Oggi Fernando Alonso ha catalizzato l&rsquo;attenzione, prima per i problemi alla schiena in conseguenza della botta ricevuta ad Abu Dhabi, poi per la piccola &ldquo;illusione&rdquo; che ha dato ai suoi fans ottenendo il miglior crono nella prima sessione di prove libere. Poi tutto &egrave; &ldquo;tornato alla normalit&agrave;&rdquo; come ha detto anche lui stesso: &laquo;Oggi non ho avuto nessun problema a tornare in pista, la mia schiena sta bene e sono riuscito a girare come sempre. Rispetto all&rsquo;anno scorso le condizioni dell&rsquo;asfalto sembrano migliorate: alla prima edizione del Gran Premio era troppo nuovo e c&rsquo;era un po&rsquo; di olio in pista, mentre ora c&rsquo;&egrave; molto pi&ugrave; grip. Secondo quelle che erano le aspettative oggi c&rsquo;&egrave; stato molto poco degrado, normale conseguenza di una scelta ultra conservativa come quella operata qui ad Austin, dove la Pirelli ha portato pneumatici Medium e Hard. In generale non ci sono state grosse sorprese, ora aspettiamo di vedere come andr&agrave; domani e soprattutto domenica&raquo;.  Da parte sua, Felipe Massa vuole evidenziare quella differenza fra le due sessioni del venerd&igrave; che lo ha visto passare da 7&deg; a 12&deg;: &laquo;Quella di oggi &egrave; una giornata difficile da interpretare, perch&eacute; al mattino abbiamo iniziato bene e sembrava che la pista si adattasse alle caratteristiche della nostra vettura, ma poi nel pomeriggio le cose sono cambiate e non siamo riusciti a registrare buoni tempi. Rispetto alle ultime gare la macchina &egrave; rimasta la stessa e per questo motivo non possiamo aspettarci una performance molto diversa, ma sicuramente &egrave; importante capire perch&eacute; la vettura sia cambiata cos&igrave; tanto tra i due turni, anche perch&eacute; rispetto allo scorso anno l&rsquo;asfalto &egrave; migliorato molto e l&rsquo;aderenza &egrave; aumentata notevolmente. Non credo che questo sia dipeso dall&rsquo;innalzamento delle temperature, forse &egrave; il vento che non ci ha aiutato. Ora ci aspetta molto lavoro per cercare di migliorare per il prosieguo del week-end&raquo;.  Come gi&agrave; accennato, la Ferrari non ha portato molte cose da provare, ma almeno Pat Fry ci spiega pi&ugrave; nel dettaglio come sono stati condotti i test: &laquo;A causa della nebbia questa mattina il nostro tempo in pista nella prima sessione di prove &egrave; stato ridotto a mezz&rsquo;ora e questo ci ha costretto a riorganizzare il programma, concentrandoci principalmente su prove aerodinamiche che hanno interessato ali anteriori e posteriori, allo scopo di trovare il bilanciamento ottimale. Nella seconda sessione, prima delle consuete prove di durata, abbiamo testato alcune soluzioni diverse a livello meccanico per completare il lavoro di definizione dell&rsquo;assetto. Rispetto allo scorso anno la pista sembra migliorata e con ogni probabilit&agrave; l&rsquo;asfalto pi&ugrave; abrasivo garantir&agrave; maggiore aderenza. Il degrado degli pneumatici rimane un&rsquo;incognita da valutare con attenzione, soprattutto alla luce dei dati raccolti durante i long run. Come sempre sar&agrave; importantissimo fare la scelta migliore in termini di strategia e numero di pit-stop per la gara&raquo;.

Massa pi&ugrave; preoccupato di Alonso delle differenze fra le due sessioni di libere

Ferrari: uno sprazzo, poi la normalit&agrave;

Per Fernando Alonso l&rsquo;ottavo tempo generale &egrave; il risultato di una serie di prove senza sprazzi, a Yas Marina finora, e lui infatti commenta cos&igrave;: &laquo;Rispetto ad altri venerd&igrave; oggi siamo stati un po&rsquo; meno competitivi del solito ed ora dobbiamo capire se questo &egrave; dipeso dal fatto che le caratteristiche della pista non si adattano alla nostra macchina o se &egrave; una questione di set-up. Le gomme qui vanno meglio che in India: l&igrave; nelle curve veloci soffrivano molto per effetto del blistering mentre qui si comportano meglio, soprattutto di sera grazie all&rsquo;abbassamento delle temperature. Purtroppo in termini di prestazione siamo indietro rispetto ai nostri avversari nella lotta al secondo posto della classifica Costruttori: loro rispetto all&rsquo;inizio dell&rsquo;anno sono migliorati e sar&agrave; difficile batterli, ma domani faremo delle modifiche e ce la metteremo tutta perch&eacute; non vogliamo assolutamente rinunciarci&raquo;.  Poco dietro ad Alonso (e a Hulkenberg) ma sempre nella top ten, Felipe Massa &egrave; rimasto pure lui deluso dal comportamento della F138 in questa occasione: &laquo;Oggi abbiamo portato a termine l&rsquo;intero programma previsto per questa giornata, concentrandoci sul set-up e sul comportamento delle due mescole portate dalla Pirelli. Per&ograve; al momento non sono molto soddisfatto del comportamento della macchina, non siamo stati competitivi come ci aspettavamo. Su questo tracciato di giorno ci troviamo a girare con il sole, a temperature molto elevate, mentre di sera le condizioni sono completamente diverse e in una situazione del genere non &egrave; facile capire in quale direzione andare. Adesso cercheremo di capire come migliorare le prestazioni in previsione della qualifica di domani: sappiamo che non sar&agrave; facile ma le proveremo tutte&raquo;.  Per capire di pi&ugrave; la situazione tecnica delle Rosse, Pat Fry &egrave; la persona da sentire: &laquo;Dal punto di vista del lavoro in programma oggi &egrave; stato un venerd&igrave; come tanti, mentre per quanto riguarda i risultati &egrave; stata una giornata alquanto complessa. Avevamo alcune piccole soluzioni aerodinamiche da testare e l&rsquo;analisi incrociata tra la prestazione delle due vetture ci ha fornito dati sufficienti per scegliere la miglior configurazione per la gara. Qui per definire il miglior assetto occorre tenere in considerazione la variabilit&agrave; delle condizioni della pista tra prima e seconda sessione. In entrambi i turni oggi abbiamo faticato a trovare la giusta aderenza, soprattutto con la mescola Medium. Nel tardo pomeriggio la situazione &egrave; migliorata e abbiamo lavorato sul bilanciamento delle vetture, senza ottenere risultati soddisfacenti. Il gap prestazionale tra le due mescole &egrave; molto elevato e alcune vetture, tra cui la nostra, hanno guadagnato quasi due secondi sul giro. Questa insolita differenza di rendimento delle gomme Medium spiega chiaramente quanto margine di miglioramento ci sia e per questo motivo stasera valuteremo la soluzione pi&ugrave; adatta a fornire ai nostri piloti una vettura pi&ugrave; competitiva&raquo;.

Un venerd&igrave; da analizzare per capire come recuperare

Ferrari: meno competitivi, non rinunciatari

Dopo la gara dell'India, Stefano Domenicali non vuole rassegnarsi nella lotta per il 2&deg; posto nel Mondiale Costruttori: &laquo;Innanzitutto vorrei fare i doverosi complimenti a Sebastian e alla Red Bull per aver raggiunto il quarto titolo consecutivo. Sono momenti che sappiamo bene essere straordinari, ma ovviamente speriamo che il grande lavoro che stiamo facendo in ottica futura possa interrompere questa serie di successi. Oggi per noi &egrave; stata una gara a due facce: una positiva per quanto riguarda la corsa di Felipe, autore di un primo giro davvero straordinario e l&rsquo;altra, quella di Fernando, purtroppo rovinata dal contatto con Webber alla prima curva. Avremmo potuto portare a casa pi&ugrave; punti, fondamentali per la conquista della seconda posizione nel Campionato Costruttori. Mancano tre gare al termine, tutto &egrave; assolutamente possibile e abbiamo il dovere di spingere fino in fondo in una lotta molto serrata per la piazza d&rsquo;onore&raquo;.  Allineate anche le dichiarazioni di Pat Fry, pure nel lodare la gara di Massa riuscito a salire 2&deg; al primo giro: &laquo;Complimenti alla Red Bull, che ha conquistato il titolo grazie al pacchetto tecnico migliore e a Vettel, che &egrave; riuscito a guidare sempre con grande costanza: entrambi hanno meritato questo successo. Per quanto riguarda la gara di oggi, il risultato di questo Gran Premio ci lascia in bocca un sapore agrodolce. Per la corsa di Felipe possiamo ritenerci soddisfatti, il suo piazzamento &egrave; stato migliore rispetto a quelle che erano le nostre previsioni. &Egrave; riuscito a fare una grande partenza e a gestire le gomme, soprattutto le Soft, che ha portato fino all&rsquo;ottavo giro, e saputo mantenere un buon ritmo, tenendo dietro Hamilton. Peccato solamente non essere riusciti a fare lo stesso con Rosberg, anche se dobbiamo ammettere che la sua Mercedes aveva qualcosa in pi&ugrave;. Per Fernando ci dispiace molto, oggi avrebbe potuto ottenere un bel risultato perch&eacute; entrambe le strategie si sono rivelate valide. La rottura dell&rsquo;ala anteriore nel contatto alla prima curva con Webber ha provocato un grave sottosterzo e in quel momento anticipare la sua sosta &ndash; unica soluzione possibile &ndash; ha di fatto compromesso la sua gara. Anche in quelle condizioni Fernando ha cercato in tutti i modi di recuperare il maggior numero di posizioni e avrebbe meritato di terminare in zona punti. Ora pensiamo subito ad Abu Dhabi: l&igrave; cercheremo di ribaltare la situazione nel Campionato Costruttori perch&eacute; il secondo posto &egrave; assolutamente alla nostra portata&raquo;.

Domenicali e Fry lodano la gara di Massa, mentre per Alonso...

Ferrari: "Una gara a due facce"

Anche stavolta la posizione di Fernando Alonso in griglia per la gara - in questo caso quella dell'India - non &egrave; delle pi&ugrave; favorevoli. Ma in questa occasione &egrave; stata in qualche modo "cercata" decidendo di utilizzare le gomme a mescola media in Q3. Cos&igrave; lo spagnolo spiega la scelta: &laquo;Avevamo pianificato prima della qualifica quale potesse essere la strategia migliore, &egrave; stato molto difficile scegliere tra due possibilit&agrave; di pari livello. Utilizzando pneumatici soft in Q3 avremmo potuto aspirare a una posizione di partenza migliore, optando per le medium invece ad una gara senza traffico, perch&eacute; se la mescola morbida conferma quello che &egrave; stato il suo rendimento finora, chi parte con quell&rsquo;opzione dovr&agrave; fermarsi molto presto, intorno al sesto giro, ritrovandosi poi dietro al gruppo di macchine che andranno fino al trentesimo. Vero &egrave; che a un certo punto della gara dovr&ograve; montare le soft anch&rsquo;io e questo vuol dire che ci sar&agrave; un momento pi&ugrave; difficile a cui dobbiamo tenerci pronti. Venerd&igrave; con queste gomme ho fatto quindici o sedici giri, mentre oggi solo tre e per questo motivo &egrave; assolutamente impossibile stabilire adesso come andr&agrave; domani, solo dopo la bandiera a scacchi sapremo quale sar&agrave; stata la strategia giusta. Il bello di questa scelta &egrave; che portando in gara due macchine con strategie diverse almeno uno tra me e Felipe dovrebbe riuscire ad aiutare la squadra nell&rsquo;obiettivo di conquistare il secondo posto nel Mondiale Costruttori, la nostra priorit&agrave;&raquo;.  Oltre ad essere abbastanza soddisfatto della posizione di partenza, Felipe Massa spiega perch&eacute; crede che la sua strategia possa rivelarsi meno rischiosa del previsto, anche in virt&ugrave; di un precedente: &laquo;Sono abbastanza soddisfatto di questa qualifica anche se non sono riuscito a fare un giro perfetto. Purtroppo ho perso tempo nel secondo settore e questo forse mi ha fatto perdere una o due posizioni, ma siamo della partita e domani faremo del nostro meglio. Contrariamente al mio compagno di squadra e ad altre vetture ho scelto di fare una qualifica con gomme soft, perch&eacute; al Nurburgring avevo fatto una scelta che non aveva pagato. Sar&agrave; interessante scoprire chi ha scelto la strategia migliore, lo sapremo dopo il primo stint. Molto dipender&agrave; dal comportamento delle gomme: anche se la medium ad oggi sembra senza dubbio la pi&ugrave; resistente, l&rsquo;evoluzione delle pista e il conseguente miglioramento in termini di aderenza potrebbe limitare il degrado delle soft. Domani non sar&agrave; facile, perch&eacute; con vetture che hanno scelto strategie differenti potrebbe succedere di tutto. Io cercher&ograve; di superare Webber in partenza, approfittando del fatto che monta pneumatici medium: spero di aver preso la decisione giusta e che questa mi permetta di fare una bella gara&raquo;.  Anche Pat Fry difende la scelta della doppia strategia, diversificata sulle due macchine: &laquo;Il rendimento degli pneumatici continua a fare da protagonista anche qui in India, nelle prove libere cos&igrave; come in qualifica, dove ha dettato le scelte strategiche dell&rsquo;intero schieramento. La gara di domani sar&agrave; certamente decisa dalla prestazione delle vetture in base a quella che sar&agrave; la scelta degli pneumatici in partenza. Noi abbiamo optato per due scenari diversi, anche se per entrambi i piloti sar&agrave; decisivo il passo che riusciranno ad avere con la mescola pi&ugrave; morbida, all&rsquo;inizio nel caso di Felipe, nel corso della gara per Fernando. Durante questo weekend abbiamo sentito un gran parlare di graining e blistering, termini utilizzati per descrivere due fenomeni che influiscono negativamente sulla prestazione degli pneumatici e che potrebbero diventare due fattori chiave nella gara di domani. Per effetto di questi fenomeni infatti, quanti domani scatteranno con gomme soft potrebbero essere costretti ad anticipare la loro prima sosta. Le vetture che invece partiranno con le medium saranno favorite, anche se poi dovranno saper indovinare il momento migliore per montare la mescola morbida. La gara si annuncia particolarmente avvincente dal punto di vista della strategia e come sempre la competitivit&agrave; delle vetture, la loro affidabilit&agrave; e l&rsquo;efficienza delle operazioni ai box faranno la differenza&raquo;.

Diversificate fra Alonso e Massa (8&deg; e 5&deg;) pensando alla classifica Costruttori

Ferrari: "Strategie di pari livello"

Nonostante il problema al cambio che l'ha tenuto fermo per gran parte della prima sessione di prove in India, Fernando Alonso non sembra demoralizzato (anche se indirettamente ammette che non avevano granch&eacute; da provare): &laquo;&Egrave; stato un venerd&igrave; molto simile agli altri, ad eccezione di un problema di natura meccanica avuto al mattino che ha ridotto il mio tempo in pista. Fortunatamente questo non ha influito troppo sul programma, che nella prima sessione prevedeva essenzialmente di girare per riprendere confidenza con il tracciato. &Egrave; sempre importante ritrovare il feeling con la pista e soprattutto provare le gomme, qui molto importanti. Anche se ci siamo fatti una prima idea sia del passo gara, sia del degrado degli pneumatici, dobbiamo considerare che rispetto ad oggi le condizioni della pista domenica saranno molto diverse. Qui la situazione non &egrave; molto diversa rispetto alle ultime gare, siamo un po&rsquo; indietro come performance e domani dobbiamo cercare di ottenere una buona posizione per partire bene in gara e salire sul podio&raquo;.  Addirittura quasi entusiasta, invece, Felipe Massa: &laquo;Oggi &egrave; stata una giornata positiva, la macchina si &egrave; comportata bene e spero di concludere il weekend ancora meglio perch&eacute; questo tracciato mi piace molto. Al primo giro con le Soft non sono riuscito a fare un buon tempo a causa del traffico in pista, ma sono piuttosto soddisfatto della simulazione di gara fatta nel pomeriggio, perch&eacute; con le gomme medie ho completato molti giri e questo &egrave; un dato molto interessante in ottica gara. Qui il degrado non &egrave; molto alto e per questo motivo non credo che vedremo molti pit-stop, anche se dovremo fare attenzione alla gomma Soft nel primo stint di gara a causa del blistering. La squadra di riferimento &egrave; ancora la Red Bull, ma dobbiamo vedere come si comporteranno anche le altre vetture soprattutto in qualifica, perch&eacute; sia Mercedes che Lotus sono molto veloci. Come sempre dovremo spingere al massimo&raquo;.  Parole incoraggianti provengono da Pat Fry, nell'analizzare il programma odierno di prove: &laquo;Un problema occorso al cambio della vettura di Fernando ha limitato a sei giri la sua presenza in pista nel turno del mattino, poi la sostituzione di alcune componenti effettuata per motivi di affidabilit&agrave; ci ha permesso di recuperare il tempo perso nella seconda sessione, lavorando sull&rsquo;assetto e sul bilanciamento generale della vettura. Con entrambi i piloti abbiamo cercato di adeguare il carico aerodinamico alle condizioni di aderenza offerte da questa pista, in progressivo miglioramento da qui a domenica. In previsione della gara questa giornata &egrave; stata importante per comprendere sulla lunga distanza il comportamento degli pneumatici scelti dalla Pirelli per questo tracciato. Nel solito venerd&igrave; in cui i risultati sulla carta hanno poco valore, ma possono fornire validi indizi in ottica gara, i dati raccolti sul passo sono incoraggianti. Dovremo solo fare molta attenzione al rendimento delle due mescole, a partire dalle qualifiche di domani, per individuare la strategia migliore per la gara&raquo;.

Nonostante i problemi al cambio nel mattino, programma rispettato

Alonso: "il feeling c'&egrave;"

La volata finale della F1 comincia dal Gp d&rsquo;India. Poi d&rsquo;un fiato Abu Dhabi, una settimana di pausa e quindi Usa (in Texas) e Interlagos in Brasile. Quattro Gran premi in cinque settimane. L&rsquo;ultima chance per la Ferrari di difendere il secondo posto nel mondiale Costruttori e afferrare una vittoria che faccia chiudere la stagione con un sorriso prima della lunga pausa invernale.  La speranza della Ferrari per il futuro si chiama James Allison, il nuovo direttore tecnico, il pap&agrave; della velocissima Lotus E21 di Raikkonen e Grosjesan &egrave; l&rsquo;uomo che da qualche settimana sosttiuisce Pat Fry come direttore tecnico. Cio&eacute; la persona che dovr&agrave; indirizzizzare il lavoro sia dei progettisti che dei tecnici incaricati di sviluppare sul campo la macchina.  Per Allison la sfida &egrave; aiutare la Ferrari a tornare sul podio a cominciare dall&rsquo;India. Ma proprio sull&rsquo;epilogo del Gp India pesano aspetti sia positivi e negativi.  Quello negativo &egrave; il fatto che la pista indiana sia un misto tra le caratteristche di quella di Corea e le tipologie di Suzuka. E questo non &egrave; una bella premessa, visti i deludenti risultati della&nbsp; F138 sulle due precedenti piste orientali dove la Ferrari ha rimediato un misero sesto (Corea) e quarto posto (Giappone).  &laquo;Il Buddh Circuit &egrave; un circuito interessante, composto da curve lente e veloci, oltre a diversi rettilinei abbastanza lunghi - spiega Allison - Un mix simile a quello di Corea, dove la pista ha un andamento leggermente &ldquo;schizofrenico&rdquo;. L&rsquo;ideale sarebbe avere una monoposto molto veloce in rettilineo, ma allo stesso tempo efficiente nei tratti impegnativi che si percorrono a bassa velocit&agrave;. Per avere una buona performance generale su un pista come quella indiana, una monoposto ha bisogno delle stesse qualit&agrave; richieste in qualsiasi tipo di circuito: deve essere stabile in frenata, ben equilibrata nelle curve ad alta e bassa velocit&agrave;, con una buona trazione in uscita dai punti pi&ugrave; lenti e una buona velocit&agrave; di punta sui rettilinei. Ma nel caso del circuito Indiano le differenti tipologie di curva portano la vettura al limite, in condizioni molto simili a Suzuka&raquo;.  Il lato positivo viene dai buoni precedenti. In India si &egrave; corso soltanto due volte, nel 2011 e 2012: &egrave; vero che in India ha sempre vinto Vettel, ma in tutte e due le edizioni Alonso &egrave; sempre andato sul podio. Una volta secondo (2012) e una volta terzo (2011). Unico altro pilota a riuscirci oltre a Vettel.  Allison per&ograve; non sar&agrave; al fianco dei ferraristi in India, ma rester&agrave; a Maranello a&nbsp; coordinare il lavoro di sviluppo della monoposto turbo per il 2014 e si terr&agrave; in contatto con i box dal &ldquo;garage virtuale&rdquo;, la stanza del reparto corse dove una ventina tra ingegneri e tattici seguono il Gp in tempo reale collegati via radio col muretto box per studiare assieme alla squadra sul campo assetti e strategie.  Per Allison la Ferrari non &egrave; comunque una novit&agrave;. Il tecnico inglese ha gi&agrave; lavorato a Maranello diverse stagioni, all&rsquo;epoca dei successi a ripetizione di Schumacher (altro precedente di buon auspicio).  &laquo;Tornare a Maranello a nove anni di distanza mi fa provare un mix di sensazioni &ndash; rivela &ndash; C&rsquo;&egrave; eccitazione ma anche un po&rsquo; di nostalgia se ripenso&nbsp; ai bei ricordi legati alle vittorie ottenute tra il 2000 e il 2004. In pi&ugrave; il piacere di rivedere tante persone che quando sono stato qui l&rsquo;ultima volta ricoprivano ruoli junior ed oggi occupano posti di rilievo. Ma quello che sento al di sopra di tutto &egrave; la determinazione a fare del mio meglio insieme alla squadra e con lei tornare alla vittoria. Dopo nove anni di assenza ho visto molti cambiamenti all'interno della Scuderia, la squadra &egrave; cresciuta ed &egrave; pi&ugrave; complessa rispetto alla mia precedente esperienza, ma una volta varcata la porta d&rsquo;ingresso ti accorgi che le emozioni sono sempre le stesse e si percepisce distintamente una grande voglia di tornare a vincere&raquo;.

&laquo;India pista schizofrenica, ma qui Alonso &egrave; sempre andato a podio&raquo;

Ferrari, le speranze del nuovo dt Allison

Dopo il GP del Giappone, anche Stefano Domenicali sottolinea che si &egrave; fatto un passo avanti nella lotta contro la Mercedes, visto che Red Bull &egrave; irraggiungibile: &laquo;Il fine settimana di Suzuka si &egrave; aperto con la triste notizia della scomparsa di Maria de Villota ed &egrave; a lei che oggi dedichiamo il nostro primo pensiero. Considerando il potenziale della nostra vettura, grazie al lavoro svolto dalla squadra in pista abbiamo ottenuto un risultato che ci permette di rimanere secondi in entrambi i Campionati, in linea con quelli che attualmente sono i nostri obiettivi. Con il quarto posto conquistato oggi Fernando diventa il pilota con il maggior numero di punti ottenuti in carriera, un riconoscimento degno del suo talento straordinario che ci rende molto orgogliosi. Fino al momento della penalit&agrave;, Felipe era in lotta per una posizione tra i primi cinque ed &egrave; un peccato che il passaggio obbligato in pit-lane abbia condizionato la sua gara, non ripagandolo di tutti i suoi sforzi. Il terzetto di macchine in testa oggi aveva un passo superiore al nostro ma ora non dobbiamo assolutamente mollare la presa: nelle ultime quattro gare abbiamo l&rsquo;obbligo di dimostrare che la Ferrari non smette mai di lottare per le posizioni di vertice&raquo;.  Da parte sua Pat Fry spiega meglio le strategie adottate in gara: &laquo;La prima parte di gara &egrave; stata molto intensa da un punto di vista strategico, condizionata dal traffico e dalla decisione di anticipare i pit-stop, pratica adottata oggi da molte squadre. Per noi sarebbe stato un rischio inutile fermarsi prima del previsto, perch&eacute; avevamo impostato una corsa su due soste. A differenza della scorsa settimana qui abbiamo avuto un degrado migliore ed un ritmo che ci ha permesso di recuperare posizioni. Sicuramente la prestazione odierna &egrave; stata condizionata dal traffico e anche se il podio non era alla nostra portata, il passo gara ci avrebbe permesso di finire dietro ai primi tre con un distacco inferiore. Fernando ha disputato una grande gara, effettuando un&rsquo;ottima partenza e dimostrando ancora una volta la sua forza in gara. Certamente il quarto posto non pu&ograve; renderci soddisfatti, ma siamo contenti per il suo primato nella classifica generale dei punti assegnati ai piloti. Mi dispiace molto per Felipe, non meritava di concludere al decimo posto dopo un fine settimana iniziato molto bene. Credo sia corretto dire che senza la penalit&agrave; sarebbe riuscito a giocarsi la quinta posizione con Raikkonen e Hulkenberg. Per le ultime quattro gare valuteremo se portare qualche miglioramento che motivi piloti e squadra in questo finale di Campionato&raquo;.

Si continua a puntare al 2&deg; posto nei due campionati. Parlano Domenicali e Fry

Aggiornamenti? Da valutare, per la Ferrari

Se non fosse che pare "diventare operativo" solo da met&agrave; stagione in poi, Felipe Massa avrebbe potuto dare ai suoi fan tante altre soddisfazioni come quella odierna, in cui ha ottenuto il 5&deg; tempo in modo buono e sopravanzando il compagno di squadra di tre posizioni: &laquo;Riuscire a mettere insieme un giro perfetto su questa pista incredibile &egrave; sempre una grande soddisfazione, mi ha ricordato la pole del 2006, e anche se &egrave; un quinto posto &egrave; comunque molto importante per la partenza di domani. Gi&agrave; da ieri sentivo che la macchina aveva un buon bilanciamento e oggi abbiamo fatto un buon lavoro, riuscendo a tirarne fuori tutto il potenziale. Pi&ugrave; di cos&igrave; non era possibile, ma sono ugualmente molto felice. Certamente la gara di domani non sar&agrave; facile, perch&eacute; davanti abbiamo vetture molto veloci, ma possiamo essere della partita e per questo dobbiamo concentrarci al massimo su strategia e gestione delle gomme. Per ottenere un buon risultato sar&agrave; fondamentale avere un buon passo. Lo scorso anno qui sono arrivato secondo, questa sera cercher&ograve; di ricordare come ci sono riuscito&raquo;.  Per quanto un po' fatalista, Fernando Alonso &egrave; comunque un po' dispiaciuto del risultato odierno e in ogni caso guarda sempre avanti, alla gara: &laquo;Il risultato ottenuto oggi era pi&ugrave; o meno quello che ci aspettavamo, non ho avuto un gran ritmo per tutto il weekend, sempre tra la sesta e la decima posizione, e anche in Q3 non ho potuto fare di pi&ugrave;. Qui le prove sul long run sono andate meglio in termini di degrado rispetto alla Corea e questo ci fa sperare di poter recuperare in gara. Domani cercheremo di dare il massimo come sempre, cercando di contare sui nostri punti di forza, la partenza, la strategia e la gestione delle gomme. L&rsquo;obiettivo non &egrave; certamente quello di arrivare tra i primi otto per tenere aperto il Campionato, perch&eacute; se Vettel non vince qui lo far&agrave; in una delle prossime gare, quando si ridurr&agrave; il numero delle combinazioni tra i possibili risultati. Ora dobbiamo cercare di guadagnare punti per il secondo posto nel Mondiale Costruttori, e per questo occorre arrivare davanti alla Mercedes, che &egrave; dietro di noi in classifica per una sola lunghezza&raquo;.  Come si siano comportate effettivamente le F138 lo otteniamo dall'analisi di Pat Fry dopo le qualifiche di Suzuka: &laquo;&Egrave; stata una qualifica davvero molto combattuta. La macchina &egrave; migliorata rispetto a ieri, in parte perch&eacute; siamo intervenuti per regolarne il comportamento, in parte per le condizioni della pista e il favore del vento, forte soprattutto lungo il primo settore. Le posizioni rispecchiano pi&ugrave; o meno quelle che erano le nostre aspettative, anche se il distacco dai leader si &egrave; ridotto e questo per noi rappresenta un segnale incoraggiante. Purtroppo continuiamo a soffrire la mancanza di carico aerodinamico e per questo fatichiamo a lottare per le posizioni di testa. Oggi abbiamo lavorato molto per trovare la giusta configurazione delle vetture ed entrambi i piloti hanno cercato di dare il massimo. Non &egrave; mai semplice affrontare una corsa partendo da queste posizioni ma a Suzuka si sa, pu&ograve; succedere di tutto. Ora dobbiamo concentrarci sulla preparazione della gara ed essere pronti ad approfittare di qualsiasi occasione, cercando di non commettere errori. Il passo sulla lunga distanza visto ieri ci rende fiduciosi per domani, anche se dovremo comunque considerare la variabilit&agrave; delle condizioni di meteo e pista, che &ndash; come abbiamo visto oggi &ndash; hanno parzialmente condizionato la prestazione di tutte le vetture&raquo;.  

5&deg; tempo per il brasiliano, 8&deg; per lo spagnolo a Suzuka. Cosa dicono

"Giro perfetto" per Massa, mentre Alonso...

Dopo la gara della Corea, Stefano Domenicali analizza la situazione complessiva in vista della gara in Giappone fra una settimana: &laquo;Dopo i risultati positivi ottenuti in Belgio, Monza e Singapore &egrave; inutile negare che quello ottenuto oggi non ci rende contenti. Al primo giro speravamo di poter attaccare le due Mercedes, che in quanto a ritmo gara sapevamo essere alla nostra portata. Purtroppo cos&igrave; non &egrave; stato e gli episodi verificatisi al via hanno condizionato la nostra gara, neutralizzando ogni possibilit&agrave; di avvicinarci al podio. In queste condizioni non siamo riusciti a tirare fuori il massimo dalla nostra macchina ed ora l&rsquo;unica cosa che dobbiamo fare &egrave; mantenere alta la concentrazione in vista del prossimo appuntamento in Giappone, dove abbiamo la possibilit&agrave; di riscattarci da subito. Anche se il titolo Piloti &egrave; ormai un traguardo quasi impossibile, abbiamo l&rsquo;obbligo di continuare a dare il massimo fino alla fine del Mondiale perch&eacute; ci stiamo ancora giocando il secondo posto nel Campionato Costruttori&raquo;.  Invece Pat Fry spiega quanto successo oggi in pista, ma anche lui guardando al futuro prossimo, e facendo indirettamente i complimenti alla Sauber: &laquo;Oggi le posizioni di vertice non erano alla nostra portata, in una corsa tiratissima per entrambi i piloti, nel traffico dall&rsquo;inizio alla fine dietro le Sauber. Su questo tracciato queste vetture hanno saputo sfruttare una trazione migliore in uscita di curva e la loro elevata velocit&agrave; di punta ci ha reso la vita difficile nei tentativi di sorpasso. Al via Fernando &egrave; riuscito ad avvicinarsi a Rosberg alla prima curva ma &egrave; stato costretto ad alzare il piede per non finire fuori pista e questo ha facilitato il sorpasso di Hulkenberg sul rettilineo. Una volta finito dietro ha dovuto fare i conti con l&rsquo;usura degli pneumatici ed &egrave; stato un vero peccato, perch&eacute; il nostro passo non era inferiore a quello della Mercedes. Per quanto riguarda Felipe invece, il testacoda alla staccata della curva 3 lo ha spinto nelle retrovie. Al quindicesimo giro, dopo una rimonta che lo ha visto risalire fino alla quattordicesima posizione, si &egrave; ritrovato dietro Gutierrez. Sia Fernando che Felipe hanno dato il massimo e combattuto per tutto il weekend contro il degrado e il graining delle gomme, particolarmente elevati a causa delle caratteristiche di questo tracciato. Per Suzuka faremo di tutto per migliorare e tornare a livelli da podio, perch&eacute; non &egrave; certamente per la sesta e la nona piazza che vogliamo lottare&raquo;.  

Domenicali e Fry vogliono reagire gi&agrave; nella prossima gara a Suzuka fra una settimana

Ferrari: "Non siamo contenti, miglioreremo"

La posizione di partenza per il GP di Corea in s&eacute; (in terza fila) non impensierisce Fernando Alonso quanto invece la possibilit&agrave; che il passo in gara non sia quello messo in mostra in altre occasioni, come la scorsa gara di Singapore: &laquo;Non sono sorpreso per l&rsquo;esito di questa qualifica, perch&eacute; in termini di prestazione pura il sabato &egrave; sempre difficile per noi e continuer&agrave; ad esserlo fino alla fine del campionato. La domenica di solito le cose migliorano ed il nostro obiettivo &egrave; sempre quello di fare podio, come accaduto nelle ultime gare. Questo weekend sembra pi&ugrave; dura del solito perch&eacute; mentre finora abbiamo sempre avuto un buon passo di gara, sia ieri che oggi abbiamo sofferto nel long run, e questo vuol dire che per domani dobbiamo assolutamente migliorare. Abbiamo qualche problema con le gomme, che non riusciamo a gestire come altri: c&rsquo;&egrave; molto graining e se si spinge nel primo settore si rischia quasi di non finire il giro. Dovremo trovare un giusto compromesso per farle sopravvivere il numero di giri che stabiliranno i nostri tecnici, perch&eacute; la strategia ideale rimane quella delle due soste. Per come andiamo sull&rsquo;asciutto la pioggia potrebbe rimescolare le carte in tavola, in fondo non abbiamo nulla da perdere, e anche se ci sar&agrave; poco tempo per adattarsi dovremo essere pronti a questa eventualit&agrave;&raquo;.  Per quanto parta a fianco del compagno di squadra, nemmeno Felipe Massa sembra troppo ottimista o almeno contento della prestazione in qualifica: &laquo;Non posso essere felice del risultato di questa qualifica, mi aspettavo di essere pi&ugrave; vicino ai nostri avversari rispetto a Singapore. Cos&igrave; non &egrave; stato perch&eacute; anche qui sia Red Bull che Mercedes hanno un passo molto pi&ugrave; veloce e noi non siamo riusciti a tirare fuori il massimo dalla macchina. Domani mi auguro di poter essere pi&ugrave; competitivo, anche se non sar&agrave; una gara facile. Il nostro degrado con le Supersoft &egrave; piuttosto elevato, mentre altre vetture ne soffrono meno, e in base a come andr&agrave; il primo stint decideremo se passare alle Medium, ad oggi la scelta migliore. A parte Red Bull, Mercedes e una Lotus davanti a noi, dovremo fare molta attenzione anche ad altre macchine e sar&agrave; importante fare una bella partenza, cercando di spingere al massimo per cercare di portare a casa punti importanti. Certamente occorrer&agrave; molta fortuna per arrivare a conquistare il podio&raquo;.  Pi&ugrave; o meno d&rsquo;accordo con quanto espresso dai piloti Ferrari &egrave; anche Pat Fry, il direttore tecnico: &laquo;Il risultato odierno rispecchia pi&ugrave; o meno le aspettative della vigilia, anche se non possiamo dirci contenti per non aver potuto lottare per le prime file. Siamo consapevoli di quello che &egrave; il nostro potenziale ma anche oggi abbiamo cercato di tirare fuori il massimo dal pacchetto che avevamo a disposizione, cercando di adattare la macchina alle caratteristiche della pista e in funzione del rendimento dei due tipi di pneumatici. Nel primo settore siamo stati sempre competitivi, mentre dopo la met&agrave; del secondo e fino alla fine del terzo abbiamo sofferto, soprattutto con le Supersoft. Non &egrave; stato facile trovare un bilanciamento che ci consentisse di spingere al massimo senza accentuare l&rsquo;usura delle gomme, inevitabile quando non si dispone di un alto carico aerodinamico. Domani dovremo cercare di gestire al meglio il degrado degli pneumatici sulla lunga distanza, soprattutto nel primo stint. L&rsquo;affidabilit&agrave; e la variabilit&agrave; delle condizioni meteorologiche saranno due fattori chiave&raquo;.

Terza fila tutta Ferrari, ma il passo gara non sembra quello di altri weekend

Alonso: "Sar&agrave; pi&ugrave; dura del solito"

Nella giornata che ha visto l&rsquo;ufficializzazione dell&rsquo;accordo pluriennale con la Sauber, alla quale la Ferrari continuer&agrave; a fornire i motori pure in configurazione turbo 2014, ovviamente l&rsquo;attenzione va anche alle prove svoltesi sul circuito di Yeongam. Questo sebbene Fernando Alonso non riveli nulla di sorprendente e tenda a minimizzare: &laquo;Le sensazioni sono quelle del venerd&igrave; e per poter dire qualcosa in pi&ugrave; certamente occorre aspettare domani e vedere come andranno le qualifiche. Anche su questa pista a fare la differenza &egrave; l&rsquo;aerodinamica e per questo motivo rispetto agli ultimi Gran Premi non mi aspetto grandi sorprese. La classifica segue un ordine che continua ad essere pi&ugrave; o meno lo stesso registrato nei weekend precedenti e con ogni probabilit&agrave; anche qui ci attende una gara in rimonta. Qui tra le due mescole non ci sono le differenze di prestazione viste a Singapore, certamente la Supersoft ha un degrado molto elevato e dobbiamo vedere quanto il miglioramento delle condizioni dell&rsquo;asfalto possa influire sul loro comportamento. Per noi non sar&agrave; facile a livello di prestazioni, ma sappiamo che poi la domenica possiamo far bene. Adesso dobbiamo cercare di tirare fuori il massimo da quello che abbiamo a disposizione e mettercela tutta sia domani che in gara&raquo;.  Nonostante molto tempo perso in Corea al mattino in conseguenza di una foratura, Felipe Massa &egrave; riuscito al pomeriggio a sopravanzare il compagno di squadra, ottenendo il 5&deg; tempo contro il 7&deg;, e anche per questo si dimostra soddisfatto: &laquo;Oggi non &egrave; andata male, tutto ha funzionato come doveva e avevo un buon feeling con la macchina. Al mattino non sono riuscito a girare molto a causa di una foratura alla gomma anteriore sinistra, poi nel pomeriggio abbiamo recuperato il tempo perso riuscendo a provare tutto quello che era in programma. La vettura si &egrave; comportata bene con entrambe le mescole portate qui dalla Pirelli, anche se con le Supersoft abbiamo riscontrato un degrado particolarmente elevato. Nel giro con gomma nuova si guadagna all&rsquo;inizio ma poi si perde molto e nel long run forse si soffre di graining pi&ugrave; che con le Medium. Oggi &egrave; solo venerd&igrave; e dobbiamo ancora capire dove ci troviamo rispetto ai nostri avversari. Anche se abbiamo visto una Mercedes e una Red Bull molto forti mi auguro di avere una macchina pi&ugrave; competitiva delle ultime gare, che ci permetta di lottare&raquo;.  Qualche elemento in pi&ugrave; ce lo riporta come al solito Pat Fry: &laquo;A dispetto delle difficolt&agrave; incontrate nel primo turno e della polvere presente in pista, questa giornata si &egrave; conclusa in maniera positiva. Sono certo che questa sera, insieme ai pareri dei piloti, i dati raccolti durante le due sessioni potranno fornirci tutti gli strumenti necessari ad ottimizzare il pacchetto da mettere in pista domani e in gara. La scala dei valori in campo non sembra molto diversa rispetto a Singapore, ma contiamo ugualmente di vedere distacchi inferiori rispetto ai nostri avversari. Al mattino abbiamo riscontrato una foratura sullo pneumatico anteriore sinistro di Felipe durante il suo out-lap: questo ci ha costretto a richiamarlo ai box e a ritardare l&rsquo;inizio del suo primo run. Abbiamo perso tempo a mandare in temperatura la nuova gomma e una volta pronta abbiamo sfruttato gli ultimi venti minuti della sessione, sperando che un miglioramento delle condizioni dell&rsquo;asfalto potesse offrirci un riscontro pi&ugrave; rappresentativo. Con Fernando nel primo turno abbiamo lavorato sull&rsquo;assetto della vettura, in particolare sul confronto fra due diverse ali anteriori, mentre nel secondo ci siamo concentrati sul consueto confronto tra le due mescole a disposizione, Medium e Supersoft. Per quello che si &egrave; visto nel pomeriggio occorre considerare che il loro rendimento sar&agrave; influenzato dall&rsquo;evoluzione dell&rsquo;asfalto durante il fine settimana. Le previsioni meteo inoltre sono ancora molto incerte e questo &egrave; un altro fattore da non sottovalutare per quanto riguarda la scelta dei migliori assetti&raquo;.

Nessuna sorpresa oltre all'annuncio della continuazione con i motori alla Sauber

Ferrari: un venerd&igrave; come tanti

Realisti, ma non rinunciatari. Cos&igrave; Stefano Domenicali descrive quello cha sar&agrave; l'atteggiamento Ferrari nelle prossima gare: &laquo;Sono contento della prestazione della squadra in un weekend non facile per noi e in una giornata dove purtroppo si &egrave; fermato il toro sbagliato. &Egrave; chiaro che con questa nuova vittoria di Vettel, al quale faccio i miei complimenti, la situazione nel Mondiale Piloti diventa difficile, ma finch&eacute; questo dato non sar&agrave; confermato dalla matematica noi continueremo a spingere. Non credo che oggi avremmo potuto ottenere un bottino pi&ugrave; grande di quello che ora portiamo a casa e che ha incrementato, seppur leggermente, la nostra posizione nel Mondiale Costruttori. Dalle prove del venerd&igrave; si era delineato uno scenario abbastanza chiaro, per cui oltre alla competitivit&agrave; dei leader sapevamo di dover far fronte a quella di Mercedes e Lotus, tornate entrambe ai vertici qui a Singapore. Siamo arrivati davanti a loro in condizioni sfavorevoli e questo deve motivarci a dare il massimo nelle ultime sei gare. Certamente dobbiamo essere realisti riguardo a quelle che sono le nostre possibilit&agrave;, anche se abbiamo l&rsquo;obbligo, sia verso noi stessi che verso le persone che lavorano a Maranello, di cercare di fare il maggior numero di punti, perch&eacute; non vogliamo rinunciare ad ottenere un bel risultato in entrambe le classifiche. Abbiamo visto quanto le prestazioni possano cambiare sui diversi circuiti e durante la prossima settimana ci prepareremo ad affrontare con le migliori motivazioni la doppietta in Corea e Giappone&raquo;.  A descrivere meglio le strategie adottate a Singapore ci pensa Pat Fry: &laquo;In questo weekend pur non avendo la macchina pi&ugrave; veloce siamo riusciti ugualmente a massimizzare la nostra prestazione, tirando fuori tutto il possibile dal pacchetto piloti-squadra e il risultato &egrave; stato assolutamente positivo. Con Fernando la scelta di rimanere fuori fino alla fine dopo la safety car ci ha ampiamente ripagato. La nostra competitivit&agrave; in gara &egrave; stata superiore rispetto a quanto visto nei giorni scorsi, ma anche se sapevamo che oggi le cose potevano cambiare dovevamo cercare di migliorare, soprattutto perch&eacute; le caratteristiche di questo circuito erano sfavorevoli alla nostra macchina. Fernando si &egrave; reso protagonista di una partenza incredibile, &egrave; davvero raro recuperare quattro posizioni al via qui a Singapore. Anche Felipe &egrave; partito bene, ma poi la traiettoria interna lo ha costretto ad accodarsi per evitare collisioni. Nel primo stop di Fernando dovevamo coprire la sosta anticipata di Webber: sapevamo che avremmo trovato Di Resta nel traffico ma la finestra del pit-stop era molto limitata e abbiamo preferito non rischiare. Quando &egrave; uscita la safety car avevamo met&agrave; giro a disposizione per prendere una decisione e alla fine siamo rientrati con entrambi i piloti, tentando una strategia diversa. Abbiamo provato a giocare un asso con Fernando e fortunatamente non abbiamo dovuto rivivere quanto accaduto in Canada nel 2012. Per le ultime sei gare concentreremo il lavoro di un gruppo di ingegneri sulla F138, perch&eacute; vogliamo continuare a cercare miglioramenti che ci consentano di essere pi&ugrave; competitivi&raquo;.

In Ferrari si conferma la volont&agrave; di continuare a spingere

Domenicali e il Toro sbagliato... 

Fernando Alonso non si &egrave; mai stracciato le vesti, finora, per una qualifica da terza-quarta fila, e quindi non lo fa nemmeno dopo quella di Singapore: &laquo;Il risultato di oggi non &egrave; una sorpresa, perch&eacute; da inizio stagione mediamente siamo sempre partiti tra la sesta e l&rsquo;ottava posizione e poi recuperato in gara, cosa che cercheremo di fare anche domani. Gli aggiornamenti portati qui ci hanno fatto recuperare un decimo dai nostri avversari, un risultato in linea con le nostre aspettative. Anche se il gap dal leader rimane rilevante e il miglioramento pu&ograve; sembrare poco evidente, non si pu&ograve; dire che siano mancati gli sforzi dei nostri tecnici, perch&eacute; il lavoro di tutti &egrave; stato super. Le aspettative per domani restano alte, anche se i nostri avversari nel frattempo non hanno perso tempo e insieme ad altre squadre come Mercedes e Lotus hanno fatto un ulteriore passo avanti: di fronte a questo dobbiamo essere realisti e cercare di approfittare di qualsiasi possibile errore. Penso che domani il podio sia alla nostra portata, anche se occorrer&agrave; fare una gara perfetta e prendere le migliori decisioni in termini di strategia, scelta delle gomme e del giusto numero di soste. Qui a Singapore poi in cinque anni c&rsquo;&egrave; sempre stata la safety-car e per questo motivo qui, pi&ugrave; che altrove, a fare la differenza pu&ograve; essere anche la sorte&raquo;.  Felipe Massa pu&ograve; essere soddisfatto di essere davanti allo spagnolo, ma non lo rimarca e pensa anche lui alla gara: &laquo;Dopo aver sofferto tanto sia ieri che nel terzo turno di prove libere, oggi in qualifica sono finalmente riuscito a mettere insieme un buon giro, modificando completamente l&rsquo;assetto della vettura. Certamente il distacco rispetto ai primi &egrave; ancora grande, ma oggi riuscire a fare un tempo che si avvicinasse a Red Bull e Mercedes era davvero difficile, anche perch&eacute; loro non hanno sofferto come noi la mancanza di grip e il fatto di trovarci su un circuito ad alto carico. Mi aspetto una gara difficile perch&eacute; qui pu&ograve; succedere di tutto e il degrado delle gomme &egrave; particolarmente elevato, anche se spero di avere un buon passo e di essere competitivo. La gara di domani &egrave; quella che conta e cercheremo di fare il possibile per migliorare la nostra posizione in Campionato. Il mio impegno nei prossimi sette Gran Premi sar&agrave; massimo, perch&eacute; vorrei concludere nella maniera pi&ugrave; bella la mia storia con la Ferrari&raquo;.  Da parte sua, Pat Fry cerca di evidenziare gli elementi positivi, ma non solo: &laquo;Oggi siamo riusciti a migliorare con entrambe le vetture, trovando il giusto compromesso tra la prestazione sul giro singolo e quella sulla lunga distanza, e anche se questo non &egrave; bastato a concedere ai nostri piloti una lotta ad armi pari per le posizioni di vertice, la squadra &egrave; riuscita a tirare fuori il massimo dal pacchetto che avevamo a disposizione. Sicuramente alcuni fattori esterni non hanno giocato a nostro favore, come la natura &lsquo;stop&amp;start&rsquo; della pista e la mancanza di aderenza, sofferta maggiormente rispetto ai nostri rivali. Qui solo chi ha la miglior trazione riesce ad affrontare agevolmente le numerose chicane e questo spiega la differenza di rendimento tra noi e le vetture di testa e l&rsquo;entit&agrave; dei distacchi rispetto al weekend di Monza. Storicamente a Singapore la probabilit&agrave; di neutralizzazione della gara &egrave; pari al cento per cento e anche quest&rsquo;anno dobbiamo essere pronti nel caso dovesse entrare in gioco una safety car. Questa eventualit&agrave; in alcuni casi pu&ograve; essere d&rsquo;aiuto, in altri distruggerti una gara, e comunque deve far considerare la possibilit&agrave; di una strategia flessibile. Qui anche l&rsquo;affidabilit&agrave; gioca un ruolo importantissimo, perch&eacute; le temperature elevate mettono a dura prova le vetture anche sotto il punto di vista meccanico. Davanti abbiamo uno dei Gran Premi pi&ugrave; difficili dell&rsquo;anno e molte variabili potranno influenzarne l&rsquo;esito, noi cercheremo di spingere al massimo e sfruttare ogni possibilit&agrave;&raquo;.

Qualifiche di Singapore in linea con altre gare... Qui i commenti Ferrari

Alonso non si preoccupa

Dopo la gara di Monza, Stefano Domenicali cerca di essere realista, ma senza dimenticare cose &egrave; uscito di buono anche in ottica futura: &laquo;Oggi abbiamo lottato con ogni mezzo possibile per cercare di rimanere attaccati al leader della corsa, ma considerando la prestazione di Vettel non avremmo potuto ottenere di pi&ugrave; e a lui vanno i miei complimenti. Sappiamo bene di avere di fronte avversari molto forti, ma sono contento di aver visto una Ferrari competitiva, l&rsquo;unica squadra che ha provato a mettere pressione alla Red Bull. &Egrave; normale provare un po&rsquo; di rammarico, perch&eacute; qui a Monza volevamo vincere per ripagare l&rsquo;incredibile supporto dei nostri tifosi, un grande stimolo a non mollare mai. Il distacco nella classifica Piloti &egrave; aumentato, ma in quella Costruttori siamo riusciti a riportarci in seconda posizione, e in pi&ugrave; vedere quattro motori Ferrari tra i primi sette sul traguardo &egrave; un risultato estremamente importante. Ora dobbiamo mantenere questo stato di forma e saper approfittare di qualsiasi occasione possa presentarsi, contando sull&rsquo;affidabilit&agrave;, che da qui alla fine del campionato giocher&agrave; un fattore importante, e confidando nella buona sorte. Fernando oggi si &egrave; reso protagonista di una gara impeccabile, in cui ha saputo gestire la pressione di un Webber molto competitivo e il secondo posto &egrave; il risultato della sua grande tenacia. Mi dispiace molto per Felipe perch&eacute; ha disputato un&rsquo;ottima gara, sfiorando un podio che si sarebbe meritato. Guardando avanti, Singapore rappresenta una tappa importante per capire il nostro livello di competitivit&agrave; su un circuito ad alto carico aerodinamico: l&rsquo;esito di quel Gran Premio sar&agrave; decisivo per trarre tutte le conclusioni legate al progressivo spostamento delle nostre risorse sul progetto 2014. Fino a quando la matematica ce lo consentir&agrave; non molleremo di una virgola&raquo;.  Per questa volta Pat Fry commenta pi&ugrave; l'andamento della gara che non le questioni strettamente tecniche: &laquo;Come vuole la tradizione qui a Monza ci aspettavamo una lotta molto intensa e anche quest&rsquo;anno la corsa &egrave; stata combattutissima dall&rsquo;inizio alla fine. Non &egrave; stato difficile interpretare la gara dal punto di vista della strategia, perch&eacute; gi&agrave; le prove del venerd&igrave; avevano indicato che il degrado delle gomme avrebbe consentito di effettuare una sola sosta. Dopo una delle grandi partenze a cui ormai ci ha abituato, Felipe ha perso la posizione guadagnata su Webber che, anticipando il pit-stop, ha ottenuto quel vantaggio sufficiente a garantirgli il terzo posto. Da l&igrave; in poi infatti il distacco tra i due, mai sotto il secondo, non ha concesso a Felipe la possibilit&agrave; di utilizzare il DRS per tentare l&rsquo;avvicinamento. Anche Fernando ha fatto un&rsquo;ottima partenza e soprattutto un sorpasso su Webber alla Roggia da vero campione. Quando Vettel ha effettuato la sosta i suoi tempi erano molto competitivi e per questo motivo abbiamo provato a posticipare la nostra. Sapevamo che con gomme Hard il nostro ritardo di prestazione sarebbe stato pi&ugrave; elevato rispetto alle Medium e abbiamo provato a sfruttare gomme pi&ugrave; fresche per il finale di gara. Concluso il ciclo delle gare europee ora inizia il rush finale in giro per il mondo, dove cercheremo di fare il massimo per continuare a mettere pressione ai nostri diretti avversari&raquo;.

Lo dice Domenicali, che sottolinea il 2&deg; posto nel Mondiale Costruttori. E anche Fry difende la strategia adottata per Alonso

Ferrari: "Dobbiamo continuare cos&igrave;"

Dopo le qualifiche di Monza, Luca di Montezemolo cerca di mediare fra i motivi di insoddisfazione e quelli invece positivi, anche nella grande prestazione di Hulkenberg: &laquo;Certamente oggi confidavo in risultati migliori - dice il presidente della Ferrari - visti i tempi registrati al mattino e nelle prime due porzioni del turno di qualifiche, ma siamo molto vicini alle Red Bull e sono sicuro che con una buona partenza possiamo mettergli pressione. La gara &egrave; lunga e il nostro passo gara &egrave; molto buono. Anche se non posso sentirmi soddisfatto di vederla davanti a noi, mi fa piacere che la Sauber di Hulkenberg sia con i migliori, perch&eacute; questo dimostra che il nostro &egrave; un grande motore. In ottica Mondiale l&rsquo;obiettivo &egrave; stare davanti a Vettel e avere anche Massa nella posizione di fare punti &egrave; molto importante: qui Felipe &egrave; andato sempre bene soprattutto in qualifica e mi aspetto che domani faccia una bella gara. Fernando &egrave; un grande pilota e ha fatto tanto per la Ferrari e a ragione si &egrave; dispiaciuto per risultati non raggiunti: in questo senso io sono pi&ugrave; dispiaciuto di lui, ma in una grande famiglia si vince e si perde insieme e ora mi aspetto il massimo da tutta la squadra&raquo;.  Dopo quella "politica" di Montezemolo, sentiamo l'analisi pi&ugrave; tecnica di Pat Fry: &laquo;Dopo i risultati ottenuti nelle ultime cinque o sei gare dobbiamo ritenerci soddisfatti per le prestazioni registrate qui a Monza e per le posizioni da cui prender&agrave; il via domani la corsa di Fernando e Felipe. Certamente il nostro obiettivo non &egrave; mai la seconda o terza fila, ma il quarto e quinto posto in griglia di partenza sono frutto dell&rsquo;ottimo lavoro fatto dall&rsquo;intera squadra durante questo weekend, in cui la massima attenzione &egrave; stata dedicata alla scelta del pacchetto pi&ugrave; idoneo a questa pista. Sapevamo che sarebbe stata una qualifica particolarmente serrata, lo dimostrano i sette decimi che hanno racchiuso sedici piloti nel passaggio tra Q1 e Q2. Noi non abbiamo dato nulla per scontato e anche se il passo dei primi due oggi non era alla nostra portata sapevamo di poter contare su una macchina veloce e competitiva. Ora tutta la nostra attenzione &egrave; gi&agrave; rivolta alla gara, perch&eacute; quello &egrave; l&rsquo;unico risultato che conta davvero e che ci consentir&agrave; di analizzare nel complesso la prestazione della vettura&raquo;.

"Le Ferrari sono pi&ugrave; vicine alle Red Bull, si pu&ograve; mettere pressione"

Anche Montezemolo vuole il massimo

Dopo la gara praticamente senza rivali di Spa, ad Adrian Newey viene chiesto se hanno intenzione di ripetersi anche a Monza e quale sia il segreto della Red Bull, ottenendo una risposta abbastanza sconcertante: &laquo;No, credo che Monza potrebbe essere un circuito difficile per noi. Anche Spa lo &egrave; stato, ci sono molti rettilinei e non ci sono molte curve lente. Non c&rsquo;&egrave; un segreto, ma c&rsquo;&egrave; molto duro lavoro, anche tra gli ingegneri in fabbrica. &Egrave; un buon team, non pretendiamo altro che essere un buon team da corsa e cercare di fare il nostro meglio&raquo;.  Ti aspettavi di trovare Alonso accanto a Sebastian alla fine della gara? Che ne pensi di questi piloti? &laquo;Credo che Fernando abbia fatto un&rsquo;ottima gara - risponde Newey - dopo una qualifica difficile e deludente per lui. Bisogna dargli i suoi meriti per questa prestazione. Per quanto riguarda Sebastian, credo che abbia avuto tantissimo successo ed &egrave; incredibilmente maturo per la sua et&agrave;. Ma &egrave; ancora molto giovane e sta continuando a migliorare. La sua qualit&agrave; &egrave; di essere davvero brillante, un ragazzo intelligente. &Egrave; molto determinato e impara sempre dagli errori che commette. Non sarei sorpreso se continuasse a crescere&raquo;.  Dal capotecnico del team vincitore, passiamo a quello dell'altra squadra abbastanza soddisfatta oggi, cio&egrave; Pat Fry della Ferrari: &laquo;La prestazione vista oggi in gara ha dimostrato quello che non siamo riusciti ad esprimere ieri in qualifica e che sicuramente era degno della prima fila. Sapevamo che con una macchina competitiva su questa pista avremmo potuto dire la nostra, anche se rimontare dalla nona e decima posizione e uscire indenni dalla Source non era cosa facile. Fernando ha fatto un ottima partenza ed &egrave; stato allo stesso tempo costante ed aggressivo, anche se purtroppo questo non &egrave; bastato per superare Vettel. Nella fase centrale della gara il passo era molto simile e solo nell&rsquo;ultimo stint il gap &egrave; aumentato. Felipe ha avuto vita pi&ugrave; difficile, soprattutto quando al via si &egrave; ritrovato in mezzo al traffico. Abbiamo provato ad anticipare la sua prima sosta per guadagnare qualche posizione, ma alla fine il tempo perso a inizio gara gli ha impedito di arrivare tra i primi cinque. Adesso ci aspettano due gare importantissime e solamente migliorando la vettura potremo lottare per la testa del Campionato&raquo;.  Continuando in chiave tecnica, abbiamo avuto notizie dalla Lotus per cui il problema ai freni che ha portato al ritiro Raikkonen sarebbe stato causato da una visiera a strappo andata ad ostruire un condotto di raffreddamento, quello posto in corrispondenza della ruota anteriore sinistra. I responsabili tecnici del team non hanno saputo dare altra spiegazione dell'avaria, se non dare la colpa a questa ostruzione che pure &egrave; stata vista e rimossa in occasione del pit-stop. Ma a quel punto il freno era ormai troppo caldo e compromesso, e alla fine il sistema frenante ha abbandonato quasi completamente il pilota. Per fortuna che in quel momento Raikkonen, forse proprio perch&eacute; aveva sentore che le cose non erano pi&ugrave; perfette, era uscito dalla scia di Massa e cos&igrave; ha potuto sfilarlo senza conseguenze arrivando lunghissimo alla chicane, per poi imboccare i box prima del definitivo ritiro che ha interrotto la sua sequenza record di 27 gare a punti.  Maurizio Voltini

Mentre la causa del ritiro di Raikkonen sarebbe una visiera che ha ostruito un condotto dei freni

La parola ai tecnici, da Newey a Fry

Ormai era il segreto di Pulcinella: stiamo parlando del passaggio alla Ferrari di James Allison, il 47enne ex direttore tecnico della Lotus. Autosprint aveva gi&agrave; scritto in occasione del primo Gp stagionale, quello di Melbourne, che la Ferrari stava ingaggiando il tecnico inglese. Ma la conferma di Maranello &egrave; arrivata soltanto all'indomani del Gp d'Ungheria (finito miseramente con un 5&deg; posto di Alonso e un 8&deg; di Massa). Dal 1 settembre Allison inizier&agrave; a lavorare a a Maranello. Il problema era come inquadrarlo: Allison dovrebbe in prospettiva diventare il nuovo direttore tecnico della Scuderia, che per&ograve; un d.t. l'aveva gi&agrave;: Pat Fry.  Cos&igrave; per ora al nuovo arrivato viene dato un ruolo particolare: quello di Direttore Tecnico Autotelaio. Mentre Fry diventa Direttore dell'Ingegneria (di fatto non &egrave; pi&ugrave; il capo tecnico unico). Entrambi riporteranno a&nbsp;Domenicali, capo della Gestione Sportiva. Resta da capire come Allison si integrer&agrave; con Tombazis, il progettista dell'autotelaio e padre delle recenti monoposto degli ultimi anni, F138 e prima ancora F2012, 150&deg; Italia, ecc. Probabilmente qualche ruolo e qualche qualifica si aggiusteranno pi&ugrave; avanti.  Il problema &egrave; che Allison, iniziando a lavorare dal 1 settembre, non potr&agrave; mettere mano alla F138 come avrebbe fortemente voluto Alonso se non in extremis per le ultime gare della stagione. D'altronde un ingresso al lavoro cos&igrave; ritardato &egrave; dovuto al fatto che il tecnico inglese, che si &egrave; svincolato dalla Lotus a marzo, ha dovuto (e dovr&agrave;) osservare un periodo di riposto obbligato che in F,.1 &egrave; normale per evitare che tecnici passando di squadra portino i loro segreti immediatamente alla concorrenza.  Alla Ferrari Allison interessa soprattutto perch&eacute; &egrave; il padre della efficientissima Lotus E21, la monoposto che fa lavorare meglio di tutte quante le gomme Pirelli. E dovr&agrave; replicare a Maranello i segreti dell'assetto della Lotus, come fa la E21 a correre cos&igrave; vicina all'asfalto e come aveva integrato nella sua ex monoposto il sistema sospensivo e l'aerodinamica. Ma questo pi&ugrave; che in chiave presente, per la F138, va fatto soprattutto pensando alla monoposto del 2014, quella a motore turbo, il cui progetto inizia proprio adesso, in estate e su cui Allison potr&agrave; dare un contributo decisivo.

L'ex dt Lotus entra a Maranello dal 1 settembre come d.t. autotelaio 

Ferrari conferma l'ingaggio di Allison

Detto dei piloti ferraristi altrove, come ha preso la dirigenza Ferrari il misero quinto posto finale di Alonso? Stefano Domenicali appare rassegnato: &laquo;Alla vigilia di questa gara sapevamo che sarebbe stato un fine settimana in salita. Il risultato della corsa non ci fa certamente sorridere, perch&eacute; non siamo riusciti ad essere competitivi in nessuna fase della gara. Dopo un inizio di stagione promettente stiamo vivendo un calo di competitivit&agrave;. Ora dobbiamo rimanere calmi, non mollare come siamo abituati a fare soprattutto nei momenti pi&ugrave; difficili, sfruttare le prossime settimane per raccogliere le idee e reagire prontamente. Mi aspetto una risposta importante da parte di tutta la squadra, nell&rsquo;intento di migliorare la vettura e far s&igrave; che i nostri piloti possano esprimere tutto il loro potenziale&raquo;. Poi alle televisioni ha aggiunto: &laquo;Oggi siamo andati piano in entrambe le condizioni, bisogna un attimo mettere in fila le cose per capire come mai. Oggi non avevamo il passo n&eacute; con le medie, n&eacute; con le soft. L'obiettivo ora &egrave; rimettere in fila un po' tutto quanto e stare l&igrave; fino in fondo, perch&eacute; alla fine &egrave; quello che dobbiamo e che sappiamo fare. L'importante &egrave; non seguire&nbsp;l'emozione negativa che ci circonda in questo momento, perch&eacute; tanto non serve a niente, quindi concentrazione e mantenere la testa alta&raquo;.  Razionale, pragmatica ma sconfortante l'analisi del direttore tecnico Pat Fry, sul banco degli imputati per lo scarso rendimento della F138: &laquo;Il risultato di questa gara &egrave; in linea con quello che &egrave; il nostro attuale potenziale: sapevamo che questo ciclo di gare (Silverstone, Nurburgring, Hungaroring, ndr) sarebbe stato difficile e come su questo tracciato la lotta per il podio non fosse alla nostra portata. Le prestazioni della vettura su entrambe le mescole non davano margine per attaccare, neanche con una strategia pi&ugrave; aggressiva. Per questo motivo abbiamo preferito difendere le nostre posizioni dalle insidie degli avversari che giungevano dalle retrovie e da quelle offerte dal traffico, scegliendo una linea pi&ugrave; conservativa. Entrambi i piloti hanno tirato fuori il massimo, soprattutto Felipe, che dal primo giro ha condotto la gara con l&rsquo;ala anteriore danneggiata. Anche se siamo riusciti a limitare i danni, ora occorre un progresso significativo se vogliamo lottare per il titolo. Le due gare che seguiranno la pausa estiva saranno su circuiti molto diversi rispetto all&rsquo;Hungaroring e per questo motivo lavoreremo su fronti diversi nella speranza di vedere al pi&ugrave; presto i frutti di tutti i nostri sforzi&raquo;.

L'analisi rassegnata di Domenicali e Pat Fry nel post gara ungherese

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Ferrari: uno sprazzo, poi la normalità