Mentre a Spa decidevano se partire o meno... a Imola si guidava “come se non ci fosse un domani” una F1 sotto la pioggia con 2 passeggeri a bordo! Ecco il camera car della F.1 triposto di Alex Caffi che gira col nostro Mario Donnini a bordo. Il reportage completo di 6 pagine è sul numero di Autosprint da oggi in edicola!

On board a Imola con la F.1 triposto di Alex Caffi

A sorpresa, durante l'ultimo GP del Brasile vinto da Rosberg su Mercedes, i tempi sul giro sono stati molto pi&ugrave; alti rispetto al 2014. Lo stesso&nbsp;Rosberg ha ottenuto la pole in 1&rsquo;11&rdquo;282 quando l&rsquo;anno prima aveva realizzato 1&rsquo;10&rdquo;023. La ragione va fatta risalire ai nuovi cordoli, che all&rsquo;interno di numerose curve sono stati alzati di 50 mm, per evitare tagli di pista. &laquo;Ora dobbiamo girare attorno alla curva&raquo; - ha dichiarato Rosberg.  &laquo;Alla curva 2 - dice Hamilton - passavo in pieno, ora non &egrave; pi&ugrave; possibile &raquo;.   &laquo;Le curve si sono strette - aggiunge Grosjean - i cordoli sono troppo alti per passarci sopra&raquo;. Rosberg si &egrave; anche lamentato del profilo dell&rsquo;asfalto, rifatto lo scorso anno e secondo lui danneggiato dalla gara Wec del 2014, causa il passaggio dei pi&ugrave; pesanti Lmp1. &laquo;Si sono creati degli avvallamenti difficili da evitare in successione. Bisognava essere creativi nelle traiettorie, per non passarci sopra&raquo;.

Lamentele da parte dei piloti di dopo Interlagos: cordoli troppo alti

F1 Brasile, i tempi si sono alzati

Ci sono due dati che emergono osservando il comportamento delle gomme Pirelli dopo il Gran premio d&rsquo;Australia. Da un lato il miglioramento netto e complessivo delle prestazioni, dall&rsquo;altro la costanza e stabilit&agrave; degli pneumatici. Indicazioni in linea con quanto si aspettava il gommista italiano dopo i test, supportati ora dai dati della prima gara. Mediamente si &egrave; andati pi&ugrave; veloci di 2 secondi, raggiungendo il divario massimo nel confronto tra il miglior giro in qualifica quest&rsquo;anno (Hamilton, gomma morbida, 1&rsquo;26&rdquo;327) e quello delle libere 3 del 2014, ultima sessione indicativa sul giro secco e affrontata sull&rsquo;asciutto: 3 secondi di differenza.  &laquo;Queste cifre sottolineano quello che ci aspettavamo di vedere dopo i test pre-campionato: una significativa riduzione dei tempi sul giro, con vetture che miglioreranno ulteriormente nel corso dell&rsquo;anno. Ci attendiamo anche nuovi record sul giro su alcuni circuiti&raquo;, anticipa Paul Hembery. A Barcellona, dopotutto, Nico Rosberg nei test a febbraio ha girato a 1 secondo circa dalla prestazione di riferimento al Montmelo e la previsione Pirelli &egrave; assolutamente verosimile.    Continuando con il raffronto dei tempi, in gara Hamilton ha fatto il giro pi&ugrave; veloce in 1&rsquo;30&rdquo;945, su gomma media, ed &egrave; stato 1&rdquo;5 pi&ugrave; rapido del riferimento 2014 di Rosberg, allora ottenuto con gomme soft. Se la performance &egrave; chiaro sia nettamente migliorata, semmai &egrave; mancata l&rsquo;imprevedibilit&agrave; nel comportamento della gomma: gli interventi apportati da Pirelli hanno permesso ai piloti di spingere a fondo senza subire degrado e curarsi molto meno dei rischi di innalzamento delle temperature e uscita dalla finestra di funzionamento; un bene per la costanza con cui si pu&ograve; esprimere il potenziale della macchina, forse meno se si pensa alla variabilit&agrave; delle strategie e l&rsquo;incertezza su eventuali decadimenti improvvisi dei tempi.  Prestazioni superiori comportano stress maggiori: &laquo;Con questo in mente, abbiamo introdotto evoluzioni alla struttura di tutti i nostri pneumatici posteriori, perch&eacute; siano in grado di sopportare il maggiore sforzo derivante dall&rsquo;aumento delle prestazioni delle vetture&raquo;, ha aggiunto Hembery.  f.p.    2014 GIRO PIU&rsquo; VELOCE PER SESSIONE &nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; &nbsp;&nbsp; &nbsp; 2015   FP1 01:31,840 MEDIUM 01:29,557 MEDIUM   FP2 01:29,625 SOFT 01:27,697 SOFT   FP3 01:29,375 SOFT 01:27,867 SOFT   Qualifiche 01:30,775 SOFT 01:26,327 SOFT   Gara 01:32,478 SOFT 01:30,945 MEDIUM    &nbsp;

Il gommista ha migliorato le coperture posteriori e le prestazioni sul 2014 sono drasticamente superiori

F1, Pirelli si attende nuovi record sul giro nel 2015

Un giro a Fiorano con Kimi Raikkonen

&nbsp;  La tappa sul Sochi International Street Circuit sar&agrave; l&rsquo;unica novit&agrave; assoluta del calendario Formula Uno 2014. Lungo 5.853 metri, il tracciato cittadino concretizza dopo oltre 25 anni la volont&agrave; di portare la Formula Uno in Russia dopo vari tentativi falliti. E&rsquo; stato realizzato sfruttando le strade che circondano il Sochi Olympic Park, ovvero gli impianti costruiti per lo svolgimento dei Giochi Olimpici invernali del 2014, pi&ugrave; alcuni tratti costruiti appositamente per modellare la pista disegnata dall&rsquo;architetto Herman Tilke. Il circuito &egrave; caratterizzato da 18 curve, 12 a destra e 6 a sinistra, con una variet&agrave; notevole di angoli. La larghezza della carreggiata varia da 13 a 15 metri.  Vi proponiamo il video del giro di pista con Sebastian Vettel a bordo di una berlina Infiniti Q50: il tedesco si diverte tra &ldquo;traversi&rdquo; e fischi di gomme, ma con le F1 sar&agrave; un'altra cosa.  Le simulazioni hanno indicato la pista come un tracciato di media velocit&agrave;, con una punta massima stimata in 320 km/h, che sar&agrave; raggiunta sul rettilineo di 650 metri tra la prima e la seconda curva. La velocit&agrave; media sul giro &egrave; stimata in 215 km/h . &laquo;Come in quasi tutte le gare disputate quest&rsquo;anno &ndash; ha spiegato il responsabile della Pirelli Paul Hembrey &ndash; abbiamo stimato tra due e tre pit stop per in gara. Considerando questo parametro, la bassa abrasione dell&rsquo;asfalto, e le temperature previste temperate, abbiamo puntato sulle mescole Medie e Soft&raquo;.  Uno dei punti indubbiamente pi&ugrave; interessanti sar&agrave; la lunga curva (la numero &ldquo;4&rdquo;) che raccorda il termine del rettilineo con la parte mista del circuito. Un tratto che secondo alcuni piloti che hanno provato la pista al simulatore, ricorda la famosa &ldquo;8&rdquo; di Istanbul. Sar&agrave; l&rsquo;elemento che rischia di condizionare maggiormente il setup delle monoposto, considerando che ci dovr&agrave; da trovare un compromesso tra il carico aerodinamico e velocit&agrave; di punta.  Roberto Chinchero  

Team e piloti gi&agrave; oggi impegnati ad ispezionare l'inedito circuito russo per scoprirne i segreti. Il video del giro di pista con Seb

Con Vettel alla scoperta di Sochi

Un giro di Hockenheim con Lewis Hamilton

Alonso ha fatto la sua conoscenza con la 24 Ore di Le Mans. &Egrave; arrivato verso le 12.30, ha subito fatto un giro sul rettilineo di partenza prima ancora che venissero portate le auto. L&igrave; ha incontrato altri piloti, il primo &egrave; stato McNish che ormai ex, gli ha fatto da cicerone per spiegargli i segreti di Le Mans. Subito dopo ha visto Bruni, suo collega in Ferrari, poi Wurz, Loeb che qui non corre ma gestisce un team con le Lmp2, quindi un lungo abbraccio con Mark Webber, suo migliore amico nel giro della F1 che ora corre con la Porsche 919.  Poi Alonso ha posato per la foto istituzionale della Fia per la sicurezza stradale e quindi si &egrave; messo tuta e casco per&hellip; concedersi un giro di Le Mans e fare l'apripista. Con un'auto d'eccezione: la Ferrari 512 S versione coda lunga proprio di Le Mans che qui non ha mai vinto ma battagli&ograve; con le Porsche nel 1970 e 1971.  Poi sceso dalla 512 S &egrave; tornato in griglia a vedere stavolta le macchine soffermandosi sulle Ferrari 458 della AF Corse stringendo le mani a tutti i piloti della rossa e anche a qualche estraneo vestito di rosso che ne ha approfittato per dare la mano al suo idolo.  "Non vado via subito dopo il via ma voglio restare fino a stasera alle 21 - ha confermato Alonso - cos&igrave; avr&ograve; il tempo di vedere e vivere per bene ogni aspetto di questa corsa affascinante".          

Non si &egrave; accontentato di fare da starter, ma ha pure guidato una Ferrari 512 S "coda lunga" del '70

Alonso fa un giro a Le Mans

Il circuito di Le Mans &egrave; lungo 13,629 km ed &egrave; formato per due terzi dall'unione di strade normalmente aperte al traffico, ecco perch&eacute; non viene mai usato in altre manifestazioni: le motoGp corrono nel tracciato &ldquo;corto&rdquo; chiamato Bugatti che condivide con il &ldquo;lungo&rdquo; solo il rettifilo di partenza, la prima chicane e la esse in discesa sotto il mitico ponte Dunlop.  &Egrave; una delle piste pi&ugrave; impegnative del mondo perch&eacute; il disegno del tracciato risale ancora agli Anni Venti e nella prima parte di gara, la esse della Foresta e la curva di Tertre Rouge (dove l'anno scorso accadde l'incidente mortale di Simonsen) la pista corre a filo di guard rail e le vie di fughe sono minime o inesistenti.  Il circuito &egrave; molto impegnativo perch&eacute; spesso di giorno si affrontano curve in controluce dove la visibilit&agrave; &egrave; limitata, e di notte gran parte del tracciato &egrave; completamente buio, illuminato solo dai fari delle auto.  La pista prevede medie orarie altissime, oltre i 240 km/h, grazie alla presenza di curve velocissime e del lunghissimo rettifilo delle Hunaudi&eacute;res: oltre 5 km di rettilineo, dove i Prototipi raggiungono i 330/350 km orari. Una volta il rettifilo era ininterrotto e si raggiungevano anche i 400 km orari, poi per motivi si sicurezza &egrave; stato interrotto da due chicane. In fondo a questo rettilineo c'&egrave; la violentissima frenata del tornante di Mulsanne, una curva lenta di 60 km all'ora.  La parte finale del giro, dopo Mulsanne &egrave; contraddistinta dalla veloce curva di Indianapolis, una sinistra da oltre 200 km/h e poi dalla successiva curva pi&ugrave; lenta di Arnage. Infine le veloci esse Porsche dove spesso avvengono contatti e incidenti perch&eacute; la traiettoria ideale &egrave; unica e quando si trovano auto pi&ugrave; lente da doppiare &egrave; difficile farsi largo.  Il giro di Le Mans viene percorso dalle auto pi&ugrave; veloci in circa 3 minuti e 23 secondi, ma quest'anno al pole potrebbe scendere attorno a 3'20&rdquo;. Qui a seguire il video del giro di pista di una Lmp2 che permette di godere i punti pi&ugrave; spettacolari del tracciato.  

13,6 km di lunghezza, 3 minuti e 20" il tempo complessivo: ecco i segreti del tracciato

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