di Roberto Chinchero  A 22 anni Felipe Nasr &egrave; un esempio di concretezza, fiducia nei propri mezzi e programmazione. Parliamo di un ragazzo che nel 2009 (dopo la vittoria nella serie europea di F.Bmw appena 16enne) decise di rifiutare le offerte arrivate sulla sua scrivania da parte di Red Bull, McLaren e Gravity-Lotus, decidendo che per lui la via migliore per arrivare in F.1 sarebbe stata quella di lavorare con Steve Roberston, il manager che segue dagliesordi in monoposto anche Kimi Raikkonen. Una fiducia incondizionata che ha portato Nasr a concretizzare un buon curriculum fino allo sbarco in F.1.  Nasr &egrave; supportato da uno sponsor, una Banca brasiliana, ma come spiega subito lo stesso Felipe, non sente di avere nulla a che fare con la figura del pay-driver, che non &egrave; proprio quella che da maggior garanzie di carriera quando si entra nel Circus. &laquo;Dal momento in cui ho deciso di lavorare con Robertson &ndash; attacca Nasr - sono sempre stato un pilota con uno stipendio, una casa, un&rsquo;auto, godendo anche di tutti i supporti necessari per programmare al meglio la mia carriera. Da quando avevo sedici anno non ho mai chiesto soldi alla mia famiglia, che tra l&rsquo;altro &egrave; una famiglia normale. Mi chiedo quale sia la differenza tra l&rsquo;essere supportati da Red Bull o da sponsor trovati autonomamente e gestiti dalla struttura che mi segue. Robertson ha disegnato un progetto nel lungo periodo, programmato per arrivare (se ci fossero stati i risultati che sono arrivati) in Formula Uno. Avevo l&rsquo;opzione per essere un pilota Red Bull per dieci anni, e ho detto no, ma ho sempre un ottimo rapporto con loro, la porta non &egrave; mai stata chiusa. Semplicemente anni fa ho scelto un&rsquo;altra via per arrivare in F.1, e oggi ci sono&raquo;.  - Parliamo del tuo esordio in una Formula Uno che hai desiderato a lungo. Com&rsquo;&egrave; la vita nel Circus? &laquo;Quando sei nelle categorie minori vedi la F.1 come il vertice dell&rsquo;automobilismo mondiale, e fondamentalmente apprezzi nei piloti solo le loro qualit&agrave; velocistiche. Ma quando ci arrivi scopri tanti aspetti che prima non vedevi. Bisogna essere intelligenti, avere spirito di sacrificio, essere predisposti a confrontarsi col team, e devi garantire un valore aggiunto alla squadra che lavora con te. E devi garantirlo in tante aree, non solo nella velocit&agrave; in pista&raquo;.  L'intervista completa sul numero 24 di Autosprint, in edicola. 

Su Autosprint l'intervista al miglior rookie del circus, che a 22 anni &egrave; un esempio di concretezza: &laquo;Potevo essere un pilota Red Bull per dieci anni, e ho detto no&raquo;

Nasr: "In F1 non basta essere veloci"

Bella una Formula 1 con 22 maestri assoluti in griglia. Bella, ma sarebbe anche sostenibile? C&rsquo;&egrave; un ruolo quasi &ldquo;sociale&rdquo; per i piloti paganti, senza la cui munifica valigia di sponsor parecchi team potrebbero chiudere battenti. Anche nel peggior modo di selezione possibile, viene da pensare, andrebbero privilegiati i migliori, qualcuno che pur assicurando la sopravvivenza economica possa essere anche una scommessa per il futuro.  Pi&ugrave; volte bollato come pagante, Felipe Nasr non ci sta a passare per il brocco di turno, la cui unica fortuna &egrave; quella di avere il supporto del Banco do Brasil e chiarisce: &laquo;Ho vinto diversi campionati, queste critiche rappresentano una visione errata, perch&eacute; i piloti sono arrivati in Formula 1 con le sponsorizzazioni per molto tempo: Alonso, Vettel e persino Schumacher&raquo;.  Ecco, non sar&agrave; all&rsquo;altezza dei predecessori citati, ma &egrave; ingeneroso non riconoscere i buoni risultati che ha saputo ottenere in questo inizio stagionale (14 punti contro i 5 di Ericsson). E poi, realisticamente, la Formula 1 odierna offre altre chance per trovare un sedile vero, che non sia quello del simulatore? Volendo mettere i puntini sulle &ldquo;i&rdquo;, andrebbero ricordati i casi dei nostri vincitori del campionato di GP2, Pantano (2008) e Valsecchi (2012), ritrovatisi con le porte chiuse da quella F1 che dovrebbe attingere &ldquo;naturalmente&rdquo; dal bacino di talenti offerto dalla serie propedeutica e pi&ugrave; vicina. Invece, anzich&eacute; bilanciare talento e portafoglio, i team hanno sempre preferito il secondo elemento. Con questi presupposti, serve davvero una Formula 2?  C&rsquo;era il tempo in cui i talenti avevano in Minardi una sponda importante per mettersi in mostra e quel testimone in qualche modo continua con la Toro Rosso, seppur non si pu&ograve; negare l&rsquo;ingerenza Red Bull nelle scelte della scuderia di Faenza. Tornando all&rsquo;attualit&agrave;, Nasr ammette che non sar&agrave; semplice marcare ancora risultati importanti per la Sauber: &laquo;Lotus, Toro Rosso, Force India e McLaren stanno arrivando e la nostra macchina &egrave; fondamentalmente la stessa delle prime gare. Avremo degli aggiornamenti aerodinamici, ma non posso dare altri dettagli&raquo;.  Fabiano Polimeni

Non vuole passare come uno dei tanti piloti con la valigia: &ldquo;Ho vinto diversi campionati!&rdquo;

Nasr: anche Vettel e Schumacher pagavano

Venerd&igrave; mattina Felipe Nasr scuoteva il capo. Le vicende giudiziarie della Sauber hanno raggiunto l&rsquo;apice del paradosso quando Felipe ed Ericsson sono saliti nelle rispettive monoposto senza per&ograve; poter avviare la power unit. Dopo aver trascorso nei box la sessione FP1, Nasr era decisamente deluso.  Due giorno dopo, stesso posto, ovvero retrobox della Sauber. Nasr salta sulla schiena del fisioterapista Josef Leberer (una personalit&agrave; nel suo ruolo, avendo lavorato con Ayrton Senna, Kimi Raikkonen, e un'altra decina di vincitori di Gran Premi) e festeggia con tutto il team pi&ugrave; di quanto abbia fatto lo stesso Lewis Hamilton. &laquo;Che dire &ndash; ha spiegato Nasr &ndash; in un weekend ho visto il lato pi&ugrave; scuro e quello pi&ugrave; scintillante della Formula Uno. Questa gara ha tanti significati, sia per me, che per il team. Qualcuno mi definiva un pay-driver, dimenticando di leggere il mio curriculum, altri sparavano sul team, ed invece questa &egrave; la nostra risposta. Non male, no?&raquo;.  Il quinto posto di Nasr &egrave; il miglior risultato mai ottenuto all&rsquo;esordio in Formula Uno da un pilota brasiliano. Un traguardo che Felipe ignorava prima della bandiera a scacchi di Melbourne, ma che ha mostrato di gradire non poco. Anche Marcus Ericsson ha dato il suo contributo (in un weekend indimenticabile per la Sauber) con un ottavo posto che fa storia. Era dal 1989 che un pilota svedese non conquistava dei punti nella classifica del Mondiale di Formula Uno. Ventisei anni dopo Stefan Johansson, ci &egrave; riuscito Ericsson, in una giornata molto particolare: &laquo;Non ho solo conquistato due punti &ndash; ha commentato sorridendo &ndash; ma abbiamo concluso 2-0 sulla Finlandia&hellip;credo non accadr&agrave; mai pi&ugrave;!&raquo;.  Roberto Chinchero  

Nessun pilota brasiliano aveva mai terminato il suo primo Gran Premio in zona punti. C&rsquo;&egrave; riuscito il neo-pilota della Sauber

F1, l&rsquo;esordio da sogno di Nasr

L&rsquo;obiettivo &egrave; ambizioso, forse troppo guardando la base di partenza e il 2014 dal quale &egrave; reduce la Sauber. Nasr ed Ericsson sono &ldquo;serviti&rdquo; per puntellare le finanze; sul fronte tecnico, invece, una power unit Ferrari migliore &egrave; la base di partenza per la campagna 2015, nella quale puntare a entrare nella top ten in gara. &Egrave; qualcosa in cui crede fermamente Felipe Nasr: &laquo;Siamo concentrati sui punti e vogliamo ottenerli nuovamente; abbiamo bisogno di tornare indietro su quelle aree che durante l&rsquo;inverno - e dalla monoposto dello scorso anno - sappiamo di dover migliorare&raquo;.  Sviluppo tecnico e ristrettezze economiche, per&ograve;, sono due fattori che non si combinano troppo bene in Formula 1. &laquo;Non si tratta di un settore specifico della macchina, ma di molti sui quali dovremo progredire. Ci manca carico aerodinamico dall&rsquo;anno scorso, &egrave; chiaro. Sul telaio, per&ograve;, credo ci siano stati dei progressi; poi il motore Ferrari &egrave; un passo avanti&raquo;, commenta Nasr.  I tempi di Jerez contano nulla, si sapeva, mentre i problemi al cambio sofferti da Ericsson e lo stop nell&rsquo;ultima giornata di test a Barcellona, vanno a minare le certezze di affidabilit&agrave; della C34. &laquo;Abbiamo lavorato molto sul versante della prestazione, da Jerez a Barcellona ci sono stati dei progressi: la macchina &egrave; pi&ugrave; consistente e abbiamo migliorato i long run e la gestione delle gomme. &Egrave; un processo costante e tutto sta andando nella giusta direzione&raquo;.  Vedremo per&ograve; se, con gli attuali valori in campo pur in assenza della Manor F1, il team elvetico riuscir&agrave; davvero a riservarsi una posizione privilegiata in griglia.  f.p.

Nasr sottolinea i difetti della C34 e le migliorie apportate tra le due sessioni di test

Obiettivo zona punti per la Sauber nel 2015 

Sar&agrave; uno dei due esordienti (insieme a Max Verstappen) del mondiale 2015 di Formula Uno. Un pilota arrivato nella lista dei titolari del Circus un po&rsquo; a sorpresa, prendendo in contropiede molti rivali. La firma del contratto che ha legato Felipe Nasr alla Sauber per il mondiale di Formula Uno 2015, ha di fatto messo fine ai sogni di restare nel Circus di almeno altri due piloti, non senza qualche polemica da parte loro. &laquo;Non penso a queste cose &ndash; ha subito chiarito Nasr al sito ufficiale della Formula Uno - devo concentrarmi su me stesso. Ho fatto molto per essere qui: ho vinto gare e campionati, quindi sono contento della mia posizione e non ho bisogno di preoccuparmi di altre cose&raquo;.  Nel 2014 Nasr ha concluso al terzo posto la sua stagione nella GP2 Series, ma ha anche sfruttato molto la chance offerta dal ruolo di terzo pilota Williams. &laquo;Devo dire che ho imparato molto e sono grato per l&rsquo;opportunit&agrave; che ho avuto. Ho guidato una vettura di Formula Uno per la prima volta, ho appreso come lavorare con gli ingegneri ed i meccanici, interfacciandomi anche con gli altri piloti del team. Grazie alla Williams ho anche visto come si svolge il lavoro in un weekend di gara, prendendo parte alle riunioni tecniche. E 'stato un anno di apprendimento, come pilota e come persona, ed oggi mi sento pronto ad affrontare la prossima sfida da pilota titolare&raquo;.  Nasr racconta anche di aver cercato come prima opportunit&agrave; di rimanere legato al team inglese: &laquo;Avrei proseguito volentieri il percorso in Williams, ma la squadra era gi&agrave; contrattualmente legata con Felipe (Massa) e Valtteri (Bottas) cos&igrave; ho dovuto guardare altrove. Non potevo far passare troppo tempo. Ora mi aspetta una stagione importante, ma gli obiettivi dipenderanno anche dalla Sauber. Hanno avuto una stagione difficile quindi penso che ci aspetti un sacco di lavoro da fare, e sono pronto a fare la mia parte con entusiasmo. Mi piacerebbe conquistare un po&rsquo; di punti, o forse con pi&ugrave; ottimismo&hellip;pensare ad un podio. Ma queste sono chiacchiere, aspettiamo di vedere come andr&agrave; la monoposto, poi gli obiettivi arriveranno di conseguenza&raquo;.  Nasr &egrave; anche il nuovo che avanza sul fronte di un vivaio brasiliano ben lontano dai massimi storici. Ma Felipe si sente la nuova grande promessa brasiliana in Formula Uno? &laquo;Beh, spero di poter dire un giorno un bel &ldquo;SI&rdquo;. Oggi sto muovendo i miei primi passi in Formula Uno e ho ancora molto da imparare. Ma un giorno voglio avere il successo che sogno&raquo;.  Roberto Chinchero

Il pilota 2015 della Sauber F1 rivendica il suo palmares e spera di essere il futuro del Brasile in Formula Uno

Nasr: "Ho fatto tanto per essere qui"

Sorprendendo un po' tutti, la Sauber comunica che nel 2015, il brasiliano Felipe Nasr sar&agrave; il secondo pilota e correr&agrave; al fianco dell'appena annunciato Marcus Ericsson.  Anche Adrian Sutil, cos&igrave; come Esteban Gutierrez, deve quindi lasciare il posto per il prossimo anno, ad un pilota che al team porta pi&ugrave; soldi di lui. Nasr, 22 anni, vice campione di GP2, &egrave; infatti sponsorizzato dal Banco do Brasil, che per assicurargli il posto in Sauber, ha garantito la cifra di 20 milioni di dollari.  "Bruciato" sul filo di lana Giedo van der Garde, che quest'anno aveva ricoperto il ruolo di terzo pilota alla Sauber e contava ormai di avere quel posto garantito, in virt&ugrave; di un'altra ingente sponsorizzazione.  Anche se la coppia Ericsson-Nasr non appare certo irresistibile, alla Sauber va riconosciuto il merito di essersi assicurata per il 2015 i due piloti dotati della maggiore sponsorizzazione. Nasr nel 2014 ha ricoperto il ruolo di terzo pilota Williams, sperava di correre con il team inglese ma si &egrave; trovato la strada sbarrata dalla riconferma di Felipe Massa. A quel punto ha dovuto guardarsi attorno e la scelta Sauber &egrave; stata alla fine la pi&ugrave; logica.  Adrian Sutil, nonostante disponesse di un contratto per il 2015, esce cos&igrave; di scena, ma potrebbe rientrare nel 2016 con il team di Gene Haas. Com ha rivelato Gunther Steiner spiegando che il tedesco potrebbe essere il pilota esperto di cui il team americano avr&agrave; comunque bisogno nella sua prima stagione F.1 nel 2016.  Cesare Maria Mannucci  &nbsp;  &nbsp;

Il brasiliano, con un colpo a sorpresa, affiancher&agrave; Marcus Ericsson nel prossimo mondiale 

Sauber annuncia Felipe Nasr titolare 2015

Primo nelle prove libere, primo al termine delle qualifiche. Per Raffaele Marciello &egrave; iniziata nel migliore dei modi la quinta tappa stagionale della Gp2 Series, in programma questo weekend sul circuito di Silverstone. Dopo il doppio podio ottenuto nella precedente prova del Red Bull Ring, Marciello ha confermato il suo progressivo adattamento alla Dallara-Renault confermandosi al vertice sul circuito inglese.  Il pilota della Ferrari Driver Academy ha ottenuto il tempo che gli &egrave; valso la pole position (1&rsquo;40&rdquo;445) con il primo set di pneumatici. Negli ultimi 15 dei 30 minuti della sessione pochi piloti hanno migliorato la loro performance, ed il leader del campionato Jolyon Palmer &egrave; tornato ai box accontentandosi del secondo tempo con il crono di 1&rsquo;40&rdquo;472. Terzo Mitch Evans, che ha preceduto Julian Leal, Stoffell Vandoorne, Felipe Nasr e la sorpresa della giornata, Marco Sorensen. Il danese della MP Motorsport, arrivato in extremis a Silvertone, ha conquistato un ottimo nono&nbsp;tempo nell&rsquo;ultimo giro disponibile. La prima gara del weekend inglese &egrave; in programma domani con partenza alle 15:40.  Roberto Chinchero  &nbsp;

Il pilota della Ferrari Driver Academy ha ottenuto la pole position nella tappa inglese

7 risultati per 'felipe-nasr'

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