che viene impiegato in Formula 1, &egrave; assolutamente tra i miei favoriti, ma quello della FE &egrave; troppo corto per i miei gusti e penso che non sia l&rsquo;ideale per ospitare una corsa con 22 macchine in griglia&rdquo;. 

Grazie al successo di Vergne e alla rimonta di Lotterer a Monaco, il team del ghepardo dagli occhi a mandorla guida ora entrambe le classifiche

DS Techeetah, il ghepardo &egrave; in fuga

Il team del ghepardo con gli occhi a mandorla esce tutto sommato soddisfatto dall&rsquo;ePrix di Parigi, ottavo round del campionato 5 di Formula E che ha registrato l&rsquo;ottavo vincitore diverso in altrettante gare. Una corsa folle, fortemente condizionata dal meteo instabile e dalla forte pioggia scesa nel corso dell&rsquo;ePrix. Di fatto, abbiamo assistito alla prima vera e propria gara in condizioni di bagnato nella storia della serie full-electric, caratterizzata da numerosi incidenti, colpi di scena e situazioni caotiche. DS Techeetah, grazie al doppio finale a punti con entrambi i piloti giunti al traguardo, continua a guidare la classifica costruttori con 145 punti, 7 in pi&ugrave; dei rivali della Virgin, la cui gara ha salutato il successo di Robin Frijns, ma ha incontrato ben pi&ugrave; di un problema con il compagno di squadra Sam Bird.  La gara di JEV  Il campione in carica nonch&eacute; idolo di casa Jean-Eric Vergne, scattato dalla dodicesima posizione iniziale (quattordicesimo in qualifica, ma il nostro ha guadagnato due posizioni in virt&ugrave; della squalifica di entrambe le Mahindra), ha rimontato di gran carriera cercando di tenersi il pi&ugrave; possibile lontano dai guai, sebbene sia incappato anche in un contatto con il pilota Venturi Edo Mortara potenzialmente pericoloso, ma fortunatamente senza conseguenze per i due. JEV &egrave; attualmente sesto in campionato a quota 62 punti, tre in meno di Jerome D&rsquo;Ambrosio (Mahindra). &ldquo;E&rsquo; stata una buona gara perch&eacute; siamo partiti dal fondo, facendo un buon recupero considerando in particolare le condizioni della pista, con i rovesci climatici e la pioggia molto intensa&rdquo; -ha affermato Vergne, sesto finale sotto la bandiera a scacchi- &ldquo;Questo era importante per noi, soprattutto per il campionato&rdquo;. Riguardo al contatto con Edo Mortara (Venturi), JEV non ha avuto peli sulla lingua: &ldquo;Penso abbia chiuso troppo in traiettoria, io ero dietro e il muro era molto vicino ad entrambi (lui l&rsquo;ha toccato), quindi siamo entrati in contatto. (Edo) non &egrave; stato penalizzato per quella manovra, ma &egrave; stata rischiosa. Probabilmente era molto in difficolt&agrave; in quel frangente&rdquo;. Riguardo alla scarsa visibilit&agrave;, JEV si &egrave; detto meno preoccupato rispetto ad altri piloti: &ldquo;Ad un certo punto era davvero scarsa e si faceva fatica a vedere, ma nemmeno cos&igrave; drammatica la situazione&rdquo;.  La gara di Lotterer  Quanto ad Andr&eacute; Lotterer, magnifico secondo avendo realizzato il terzo finale a punti consecutivo in stagione bissando il secondo posto ottenuto a Roma, il tedesco ha cos&igrave; commentato la sua corsa parigina: &ldquo;E&rsquo; andata molto bene all&rsquo;inizio avendo guadagnato due posizioni grazie alla penalit&agrave; rifilata alle Mahindra. Ho effettuato dei sorpassi quando la gara &egrave; stata lanciata, poi mi sono ritrovato secondo e ho provato ad andare a caccia di Robin (Frijns), ma la mancanza di grip ad un certo punto mi ha portato ad una conduzione pi&ugrave; accorta, portando la macchina a casa e raccogliendo diversi punti. E&rsquo; stato molto emozionante, comunque, disputare questa corsa e ho fatto anche dei bei sorpassi&rdquo;. Riguardo la partenza con safety car, il tedesco ha elogiato la direzione di gara: &ldquo;I commissari hanno preso la decisione giusta&rdquo;. La scarsa visibilit&agrave; incontrata in gara non ha spaventato il veterano tedesco, preoccupatisi pi&ugrave; che altro della mancanza di grip: &ldquo;Certo, guidare con molta mancanza di downforce e vedendo poco non &egrave; mai un&rsquo;esperienza rilassante (ride), ma &egrave; stata la mancanza di grip il problema maggiore&rdquo;. Ora Lotterer &egrave; al secondo posto nella classifica piloti con 81 punti nel carniere, solamente uno in meno del vincitore dell&rsquo;ePrix parigino Robin Frijns e, il tedesco specialista delle gare di durata, &egrave; a caccia del primo successo in stagione, risultato centrato dal compagno Vergne in Cina. 

Con entrambi i piloti a punti nel pazzo ePrix parigino, il team mantiene salda la prima posizione nella classifica costruttori

DS Techeetah rafforza la leadeship in campionato

Unico team francese presente nel campionato numero 5 della Formula E&nbsp;assieme a Nissan e.Dams,&nbsp;DS Techeetah, forte della partnership con il team cinese vice campione in carica del ghepardo dagli occhi a mandorla, &egrave; giunta all&rsquo;ottavo round della stagione nell&rsquo;ePrix casalingo in testa al campionato costruttori con sette punti di vantaggio sui rivali della Virgin.  Un risultato per certi versi insperato considerando l&rsquo;avvio difficile della squadra franco-cinese, ripresasi decisamente dall&rsquo;ePrix di Sanya (Cina) nonostante gli annosi problemi in qualifica, con i piloti spesso costretti a scendere nei primi gruppi e fortemente penalizzati dalle condizioni incontrate. L&rsquo;appuntamento parigino &egrave; stato occasione per una serata di presentazione al DS World, location molto rinomata a Parigi per via delle sue esposizioni non solo automobilistiche (modelli SUV DS Crossback 3 e 7) ma anche artistiche, con dipinti all&rsquo;avanguardia di artisti del calibro di Patrick Braoude&rsquo;, riguardanti l&rsquo;intero mondo del motorsport. Alla conferenza stampa sono intervenuti, nell&rsquo;ordine, il presidente DS Automobiles Yves Bonnefont, il team boss Mark Preston in tandem con il direttore della performance Xavier Mestelan Pinon, lo sporting and technical advisor Pedro de la Rosa e i piloti Jean-Eric Vergne (campione in carica nonch&eacute; unico pilota francese assieme a Tom Dillmann a Parigi) e Andr&eacute; Lotterer.  Bonnefont, visibilmente emozionato per l&rsquo;occasione, ha rotto il ghiaccio al DS World sottolineando l&rsquo;importanza dell&rsquo;ultimo biennio per il brand DS &ldquo;Il 2019 &egrave; un anno speciale per DS. Nel 2018 sono state introdotte le vetture di nuova generazione con i primi SUV DS Crossback e abbiamo avviato un network dedicato molto importante per il brand a livello mondiale, che ci ha permesso, nel 2019, di portare sul mercato la seconda generazione di SUV DS Crossback tenendo fede al nostro programma orientato al brand e-Tense e al motto &ldquo;Electrified the world&rdquo;. Si tratta di prodotti fantastici, che consentono a DS di avere vetture full-electric stradali a zero emissioni ed ecologiche, all&rsquo;avanguardia e in pole con le richieste del mercato&rdquo;. Bonnefont ha sottolineato l&rsquo;importanza dello sviluppo della powertrain DS: &ldquo;Abbiamo unito il piacere della guida con il rispetto per l&rsquo;ambiente e credo che quello delle auto completamente elettriche sia un processo partito e destinato a crescere. A partire dai centro citt&agrave; di alcune capitali, vedo che sta nascendo una vera e propria tendenza e il mercato credo avr&agrave; un&rsquo;accelerazione importante in tal senso&rdquo;. Il presidente DS Automobiles ha giustamente ricordato l&rsquo;ingresso della DS in Formula E: &ldquo;Era il giugno del 2015, a Geneva, quando entrammo in Formula E ed eravamo il secondo costruttore a prendere parte all&rsquo;elettro-show. Sin da allora, abbiamo sempre condiviso lo spirito avantgarde della serie. Siamo felici e fortunati che Jean-Eric Vergne sia diventato &lsquo;ambasciatore&rsquo; non solo del nostro programma, ma anche della serie&rdquo;.  Venendo al lato agonistico e tecnico della Formula E, il team boss Mark Preston ha esordito cos&igrave;: &ldquo;Il nuovo formato delle qualifiche penalizza e aiuta i piloti a seconda delle occasioni, ma non c&rsquo;&egrave; dubbio che abbia contribuito a rendere la stagione molto interessante. Sette vincitori diversi in sette gare sono un risultato emblematico e l&rsquo;Attack Mode gioca la sua parte per rimescolare le carte in tavola. Fondamentalmente, penso abbia favorito duelli eccitanti&rdquo;. Le aspettative per l&rsquo;ePrix casalingo sono decisamente delle migliori: &ldquo;Abbiamo aspettative alte per l&rsquo;ePrix di Parigi del 2019, non solo per i recenti progressi e per il secondo posto ottenuto da Andr&eacute; Lotterer a Roma, ma anche per il successo che abbiamo colto lo scorso anno con JEV partendo dalla pole&rdquo;.  Il lavoro al simulatore, in Formula E, &egrave; sempre pi&ugrave; importante, soprattutto considerando il weekend molto compatto che vede lo svolgersi di prove libere, qualifiche e gara nell&rsquo;arco della stessa giornata. Parola di Xavier Mestelan Pinon: &ldquo;E&rsquo; sorprendente pensare che ieri, nell&rsquo;arco di venti minuti, siamo passati dal simulatore alla pista&rdquo; (ride). Ed &egrave; stato molto utile. Siamo in lotta per entrambi i titoli e il lavoro che svolgiamo nella factory &egrave; fondamentale, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo di componenti tecnologiche quali la powertrain, la batteria e l&rsquo;inverter. Il miglioramento che abbiamo avuto per quanto concerne la batteria con le nuove eGen2 nella serie &egrave; incredibile e siamo molto contenti della powertrain di cui disponiamo, soprattutto per quanto concerne l&rsquo;efficienza. L&rsquo;elemento di &lsquo;re-gen&rsquo; non &egrave; affatto da sottovalutare, perch&eacute; riusciamo ad avere una percentuale elevata (30-40% di potenza aggiuntiva)&rdquo;.  Visto in Formula 1 in tuta Arrows, Jaguar e McLaren, lo spagnolo Pedro de la Rosa, dallo scorso anno in seno al team Techeetah, &egrave; sempre pi&ugrave; &lsquo;ambasciatore&rsquo; dell&rsquo;universo DS, ricoprendo un ruolo importante ed ambivalente nel team di Formula E. &ldquo;Il mio &egrave; un supporto sia tecnico che sportivo, per cui molto interessante&rdquo; ha esordito il simpatico spagnolo, riflettendo sul pressoch&eacute; inesistente margine di errore nell&rsquo;economia del weekend di gara: &ldquo;DS Techeetah &egrave; leader del campionato nonostante ad ogni gara ci sia stato un differente vincitore, per cui &egrave; un segnale molto incoraggiante per noi. Non c&rsquo;&egrave; spazio per errori perch&eacute; nel weekend dell&rsquo;ePrix tutto &egrave; molto compresso. Occorre un setup specifico basandosi sulle condizioni meteo dovendo adattarsi ed essere efficienti in base ai cambiamenti non solo climatici&rdquo;. De la Rosa, da veterano delle corse nonch&eacute; tester di lusso ha definito &lsquo;artistica&rsquo; la guida richiesta in Formula E: &ldquo;Nella serie full electric la macchina &egrave; molto diversa da quella tradizionale ed occorre una guida veloce e al contempo efficiente. Le gomme sono molto sensibili in realt&agrave; e ogni curva &egrave; un&rsquo;autentica sfida per via del &ldquo;re-gen&rdquo;. I piloti devono adattarsi ed essere anche &lsquo;artisti&rsquo; nell&rsquo;interpretare il tutto&rdquo;. Alla domanda &ldquo;in Formula E conta di pi&ugrave; il pilota o l&rsquo;ingegnere?&rdquo;, De La Rosa ha risposto: &ldquo;Tra l&rsquo;ingegnere e il pilota, alla fine, a decidere &egrave; sempre quest&rsquo;ultimo, ma il dialogo &egrave; costante e essere ingegnere di gara, in questa serie, equivale ad essere uno psicologo (ride)&rdquo;. Lo spagnolo, come molti suoi illustri colleghi, &egrave; convinto che l&rsquo;Attack Mode avr&agrave; un ruolo non indifferente: &ldquo;La pista &egrave; simile a quella dello scorso anno, ma sono sicuro che la nuova modalit&agrave; di attacco incider&agrave; e non poco&rdquo;.  Idolo di casa e fresco di compleanno (25 aprile, 29 anni per JEV), il campione in carica Vergne, al termine delle dichiarazioni di rito, ha scherzato al nostro microfono sulla clip realizzata per la Formula E nel centro di Parigi al volante della sua DS Techeetah, raccontando lo stop intimatogli dalla Polizia per via dell&rsquo;accelerazione da 0 a 50 nell&rsquo;arco di un battito di ciglia. Recentemente, il team boss Mark Preston, ha dichiarato di aver individuato in Sanya una chiave di volta per la stagione e JEV si &egrave; detto d&rsquo;accordo: &ldquo;La vittoria ci ha sicuramente aiutato e avviare il miglioramento &egrave; un processo graduale. Alzi l&rsquo;asticella e poi si tratta di mantenere il livello sempre alto. Talvolta alcuni fattori esterni penalizzano il trend, penso ad esempio alla gara di Roma, dove in virt&ugrave; di qualifiche non indovinate non ho marcato punti e quindi sui giornali sono uscite critiche, ma quando la fiducia con il team &egrave; salda, si va avanti con grande motivazione e tutto funziona sulla lunga distanza&rdquo;. Riguardo all&rsquo;uscita nel gruppo 2 in qualifica, Vergne non ha usato giri di parole: &ldquo;Spinger&ograve; al massimo considerando le condizioni che incontrer&ograve;. Non posso davvero fare altro&rdquo;. Riguardo al duello intercorso con il rivale Lucas Di Grassi dell&rsquo;Audi nell&rsquo;ePrix di Parigi della season 4, Vergne ha specificato: &ldquo;S&igrave;, lo scorso anno &egrave; stata una battaglia intensa, ma con un rivale ben preciso, sia per quanto riguardava il pilota e il costruttore. Quest&rsquo;anno, invece, sar&agrave; una battaglia &lsquo;tutti contro tutti&rsquo;. Infine, una battuta sulla versione della Gioconda con il volto di Vergne apparsa nella &ldquo;the Art of Racing&rdquo; clip: &ldquo;Penso sia stata una bella idea. Intendo, sarebbe bello se quella realizzazione potesse valere quanto la Gioconda originale&rdquo; (ride di gusto).  Il compagno di squadra Andr&eacute; Lotterer, terzo in campionato a soli tre punti dal leader Jerome D&rsquo;Ambrosio (Mahindra), si appresta a disputare il diciannovesimo ePrix della sua storia, il secondo a Parigi. Il veterano tedesco non ha nascosto di aver perso qualche occasione sin ora in stagione, ma si &egrave; detto fiducioso per il proseguimento della stagione: &ldquo;Ho lavorato duramente per recuperare e a Roma ho disputato una corsa molto positiva. Ogni corsa richiede la miglior preparazione e fortunatamente abbiamo un team eccezionale alle spalle. Disponiamo di un pacchetto molto competitivo e lo abbiamo dimostrato in diverse occasioni. Forse solo Citt&agrave; del Messico &egrave; stato un ePrix da dimenticare. A Parigi l&rsquo;obiettivo &egrave; chiaramente replicare il podio, cercando di partire pi&ugrave; avanti possibile perch&eacute; superare &egrave; difficile su questa pista&rdquo;. 

Serata speciale per il team francese che arriva a giocarsi la gara di casa da primatista in classifica

DS Techeetah nel suo regno

DS World a Parigi ospita la sua costola sportiva, il team Techeetah di Formula E

DS Techeetah al DS World: Foto

Grazie al secondo posto ottenuto da Andr&eacute; Lotterer a Roma, la DS Techeetah, squadra vice campione in carica, guida ora il campionato costruttori della season 5 di Formula E con 116 punti nel carniere, sette in pi&ugrave; dei rivali della Virgin. Una stagione dove l&#39;incertezza regna sovrana, avendo registrato sette vincitori e sette poleman diversi in altrettanti ePrix.  Un record, se vogliamo, che da un lato certifica l&#39;altissimo livello di competizione che alberga nella serie ma, al contempo, tende a non chiarire in modo definito i valori in campo, facendo storcere il naso agli amanti delle rivalit&agrave; se non dichiarate, quasi. Mentre il tedesco Andr&eacute; Lotterer &egrave; apparso in gran spolvero in pi&ugrave; di un&#39;occasione, perdendo la gara al penultimo giro ad Hong Kong (messo KO da Sam Bird della Virgin) e nelle fasi finali a Roma venendo superato da un magico Mitch Evans della Jaguar (tra i sorpassi pi&ugrave; belli di sempre quello del neozelandese nella categoria full electric), il campione in carica Jean-Eric Vergne &egrave; apparso, a tratti, irriconoscibile, soffrendo in particolar modo le qualifiche dove, il nostro, si &egrave; trovato sovente ad uscire nelle prime fasi quando, la pista, &egrave; solitamente ancora molto sporca.  Veterano in progressione  La progressione di Lotterer &egrave; evidente, quarto a Sanya e secondo a Roma, forte anche della prima Superpole nell&#39;elettro-show rimediata in terra capitolina. Se non fosse stato per l&#39;incidente ad Hong Kong, il veterano endurance (tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans) sarebbe al quarto piazzamento a punti di fila, dimostrando una maggior costanza e solidit&agrave; nei risultati rispetto alla stagione d&#39;esordio. &#39;Black out&#39; di Santiago del Cile a parte, Andr&eacute; ha iniziato la stagione sfruttando al meglio le nuove power-train DS in dotazione al team franco-cinese in Arabia Saudita e Marocco, penalizzato prevalentemente anch&#39;egli dalle qualifiche. Il veterano tedesco, involatosi in due occasioni in testa al gruppo, &egrave; tuttavia entrato in difficolt&agrave; nei rispettivi finali di corsa, andando in crisi con le gomme a Roma e restando vittima di un problema tecnico che lo ha rallentato molto nella corsa del sudest asiatico. Manca ancora qualcosa, ad Andr&eacute;, per centrare il primo successo nella Formula E, ma intanto la Superpole &egrave; andata in cascina ed &egrave; certamente un segnale incoraggiante per l&#39;estroverso ed eclettico Lotterer, tra i personaggi pi&ugrave; interessanti e caratteristici del panorama full-electric.  Campione in carica e in crisi    Quanto a JEV, il rendimento del francese &egrave; di difficile interpretazione: partito alla grandissima a Diriyya giungendo secondo alle spalle del vincitore Antonio Felix Da Costa (BMW iAndretti) a nemmeno mezzo secondo dopo essere scattato dalla quinta piazza, il francese si &egrave; qualificato molto bene in Marocco salvo perdere competitivit&agrave; in gara, chiudendo quinto. Il momento no del campione in carica &egrave; proseguito in Cile dove, in seguito ad una qualifica non brillante, Vergne si &egrave; dovuto arrendere a problemi inerenti la power-train. A Citt&agrave; del Messico la musica non &egrave; cambiata, anzi, ha assunto toni decisamente drammatici , con Jean-Eric rimasto coinvolto in un violento tamponamento a Nelsinho Piquet (all&#39;epoca in Jaguar) con il brasiliano finito fuori gioco e JEV bravo comunque a recuperare sino alla tredicesima posizione finale, un risultato non scontato visto l&#39;entit&agrave; dell&#39;incidente, risoltosi fortunatamente senza conseguenze per i due. Dopodich&eacute;, per l&#39;ex pilota Toro Rosso, sono iniziate le montagne russe: incidente in qualifica ad Hong Kong con condizioni meteo difficili e relativa corsa da dimenticare (tanti i contatti per l&#39;irrequieto Vergne, anche penalizzato) per passare al grande successo ottenuto a Sanya, in Cina. JEV, qualificatosi ottimo secondo (manca ancora qualcosa per ghermire la Superpole), ha sfoderato un sorpasso da manuale ad Oliver Rowland, involandosi verso la prima vittoria in stagione, la sesta nell&#39;elettro-show. La parentesi romana, andata in archivio lo scorso fine settimana, ci ha consegnato invece un Vergne adombrato, nonostante il 50esimo ePrix festeggiato in pitlane con la squadra nella giornata di venerd&igrave;. Qualcosa sembra turbare JEV, sempre pronto allo scherzo nel paddock con i giornalisti, ma apparso anche un po&#39; teso e irrequieto in alcune occasioni.  Davanti a tutti  Nonostante le luci e le ombre che stanno caratterizzando la stagione della DS Techeetah, la forte coppia di piloti e la competitivit&agrave; del pacchetto della Spark-DS E-TENSE FE19, unitamente all&#39;altissimo livello di competizione della serie, mai cos&igrave; combattuta, stanno consentendo alla squadra vice campione in carica di comandare la classifica davanti ai rivali della Virgin, squadra con la quale, ad Hong Kong, il team del ghepardo con gli occhi a mandorla ha maturato pi&ugrave; di una scintilla. Non ci resta che attendere il verdetto dei prossimi ePrix, con la prossima tappa in Francia, a Parigi, in un momento delicatissimo per il Paese transalpino non solo per le tensioni sociopolitiche che stanno animando la Capitale, ma anche per il recentissimo incendio occorso alla simbolica cattedrale di Notre-Dame. 

Con sette vincitori in sette gare diverse, la stagione di Formula E resta di difficile lettura. L&#39;unica certezza &egrave; il primato del team&nbsp;DS Techeetah non senza difficolt&agrave;

DS Techeetah guida il campionato tra luci e ombre

        E' Super-Lotterer nelle qualifiche dell&rsquo;ePrix di Roma. Agguanta una pole incredibile il tedesco di DS Techeetah, nonostante un grave errore al tornantino, che sembrava aver condizionato il buon giro nella Superpole e consegnato la miglior prestazione a Mitch Evans. Invece no, mette insieme tre intertempi record e con un margine di 3 decimi partir&agrave; in pole, alle 16:00. PISTA UMIDA IN AVVIO DI SUPERPOLE Accanto avr&agrave; la Jaguar di Evans, poi la Geox Racing di Lopez, la Venturi di Vandoorne, la seconda Geox Racing di Max Guenther &ndash; tornato al volante, in sostituzione di Nasr &ndash; e la Nissan di Seb Buemi. Lo svizzero &egrave; stato il pilota che ha pagato maggiormente le condizioni della pista, poche gocce di pioggia sono state sufficienti al termine della fase a gruppi per rendere scivoloso il tracciato e rallentare parecchio Buemi. Pista senza dubbio pi&ugrave; spettacolare del campionato, la tracciatura in zona EUR, con passaggi veloci, due &ldquo;denti&rdquo; a far scollinare le monoposto in salto sulle quattro ruote, e punti da "pelo alle barriere" su curve veloci. MALE I PRIMI DEL MONDIALE PILOTI A deludere in qualifica sono stati tutti i piloti del primo gruppo, il pacchetto di piloti che occupano le prime 5 posizioni del campionato, rispetto ai quali il secondo gruppo ha migliorato il riferimento segnato da Felix Da Costa di ben 1&rdquo;. Cos&igrave;, solo 13&deg; il portoghese, seguito da Bird, Di Grassi, poi Vergne solo 17&deg; e D&rsquo;Ambrosio addirittura 20&deg;. Jean-Eric Vergne spegne 50 candeline a Roma In fondo alla griglia partir&agrave; Alexander Sims, seconda BMW incappata in un problema tecnico che ha portato all&rsquo;interruzione della qualifica nel terzo gruppo, dal quale sono entrati nelle posizioni buone per la Superpole Buemi ed Evans. Dal gruppo 4, invece, sono stati Vandoorne, Guenther e Lopez a centrare il passaggio alla fase finale. BENE MORTARA E LYNN Buona prestazione, fuori dai primi sei, per Edoardo Mortara, Robin Frijns con la migliore delle Envision Virgin Racing e Alex Lynn, su Jaguar, a rilevare Nelsinho Piquet, prima dell&rsquo;ePrix di Roma a rescindere il contratto con la squadra inglese. BUEMI SULL'UMIDO VANDOORNE SULL'ASCIUTTO La Superpole ha visto Buemi inaugurare il run decisivo, girando per&ograve; a oltre 3&rdquo; dalla prestazione ottenuta su pista asciutta. Ha incontrato le condizioni peggiori e il crono &egrave; stato migliorato da Guenther, in 1&rsquo;35&rdquo;640, 7 decimi pi&ugrave; veloce. La sfobiciata decisa al tempo per la pole provvisoria la d&agrave; Vandoorne, autore di 1&rsquo;33&rdquo;233, ben 2&rdquo;4 pi&ugrave; rapido. I miglioramenti di Lopez (-0&rdquo;3) ed Evans (-0&rdquo;4 sul pilota argentino) sono stati cancellati poi da Lotterer e dal suo 1&rsquo;32&rdquo;123. I 3 decimi rifilati a Evans, alla luce dell&rsquo;errore commesso al tornantino nel terzo settore, avrebbero potuto trasformarsi in un margine molto pi&ugrave; ampio. ePrix di Roma, anteprima e orari TV Appuntamento alle 16:00 con i 45 giri minuti pi&ugrave; 1 giro che decideranno la seconda edizione dell&rsquo;ePrix di Roma, con una gara che si preannuncia interessantissima visti i calibri che partiranno a met&agrave; schieramento e chiamati a rimontare.       

DS Techeetah trova la miglior prestazione in una qualifica con Superpole pazza. Lotterer sbaglia ma supera comunque il crono di Evans. Male Da Costa, Di Grassi, Bird, Vergne e D'Ambrosio

ePrix Roma: Lotterer in pole, male i big del Gruppo 1

Il team DS Techeetah, reduce dalla splendida vittoria ottenuta da Jean-Eric Vergne a Sanya con un sorpasso magistrale su Oliver Rowland della Nissan, sbarca a Roma con i favori del pronostico, fortemente motivato dalle recenti prestazioni dimostrate negli ultimi ePrix in terra asiatica. Non dimentichiamo infatti che, ad Hong Kong, il tedesco Andr&eacute; Lotterer (terzo lo scorso anno a Roma) era in testa sino al penultimo giro prima dei ripetuti colpi ricevuti al retrotreno da Sam Bird nell&rsquo;arco di poche decine di metri, finendo fuori corsa per il danneggiamento della posteriore destra e i conseguenti danni alla carrozzeria. L&rsquo;appuntamento di Roma, il settimo in calendario per la season 5, ha un sapore speciale per la squadra del ghepardo dagli occhi a mandorla, perch&eacute; per il campione in carica JEV (terzo in campionato a quota 54 punti alla pari con Sam Bird della Virgin) si tratta del 50esimo ePrix in carriera. Tra i piloti pionieri della serie, con il maggior numero di punti, vittorie, podi e corse all&rsquo;attivo, il francese debutt&ograve; a Punta del Este con il team Andretti nel 2015, approdando poi alla DS Virgin prima di intraprendere la carriera in Techeetah (poi DS Techeetah quest&rsquo;anno) collezionando la bellezza di sei vittorie e 13 podi complessivi. Il 50esimo ePrix di Vergne &egrave; stato festeggiato stamattina con il taglio di una torta al cioccolato dinanzi al box della squadra e la distribuzione di cappellini commemorativi ai presenti, con l&rsquo;intera squadra ad omaggiare Jean-Eric apparso abbastanza emozionato per l&rsquo;occasione, sempre pronto allo scherzo e spalleggiato dall&rsquo;amico Lotterer, attore nato. Abbiamo saggiato gli umori dei piloti prima dello shakedown pomeridiano del venerd&igrave; e in vista dell&rsquo;intensa e fitta giornata di domani.    &ldquo;Naturalmente sono contento per aver raggiunto i 50 ePrix, ma in fondo 50 &egrave; solamente un numero&rdquo; ha esordito Vergne cercando di nascondere un po&rsquo; l&rsquo;emozione, aggiungendo: &ldquo;Certo, raggiungere questo traguardo a Roma &egrave; una bella sensazione perch&eacute; mi piace molto la citt&agrave; e anche il circuito. E&rsquo; curioso notare che in Formula 1 si festeggia invece la millesima corsa della storia (ride)&rdquo;. Il francese ex Toro Rosso &egrave; tra i maggiori fan del circuito romano: &ldquo;Presenta davvero tante curve interessanti e dove poter effettuare sorpassi per niente facili. A caratterizzare questa pista sono soprattutto i dossi, alcuni davvero insidiosi. Sono fiducioso riguardo la competitivit&agrave; della nostra vettura e anche del passo gara dimostrato negli ultimi ePrix. Il momento &egrave; davvero buono per noi&rdquo;. Interrogato sui molti contatti di gara che si verificano in Formula E e sull&rsquo;incoerenza da parte dei commissari nell&rsquo;applicare le penalit&agrave;, Vergne non &egrave; apparso particolarmente critico su questo punto: &ldquo;In Formula E si verificano sempre molti contatti e i commissari prendono tante decisioni nell&rsquo;arco di una corsa. Certo, alcuni cambiamenti potrebbero essere presi, ma sono fiducioso che pian piano le cose si assesteranno e sar&agrave; trovata una linea pi&ugrave; uniforme&rdquo;.  Terzo lo scorso anno nel primo ePrix di Roma della storia in seguito ad una bella gara molto consistente, Andr&eacute; Lotterer &egrave; fiducioso di poter ripetere una buona prestazione sul tracciato capitolino: &ldquo;Lo scorso anno avevamo davvero un buon pacchetto tra le mani e tutto ha girato bene. La macchina di quest&rsquo;anno &egrave; molto buona, per cui le sensazioni sono al massimo&rdquo;. Anche il veterano tedesco ha speso parole al miele per il tracciato italiano, ammettendo di gradire molto la Capitale d&rsquo;Italia: &ldquo;E&rsquo; molto divertente guidare su questa pista e penso che sia l&rsquo;ideale per esprimere le qualit&agrave; delle vetture di Formula E. Una pista cos&igrave; lunga e piena di curve, esalta giocoforza le qualit&agrave; e le abilit&agrave; dei piloti. Certo, ci sono molti dossi in pista, ma non sono particolarmente preoccupato da essi. Roma &egrave; una location ideale per la serie, lo scorso anno ho speso un po&rsquo; di tempo a visitare le zone pi&ugrave; belle della citt&agrave; e ne rimasi molto colpito&rdquo;. 

Gara speciale per il pilota francese che taglia il traguardo dei 50 ePrix disputati

Jean-Eric Vergne spegne 50 candeline a Roma

Rowland-Vergne al via, prima fila con l&rsquo;inglese di Nissan a firmare la prima pole in carriera. Vergne-Rowland 45 minuti e un giro pi&ugrave; tardi. In mezzo, un ePrix di Sanya che per 25 minuti vive senza sussulti n&eacute; colpi di scena nelle posizioni di testa, a correre via con un trenino di 5 macchine in 2&quot;. Ad aprire le danze che caratterizzeranno gli ultimi 20, Vergne.   And we go green in China for the 2019 FWD #SanyaEPrix! #ABBFormulaE pic.twitter.com/Y5oQ0rbySU &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) March 23, 2019    Il francese, nelle esibizioni precedenti protagonista di un campionato opaco, si riscatta e vince la seconda tappa della Formula E in Cina. Lo fa attaccando la leadership di Rowland e di Nissan ai -21 minuti dalla bandiera. Giro 19, JEV prova a ruote fumanti in staccata, l&rsquo;ultima prima del traguardo, trovando i centimetri necessari per passare in testa e allungare subito, dimostrando d&rsquo;avere un ritmo superiore a quello imposto nella prima met&agrave; dell&rsquo;ePrix da Rowland.   The champ is back?! Watch the moment @JeanEricVergne overtook @oliverrowland to lead the 2019 FWD #SanyaEPrix! #ABBFormulaE pic.twitter.com/8xcvBeGYOM &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) March 23, 2019    Nissan competitiva ma ancora con problemi di affidabilit&agrave;. Tormentano Buemi, quinto in griglia ma costretto a partire dalla pitlane.  Produrr&agrave; un recupero monstre, fino alla sesta posizione. Non senza il momento controverso dell&rsquo;ultimo giro. In battaglia con Robin Frijns per la settima posizione, i due tirano la staccata oltre la fisica, che presenta il conto a Frijns: va lungo e centra un incolpevole Di Grassi. Ritiro per il brasiliano, riparte ultimo l&rsquo;olandese.  Cos&igrave;, bandiera a scacchi sventolata in fase di Full Course Yellow.   Wow! @RFrijns and @LucasdiGrassi collide which means the race ends under full course yellow... #SanyaEPrix #ABBFormulaE pic.twitter.com/3cl95hXGA8 &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) March 23, 2019    ePrix caratterizzato dalle temperature elevate, asfalto a 40&deg; C e aria a 30&deg; C, valori hce si sono tradotti in una condotta di gara accorta, a gestire il pacco batterie. La neutralizzazione arrivata ai meno 16 minuti dal termine, giro 22, per l&rsquo;incidente di Alexander Sims, ha dato un po&rsquo; respiro ai team.  Safety Car prima, bandiera rossa poi, per rimuovere la BMW reduce dalla bagarre con Lotterer e a rimediare i danni maggiori. Il pilota inglese, fino ad allora quinto, lascia la porta aperta in frenata di curva 5, Lotterer si tuffa all&rsquo;interno e, su curva 6, richiamo verso destra, Sims si trova a contatto con le barriere. Sospensione danneggiata e stop in pista.   Into the wall for @AlexanderSims whose race ended as a result of this moment #SanyaEPrix #ABBFormulaE pic.twitter.com/wlhRylc6WP &mdash; ABB Formula E (@FIAFormulaE) March 23, 2019    Tantissimi piloti finiti sotto investigazione, in un ePrix di Sanya ravvivatosi solo nella seconda met&agrave; di corsa. Da seguire le decisioni della direzione gara su Vergne, per una presunta violazione delle procedure da rispettare sotto Safety Car. Mandata in pista prima della bandiera rossa e, successivamente, a guidare la ripartenza post-bandiera rossa, esposta ai meno 12 dal termine e con un ePrix che ha vissuto gli ultimi 10 minuti con bandiera verde.  L&#39;ordine d&#39;arrivo dell&#39;ePrix di Sanya  Appuntamento da dimenticare per Sam Bird, leader di campionato prima di Sanya. Una qualifica negativa, solo 16&deg;, e una gara ancora peggiore, ritirato per problemi tecnici gi&agrave; nei primissimi minuti, lo portano a cedere la testa del mondiale. Con il risultato odierno, Da Costa, terzo, va al comando, anche grazie a un Jerome D&rsquo;Ambrosio solo settimo e un Lucas Di Grassi costretto al ritiro.  Le classifiche del mondiale Piloti e Costruttori  La grande rimonta di Buemi, partito dalla pitlane e arrivato sesto &ndash; bene anche Evans, nono dopo un via in ultima fila accanto a Piquet &ndash; &egrave; stata caratterizzata da diversi episodi in battaglia con altri piloti, per i quali &egrave; stato posto sotto investigazione dai commissari. Quello con la Venturi di Edoardo Mortara &egrave; costato diverse posizioni al vincitore dell&rsquo;ePrix di Hong Kong. 

Il campione del mondo in carica trova finalmente la prima vittoria stagionale. Ottima prestazione Nissan con Rowland, in un ePrix dai due volti: alla noia iniziale subentrano 20 minuti finali densi di azione

ePrix Sanya, Vergne accende la corsa e trionfa

        L&rsquo;ePrix di Marrakesh attende DS Techeetah alla conferma, su un circuito che lo scorso anno non vide brillare Vergne e Lotterer, distanti in qualifica e con appena un quinto posto rimediato da JEV in gara. Pista insolita per gli standard della serie elettrica, Citt&agrave; del Messico a parte &egrave; il tracciato pi&ugrave; vicino a una configurazione permanente, sulla quale la E-Tense 05 di DS dovr&agrave; dimostrare di trovarsi a proprio agio come avvenuto a Riad. &ldquo;Abbiamo disputato una prima gara davvero buona, quale nuovo team DS Teceheetah. E' stato un momento carico di orgoglio vedere ogni cosa comporsi durante il week end di gara. Abbiamo affrontato le sfide e praticamente ogni possibile tiro mancino possibile, ma il team li ha gestiti molto bene e ne &egrave; uscito fuori al top&rdquo;, analizza il team principal Mark Preston. Condizioni particolarissime quelle dell&rsquo;esordio, quasi un mese fa: &ldquo;Devo rendere un plauso speciale al nostro nuovo team manager, David Clarke, che ha affrontato due turni di libere cancellati e la qualifica riorganizzata oltre a tutte le nuove regole e procedure introdotte in questa stagione ma &egrave; comunque riuscito a guidare il team in modo professionale&rdquo;. Uno dei dettagli emersi in gara a Riad, relativamente al powertrain DS, &egrave; stata l&rsquo;elevata efficienza, rilevata in termini di energia residua, sullo stesso piano dei migliori, Audi e BMW, nella prima met&agrave; di corsa, nonostante una condotta aggressiva e in rimonta. Aspetto da verificare a Marrakesh che, se confermato, rappresenterebbe forse il pi&ugrave; grande progresso compiuto da DS rispetto alla Stagione 4. &ldquo;Ad Diriyah &egrave; stato un grande avvio di stagione per noi, adesso guardiamo per&ograve; alla prossima sfida di Marrakesh, pensiamo rimescoler&agrave; ancora la griglia. Avremo molto lavoro da fare, visto che corriamo con la macchina Gen2 per la prima volta&rdquo;, ha sottolineato Preston. Due monoposto tra le prime 5 in gara, nonostante la duplice penalizzazione inflitta, collocano il team al vertice del campionato Costruttori. Resta l&rsquo;amaro in bocca per la vittoria sfumata di Jean Eric Vergne, che dice: &ldquo;Essere arrivato cos&igrave; vicino a vincere nel primo round mi ha lasciato tantissima fame e sono assolutamente concentrato per ottenere la vittoria. In passato, Marrakesh non &egrave; stata una pista a noi favorevole, spero che questa tendenza possa cambiare e di lasciare il Marocco su note alte quest&rsquo;anno. C&rsquo;&egrave; ancora molta strada da fare e sappiamo di dover continuare a essere affilati come rasoi per tutta la stagione&rdquo;. PARTENZA DELL'EPRIX ALLE 16:00 Il programma dell&rsquo;ePrix di Marrakesh prevede il via della gara alle 16:00 italiane, con diretta su Italia 1, Italia 2 (dalle 15:30) ed Eurosport 1, che trasmetter&agrave; una sintesi delle qualifiche a partire dalle 15:45. Qualifiche in programma alle 12:00, dopo i turni di libere che saranno trasmessi sui canali YouTube e Facebook della Formula E: alle 7:55 e alle 10:10.       

Mark Preston si gode la competitivit&agrave; espressa dal team nel primo appuntamento di Riad. In Marocco si corre su una pista molto diversa e Jean Eric Vergne &egrave; determinato a prendersi la vittoria sfuggita in Arabia, su un circuito, per&ograve;, non favorevole lo scorso anno

Formula E, cautela DS Techeetah: Marrakesh mescolerà ancora i valori

        Da indipendente ha sfidato i grandi e vinto. Vergne campione, Techeetah a un passo dall&rsquo;impresa nel Costruttori. Dalla Stagione 5 si cambia, partner e motore, non la lingua: dal francese di Renault a quello di DS Automobiles, che saluta Virgin Racing e si lega a Techeetah. Mancava l&rsquo;ufficializzazione a un passaggio nell&rsquo;aria gi&agrave; da mesi, supportato dai test svolti da Jean Eric Vergne e Andr&eacute; Lotterer al volante della nuova DS E-Tense FE 19. La Gen 2 sulla quale andr&agrave; il nuovo motogeneratore DS, in Stagione 4 tra i pochi a utilizzare una trasmissione tra motore e differenziale.  &laquo;Lo sviluppo della DS E-Tense FE 19 &egrave; iniziato diversi mesi fa, con l&rsquo;obiettivo di trovarsi in una posizione per lottare per la vittoria dalla gara inaugurale della campagna 2018-2019. Il legame con Techeetah, di recente a celebrare la vittoria del titolo Piloti oltre al secondo posto nel Costrottori, &egrave; mirato al raggiungimento di questo  obiettivo. Siamo pienamente consapevoli delle qualit&agrave; degli uomini e delle donne che lavorano in Techeetah e sono convinto che le nostre due realt&agrave; si integreranno alla perfezione&raquo;, ha commentato il direttore di DS Performance, Xavier Mestelan Pinon.  Per quello che si &egrave; dimostrato essere uno dei punti di forza di Techeetah, ovvero, l&rsquo;efficienza energetica in gara, DS dovr&agrave; compiere un netto progresso, necessit&agrave; evidenziata da Sam Bird fino all&rsquo;ultimo e-Prix di New York. &laquo;Il nostro impegno in Formula E &egrave; parte integrante dell&rsquo;impegno DS verso l&rsquo;elettrificazione della gamma&raquo;, ha aggiunto Mestelan Pinon. Si dovr&agrave; attendere il prossimo 1 ottobre per conoscere livrea definitiva della monoposto, team principal e management, fino alla formazione piloti. Techeetah lascia Renault con il lusso di aver corso una stagione molto al di sopra del rendimento offerto dal team di Buemi e Prost, che dalla prossima stagione diverr&agrave; Nissan, in un passaggio del testimone tutto interno al gruppo automobilistico. &laquo;L&rsquo;accoppiata con DS Automobiles &egrave; una collaborazione avvincente in una fase nella quale ci apprestiamo a entrare in una nuova era della Formula E con la macchina Gen 2. DS ha una lunga esperienza, essendo in Formula E sin dalla Stagione 2 e avendo concluso sempre tra i primi tre costruttori. Abbiamo corso  splendire battaglie in pista quest&rsquo;anno e non vediamo l&rsquo;ora di mettere insieme il bagaglio di esperienze e competenze di due dei migliori team in griglia, con Techeetah che diventa per la prima volta un team costruttore&raquo;, le parole del presidente del gruppo cinese, Edmund Chu, accompagnate dai ringraziamenti di rito rivolti a Renault.       

Il team privato passa dal motogeneratore Renault a quello DS, che lascia Virgin Racing. La DS E-Tense FE 19 gi&agrave; provata da Vergne e Lotterer, a ottobre i dettagli su piloti e struttura del team

Formula E, DS-Techeetah l'accordo è ufficiale

Nel terzetto di testa, in cerca dell&#39;allungo sul gruppo. Sam Bird e DS Virgin Racing affrontano la trasferta in Messico, quinto appuntamento della Formula E, agganciati al leader di campionato Jean Eric Vergne e, nella classifica Costruttori, a una distanza ancora colmabile da Techeetah. Sono 10 i punti che dividono Bird da Vergne, 20 quelli tra Techeetah e DS. Costanza di rendimento in apertura di campionato che ha registrato, tuttavia, qualche noia tecnica, sulla DSV03, con la trasmissione protagonista in negativo sia a Marrakesh che a Santiago del Cile. Due ePrix che hanno visto Bird perdere la posizione su Rosenqvist e Alex Lynn costretto al ritiro.  Come Lucas Di Grassi, anche il pilota inglese subir&agrave; un arretramento in griglia di partenza, sabato, per aver sostituito il cambio: &laquo;Vado in Messico con un ostacolo, causato dalla rottura del cambio nell&#39;ultima gara a Santiago, mi servir&agrave; una nuova unit&agrave; e ci&ograve; comporter&agrave; 10 posizioni di penalit&agrave;&raquo;. Lynn che affronta la parentesi dell&#39;ePrix di Citt&agrave; del Messico nel pieno del programma di sviluppo Aston Martin, la nuova Vantage GTE con la quale correr&agrave; nel WEC. Si prospetta un sabato in salita, poich&eacute; la configurazione del tracciato non favorisce i sorpassi: curva 1 e curva 6 i punti nei quali tentare un attacco, nella tracciatura ovale che gira pi&ugrave; di quanto non faccia la Formula 1 &ndash; o l&#39;Endurance stesso &ndash; nel lento tratto all&#39;interno dello stadio del baseball. &laquo;Il piano &egrave; di provare a fare qualcosa di diverso, essendo una pista sulla quale &egrave; difficile sorpassare. Dovremo azzardare con la strategia e sperare che ripaghi. Finora &egrave; stata una stagione frustrante, sono stato veloce ma i risultati non sono stati dalla mia. Dobbiamo iniziare a migliorare l&#39;affidabilit&agrave; e raccogliere i punti che meritiamo&raquo;, prosegue Lynn, appena 8 punti per lui finora.  La diretta dei test a Barcellona  Tutt&#39;altro inizio ha espresso Sam Bird, sempre nella top 5, due volte sul podio: &laquo;L&#39;ultima volta che abbiamo corso in Messico abbiamo concluso sul podio e abbiamo mostrato un passo competitivo per tutta la stagione, speriamo di poter far bene anche adesso&raquo;. Affidabilit&agrave; da monitorare e, tra le sfide dell&#39;altura, il controllo delle temperature d&#39;esercizio del powertrain, in particolare delle batterie, sar&agrave; fondamentale, vista la rarefazione dell&#39;aria: &laquo;E&#39; una pista molto veloce e sappiamo dalle scorse edizioni che sar&agrave; molto difficile sorpassare, la qualifica pertanto sar&agrave; fondamentale. Le temperature elevate saranno un altro aspetto da gestire, dovremo monitorare gli elementi del raffreddamento viste le alte velocit&agrave; e l&#39;altitudine&raquo;, ha commentato Xavier Mestelan Pinon, direttore delle prestazioni in casa DS Virgin. 

L&#39;ePrix di Citt&agrave; del Messico vedr&agrave; il pilota DS Virgin Racing partire con 10 posizioni di penalit&agrave; per la sostituzione del cambio rotto a Santiago. Bird agganciato al terzetto di testa punta al podio

Formula E Messico, DS Virgin Racing: affidabilit&agrave; cercasi

AGGIORNAMENTO: Sfilza di provvedimenti della direzione gara al termine dei 43 giri dell&rsquo;e-Prix di Hong Kong. A Sam Bird &egrave; stata comminata la sanzione dell&rsquo;arretramento di 10 posizioni in griglia di partenza sul risultato che maturer&agrave; in qualifica nella seconda gara a Hong Kong. La decisione &egrave; scaturita dopo aver riesaminato l&#39;incidente in pitlane, durante il cambio della monoposto: guida pericolosa, l&rsquo;errore che lo ha portato all&rsquo;incidente e all&#39;&quot;abbandono&quot; della DS fuori postazione (in gara, per quest&#39;ultima irregolarit&agrave; era stato penalizzato con un Drive Through).  Penalizzazione anche per Felix Rosenqvist. Settimo sotto la bandiera a scacchi, al pilota Mahindra &egrave; stata inflitta la penalit&agrave; di 22&rdquo; sommati al tempo finale, quale conversione del Drive Through, per aver utilizzato pi&ugrave; potenza dei 180 kW (244 cavalli) permessi in gara. Medesima infrazione commessa da Maro Engel. Rosenqvist scivola 17&deg; e nella top ten accede Luca Filippi.  Priva di conseguenze sull&#39;assegnazione di punti &egrave;, invece, la squalifica di Andr&egrave; Lotterer, reo di aver lasciato la Techeetah in modalit&agrave; non sicura in parco chiuso.  La nuova classifica dell&rsquo;e-Prix di Hong Kong &egrave; la seguente:  1.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Bird (DS Racing)  2.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Vergne (Techeetah)  3.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Heidfeld (Mahindra)  4.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Piquet (Jaguar)  5.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Abt (Audi Sport)  6.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Da Costa (Andretti)  7.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Mortara (Venturi)  8.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Lynn (DS Racing)  9.&nbsp; &nbsp; &nbsp; &nbsp;Prost (Renault e.dams)  10.&nbsp; &nbsp;Filippi (NIO)  &nbsp;  Francobollati dalla Superpole &ndash; 27 millesimi di gap &ndash; al diciannovesimo giro, quando Sam Bird ha rotto gli indugi su Jean Eric Vergne e si &egrave; preso il comando della gara. A Hong Kong trionfa DS Racing, in un e-Prix che non ha mancato di regalare colpi di scena. Pronti, via ed &egrave; subito bandiera rossa al primo giro. Lotterer blocca la pista in curva 4 e obbliga la direzione gara all&#39;interruzione. Si riparte dietro safety car e il poleman Vergne conserva la leadership su Bird. I due vanno in fuga, portandosi dietro un terzetto appena pi&ugrave; staccato, con un ottimo Oliver Turvey a gestire su Nick Heidfeld.  Si aspettavano Di Grassi e Buemi. Chiudono nelle retrovie, dopo aver fatto a ruotate in curva 1 al quarto giro: Buemi all&rsquo;attacco, Di Grassi in difesa. Entrambi fuori dalla Superpole, il brasiliano di Audi Sport &egrave; stato costretto a un cambio anticipato di monoposto, al giro 14 contro il ventunesimo scelto dai primi, per un problema alla sospensione posteriore destra. Chiude diciottesimo, dietro Turvey, costretto anche lui a un cambio in anticipo della NIO, che gli costa un risultato nella top five. Buemi rallentato da problemi tecnici alla Renault e.dams, rimasta ferma in pista subito dopo la sostituzione della monoposto: secondi preziosi persi prima di riprendere la gara.  Per Bird, in testa, e-Prix in discesa dopo l&rsquo;attacco su Vergne, ma nelle operazioni di cambio monoposto, sbaglia l&rsquo;ingresso al box, va lungo e non completa la sostituzione all&rsquo;interno, lasciando la DSV-03 fuori dalla postazione. Errore che porta un Drive Through, ma l&rsquo;ampio margine (oltre 7&rdquo;) costruito su Vergne e Heidfeld, lo riporta in pista comunque davanti ai due in bagarre. L&rsquo;inglese riallunga con facilit&agrave;, mentre dietro sono Techeetah e Mahindra a lottare fin sotto la bandiera a scacchi. Vergne e Heidfeld sul podio, poi Engel, Piquet e Abt nella top five. Ottimo avvio con Jaguar di Piquet, che scavalca Rosenqvist nel finale, passato anche da Da Costa.&nbsp;  Chi perde la posizione conquistata sul campo &egrave; Maro Engel (Venturi): la direzione gara ha sommato al tempo finale la penalit&agrave; del Drive Through, inflitto per aver superato la soglia dei 180 kW in gara, nella fase in cui il tedesco si &egrave; dovuto difendere da Rosenqvist, Piquet, Abt e Da Costa, racchiusi in 1&rdquo;6 e con il quarto posto in palio.&nbsp;    Tanti problemi nelle comunicazioni via radio per i piloti all&rsquo;esordio della quarta stagione di Formula E a Hong Kong, che ripaga con una gara vivace e ricca d&rsquo;azione, dalla quale esce con un buon ottavo posto finale Edoardo Mortara. Nono sotto la bandiera, all&rsquo;attacco di Lynn al penultimo giro, beneficia dell&rsquo;arretramento di Engel. Unica Renault e.Dams a punti, quella di Nico Prost, decimo, dopo una sessione di qualifica che lo ha visto sbattere e provocare l&rsquo;interruzione della sessione, nel terzo gruppo.  Luca Filippi (terzo pilota votato nel Fanboost, dietro Kobayashi e Abt) chiude ai margini della top ten, undicesimo. Peccato per il Drive Through inflitto per il contatto all&rsquo;attacco di Felix Rosenqvist, mandato in testacoda in curva 1 nella prima parte di gara.&nbsp;&nbsp;  FORMULA E HONG KONG: ORDINE DI ARRIVO GARA 1  FORMULA E: GLI ORARI DELLE GARE IN TV 

Il britannico di DS Racing attacca la leadership di Vergne e costruisce un ampio margine in gara, neutralizzando un Drive Through. Sul podio anche Heidfeld, ottimo Mortara a punti. Sfilza di penalit&agrave; nel dopo-gara

Formula E Hong Kong: Bird, prova di forza nel primo e-prix

La quarta stagione di Formula E sta per iniziare e i team presentano le monoposto che si daranno battaglia dal 2 dicembre a Hong Kong.&nbsp;  DS Virgin Racing alza il velo sulla nuova DSV-03, vestita con i colori tradizionali viola, rosso e argento, con qualche novit&agrave; sulla livrea. Gli esperti di DS Performance hanno lavorato sull&rsquo;ottimizzazione della meccanica, con una nuova gestione software.  Il team schiera la prima coppia di piloti &ldquo;100 % made in Britain&rdquo; nella storia della Formula E, con Sam Bird e Alex Lynn. Sam Bird, 30 anni, oltre all&#39;impegno con Af Corse nel Mondiale Endurance, ha preso parte a 33 gare con la scuderia, ottenendo cinque vittorie e nove podi, che fanno di lui il terzo pilota ad aver segnato il maggior numero di punti in Formula E.  Alex Lynn, 24 anni, affronter&agrave; invece la sua prima stagione completa, dopo una partecipazione lo scorso anno in cui ha conquistato una pole position al primo tentativo, diventando uno dei due piloti ad essere riuscito nell&rsquo;impresa.    &nbsp; 

Alla vigilia del primo e-prix della stagione 2017-18, la Casa francese svela la monoposto elettrica affidata a&nbsp;Sam Bird e Alex Lynn

Formula E, DS Virgin alza il sipario sulla&nbsp;DSV-03

Non c&#39;&egrave; stato modo per fermare la cavalcata di Sam Bird nella Grande Mela. Il britannico della Ds Virgin Racing ha vinto anche la seconda gara del primo weekend di corse di sempre a New York dopo aver conquistato anche la pole position, e dopo essersi ripreso il comando perso al via &egrave; scappato dal gruppo e comandato senza rivali.  Alle sue spalle si sono piazzate le due Mahindra di Felix Rosenqvist e Nick Heidfeld, nonostante abbiano rischiato molto all&#39;ultima curva, quando il rimontante debuttante Pierre Gasly le ha raggiunte andando per&ograve; a sbattere all&#39;esterno dell&#39;ultima curva e mancandole di un soffio. E tagliando il traguardo in quarta posizione nonostante la vettura sfasciata.  Dietro al giovane francese campione in carica della ex Gp2 si &egrave; piazzato Lucas di Grassi, autore anche lui di una gara in rimonta dopo le deludenti qualifiche. Il brasiliano doveva approfittare dell&#39;assenza del leader di campionato S&eacute;bastien Buemi (sostituito sulla vettura Renault e.dams proprio da Gasly) per recuperare pi&ugrave; punti possibili, ma il quinto posto finale non &egrave; abbastanza.  &nbsp;    Sesto posto sotto la bandiera a scacchi per Nicolas Prost, che nonostante l&#39;enorme esperienza in Formula E &egrave; stato tutto il weekend alle spalle del suo ben pi&ugrave; giovane compatriota e temporaneo compagno di squadra Gasly. Alle sue spalle ancora Francia con la Venturi di Tom Dillmann e la Techeetah di Jean-&Eacute;ric Vergne. Il francese ex-F1 ed il suo compagno di squadra St&eacute;phane Sarrazin hanno pagato caro l&#39;errore fatto dalla squadra di chiamarli ai box per il cambio vettura dopo tutti gli altri e nel giro in cui la virtual safety car &egrave; stata annullata.  Hanno chiuso la Top 10 l&#39;olandese Robin Frjins, che ha riportato in zona punti la Andretti Autosport proprio nella settimana in cui &egrave; stato annunciata l&#39;acquisizione della squadra dalla Bmw da Stagione 5, ed il belga J&eacute;r&ocirc;me D&#39;Ambrosio.  &nbsp;  Formula E, New York, 16/07/2017&nbsp; Classifica finale di Gara 2 1. Sam Bird (Virgin Racing), 49 giri in 58&#39;09.388, alla media di 98,7 km/h 2. Felix Rosenqvist (Mahindra Racing) a 11&quot;381 3. Nick Heidfeld (Mahindra Racing) a 12&quot;319 4. Pierre Gasly (Renault e.dams) a 12&quot;355 5. Lucas Di Grassi (Abt Schaeffler Audi Sport) a 23&quot;451 6. Nicolas Prost (Renault e.dams) a 30&quot;470 7. Tom Dillmann (Venturi) a 41&quot;862 8. Jean-&Eacute;ric Vergne (Techeetah) a 52&quot;292 9. Robin Frijns (Andretti Autosport) a 1&#39;00&quot;475 10. J&eacute;r&ocirc;me D&#39;Ambrosio (Faraday Future Dragon Racing) a 1&#39;12&quot;659 11. Adam Carroll (Jaguar Racing) a 1&#39;41&quot;134 12. St&eacute;phane Sarrazin (Techeetah) a 1 giro 13. Lo&iuml;c Duval (Faraday Future Dragon Racing) a 1 giro 14. Oliver Turvey (NextEv Tcr Formula E Team) a 1 giro 15. Ant&oacute;nio F&eacute;lix Da Costa (Andretti Autosport) a 1 giro 16. Nelson Piquet Jr. (NextEv Tcr Formula E Team) a 3 giri Giro pi&ugrave; veloce: il 7. di Daniel Abt (Abt Schaeffler Audi Sport) in 1&rsquo;03&rdquo;898  &nbsp;  Il campionato piloti dopo 10 gare: 1. S&eacute;bastien Buemi 157 punti; 2. Lucas Di Grassi 147; 3. Felix Rosenqvist 104; 4. Sam Bird 100; 5. Nicolas Prost 84; 6. Nick Heidfeld 78; 7. Jean-&Eacute;ric Vergne 74; 8. Jos&eacute; Mar&iacute;a L&oacute;pez 50; 9. Daniel Abt 47; 10. Nelson Piquet Jr. 33; 11. Oliver Turvey 26; 12. Robin Frjins 20; 13. Lo&iuml;c Duval 19; 14. Pierre Gasly 18. 15. St&eacute;phane Sarrazin 17; 16. Mitch Evans e Maro Engel 16; 18. J&eacute;r&ocirc;me D&#39;Ambrosio 11; 19. Antonio F&eacute;lix Da Costa e Tom Dillmann 10; 21. Esteban Guti&eacute;rrez e Adam Carrol 5; 23. Alex Lynn 3.  &nbsp;  Campionato squadre dopo 10 gare: 1. Renault e.dams 259 punti; 2. Abt Schaeffler Audi Sport 194; 3. Mahindra Racing 182; 4. Ds Virgin Racing 153; 5. Techeetah 94; 6. NextEv Nio 59; 7. Faraday Future Dragon Racing e Andretti Formula E 30; 9. Venturi Racing 28; 10. Jaguar Racing 21.   &nbsp; 

Il britannico della Ds &egrave; inarrestabile a Brooklyn e batte le due Mahindra

Formula E: doppietta per Sam Bird a New York

La prima gara automobilistica di sempre a New York &egrave; terra di conquista per la DS e Sam Bird, che si &egrave; superato. Il britannico &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio accompagnato dai due piloti Techeetah Jean-&Eacute;ric Vergne e St&eacute;phane Sarrazin.  Sul tracciato ricavato nel porto di Brooklyn &egrave; andata in scena una competizione davvero rocambolesca, con tantissimi contatti tra le vetture.  Bird &egrave; scattato dalla quarta piazzola in griglia, ma ha subito attaccato Vergne che lo precedeva. Poi &egrave; toccato al compagno di squadra Alex Lynn (che sostituisce Jos&eacute; Mar&iacute;a L&oacute;pez, in azione nella gara del WEC al N&uuml;rburgring) subire il sorpasso al nono passaggio. Questo prima che problemi al cambio lo costringessero al ritiro.  Dopo altri sette passaggi Bird ha messo a segno la mossa finale, attaccando senza piet&agrave; il leader della gara Daniel Abt. Il pilota della DS Virgin da quel momento in poi ha controllato alla perfezione la corsa newyorchese senza particolari ansie.     Unico momento di lotta per la vetta si &egrave; avuto quando la Mahindra di Nick Heidfeld ha avuto problemi e chiamato in pista la Safey Car, che ha ricompattato il gruppo. Ma Bird ha controllato Vergne ed &egrave; volato alla bandiera a scacchi.  Grande caduta finale invece per l&#39;Audi di Abt, che da terzo &egrave; crollato fino a 14esimo nell&#39;ultimo giro, a causa di un&#39;avaria al sistema di gestione della batteria.   Felicit&agrave; invece per il suo compagno di squadra Lucas di Grassi, che nonostante una giornata poco positiva ha portato a casa i punti del quarto posto nel weekend in cui il suo avversario per il campionato e leader della classifica S&eacute;bastien Buemi &egrave; assente (anche lui in Germania per la gara del Mondiale Endurance) e quindi deve assolutamente recuperare punti per poter lottare per la vittoria finale nel weekend finale di Montreal.  Delusione in casa Mahindra, dove Felix Rosenqvist &egrave; stato protagonista di un errore grossolano nel finale che lo ha fatto scivolare in 15esima posizione.  Gara da applausi per il sostituto di S&eacute;bastien Buemi, Pierre Gasly, che si &egrave; reso protagonista di una clamorosa rimonta che lo ha portato sino al settimo posto finale, addirittura davanti al pi&ugrave; navigato compagno di squadra alla Renault e.dams, Nicolas Prost.  Giro pi&ugrave; veloce e un punticino di consolazione, infine, al tedesco Maro Engel della Venturi. 

L&#39;inglese della DS sorpassa di esperienza Daniel Abt e va al successo nella Grande Mela

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