Con due italiani in prima fila, Antonio Fuoco e Kevin Ceccon, il minimo cui sperare era di vedere un azzurro sul podio. Non &egrave; stato cos&igrave;. La vittoria nella seconda gara GP3 di Montmel&ograve; &egrave; andata a Marvin Kirchhofer del team ART che ha passato Fuoco dopo poche curve in quanto il pilota del Ferrari Driver Academy &egrave; andato largo. Fuoco &egrave; poi stato superato all&rsquo;11&deg; giro da Jimmy Eriksson, autore di una manovra coraggiosa, quindi all&rsquo;ultimo giro &egrave; stato beffatto da Jann Mardenborough mentre si difendeva da Emil Bernstorff.  Fuoco ha cos&igrave; concluso quarto mentre Ceccon, partito male e transitato quinto al 1&deg; giro, ha visto il traguardo in sesta posizione. Luca Ghiotto invece, scattato settimo ha chiuso ottavo dietro al vincitore di gara 1, Esteban Ocon che &egrave; il leader del campionato con 29 punti davanti a Kirchhofer con 27 e Ghiotto a quota 23. Kirchhofer ha sempre occupato la prima posizione in totale solitudine. Eriksson, dopo il sorpasso a Fuoco, non ha spinto per andarlo a prendere conservando gli pneumatici. Nessun ritiro, tutti i 24 piloti al via hanno concluso la corsa, un piccolo record per la categoria.  Massimo Costa  

In gara-2 a Barcellona finiscono inoltre 6&deg; Ceccon e 8&deg; Ghiotto

GP3: vince Kirchhofer, Fuoco appena fuori podio

Rosberg riesce a spezzare la serie "non positiva" e dopo la pole conquista anche la vittoria nel GP di Spagna. Che la partenza fosse decisiva lo si &egrave; dimostrato con quella poco brillante di Hamilton, restato cos&igrave; per gran parte della gara dietro a Vettel. Ma poi la maggior velocit&agrave; della Mercedes &egrave; comunque saltata fuori alla distanza, e nonostante gli incroci di strategie alla fine Hamilton &egrave; arrivato 2&deg; davanti a Vettel. Invece Raikkonen ha dovuto subire una frustrazione paragonabile a quella di Vettel in Bahrain: nonostante fosse nettamente pi&ugrave; veloce, non &egrave; riuscito ad avere ragione della Williams di Bottas, giungendo cos&igrave; 5&deg;. Massa sesto &egrave; l'ultimo ad essere arrivato a pieni giri, seguito da Ricciardo, Grosjean, Sainz e Kvyat.  Per gli ultimi due si aspettava un responso dalla direzione gara sul contatto gomma-gomma alla staccata di inizio ultimo giro, che ha anche causato l'allargamento dello spagnolo nella zona di fuga, risolto per&ograve; con la decisione di non procedere. &Egrave; una delle prime volte da lungo tempo che non vengono adottate penalit&agrave; fra gara e prove, in un GP. Meglio cos&igrave;. Ritirati invece Alonso per avaria ai freni e Maldonado con il supporto destro dell'ala posteriore spezzato. Ora l'appuntamento con la pista passa al circuito cittadino di Montecarlo, fra due settimane. Ricordando che trovate qui tutti i risultati e le classifiche mondiali.   La cronaca "live" Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Partenza alle ore 14 per il GP di Spagna, quinta prova del Mondiale F1 2015, che si disputer&agrave; per 66 giri del tracciato di 4.655 metri del circuito di Montmel&ograve;. Tutti seguiti dalla nostra consueta cronaca diretta qui sul web e in parallelo su Twitter, sul nostro canale dedicato @autosprintLIVE.  Ricordando che potete trovare qui tutte le caratteristiche della pista e della gara, evidenziamo comunque gi&agrave; ora la presenza di due zone di apertura dell'ala mobile (il rettilineo di partenza e quello fra le curve 9 e 10) e l'utilizzo delle mescole pi&ugrave; dure nella gamma di pneumatici messi a disposizione da Pirelli, cio&egrave; la medium bianca e la hard arancione. Le indicazioni dei tecnici relativamente alle "strategie gommistiche" non sono univoche: teoricamente risulterebbe un poco pi&ugrave; veloce la tattica su tre soste, ma questa potrebbe essere condizionata dalle situazioni di traffico. Quindi potrebbe risultare pi&ugrave; produttiva, e comunque abbastanza fattibile stando al degrado verificato nelle prove, la strategia su due soste. In entrambi i casi, si suggerisce di adottare la mescola pi&ugrave; morbida per tutti i primi stint, e quella hard solo nell'ultimo, giusto nei 16 o 11 giri finali a seconda del caso. Dunque anche l'avere o meno un set in pi&ugrave; di medie nuove a disposizione, potrebbe fare una certa differenza. Fra i primi, sono i piloti Mercedes e Ferrari, oltre a Bottas, ad aver salvaguardato un treno di medie nuove nelle qualifiche.  Trovate qui tutti i riscontri cronometrici delle prove e le classifiche di campionato, e qui le nostre precedenti cronache di libere1, libere2, libere3 e qualifiche.  Maurizio Voltini  

La cronaca della gara di Barcellona con podio completato da Hamilton e Vettel davanti a Bottas e Raikkonen

GP F1 Spagna: vince Rosberg

Anche in Spagna come in Bahrain, la tattica relativa alle gomme ha giocato un ruolo decisivo nella "feature race" della GP2 Series. Ma il risultato finale &egrave; stato anche stavolta quello della vittoria di Stoffel Vandoorne, riuscito nel finale a resistere quel tanto che basta al ritorno di Mitch Evans e Alexander Rossi, che stavano risalendo grazie alle gomme pi&ugrave; morbide.  Le temperature elevate hanno mandato presto in crisi i primi che erano partiti con le soft, vale a dire Alex Lynn e Pierre Gasly oltre al poleman Vandoorne che era riuscito a resistere all'attacco al via di Lynn. Attacco sventato di cui approfitta Gasly per salire secondo. Una volta effettuati i loro cambi gomme tra il 6&deg; e il 7&deg; giro, il comando &egrave; passato a Evans seguito da Rossi, Rio Haryanto e Marciello, partiti con le gomme pi&ugrave; dure. Dopo di che Vandoorne &egrave; stato bravo a gestire i sorpassi dei piloti pi&ugrave; lenti, perch&eacute; anche se con gomme pi&ugrave; fresche non poteva contare sull'aiuto del DRS, inibito a tutti per problemi di attivazione.  Ma quando &egrave; toccato il cambio gomme anche ai leader della gara, fra il 26&deg; e 27&deg; giro sui 37 totali, Vandoorne ha raccolto quanto seminato fino a quel momento ritrovandosi in testa. Scivolato 3&deg; per un pit-stop non molto veloce, Evans &egrave; riuscito a togliere il 2&deg; posto a Rossi al penultimo giro, senza per&ograve; riuscire a sferrare l'attacco anche a Vandoorne dal quale &egrave; arrivato staccato di meno di 2 secondi. Alle loro spalle Haryanto, Lynn e quindi Raffaele Marciello, rimontato fino al 6&deg; posto finale.  Con questi risultati, Vandoorne conferma la sua leadership in campionato davanti a Haryanto e Rossi, mentre Marciello sale 10&deg;.  Maurizio Voltini    

A Barcellona precede Evans e Rossi in una gara-1 decisa dalle tattiche gomme. Marciello 6&deg;

GP2: Vandoorne continua

Vittoria di Esteban Ocon nella prima gara stagionale della GP3 a Montmel&ograve;. Il francese del team ART &egrave; partito dalla seconda piazzola dello schieramento, battuto in qualifica da uno splendido Luca Ghiotto, prendendo subito il comando ai danni del vicentino della Trident. Ocon ha subito spinto forte arrivando ad avere un vantaggio di 4&rdquo; dopo 8 giri. Il campione FIA F.3 2014 non ha avuto incertezze al restart da una situazione di safety-car, entrata per incidente tra Ralph Boschung e Sebastian Morris, riallungando su Ghiotto. Il consumo degli pneumatici ha poi fatto soffrire Ghiotto che nel finale ha dovuto difendersi dall&rsquo;attacco di Emil Bernstorff, terzo sotto la bandiera a scacchi.  Per Ghiotto un inizio di stagione notevole considerando il primo tempo nel turno libero, la pole e la seconda piazza finale in gara 1. Malissimo in qualifica, Kevin Ceccon e Antonio Fuoco hanno dato vita a una spettacolare rimonta. Ceccon al 1&deg; giro era 18&deg;, Fuoco 22&deg;. Gestendo al meglio il degrado delle gomme, i due italiani si sono fatti spazio a spallate nei giri finali e a suon di clamorosi sorpassi hanno rispettivamente concluso al 7&deg; e all&rsquo;8&deg; posto, il ch&eacute; significa che per gara 2 Ceccon e Fuoco partiranno dalla prima fila grazie alla griglia invertita che premia i primi otto (ribaltati) della corsa del sabato.  Massimo Costa

Pole e 2&deg; posto per l'ottimo Ghiotto e grandi recuperi per Ceccon e Fuoco, alla fine 7&deg; e 8&deg; a Montmel&ograve;

GP3: la prima a Ocon

La possibilit&agrave; di ottenere la quinta pole position consecutiva di quest'anno &egrave; stata tolta a Lewis Hamilton dal suo compagno di squadra per meno di 3 decimi. Un distacco comunque inusuale fra i due che rivela la presenza di altri problemi, come spiega lo stesso Hamilton: &laquo;&Egrave; stato tutto abbastanza difficile oggi. Ho fatto del mio meglio, ma non ero abbastanza veloce e Nico ha fatto un ottimo lavoro. Penso che sia stato un po' pi&ugrave; a suo agio con il bilanciamento di quanto sia stato per me finora in questo weekend. La parte posteriore &egrave; stata parecchio sotto-rotante (Hamilton usa proprio il termine "under-rotating"; ndr), intendo che mi ha dato sovrasterzo e scarsa trazione, cos&igrave; ho perso un sacco di tempo nel settore centrale&raquo;.   A parte questi problemi, Hamilton non si affligge per la posizione di partenza: &laquo;Alla fine, il secondo posto non &egrave; cos&igrave; male. Naturalmente, essere in pole rende la vita un po' pi&ugrave; facile, ma non significa che non si pu&ograve; vincere da altri posti in griglia. In generale, la parte esterna dello schieramento &egrave; pi&ugrave; pulita qui, per cui di solito &egrave; possibile ottenere una buona partenza da l&igrave;. Le principali opportunit&agrave; di guadagnare posti saranno all'inizio e al pit-stop, perch&eacute; &egrave; difficile superare, ma dar&ograve; il meglio di me, come sempre. Ogni gara che fai, la corri pensando al campionato e io proseguir&ograve; allo stesso modo come faccio sempre. Pu&ograve; non essere stato il pi&ugrave; grande weekend finora, ma non &egrave; ancora finita: &egrave; domani che conta&raquo;.  Maurizio Voltini La fotogallery della F1 in Spagna 

Prima pole mancata dell'anno e problemi di assetto in qualifica, ma Lewis non si affligge pi&ugrave; di tanto

Hamilton: si pu&ograve; vincere anche da 2&deg;

da Barcellona (Spagna): Roberto Chinchero  La mazzata &egrave; arrivata, ed anche pesante. La botta &egrave; stata inflitta dalle due Mercedes di Nico Rosberg e Lewis Hamilton al termine delle qualifiche disputate oggi a Montmel&ograve;, uniche vetture a potersi permettere il lusso di infrangere il &ldquo;muro&rdquo; del minuto e venticinque secondi. Ma le sorprese ci sono state. Prima tra tutte quella del nome del poleman, che non &egrave; quello di Lewis Hamilton, ed &egrave; la prima volta che accade nel 2015. A scalzare il campione del mondo &egrave; stato un Nico Rosberg riapparso quello di dodici mesi fa, ed anche questo &egrave; un verdetto che non era scontato alla vigilia del weekend spagnolo. Il tedesco &egrave; arrivato a Montmel&ograve; senza pretattica: &laquo;Faccio la pole e magari vinco anche&raquo;, aveva detto gioved&igrave; nelle interviste pre-weekend. Finora &egrave; stato di parola. 0&rdquo;267 il margine inflitto ad Hamilton, ma non &egrave; questo il punto.  Rosberg tra prove libere e qualifiche ha sempre dato l&rsquo;impressione di avere qualcosa in pi&ugrave;, di pennellare meglio il terzo settore del Circuit de Catalunya, un toboga tecnico che esalta al massimo anche le qualit&agrave; della W06-Hybrid. La gara (ed i punti) sono in palio domani, quindi Hamilton ha ancora davanti ampie autostrade per provare a raddrizzare un weekend che lo ha visto un po&rsquo; sottotono. Ci sar&agrave; tensione al via, almeno fino a quando le monoposto non sfileranno dopo la curva &ldquo;3&rdquo;. Poi, forse, nel box Mercedes si rilasseranno un po&rsquo;. Perch&eacute; il Campione del Mondo non &egrave; certo uno che si tira indietro correndo con il pallottoliere in chiave classifica, e sa bene che una grossa delle sue chance per puntare a vincere sar&agrave; allo spegnersi del semaforo.  La Ferrari, al termine di una giornata di comparazioni, &egrave; arrivata alla conclusione che il pacchetto tecnico portato in pista dovrebbe essere migliore delle soluzioni utilizzate nelle prime quattro gare del campionato. Sebastian Vettel ha tenuto lo scettro di &ldquo;primo degli altri&rdquo;, con un terzo posto tutto sommato positivo, se non fosse per il margine dal tandem grigio: 0&rdquo;777. &ldquo;Seb&rdquo; ha tenuto a bada Bottas, buon quinto davanti all&rsquo;eroe di giornata Carlos Sainz, mentre Raikkonen non &egrave; andato oltre la settima posizione. Giornata &ldquo;no&rdquo; per il finlandese, che tra l&rsquo;altro si &egrave; ritrovato un pneumatico posteriore bruciato da una termocoperta prima dell&rsquo;inizio della Q3. Per questo motivo domani Kimi avr&agrave; un set nuovo di gomme medie, come Rosberg, Hamilton, Vettel e Bottas.  Ottimi i riscontri arrivati dalla Toro Rosso, con una terza fila tutta &ldquo;made in Faenza&rdquo; grazie anche alla sesta posizione di Max Verstappen. Pensate che il diciassettenne olandese sia soddisfatto? No, almeno fino a quando non sar&agrave; davanti al compagno di squadra. Buon segno per il team, nel cui box si respira aria molto differente rispetto ai colleghi di colori della Red Bull. Il &ldquo;toro&rdquo; italiano va meglio, e rompe di meno. Nel team che meno di due anni fa andava a champagne, oggi si fa fatica a far girare la macchina con regolarit&agrave;. L&rsquo;ottavo ed il decimo posto di Kvyat e Ricciardo sono la fotografia di quello a cui oggi pu&ograve; ambire la squadra.

Il pilota tedesco si regala un giorno da protagonista ed ipoteca il successo nel GP di domani. Vettel si conferma il "primo degli altri"

Analisi qualifiche: la rinascita di Nico

La speranza per il GP di Spagna era che almeno una Ferrari potesse qualificarsi in prima fila, ma il 3&deg; tempo di Vettel &egrave; comunque una buona posizione di partenza. Piuttosto sconcerta un po' che il gap con le Mercedes sia risultato di 8 decimi, decisamente inaspettato pur considerando che tutti gli altri sono a pi&ugrave; di 1 secondo e che la prestazione di Raikkonen &egrave; stata condizionata da altri problemi. Ma &egrave; proprio Sebastian Vettel a dare un'altra chiave di lettura, quella delle mescole dure portate dalla Pirelli, nella sua dichiarazione dopo le qualifiche.  &laquo;Non &egrave; il massimo partire dietro a Nico e Lewis - esordisce Vettel - ma penso che il risultato di oggi sia tutto ci&ograve; cui potevamo aspirare, quindi non posso che essere soddisfatto della mia qualifica. Il week end e&#768; stato un po&rsquo; piu&#768; complicato rispetto agli ultimi per quanto riguarda il bilanciamento e la sensazione di guida. Aspettiamo di vedere come andra&#768; la gara domani: abbiamo migliorato la vettura, ma le condizioni della pista non ci hanno aiutato particolarmente. Ci sono forti folate di vento che spostano la macchina in tutte le direzioni. Per quanto riguarda le gomme, forse la mescola e&#768; un po&rsquo; troppo dura e quindi non riescono a lavorare al meglio del loro potenziale. Sembra che la Mercedes faccia meno fatica e per questo il divario con loro sembra maggiore rispetto al solito. Penso che comunque domani saremo in condizione di metterli sotto pressione: la gara e&#768; lunga e con una buona strategia spero potremo star loro vicini, considerando che ho conservato un set di gomme nuove, come loro del resto. Noi possiamo sicuramente migliorare, come anche le condizioni della pista e questo potrebbe renderci piu&#768; forti: faremo comunque del nostro meglio, come sempre&raquo;.  A una domanda diretta, in conferenza post-qualifiche, se quel divario l'avesse deluso, Vettel ha risposto: &laquo;Deluso &egrave; la parola sbagliata: anche se avremmo preferito essere pi&ugrave; vicini, abbiamo confermato che dietro di loro ci siamo noi. E dovremmo comunque essere abbastanza in forma per la gara. Certo, loro hanno fatto un buon lavoro e sono veloci - lo erano stati anche nei test invernali - ma domani dovremmo essere meno distanti. Nelle ultime gare lo siamo stati. Vedremo. Ma non credo potr&agrave; succedere come in Malesia: &egrave; un tracciato completamente differente e le gomme non stanno lavorando allo stesso modo&raquo;. La fotogallery della F1 in Spagna 

Sarebbe quello il motivo che ha condizionato pi&ugrave; di tutti la prestazione delle Ferrari - o favorito quella delle Mercedes - nelle prove

Mescole troppo dure secondo Vettel

da Barcellona (Spagna): Alberto Sabbatini  C'&egrave; un doppio mistero attorno alla deludente prestazione di Raikkonen in qualifica che ha fruttato soltanto il settimo tempo al finlandese. Quello della termocoperta difettosa che ha rovinato una gomma e quello della monetina che avrebbe condizionato la scelta aerodinamica. Ma cerchiamo di spiegare con ordine.  Kimi ha platealmente sbagliato l'ultimo tentativo nella Q3 con l'unico treno di gomme medie nuove che aveva a disposizione per l'assalto alla seconda fila. Come al solito, rispetto a Vettel, Raikkonen, aveva usato il primo treno di gomme pi&ugrave; morbide gi&agrave; in Q1 mentre le Mercedes e Vettel si erano qualificati con le dure. Poi, dopo un buon tempo in Q2 di 1'26&rdquo;016, Kimi sperava di scendere in Q3 attorno a 1'25&rdquo; per ottenere la seconda fila che era il massimo per la Ferrari di oggi. Come ha fatto Vettel che ha centrato l'obiettivo in 1'25&rdquo;458.  Invece nel giro decisivo Raikkonen &egrave; apparso subito lento: nel primo intermedio aveva perso gi&agrave; quasi mezzo secondo. E alla fine non &egrave; andato oltre 1'26&rdquo;414, addirittura il settimo tempo, staccato di 1&rdquo;8 dalla pole e di un secondo netto dal compagno. E surclassato pure da Bottas, Sainz e Verstappen. Cos'era successo? Lui ha spiegato cos&igrave;: &laquo;C&rsquo;era poco grip ed &egrave; venuto fuori un cattivo giro. In Q2 ero andato abbastanza bene, in Q3 &egrave; venuto fuori un brutto giro. Non ho capito bene cosa sia successo, mi dicono c'entrasse una termocoperta difettosa&raquo;.  Purtroppo &egrave; esattamente cos&igrave;. Una delle termocoperte, o dei dispositivi elettrici che le alimentano per mantenere le gomme attorno agli 80 gradi prima di montarle sulle auto, &egrave; andata in tilt e ha bruciato una gomma posteriore sinistra. Non "bruciata" per modo di dire: &egrave; andata letteralmente a fuoco! Un guasto pi&ugrave; unico che raro, imputabile solo alla sfortuna. Raikkonen si &egrave; trovato cos&igrave; con un solo set disponibile in Q3, quello "extra". Cos&igrave; ha prima montato il set usato in Q1 e solo al secondo ingresso quello nuovo; ma un po' per nervosismo un po' perch&eacute; la pista &egrave; peggiorata sul finire, il suo giro ne ha risentito fin dalle primissime curve condannandolo alla quarta fila. In ogni caso il set compromesso sar&agrave; di nuovo disponibile per la gara, in quanto la Pirelli reintegrer&agrave; il pneumatico danneggiato con uno nuovo.  Ma l'episodio pi&ugrave; chiacchierato nel sabato che l'ha coinvolto &egrave; quello della monetina. Sabato prima delle qualifiche si era sparsa la voce che la Ferrari avesse tirato a sorte, addirittura con una monetina, quale pilota dovesse usare il package aerodinamico nuovo e chi quello vecchio. La voce &egrave; stata riferita anche da Sky Sport F1 HD in diretta tv. Teoria suggestiva. Peccato non fosse vero. Nessuno ha imposto a Kimi di scegliere l'aerodinamica vecchia invece della nuova.  Kimi in conferenza nel dopo prove ha ammesso: &laquo;Ho scelto io di usare sabato l'aerodinamica vecchia assieme al team perch&eacute; non ero sicuro della prestazione del package nuovo dopo le prove di venerd&igrave;. Sapevo che avrei corso un rischio. Poi dopo le libere 3 di sabato mattina ho confermato la scelta perch&eacute; quando scegli una strada tecnica non puoi tornare indietro, ci sarebbe stato un sacco di lavoro da fare&raquo;.  Cos&igrave; cade la tesi coreografica ma fasulla del sorteggio con la monetina che il team avrebbe fatto per imporre a uno dei due piloti la vecchia configurazione. Perch&eacute; mai poi fare qualcosa del genere visto che c'erano pezzi nuovi per entrambi? Un sorteggio si fa solo quando c&rsquo;&egrave; un unico pezzo nuovo e entrambi lo vogliono, ma in questo caso c'erano due pacchetti aerodinamici nuovi per entrambi e ognuno liberamente ha preferito quale usare. Diciamo che alla Ferrari faceva comodo che ciascuno scegliesse un assetto diverso per potere avere un confronto. E Kimi, che fin dal venerd&igrave; non era convinto delle novit&agrave; perch&eacute; la macchina con l'assetto nuovo scivolava da tutte le parti, dopo averci ragionato insieme alla squadra, ha optato per la vecchia configurazione (pance, fondo, estrattore) tenendo soltanto l'ala nuova.  Purtroppo l'azzardo non &egrave; servito. E per via del problema alla gomma di Kimi del Q3 definitivo (oltre a quello delle batterie in FP3) non c'&egrave; nemmeno un riscontro vero tra le due configurazioni aerodinamiche. Rimane solo quel tempo della Q2, con Kimi pi&ugrave; veloce di un decimo di Vettel. Ma non &egrave; abbastanza per avere una conferma definitiva sulla bont&agrave; o meno dell'aerodinamica. L'unica cosa certa &egrave; che la Mercedes in Spagna ha otto decimi al giro di vantaggio in assetto da qualifica. La fotogallery della F1 in Spagna 

Chiariti i problemi gomma di Raikkonen, oltre alle scelte (volute e non imposte) in fatto di aerodinamica e nelle qualifiche

Raikkonen, la monetina e la termocoperta

Nelle prove libere Nico Rosberg era riuscito a sopravanzare due volte Hamilton, ma ovviamente il momento decisivo era pi&ugrave; quello alla fine delle qualifiche. Ma stavolta anche qui &egrave; stato ineccepibile, conquistando la pole position del GP di Spagna per 0,267 secondi sul compagno di squadra, che non &egrave; poco considerato quanto la lotta fra i due sia ravvicinata solitamente. Tuttavia il tedesco sa bene che questo &egrave; (letteralmente) solo il punto di partenza per la gara di domani. E per quanto qui sia importante partire davanti per via della difficolt&agrave; in sorpasso, anche le statistiche (che danno vincente 8 volte sulle ultime 10 chi parte dalla pole) valgono fino ad un certo punto.  &laquo;Oggi &egrave; stata una buona giornata di lavoro per me - "a good day in the office" dice testualmente Rosberg dopo le qualifiche - perch&eacute; le condizioni erano davvero difficili. Ma con il team abbiamo fissato un buon set-up e tutto si &egrave; messo a posto di conseguenza. Mi sono sentito davvero a posto con la macchina e sono stato in grado di migliorare sessione dopo sessione. Adesso spero di avere una buona partenza e di poter controllare la gara da l&igrave;. Non vedo l'ora che arrivi la corsa di domani: &egrave; stato un inizio positivo, ma &egrave; sempre la gara che conta davvero&hellip;&raquo;.  Toto Wolff conferma: &laquo;&Egrave; stato un giro davvero brillante quello che ha permesso a Nico di ottenere la sua prima pole della stagione. Dimostra come le cose possono cambiare rapidamente in Formula 1. Molte persone facevano domande sul fatto che potesse riprendersi o che avesse perso il suo slancio, ma devono ricordare che questi ragazzi sono duri, resistenti e non cos&igrave; dipendenti dagli alti e bassi nei risultati come la gente pensa. Questo fine settimana Nico &egrave; rimasto concentrato, ha fatto quello che doveva e ha ottenuto una grande pole position. Per&ograve; Lewis ha sofferto di sovrasterzo nell'equilibrio della macchina, e cos&igrave; &egrave; difficile trovare il limite su questo circuito. Ma &egrave; comunque 2&deg; per cui potr&agrave; fare una buona gara domani. Abbiamo un vantaggio di mezzo secondo, ma credo che in gara il gap sar&agrave; pi&ugrave; ridotto: fa molto caldo e dovremo gestire le gomme con attenzione, per trovare il giusto equilibrio fra durata e velocit&agrave;. Mi aspetto una domenica pomeriggio piuttosto interessante&raquo;.  Maurizio Voltini La fotogallery della F1 in Spagna 

Sar&agrave; fondamentale su una pista notoriamente difficile per i sorpassi. E Wolff si preoccupa che il vantaggio possa calare in gara

Rosberg: ora serve una buona partenza

Doveva essere il "momento della verit&agrave;" quello a Barcellona per Rosberg, e al momento giusto ha conquistato la pole position per il GP F1 di Spagna, relegando Hamilton a 0"267. Vettel riesce a mantenere la terza posizione a 0"777 di distacco, con Bottas che gli si affianca in seconda fila per&ograve; staccato di 1 secondo. Ottima terza fila per le Toro Rosso, con il 5&deg; tempo di Sainz che lo lancia ulteriormente nella considerazione dei tifosi spagnoli a precedere Verstappen, pur se entrambi a 1"4 e 1"5 dal vertice. Fra errori e problemi tecnici oggettivi, Raikkonen non &egrave; andato pi&ugrave; in l&agrave; del 7&deg; tempo con un ritardo di 1"7; lo affianca in quarta fila Kvyat (-1"9) con la top ten chiusa da Massa e Ricciardo entrambi a 2 secondi.  Per la gara e la continuazione della nostra cronaca diretta, diamo ora appuntamento alle ore 14 di domani, ricordando che potete trovare qui tutti i riscontri delle prove oltre alle classifiche di campionato.   La cronaca "live" Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Partenza alle ore 14 per le qualifiche che decideranno lo schieramento di partenza del GP di Spagna, quinta prova del Mondiale F1 2015. Sempre con la nostra cronaca diretta in parallelo fra web e Twitter (@autosprintLIVE) per vedere chi si aggiudicher&agrave; una pole position molto importante. Infatti, statisticamente, nelle ultime dieci edizioni del GP spagnolo, solo in due occasioni non ha vinto chi partiva dal palo.  Ricordiamo che le gomme messe a disposizione dalla Pirelli in questa gara sono quelle a mescola medium bianca e hard arancio, nonch&eacute; la presenza di due punti di attivazione del DRS: il rettilineo di partenza e quello in discesa fra la curva 9 "Campsa" e la 10 "Caixa". In ogni caso abbiamo spiegato dettagliatamente qui le caratteristiche del tracciato di Montmel&ograve; (4.655 metri) mentre potete trovare qui tutti i tempi delle prove e le classifiche; qui invece le nostre precedenti cronache/commento alle libere1, libere2 e libere3.  Maurizio Voltini   La fotogallery del venerd&igrave; 

La cronaca delle qualifiche con la prima fila Mercedes. Bene Vettel 3&deg;, male Raikkonen 7&deg;. Toro Rosso ok, entrambe in terza fila

Qualifiche F1 Spagna: pole a Rosberg

Mossa coraggiosa ma anche inevitabile, quella Ferrari nella terza sessione di prove libere a Barcellona: dopo il "caos" di ieri dovuto alla variabilit&agrave; delle condizioni di pista, che non permetteva di capire bene l'efficacia delle novit&agrave; tecniche, stamattina &egrave; stato mandato in pista Raikkonen con la SF-15T nella configurazione precedente, mentre Vettel aveva quella nuova. Questo per ottenere dei riscontri diretti e concreti. Con le gomme hard, Raikkonen &egrave; risultato pi&ugrave; veloce di Vettel per 5 decimi, ma con quelle medie (le pi&ugrave; morbide disponibili) &egrave; stato invece pi&ugrave; lento di 8 decimi. Per&ograve; in questa seconda occasione Kimi &egrave; stato mandato in pista per errore con le batterie dell'ERS impostate male (qualcuno dice addirittura scariche): uno sbaglio che ha compromesso la prestazione, ma in modo facilmente quantificabile dagli ingegneri Ferrari, ai quali adesso spetter&agrave; il compito di decidere alla svelta - prima delle qualifiche alle ore 14 - quale configurazione adottare per la gara.  Dal punto di vista puramente cronometrico, la sessione ha visto svettare Rosberg per 0"156 su Vettel e 0"201 su Hamilton, che &egrave; pure finito in testacoda alla fine della curva 3 riuscendo per&ograve; a evitare di sbattere contro il "muro Alonso". Staccato di oltre 6 decimi Bottas precede in quarta posizione Raikkonen (per i problemi spiegati) con Ricciardo 6&deg; ora che non ha avuto i problemi di ieri. Massa, Verstappen, Kvyat e Sainz completano la top ten.   La cronaca "live" Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]> Introduzione Parte alle ore 11 l'ultima ora di prove libere in preparazione alle qualifiche e al GP di Spagna F1, sempre accompagnata dalla nostra cronaca diretta in parallelo fra web e Twitter (@autosprintLIVE).  Un turno che per molti rappresenter&agrave; l'ultima occasione di verificare gli aggiornamenti tecnici che ieri, per via delle condizioni altalenanti della pista, non &egrave; sempre stato possibile testare in modo adeguato. Vedremo dunque chi sar&agrave; riuscito a ottenere il meglio dai propri pacchetti di novit&agrave; tecniche, spesso anche piuttosto numerose, in modo da poterle sfruttare al massimo nelle successive qualifiche. Per le quali, se vi saranno nuovamente condizioni variabili di vento, temperatura, fondo e aderenza come successo ieri, potrebbe anche verificarsi qualche sorpresa...  Qui la cronaca delle libere1 e delle libere2 di venerd&igrave;.  Maurizio Voltini   La fotogallery del venerd&igrave; 

La cronaca delle libere3 vede la prima Ferrari fra Rosberg e Hamilton, seconda per 15 centesimi. Raikkonen 5&deg; dietro a Bottas

Prove F1 Spagna: Vettel si insinua

La nuova livrea non fa certo andare pi&ugrave; veloci, ma nella ricerca dell'obbiettivo prefissato di rientrare stabilmente fra i primi 10, la McLaren-Honda oggi ha fatto un centro. Quasi pieno, perch&eacute; solo un "colpo di coda" di Daniil Kvyat risalito 5&deg; quando gli altri erano gi&agrave; impegnati nei long run, ha fatto scivolare Fernando Alonso appena fuori dalla top ten. Ma resta comunque il 7&deg; tempo di Jenson Button al termine di una giornata in cui sulla MP4-30 sono state provate diverse configurazioni.  Le novit&agrave; non hanno infatti riguardato un solo settore, ma un po' tutto fra aerodinamica, meccanica generale e power unit. Tuttavia, per loro come per tutti gli altri, le bizzarre condizioni della pista oggi, fra quelle ambientali e relative a un fondo scivoloso che rendevano difficile anche un adeguato sfruttamento delle gomme, complicheranno un po' il lavoro di analisi. Per gli ingegneri sar&agrave; impegnativo - "dovranno grattarsi la testa questa sera", viene detto testualmente - riuscire a capire cosa esattamente ha funzionato fra le novit&agrave; provate e cosa no.  Nel complesso comunque i miglioramenti ci sono stati e giustificano un certo ottimismo dei piloti. &laquo;La macchina che ho guidato oggi e quella dei test di febbraio - ha infatti affermato Jenson Button - non sono nemmeno paragonabili. Come il giorno e la notte. Tanto che non posso pi&ugrave; fare l'ultima curva in pieno per via della potenza in pi&ugrave;. Ci sar&agrave; da lavorare per capire bene ci&ograve; che &egrave; successo oggi, per esempio come mai andavamo meglio sulle hard al mattino rispetto al pomeriggio. Ma abbiamo raccolto molti dati, provando fra l'altro tre diverse ali anteriori: ora si tratta di studiare il tutto&raquo;.  &laquo;Con tutte queste modifiche - aggiunge Fernando Alonso - oggi &egrave; sembrato pi&ugrave; un test day che non un venerd&igrave; di gara. Ma va bene cos&igrave;, non abbiamo avuto problemi tecnici e abbiamo fatto parecchi passi avanti, nonostante un testacoda mentre mi stavo divertendo in un giro di rientro. Ma sono sicuro che domani saremo ancor pi&ugrave; vicini agli altri, una volta selezionate le parti migliori&raquo;.  L'impegno nel testare nuove componenti &egrave; confermato da Eric Boullier: &laquo;Oggi avevamo pianificato un programma di prove molto aggressivo, con molte cose da sperimentare e analizzare, e siamo contenti di averlo completato. &Egrave; ancora presto per valutare i singoli incrementi sulla velocit&agrave;, ma abbiamo avuto effetti positivi in tutte le aree. Anche Fernando e Jenson ci hanno dato riscontri positivi, e ora si tratta di assemblare il pacchetto migliore per ottenere il massimo domani e domenica. Ma l'importante &egrave; che continuiamo ad andare avanti&raquo;.  Infine Yasuhisa Arai, da parte Honda, parla anche di sviluppi nella gestione elettronica: &laquo;Durante le pause abbiamo implementato differenti software per testare la guidabilit&agrave; dell'apparato propulsivo, spingendo ancor di pi&ugrave; su questo aspetto nel pomeriggio. Le cose stanno procedendo molto meglio di quanto abbiano fatto nelle prime quattro gare, per cui siamo soddisfatti del lavoro di oggi e continueremo a fare del nostro meglio&raquo;.  Maurizio Voltini La fotogallery del venerd&igrave; 

Button nella top10 e Alonso quasi. Ma ora i tecnici dovranno impegnarsi per capirne tutti i singoli motivi, a causa della pista particolare

McLaren: a Barcellona va molto meglio

da Barcellona (Spagna): Alberto Sabbatini  La giornata di prove libere a Barcellona, invece che chiarire le idee, le ha confuse. I tempi del venerd&igrave; sono stati sensibilmente pi&ugrave; alti - anche di quattro secondi &ndash; di quelli segnati nei test invernali di fine febbraio. Pensate che all'epoca Rosberg aveva fatto 1'22&rdquo;792 (anche se con le gomme soft) e stavolta con la mescola media (bianca) Hamilton &egrave; stato l'unico ad andare sotto 1'27&rdquo; in 1'26&rdquo;852. Ugualmente lenta la Ferrari: Vettel &egrave; rimasto a 4 decimi dalle Mercedes, facendo 1'27&rdquo;260 (sempre con le bianche). Anche stavolta il confronto con i test &egrave; negativo: a febbraio aveva fatto 1'23&rdquo;469, in quel caso con le supersoft. Tolti circa 1/1,5 secondi di mescola, il confronto &egrave; comunque negativo di circa tre secondi.  Come mai? Tutti i piloti si sono lamentati del vento e di un asfalto oltremodo scivoloso, che man mano che passava la giornata &egrave; andato peggiorando. Questo ha impedito a moltissime squadre di collaudare con attenzione gli aggiornamenti che un po' tutti hanno portato a questa prima gara europea. La Ferrari &egrave; quella che ne ha risentito di pi&ugrave;: la SF15-T in questa corsa aveva un pacchetto di novit&agrave; molto consistente, con un nuovo scivolo, un nuovo fondo, differenti ali e fiancate sagomate in modo diverso. Si parla anche di un software con alcune modifiche alla gestione motore. Pure Mercedes aveva diverse piccole novit&agrave; alla W06, come la Red Bull che ha montato il nuovo muso col naso &ldquo;corto&rdquo;.  Ma alla resa dei conti nessuno ci ha capito molto. N&eacute; Vettel n&eacute; Raikkonen dopo una cinquantina di giri e tre ore di prove possono dire con certezza se la macchina modificata vada meglio o peggio. Normalmente quando si introduce una modifica aerodinamica importante (e qui la Ferrari ne ha tre: pance, ali, fondo/scivolo) la macchina si sbilancia e naturalmente ci vuole un po' di tempo per trovare il set up giusto. Ma quando le condizioni della pista cambiano, l'asfalto scivola e si rivela senza grip, allora i piloti non riescono a sistemare gli assetti. &Egrave; quello che &egrave; successo al Montmel&ograve;: Vettel e Raikkonen, soprattutto Kimi, si sono ritrovati una SF15-T scivolosa e ballerina che non seguiva perfettamente le traiettorie. Problema non di pezzi nuovi non efficaci, ma di asfalto senza aderenza, visto che tutti i piloti si sono lamentati dello stesso problema. La Ferrari ha chiesto ai suoi piloti di girare pi&ugrave; a lungo possibile per raccogliere pi&ugrave; impressioni, ma a un certo punto Raikkonen &egrave; sbottato via radio con fastidio dicendo al suo ingegnere: &ldquo;Per me non serve a niente andare avanti cos&igrave;, se proprio volete insisto, ma &egrave; inutile!&rdquo;  Vettel &egrave; stato pi&ugrave; &ldquo;educato&rdquo; spiegando che &ldquo;quando si scivola cos&igrave; tanto, non si riesce a tirare fuori il potenziale della macchina. Per cui &egrave; inutile giudicare il nuovo pacchetto. Bisogner&agrave; provare ancora in condizioni migliori&rdquo;. Si spera possa riuscirci sabato mattina nella terza sessione di libere rima di simulare la qualifica. Per cui solo domani le Ferrari cercheranno di vedere quale pu&ograve; essere il reale gap dalle Mercedes. E capire se i 4 decimi di oggi dalle Mercedes sono un distacco reale o pu&ograve; diminuire in prospettiva. Ma intanto il tedesco &egrave; fiducioso: per lui i componenti nuovi non hanno nulla di sbagliato.  Negativa invece la situazione Red Bull e Toro Rosso, che al di l&agrave; delle buone prestazioni di Kvyat (5&deg; tempo in FP2 a 1 secondo dalle Mercedes) e di Verstappen (6&deg; tempo a 1&rdquo;1 dal migliore) teme moltissimo la fragilit&agrave; congenita dei motori Renault. Oggi Ricciardo ha dovuto montare il quarto propulsore e Verstappen ha fatto lo stesso, Kvyat l'ha gi&agrave; usato all'ultimo Gp e Sainz &egrave; gi&agrave; alla terza power unit Renault. Il regolamento dice che i motori stagionali sono quattro a testa, lo Strategy Group ha definitivamente respinto l'idea della Ferrari di salire a cinque motori e cos&igrave; Ricciardo e Verstappen in teoria dovranno finire la stagione con... il motore montato qui a Barcellona! Ovviamente &egrave; impossibile e presto arriveranno le penalit&agrave; per aver utilizzato un ulteriore propulsore. La fotogallery del venerd&igrave; 

Le difficili condizioni della pista non permettono di valutare correttamente le novit&agrave; tecniche, per le quali si attende una situazione migliore

Analisi venerd&igrave;: serve una controprova

Dopo le strane prove di oggi che a Barcellona hanno visto le monoposto pi&ugrave; lente al pomeriggio nonostante adottassero le gomme pi&ugrave; morbide, nemmeno Sebastian Vettel si sottrae al commentare le condizioni che hanno reso possibile questa apparente incongruenza, oltre all'effetto su un giudizio realistico sulle novit&agrave; tecniche: &laquo;&Egrave; ovvio che la medium e&#768; la gomma piu&#768; veloce qui, ma oggi la pista era un po&rsquo; scivolosa per tutti. L&rsquo;aderenza si direbbe bassa, il che non e&#768; niente di speciale, ci siamo passati tante volte in questi anni. Quando si arriva qui dai test invernali la pista, d&rsquo;estate, di solito e&#768; molto piu&#768; lenta. Avere altre vetture sull&rsquo;asfalto aiuta e penso che tutti oggi abbiano percorso numerosi giri: domenica la situazione migliorera&#768; di certo, ma le condizioni generali restano le stesse. Ho sentito che il giorno della gara dovrebbe fare piu&#768; fresco e forse anche questo aiutera&#768;. Possiamo ancora migliorare la macchina, ma il divario con Mercedes rimane. Oggi non ho fatto un giro perfetto, ma credo che in queste condizioni sia difficile per tutti riuscirci. Sul giro singolo, la differenza fra le due mescole di pneumatici e&#768; notevole, sulla distanza il divario di prestazione si riduce. Ma quando si scivola cosi&#768; tanto non si riesce a tirar fuori tutto il potenziale delle gomme e oggi appunto la pista era molto scivolosa per tutti. Quindi non mi sembra giusto giudicare oggi come vanno i pezzi nuovi: la cosa veramente importante e&#768; che non hanno nulla di sbagliato&raquo;. La fotogallery del venerd&igrave; 

Il tedesco non fa un dramma della particolare situazione delle prove del venerd&igrave;, pur analizzandone le conseguenze

Vettel: difficolt&agrave;, ma nulla di speciale

In questa gara in Spagna si &egrave; assistito ad un ritorno delle "dichiarazioni storiche" di Kimi Raikkonen, quello in versione "Iceman" e vincente, peraltro. Cos&igrave; dopo quelle di ieri in risposta a certe domande, oggi c'&egrave; stato un "team radio" significativo: &laquo;Davvero volete che continui a fare giri su giri? Perch&eacute; non capisco a cosa serva..."&raquo;. Il fatto &egrave; che il finlandese &egrave; rimasto piuttosto infastidito sia dalle condizioni anomale del tracciato, sia dal mutato bilanciamento della SF-15F rispetto a come gli piaceva, dopo le modifiche apportate per questo appuntamento. Novit&agrave; che indubbiamente vanno ancora verificate e messe a punto.  Kimi lo ribadisce cos&igrave;: &laquo;Oggi e&#768; stata una giornata piuttosto strana: i tempi sul giro non erano male, ma non sono del tutto soddisfatto del comportamento della vettura. Non so se la causa fosse il vento o piuttosto le condizioni della pista, sta di fatto che ho avuto difficolta&#768; per tutto il giorno. Non abbiamo visto niente di sbagliato negli sviluppi che abbiamo portato qui; ho solo la sensazione che tutto non sia completamente a posto, come se la vettura scivolasse. Credo ci sia molto da fare per migliorare e stasera esamineremo piu&#768; nel dettaglio cosa fare nel resto del weekend&raquo;. La fotogallery del venerd&igrave; 

Il finlandese non &egrave; rimasto del tutto soddisfatto delle novit&agrave; tecniche, ancora da bilanciare come piace a lui

Raikkonen e i giri "inutili"

I risultati odierni di Nico Rosberg sono quelli che danno la cifra della situazione variabile di pista a Barcellona nel corso della giornata: miglior tempo al mattino con le gomme hard, al pomeriggio non ha fatto meglio con quelle medie (quindi pi&ugrave; morbide) facendosi sopravanzare da Hamilton e Vettel, anche per via di una marcia che non &egrave; entrata nella scalata della prima staccata in fondo al rettilineo; ma del resto il suo crono nelle prime libere &egrave; restato incredibilmente il pi&ugrave; veloce del giorno.  Cos&igrave; dopo i "convenevoli" su come sia bello tornare a correre in Europa e su questa pista, Rosberg affronta pi&ugrave; direttamente come &egrave; andata nelle prove: &laquo;Ho lavorato molto sul passo gara nel pomeriggio e sono rimasto contento dei miei long run, nei quali ci &egrave; parso di essere pi&ugrave; veloci rispetto alle Ferrari. Sul giro singolo ho ancora un po' di lavoro da fare per trovare maggior velocit&agrave;, per cui lavorer&ograve; duramente con la squadra stasera per scoprire dove posso migliorare. Piuttosto, in pista &egrave; stata una giornata un po' difficile per tutti, credo. Le condizioni erano davvero strane e il circuito decisamente scarso. Non so davvero perch&eacute;, ma speriamo che sia pi&ugrave; prevedibile in occasione di qualifiche e gara&raquo;.  Maurizio Voltini La fotogallery del venerd&igrave;  

Pure il tedesco sottolinea come la pista sia risultata piuttosto imprevedibile oggi 

Rosberg: ok il passo, non il giro singolo

Non si poteva credere che avrebbe accettato di restare secondo come successo nella prima sessione di prove a Barcellona, in cui aveva lamentato qualche problema di assetto, e cos&igrave; in quella pomeridiana Lewis Hamilton si &egrave; rifatto riportandosi davanti a tutti. Ma con un tempo solo di poco inferiore e meno veloce del compagno di squadra rispetto al mattino: infatti anche per lui i giri non sono stati molto lineari e spiega quali sono stati i vari elementi che hanno reso un po' caotica questa sessione, in termini di "lettura" delle prestazioni e del comportamento delle monoposto.  &laquo;&Egrave; stata una giornata abbastanza decente - attacca Hamilton - in cui ho lavorato soprattutto sulla messa a punto, cercando l'equilibrio un po' per volta. &Egrave; per&ograve; difficile fare un paragone attendibile fra le due sessioni, perch&eacute; le condizioni di pista e il vento sono cambiati. In particolare proprio il vento &egrave; stato piuttosto forte oggi, e variabile nel corso di ogni giro. La macchina &egrave; stata influenzata da tutto questo e in pi&ugrave; &egrave; stato anche abbastanza caldo nel pomeriggio, per cui credo che anche le temperature abbiano avuto effetto nei tempi sul giro. La priorit&agrave; &egrave; stata quella di capire il comportamento delle gomme e il loro consumo perch&eacute;, alla fin fine, la gara resta la parte pi&ugrave; importante del weekend. Non abbiamo ancora analizzato bene i tempi, ma il nostro passo sembrava abbastanza forte&raquo;.  Che la sessione sia stata abbastanza anomala, lo conferma Toto Wollf che sottolinea: &laquo;Anche se buona per noi, con uno dei nostri piloti davanti in entrambe le sessioni, &egrave; stata una giornata abbastanza insolita in pista. Si poteva vedere che tutti i piloti erano in difficolt&agrave;, e anche abbastanza emozionanti da vedere. Tutti e due i nostri ragazzi si sono lamentati della mancanza di grip e sono sicuro che sia stato pi&ugrave; o meno cos&igrave; per tutte le squadre. La seconda sessione &egrave; stata piuttosto strana, con dei divari inusuali fra i vari team, e abbiamo trovato che la nostra macchina fosse migliore con le gomme pi&ugrave; dure, con quel caldo. Come l'anno scorso, siamo stati particolarmente forti nel terzo settore, per il quale serve che tu mantenga le gomme in buono stato nel resto del giro, e questo &egrave; un segnale incoraggiante. Ora ci aspetta un sacco di lavoro per analizzare tutti questi dati, stasera, a fare le scelte giuste per domani e domenica&raquo;.  Maurizio Voltini La fotogallery del venerd&igrave; 

La sessione pomeridiana influenzata dal vento e altri fattori anche per il pi&ugrave; veloce del pomeriggio

Anche Hamilton un po' confuso oggi

Sessione un po' criptica nel pomeriggio del venerd&igrave; a Montmel&ograve;: i piloti si sono lamentati parecchio della tenuta, per cui la situazione potrebbe cambiare nelle prossime fasi, anche in dipendenza della temperatura ambientale. Intanto Hamilton ha ripreso la testa della lista dei giri veloci, complice un inconveniente in scalata per Rosberg che ha permesso anche a Vettel di sopravanzarlo: i due sono a 0"764 e 0"408 rispettivamente. A 0"928 &egrave; quarto Raikkonen, seguito da Kvyat (-1"091) che stavolta &egrave; riuscito a porre la Red Bull davanti alle Toro Rosso, in particolare quella di Verstappen 6&deg; (-1"165).  Button riesce a portare la McLaren-Honda fra i primi 10, 7&deg; a 1"642 per soli 31 millesimi davanti a Bottas, mentre Sainz e Massa completano la top ten entrambi staccati di circa 1"8, come Alonso 11&deg;. Il prossimo appuntamento con la pista e con la nostra cronaca diretta sar&agrave; a questo punto quello con la terza sessione di prove libere, domattina alle ore 11, ricordando che trovate qui tutte le classifiche e i tempi delle prove. La cronaca "live" ore 15.30 - Ricciardo riesce ad entrare proprio negli ultimi 5 minuti disponibili, ottenendo finalmente il suo primo crono in 1'28"098, 13&deg; tempo. Mentre Grosjean fa un breve fuoripista alla curva 10 e Hulkenberg alla 1, imitati da Stevens alla curva 5. E la sessione si conclude con le Mercedes e le Ferrari che si alternano nelle prime due file virtuali, seguite da Kvyat.  ore 15.25 - Nonostante la gomma pi&ugrave; stressata sia l'anteriore sinistra, ci&ograve; di cui si lamentano sempre pi&ugrave; i piloti in questa fase &egrave; che manchi trazione e che questa vada oltretutto a calare ulteriormente col passare dei giri.  ore 15.20 - L'ultima perla via radio di Raikkonen: &laquo;Volete che vada avanti e faccia giri su giri, ma non capisco cosa ci porti...&raquo;.  ore 15.15 - Sia Vettel che Raikkonen sono passati alle Pirelli hard, e sembra siano pi&ugrave; efficaci con queste ultime che non con quelle pi&ugrave; morbide disponibili. Per&ograve; anche Raikkonen si lamenta via radio della scarsa tenuta, e al coro si aggiunge Button.  ore 15.10 - La Ferrari stavolta pare girare piuttosto alta, a 1 secondo dalle Mercedes, e Vettel fa anche un lungo alla curva prima della chicane finale. Ma Hamilton subisce anche un innalzamento improvviso dei tempi e rientra ai box  ore 15.05 - Nonostante l'accumularsi dei giri, la pista non &egrave; ancora in condizioni ottimali: anche Hulkenberg si lamenta che il grip della sua Force India &egrave; piuttosto scarso.  ore 15.00 - Sembra che il pi&ugrave; rapido nei long run sia Rosberg, di qualcosa come 4 decimi/giro meglio rispetto a Hamilton.  ore 14.55 - A questo punto sono passati un po' tutti alle prove sulla distanza, per cui difficilmente vedremo variazioni nella lista dei giri pi&ugrave; veloci. A parte Kvyat che sale 5&deg; staccato di 1"1.  ore 14.50 - Con gli ultimi miglioramenti, entrambe le McLaren-Honda sono nella top ten: Button 6&deg; a 1"6 dal vertice e Alonso 10&deg; a 1"8.  ore 14.45 - Questa a seguire &egrave; la situazione cronometrica a met&agrave; di questa seconda sessione.    ore 14.40 - Quando anche le Mercedes passano alle gomme pi&ugrave; morbide, a Rosberg il cambio rifiuta una marcia in scalata alla staccata della prima curva e non riesce a superare Vettel, mentre Hamilton segna 1'26"852 e cos&igrave; passa davanti a tutti per 0"408. Anche nel pomeriggio, come in mattinata, &egrave; Ricciardo a non avere ancora un crono: si cerca di sistemare la vettura per fargli fare qualche giro prima di fine sessione.  ore 14.30 - Le Ferrari sono le prime a utilizzare le Pirelli medie bianche, cio&egrave; quelle pi&ugrave; morbide, cos&igrave; Vettel supera tutti con il tempo di 1'27"260, mentre Raikkonen gli si accoda per 0"5.  ore 14.20 - Raikkonen fa in tempo a salire 3&deg; dietro a Vettel di 23 millesimi, poi Hamilton a superare tutti con 1'27"826, che la sessione viene interrotta con la bandiera rossa: a Grosjean esplode la parte posteriore della carrozzeria e i commissari devono liberare dai detriti il rettilineo di partenza.    ore 14.10 - Inizialmente abbiamo Vettel con il miglior tempo, ma Rosberg lo scavalca di 1 solo centesimo. Segue Verstappen a 6 decimi.  ore 14.00 - Quando il semaforo passa al verde, &egrave; il solo Ericsson che a fine pitlane si prepara per una prova di start e quindi entra in pista. Introduzione  &Egrave; alle ore 14 che inizia la seconda sessione di prove libere in preparazione al GP F1 di Spagna. Ricordiamo che potete trovare qui la cronaca della prima sessione e che continueremo la nostra diretta anche in questo turno, sia qui sul web che sul canale Twitter dedicato alle cronache, cio&egrave; @autosprintLIVE.  In questa fase assisteremo come di consueto alle simulazioni di gara e di qualifica con le due mescole messe a disposizione dalla Pirelli (medium bianca e hard arancio) e dunque potremo avere un quadro pi&ugrave; realistico sull'efficacia dei vari pacchetti evolutivi apportati dalle varie squadre alle proprie monoposto. Non ci resta dunque che assistere direttamente a quello che succeder&agrave; in questa sessione.  Maurizio Voltini  Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]>   La prima fotogallery da Barcellona 

La cronaca delle libere2 vede per&ograve; alternarsi Hamilton, Vettel, Rosberg e Raikkonen davanti a Kvyat. Ancora problemi per Ricciardo

Prove F1 Spagna: sempre Mercedes e Ferrari

Prove soprattutto di verifiche tecniche dei "pacchetti" evolutivi portati in pista, queste del venerd&igrave; mattina a Barcellona, e non troppo "tirate" come dimostrano anche i sensibili distacchi fra le varie monoposto e il fatto che, come sempre, siano state usate solo le Pirelli di mescola pi&ugrave; dura (le hard). Nondimeno alla fine troviamo davanti sempre le Mercedes con le Ferrari appena dietro, precisamente con Rosberg, Hamilton, Vettel e Raikkonen nell'ordine. Ancora una volta buona prestazione per le Toro Rosso, con Sainz 5&deg; e Verstappen 6&deg; subito davanti a Kvyat 7&deg;, mentre Ricciardo &egrave; solo 9&deg;. Pochissimi giri per&ograve; per problemi tecnici per entrambe le Red Bull, con Massa insinuatosi fra loro. La top ten &egrave; chiusa da Nasr, ma da rilevare che dietro a Hulkenberg 11&deg; troviamo le tre "riserve" che sono scese in pista giusto in questo turno, con Marciello, Palmer e Wolff nell'ordine dal 12&deg; al 14&deg; posto, subito davanti alle due McLaren.    A seguire la lista cronometrica completa, che ricordiamo potete trovare anche qui, mentre il prossimo appuntamento con la pista di Montmel&ograve; &egrave; con la seconda sessione di prove libere alle ore 14, sempre accompagnate dalla nostra cronaca diretta.    ore 11.30 - Tutti rientrano in pista in massa per gli ultimi minuti disponibili, compreso Ricciardo che ottiene i suoi primi giri completi della sessione, salendo infine al 9&deg; posto. Proprio sul finire Alonso &egrave; autore di un testacoda appena prima dell'ultima chicane. E la sessione si conclude con questa situazione: 1&deg; Rosberg seguito da Hamilton, Vettel, Raikkonen, Sainz, Verstappen, Kvyat, Massa, Ricciardo e Nasr. 12&deg; tempo per Marciello con la Sauber.  ore 11.20 - L'ultima novit&agrave; riguarda il sensibile miglioramento di Susie Wolff, che sale al 10&deg; posto con un tempo a 2"9 da Rosberg.  ore 11.10 - Tutti hanno usato solo le gomme pi&ugrave; dure finora, le Pirelli hard a banda arancione. Pochi piloti in pista ultimemente, senza modifiche significative alla lista dei giri veloci.  ore 11.00 - Primo a scendere sotto 1'27", Hamilton sale al vertice con il tempo di 1'26"898, con Rosberg che lo va a seguire di 0"145. Vettel non migliora e gli si accoda Sainz prima che Raikkonen riprenda il 4&deg; posto con il tempo di 1'27"832.  ore 10.50 - Tornano in pista ancora per prime le Manor-Marussia, seguite da Alonso e Hulkenberg.  ore 10.40 - Negli ultimi minuti sono stati tutti fermi ai box, quindi non ci sono particolari novit&agrave;... I commissari stanno ripulendo la pista dagli effetti di alcune escursioni oltre i cordoli, mentre i piloti discutono con gli ingegneri sugli effetti delle ultime novit&agrave; tecniche.  ore 10.30 - Al termine della mezz'ora concessa per il primo set di gomme "bonus" e dopo vari numeri in pista favoriti dal fondo ancora sporco e dai pneumatici hard, la situazione vede davanti le Mercedes di Rosberg e Hamilton separate da 176 millesimi, seguite dalle Ferrari di Vettel e Raikkonen a 0"8 e 1"5, quindi Sainz, Verstappen, Nasr, Massa, Kvyat e Marciello.  ore 10.20 - Ai tempi delle Mercedes si aggiungono quelli di Maldonado, che sale 2&deg; con 1'31"162, e della Wolff quarta con 1'33"029. Pi&ugrave; staccate le Marussia.  ore 10.10 - "Installation lap" per tutti, qualcuno come le Lotus e le McLaren ne fa 2, ma le Mercedes proseguono e ottengono i primi giri completi: Rosberg in 1'31"039 e Hamilton in 1'31"205. In particolare si nota che il tedesco sta gi&agrave; forzando, commettendo un paio di errori; inoltre la sua macchina striscia parecchio per terra anche in rettilineo.  ore 10.00 - Partono le prove a Montmel&ograve;. Primi in pista Maldonado e Vettel. In questa prima sessione avremo anche Raffaele Marciello, Susie Wolff e Jolyon Palmer a sostituire Ericsson, Bottas e Grosjean. Introduzione Partono alle ore 10 le prime prove libere in preparazione al GP di Spagna, quinta prova del Mondiale F1 2015. Prove che seguiremo con la nostra cronaca diretta sia qui sul web che su Twitter, tramite il nostro consueto canale dedicato @autosprintLIVE.  Abbiamo gi&agrave; dato qui una descrizione del tracciato e delle sue caratteristiche (qui invece gli orari televisivi) per cui in questa sede ricordiamo innanzitutto che le gomme Pirelli messe a disposizione per questa gara sono quelle a mescole medium bianca e hard arancio. Piuttosto, l'appuntamento spagnolo &egrave; quello che vede quasi tutte le squadre portare consistenti aggiornamenti tecnici per le proprie vetture, di tipo "per migliorare le prestazioni delle macchine" per dirla alla Raikkonen... Battute a parte (ma &egrave; realmente quello che Kimi ha risposto a una specifica domanda!) molte di queste novit&agrave; saranno dei veri e propri "pacchetti" aerodinamici, componenti che tradizionalmente vengono verificati subito nel primo turno di prove. Dunque potremo vedere in pista molte novit&agrave; esteriori, pi&ugrave; o meno marginali, sebbene per le squadre si tratter&agrave; soprattutto di una verifica tecnica: controllare cio&egrave; se il comportamento reale in pista corrisponde alle aspettative teoriche delle simulazioni. Per le prestazioni finali, invece, sar&agrave; probabilmente pi&ugrave; attendibile la seconda sessione del pomeriggio (alle ore 14).  Maurizio Voltini  Tweet di @autosprintLIVE// <![CDATA[ !function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+"://platform.twitter.com/widgets.js";fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document,"script","twitter-wjs"); // ]]>   La prima fotogallery da Barcellona 

La cronaca delle libere1 a Montmel&ograve; vede ancora la prima fila virtuale a Rosberg e Hamilton seguiti in seconda da Vettel e Raikkonen

Prove F1 Spagna: Mercedes poi Ferrari

Il "circo" della F1 torna in Europa per la prima volta quest'anno, con l'appuntamento della quinta gara 2015 sulla pista di Barcellona. Un tracciato che &egrave; gi&agrave; stato teatro dei test prestagionali e che &egrave; gi&agrave; ben conosciuto da squadre e piloti, ma che non per questo rappresenter&agrave; una sfida meno impegnativa. Infatti i 4.655 metri del Circuit de Barcelona-Catalunya presentano 16 curve tutt'altro che banali: solo due punti sono davvero lenti (sotto i 100 km/h di percorrenza) e gli altri medio-veloci premiano sia il pilotaggio che l'efficienza aerodinamica e pure la forza motrice. Non a caso si dice che chi va forte qui vada forte dappertutto.  Tuttavia non risulta agevole superare, nemmeno quando si va sensibilmente pi&ugrave; forte di chi sta davanti. Nonostante vi siano curve che di per s&eacute; invitano al sorpasso in staccata, come la prima esse, la 4 Repoil o la 10 Caixa (ma pure l'ultima chicane), queste sono tutte precedute da curve che "spezzano il ritmo" perch&eacute; stando in scia si perde carico aerodinamico e quindi aderenza e velocit&agrave;, specie all'avantreno. E non sempre la pur considerevole lunghezza del rettilineo principale, di ben 1.050 metri, consente di recuperare quanto si perde nella percorrenza della curva 16 New Holland. Questo pur con il DRS, utilizzabile anche nel rettilineo in discesa fra le curve 9 Campsa e 10 Caixa.  Questa instabilit&agrave; indotta in scia pu&ograve; oltretutto aggravare i problemi di consumo pneumatici: a Montmel&ograve; &egrave; infatti presente l'asfalto fra i pi&ugrave; abrasivi, fattore che assieme alla velocit&agrave; delle curve e all'elevato carico alare porta molto stress sul battistrada. In particolare a soffrire di pi&ugrave; &egrave; la gomma anteriore sinistra, per via della conformazione di certe curve come non solo la 16, ma anche la 9 e soprattutto la 3, dove si sta a lungo a pieno gas con lo sterzo girato. Per tali motivi, in questa occasione la Pirelli ha portato le due mescole pi&ugrave; dure, ovvero la medium bianca e la hard arancione, e la loro gestione sar&agrave; fondamentale in una gara in cui ci si aspettano due pit-stop, in genere.  Proprio per via del ritorno in Europa e delle tre settimane intercorse dall'ultimo GP, quello in Bahrain, un altro motivo di interesse della gara a Montmel&ograve; sar&agrave; relativo agli sviluppi tecnici che verranno apportati alle monoposto sulla base dei riscontri delle quattro gare precedenti. Un fattore che induce contemporaneamente ottimismo e preoccupazione negli ingegneri, perch&eacute; sebbene sappiano di poter essere pi&ugrave; veloci che in precedenza, c'&egrave; sempre il timore che gli altri abbiano migliorato ancor di pi&ugrave;&hellip; Nondimeno, sappiamo che in Ferrari sono molto fiduciosi nel "pacchetto" preparato per questo GP, pur coscienti che in Mercedes e Williams non sono stati certo a guardare n&eacute; a riposare.  Ma come sempre sar&agrave; la pista a svelare se e come saranno variate le forze in campo, anche per gli altri team alle loro spalle, e lo vedremo gi&agrave; nelle prove che si svolgeranno con gli orari che pubblichiamo a seguire. Questi invece gli orari dei collegamenti televisivi.  Maurizio Voltini   

Ecco quali sono le peculiarit&agrave; della pista di Barcellona, una delle pi&ugrave; esigenti del Mondiale F1

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