        Poco spettacolo in pista a Gateway per la seconda gara del weekend dell'IndyCar Series sul tracciato dell'Illinois. Complici le turbolenze in scia si &egrave; rivelato praticamente impossibile non solo sorpassare, ma anche doppiare le altre vetture, con il risultato che tutto &egrave; stato deciso dalla combinazione tra soste ai box e traffico. A prevalere alla fine, grazie ad una prova maiuscola del Team Penske, &egrave; stato Josef Newgarden, che insieme a Pato O'Ward ha scavalcato il compagno Will Power all'ultima sosta. Il pilota australiano, nei giri precedenti il rientro, si &egrave; infatti trovato davanti una vettura pi&ugrave; lenta cosa che gli ha fatto perdere terreno. Ha cos&igrave; chiuso anche alle spalle del portacolori McLaren/Schmidt. Tutti gli altri tentativi di passare hanno portato a contatti. E' stato ad esempio il caso del vincitore di gara 1 Takuma Sato. Il giapponese, rientrato per primo ai box dopo aver condotto le prime fasi, si &egrave; ritrovato in gruppo perdendo il treno delle prime posizioni. IndyCar: Dixon batte Sato in Gara 1 a Gateway Dixon sempre avanti di 100 punti Negli ultimi passaggi, mentre cercava di recuperare, ha poi strisciato contro le barriere finendo nono. Un undercut iniziale che l'ha visto tornare in pista da solo ha premiato Rinus VeeKay, che ha concluso quarto. L'olandese ha avuto la meglio su Colton Herta, coi due che si sono toccati. Herta ha miracolosamente salvato la sua Dallara finendo sesto, alle spalle anche di Scott Dixon.&nbsp; Miglioramenti per Felix Rosenqvist, settimo, mentre continua la crisi di Alexander Rossi, quattordicesimo. Partito dalle retrovie, non ha avuto nessuna chance di recuperare. Dixon in classifica mantiene un grande margine in classifica, quasi 100 punti. In calendario, una sola gara, anche se ci si aspetta l'inserimento di una "doppia" a Mid Ohio in settembre. In ogni caso, considerato poi il suo record alla pista di Lexington, il titolo per lui sembra ormai in tasca. La cosa che ha fatto pi&ugrave; parlare della gara &egrave; forse stata la fase iniziale, quando un mezzo spazza-pista &egrave; saltato inondando l'asfalto di liquido. Risolto il problema con abbondante filler, si &egrave; riusciti a partire, anche se in ritardo. L'ordine d'arrivo della Bommarito Automotive 500, gara 2: 1 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 200 giri 2 - Pato O'Ward (Dallara-Chevy) &ndash; McLaren - 1"4356&nbsp; 3 - Will Power (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 3"3580&nbsp; 4 - Rinus VeeKay (Dallara-Chevy) &ndash; ECR - 4"4369&nbsp; 5 - Scott Dixon (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 6"2173&nbsp; 6 - Colton Herta (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 7"0022&nbsp; 7 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 9"6894&nbsp; 8 - Conor Daly (Dallara-Chevy) &ndash; Carlin - 9"9199&nbsp; 9 - Takuma Sato (Dallara-Honda) &ndash; RLL - 10"8130&nbsp; 10 - Santino Ferrucci (Dallara-Honda) &ndash; Coyne - 15"6741&nbsp; Il campionato 1. Dixon 416; 2. Newgarden 320; 3. O'Ward 297; 4. Sato 274; 5. Herta 250.       

Sul tracciato dell'Illinois la seconda gara del weekend dell'IndyCar Series vince l'australiano del Team Penske

IndyCar: Newgarden torna alla vittoria in gara 2 a Gateway

        Partendo in testa dalla pole senza pi&ugrave; essere disturbati fino al traguardo, Mirko Bortolotti e Jeroen Mul hanno portato al successo la Lamborghini Huracan ufficiale dell'Imperiale Racing in gara-2 di Super GT3 a Imola. Dopo il cambio pilota, Albuquerque-Mapelli con l'Audi R8 LMS prendono la seconda posizione tenendo a distanza di sicurezza Cerqui-Comandini su BMW M6 GT3. L'ultima posizione sul podio era stata in realt&agrave; insidiata verso la fine da Venturi (in coppia con Gai) che aveva portato la sua Ferrari 488 in coda alla BMW, dopo essere riuscito a passare l'Aston Martin di Mugelli-Sini (che fra l'altro ha preso 7"2 di penalit&agrave; per un cambio pilota troppo rapido, finendo cos&igrave; 6&deg; dietro ad Agostini-Di Folco). Ma a un paio di giri alla fine il leader della classifica ha preferito alleggerire il piede sul gas per non incamerare handicap di tempo in previsione del round conclusivo, al Mugello il 15-16 ottobre. Di nuovo, nella gara domenicale, Leo-Cheever (Ferrari 458) hanno dominato in GT3 mentre Nemoto-Costa (Lamborghini Huracan) per fare anche loro il bis in Super GT Cup hanno dovuto recuperare la prima posizione dopo il cambio pilota, per via di un doppiaggio mal riuscito. Carboni-Durante (Porsche 997) vincono invece la GT Cup, mentre Riccardo Pera si &egrave; aggiudicato sia gara che campionato nella Cayman Cup.       

Successo dell'equipaggio Lamborghini davanti all'Audi di Mapelli-Albuquerque, mentre Leo-Cheever si ripetono in GT3, a Imola

GT italiano: Bortolotti e Mul si rifanno in gara-2

Nella &quot;feature race&quot; della GP2 a Barcellona la sfortuna gli aveva voltato spalle: un problema al pit-stop, con un dado che non ne voleva sapere di svitarsi, gli aveva fatto perdere una posizione in zona podio. Alex Lynn si &egrave; per&ograve; subito rifatto nella corsa conclusiva, dominata davanti a Pierre Gasly e al connazionale Jordan King.  Scattato dalla terza posizione in griglia, il driver della DAMS si &egrave; presto liberato di Raffaele Marciello, che scattava dalla pole e dello stesso Jordan King. Una volta conquistata la leadership, il londinese ha mantenuto il comando dalle operazioni e non &egrave; pi&ugrave; stato riacciuffato dai rivali. Quinta posizione finale per Raffaele Marciello, che ha danneggiato uno pneumatico nel tentativo di resistere all&rsquo;attacco di Lynn nelle prime fasi di gara.  GP2 Barcellona, Nato vince Gara 1, la cronaca  Ancora una prestazione rimarchevole per Artem Markelov, quarto sotto la bandiera a scacchi. Hanno chiuso la zona punti anche Rowland, Latifi e Matsushita. Decima posizione per Gustav Malja della Rapax, davanti a Sergey Sirotkin, autore di un ottimo recupero. Gara di rimonta pure per Luca Ghiotto, dodicesimo dopo essere partito da fondo griglia.  La corsa &egrave; stata neutralizzata nel finale, ed &egrave; terminata in regime di safety car, a causa di una collisione tra Antonio Giovinazzi, Sean Gelael e Arthur Pic. Il pilota di Martina Franca &egrave; stato fatto decollare da uno scarto difensivo di Gelael, andando poi senza controllo ad urtare anche Pic gi&agrave; inserito in curva 10, prima di sbattere contro le barriere. In seguito all&#39;incidente &egrave; stato poi portato al centro medico per un controllo. Si attendono notizie ufficiali sulle sue condizioni, ma dal team viene riferito che avrebbe solo contusioni, soprattutto a un piede. L&rsquo;episodio &egrave; sotto analisi da parte degli stewards.  Al vertice della classifica generale troviamo Pierre Gasly, a conferma dell&#39;ottimo esordio della Prema nella categoria. Il prossimo appuntamento stagionale &egrave; previsto a Monaco tra due settimane. 

In gara-2 a Barcellona il pilota Dams precede Gasly e King. Mentre il pilota di Martina France viene fatto decollare da Gelael e coinvolge anche Pic

GP2: Lynn torna protagonista. Ma che spavento per Giovinazzi!

da Monza: Dario Lucchese   Subito vincente (con la pioggia) la Ferrari 488 nella classe Super Gt3 del Campionato Italiano Gran Turismo. Dopo il successo dell'Audi di Marco Mapelli e Filipe Albuquerque nella prima delle due gare dell&rsquo;appuntamento inaugurale di Monza, a imporsi &egrave; stata oggi la vettura del Cavallino del rientrante team Black Bull Swiss Racing divisa da Stefano Gai e un funambolico Mirko Venturi, che dopo le soste si &egrave; prodigato in una rimonta che lo ha visto prendere il comando a 8&rsquo; dallo scadere del tempo.  Ad agevolarlo il dechappamento della R8 Lms in quel momento davanti con Mapelli, mentre la prima delle Lamborghini Hurac&aacute;n, quella del team Antonelli Motorsport divisa da Riccardo Agostini e Alberto Di Folco, subentrata al comando dopo le soste ai box, ha concluso seconda, all&rsquo;arrivo seguita a ruota dalla vettura gemella della Imperiale su cui si sono alternati Jeroen Mul e Mirko Bortolotti. Peccato per Alex Frassineti, che ha perso la quarta posizione con l&rsquo;altra &ldquo;Lambo&rdquo; della Ombra Racing per un&rsquo;ulteriore foratura, dopo l&rsquo;incidente di ieri in cui aveva tamponato e messo definitivamente messo kappa&ograve; la Ferrari 458 della Scuderia Baldini di Federico Leo-Eddie Cheever (che ha dovuto lasciare vacante la prima fila dello schieramento). Successo nella Gt3 della Gallardo della Cars Engineering di Ronnie Valori e Ferdinando Monfardini.  Un Gianluca De Lorenzi strepitoso nella Super Gt Cup, in coppia con Piero Necchi. L&rsquo;equipaggio della GDL Racing, dopo l&rsquo;incidente occorso al secondo dei due e che aveva compromesso le qualifiche, ha completato in gara-2 una rimonta che dall&rsquo;ultima posizione lo ha portato a concludere davanti a tutti. Con la partenza data in regime di safety car per via della pioggia, al via era stata l&rsquo;altra Lamborghini Hurac&aacute;n del poleman Adrian Zaugg a guidare il gruppo. Il sudafricano del team Raton Racing ha dovuto inizialmente guardarsi dagli attacchi di Lorenzo Cas&egrave;, che alla prima di Lesmo ha per&ograve; lasciato un varco agevolando il sorpasso di Bar Baruch, poi ripassato dal pavese alla staccata in fondo al rettilineo. A completare il quartetto di testa, il giapponese Kasai Takashi. Situazione che &egrave; rimasta invariata fino al momeno dei cambi, quando Antonio D&rsquo;Amico &egrave; salito sulla vettura di testa. Ma a un minuto dallo scadere del tempo, il romano ha dovuto cedere la posizione proprio a De Lorenzi, che &egrave; cos&igrave; andato a vincere.  Nella classe Gt Cup a prendere il comando &egrave; stato Tommy Maino con la Porsche della Ebimotors, rimanendoci nonostante un contatto con la vettura di Gianluca Carboni, costretto al ritiro. Dopo le soste a balzare in testa &egrave; stata la &ldquo;Lambo&rdquo; su cui Luca De Marchi ha rilevato alla guida Ivan Benvenuti. Nicola Benucci, subentrato a Maino, ha dovuto poi cedere anche la seconda posizione a Mirko Zanardini, costretto a rallentare proprio nell&rsquo;ultimo giro e alla fine quarto. Stabilmente primo invece De Marchi, che ha cos&igrave; bissato il successo messo a segno sabato.

In gara-2 a Monza portano alla vittoria la Ferrari 488 dopo la foratura dell'Audi. Agostini-DiFolco precedono Bortolotti-Mul al 2&deg; posto

GT Italia: Venturi-Gai sotto la pioggia

&Egrave; Esteban Ocon il campione 2015 della GP3. Il pilota francese della ART (squadra che ha vinto anche la GP2 con Stoffel Vandoorne) ha conquistato il terzo posto nella gara finale della stagione mentre Luca Ghiotto si &egrave; piazzato quarto.  Ocon &egrave; scattato bene dalla terza fila sopravanzando subito Ghiotto (in seconda fila), superato anche da Matthew Parry mentre davanti Alex Palou ha preso la testa con sicurezza davanti ad Antonio Fuoco. Ghiotto ha poi superato Parry, ma non &egrave; mai riuscito ad avvicinare seriamente Ocon per tentare un attacco. Tra i due, un contatto in partenza quando Ocon ha affiancato Parry e si &egrave; trovato stretto tra l&rsquo;inglese e Ghiotto, che convergeva verso destra. La Dallara Trident dell&rsquo;italiano ci ha rimesso una bandella.  La corsa &egrave; stata quindi vinta da Palou davanti a un ottimo Fuoco, tornato sul podio, e a Ocon che cos&igrave; per il secondo anno consecutivo porta a casa un titolo: nel 2014 quello del FIA F.3, nel 2015 quello GP3. Peccato per Ghiotto che ha comandato il campionato praticamente per tutta la stagione, vincendo anche pi&ugrave; gare di Ocon, cinque contro una. Ma il francese del programma Junior Mercedes &egrave; stato pi&ugrave; continuo e questo alla fine ha pagato.  Massimo Costa

Il francese si aggiudica la serie terminando 3&deg; dietro a Fuoco e soprattutto davanti a Ghiotto

GP3: Ocon campione, gara a Palou

Stoffel Vandoorne &egrave; matematicamente il campione 2015 della GP2. Con ben due appuntamenti di anticipo (Bahrain e Abu Dhabi), il belga del team ART e parte del programma Junior McLaren ha chiuso il discorso grazie a un quarto posto ottenuto in gara 2 a Sochi. Il suo diretto rivale, Alexander Rossi che aveva vinto gara 1, ha terminato sesto ed ha reso onore a Vandoorne.  La corsa &egrave; stata vinta da Richie Stanaway del team Status che, partito dalla posizione del poleman grazie all&rsquo;ottavo posto di gara 1, ha sempre tenuto il comando davanti a Rio Haryanto. L&rsquo;indonesiano schierato dal team Campos, a 2 giri dal traguardo aveva superato Stanaway, ma nello stesso momento erano apparse le luci gialle che segnalavano l&rsquo;ingresso della safety-car per un gran botto di Johnny Cecotto. Questioni di centesimi per il povero Haryanto che &egrave; stato costretto a cedere la posizione a Stanaway per non incorrere in una penalit&agrave;.  Terza posizione per Raffaele Marciello (Trident), autore di una prova tutta grinta. Quinto al 1&deg; giro, l&rsquo;italiano del Ferrari Driver Academy ha superato Pierre Gasly, protagonista di un leggero lungo alla variante, e poi ha attaccato con coraggio Arthur Pic mettendo a segno una bella manovra. Dopo di che, si &egrave; difeso molto bene da Vandoorne. Per Marciello &egrave; il terzo podio stagionale dopo i secondi posti ottenuti a MonteCarlo e Silverstone, sempre nelle gare sprint. Da segnalare la pessima partenza di Sergey Sirotkin che dalla terza fila ha perso posizioni andando a colpire Dean Stoneman alla prima frenata, incidente che ha poi coinvolto anche Ren&eacute; Binder e Marlon Stockinger.  Massimo Costa

In gara2 a Sochi vince Stanaway davanti a Haryanto in regime di neutralizzazione. Il titolo assegnato con due gare d'anticipo

GP2: Vandoorne campione, Marciello a podio

Tiene la seconda posizione in partenza, poi approfitta dell'errore di Jordan King a Les Combes, quindi mantiene il comando fino alla fine allungando anche un po': cos&igrave; Alexander Rossi vince gara 2 a Spa, ottenendo il suo primo successo stagionale nella GP2 Series e rafforzando la seconda posizione in campionato dietro a Stoffel Vandoorne e davanti a Rio Haryanto e Sergey Sirotkin a pari punti. In questa occasione il leader della classifica, riuscito a superare Nathanael Berthon a met&agrave; gara, non ce la fa a resistere all'attacco di Mitch Evans che gli soffia il podio all'ultimo giro.  In una gara partita con il sollievo di sapere che Daniel De Jong ha sub&igrave;to la frattura di due vertebre nell'incidente di ieri, ma &egrave; stato operato con successo all'ospedale di Liegi, il duo della Racing Engineering scatta davanti mentre Berthon non parte altrettanto bene, ma riesce lo stesso a restare terzo. King cerca di resistere all'attacco di Rossi a fine di Kemmel, ma tocca male i cordoli a Les Combes e si fa passare. Leal &egrave; quarto ma poi perder&agrave; posizione su posizione fino a concludere 11&deg;. Risale invece Vandoorne al quale si accoda Evans: la vicinanza a Berthon permette spesso al pilota della Art Engineering di difendersi dai primi attacchi di quello della Russian Time azionando il DRS, poi Vandoorne rompe gli indugi superando Berthon all'11&deg; giro, operazione che Evans replica il giro dopo. Quindi anche Markelov e Sirotkin riusciranno a passare Berthon conquistando il 5&deg; e il 6&deg; posto.  Viene dichiarata la virtual safety car per via di Arthur Pic finito nella ghiaia di Stavelot al 13&deg; giro, e quando si riprende Vandoorne fa un errore in frenata a Les Combes che probabilmente rovina una gomma e comunque favorisce l'avvicinamento di Evans, che all'ultimo giro non si fa sfuggire l'occasione, in scia, di passare a Kemmel con l'aiuto del DRS, conquistando l'ultimo gradino del podio. A 7" dal vertice conclude 5&deg; Markelov, mentre Marciello &egrave; 12&deg;. Lello &egrave; stato a lungo 13&deg; in scia a Pic, quando le macchine erano ancora allineate "a serpente" (12 secondi il suo distacco dal vertice), poi cede a Stanaway, ma al restart dopo la VSC per Pic, riesce a sorprendere l'avversario risuperandolo di slancio.  Maurizio Voltini

In gara2 a Spa l'americano conquista il primo successo stagionale davanti a King, mentre Evans toglie il podio a Vandoorne. 12&deg; Marciello

GP2: prima vittoria per Rossi

Il cinese Ma Qing Hua ha vinto la sua seconda gara nel Wtcc, dopo il successo in Russia dello scorso anno. Il pilota della Citroen ha preceduto in gara-2 sul tracciato cittadino portoghese di Vila Real il compagno di squadra Muller, mentre Gabriele Tarquini con la Honda &egrave; salito sul gradino basso del podio.  La gara &egrave; stata ad eliminazione. Al via ha sbattuto duro l&rsquo;idolo locale Monteiro, stretto tra le Lada di Catsburg e Van Lagen, costretto anche quest&rsquo;ultimo al ritiro. Dopo 5 giri di safety car, nelle immediate retrovie dei battistrada capeggiati da Ma e Muller, un altro incidente ha messo ko Loeb. Il transalpino ha tentato di sfruttare un errore di Catsburg, finendo contro le protezioni, rischiando anche di compromettere la gara di Michelisz.  Nel finale Catsburg &egrave; stato protagonista, non si sa se per cedimento meccanico, di una durissima uscita contro i muretti. &Egrave; stata esposta la bandiera rossa e la corsa non &egrave; pi&ugrave; ripresa. Il podio ha visto cos&igrave; salire Ma, Muller e Tarquini. Quarto, Michelisz ha dominato tra gli Indipendenti, precedendo a sua volta Lopez, quinto al traguardo. In classifica domina sempre l&rsquo;argentino: ha 55 punti di vantaggio su Muller e ben 92 su Loeb, ormai fuori dai giochi. Michelisz &egrave; quinto assoluto, davanti alle Honda ufficiali, oltre che a primeggiare tra gli Indipendenti. Stop di 2 mesi e ripartenza a settembre a Motegi.  Enrico Rosi Cappellani L'incidente di Monteiro al via 

In gara2 a Vila Real ha preceduto Muller e Tarquini dopo vari incidenti con bandiera rossa finale (video)

WTCC: il cinese Ma al 2&deg; successo

da Zandvoort (Olanda): Alessandro Gargantini   Prima vittoria nel DTM per Antonio Felix Da Costa, che gi&agrave; nella precedente corsa del sabato aveva mostrato a Zandvoort un ottimo potenziale, pur accontentandosi della piazza d&rsquo;onore alle spalle del compagno di Marca, e Meister della categoria, Marco Wittmann. Il portoghese pilota della Red Bull, ottenuta la pole nelle qualifiche della mattina, ha preceduto in parata le vetture gemelle di Augusto Farfus, Bruno Spengler e Timo Glock. Quinta posizione, pur un po&rsquo; distaccato dai primi, per Marco Wittmann, che completa la cinquina della Casa di Monaco. Il tedesco era stato messo sotto investigazione dagli stewards per un contatto con Lucas Auer.  A tenere alto l&rsquo;onore della Mercedes ci ha pensato ancora una volta Pascal Wehrlein, che ha preceduto Mattias Ekstroem. Gara da dimenticare per Edoardo Mortara, che ha dovuto rientrare nella pit-lane a causa dei danni riportati in un contatto con lo spagnolo Daniel Juncadella. In pista si sono visti parecchi corpo a corpo. Tom Blomqvist, che ieri aveva colto il primo punto nella categoria, &egrave; stato penalizzato per un contatto con Robert Wickens alla curva Tarzan.  Fuori dalla zona punti, ancora una volta, il leader della graduatoria Jamie Green, che dopo l&rsquo;insabbiamento di ieri non &egrave; riuscito ad andare oltre la tredicesima posizione. In classifica generale, l&rsquo;inglese conduce con cinque punti di vantaggio su Ekstroem e Wehrlein. Il quinto appuntamento stagionale &egrave; previsto il primo settimana di agosto a Spielberg.

Anche in gara2 a Zandvoort svettano le macchine di Monaco: il portoghese precede Farfus e Spengler

DTM: Da Costa conferma il primato BMW

Uno sprazzo di luce per Raffaele Marciello in GP2 a Silverstone: sale sul podio di gara-2 grazie anche alla partenza in seconda fila (merito della sesta piazza nella gara del sabato). Ma soprattutto il weekend della formula cadetta a Silverstone passer&agrave; alla storia per la debacle del capoclassifica della categoria, Stoffel Vandoorne, che &egrave; incappato nella peggior gara della stagione.  &Egrave; vero che Vandoorne &egrave; salito sul podio nella prima manche giungendo terzo, ma non &egrave; andato a punti nella seconda, non ha fatto la pole e soprattutto &egrave; apparso ben poco irresistibile subendo sorpassi da parecchi avversari, lui che nelle corse precedenti in Gp2 aveva "macinato" tutti i rivali con pole, giri veloci e vittorie a ripetizione.  Nella prima gara a vincere &egrave; stato Sirotkin (Rapax) che ha approfittato della pole conquistata con merito dominando una gara dopo un breve duello con Rossi e Matsushita. Sirotkin ha messo in fila o stesso Rossi, Vandoorne, Gasly e Kynn mentre il giapponese si &egrave; dovuto ritirare.  Emozionante il duello finale fra King, che aveva corso benissimo, e Pic che lottavano per la sesta posizione con appena dietro anche Marciello e Yelloly in bagarre. All&rsquo;ultima curva il caos che ha sconvolto la classifica: King si &egrave; difeso strenuamente dall&rsquo;attacco del francese che lo ha toccato e fatto girare. Risultato King out, Marciello che &egrave; stato quasi tutta la gara ottavo o nono, riusciva a sfilare Yelloly nella frenata della chicane e complice il ritiro di King guadagnava il settimo posto. Che diventava sesto quando Pic veniva penalizzato di 20&rdquo;per la toccata.  In gara-2 poche emozioni in testa, con Haryanto che scattava bene dalla pole (frutto dell&rsquo;ottavo posto in gara-1) per andare in testa mai pi&ugrave; insidiato. Marciello si &egrave; insediato al secondo posto ma non &egrave; riuscito per tutta la gara a chiudere il gap di 2/3 secondi con Haryanto. Dietro di lui solitario terzo Gasly davanti a Rossi, mentre la battaglia c&rsquo;&egrave; stata per le posizioni di rincalzo dove il debuttante inglese Rowland (proveniente dalle World Series Renault) nelle battute finali ha attaccato e superato Sirotkin dopo essersi sbarazzato di Vandoorne mentre non &egrave; riuscito in ad avere la meglio su Yelloly e Lynn.  Rossi invece con il 4&deg; posto, mantenuto nonostante un penalty di 5&rdquo; per aver oltrepassato la linea bianca a Copse durante un sorpasso, &egrave; riuscito a prendere ulteriori punti per ridurre il gap da Vandoorne in classifica generale. L&rsquo;americano sale a 105 punti contro i 170 di Vandoorne, diminuendo il distacco a 65 punti dai 76 precedenti. Marciello &egrave; lontano, sesto in graduatoria, ed &egrave; salito a 44 punti scavalcando Evans, ma &egrave; preceduto per&ograve; in graduatoria anche da Lynn, Sirotkin e Haryanto.  Alberto Sabbatini  

"Lello" secondo nella gara sprint a Silverstone, con vittorie di Sirotkin e Haryanto. In difficolt&agrave; invece il dominatore della serie

GP2: Marciello a podio, weekend nero per Vandoorne

C&rsquo;&egrave; sempre un italiano al vertice della GP3. Se Luca Ghiotto a Silverstone non &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio, ci ha pensato Kevin Ceccon in gara 2 a far risuonare l&rsquo;inno tricolore. Il biondo del team Arden si &egrave; impossessato del comando al via avendo ragione di Ralph Boschung, dopo di che &egrave; rimasto sempre al comando gestendo bene gli attacchi di Esteban Ocon, nel frattempo salito al secondo posto.  Per Ceccon, settimo in gara 1, il primo risultato pesante della stagione. Ghiotto ha concluso settimo recuperando punti importanti che lo tengono in testa alla classifica generale con cinque lunghezze di vantaggio su Marvin Kirchhofer. Il tedesco del team ART si era imposto nella prima gara al termine di un bellissimo duello con Emil Bernstorff, conclusosi in volata. Terzo si &egrave; classificato il rookie Matthew Parry mentre Ghiotto ha ottenuto un notevole quarto posto dopo essere partito sesto. L&rsquo;italiano della Trident ha superato Jimmy Eriksson all&rsquo;ultimissimo giro con una bella e decisa manovra. Weekend da incubo per Antonio Fuoco del team Carlin, male in qualifica e sempre nelle retrovie in entrambe le corse; nella seconda &egrave; anche finito in testacoda.  Massimo Costa  

Vince gara2 dopo il successo in gara1 di Kirchhofer. Con un 4&deg; e un 7&deg; posto Ghiotto resta leader in classifica, male Fuoco

GP3: a Silverstone ci pensa Ceccon

da Imola: Antonio Caruccio  Vittoria della Ferrari 458 del team BMS Scuderia Italia con Lucchini e Venturi nella seconda gara di Imola, manche conclusiva del terzo round del Campionato Italiano Gran Turismo. Al via la McLaren di Daniel Mancinelli ha mantenuto la leadership derivante dalla pole position, mentre alle sue spalle Mirko Venturi si portava all&rsquo;attacco di Michele Rugolo per la seconda piazza. Un infinito tandem ha portato i due leader della corsa ai box insieme per il cambio pilota, con la manovra decisiva per la vittoria compiuta da Luigi Lucchini ai danni di Ferdinando Geri all&rsquo;uscita della Rivazza nel corso della diciottesima tornata.  Secondo gradino del podio per un&rsquo;altra Ferrari, quella di Scuderia Villorba, che dopo un buono stint iniziale di Giovanni Berton ha anticipato il pit-stop lasciando a Niccol&ograve; Schir&ograve; il volante al giro 12. La rimonta del lainatese ha inizio al ventiduesimo passaggio, quando la McLaren di Geri &egrave; scivolata quinta. Al 23&deg; giro un contatto in Variante Alta con la Lamborghini di Amici, ereditata al cambio da un congestionato Mirko Bortolotti. Da qui l&rsquo;inizio di un acceso duello che ha visto per due giri Amici e Schir&ograve; confrontarsi per gli ultimi due gradini del podio, grazie al sorpasso simultaneo effettuato al ventiquattresimo giro alla Ferrari di Lorenzo Cas&egrave;.  Nella GT Cup vittoria per la Lamborghini Gallardo del team Bonaldi con Mirko Zanardini e David Perel, ventitreesimi assoluti.

Sul podio a Imola anche Berton-Schir&ograve; e Bortolotti-Amici

GT Italiano: Lucchini-Venturi si aggiudicano gara2

da Monza: Maurizio Voltini   Il secondo appuntamento del Campionato Italiano Gran Turismo, a Monza, ha visto un successo completo della Lamborghini Gallardo con l'equipaggio composto da Mirko Bortolotti e Alberto Viberti, che dopo la gara del sabato si sono aggiudicati anche quella di domenica.  La corsa &egrave; sempre stata sotto il diretto controllo del duo, che ha allungato fin dal via con Bortolotti e poi con Viberti ha tenuto un margine di sicurezza. Inizialmente Luigi Ferrara ha tenuto la seconda posizione mentre nella lotta per il terzo posto fra Joel Camathias e Marco Mapelli se ne approfittava Nicola Schir&ograve;. Che, una volta sostituito sulla Ferrari 458 della Villorba da Giovanni Berton, vedeva difendere il secondo posto finale dalla pressione di Stefano Gattuso (sull'altra Ferrari condivisa con Lorenzo Cas&eacute;).  Fuori dal podio invece Marco Magli che aveva ereditato da Ferrara la terza della 458 nelle prime quattro posizioni (di Easy Race, dopo quella della Scuderia Baldin), e a seguire la Porsche Autorlando guidata da Camathias e Mario Calamia. La prima delle Audi &egrave; quella di Rinaldo Capello e di Emanuele Zonzini, che per&ograve; &egrave; stata protagonista di un episodio increscioso quando "Dindo" &egrave; arrivato lungo al pit-stop travolgendo uno dei suoi ingegneri, per il quale &egrave; stata necessaria l'assistenza medica.  In GT Cup il successo &egrave; andato invece alla coppia composta da Sossio Del Prete e Dario Caso, su un'altra Ferrari. Prossimo appuntamento a Imola nel weekend del 28 giugno.

Bortolotti-Viberti si ripetono in gara-2 precedendo le due Ferrari di Schir&ograve;-Berton e Cas&eacute;-Gattuso

Italiano GT: bis Lamborghini a Monza

La sprint race della GP2 Series a Barcellona ha visto Alex Lynn riuscire a contenere l'assalto di Stoffel Vandoorne fino al traguardo, ma anche qualche colpo di scena gi&agrave; prima che iniziassero i 25 giri di gara. Si inizia con lo spegnimento del motore di Evans nel giro di formazione (partir&agrave; poi dalla pitlane) e con l'errore di Pic nell'allinearsi sullo schieramento (proprio perch&eacute; fuorviato dal posto vuoto di Evans) che favorisce pure lo spegnimento di Matsushita (anche lui prender&agrave; il via dalla pitlane).  Alla partenza vera e propria, Lynn scatta bene mettendosi alle spalle di Nato, mentre Gasly scivola indietro. Scatta bene anche Vandoorne che alla prima curva &egrave; gi&agrave; 4&deg; da 8&deg;, alle spalle di Marciello. Per&ograve; Binder finisce nelle ghiaia tamponato da Negrao, fatto che causa subito un regime di safety car virtuale. Purtroppo al restart Marciello si fa prendere in contropiede: il via arriva quando lui &egrave; in piena curva e rid&agrave; potenza (tramite pulsante) probabilmente col gas un po' troppo gi&ugrave; e con gomme fredde. Il risultato &egrave; un testacoda che gli fa perdere tantissime posizioni, un errore che lo condanner&agrave; alla 17&ordf; posizione finale.  Invece Lynn si libera rapidamente di Nato, che non pu&ograve; resistere nemmeno agli altri inseguitori. Vandoorne supera il giro dopo, si avvicina a Lynn ma quest'ultimo riesce a replicare tutte le volte che il capoclassifica si fa sotto ma anche a gestire bene le gomme, conquistando cos&igrave; una bella vittoria. Pi&ugrave; staccato &egrave; 3&deg; Gasly mentre Rossi finisce 4&deg; vincendo una bella battaglia con Markelov e Haryanto.  Prossima gara sempre assieme alla Formula 1, nel weekend "glamour" di Montecarlo del 23 maggio.  Maurizio Voltini

3&deg; Gasly, con Marciello tradito dal restart dopo la safety car virtuale e solo 17&deg; a Montmel&ograve;

GP2: Lynn contiene Vandoorne in gara-2

Con due italiani in prima fila, Antonio Fuoco e Kevin Ceccon, il minimo cui sperare era di vedere un azzurro sul podio. Non &egrave; stato cos&igrave;. La vittoria nella seconda gara GP3 di Montmel&ograve; &egrave; andata a Marvin Kirchhofer del team ART che ha passato Fuoco dopo poche curve in quanto il pilota del Ferrari Driver Academy &egrave; andato largo. Fuoco &egrave; poi stato superato all&rsquo;11&deg; giro da Jimmy Eriksson, autore di una manovra coraggiosa, quindi all&rsquo;ultimo giro &egrave; stato beffatto da Jann Mardenborough mentre si difendeva da Emil Bernstorff.  Fuoco ha cos&igrave; concluso quarto mentre Ceccon, partito male e transitato quinto al 1&deg; giro, ha visto il traguardo in sesta posizione. Luca Ghiotto invece, scattato settimo ha chiuso ottavo dietro al vincitore di gara 1, Esteban Ocon che &egrave; il leader del campionato con 29 punti davanti a Kirchhofer con 27 e Ghiotto a quota 23. Kirchhofer ha sempre occupato la prima posizione in totale solitudine. Eriksson, dopo il sorpasso a Fuoco, non ha spinto per andarlo a prendere conservando gli pneumatici. Nessun ritiro, tutti i 24 piloti al via hanno concluso la corsa, un piccolo record per la categoria.  Massimo Costa  

In gara-2 a Barcellona finiscono inoltre 6&deg; Ceccon e 8&deg; Ghiotto

GP3: vince Kirchhofer, Fuoco appena fuori podio

Stavolta Mick Schumacher non &egrave; stato 1&deg; solo fra i rookie, ma davvero su tutti, nella terza frazione della F4 tedesca a Oschersleben. Schumi jr ha costruito il suo successo riuscendo a scattare meglio al via, dalla seconda piazza, rispetto al poleman Thomas Preining. Poi resistendo agli attacchi prima di Tim Zimmermann dopo una prima safety car, quindi da quelli di Joey Mawson che alla fine si &egrave; classificato secondo, davanti a Preining, con Zimmermann costretto al ritiro per una foratura.  Mawson &egrave; stato in scia a Schumacher da met&agrave; gara in poi, ma dopo un primo tentativo di sorpasso non ha potuto effettuarne altri, perch&eacute; a causa di un incidente a Benjamin Mazatis &egrave; entrata la seconda safety car che ha portato tutti allineati cos&igrave; fino al traguardo. Questa safety car ha bloccato anche la rimonta di Mattia Drudi, che partito male dall'ottava piazza &egrave; rimasto bloccato in mezzo al gruppo, prima di liberarsi di Waldherr e recuperare continuamente, fino alla neutralizzazione quando era risalito al 7&deg; posto e ne aveva un altro paio alla sua portata.  &laquo;Sono ovviamente felicissimo - ha detto dopo la gara Mick Schumacher - il mio primo weekend di gara non poteva andare meglio! Ho fatto una buona partenza anche perch&eacute; avevo le gomme ancora fresche, e da l&igrave; ho controllato tutto bene. Solo verso la fine le cose sono peggiorate, e l'ingresso della safety car non mi &egrave; dispiaciuto. Tutto sommato sono pienamente soddisfatto di questo inizio di stagione e non vedo l'ora che arrivi la prossima gara&raquo;, che sar&agrave; al Red Bull Ring austriaco nel weekend del 7 giugno prossimo.  Maurizio Voltini    Gara-2: bis di Dienst, Drudi 5&deg; e Schumi jr 12&deg; dietro a Cecotto jr Altre due safety car hanno "spezzettato" la seconda gara della F4 tedesca a Oschersleben, ma Marvin Dienst non si &egrave; scomposto e tenendo sempre la situazione sotto controllo ha fatto il bis di gara-1, vincendo anche questa seconda frazione. Alle sue spalle il compagno nel HTP Juniorteam, il 18enne olandese Jenneau Esmeijer, con Ralf Aron a completare il podio dopo aver lottato per la posizione con l'australiano Joey Mawson.    Quinto Mattia Drudi, mentre il 15enne Zhou Guan Yu con l'ottavo posto finale &egrave; risultato anche il migliore dei debuttanti. Un altro pilota "di nome" come Jonathan Cecotto (figlio di Johnny) ha invece tolto l'11&deg; posto a Mick Schumacher, il quale comunque ha preceduto il figlio di Adrian Newey, mantiene il comando nella classifica dei "rookie" e partir&agrave; in prima fila in gara-3, per il "rovesciamento" della griglia.    Gara-1: inaugura Dienst, con Drudi 3&deg; e Schumi jr 1&deg; fra i deb Inizia la stagione della F4 tedesca a Oschersleben con 35 giovani piloti al via, e il tedesco 18enne Marvin Dienst si aggiudica la prima gara del weekend precedendo sul podio il 17enne estone Ralf Aron e il 16enne Mattia Drudi. Ma molti occhi erano puntati su Mick Schumacher, classificatosi 9&deg; e primo dei "rookie" (per i quali c'&egrave; una coppa specifica, per questo &egrave; salito a fianco del podio) poco dietro un altro figlio d'arte come Harrison Newey, finito 7&deg;.  La gara ha visto Dienst partito quarto ma in grado di prendere il comando gi&agrave; alla seconda curva, per tenerlo fino alla fine pur con Aron sempre in scia e nonostante tre safety car. Proprio in uno dei conseguenti restart, Drudi &egrave; riuscito con una bella manovra a strappare la terza piazza a Michael Waldherr, dopo essere gi&agrave; risalito alle sue spalle dal sesto posto in griglia.  &laquo;Sono contento di questo risultato - ha commentato dopo la gara Schumi jr - anche se in un primo momento non avevo realizzato di essere risultato il miglior debuttante. Dopo le qualifiche di ieri e la mia posizione di partenza, diciannovesimo, sono molto soddisfatto&raquo;. Mick ha anche fatto segnare il giro pi&ugrave; veloce in gara fra i rookie.  &laquo;Non mi aspettavo di poter finire sul podio partendo da sesto - ha invece detto Mattia Drudi - ma la macchina &egrave; stata fantastica e di questo vorrei ringraziare il team. Ho guadagnato una posizione in partenza e poi continuato a spingere. Sono anche riuscito a sfruttare bene i periodi di neutralizzazione e alla fine ho difeso la terza posizione dagli attacchi di Joel Eriksson, ma non &egrave; stato facile&raquo;.  Maurizio Voltini       &nbsp; Guarda la fotogallery di Schumacher junior 

La serie cadetta vede vari figli d'arte al via. Drudi bloccato 7&deg; dalla safety car dopo un 3&deg; e un 5&deg; posto

F4 tedesca: vittoria di Schumi jr in gara-3

da Sochi (Russia): Roberto Chinchero  La pole position arrivata &ldquo;a tavolino&rdquo; grazie alla penalizzazione in gara-1 di Julian Leal, &egrave; stata un assist perfetto per Marco Sorensen. Il pilota danese &egrave; scattato al meglio dalla prima posizione, mantenendo il comando per tutti i 21 giri in programma. Nelle fasi centrali della corsa &egrave; stato Sergio Canamasas a insidiare la leadership di Sorensen, poi il pilota spagnolo della Trident &egrave; stato costretto al ritiro da un problema elettrico.  In seconda piazza &egrave; cos&igrave; sfilato Stoffel Vandoorne, che nei giri finali ha sperato (grazie anche alla safety car che ha ricompattato il gruppo a 5 giri dal termine) di riuscire a piazzare il colpaccio. Invece Sorensen non ha lasciato spazi, cogliendo meritatamente la sua prima vittoria nella categoria. Il podio &egrave; stato completato da Felipe Nasr, autore di una bella rimonta che se non altro gli ha consentito di mantenere la seconda posizione nella classifica di campionato.  Poca fortuna per Raffaele Marciello, che dopo un buon avvio in quinta posizione &egrave; stato autore di un testacoda e di una successiva uscita di pista causata da una toccata con Markelov.

Il ventiquattrenne del team MP Motorsport si &egrave; aggiudicato la seconda gara disputata dalla GP2 Series a Sochi

GP2: la prima di Sorensen

da Monza: Roberto Chinchero  Ha raddrizzato un weekend con un mix di velocit&agrave;, intelligenza e determinazione da sembrare un degno campione. Ed infatti la classifica di campionato dice ora che Jolyon Palmer il titolo 2014 della Gp2 Series pu&ograve; solo perderlo. Il pilota della Dams ha sfruttato al meglio la pole position (arrivata grazie all&rsquo;ottava posizione conquistata in gara-1) scattando al comando della gara e conducendo il cronologico della corsa per tutti i 21 giri in programma.  La terza vittoria stagionale ha consentito a Palmer di portare a 41 punti il suo vantaggio su Felipe Nasr, che non &egrave; andato oltre la sesta posizione. Il brasiliano ha corso con un bioritmo ormai in calo, conscio di aver perso la chance che gli era stata concessa in gara-1. A completare il podio della corsa che ha concluso la tappa monzese della Gp2 &egrave; stato un arrembante Stefano Coletti, autore di una gara che ha meritato i molti applausi arrivati dalle tribune. Scattato dalla nona posizione, il monegasco della Racing Engineering &egrave; risalito a suon di sorpassi fino al secondo posto, un premio alla grinta ed alla determinazione.  Un altro monegasco, Stephane Richelmi, ha completato la festa del team Dams cogliendo la terza piazza davanti a Marco Sorensen e ad un positivo Andr&egrave; Negrao. Epilogo sfortunato in un weekend da dimenticare per Raffaele Marciello, toccato a prima curva di Lesmo da Sergio Canamasas e ritrovatosi con un pneumatico forato.

Il pilota inglese della Dams ha colto la terza vittoria stagionale in gara-2 a Monza

GP2: Palmer vola verso il titolo

da Spa-Francorchamps: Roberto Chinchero  Una partenza perfetta, che dal quinto posto occupato sulla griglia di partenza lo ha proiettato al comando all&rsquo;uscita della curva Source. Poi ha gestito al meglio i diciotto giri in programma, controllando a distanza Johnny Cecotto e il rivale diretto nella corsa al titolo, il leader della classifica generale Jolyon Palmer. Cos&igrave; Felipe Nasr ha concluso al meglio la sua trasferta sul circuito di Spa-Francorchamps, riducendo (anche se ancora ben ampio) a 32 punti il divario che lo separa in classifica da Palmer.  Per l&rsquo;inglese il terzo posto &egrave; stato un premio pi&ugrave; corposo del previsto, arrivato al termine di un weekend nel quale la sua performance non &egrave; mai stata all&rsquo;altezza dei primi. Stoffel Vandoorne, secondo in gara-1, non &egrave; andato oltre la sesta posizione, un piazzamento migliore di quello di Raffaele Marciello, che resta comunque l&rsquo;uomo simbolo della trasferta di Spa. Per il pilota della Ferrari Driver Academy le possibilit&agrave; di concludere il weekend incrementando il bottino di punti &egrave; svanito dopo poche curve, a causa di un contatto causato dal russo Markelov che lo ha costretto in testacoda alla curva Les Combes. &ldquo;Lello&rdquo; &egrave; ripartito in ultima posizione, rimontando poi fino alla quattordicesima piazza finale.

Il brasiliano della Carlin, al quarto successo stagionale, tiene aperta la volata per il titolo GP2 2014. Incidente a Marciello, poi solo 14&deg;

GP2: Felipe Nasr non molla

da Budapest: Roberto Chinchero  Una partenza perfetta dalla seconda posizione ha spalancato le porte del successo a Stoffel Vandoorne, che &egrave; salito sul gradino pi&ugrave; alto del podio nella seconda gara disputata dalla Gp2 Series all'Hungaroring. Una volta in testa il pilota del vivaio McLaren ha gestito i ventotto giri in programma ottenendo l&rsquo;ultima tornata anche il giro pi&ugrave; veloce. Una gara impeccabile quella di Vandoorne, che ha colto il secondo successo della sua giovane carriera in Gp2 dopo la clamorosa vittoria all&rsquo;esordio in Bahrain.  Ha festeggiato Vandoorne ma anche Jolyon Palmer, secondo sul podio al termine di una corsa che ha avuto il suo momento pi&ugrave; importante nel corso del quinto giro, quando con una frenata molto al limite &egrave; riuscito a superare Felipe Nasr alla staccata della curva &ldquo;1&rdquo;. Palmer ha cos&igrave; concluso la trasferta ungherese conquistando ventiquattro punti, due in pi&ugrave; di Nasr (terzo in gara-2) suo rivale diretto nella classifica di campionato.  Da segnalare il doppio piazzamento in zona punti del team Lazarus, squadra italiana di Tancredi Pagiaro, quarta con Nathanael Berthon, e settima con Conor Daly, mentre Raffaele Marciello &egrave; stato autore di una bella rimonta dalla diciannovesima posizione occupata sulla griglia di partenza alla nona finale.

Successo a Budapest in gara-2, animata dalla rimonta di Palmer

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