        Il DAS, quando serve. Ovvero, al Nurburgring per le condizioni meteo che hanno scritto il week end del GP dell&rsquo;Eifel. Ha aiutato Hamilton a costruire al meglio il successo numero 91, anche se le premesse non sono state delle migliori. Movimenti sulla colonna dello sterzo con i quali ha dovuto convivere in gara, scoperti da Mercedes sin dalla riapertura dopo il parco chiuso, ma sui quali non era possibile intervenire. Semplicemente perch&eacute; non c&rsquo;era nulla di rotto. James Vowles, responsabile delle strategie Mercedes, approfondisce il punto, mai diventato un problema legato alla sicurezza: &ldquo;Avrete sentito Lewis lamentarsi di un movimento del volante, giocava con la colonna dello sterzo e l&rsquo;intero sistema di sterzo si era mosso avanti e indietro di poco.  Carey, calendario 2021 verso la normalit&agrave;. Domenicali l'insider che serviva Si tratta di un fattore della prestazione, quando sei impegnato a sentire il limite delle gomme, avere qualsiasi tipo di movimento sul piantone o di qualsiasi sorta ti fa dubitare se &egrave; la macchina a muoversi, le gomme o qualcos&rsquo;altro. Comunque non era una preoccupazione in termini di sicurezza, non c&rsquo;&egrave; stato nessun momento in cui abbiamo avuto alcun timore sul sistema. L&rsquo;avevamo notato al sabato ma le regole previste sul parco chiuso prevedono che, a meno che il componente non sia rotto, non puoi sostituirlo e per questo Lewis ha dovuto correre con lo stesso e ha fatto un gran lavoro considerate tutte le difficili condizioni che abbiamo affrontato in gara&rdquo;. L'MGU-H ferma Bottas, power unit da salvare Rotta, invece, &egrave; finita con l&rsquo;essere la parte ibrida della power unit, il recupero d&rsquo;energia sul gruppo turbocompressore, ad appiedare Bottas. A nulla sono serviti i tentativi di reset del sistema, sebbene nel team ci sia la convinzione di un problema non del sistema in s&eacute;, &ldquo;fisico&rdquo;, piuttosto un guasto elettronico dal quale dovrebbero salvare la power unit e non incorrere in una sostituzione. &ldquo;Valtteri si &egrave; lamentato della perdita di potenza, lo vedevamo nei dati che l&rsquo;MGU-H e il controllo del turbo non lavoravano correttamente. Abbiamo provato a fare alcuni cambiamenti dai manettini con Valtteri che avrebbero potuto riportare in vita i sistemi, procedere con un codice di default dal volante avrebbe potuto riportare parti del sistema ibrido. Era chiaro, tuttavia, che era completamente guasto anche dopo le variazioni dai manettini. Il motivo per cui abbiamo ritirato la macchina &egrave; la sensazione che non si trattasse di un guasto hardware ma in realt&agrave; di tipo elettronico e, prima fermi la macchina, minori sono i danni che fai ai sistemi e maggiori sono le possibilit&agrave; di non ricevere penalizzazioni con Valtteri. L'editoriale del Direttore: La solitudine dei numeri primi Abbiamo tante verifiche da fare e controlleremo i sistemi a Portimao ma speriamo che non arriveranno ulteriori penalizzazioni come conseguenza di questa rottura&rdquo;. Gomme, col DAS &egrave; stato meno difficile  Si diceva del DAS, per Vowles quello del Nurburgring &egrave; stato IL week end perfetto per il dispositivo di variazione della convergenza &ndash; in chiave gestione gomma e delle temperature &ndash;: &ldquo;E&rsquo; corretto dire che abbiamo utilizzato il DAS pi&ugrave; che mai lo scorso week end. Nelle prove libere, nel lavoro sul giro singolo, in qualifica ma anche in gara. Quanto a dove l&rsquo;abbiamo utilizzato, &egrave; avvenuto nel giro di formazione, poi anche quando eravamo dietro la Safety Car, quando ci sono stati una serie di giri su gomme che si raffreddavano sempre pi&ugrave;. &Egrave; corretto dire che il DAS &egrave; stato uno dei fattori che ha contribuito a ripartenze cos&igrave; buone e ha vissuto il suo week end&rdquo;.       

James Vowles analizza i punti chiave del GP dell'Eifel, tra i movimenti dello sterzo con i quali ha dovuto convivere Hamilton e i problemi al MGU-H sofferti da Bottas: le verifiche diranno se potr&agrave; essere salvata la PU a Portimao

Mercedes, DAS cruciale al Nurburgring. Bottas salva la power unit?

        Si invita alla festa ancora una volta, tirando fuori dalla Red Bull tutto il potenziale &ndash; e anche di pi&ugrave; &ndash; della RB16. Riesce solo a Max Verstappen, che dal Nurburgring riparte con la fiducia negli aggiornamenti portati in pista ma anche la consapevolezza come sulla prestazione pura sia ancora off-limits sperare nel successo con due Mercedes in pista. &ldquo;Potrei subire la frustrazione a ogni week end perch&eacute; ho bisogno della fortuna dalla mia per vincere, per&ograve; ho accettato la situazione e provo a estrarre il massimo. Se riesco a dare il massimo di me stesso sono felice e riesco a godermela&rdquo;, racconta a Ziggo Sport. L'editoriale del Direttore: La solitudine dei numeri primi Non puoi imputargli nulla a Max, quest&rsquo;anno. Semmai &egrave; ancora Red Bull a mancare con un progetto di vertice. In crescita, s&igrave;, ma un campionato lo giochi dalla prima all&rsquo;ultima gara e, tra ritiri causati da poca affidabilit&agrave; e una monoposto che ha richiesto del tempo prima di trovare un bilanciamento adeguato nelle reazioni del posteriore, nel mondiale siamo a -83 punti da Hamilton. Podio e giro veloce al Nurburgring, sul quale Max aggiunge: &ldquo;Ho visto il giro veloce di Lewis sui maxischermi, sapevo qual era il riferimento. Il muretto non l&rsquo;ha chiesto ma ho pensato di doverci provare e non credevo avrebbe funzionato: &egrave; una soddisfazione in pi&ugrave; averlo preso&rdquo;. Avvicinamento tardivo? Prossima fermata, l&rsquo;inedita Portimao, dove Max ha gi&agrave; girato in passato e avr&agrave; un piccolo extra di preparazione su un circuito inedito, da affrontare con una macchina percepita in crescita: &ldquo;Gli aggiornamenti funzionano bene, ci stiamo avvicinando a Mercedes che per&ograve; continua anche a progredire, perci&ograve; non ci resta che continuare a lavorare&rdquo;. Alonso in pista a Barcellona, primo test con Renault Il calendario d&agrave; un po&rsquo; di respiro, tra Sochi, il Nurburgring e Portimao, scandite nei tradizionali 14 giorni tra un GP e l&rsquo;altro: &ldquo;Prover&ograve; a tenermi in forma, nel mezzo prover&ograve; a godermi un po&rsquo; di tempo libero prima di andare a Milton Keynes gioved&igrave; per preparare Portimao al simulatore. Un po&rsquo; di variet&agrave; tra le piste in calendario &egrave; positiva, tanti piloti l&rsquo;hanno apprezzata&rdquo;.       

Al Nurburgring ha trovato una Red Bull in crescita ma non &egrave; sufficiente ancora per arrivare alla vittoria in condizioni "ordinarie". Verstappen si concentra su se stesso: "Contento se riesco a fare del mio meglio"

Verstappen: 'Do il massimo anziché subire la frustrazione'

        Nico Hulkenberg non &egrave; solo un sostituto d'eccezione, ma anche un collaudatore sopraffino. Ed il suo input alla Racing Point &egrave; stato pi&ugrave; importante di quanto si pensi, parola del direttore tecnico della squadra, Andrew Green, che si &egrave; soffermato sui feedback forniti dal tedesco riguardo la Rp20. "I cambiamenti sulle sospensioni anteriori e posteriori che abbiamo fatto sono un risultato diretto della sua esperienza con la nostra macchina a Silverstone", ha affermato. Alonso, test con la Renault a Barcellona Nico fiuta subito le differenze Una bella soddisfazione per Nico, che a quanto pare, oltre che ai risultati, sa portare con s&eacute; anche suggerimenti utili agli ingegneri. Hulk lo ha dimostrato nuovamente dopo il GP dell'Eifel, e gi&agrave; a fine qualifiche si era soffermato su una Rp20 differente tra Silverstone e Nurburgring: "La macchina &egrave; andata avanti rispetto a Silverstone, anche la sensazione di guida era diversa", aveva detto il tedesco dopo i pochissimi giri in Q1. Un bel "sedere", come avrebbe detto Niki Lauda, che affibbiava&nbsp;al suo fondoschiena il merito per le sue eccezionali doti di messa a punto. Hulk, dal caff&egrave; alla pista Set-up e sensazioni Il lavoro di Hulkenberg potr&agrave; essere utile anche stavolta, come ha detto Andrew Green: "Il suo feedback &egrave; interessante, perch&eacute; alcuni degli sviluppi che abbiamo messo in macchina sono stati fatti in base alle sue sensazioni a Silverstone. Anche dopo la gara (di domenica,ndr) il suo riscontro &egrave; stato molto stimolante e molto intrigante. Allora aveva parlato di cosa avrebbe voluto fosse cambiato sulla vettura, su come noi affrontiamo il set-up e le sensazioni avute dalla monoposto. Noi abbiamo fatto quei cambiamenti dopo Silverstone non aspettandoci che sarebbe tornato di nuovo a guidare con noi. Ma incredibilmente lo ha fatto ed abbiamo avuto un riscontro riguardo gli aggiornamenti che abbiamo fatto sulla macchina ed &egrave; stato molto stuzzicante ed importante". GP Eifel, i team radio   Mercato piloti, Red Bull: decisione su Albon entro Istanbul L'importanza dei giri in gara Poi Green ha proseguito spiegando che al sabato 4 giri per Nico fossero decisamente troppo pochi per prendere confidenza: "A questi cambiamenti di cui abbiamo parlato non puoi adeguarti in quattro giri, che &egrave; quello che abbiamo dovuto fare sabato pomeriggio quando abbiamo avuto appena quattro giri lanciati a disposizione. Per lui adattarsi alle novit&agrave; introdotte da Silverstone sarebbe stato quasi impossibile. Aveva solo bisogno di tempo, in gara ne ha avuto un sacco ed i suoi suggerimenti sono stati preziosi". GP Eifel, i 5 temi della domenica       

Il direttore tecnico della Racing Point ha spiegato che gli aggiornamenti introdotti dopo Silverstone sono stati merito anche delle sensazioni del tedesco, che subito si &egrave; accorto di una Rp20 diversa

Hulk collaudatore sopraffino, parola di Andrew Green

        Leclerc, ripensamenti per la terza sosta  Cominciamo da Charles Leclerc, prendendo a riferimento il primo stint, quello pi&ugrave; difficile per il monegasco. Tanto graining per lui e sosta anticipata al decimo giro, dopo essersi difeso e successivamente arreso a Daniel Ricciardo per la quarta piazza. Da notare che in questa fase Leclerc &egrave; concentratissimo sulla guida, infatti a parlare &egrave; quasi sempre il suo ingegnere. Il monegasco inizia a dire qualcosa solo in prossimit&agrave; della sosta F: Ferrari; CL: Charles Leclerc Leclerc completa il primo giro F: Il distacco da Ricciardo &egrave; di 0.8 Charles completa un altro giro F: Ricciardo &egrave; a 0.7. Drs ancora disattivo Terzo giro completato F: Ricciardo dietro a 0.7, ha il DrsF: Soc8 quando puoi (Soc sta per 'State of Charge', 'stato di ricarica': vi sono vari livelli, 1 &egrave; quello a massima potenza, l'8 &egrave; molto conservativo. La Ferrari spesso chiede ai piloti di ricaricare nei tratti guidati per spalancare la potenza nei rettilinei, in modo da difendersi o attaccare a seconda dei casi) F: Ricciardo dietro a 0.6. Ha il Drs Quarto passaggio completato F: Ricciardo dietro a 0.7 con Drs F: Ricciardo dietro a 0.6, ha il Drs Quinto giro completato F: Ricciardo dietro a 0.6 con il Drs. Stai facendo un buon lavoro con le gomme Ricciardo attacca alla prima curva ma non passa F: Il distacco da Ricciardo dietro &egrave; di 0.7. Ha il Drs, K1 utilizzabile (modalit&agrave; di motore molto spinta) Sesto giro completato F: Ricciardo dietro a 0.7 con Drs. Giro di Albon dietro a Ricciardo di 1'34.1 F: Il distacco con Ricciardo dietro &egrave; di 0.9. Ha il Drs Settimo giro completato F: Ricciardo a 0.6. Aggiornami sullo stato delle gomme quando puoiF: Albon si &egrave; appena fermato per mettere le medieF: Ricciardo &egrave; a 0.7. Ha il Drs Ottavo giro completato F: Abbiamo alcune gocce, niente di cui preoccuparsi. Sono verso curva 11 Ricciardo nel frattempo attacca, Charles tiene l'interno, ma in uscita da curva 1 Daniel ha una miglior trazione e passa all'esterno di curva 2. E' il momento in cui il monegasco parla per la prima volta CL: L'anteriore destra &egrave; mortaF: Ricevuto. La prossima macchina dietro &egrave; Norris, a 1.1F: Soc6 quando puoi Leclerc conclude il nono giro F: Soc8 quando puoi. Il distacco da Norris &egrave; di 0.8F: Multifunzione posizione 'Spark'F: Norris dietro ha il DrsCL: Pi&ugrave; 2 (Charles si rifeerisce alla modifica da apportare all'ala in occasione dell'imminente sosta, vuole due click di ala anteriore in pi&ugrave;)F: Box adesso, box Charles va ai box e monta gomme medie CL: Pi&ugrave; 2F: S&igrave;, ricevuto Andiamo quindi avanti nella gara. Alcuni ritiri (Albon, Ocon, Bottas) consentono a Leclerc di restare in una buona posizione, con il monegasco che va per il piano C montando nuovamente le medie in occasione del suo secondo-pit-stop, avvenuto al 35&deg; giro. Alla tornata numero 44 viene invece chiamata in causa la safety car per lo stop di Norris: interessante in questa fase ascoltare lo scambio tra Leclerc ed il suo ingegnere di pista, Xavier Marcos, per decidere se fermarsi o meno F: Safety car in pista. Cosa ne pensi di queste gomme per la ripartenza?CL: Cosa?F: Cosa ne pensi di queste gomme per la ripartenza?CL: Penso vadano bene, non so. Penso che perder&ograve; un po' di temperaturaF: Ok, ricevuto. Spegni la radioCL: Quante posizioni perdiamo se ci fermiamo?F: Perderemo due posizioni se ci fermiamo. Le perderemo su Gasly ed Hulkenberg se ci fermiamoCL: Parliamone adesso (Charles si trova in prossimit&agrave; di curva 13 e 14, la chicane prima dei box. Ovviamente se deve fare la sosta, deve saperlo subito)CL: Se non abbiamo pi&ugrave; medie nuove non fermiamoci, ditemelo velocemente!F: No medie, stai fuori, stai fuori Charles passa sul traguardo F: Dietro Gasly ed Hulkenberg si sono fermati. Bilanciamento di frenata +8CL: Penso di essere appena davanti a Max (&egrave; cos&igrave;: il ferrarista era doppiato, Hamilton e Verstappen si sono fermati e Leclerc si &egrave; ritrovato in mezzo ai due). Ragazzi non so cosa pensiate, ma abbiamo ancora il tempo di fermarci o &egrave; troppo tardi?F: Torner&ograve; da teCL: Sto perdendo abbastanza temperatura sulle gomme davantiF: RicevutoCL: Possiamo fermarci o no?F: Se ci fermiamo adesso perderemo quattro posizioni. Spegni la radio. Se ci fermiamo adesso perdiamo quattro posizioniCL: No, &egrave; troppo tardi, troppo tardiF: Ricevuto. Prova a concentrarti sulle gomme anteriori La gara riparte qualche tornata dopo, con Leclerc che ha potuto sdoppiarsi e ricollegarsi al gruppo. Al giro 51 perde la posizione su Gasly, e resta al 7&deg; posto fino alla bandiera a scacchi. Ecco il team radio di fine gara F: P7CL: Il passo con le morbide era molto cattivo, F: S&igrave;, sono d'accordo sulle soft GP Eifel: i 5 temi della gara &nbsp; Vettel tra difficolt&agrave; e sfortuna  Una domenica, l'ennesima, complicata per Sebastian Vettel, nuovamente fuori dai punti. Il tedesco, dopo aver rischiato un jump start, perde una posizione in curva 3 a favore di Giovinazzi, e l&igrave; resta. Nel tentativo di attaccare, perde la macchina in curva 1 nel corso dell'11&deg; giro, chiedendo subito di andare ai box per mettere le dure. Con le hard il passo di Seb tutto sommato &egrave; buono, e gira non lontano dai tempi di Leclerc (anzi, a tratti &egrave; anche pi&ugrave; rapido). Al muretto non si dimostrano convintissimi nella strategia, come vedremo nel frammento di team radio qua sotto. Il tempismo della chiamata ai box tuttavia &egrave; sfortunato, perch&eacute; il tedesco si ferma al giro 42 (in realt&agrave; Vettel, essendo doppiato, di giri ne aveva percorsi personalmente solo 41) ed all 44&deg; viene chiamata in causa la safety car. Al momento della sosta Seb era 10&deg;, dopo essere stato appena passato da Gasly e Hulkenberg, mentre al termine del regime di neutralizzazione si ritrova 13&deg;. F: Ferrari; SV: Sebastian Vettel Cominciamo dal giro numero 40, all'inizio del quale Gasly passa davanti a Seb F: Gasly &egrave; dietro a 0.7 con Drs, 0.6, 0.5 ora Gasly passa all'esterno tra curva 2 e 3, con i due che rischiano il contatto F: Quello che stai facendo con le gomme va bene per andare fino in fondo. Dietro c'&egrave; Hulkenberg a 0.7, stiamo correndo anche contro lui (in gergo, &ldquo;we are racing him&rdquo;, stiamo correndo contro lui, significa che il pilota &egrave; in lotta diretta per la posizione, e che quindi deve difendersi. In altri casi, ad esempio se il pilota dietro &egrave; su strategia diversa, i piloti vengono informati di non perdere tempo in duello)SV: Non ho pi&ugrave; la gomma anteriore sinistra, non sono sicuro che ce la faremo ad arrivare fino in fondoF: Ok, ricevutoSV: Le gomme si stanno raffreddandoF: Hulkenberg dietro a 0.6F: Ora 0.3 Seb transita sul traguardo, e Hulk passa SV: Siamo ancora nei punti?F: S&igrave;, sei in P10, P10SV: Il distacco su quello dietro quanto &egrave;?F: Abbiamo Kimi a 1.6 con una penalit&agrave;, poi Grosjean dietro KimiF: Box Sebastian, box per le morbide e andiamo fino alla fine Fa strano notare che al giro prima dicano a Seb che sta facendo un buon lavoro e che pu&ograve; andare fino alla fine, mentre nella tornata successiva lo chiamino dentro per la sosta. Il pi&ugrave; classico dei cambi di strategia in corsa, a meno che la comunicazione precedente non fosse pretattica per gli avversari diretti. Comunque, come detto Seb &egrave; sfortunato con l'intervento della safety car, e perde tre posizioni (anzi 4, perch&eacute; con il ritiro di Norris sarebbe stato 9&deg;). Recuperer&agrave; su Latifi e Magnussen, ma per lui non ci sar&agrave; niente da fare contro Giovinazzi, che porter&agrave; a casa il punto della 10&deg; posizione F: P11, P11SV: Ci ho provato a fondo a passare, ma &egrave; stato difficile con le gomme alla fine. E' stato difficile risalire nel mucchio Mercato piloti, Red Bull: su Albon decisione entro Istanbul &nbsp; Tutti in attesa del tatuaggio di Abiteboul  A tenere banco poi &egrave; stata la questione... Abiteboul! Il gioco, o meglio la promessa, tra Daniel Ricciardo e Cyril Abiteboul, &egrave; divenuta famigerata nel paddock. Ora che Daniel ha portato sul serio la Renault sul podio, al team principal non spetta che rispettare gli accordi. E sono curiosi un po' tutti di vedere quale sar&agrave; il tatuaggio scelto da Daniel per il suo capo... RB: Red Bull; MV: Max Verstappen; PG: Pierre Gasly RB (Horner): Sembra proprio che Cyril dovr&agrave; farsi un tatuaggio sul c*** Max!MV: S&igrave;, non vedo l'ora di vederlo, non vedo l'ora! RB(Horner): Magari una bella e grossa Red BullMV: Sarebbe fantastico, sono sicuro che la adorer&agrave;! PG: Aspetto di vedere il tatuaggio di Cyril ora! Sar&agrave; divertente Ricciardo beve dalla scarpa! VIDEO       

Analizziamo i passaggi pi&ugrave; importanti della gara dei due ferraristi, per poi lasciare spazio al divertimento di Verstappen e Gasly a fine gara

GP Eifel, i team radio

Un weekend sorprendente e imprevedibile quello della Formula 1 in Germania. Tra le 91 vittorie di Lewis, che raggiunge il record di Schumi, e il casco speciale consegnato da Mick in persona, non sono mancati i tanti ritiri, tra cui quello di Bottas, e le triste certezze come Leclerc e Vettel. Ecco il nostro Top e Flop: siete d'accordo?

Mick Schumi, le 91 di Hamilton e il flop Ferrari: il meglio e il peggio del Gp Eifel

        Il clima, nell&rsquo;hospitality Red Bull, era ben diverso domenica mattina al Nurburgring rispetto alle scene di Interlagos. Abiteboul-Marko, dito puntato contro l&rsquo;austriaco tre anni fa, con la burrascosa coda di campionato e della fornitura dei motori Renault a Toro Rosso &ndash; a corto di ricambi &ndash;. Sterzi a parte: Questo primato non vale niente Luca de Meo ed Helmut Marko, Christian Horner e Cyril Abiteboul, tutti a colloquio, con tanto di foto-ricordo scattata da Horner a Marko e De Meo. Prove di trattative per ricucire i rapporti e trovare il vantaggio, entrambi, di una fornitura di power unit dal 2022. Pour parler e power unit Terreno lavorato da Christian Horner nei giorni scorsi, un&rsquo;operazione &ldquo;sminamento&rdquo; che ha sottolineato come al vertice di Renault ora siano diverse le persone rispetto al passato. &ldquo;Non avendo un motore per il 2022 al momento, penso sia chiaro che dobbiamo studiare ogni possibile opzione&rdquo;, ha commentato Horner sull&rsquo;incontro, immortalato dalle telecamere. GP Eifel, Hamilton: 'Inquiniamo meno non girando al venerd&igrave;' Presentazioni di rito, a sentire Abiteboul: &ldquo;E&rsquo; stato un incontro neutrale direi, era importante per loro conoscersi l&rsquo;un l&rsquo;altro, perch&eacute; Luca De Meo &egrave; recentemente stato nominato a capo del gruppo, adesso sta incontrando tante persone nel paddock&rdquo;.  Si sar&agrave; certo ragionato di come, in quali termini, Red Bull e Renault &ndash; pi&ugrave; AlphaTauri da non dimenticare &ndash; potrebbero tornare a lavorare insieme. Gestire gli Honda congelati Poi, per&ograve;, sempre Helmut Marko guarda da un&rsquo;altra prospettiva la vicenda, intervistato dal giornalista Ralf Bach su F1insider. &Egrave; l&rsquo;idea di un motore gestito direttamente, che richiede per&ograve; condizioni attualmente assenti: &ldquo;Posto che le discussioni sono positive, preferiremmo rilevare la base Honda e preparare il motore a Milton Keynes. E&rsquo; una cosa possibile solo con il congelamento dello sviluppo dalla prima gara del 2022. Ci serve una decisione da parte della FIA il prima possibile e se sar&agrave; positiva il prossimo passo sar&agrave; trovare un accordo con Honda. Abbiamo svariati edifici a Milton Keynes e attualmente stiamo esaminando dove potremmo inserire la gestione dei motori&rdquo;. I vincoli dettati a un cliente Diversi sarebbero gli investimenti necessari tra le due soluzione e differenti sarebbero le condizioni tecniche, sulle quali Marko aggiunge: &ldquo;Tutti i costruttori hanno il loro team e realizzano telaio e motore perch&eacute; siano una fusione unica. Noi avremmo qualcosa intorno alla quale realizzare il telaio. Affronteremmo sempre soluzioni tecniche che dovremmo accettare, per questo preferiamo la soluzione Honda, ma richiede certi parametri, come un regolamento sui motori congelato dal 2022&rdquo;. Compromessi che, perlomeno in chiave aerodinamica, con le nuove norme dovranno fare i conti con le aree di conformit&agrave;, entro le quali pochi margini di manovra si prospettano per i costruttori.        

Al Nurburgring, giro di incontri per Luca De Meo, a.d. del Gruppo Renault. Al tavolo con Horner, Marko e Abiteboul. Si guarda al 2022 ma Helmut Marko preferirebbe gestire i motori Honda, con un regolamento congelato

GP Eifel, Marko incontra De Meo ma preferisce la soluzione Honda

        Dai videogiochi alla realt&agrave;  Lewis Hamilton, Michael Schumacher non lo ha mai tifato. Era troppo un devoto di Ayrton Senna per esultare con il tedesco, che di l&igrave; a poco, facciamo fine anni '90, avrebbe iniziato a battagliare con la McLaren, la squadra che al piccolo Lewis aveva appena garantito il massimo supporto per il prosieguo della carriera, nella persona di Ron Dennis. Con queste premesse, Lewis non poteva tifarlo. Ma lo ammirava, e ne apprezzava il modo di fare e di correre. Lewis era un ragazzino gi&agrave; abbastanza sveglio per capire che da Michael poteva rubare segreti, per intendere che stava diventando sempre pi&ugrave; un modello per chi nel futuro avrebbe scelto il mestiere di pilota. E infatti lo sceglieva spesso alla playstation, magari dopo la partenza con l'ennesima Ferrari in fuga. Pi&ugrave; avanti poi lo ha pure incontrato in pista, lui gi&agrave; campione del mondo e Michael al rientro, a 41 anni, nella pi&ugrave; umana delle debolezze, in un ritorno fruttato appena un podio in tre anni ma che gli ha fatto godere gli ultimi scampoli di carriera. Carriera finita proprio perch&eacute; nel frattempo Lewis trattava con la Mercedes per quello stesso sedile, che avrebbe ereditato a fine 2012. Un anno di transizione ed il resto, lo sapete, &egrave; storia. Dai videogiochi alla realt&agrave; per certi versi &egrave; stato un attimo, con le battaglie con Rosberg e poi con Vettel, incasellando pole su pole, successi su successi e titoli su titoli. Demolendo tutti i primati stabiliti da Schumi, uno che tra le sue massime diceva sempre &ldquo;I record vengono fatti per essere battuti&rdquo;. Aveva ragione, anche se a fine 2006, quando Michael salut&ograve;, sembrava impossibile prevedere che qualcuno avrebbe eguagliato e superato certi numeri. Invece &egrave; successo, con Lewis che si porter&agrave; a casa il casco tutto rosso di un uomo che &egrave; stato se non il suo idolo comunque un modello da imitare. A volte, la realt&agrave; &egrave; pure meglio dei videogiochi. Hamilton: "Ho un enorme rispetto per Michael" &nbsp; Il gambero rosso  E meno male che qualcuno pi&ugrave; veloce si &egrave; pure ritirato, senn&ograve; il bottino Ferrari al Nurburgring avrebbe pure rischiato di rasentare quota zero. Non &egrave; successo grazie al 7&deg; posto di Leclerc, 6 punti per una classifica Costruttori che ormai sembra essersi plafonata nella sesta piazza. Con questa macchina va gi&agrave; bene cos&igrave;, considerando anche un'AlphaTauri mica tanto lontana, a soli 13 punti (80 contro 67) dalla Rossa, sempre pi&ugrave; tagliata fuori dalla lotta per il podio nel Costruttori. Racing Point (120 punti, con 15 gi&agrave; tolti per una penalizzazione), McLaren (116) e Renault (114) oltre ai punti hanno anche una marcia in pi&ugrave;, per cui pare impossibile per la Ferrari recuperare un divario adesso importante e non trascurabile con sole sei gare da disputare. E considerando anche che il Cavallino sta correndo quasi con una macchina sola, per via di un Vettel (1 punto nelle ultime cinque corse) con la testa sempre pi&ugrave; al futuro e sempre pi&ugrave; demoralizzato da una vettura che, oltre che poco performante, non riesce nemmeno a digerire a livello di guida. Quello che invece Leclerc fa un po' meglio, per talento, ambizioni e motivazioni, come si richiede ad ogni uomo simbolo di una squadra come la Ferrari. Solo che Charles compir&agrave; 23 anni tra 4 giorni (16 ottobre, ndr), ha talento ma in fin dei conti ha vinto solo due gare, e non pu&ograve; sopportare a lungo situazioni come quella di ieri: ha guidato forte in qualifica, mettendoci una pezza, ma in gara le lacune della SF1000 sono sempre pronte ad emergere. Tanto graining nel primo stint, forse anche perch&eacute; Charles ha dovuto spingere tantissimo sin da subito pur di tenersi dietro macchine ben pi&ugrave; veloci col carico di benzina, in una fase di gara in cui il monegasco perdeva in media due secondi al giro dai primi tre. Una Ferrari che con le morbide funzionava talmente poco tanto da indurre Charles a dire di non volerle montare per il finale durante la fase della safety car. Ha fatto bene o male? Considerando che dopo la ripartenza ha perso solo una posizione su Gasly e che davanti avrebbe avuto vetture comunque pi&ugrave; veloci, tutto sommato la sensazione &egrave; che la chiamata del monegasco non sia stata sbagliata, anche se ovviamente manca la riprova. A Portimao arriveranno altri pezzi (nuovo fondo?), e meno male: giocare al gambero rosso che parte 4&deg; ed arriva 7&deg; non &egrave; poi cos&igrave; divertente. Leclerc: "La qualifica un'illusione, male soprattutto nel primo stint" &nbsp; Marchio di fabbrica  Conoscendo il tipo, forse &egrave; pi&ugrave; contento di poter scegliere il tatuaggio del suo capo piuttosto che per il 30&deg; podio della carriera. Un podio speciale, certo, perch&eacute; il primo con una Renault che tra i primi tre non chiudeva addirittura dal 2011, quando era colorata di nero ed oro, nei mesi in cui si apprestava a diventare Lotus. Ma Daniel Ricciardo star&agrave; gi&agrave; ridendo sotto i baffi al pensiero di fare uno sgarbo sulla pelle di Cyril Abiteboul, con il quale aveva fatto un patto: se porto la Renault sul podio, ti fai un tatuaggio e lo scelgo io. Cyril star&agrave; gi&agrave; sudando freddo, con il timore di essere &ldquo;marchiato&rdquo; a vita da qualche sgorbio scelto da Daniel, ma almeno per un giorno si &egrave; potuto godere un suo pilota sul podio. Romanticamente, possiamo dire che Ricciardo e la Renault si lasceranno, ma che alla fine &egrave; stato amore. Tutto quello che avrebbe potuto chiedere l'australiano lo ha ottenuto, e potr&agrave; andarsene da Enstone, direzione Woking, senza il peso dei rimpianti. Alonso trover&agrave; una macchina da podio, almeno per determinate occasioni. Ricciardo invece sul podio non andava da due anni, precisamente da Monaco 2018, quando vinse nel Principato. Se glielo avessero detto che quel 27 maggio sarebbe stato l'ultimo podio per due anni e passa probabilmente non ci avrebbe creduto, ma dopo tanta attesa ecco di nuovo lo champagne. E se pensate che Daniel abbia rinunciato alla solita bevuta dalla scarpa, vi sbagliate: ha evitato di farlo per via di protocolli e mascherine, ma nel retrobox, a gara finita, ha &ldquo;brindato&rdquo; virtualmente alla sua maniera: scarpa destra a mo' di calice e via, a bere con i fan tramite i social. Pure questo &egrave; un marchio di fabbrica, come lo sar&agrave; il tatuaggio del povero Cyril. Il "brindisi" di Daniel. VIDEO &nbsp; Punto di speranza  Con la concorrenza che c'&egrave; in giro, Antonio Giovinazzi aveva proprio bisogno di un fine settimana del genere. In Q2 per la prima volta in stagione e poi a punti, 10&deg;. Difendendosi a pi&ugrave; ripresa da una Ferrari, quella di Vettel, che ha pure rischiato di finire fuori nel tentativo di passarlo. Testa e piede in un Giovinazzi in forma e volitivo, bravo a smuovere la sua classifica con un punticino (non chiudeva nella top ten dal Gp inaugurale in Austria), sufficiente per portarlo davanti a Raikkonen in classifica: adesso siamo 3-2. Chiamatelo punto di speranza per un pilota che deve difendere a tutti i costi il suo sedile, e soprattutto il posto in F1. Ancora non sappiamo con certezza se Giovi sar&agrave; ancora della partita, ma le voci dicono di s&igrave; e le sue quotazioni sono in rialzo con la corsa di ieri. Alfa o Haas, conter&agrave; esserci nel 2021. Binotto: "Non siamo stati all'altezza delle qualifiche" &nbsp; Neanche un caff&egrave; in pace...   Uno non pu&ograve; prendersi neanche un caff&egrave; in pace che si ritrova a dover andare in fretta e furia a correre in Formula 1. Gi&agrave; a Silverstone questa estate per Nico Hulkenberg si era trattato di un fine settimana pazzo, ma stavolta lo &egrave; stato anche di pi&ugrave;. Sabato mattina Nico si trovava a Colonia, e stava prendendo un caff&egrave; con un amico quando sul cellulare &egrave; comparsa la scritta di Otmar Szafnauer, team principal della Racing Point. I contenuti della telefonata, in soldoni, erano: &ldquo;Ehi Nico, Lance non sta tanto bene (problemi intestinali, ndr). Devi correre con noi al Nurburgring!&rdquo;. Nico allora si &egrave; precipitato in macchina e si &egrave; fatto a tutta birra la strada tra Colonia e la zona dell'Eifel (in Germania non ci sono limiti di velocit&agrave; sulle autostrade), arrivando un paio d'ore prima delle qualifiche. Al Nurburgring si sarebbe recato lo stesso il giorno successivo per un impegno con la tv, con RTL, ma guidare anzich&eacute; parlare di fronte alle telecamere &egrave; stato molto meglio. Gettato nella mischia all'improvviso, in qualifica ha chiuso ultimo ma 24 ore pi&ugrave; tardi si &egrave; ritrovato a festeggiare un 8&deg; posto che ha dell'incredibile, vincendo meritatamente il &ldquo;titolo&rdquo; di pilota del giorno. Domenica sera, Hulk ha dato, di nuovo, il suo saluto alla F1, in attesa di una nuova chiamata. Addio o arrivederci? A volte la differenza sta nel tempo di un caff&egrave;... Hulk racconta il suo fine settimana       

Lewis Hamilton dai videogiochi alla realt&agrave;, il tatuaggio di Abiteboul ed il fine settimana folle di Hulk, il tutto mentre la Ferrari ha il passo del gambero e Giovi torna a punti

GP Eifel, i 5 temi della domenica

Chiedo scusa, ma non trovo proprio niente di eroico, di strepitoso o di entusiasmante nel record di 91 Gran Premi vinti che vede ora in testa nella classifica di tutti i tempi in coabitazione Lewis Hamilton con Michael Schumacher.  I numeri non dicono tutto  In Formula Uno non c&rsquo;&egrave; niente di pi&ugrave; bugiardo dei numeri secchi, perch&eacute; confrontano come fossero grandezze omogenee - e proprio non lo sono - epoche differenti e campioni che si sono mossi in condizioni ambientali, tecnologiche e oggettive totalmente imparagonabili, dagli Anni &rsquo;50 a oggi. Come mettere a confronto per nemici stesi Annibale o Scipione l&rsquo;Africano col generale Schwarzkopf, vincitore della Guerra del Golfo.  No, non ci siamo proprio, giacch&eacute; se poniamo in fila incolonnando il coefficiente di rischio oggettivo, di difficolt&agrave; specifica e di fragilit&agrave; tecnologica mettendoli a rapporto col numero di Gp disputati e di quelli vinti gente come Juan-Manuel Fangio, Jim Clark e Jackie Stewart, parlare di Michael Schumacher e di Lewis Hamilton diventa solo teoricamente interessante ma logicamente piuttosto insulso.    Paragoni mai veri  Come confrontare il bomber del Modena calcio con Tex Willer solo perch&eacute; indossano entrambi un indumento giallo.  Stando ai numeri, poi, uno come David Coulthard ha vinto 13 Gran Premi, tanto quanto il leggendario Alberto Ascari e uno in pi&ugrave; rispetto a Mario Andretti e questo, Dio ci perdoni, chiude il discorso, per carit&agrave;, eh.  Statistiche da ribaltare  La F.1 e l&rsquo;automobilismo da corsa, essendo fradici d&rsquo;entropia, imperfezioni e mutamenti disomogenei, non sono per niente roba laccata, leccata e rigorosa per matematici, ma materia d&rsquo;indagine dialettico-emotiva per poeti e storici, oltre che per smagati uomini da box: soprattutto per gente di solido buon senso, che non si fa troppo prendere la mano dal pallottoliere.  Detto questo, vado diretto al caso Hamilton e dico una cosa semplice semplice che dovrebbe far riflettere e suggerire ben pi&ugrave; miti consigli, oltre che cautela e un filo di sano scetticismo nel soppesare i suoi numeri da record dei record. S&igrave;, &egrave; vero, nel Gp dell&rsquo;Eifel 2020 Lewis Hamilton raggiunge quota 91 GP iridati vinti, eguagliando Michael Schumacher. Per&ograve; resta nell&rsquo;aria la sensazione di un che di strano, inquietante e tutto sommato ammosciante, nell&rsquo;analizzare al dettaglio questo meraviglioso score.    E vediamo nel dettaglio perch&eacute;. Mai come nel caso di Hammer la carriera in oggetto pu&ograve; essere divisa esattamente a met&agrave;, come si fa con una mela grazie a un coltello, mostrando caratteristiche assolutamente sorprendenti e in disarmonia.  Due carriere in una  Tanto per cominciare, in 14 stagioni di F.1, dal 2007 al presente, Lewis non ha momenti di alti e bassi, di declino o di splendore, perch&eacute;, in fondo, &egrave; sempre se stesso. Fortissimo. Pilota velocissimo, ultraefficace e che sbaglia poco. Certo, non imbattibile a parit&agrave; di macchina, se &egrave; vero che gente come Button e Rosberg, rispettivamente in McLaren e Mercedes, &egrave; riuscita a turno perfino a incamerare pi&ugrave; punti, a fine stagione, nel secondo caso perfino togliendogli dalle mani un titolo mondiale, quello 2016, che sembrava gi&agrave; vinto.  Ma il punto vero sul quale invito tutti a riflettere &egrave; un altro. E cio&egrave; questo. Dal 2007 al 2013, nella prime sette stagioni di F.1 complete disputate da Lewis Hamilton in F.1, rispettivamente le prime sei con la McLaren e la settima con la Mercedes ancora a motore aspirato endotermico, il campionissimo si aggiudica 22 Gran Premi, che non sono neanche pochi, e un titolo mondiale.  Poi, improvvisamente, tutto cambia. Perch&eacute; dal 2014 a oggi, ovvero dall&rsquo;avvio rivoluzionario dell&rsquo;era turboibrida, Lewis Hamilton si aggiudica la bellezza di 69 vittorie in altre 7 stagioni. Ossia un&rsquo;enormit&agrave;, una roba quantitativamente bulimica, disumana, devastante rispetto al ruolino di marcia di chiunque. E per vincere sei titoli mondiali (ci conto pure questo 2020, perch&eacute; se lo perde giuro che poi vado a Santiago di Compostela con un Ape Piaggio in retromarcia e una gomma bucata), dicevo, per vincere ben sei titoli mondiali, lo stesso Lewis deve superare solo la concorrenza di Nico Rosberg e Valtteri Bottas, i soli con i quali parte ad armi tecnologiche teoricamente pari - fatta salva gerarchia e ordini di scuderia -, mentre tutti gli altri praticamente non esistono per definizione, staccati anni luce in qualifica e in gara. Questo &egrave;.  Primato figlio del contesto  Ficchiamocelo bene in testa, che &egrave; meglio. Il primato di Lewis Hamilton &egrave; una specie di bomba agli estrogeni, un&rsquo;astrazione causata solo ed esclusivamente dalla superiorit&agrave; tecnologica schiacciante della Mercedes monopolista in era turboibrida, ovvero una delle pi&ugrave; grandi, clamorose, palmari e cataclismatiche ingiustizie nella storia dello sport.  Perch&eacute; la stessa Mercedes vince 98 Gran Premi in sette anni, dopo che nell&rsquo;era ne aveva fatti suoi solo 4 nelle 4 stagioni endotermiche nelle quali non s&rsquo;era risparmiata figuracce e delusioni. E poi c&rsquo;&egrave; un altro fantastico paradosso, ossia questo. Nico Rosberg (mica Fangio o Moss o Senna) con la Mercedes turboibrida vince la bellezza di 20 Gran Premi in tre stagioni e un mondiale, cio&egrave; decisamente pi&ugrave; di Lewis Hamilton nella prima parte della carriera, ossia quella in cui l&rsquo;inglese a ben guardare ha fatto le cose pi&ugrave; incredibili e strabilianti, compreso il privilegio di sfiorare il mondiale addirittura nella favolosa stagione d&rsquo;esordio 2007, quasi umiliando Alonso e perdendo di un niente a vantaggio della Rossa di Raikkonen.  Regolamenti sono il problema  Tutto questo per dire che queste cifre non autorizzano a festeggiare alcunch&eacute; ma, al contrario, spingono a mettere sportivamente sotto accusa chi con regolamenti ingiusti, penalizzanti e alla resa dei fatti non equi, ha messo soltanto una Casa e il suo pilota di punta (Lewis o Nico, poco cambia) in condizione di vincere tutto per ben sette stagioni consecutive, senza mai intervenire per ristabilire un minimo di altrui chances.  Quindi, lo dico una volta per tutte: massimo rispetto per la classe sopraffina e stupenda di Lewis Hamilton, totale stima per il suo palmar&eacute;s e per una carriera unica, consistente, priva d&rsquo;errori marchiani o scivoloni veri. Plauso per questo suo essere e restare col naso all&rsquo;ins&ugrave;, giacche il motore fritto a Sepang 2016 proprio non lo meritava e con esso neppure il mondiale andato millimetricamente a Nico Rosberg per puro opportunismo - anche se non demeritato dal tedesco -; per&ograve;, per favore, stiamo buoni con &rsquo;sto record, che non &egrave; la prova della fantasticheria di Lewis Hamilton ma solo quella della follia, della sperequazione e della gestione deprimente dei regolamenti tecnici nell&rsquo;era turboibrida tuttora imperante.  Confronto improbabile  Infine, un pizzico di rispetto anche nel far confronti che non stanno in piedi neanche con la lacca: Michael Schumacher arriv&ograve; in Ferrari nel 1996 di fatto ricostruendo da zero una squadra che non aveva senso compiuto, spina dorsale n&eacute; cultura vincente.    Tocc&ograve; a lui caricarsi sulle spalle tutto con cinque annate di purgatorio quasi infernale, prima di dar vita a un ciclo vincente profondamente imbevuto del metodo Schumi. Divenendo e restando iridato dal 2000 al 2004 malgrado a ogni pie&rsquo; sospinto le regole e i punteggi mutassero rendendo la conferma pi&ugrave; difficile, fino a che nel 2005 la rivoluzione delle gomme che dovevano durare per tutto il Gp tarp&ograve; le ali al ciclo vincente della Rossa, praticamente per decreto.  Il vantaggio regolamentare  Stavolta con la Mercedes no. Si &egrave; partiti nel 2014 col turboidrido dandole un vantaggio siderale, la si lascia sfasciare il muso a tutto e a tutti per sette anni e ancora non si vede la fine di questo pestaggio voluto apparentemente per l&rsquo;istinto buonista di una F.1 semielettrificata e quasi verdina a emissioni contenute, pelosamente inneggiante al futuro, carina e gentile con l&rsquo;ambiente, ma anche no.  Campione s&igrave;, ma non troppo  Per questo tendo idealmente la mano a Lewis Hamiltion dicendo che &egrave; uno stupendo campione, ma non partecipo proprio per niente alla festa del record eguagliato e verificabile solo al pallottoliere, all&rsquo;interno di una realt&agrave; che meriterebbe sterzate vere, inversioni a U e conversioni tali da eliminare per sempre lo scempio del turboibrido. Bravo Lewis, sei grandissimo a prescindere, ma sappi che la penso sempre allo stesso modo: vale pi&ugrave; la saracinesca del custode di Fiorano nel ciclo Schumi, che il metallo fuso di tutte le coppe vinte dalla Mercedes in questa angosciante, pallosa e sfiancante, oltre che inutile, era turboibrida. 

Sorry, Hamilton, ma il record di vittorie nei Gp a quota 91 eguaglia Schumi approfittando di un&rsquo;era, quella turboibdrida, che d&agrave; solo alla Mercedes la possibilit&agrave; di vincere, con un vantaggio fin dal 2014 &nbsp;iniquo e ingiusto

Questo primato non vale niente

        Prove di Imola, nel week end al Nurburgring riscritto dal maltempo al venerd&igrave; &ndash; entrambe le sessioni non si sono svolte per l&rsquo;impossibilit&agrave; dell&rsquo;elicottero di soccorso di volare &ndash; e, come in altre occasioni in passato, a ridurre l&rsquo;attivit&agrave; di prova in pista. Binotto: "Non siamo stati all'altezza delle qualifiche" L&rsquo;&rdquo;imperfezione&rdquo; nella preparazione alla gara ha restituito GP avvincenti in diversi casi, ben pi&ugrave; di quanto non sia avvenuto tra i boschi dell&rsquo;Eifel per le posizioni di testa, condizionate maggiormente dai problemi tecnici. Difficolt&agrave; relative Temperature fredde (asfalto sui 16&deg; C) e attivit&agrave; compressa su due giornate non hanno alla fine inciso in modo radicale: &ldquo;La gara in s&eacute; &egrave; andata bene. Dovevi far funzionare le gomme, all&rsquo;inizio era un po&rsquo; pi&ugrave; difficile ma per il resto &egrave; andata bene e per una volta avevamo qualcosa da bere fredda e non calda. A parte ci&ograve;, devo dire che in realt&agrave; &egrave; andato tutto piuttosto liscio, non avevamo &egrave; chiaro molte informazioni sulle gomme ma non ho mai avuto davvero tanti problemi in gara&rdquo;, ammette Max Verstappen. Hamilton pensa green C&rsquo;&egrave; poi Lewis, che il week end &ldquo;corto&rdquo; su due giorni lo promuove su basi certo alternative: &ldquo;L&rsquo;assenza di prove rende il week end pi&ugrave; sfidante e per tutti noi. Sono piuttosto felice di non girare al venerd&igrave;, amo guidare ma ci sono tanti aspetti positivi che derivano dal non fare le libere. Uno, ci sono 22 giornate in meno con 20 macchine a cannone in pista e che inquinano l&rsquo;aria, il pianeta: &egrave; un aspetto positivo. Poi, credo che renda le cose molto pi&ugrave; difficili per noi.  Solitamente hai due turni al venerd&igrave; e il tempo di fare tonnellate di modifiche d&rsquo;assetto e se sei indietro hai il tempo di recuperare, hai talmente tante analisi da fare e video da osservare. Quando inizi al sabato non hai tempo. Hai quella sessione (libere 3; ndr) per venire a capo e trovare l&rsquo;assetto tra prove e qualifica&rdquo;. La sfida del freddo e la soluzione di Ricciardo Se il week end su due giornate di attivit&agrave; in pista &egrave; uno scenario che piace a Lewis, pi&ugrave; complesso (?) &egrave; stato gestire le gomme con le basse temperature. A dispetto di un esito che migliore non poteva augurarsi, Hamilton approfondisce: &ldquo;La gara &egrave; stata incredibilmente difficile, con il freddo, alle ripartenze. A me le gomme non hano funzionato, soprattutto quando uscito dai pit-stop.  Avevo un buon vantaggio su di te (Verstappen; ndr) poi per&ograve; mi hai quasi ripreso e ho avuto molte difficolt&agrave; su gomme nuove. Poi la safety car, non so perch&eacute; andasse cos&igrave; piano, forse per far rientrare tutti. &Egrave; stato assolutamente difficile ma eravamo tutti sulla stessa barca e non mi sto lamentando, per&ograve; certamente queste temperature e condizioni hanno reso le cose pi&ugrave; difficili&rdquo;.  Difficolt&agrave; delle temperature rigide risolte da Daniel Ricciardo in modo molto semplice: &ldquo;Sono d&rsquo;accordo su tutto. Io ho due paia di calzini. Sono sottili e tengo i piedi al caldo. La sfida dei week end su due giorni mi piace e sono contento la ripeteremo a Imola&rdquo;.        

Piloti concordi nel promuovere il format di gara su due giorni, che ritroveranno a Imola e al Nurburgring &egrave; stato dettato dalle condizioni meteo. Ricciardo combatte il freddo in macchina: "Indosso due paia di calzini"

GP Eifel, Hamilton: 'Inquiniamo meno non girando al venerdì'

Il pilota della Renault non perde la tradizione avviata in Red Bull. Ogni podio è una bevuta di champagne dalla sua scarpa: eccolo su Instagram che si fa riprendere mentre onora una tradizione che mancava dal Gp di Monaco del 2018. E a commentare c'è anche Coulthard

Gp Eifel, Ricciardo: "Meglio tardi che mai! Finalmente bevo lo champagne a modo mio" VIDEO

        Una Ferrari che non ha retto i 60 giri e non &egrave; stata all'altezza delle qualifiche del sabato. E' un GP dell'Eifel che non pu&ograve; aver soddisfatto il Cavallino visto il 7&deg; piazzamento di Leclerc e l'11&deg; di Vettel. Solo un'illusione il quarto posto nella griglia di partenza al N&uuml;rburgring. Troppi problemi con le soft per il monegasco che alla fine ha dovuto prima anticipare il suo pit stop e poi rinunciare all'ultima sosta ai box, finendo la gara con le medie. E il primo a essere soddisfatto a met&agrave; &egrave; il team principal Mattia Binotto che per&ograve; come sempre guarda al futuro, chiudendo un occhio a questo disastroso Mondiale 2020. L'unica sfumatura rossa emozionante oggi in pista &egrave; stata Mick Schumi, pilota della Ferrari Driver Academy che non &egrave; riuscito a correre le FP1 venerd&igrave; con l'Alfa Romeo, che ha regalato a Lewis Hamilton il casco di suo pap&agrave; per aver raggiunto il record delle 91 vittorie in carriera.  Records are there to be broken. Well done, Lewis! @LewisHamilton #F1 #EifelGP  pic.twitter.com/0eJy0Kwt1H &mdash; Mick Schumacher (@SchumacherMick) October 11, 2020    Aggiornamenti giusti in ottica 2021 "Una gara difficile quella di oggi, condizionata principalmente dalla temperatura d&rsquo;esercizio degli pneumatici. Lo si &egrave; visto soprattutto con Charles che, dopo una buona partenza, ha cominciato ad avere granining sulle soft sin dai primi giri, il che gli ha impedito di spingere come avrebbe voluto - ha detto il team principal della Rossa - . Abbiamo dovuto cos&igrave; anticipare il suo pit-stop, puntando subito su una strategia alternativa e, quando nel finale c&rsquo;&egrave; stata la possibilit&agrave; di fare un&rsquo;ulteriore sosta in regime di Safety Car, abbiamo scelto insieme a lui di rimanere fuori con le medium proprio per quello che avevamo visto nella prima parte.&nbsp;  Quanto a Sebastian, il testacoda nelle prime fasi ha compromesso la sua corsa e poi c&rsquo;&egrave; stato poco che potesse fare, nemmeno nel finale, una volta montate le soft. &Egrave; chiaro che non possiamo essere soddisfatti di questo risultato ma continuiamo a lavorare per cercare di migliorare la prestazione complessiva. In qualifica qualche progresso si &egrave; visto ma quello che &egrave; importante &egrave; che gli aggiornamenti che stiamo introducendo sembrano andare nella giusta direzione, soprattutto in ottica 2021. In questo senso, dovremmo avere altre novit&agrave; nella prossima gara di Portimao".  Race results#essereFerrari  #EifelGP pic.twitter.com/bmVnyf48On &mdash; Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) October 11, 2020          

Il team principal Ferrari ha commentato la gara sul N&uuml;rburgring che ha visto trionfare Hamilton e raggiungere il record di 91 vitorie di Michael Schumacher. Ad omaggiare il pilota Mercedes con un casco del pap&agrave; anche Mick Schumi, pilota della Ferrari Driver Academy

Gp Eifel, Binotto: "Non siamo stati all'altezza delle qualifiche"

        Tra un caff&egrave; a casa alle 11 e una tuta Racing Point alle 15 c'&egrave; la stessa differenza tra un 20esimo posto e una miracolosa 8 posizione. Nico Hulkenberg non pu&ograve; non essere per i tifosi della Formula 1 il pilota del giorno in questo Gp dell'Eifel. Sempre lui, l'uomo delle imprese che sembrano impossibili che per la seconda volta in questo Mondiale 2020 viene chiamato dalla "Mercedes Rosa" a sostituire non pi&ugrave; Perez ma Stroll questa volta. Niente coronavirus per il canadese per fortuna, che comunque si sottoporr&agrave; al tampone, ma una brutta costipazione che lo ha costretto al forfait. E Szafnauer ci ha messo un battito d'ali di una farfalla a richiamarlo in pista sabato mattina.&nbsp;  Hamilton come Schumi, non ci crede: "Ogni domenica vedevo Michael" Le gomme la chiave del successo Cos&igrave; Hulkenberg &egrave; salito sulla RP20 per le qualifiche del sabato, finendo ultimo sulla griglia di partenza. Impresa che ha poi completato oggi in gara, finendo il GP sul Nurburgring con l'ottavo tempo a + 20"9 da Hamilton e andando anche a punti. Straodinario, concreto e affidabile come sempre. Anche grazie a lui ora la Racing Point &egrave; al terzo gradino della classifica costruttori a quota 120 punti. "Sono molto contento di tutto, ad essere onesti - ha detto il finlandese dopo la gara in Germania-. La partenza non &egrave; stata eccezionale, come previsto, ma poi al primo giro sono riuscito a corerre due, tre buoni tratti. Mi sono concentrato solo su me stesso, cercando di trovare il buon ritmo per la macchina, soprattutto ho cercato di gestire le gomme che erano al limite a met&agrave; del primo stint. Ma sono riuscito a non stressare troppo gli pneumatici: &egrave; stata questa la chiave per un risultato di successo. Ovviamente &egrave; un ottavo posto totalmente inaspettato ma totalmente apprezzato e sono davvero felice per questo.&nbsp; Mi hanno detto via radio che ora la Racing Point &egrave; terza in campionato, il che &egrave; ovviamente fantastico per loro. La stagione non &egrave; finita, ma ovviamente qyello che abbiamo fatto oggi &egrave; fantastico e non era prevedibile visto che sono partito dalla 20esima posizione sulla girglia di aprtenza, quindi sono felice di aver potuto contribuire un po'. Quando torner&ograve; in pianta stabile in Formula 1? Nessuna fretta, mi sto guardando intorno. Le cose buone richiedono tempo".       

L'ottava posizione del pilota chiamato a sostituire Stroll malato, &egrave; un piccolo miracolo se consideriamo che fino a ieri mattina Nico stava sorseggiando un caff&egrave; a casa sua a Colonia. E i fan della Formula 1 lo hanno premiato&nbsp;

GP Eifel, Hulkenberg è il pilota del giorno:"Ritorno in F1? Le cose buone richiedono tempo"

        Secondo posto, 39&deg; podio in carriera e 8&deg; in questo Mondiale 2020. Stare ai ritmi di Hamilton &egrave; una faticaccia e un peso che Max Verstappen per&ograve; riesce a reggere molto bene. L'olandese della Red Bull anche al Gp dell'Eifel non ha commesso errori, anzi ha aprofittato dei problemi della Mercedes di Bottas, portandosi sul secondo gradino del podio a + 2"5 da Re Lewis. Hamilton come Schumi, non ci crede: "Ogni domenica vedevo Michael"  Safety Car in pista per troppo tempo &ldquo;Il passo era buono oggi, abbiamo cercato di fare la nostra corsa. E alla fine &egrave; stata una buona gara. Ho approfittato del ritiro di Bottas dalla gara, ma Lewis era troppo veloce, per&ograve; ho cercato di fare il giro veloce all'ultimo. Volevo vedere cosa accadeva e ci sono riuscito. Vale anche un punto in pi&ugrave; e sono contento. I miei team radio lamentosi contro la safety car? Beh s&igrave;, la pista era molto fredda e le gomme diventano molto fredde&nbsp; all'uscita dai box si raffreddavano tanto. Non capivo perch&eacute; la Safety rimaneva fuori cos&igrave; tanto. La pista era pulita. Capisco che ci volessero far ammucchiare tutti, ma &egrave; pericoloso con queste gomme cos&igrave; fredde. Per fortuna non &egrave; cambiato nulla, siamo rimasti secondi ed &egrave; questo il posto che ci meritiamo oggi&rdquo;. GP Eifel, Leclerc: "Qualifica solo un'illusione, oggi disastro soprattutto con le soft"         

L'olandese della Red Bull ha chiuso sul secondo gradino del podio il Gp sul N&uuml;rburgring: "Il posto &egrave; quello che ci meritiamo oggi"

Gp Eifel, Verstappen: "Lewis troppo veloce, ho 'approfittato' di Bottas"

        La sua risposta grintosa ad Hamilton al via aveva strappato un applauso a tutti, ma dopo qualche giro Valtteri Bottas ha commesso un errore che ha pregiudicato la sua corsa. Con una gomma spiattellata si &egrave; ritrovato costretto ad una sosta anticipata, e la mazzata sulle sue speranze &egrave; poi arrivata con una virtual safety car che ha permesso ad Hamilton e Verstappen di restare davanti con margine. A quel punto a Valtteri non restava che spingere, ma non ne ha avuta l'occasione: al giro numero 19, infatti, un problema sulla sua W11 lo ha costretto al ritiro. Hamilton non ci crede: "Ricordo quando la domenica guardavo Michael..." Valtteri non si sentiva battuto Con tanto amaro in bocca, Bottas ha descritto quello che ha provato: "Sono ovviamente molto deluso.&nbsp; Non avrei mollato questa vittoria tanto facilmente, l'ho dimostrato al via. Quando ho avuto il bloccaggio c'era un po' di pioggia lieve in alcune curve, soprattutto la prima. Sapevo che ci sarebbe stato da divertirsi, tutto era ancora in gioco, ma poi ho cominciato a perdere potenza al motore. Il danno era grande, cos&igrave; la squadra mi ha chiesto di fermarmi. Per il titolo mai dire mai, ma &egrave; chiaro che adesso &egrave; complicato". Con 69 punti di ritardo in classifica, non potrebbe essere altrimenti. Vettel: "Troppi rischi con l'Alfa, non c'era passo"        

Il finlandese nel dopo gara ha spiegato il suo errore, nel momento in cui ha inziato a piovere, dicendo che per lui la corsa era ancora aperta prima che il motore lo mettesse k.o.

GP Eifel, Bottas: "Il danno era grande, mi hanno chiesto di fermarmi"

        Lewis Hamilton come Michael Schumacher. Gusti personali a parte a favore di uno o dell'altro, i numeri dicono che adesso i due assi del volante sono pari nel numero di vittorie, a quota 91. Un qualcosa di incredibile per Lewis, che si ricorda di quando guardava correre il tedesco. GP Eifel, Leclerc: "La qualifica un'illusione, male soprattutto nel primo stint"  182 wins between two of the undisputed greatest F1 drivers of all time @LewisHamilton and Michael @schumacher: 9??1?? wins apiece #EifelGP  #F1 pic.twitter.com/vfcD3fsugP &mdash; Formula 1 (@F1) October 11, 2020     Lui, il fratello ed i videogiochi Ai microfoni di Sky Sport F1, Hamilton si &egrave; lasciato andare ai ricordi dell'infanzia: "Mi ricordo quando sul divano con mio fratello ogni domenica vedevamo Michael che andava in fuga. Vedevamo la partenza, la prima met&agrave; della gara e poi andavamo a giocare al piano di sopra con i videogiochi, ed io prendevo sempre Michael, era 'Grand Prix 3' o qualcosa del genere. Lui era un vero fenomeno, io avevo 13 o 14 anni, &egrave; pazzesco pensare che oggi ho fatto quello che ho fatto. Io sognavo di essere qui un giorno, ma neanche nei sogni pi&ugrave; folli potevo pensare di poter raggiungere il record di Michael. E' difficile per me descrivere quello che provo adesso, sono stanco per la gara ma ho anche un po' di mal di testa, perch&eacute; la mia mente va un po' da tutte le parti...". "Ho un enorme rispetto per Michael"        

L'inglese &egrave; emozionato per il record di vittorie, e ricorda quando con il fratello guardava le gare prima di passare ai videogiochi: "Ho anche un po' di mal di testa, perch&eacute; la mia mente va un po' da tutte le parti"

Hamilton come Schumi, non ci crede: "Ogni domenica vedevo Michael"

        Abiteboul sei pronto a farti un bel tatuaggio? Ebbene Ricciardo lo aveva avvertito prima di scommettere che lui sul podio ci sarebbe salito davvero prima di dire addio alla Renault. E il Gp dell'Eifel infatti ha confermato la bravura del pilota australiano, che ha chiuso col terzo posto la gara al N&uuml;rburgring. Un GP magistrale concluso a + 8"9 da Hamilton, tenendo sempre dietro quella furia di Perez con la sua velocissima Racing Point.&nbsp; La gioia e il sorriso di Daniel sono incontenibili, visto che la scuderia francese non era mai salita sul podio dal loro rientro in Formula 1 nel 2016. Un ultimo regalo che riesce a rendere meno amaro il ritiro di Ocon e il divorzio che vedr&agrave; la prossima stagione Ricciardo in McLaren. Con questo&nbsp;30&deg; podio in carriera poi eguaglia Juan Pablo Montoya&nbsp; al 34&deg; piazzamento di tutti i tempi. GP Eifel, Hamilton rende omaggio a Schumi: "Ho un enorme rispetto per Michael"  "Emozionato come se fosse il mio primo podio" Ma questo terzo gradino &egrave; anche quella ciliegina sulla torta sulle sue prestazioni in questo Mondiale imprevedibile, che dimostra quanto sia determinato e talentuoso il 31enne che non troppo tempo fa beveva champagne dalla sua scarpa in Red Bull: "E' passato parecchio tempo dall'ultimo podio e mi sento onestamente come se fosse di nuovo la prima volta. Sono passati due anni e mezzo circa, era il 2018 ed eravamo a Monaco. L&rsquo;emozione &egrave; come se fosse qualcosa di totalmente nuovo e fresco. Sono davvero felice vedere tutti del team godersi questo momento, abbiamo aspettato tanto tempo. Hanno svolto un lavoro incredibile sia in questo fine settimana sia in questa annata, per cui il risultato raggiunto &egrave; merito loro. Cyril e il tatuaggio? S&igrave;, &egrave; tutto vero, Abiteboul lo far&agrave;. Dovremo scegliere, magari avr&agrave; qualcosa a che vedere con me e con questo podio, visto che siamo qui in Germania. Magari sar&agrave; qualcosa con un piccolo tocco tradizionale tedesco. Questa sera ho un'ora e mezza di volo per tornare a casa e sar&ograve; da solo. Potr&ograve; pensare e avr&ograve; tempo per capire il disegno che ci faremo".  RIC: "Is that a podium boys? Is that a ****** podium?! Ha ha ha... persistence pays off!"#EifelGP  #F1 pic.twitter.com/7FNwW1RWmL &mdash; Formula 1 (@F1) October 11, 2020          

Il pilota Renault lo aveva promesso all'inizio del Mondiale 2020 e adesso ci &egrave; riuscito. Toccher&agrave; ad Abiteboul onorare la scommessa persa e tatuarsi quello che decider&agrave; l'australiano: "Ho un volo stasera, avr&ograve; un&rsquo;ora e mezza da solo per pensare a questa idea"

GP Eifel, Ricciardo: "Emozione come il primo podio! Abiteboul? Farà il tatuaggio"

Correre in casa non ha aiutato Sebastian Vettel, 11&deg; e fuori dai punti nella domenica del GP Eifel. Un&#39;altra corsa difficile per il tedesco, che ha rischiato pure di finire fuori nel corso del giro numero 11, quando in un tentativo di sorpasso su Giovinazzi in curva 1 ha perso momentaneamente la macchina.  Hamilton: &quot;Ho un enorme rispetto per Michael&quot;   Bene il via, male il resto  Il quattro volte campione del mondo a fine corsa ha detto: &quot;Credo che la partenza non sia stata male ed anche il primo giro, considerando che rispetto agli altri eravamo con le medie. Abbiamo perso una posizione su un&#39;Alfa e siamo rimasti bloccati, &egrave; stato molto difficile per noi. Ci siamo presi dei rischi, forse troppi, ed anche con la safety car &egrave; stato difficile rimontare, avevamo la possibilit&agrave; di tornare nei punti ma non ce l&#39;ho fatta. L&#39;errore in curva 1 con Giovinazzi? Riuscivo a guadagnare soltanto nell&#39;ultimissima parte del rettilineo, quando mi stavo avvicinando ho perso la macchina, non ho ben capito come, forse mi sono preso troppi rischi in quel momento. Difficile dire quanto ci abbiano aiutato gli aggiornamenti, credo che sia stato quanto ci aspettassimo, non abbiamo visto molto in pista, nel complesso abbiamo perso posizioni e non avevamo il passo che volevamo&quot;.  Mick Schumacher incorona Hamilton. FOTO  &nbsp; 

Il tedesco ha commentato l&#39;errore dell&#39;11&deg; giro, affermando che guadagnava solo a fine rettilineo e che complessivamente mancasse il passo

GP Eifel, Vettel: &quot;Troppi rischi con l&#39;Alfa, non c&#39;era il passo&quot;

        Charles Leclerc come sempre ci ha provato, ma in gara non &egrave; riuscito a replicare il fantastico 4&deg; posto del sabato. Colpa di una macchina che sul passo gara non pu&ograve; ancora competere per certi risultati, con il monegasco che ha portato a casa i 6 punti del 7&deg; posto. GP Eifel: cronaca e classifica finale L'illusione del sabato Il numero 16 ha raccontato cos&igrave; la sua domenica: "Abbiamo visto anche altre volte che con tanta benzina in macchina facciamo pi&ugrave; fatica, ed &egrave; quello che &egrave; successo oggi. Con le medie il passo era positivo, per&ograve; sulle morbide abbiamo avuto graining sin da subito, e su questo lato dopo &egrave; stato un disastro. La seconda parte di gara invece &egrave; stata abbastanza positiva. E' per questo che con la safety car non abbiamo voluto prendere il rischio di mettere le soft vista la fatica che ho fatto ad inizio gara, col senno di poi vuoi sempre cambiare delle cose per migliorare, ma oggi &egrave; stato il meglio che avremmo potuto fare. Il 4&deg; posto di ieri un'illusione? Possiamo dire di s&igrave;, ci aspettavamo un po' di pi&ugrave;, siamo andati male soprattutto nel primo stint, ancora una volta, nel secondo e nel terzo siamo andati meglio, anche il restart con le vecchie medie &egrave; andato meglio di quanto pensassi, e questo &egrave; positivo". Hamilton: "Ho un enorme rispetto per Michael"        

Il monegasco ha spiegato di aver sofferto tanto graining all'inizio e per questo ha preferito non montare nuovamente le gomme rosse con la safety car

GP Eifel, Leclerc: "Qualifica solo un'illusione, oggi disastro soprattutto con le soft"

I numeri sono numeri, per quanto importanti. Ma ricevere il casco di colui che hai appena battuto direttamente dalle mani di suo figlio deve aver avuto un valore speciale per Lewis Hamilton, che aggiudicandosi&nbsp;il GP Eifel&nbsp;al Nurburgring &egrave; riuscito ad eguagliare il record di 91 successi di Michael Schumacher. Un traguardo applaudito da tutti, con Hamilton che prima di salire sul podio continua a mangiarsi con gli occhi il casco tutto rosso del Kaiser, portandolo con s&eacute; sul podio.  Rivivi il GP Eifel   Sorpreso da Bottas  A fine corsa, un Lewis ha raccontato la sua domenica cominciata con il duello con Bottas al via: &quot;Ho fatto una bella partenza, ho affiancato Valtteri, per&ograve; poi ho avuto un po&#39; di sottosterzo. Ho provato a lasciargli un po&#39; di spazio per evitare l&#39;incidente, non lo vedevo perch&eacute; era sul mio lato cieco, io sono andato verso l&#39;esterno ma lui &egrave; riuscito a rientrare, non so come ci sia riuscito, ha fatto un lavoro fantastico. Complimenti a lui, sono rimasto colpito da quella manovra. Dopodich&eacute; io ho cercato di tenere duro, provando a gestire le gomme, perch&eacute; c&#39;era del graining e sapevo che ci sarebbero voluti un po&#39; di giri di gestione prima di tornare a spingere. Non &egrave; stata assolutamente una gara semplice, le Red Bull erano velocissime, in particolare Max &egrave; andato particolarmente bene qui. L&#39;unica opportunit&agrave; che ha avuto comunque &egrave; stata la ripartenza, ma io sono riuscito a creare un buon divario. Dal passo avuto alla fine abbiamo visto che abbiamo avuto un rivale serio nella Red Bull. Sono al settimo cielo per questa vittoria&quot;.  Mick dona il casco a Lewis. FOTO  Come Schumi  Poi &egrave; giunto il momento di parlare della vittoria numero 91, con il raggiungimento del record di Schumacher. Proprio in quel momento &egrave; arrivato Mick a donare all&#39;inglese il casco del padre, con un Lewis emozionato che ha detto mentre ammirava il dono: &quot;Per me &egrave; un onore enorme, grazie mille, apprezzo tantissimo questo gesto. Non so proprio cosa dire, quando cresci guardando qualcuno questi diventano tuoi idoli per ci&ograve; che fanno gara dopo gara, io ricordo quando giocavo con Michael ai videogiochi, dopo aver visto il suo dominio non pensavo che lo avrei&nbsp;nemmeno avvicinato, figuriamoci eguagliarlo. E&#39; un onore incredibile, mi sono reso conto di avercela fatta solo quando rientravo in pit-lane, devo tutto a questo team incredibile che continua a spingere alle mie spalle e che mi sta dando tutto, devo ringraziarli tantissimo. Ho un enorme rispetto per Michael&quot;. Ed il pubblico, sugli spalti, applaude, rendendo omaggio ad un campione.   RECORD EQUALLED!@LewisHamilton joins Michael Schumacher on 91 #F1 wins with victory at the Nurburgring pic.twitter.com/otypPxw6b8 &mdash; Formula 1 (@F1) October 11, 2020   

L&#39;inglese nel dopo gara ha raccontato la sua domenica, dal duello con Bottas al traguardo raggiunto, emozionandosi quando Mick gli ha donato il casco del padre

GP Eifel, Hamilton rende omaggio a Schumi: &quot;Ho un enorme rispetto per Michael&quot;

Al Nurburgring si fa la storia, perch&eacute; Lewis Hamilton vince per la 91&deg; volta in carriera eguagliando il record di successi di Michael Schumacher che resisteva dal 2006. Piazza d&#39;onore per Verstappen che chiude davanti ad uno straordinario Ricciardo. Ko Bottas, Ferrari al 7&deg; posto con Leclerc ed all&#39;11&deg; con Vettel.    Rivivi la gara giro per giro   9??1??  A record we could barely imagine would one day be matched.  Lewis Hamilton equals the legendary Michael Schumacher&#39;s win tally, earning a special prize from Michael&#39;s son, Mick #EifelGP #F1 pic.twitter.com/3B2SFE4JKe &mdash; Formula 1 (@F1) October 11, 2020     Super Bottas in avvio, ma poi sbaglia  Alla partenza gran duello tra le due Mercedes, con Hamilton che si butta all&#39;interno della prima curva accompagnando verso l&#39;esterno Bottas, il quale per&ograve; non ci sta e risponde subito grazie al favore di traiettoria in curva 2, mentre dietro di loro Verstappen resta terzo davanti a Lelcerc e Ricciardo, bravo a portarsi davanti ad Albon. Passate le fasi di partenza i pit-stop cominciano abbastanza in fretta, &egrave; proprio Albon il primo a fermarsi al settimo giro, con Leclerc che lo imita tre passaggi pi&ugrave; tardi a causa di un degrado molto alto sulla sua Ferrari. L&#39;altra Ferrari invece si esibisce in un mezzo testacoda, con Vettel che i curva 1 che rischia di tamponare Giovinazzi. La stessa curva &egrave; teatro di un lungo di Bottas che favorisce il recupero di Hamilton, il quale approfitta dell&#39;errore del compagno per prendersi il comando al giro numero 13.  Norris va ko ed entra la safety car  Per Bottas per&ograve; il peggio deve ancora venire, perch&eacute; scivolato in terza posizione causa virtual safety car (contatto alla prima curva tra Raikkonen e Russell, 10 secondi di penalit&agrave; per Kimi) che favorisce Hamilton ma anche Verstappen, che ruba la seconda piazza al finlandese, il quale per&ograve; al giro 19 &egrave; costretto ad abbandonare la compagnia causa guasto tecnico, presumibilmente all&#39;MGU-H. Poco dopo anche Ocon va ko, e mentre Hamilton con la media montata dopo la sosta allunga su Verstappen va in scena una bella lotta tra Ricciardo e Perez, con il messicano in recupero sulla Renault dopo aver ritardato moltissimo la sua sosta. Il tutto viene neutralizzato al giro numero 43, quando Norris, gi&agrave; da parecchio rallentato da noie al motore, parcheggia a bordo pista chiamando in causa la safety car. Quando la corsa viene congelata una classifica leggermente scombussolata dall&#39;intervento della macchina di sicurezza dice Hamilton, Verstappen, Ricciardo, Perez, Sainz, Leclerc, Grosjean, Gasly, Hulkenberg, Giovinazzi, Magnussen, Latifi, Vettel e Raikkonen.  La Renault torna sul podio!  Bandiera verde al termine della 49&deg; tornata, con Hamilton che non si fa sorprendere mantenendo la vetta ed allungando di nuovo, mentre Verstappen deve guardarsi da Ricciardo. Ci prova a recuperare posizioni anche Leclerc, che per&ograve; viene passato poco dopo da Gasly. Nessun altra particolare emozione in questa gara, con Vettel che dopo aver passato Latifi e Magnussen prova invano ad entrare in una zona punti che Giovinazzi difende con bravura. Applausi dunque a Lewis Hamilton, che vola verso la bandiera a scacchi del GP Eifel per prendersi la vittoria numero 91 della carriera, eguagliando il record di Michael Schumacher. Buon 2&deg; posto di Verstappen davanti ad un bravissimo Ricciardo, che riporta sul podio la Renault: i francesi non erano mai saliti sul podio dal loro rientro in F1 nel 2016. Niente da fare per Perez, buon 4&deg;, quindi Sainz, Gasly, Leclerc, Hulkenberg (applausi anche al tedesco, scattato ultimo dopo non aver girato nelle libere ed 8&deg; in gara), Grosjean e Giovinazzi.&nbsp; 

Bottas prima si difende, poi sbaglia e quindi va ko per un guasto, mentre Hamilton vola verso il 91&deg; successo della carriera davanti a Verstappen e ad un bravissimo Ricciardo, che riporta la Renault sul podio

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