La scorsa settimana Autosprint ha fatto un gran bel viaggio nel tempo con vista sul futuro in uno dei luoghi simbolo del Cavallino: la pista di Fiorano. In un mondo che perde ogni giorno di pi&ugrave; riferimenti e non ha tempo per pensare anche alla poesia &egrave; emozionante e dolcissimo riscoprire certi luoghi della memoria che sono testimoni del tempo ma che hanno anche lo straordinario potere di lanciarti oltre il presente verso nuove dimensioni all&rsquo;interno di quel mondo fenomenale che &egrave; la Ferrari.   Fiorano nasceva 50 anni fa  La cinque giorni di test con sette piloti ad alternarsi al volante, con tantisogni da raccontare, &egrave; stato il bel pretesto per un viaggio pi&ugrave; intimo dentro alla pista di propriet&agrave; del Cavallino, dove le ruspe si misero in azione esattamente 50 anni fa e che poi venne inaugurata, in pompa magna, nella primavera del 1972. Racconta Carlos Sainz, dopo il primo test da ferrarista: &quot;Ho avuto tante sensazioni. Provare a spiegarle &egrave; difficile: &egrave; una cosa che puoi solo vivere, &egrave; difficile scegliere le parole giuste. Eppure mi sono preparato bene per questo test. Ma ci sono sempre cose che ti sorprendono. Soprattutto le sensazioni: non pensavo di essere cos&igrave; emozionato per una giornata come questa. Gi&agrave; quando entri a Fiorano sai la storia che c&rsquo;&egrave; in questo circuito e nell&rsquo;azienda di Maranello. Sono sensazioni che non dimenticher&ograve; mai&quot;.    C&rsquo;&egrave; qualcosa di unico e irripetibile in questo angolo tra la via Emilia e il West dove ogni cosa ti parla del passato ma ti inchioda a un presente sempre proiettato verso nuovi traguardi. Gi&agrave;, ma che cosa racconta il presente della Ferrari segnatamente in F.1? La strada, si sa, ora come ora &egrave; in salita. Molto ripida. Si racconta il futuro per dribblare un oggi difficile, quella buca &ndash; per dirla con le parole dell&rsquo;ex amministratore delegato Louis Carey Camilleri &ndash; dentro alla quale la Rossa si &egrave; ritrovata l&rsquo;anno scorso nei cantieri in corso di una stagione stravolta dagli eventi esterni e dagli errori interni con una vera bisbetica (la SF1000) mai domata in pista. Gli effetti di un 2020 durissimo sono evidenti, perch&eacute; la Ferrari, ora, non manca solo ai suoi tifosi ma anche alla F.1 in chiaro calo di popolarit&agrave; almeno per quanto riguarda il nostro Paese.  Senza una Rossa che punge dentro a un Mondiale dove vincono sempregli stessi dal 2014 ad oggi anche le passioni pi&ugrave; accese corrono il rischio di essere narcotizzate. Cos&igrave; mentre nel Reparto Corse sta nascendo la monoposto 2021 e ci si prepara alla rivoluzione 2022 destinata inevitabilmente a cambiare gli scenari (almeno questo &egrave; quello che sperano tutti) non resta che stringerci tutti intorno alla nostra Nazionale Rossa chiamata a risalire la china per tirarsi fuori dalle sabbie mobili. Che la passione covi ancora forte sotto la cenere di una stagione da dimenticare e difronte a una prospettiva d&rsquo;attesa,lo dimostrano i tanti tifosi ancora belli numerosi nei luoghi simbolodella torcida ferrarista a Fiorano.     L&rsquo;elicottero del presidente John Elkann ultimamente &egrave; stato visto spesso nel cielo sopra Maranello. Molto pi&ugrave; spesso che in passato. Nell&rsquo;ultimo periodo ogni settimana &egrave; stato impegnato in azienda. &Egrave; molto presente. Da quando ha assunto anche la carica di amministratore delegato (e in attesa che venga individuato anche il prossimo Ceo), Elkann sta entrando sempre pi&ugrave; completamente nell&rsquo;universo Ferrari.   Nel frattempo proprio a Fiorano staper essere ultimata anche la struttura destinata a diventare la nuova culla delle attivit&agrave; sportive riguardanti GT e Corse Clienti.I lavori per completare il fabbricato stanno per essere ultimati. A marzo la struttura dovrebbe essere inaugurata. Piano terra, primo piano e terrazza panoramica. Allarga muri e orizzonti il reparto guidato da Antonello Coletta, responsabile delle Competizioni GT e Corse Clienti, in attesa di scoprire anche quale potr&agrave; essere il futuro del Cavallino nel mondo dell&rsquo;endurance, dove le Rosse continuano a fare incetta di titoli iridati inversione GT. E mentre l&rsquo;immaginario collettivo viene stuzzicato dall&rsquo;idea di poter vedere un giorno una Ferrari in lotta per la vittoria assoluta nelle gare mito della categoria, non resta che attendere l&rsquo;evolversi della situazione.  Fiorano e i suoi cinquant&rsquo;anni distoria clamorosa, infine, sono il trave portante del prossimo numero di AutosprintGold Collection che troverete in edicola nel mese di febbraio. Sar&agrave; l&rsquo;ultimo numero della stagione, prima di una nuova collezione a partire dal mese di marzo. Vi anticipiamo che sar&agrave; un numero davvero speciale, il racconto di un luogo che ti emoziona ogni volta che ti ci avvicini. Un mondo speciale, dovesi sono scritte le pagine pi&ugrave; importanti della storia della corse.   

C&rsquo;&egrave; qualcosa di unico e irripetibile in questo angolo tra la via Emilia e il West dove ogni cosa ti parla del passato ma ti inchioda a un presente sempre proiettato verso nuovi traguardi

Viaggio nel tempo con vista sul futuro

Ci sono posti belli e amati non solo per quello che sono ma soprattutto per ci&ograve; che rappresentano. La pista di Fiorano la vedi, la senti nominare, te l&rsquo;immagini o la pensi, fa lo stesso, e gi&agrave; sei l&igrave; che quasi piangi. Perch&eacute; nessun posto al mondo sa essere cos&igrave; carico di storia, di anni belli, di ricordi, di rimpianti e commoventi associazioni mentali. Enzo Ferrari, Mauro Forghieri, Gilles Villeneuve, Dario Benuzzi, Giorgio Enrico, la Ferrari a ruote gemellate, Antonio Tomaini, Ren&eacute; Arnoux, Michael Schumacher, Nicola Larini, Luca Badoer: ho evocato undici immagini a caso e sembra quasi d&rsquo;assistere alla recita di una formazione calcistica che evoca altrettanti ruggiti di un&rsquo;ideale curva nord di ultras vermigli, con flash meravigliosi e materializzabili solo ed esclusivamente sul circuito pi&ugrave; Rosso del mondo. Perch&eacute; se il sogno ultimo d&rsquo;ogni tracciato del Pianeta &egrave; quello d&rsquo;essere carezzato da una Ferrari, Fiorano &egrave; il solo di tutto il globoterracqueo ad avere vanto, diritto di prelazione e quasi l&rsquo;esclusiva iniziatica su tutte le Rosse Gt e F.1, dalla prima met&agrave; degli Anni Settanta ad oggi, a dar vita a una magia e a una malia ineguagliate.  Formula 1 gratis  Per una vita ci siamo innamorati altrove, abbiamo sognato curve diverse, agognato tribune e terrapieni in ogni dove, per&ograve; alla fine, gratta gratta, la nostra vera mamma di tutte le piste, la calda, intima e matriarcale culla della nostra passione &egrave; proprio il banco di prova di tutte le Ferrari dell&rsquo;ultimo mezzo secolo. Forse &egrave; ora di dire la verit&agrave; e di proclamare uno stato delle cose meraviglioso e a oggi mai abbastanza gridato: Fiorano &egrave; l&rsquo;unico posto in cui puoi gustare da sempre la Formula Uno gratis e senza maschere, tra mille spicchi e maglie di una rete sempre cos&igrave; generosa da assicurare quel ti vedo e non ti vedo, che da Merzario a Sainz racchiude pi&ugrave; di mezza vita della Ferrari da corsa. Ed &egrave; cos&igrave; che in una F.1 che negli ultimi trent&rsquo;anni s&rsquo;&egrave; incistata, instronzita e nascosta tirandosela, negandosi piuttosto vergognosamente agli appassionati salvo spremerli come limoni per dare in cambio poco meno di nulla, Fiorano continua a proporre sorprese a buon mercato, immagini inattese e una complice, promiscua e casuale disponibilit&agrave; che da sempre ne assicurano fascino e appeal. Il copione &egrave; quello solito, con due possibilit&agrave;: hai una dritta, cos&igrave; ti apposti, osservi, godi e odi.  Oppure sei a Maranello per tutt&rsquo;altri motivi e senti che i motori ruggiscono, cos&igrave; parcheggi, te la fai un pezzo a piedi e vai a unirti al capanello di gente, contribuendo a formare una trib&ugrave; devota, felice e pronta a scambiarsi frasi amiche, puntualizzazioni, domande inquiete e risposte improvvisate. Perch&eacute; la Fiorano di cui parlo qui non &egrave; solo quella bella e ipertecnologica dell&rsquo;entropista, ma pure e soprattutto l&rsquo;altra casuale e commovente delle aggregazioni spontenee esterne, dei mini-assembramenti laddove il curioso si mescola allo ieratico veterano, il guru dell&rsquo;osservazione consapevole spezza la pagnotta col rappresentante di surgelati che capita per caso e non si vuol perdere per niente al mondo l&rsquo;effetto che fa almeno per un quarto d&rsquo;ora vedere le Ferrari che si rifanno le unghie tra fumi e gas di scarico che lo stesso Enzo Ferrari aveva struggentemente definito il latte della sua vecchiaia.    Ferrari, tutte nate a Fiorano  Dai, non c&rsquo;&egrave; stata Ferrari vincente nella storia moderna che non fosse una Ferrari nata, cresciuta e svezzata a Fiorano. Dico di pi&ugrave;: quando la Rossa ha accettato i test calmierati, ha avallato il nuovo corso finto risparmioso e falso frugale della F.1, privilegiando le costosissime simulazioni ai costosi collaudi diretti, le cose non sono state pi&ugrave; quelle di una volta, per il Cavallino Rampante. Perch&eacute; la pista di Fiorano &egrave; anche simbolo bello della Rossa che sapeva nascere, crescere, svilupparsi e svezzarsi a due passi dalla culla, preparandosi a diventare e ad essere grande altrove. Tanto che da quando le monoposto rampanti possono girare di rado e poco sulla magica Fiorano le gioie non sono pi&ugrave;, almeno per ora, quelle di un tempo. Ed &egrave; cos&igrave; che la pista di prova diventa anche luogo dell&rsquo;anima, oasi di riflessione, tempio in cui meditare, duomo che fa riflettere sul futuro e le strategie e i correttivi da adottare nei Gran Premi, perch&eacute; chi non riconosce l&rsquo;importanza e gli insegnamenti della storia, &egrave; condannato a non avere niente da imparare e poco per cui scrivere pagine importanti.  E allora viva Fiorano, perch&eacute; &egrave; l&rsquo;inno al concreto contrapposto al virtuale, resta la poesia del sito inclusivo e semiaperto a tutti contrapposto all&rsquo;odiosa esclusivit&agrave; della F.1 moderna, globalizzata e quattrinizzata; incarna la continuit&agrave; con tutto ci&ograve; che scaturisce e ancora vive, perch&eacute; partorito direttamente dai desideri di Enzo Ferrari.  Viva Fiorano poich&eacute; s&rsquo;avvia a diventare sempre di pi&ugrave; una laica cattedrale Rossa in cui officiare non solo rituali ma anche riti tosti, come quando Jacques Villeneuve si &egrave; messo al volante della Ferrari 312 T4 di suo padre Gilles, sotto gli occhi di mamma Joann, della sorella Melanie, di Brenda Vernon, la segretaria del Drake, e di Montezemolo, Massa e Alonso, tutti incantanti dall&rsquo;atmosfera di un luogo che in certi giorni sa trasformarsi da cartina tornasole tecnologica in sacrario dell&rsquo;anima corsaiola.  Gli aneddoti di Fiorano  C&rsquo;&egrave; gente che a Fiorano ha passato mezza vita. I nostri fotografi Angelo Orsi ed Ercole Colombo, ovvero il giornalista Alessandro Stefanini o a turno migliaia di anonimi fedeli alla dottrina di santa modenese fabbrica, tutti pronti a testimoniare che tra quelle reti, alla curva del Ponte ovvero al tornantino s&rsquo;annidano episodi, aneddoti e segreti meritevoli di libri sacri mai scritti e di racconti che non temono storie rivali. E le prove fatte tra i banchi di neve e coi rigori dell&rsquo;inverno ovvero quelle sessioni infinite che sfidavano le tenebre si configurano quali delizie neanche troppo antiche a conferire un&rsquo;aura di meraviglia a una pista che non ha bisogno di corse per richiamare batticuori, n&eacute; duelli o sorpassi per giustificare la sua esistenza o gli scatti a mitraglia di una macchina fotografica. Hanno fatto tanto cinema e rumore per parlare di F.1 in notturna, misconoscendo che la F.1 di notte esisteva da mo&rsquo; ed era quella delle sessioni folli di Gilles Villeneuve prima e di Ren&eacute; Arnoux poi, con costoro che giravano ancora come meravigliosi matti per verificare l&rsquo;ultima genialata di Forghieri quando ormai il tramonto era andato da un pezzo... Altro che Singapore, Sakhir e Abu Dhabi...   Perfino le tenebre di Fiorano restano le pi&ugrave; belle di tutta la storia della F.1, perch&eacute; non hanno mai avuto nulla a rischiararle se non il genio di chi le faceva fendere, la tigna di chi teneva gi&ugrave; il piede e l&rsquo;amore che accomunava tutti quelli autorizzati a fare incallitamente tardi su quel gomitolo d&rsquo;asfalto, che &egrave; il riassunto romantico e labirintico di una passione senza eguali, in una pista sinuosa come un tortellino e pi&ugrave; rossa del lambrusco.  Tanto che, per finire tutto questo discorso come merita, ci vorrebbe un sontuoso pianoforte a coda pi&ugrave; un sorriso paraculo, le note giuste e una voce alla Memo Remigi sussurrando dolci: sapessi com&rsquo;&egrave; strano sentirsi innamorati di Fiorano...   

Il circuito monumento della Ferrari resta uno dei pochi luoghi sacri ad&nbsp;avvicinare i tifosi alla F.1. E giusto mezzo secolo fa le ruspe iniziavano&nbsp;a tracciarne la configurazione...

Fiorano nasceva 50 anni fa

Ferrari chiude i test di Ferrari con Callum Ilott. Il giovane britannico, dopo il secondo posto nel campionato F2 2020 è stato designato come tester e terzo pilota della Scuderia. Foto a cura di Federico Basile

Ferrari, test di Fiorano, day 5: Callum Ilott in pista

Sul circuito di Fiorano scende in pista anche Mick Schumacher per i primi giri pomeridiani dell'ultimo giorno di test del Cavallino. Ecco il futuro pilota della Haas che nel 2021 esordirà in F1 al volante della SF71H. Foto di Federico Basile

Test Ferrari, Mick Schumacher scende in pista con la SF71H

Nonostante le restrizioni imposte per via del Covid, sono tantissimi i tifosi Ferrari che si sono appostati sul ciglio della strada e si sono anche arrampicati sulle recinzioni del circuito del Cavallino a Fiorano, per vedere Sainz e Leclerc in pista. Attesa e affetto ricompensati visto che Carlos, alla fine dei test, ha dedicato loro un saluto tutto speciale nel giorno del suo debutto in Ferrari. Ecco le foto a cura di Federico Basile

Ferrari, Sainz saluta i tifosi: che folla per lui a Fiorano!

Il 27 gennaio &egrave; un giorno tristemente noto per altre vicende, ma Carlos Sainz junior difficilmente dimenticher&agrave; questa data. Per la prima volta infatti il figlio d&#39;arte si &egrave; calato in una Ferrari di Formula 1, compiendo i suoi primi passi sulla pista di Fiorano con i colori del Cavallino Rampante.   Good morning like this ?? Benvenuto Carlos @Carlossainz55 #essereFerrari pic.twitter.com/q51iJojZd4 &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) January 27, 2021    Test Ferrari, Leclerc: &quot;Bello tornare in macchina&quot;   Adami al fianco di Carlitos  Una giornata iniziata intorno alle 9 del mattino, con qualche giro a bordo di un&#39;Alfa&nbsp;Romeo, con al fianco il suo nuovo ingegnere di pista, Riccardo Adami, pronto anche lui a gettarsi in una nuova avventura dopo sei stagioni al fianco di Sebastian Vettel. Tornate utili per conoscere meglio la pista di Fiorano e ricevere le prime indicazioni sul tracciato, per poi tornare al garage e passare sulla SF71H, la monoposto del 2018. Una mattinata andata avanti senza intoppi, in attesa di girare ancora nel pomeriggio.  McLaren, la MCL35M come un progetto nuovo     Il pi&ugrave; atteso  Nella cinque giorni che la Ferrari ha organizzato a Fiorano, facendo girare praticamente tutti i suoi piloti, Carlos Sainz era sicuramente il pi&ugrave; atteso. Dopo aver gi&agrave; iniziato il lavoro con la squadra al simulatore, un test utile per conoscersi reciprocamente e valutare i rispettivi metodi di lavoro da affinare in vista dell&#39;inizio ufficiale della stagione, con i test invernali in cui lo spagnolo salir&agrave; a bordo della sua prima vera Ferrari, la SF21.    Hamilton e la forza di lasciare la McLaren: &quot;Un salto nel buio, ma ora avrei un solo titolo&quot; 

Primo giorno in pista con il Cavallino per Carlos Sainz, che ha girato con una SF71H sulla pista di Fiorano

Ferrari, inizia l&#39;era Sainz: primi giri a Fiorano per lo spagnolo FOTO e VIDEO

Terza sessione di test pre-stagionali a Fiorano. In pista, con la Ferrari SF71H c'è Carlos Sainz jr. al debutto in Rosso. Guardate qui le foto scattate da Federico Basile

Ferrari, test di Fiorano, day 3: esordio di Carlos Sainz

Secondo giorno, su cinque, di test Ferrari a Fiorano. Oggi torna in pista proprio Charles Leclerc che dopo aver superato il Covid si gode il volante della SF71H, la monoposto guidata nel 2018 da Vettel e Raikkonen. Sono i primi passi verso l&rsquo;unica sessione di test pre campionato che si svolgeranno in Bahrain dal 12 al 14 marzo e verso il nuovo Mondiale 2021

F1, Test Ferrari a Fiorano: Leclerc torna in pista con la SF71H

A Fiorano, nei giorni dei test pre-stagionali organizzati a dalla Ferrari, è scoccata l'ora di Leclerc. Il monegasco gira in pista a bordo della SF71H per scrollarsi di dosso i postumi del covid e trovare la forma in vista dell'inizio del campionato. Foto di Federico Basile

Ferrari, test di Fiorano, day 2: Charles Leclerc in pista

Trent&#39;anni dopo, c&#39;&egrave; ancora un Alesi a bordo di una Ferrari. Nel 1991 pap&agrave; Jean di questi tempi si apprestava a vivere la sua prima stagione a Maranello, mentre oggi suo figlio Giuliano &egrave; sceso per la prima volta in pista a bordo di una Formula 1, una Ferrari SF71H del 2018.  Sterzi a parte: ciao Graton, pap&agrave; di Michael Vaillant    Giuliano in pista con Shwartzman ed Armstrong  Oggi hanno preso il via le cinque giornate di test a Fiorano nelle quali la Ferrari far&agrave; girare uno dopo l&#39;altro i suoi piloti. In questo luned&igrave; &egrave; toccato a Giuliano Alesi, Robert Shwartzman e Marcus Armstrong, tutti quanti impegnati in Formula 2 nella stagione 2020. Nel resto della settimana vedremo all&#39;opera anche i piloti titolari, vale a dire Charles Leclerc e Carlos Sainz, oltre a Mick Schumacher.  &nbsp;   History repeating itself. 30 years after Jean, it&rsquo;s now time for Giuliano #Alesi to get his first laps in a #Ferrari #F1 car #FDA @ScuderiaFerrari pic.twitter.com/NqBka8tACb &mdash; FerrariDriverAcademy (@insideFDA) January 25, 2021     Il ringraziamento di Jean  Euforico pap&agrave; Jean, che ha voluto ringraziare personalmente la Scuderia in un video postato sui social: &quot;Buongiorno a tutti, grazie per il sostegno e forza Ferrari! Ringrazio la Ferrari per aver concesso a mio figlio Giuliano questo giorno, il pi&ugrave; importante nella vita di un pilota, cio&egrave; guidare per la prima volta una Ferrari di Formula 1. Grazie a tutti&quot;.    Montoya: &quot;C&#39;era timore verso Schumi, ma io non ho mai avuto paura di lui&quot; 

A Fiorano Giuliano Alesi &egrave; sceso in pista a bordo di una SF71H per la sua prima volta con una F1, e pap&agrave; Jean ha ringraziato

Alesi e la Ferrari, la storia si ripete 30 anni dopo

Ferrari SF71H in pista, per i test pre-stagionali, con i piloti della Ferrari Driver Academy. A Fiorano, girano Alesi, Armstrong e Shwartzman, ecco le prime foto, a cura di Federico Basile

Ferrari, test di Fiorano, day 1: i piloti della FDA in pista

        Per Carlos Sainz si avvicina il primo giorno in pista con i colori della Ferrari. Dopo aver gi&agrave; cominciato a lavorare al simulatore, lo spagnolo scender&agrave; in pista la prossima settimana a Fiorano con una vecchia monoposto, cos&igrave; come Charles Leclerc. Leclerc positivo al Covid Niente SF90 E' quanto riporta la testata RaceFans, secondo la quale la Ferrari ha deciso di dedicare una giornata di test a ciascun pilota, anche se le date non sono ancora state stabilite. Sia Sainz che Leclerc andranno in pista con la monoposto del 2018, la SF71H. Essendo scattato l'anno nuovo, per regolamento la Scuderia di Maranello avrebbe potuto girare anche con la SF90, la vettura del 2019, ma avendo gi&agrave; una SF71H pronta dall'anno scorso (utilizzata per far girare Leclerc e Vettel al Mugello prima dell'inizio del mondiale 2020), a quanto pare si &egrave; deciso per comodit&agrave; di fare girare i piloti con la vettura 2018.&nbsp; Binotto, Sainz raccontato dai team radio Il rimpianto di Abu Dhabi La Ferrari avrebbe voluto far girare lo spagnolo nei test di Abu Dhabi, ma il regolamento non lo ha permesso: era stato dato l'ok a far girare anche piloti esperti, purch&eacute; non avessero corso nel 2020. Motivo per cui Fernando Alonso &egrave; potuto scendere in pista a Yas Marina e non Sainz. Carlos dunque dovr&agrave; aspettare la prossima settimana per compiere i primi giri a bordo di una vettura del Cavallino, in attesa di scoprire la SF21 nei tre giorni di test che con ogni probabilit&agrave; andranno in scena dal 12 al 14 marzo in Bahrain.       

Sainz e Leclerc sono attesi per la prossima settimana a Fiorano per una giornata di test ciascuno con la SF71H, la vettura del 2018

Ferrari, Sainz e Leclerc a Fiorano con una SF71H

Giornata di test per il pilota della FDA, Mick Schumacher, per prepararsi in vista della sua convocazione a partecipare al primo turno di prove libere del prossimo GP dell'Eifel

Mick Schumacher, test a Fiorano sulla Ferrari SF71H VIDEO

Mattinata da ricordare per i piloti della Ferrari Drive Academy. Mick Schumacher, Callum Ilott e Robert Shwartzman tra ieri e oggi sono saliti a bordo della SF71H, la vettura delle 5 vittorie di Vettel nel 2018. Se per Shwartzman si &egrave; trattato del battesimo in pista su una monoposto Ferrari di Formula 1, per Mick e Callum &egrave; solo il preludio di un weekend che li vedr&agrave; nel Gp dell&#39;Eifel sull&#39;Alfa Romeo al posto di Giovinazzi e sulla Haas al posto di Grosjean, durante il venerd&igrave; di libere

Fiorano, le foto dei test con Mick Schumi, Shwartzman e Ilott sulla SF71H

Inizia da Fiorano, da una Ferrari F14-T, il programma di sviluppo Pirelli che porter&agrave; a definire le caratteristiche delle nuove gomme per il mondiale 2017. Oggi, Jean Eric Vergne, tester della casa di Maranello, &egrave; impegnato per la prima delle 25 giornate di prove riconosciute dalla FIA a Pirelli. Il gommista specifica che si tratta di un test con gomme uguali nelle dimensioni a quelle utilizzate nel mondiale 2016, ma con una serie di elementi prototipali, utili allo sviluppo delle coperture pi&ugrave; larghe che si impiegheranno il prossimo anno. Un incremento del battistrada da 245 millimetri a 350 millimetri per le coperture anteriori, mentre al retrotreno si passer&agrave; da 325 a 405 millimetri.  L&rsquo;impiego di monoposto 2014 con power unit ibrida, o di macchine 2013 con motore V8, costituir&agrave; la prima fase della ricerca. Parteciperanno Ferrari, Red Bull, Mercedes, Williams e Force India. Nei prossimi mesi, il passo successivo vedr&agrave; l&rsquo;adeguamento tecnico delle macchine attuali, per consentire l&rsquo;alloggiamento di gomme pi&ugrave; larghe, nonch&eacute; l&rsquo;adozione di una configurazione aerodinamica (dimensioni delle ali, nel dettaglio) rappresentativa delle misure 2017.  E sar&agrave; dalla seconda fase di sviluppo che, secondo le ultime indiscrezioni, Pirelli potrebbe far riferimento a propri test driver, in sostituzione dei tester delle scuderie disponibili alle prove di sviluppo con gomme nelle misure 2016. Si fanno i nomi di Giedo van der Garde e Pastor Maldonado, mentre i circuiti caldeggiati per proseguire la raccolta dati sono il Mugello e Fiorano.  Dal prossimo anno e nel 2018, invece, Pirelli potr&agrave; sviluppare le gomme ricorrendo al medesimo numero di giorni di test, ma approfittando delle macchine della stagione in corso. Pirelli che dovr&agrave; sostenere un importante impegno economico per girare in pista, dovendo provvedere all&rsquo;affitto dei circuiti e contribuire ai costi che comporta far girare una Formula 1.      

Vergne &egrave; in azione oggi per la prima delle 25 giornate di test a disposizione per raccogliere dati in ottica 2017

Test Pirelli, Ferrari gira a Fiorano

I motori si sarebbero dovuti riaccendere il 25 gennaio prossimo, al Paul Ricard, per la due giorni di test dedicata alle gomme Pirelli da bagnato estremo, con tre team impegnati sul circuito francese. Ma a Fiorano, nonostante le temperature gelide, stamane Sebastian Vettel &egrave; sceso in pista per la prima volta nel 2016.  Ha girato con una F14-T e non &egrave; ipotizzabile siano stati chilometri percorsi per una qualsiasi giornata di riprese video, peraltro consentita dal regolamento e con monoposto 2015 o anche 2016. A tratteggiare le modalit&agrave; e limiti del test odierno c&rsquo;&egrave; l&rsquo;articolo 10.2 del Regolamento sportivo, che stabilisce l&rsquo;utilizzo di monoposto delle stagioni 2012, 2013 o 2014 e con gomme specifiche per questa tipologia di test, quindi per nulla rappresentative.  La FIA deve essere informata con almeno 72 ore di anticipo per la designazione di un delegato e, come prescrive il regolamento, la federazione &egrave; a conoscenza della specifica di macchina impiegata, il pilota al volante, la natura e il motivo del test, le giornate e la durata programmata della prova.  Fabiano Polimeni

Primo assaggio al volante per Seb nel 2016. Non si &egrave; trattato di un filming day, era al volante della F14-T

Ferrari, c&rsquo;&egrave; Vettel in pista a Fiorano

Ferrari F12 TDF: il test in pista a Fiorano

Una giornata particolare - e molto divertente! - per Sebastian Vettel. Il pilota tedesco della Ferrari F1 ha guidato sulla pista di Fiorano la FXX K, vettura laboratorio di Maranello, 1050 Cv di potenza complessiva di cui 860 erogati dal motore termico V12 da 6262 cmc e 190 dal motore elettrico. Guardando questo video e ascoltando le esclamazioni del tedesco (&ldquo;Mamma mia! Va come un razzo!&rdquo;) si capisce che si &egrave; divertito parecchio.  Vettel stava realizzando un servizio fotografico realizzato qualche giorno fa per il prossimo numero del Ferrari Magazine e che ritrae il quattro volte campione del mondo, che sar&agrave; al volante della SF15-T nel prossimo Mondiale di Formula 1, sulla FXX K.  Vettel, dopo aver parlato con l&rsquo;ingegner Marco Fainello e con il collaudatore Raffaele de Simone, che hanno seguito per intero lo sviluppo della nuova vettura laboratorio, &egrave; salito a bordo e ha iniziato a girare. E non ha dato l&rsquo;impressione di essere alla sua prima esperienza con la FXX K: il pilota tedesco ha &ldquo;tirato&rdquo; la vettura al massimo e ha rallentato solo per un giro, per lasciar raffreddare un po&rsquo; i freni, per poi ricominciare ancora pi&ugrave; veloce. Alla fine Sebastian era pi&ugrave; che soddisfatto dell&rsquo;esperienza con gli oltre mille cavalli della vettura.  

Tanto divertimento per alcuni giri sulla vettura laboratorio. &ldquo;Va come un razzo!&rdquo; (video)

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