<p>Nel 1960 Enzo Ferrari ordina al suo Reparto Corse di progettare&nbsp;e mettere in pista&nbsp;l&rsquo;auto destinata a sfidare le Jaguar E-type, sempre pi&ugrave; competitive nella classe GT. Incaricati del progetto sono Giotto Bizzarrini, ingegnere livornese e il suo team di lavoro che decidono di modificare una Ferrari GT 250 a passo corto, motorizzata con un V12 3.000 cc di cilindrata, per costruire un prototipo espressamente pensato per le gare. La carrozzeria viene affidata a Sergio Scaglietti, designer molto amato Enzo Ferrari, formatosi prima come ragazzo di officina nella riparazione delle auto prodotte a Maranello, e poi come responsabile di progetti per auto da corsa (250 testa rossa, GT California, 365 Daytona per dirne alcuni) e infine omaggiato con la Ferrari 612 che porta il suo nome. Nel 1961, il progetto viene tolto a Bizzarrini, licenziato in quella che venne chiamata la rivoluzione di Maranello, nata a seguito di un acceso litigio con l&rsquo;ingegner Ferrari, e affidato a&nbsp;Forghieri, vera leggenda dalle parti del Cavallino, ma che allora era poco pi&ugrave; di un ragazzo. L&rsquo;auto era quasi pronta ma Forghieri contribu&igrave; a renderla stabile e guidabile, ad esempio con l&rsquo;insolito (per la classe GT) alettone posteriore. La produzione dell&rsquo;auto si ferm&ograve; a 39 dei 100 esemplari previsti per l&rsquo;omologazione, ottenuta attraverso lo strattagemma di non usare una numerazione sequenziale sui telai prodotti, e la casa di Maranello fu molto attenta nello scegliere i propri clienti. La Ferrari nelle foto &egrave; la&nbsp;la terza GTO, assemblata&nbsp;alla fine di aprile 1962 e la sua carrozzeria presentava&nbsp;dettagli presi dalla Serie I, come una piccola presa del radiatore, condotti dei freni stretti&nbsp;e protezioni per le prese d&#39;aria laterali. Sotto il cofano, l&#39;immancabile V12.</p>  <p>A rendere unica questa Ferrari &egrave; la sua storia perch&eacute; &egrave;&nbsp;guidata dal leggendario Phil Hill. come vettura ufficiale della SEFAC Ferrari, alla&nbsp;Targa Florio.&nbsp;</p> 

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Ferrari 250 GTO, la Rossa di Phil Hill