        Ha disputato 178 rally nel WRC, ma il pi&ugrave; difficile per S&eacute;bastien Ogier &egrave; stato sicuramente l'ultimo, il Montecarlo 2024. Perch&eacute; lo ha disputato a pochi giorni dalla scomparsa di una persona cara, suo zio, la persona che gli ha trasmesso la passione per le corse e che gli ha regalato il suo primo kart.  Ogier, lacrime rivelatrici A Montecarlo, per l'inizio della nuova stagione del Mondiale Rally, l'otto volte Campione del Mondo si &egrave; presentato emotivamente segnato dal lutto in famiglia vissuto pochi giorni prima. Nonostante ci&ograve; ha voluto essere professionale, rispettare gli impegni e correre un grande rally che lo ha visto 2&deg; nella classifica generale, dopo la seconda posizione al termine della giornata di sabato, la terza nella giornata a parte di domenica e ancora secondo nella power stage. Le emozioni per&ograve; sono state forti gi&agrave; durante il rally, come le lacrime dopo la quinta prova speciale: Ogier ha rimandato le spiegazioni a fine evento, per provare a restare concentrato sulla gara.  ? "First of all, it's been a nice battle with @thierryneuville. Well done to him, he has been really fast this weekend. For me it's been a tough week. It was hard to say goodbye on Monday to a person who was very important to me, who basically launched me in motorsport and&hellip; pic.twitter.com/WorjJFMpgl &mdash; S&eacute;bastien Ogier (@SebOgier) January 28, 2024    Ogier: "&Egrave; stata dura" Terminato il rally, il francese ha reso nota la scomparsa di suo zio sui propri canali social, aggiungendo ai microfoni di Canal+: "Luned&igrave; scorso ho dovuto dire addio ad una persona molto importante per me, che di fatto mi ha praticamente introdotto nel motorsport (regalandogli il suo primo kart, come specificato sui social dallo stesso pilota, ndr). Avevo il dubbio se partecipare o meno, ma ho voluto rimanere professionale e rispettare gli impegni. Mia moglie mi ha detto che era strano vedermi cos&igrave;, perch&eacute; di solito gestisco abbastanza bene le mie emozioni, ma questa volta &egrave; stato davvero molto difficile. Posso essere orgoglioso del mio fine settimana, ho fatto il possibile. All'inizio non &egrave; stato facile per molte ragioni, ma sono felice che siamo riusciti a rimanere in lotta per tutto il weekend". WRC, Neuville vince il Rally di Montecarlo       

Il Campione francese si &egrave; affacciato al Rally di Montecarlo emotivamente molto scosso dalla scomparsa dello zio, la persona che gli aveva trasmesso la passione per le corse regalandogli il suo primo kart

Ogier, 2° dopo la scomparsa dello zio: "È stata davvero dura"

        Il Wrc 2023 si &egrave; aperto con la vittoria al rally di Montecarlo da parte di Sebastien Ogier. Per il francese si tratta del nono successo nel Principato, nuovo record assoluto: staccato Sebastien Loeb, otto volte vincitore a Monaco. E chiss&agrave; che tra i due non possa esserci, in futuro, una nuova sfida proprio a Montecarlo. Sui social &egrave; andato in scena un simpatico siparietto tra i due, che assommano 17 titoli iridati tra i rally: 9 per Loeb, 8 per Ogier, i due piloti pi&ugrave; vincenti nella storia della categoria. Loeb, complimentandosi con l'ex compagno di squadra, ha scritto: "Bravo Seb! A quando la rivincita tra i 'pensionati' del Wrc?". Immediata la risposta di Ogier: "Grazie Seb! Spero gi&agrave; l'anno prossimo". Appuntamento al Montecarlo 2024?  Bravo @SebOgier  &Agrave; quand la revanche des &laquo; retrait&eacute;s &raquo; du #WRC ?!  https://t.co/77bXI3yS44 &mdash; S&eacute;bastien Loeb (@SebastienLoeb) January 22, 2023    Montecarlo 2023: vince Ogier, Rovanpera &egrave; 2&deg; Euforia Seb Tornando invece al rally appena vinto, il francese della Toyota era ovviamente soddisfatto dopo il traguardo: "E' fantastico aver vinto - ha scritto sui social&nbsp;-, amo il rally di Montecarlo, &egrave; quello che mi ha fatto sempre sognare. E' stato un weekend perfetto, la macchina &egrave; stata fantastica, congratulazioni a tutto il team Toyota per aver cominciato la stagione alla grande!".  Ogier era felice anche per il suo navigatore Vincent Landais, al primo successo in carriera: "Sono davvero felice per Landais, &egrave; la sua prima vittoria nel WRC e se la merita tutta, &egrave; stato davvero perfetto in macchina! Per me &egrave; bello, ma per lui &egrave; un sogno conquistare la prima vittoria, dobbiamo ancora goderci questi momenti, ed &egrave; per questo che siamo ancora qui nel WRC: per cogliere successi come questo. Vincere un rally pieno di storia come quello del Principato non ha prezzo".  ? "It's huge! #RallyeMonteCarlo is the rally which gave me the dream. It's been a perfect weekend! The car has been great. Congratulations to the whole @TGR_WRC team, starting again the season on a high!"#WRC  pic.twitter.com/BIND2b69Gq &mdash; S&eacute;bastien Ogier (@SebOgier) January 22, 2023    Hyundai in F1? Per Abiteboul la priorit&agrave; &egrave; il Wrc       

Il francese, euforico per il nono successo nel rally di Montecarlo (record assoluto), ha invitato Loeb alla prossima edizione, dopo che lo stesso Loeb, complimentadosi per una vittoria, gli aveva chiesto quando sarebbe potuta andare in scena una nuova sfida tra loro

Ogier: "Vincere a Montecarlo non ha prezzo". E sfida Loeb nel 2024

S&eacute;bastien Ogier da record a Montecarlo, con la nona vittoria conquistata dal francese nella gara del Principato. La prima gara del WRC 2023 ha visto svettare il pilota della Toyota su Kalle Rovanpera, Campione in carica al volante dell&#39;altra Yaris, giunto secondo a quasi 19&rdquo; da Ogier. Il terzo gradino del podio, nella classifica finale, &egrave; andato invece a Thierry Neuville, con la Hyundai 20, staccato di oltre 40 secondi dal vincitore.  WRC, Rally Montecarlo: Ogier trionfa per la nona volta  Rally Montecarlo, gli highlights  Ogier ha dominato a Montecarlo sin dall&#39;inizio, risultando il pi&ugrave; veloce dallo shakedown e poi consolidando il proprio vantaggio cronometrico tappa dopo tappa. Ecco il video con gli highlights della gara che ha visto trionfare il francese su Toyota. 

S&eacute;bastien Ogier su Toyota Yaris &egrave; stato il&nbsp;vincitore nella prima tappa del Mondiale 2023

Rally Montecarlo, gli highlights della tappa nel Principato

Sébastien Ogier ha vinto per la nona volta il rally di Montecarlo, davanti a Rovanopera e Neuville. Ecco le immagini più belle della gara nel Principato 

Rally Montecarlo, le foto della prima del WRC

Una penalit&agrave; di 5&rdquo; inflitta&nbsp;ieri a tarda sera dai commissari sportivi della FIA a Gryazin ha regalato per mezzo secondo la vittoria nel Wrc 2 alla Citroen C3 di Yohan Rossel. La PH Sport aveva infatti presentato reclamo con un video annesso per un eccessivo taglio di percorso effettuato dal pilota russo al km 13.2 della speciale numero 14 disputata. venerd&igrave; sera (Ubraye-Entrevaux). Una decisione che fa anche balzare il pilota transalpino al nono posto assoluto, con Gryazin quindi decimo, e che toglie alla Skoda la prima vittoria con la nuova Fabia RS Rally 2 che proprio in questo Montecarlo ha esordito nel mondiale. Rossel &egrave; ora primo nel campionato Wrc 2 con 28 punti seguito da Gryazin con 20. 

La Skoda perde nel dopo gara la vittoria a favore della Citroen

Rally Montecarlo, WRC2: Grayzin penalizzato, vince Rossel

        Faceva freddo con le speciali che erano totalmente asciutte sulle Alpi dell&rsquo;Alta Provenza e sulle Alpi Marittime, dove si &egrave; disputata oggi la terza tappa di questo 91&deg; Rally di Montecarlo. Una tappa composta da 6 prove speciali per un totale di 111,78 km cronometrati in cui tutti i piloti hanno optato per gomme soft e super soft con Kalle Rovanpera (Toyota), che si &egrave; subito aggiudicato la prima speciale di Le Fugeret, dove Loubet (Ford) ha toccato a fine prova ritirando perch&eacute; ha danneggiato irreparabilmente la sospensione posteriore destra. Poi a Malijai &egrave; stato Ogier (Toyota) a marcare lo scratch con Rovanpera che gli ha subito risposto a Entrevaux, consolidando cos&igrave; a met&agrave; giornata la sua seconda posizione alle spalle di Ogier staccato di 30&rdquo;0, con Neuville (Hyundai) terzo a 42&rdquo;4, Evans a 1&rsquo; e Tanak a 1&rsquo;12&rdquo;. WRC Montecarlo, Ogier sempre pi&ugrave; leader dopo il venerd&igrave; Ogier, leadership senza rischi Nel pomeriggio dopo il cambio gomme a Puget Theniers &egrave; stato Neuville il pi&ugrave; veloce nel secondo passaggio a Le Fugeret davanti a Evans e Rovanpera, che perdeva 2&rdquo;9 dal belga. Poi a Malijai Neuville si &egrave; ripetuto rosicchiando 3&rdquo;9 ad Ogier ma solo due decimi a Rovanpera che lo precede in classifica di 9&rdquo;3. Infine ad Entrevaux il campione del mondo finlandese marca un tempone staccando di 6&rdquo;7 Neuville e di 9&rdquo;8 Ogier, che cos&igrave; ha chiuso la tappa con un vantaggio di 16&rdquo; su Rovanpera e di 32&rdquo; su Neuville. &ldquo;Sapevo che l&rsquo;ultima speciale era molto insidiosa per le forature - ha commentato il pilota francese a fine tappa - e cos&igrave; ho preferito non correre rischi&rdquo;. Nel WRC2 &egrave; sempre in testa Gryazin (Skoda) davanti a Rossel (Citroen). Domenica fondamentali le gomme Domani &egrave; in programma la tappa finale con 4 speciali per un totale di 67,88 km cronometrati, vale a dire i crono ripetuti due volte di Luceram-Lantosque (18,82 km) e La Boll&eacute;ne Vesubie-Col de Turini (15,12 km), che nel secondo passaggio delle ore 12.18 ospiter&agrave; la power stage finale. La speciale di Luceram &egrave; in pratica quella di apertura del 2022 e la power stage &egrave; lo stesso crono disputato gioved&igrave; sera, due speciali insidiose perch&eacute; i piloti dovranno correre tutta la giornata con le stesse gomme, quindi al mattino sar&agrave; importante fare la scelta giusta.  La classifica dopo la terza tappa 1. Ogier in 2h27&rsquo;11&rdquo;5 2. Rovanpera a 16&rdquo;0 3. Neuville a 32&rdquo;0 4. Evans a 56&rdquo;5 5. Tanak a 1&rsquo;37&rdquo;3 6. Katsuta a 2&rsquo;15&rdquo;7 7. Sordo a 3&rsquo;08&rdquo;8 8. Lappi a 3&rsquo;11&rdquo;4       

Il pilota francese ha controllato la corsa dei suoi avversari e guida con un vantaggio di 16&rdquo; su Rovanpera e 32&rdquo; su Neuville

WRC, Rally di Montecarlo: Ogier sempre in testa

Uno scatenato S&eacute;bastien Ogier ha vinto 4 delle 6 speciali disputate oggi consolidando la sua leadership in questo Montecarlo. Dopo il ritorno ieri notte delle vetture al parco assistenza di Montecarlo, la seconda tappa &egrave; partita questa mattina, una tappa molto simile a quella dell&rsquo;anno scorso con 6 crono e 105,34 km cronometrati con le prove speciali di Roure-Beuil (18,33 km), Puget Th&eacute;niers-Saint Antonin (19,79 km) e Brian&ccedil;onnet-Entrevaux (14,55 km) da ripetersi due volte.  Tra soft e gomme di scorta  Una tappa tutta asciutta con i piloti che hanno optato per una scelta di gomme soft e super soft, complicata per&ograve; dal fatto di essere senza assistenza e con solo un cambio gomme a met&agrave; giornata a Puget-Th&eacute;niers. Ogier al volante della Toyota Yaris Rally 1 ha scelto di correre al mattino con una sola ruota di scorta e non si &egrave; fatto pregare partendo fortissimo, e nonostante alcuni problemi al sistema ibrido si &egrave; aggiudicato una dopo l&rsquo;altra le prime tre prove del mattino di Roure, Puget Theniers ed Entrevaux, aumentando il suo vantaggio a met&agrave; giornata a 32&rdquo;7 su Neuville (Hyundai) e 34&rdquo;5 su Rovanpera e 40&rdquo;2 su Tanak (Ford), con Evans quinto staccato di 54&rdquo;7 a causa di 43&rdquo;4 persi a Entrevaux per una foratura. Pi&ugrave; sfortunato Loubet (Ford) che dopo un discreto inizio di gara sulla stessa prova, per problemi al servosterzo, ha perso un minuto e mezzo ed &egrave; nono staccato di 2&rsquo;31&rdquo;5.  La felicit&agrave; di Ogier  Nel pomeriggio Evans vince a Roure battendo di mezzo secondo Ogier, poi a Puget Theniers il francese gli risponde prontamente dimostrando di essere sempre sul pezzo vincendo il crono, ed infine ad Entrevaux &egrave; stato Rovanpera il pi&ugrave; bravo di tutti vincendo l&rsquo;ultimo crono del giorno distanziando Neuville nella lotta per il podio. A fine giornata Ogier guida cos&igrave; la gara con un vantaggio su Rovanpera di 36&rdquo; e di 37&rdquo;9 su Neuville con Tanak quarto a 54&rdquo;2. &ldquo;Sono veramente contento -ha detto Ogier- e nell&rsquo;ultima speciale ho pensato a fare attenzione per evitare le forature e tornare tranquillo a Montecarlo&rdquo;. Da segnalare che nel WRC 2 Gryazin (Skoda) guida davanti a Rossel e Lefebvre (Citro&euml;n).  Il programma del sabato  Domani la terza tappa prevede sei speciali per complessivi 111,78 km cronometrati, con i crono di Le Fugeret (16,80 km), Malijai (17,31 km) ed Ubraye-Entrevaux (21,78 km) ripetuti due volte ed arrivo all&rsquo;assistenza di Montecarlo alle ore 20.38.    CLASSIFICA DOPO LA SECONDA TAPPA:  1. Ogier in 1h26&rsquo;39&rdquo;4 2. Rovanpera a 36&rdquo;0 3. Neuville a 37&rdquo;9 4. Tanak a 54&rdquo;2 5. Evans a 1&rsquo;02&rdquo;3 6. Sordo a 1&rsquo;30&rdquo;2 7. Katsuta a 1&rsquo;33&rdquo;1 8. Lappi a 1&rsquo;57&rdquo;7 

Il pilota francese ha dominato la seconda giornata del Rally di Montecarlo su prove completamente asciutte

WRC, Rally di Montecarlo: Ogier sempre pi&ugrave; leader

Alle ore 18.30 con il via dal Principato di Monaco &egrave; scattata la prima tappa totalmente in notturna della 91&deg; Rally di Montecarlo, composta da 40,02 km cronometrati. La prima speciale La Boll&eacute;ne Vesubie-Col de Turini (15,12 km) &egrave; stata appannaggio di S&eacute;bastien Ogier sulla Toyota Yaris Rally 1 che ha preceduto di 1&rdquo;3 Evans (Toyota) e di 6&rdquo; Neuville (Hyundai). Ogier si &egrave; poi ripetuto anche&nbsp;nel secondo crono La Cabanette/Col de Castellon (24, 90 km) dove ha preceduto di 4&rdquo;7 Evans, 6&rdquo;8 Tanak (Ford) e di 9&rdquo;5 Neuville che si era girato prima di met&agrave; prova. Ogier dopo la prima tappa guida la gara con 6&rdquo;0 su Evans, 15&rdquo;4 su Tanak, 15&rdquo;5 su Neuville e 17&rdquo;1 su Rovanpera. &ldquo;Un&rsquo;ottima partenza per noi - ha commentato Ogier - dopo due speciali asciutte ma rese scivolose dal sale&rdquo;.  Dopo il ritorno delle vetture al parco assistenza di Montecarlo, la&nbsp;seconda tappa partir&agrave; domani mattina ed &egrave; molto simile a quella dell&rsquo;anno scorso e prevede 6 crono (tre ripetuti due volte) e 105,34 km cronometrati con le prove speciali di Roure-Beuil (18,33 km), Puget Th&eacute;niers-Saint Antonin (19,79 km) e Brian&ccedil;onnet-Entrevaux (14,55 km). Una tappa senza assistenza e con solo un cambio gomme a met&agrave; giornata a Puget-Th&eacute;niers ed&nbsp;assistenza finale a Montecarlo alle ore 18.44.  Questa la classifica dopo la prima tappa del 91&deg; Rally di Montecarlo:  &nbsp;1. Ogier in 26&rsquo;33&rdquo;7 2. Evans a 6&rdquo;0 3. Tanak a 15&rdquo;4 4. Neuville a 15&rdquo;5 5. Rovanpera a 17&rdquo;1 6. Sordo a 32&rdquo;1 7. Loubet a 40&rdquo;3 8. Lappi a 41&rdquo; 

E&rsquo; scattata questa sera la 91a edizione del Rally di Montecarlo con le prime due speciali del Turini e di La Cabanette

WRC, Rally di Montecarlo: Ogier in testa dopo la prima tappa

Sono 75 gli equipaggi iscritti al 91&deg; Rally Montecarlo, da segnalare che il numero degli iscritti &egrave; dall&rsquo;anno scorso blindato a quota 75. Sono 10 le vetture Rally 1 in gara, 16 quelle nel Wrc 2, 5 nel Wrc 2 Teams e 5 tra i Wrc Masters. Passando ad un esame pi&ugrave; dettagliato dei concorrenti, la lista ufficiale degli iscritti &egrave; capeggiata dalla Toyota Yaris Rally 1 numero 69 del &ldquo;world champion&rdquo; Kalle Rovanpera, a seguire ci sono i suoi co&eacute;quipier, cio&egrave; l&rsquo;8 volte campione del mondo S&eacute;bastien Ogier, navigato ancora da Vincent Landais, che saranno affiancati da Elfyn Evans e Takamoto Katsuta. Saranno 3 invece le Hyundai i20 Rally 1 in gara affidate ai piloti ufficiali della squadra con sede ad Alzenau, vale a dire Thierry Neuville, Dani Sordo ed il neo acquisto della casa coreana Esapekka Lappi. Ott Tanak (un gradito ritorno a Cockermouth), Pierre Louis Loubet e il greco Serderis porteranno invece al via sulle tre Ford Puma della MSport. Nel Wrc 2 saranno iscritti 16 piloti (di cui 5 partecipanti al Wrc 2 Teams), tra cui figurano sulle Skoda Fabia RS Rally 2 della Toksport Fran&ccedil;ois Delecour (navigato da Sabrina De Castelli), Gryazin, Oliver Solberg, Sami Pajari e Marco Bulacia mentre Fourmaux e Munster saranno in gara sulle Ford Fiesta Rally 2 della MSport, ed invece sulle Citroen C3 Rally 2 ci saranno Rossel, L&eacute;f&eacute;bvre e Johnston, con Pepe Lopez e Olivier Burri al via sulla Hyundai i20 Rally 2. Tra i 5 iscritti tra i Wrc Masters figurano il campione in carica Mauro Miele (Skoda Fabia RS Rally2) ed Arengi-Bosi (Skoda Fabia Rally2).  13 gli italiani al via  La pattuglia tricolore &egrave; composta in questo 91&deg; Rally di Montecarlo da ben 13 equipaggi. Gli italiani iscritti alla prova monegasca oltre a Miele-Beltrame e Arengi-Bosi sono in primis, tutti al volante di una Skoda Fabia Rally2 e tutti iscritti al Wrc 2, Bontempelli-Pina, Patera-Tiraboschi, Niboli-Brunetti, Marchino-Ometto e Merli-Zortea. Da segnalare inoltre la presenza su Skoda Fabia Rally 2 Evo del 43enne Matteo Gamba con al suo fianco Nicol&ograve; Gonella che &egrave; il pilota pi&ugrave; atteso tra i nostri, visti i suoi precedenti molto positivi nella prova monegasca. L&rsquo;anno scorso sempre sulla Fabia il driver bergamasco aveva infatti chiuso 16&deg; assoluto, mentre nel 2014 aveva addirittura concluso nella &ldquo;top ten&rdquo; affiancato da Nicola Arena, terminando 9&deg; assoluto al volante di una Peugeot 207 Super 2000 di Balbosca. Riflettori puntati anche su Alessandro Gino in gara su Citroen C3 Rally 2, al suo quarto Montecarlo affiancato da Daniele Michi con cui aveva chiuso l&rsquo;anno scorso 19&deg; assoluto sulla Hyundai i20 R5. In precedenza aveva concluso navigato da Danilo Fappani con un 21&deg; posto nel 2019 e in 22a posizione nel 2020 su Skoda Fabia R5. Da segnalare infine anche la presenza di Pedal&agrave;-Piceno (Opel Corsa Rally4), Fontana-Arnaboldi e Ciato-Budoia (entrambi su Peugeot 208 Rally 4), e di Marazzato-Sommariva (Peugeot 208).    Le gomme  La Pirelli &egrave; scesa in gran forze nel Principato di Monaco per la prima gara iridata della stagione. Nel complesso, Pirelli porta a Montecarlo&nbsp;800&nbsp;gomme per le vetture Rally 1 con ciascun pilota della categoria top che avr&agrave; a disposizione 80 pneumatici, di cui pu&ograve; utilizzarne fino a 38 durante la gara, compresi quattro pneumatici per lo shakedown. Ogni vettura infatti ha una dotazione totale di:  - 24 P Zero RA Super Soft - 20 P Zero RA Soft - 24 Sottozero STZ-B chiodati - 12 Sottozero STZ-B senza chiodi.  &ldquo;Arriviamo al Rally di Montecarlo &ndash; ha commentato Terenzio Testoni, Rally Activity Manager Pirelli - sulle ali di due vittorie in gare open market molto sfidanti come D&eacute;voluy e J&auml;nnerrally, ottenute con due piloti diversi, Nikolay Gryazin e Adrien Fourmaux, su due vetture diverse.&nbsp; Soprattutto arriviamo all&rsquo;apertura della stagione di vertice soddisfatti del lavoro di sviluppo svolto, che ha rafforzato ancora di pi&ugrave; la collaborazione con le squadre e i piloti, con i quali lavoriamo costantemente in sinergia e con totale identit&agrave; di vedute. Gli aggiornamenti delle caratteristiche delle gomme, per quanto lievi, ci fanno prevedere un&nbsp;andamento della stagione senza soprese. Non mancheranno, ovviamente, le sfide e le incognite legate all&rsquo;ormai totale sicurezza delle squadre nella gestione delle maggiori potenze e del maggior peso delle vetture ibride, che sottopongono le gomme a stress particolarmente intensi. Il Rally di Montecarlo sar&agrave; gi&agrave; un banco di prova importante per tutti, che dar&agrave; indicazioni significative sul prosieguo del campionato&rdquo;.&nbsp; &nbsp; 

Ecco i protagonisti, gli italiani in gara e le previsioni di Pirelli per la prima tappa del mondiale

WRC, l&#39;entry list completa del Rally di Montecarlo

Il significato del Montecarlo 1972 &egrave; profondo, storico al limite del leggendario. Non &egrave; assolutamente vero che le vittorie sono tutte uguali, figurarsi quelle ottenute contro ogni pronostico e con una valenza che esula dal semplice traguardo sportivo.  Bottas: &quot;Hamilton si sente derubato, ed anche io ad Abu Dhabi ho perso molti soldi&quot;  Una vittoria epica  La mattina del 28 gennaio di 50 anni fa, Sandro Munari e Mario Mannucci scrivevano la storia dei rally, marchiando a fuoco la lunga tradizione del rally di Montecarlo. L&#39;edizione del 1972 &egrave; sicuramente quella pi&ugrave; struggente tra tante altre pagine di storia, per il semplice motivo che quella volta non fu solo una strepitosa affermazione di Munari e del suo copilota, no; fu un trionfo di popolo, con l&#39;orgoglio italiano a svolazzare insieme a quelle bandiere che, quella mattina, accompagnarono gli ultimi chilometri del Drago verso un traguardo da libro d&#39;epica.  GP Singapore, accordo fino al 2028  Lancia sfavorita, ma...  Alla vigilia tutti parlano dell&#39;Alpine, che pare aver gi&agrave; prenotato la vittoria. Tra i francesi ed il successo, si dice, c&#39;&egrave; solo la Porsche, della quale si potrebbe dire la stessa cosa, a parti invertite: tra la Porsche ed il successo c&#39;&egrave; solo l&#39;Alpine. Perch&eacute; s&igrave;, sulla carta dovrebbe essere un confronto tra francesi e tedeschi, ammesso e non concesso l&#39;inserimento della Ford, competitiva s&igrave; ma, forse, non all&#39;altezza delle altre due. E la Lancia? C&#39;&egrave;, ma pare defilata: la Fulvia HF 1600 &egrave; un progetto ormai gi&agrave; rassegnato alla pensione, in quanto &egrave; gi&agrave; partito lo studio della formidabile Stratos, ed &egrave; anche un modello pi&ugrave; datato rispetto alla Porsche 911S, alle Alpine A110 ed alle Ford Escort 1600. Eppure, un giovane direttore sportivo, Cesare Fiorio, ed un motivatissimo Sandro Munari, meravigliosamente navigato dal gi&agrave; citato Mario Mannucci, hanno un&#39;altra idea di quel rally di Montecarlo.  Loeb, quando l&#39;et&agrave; non conta: l&#39;ennesima impresa del Vaillant in carne ed ossa  Di traverso sotto la neve  Dell&#39;immagine del Davide che batte Golia a volte si finisce per abusare, ma &egrave; proprio quella che rende meglio l&#39;idea. All&#39;inizio si sfogano le Porsche, le pi&ugrave; veloci fino a quando il meteo decide di dire la sua: verr&agrave; gi&ugrave; talmente tanta neve che a tratti, pi&ugrave; che a Montecarlo, sembrer&agrave; di essere al 1000 Laghi. Ed in questo contesto, c&#39;&egrave; un altro segreto in casa Lancia, ovvero le eccezionali gomme Pirelli da neve, a rendere il trionfo tanto italiano che pi&ugrave; italiano non si pu&ograve;: macchina italiana, motore italiano, squadra italiana, equipaggio italiano e gomme italiane. Figurarsi che succede, in un&#39;Italia che a certe imprese non riesce a restare indifferente (i rally in quei tempi avevano un eco ben differente rispetto ad adesso), quando Munari esce allo scoperto e guida da maestro a Le Moulinon, alla terza speciale. Mentre le Porsche arrancano, Munari si prende la scena e balza in testa, con le Alpine che non mollano. La bufera di neve vera e propria si scatena alla prova speciale successiva, e l&igrave; s&igrave; che diventa difficile: Munari ci prova, fa quel che pu&ograve; ma le vetture francesi si prendono il comando, all&#39;apparenza per non mollarlo pi&ugrave;. E invece, succede ci&ograve; che non ti aspetti: Munari e Mannucci continuano a dar fastidio, le Alpine non possono restare tranquille, la meccanica chiede il conto e finiscono col cambio ko: prima salta l&#39;equipaggio Andersson-Davenport, quindi tocca a Darniche-Mah&eacute;. Insomma, nell&#39;ultima notte del 41&deg; Rally di Montecarlo, restano solo Munari, Mannucci, la Fulvia. E sulla strade, cominciano a comparire bandiere tricolori, con il verde al posto del blu.  Formula E, nuova vita: provaci ancora, Giovi  Vittoria, oggi come allora  Per Munari &egrave; un trionfo che sa di redenzione. Nell&#39;edizione di quattro anni prima aveva perso il fedele navigatore Luciano Lombardini, quattro anni dopo regala all&#39;automobilismo italiano una vittoria di cui andar fieri, non solo dal punto di vista sportivo: con quella vittoria la Lancia salva i conti e di conseguenza alcuni posti di lavoro, mentre la Fulvia si allunga la carriera agonistica. Cinquant&#39;anni dopo, pare incredibile che Sandro Munari vinca di nuovo: &egrave; appena tornato a casa dopo due settimane di ospedale, dove era stato ricoverato per una polmonite che sembrava averlo messo in condizioni molto gravi. E invece, oggi come allora, Sandro Munari ha vinto di nuovo, riuscendoci dove sembrava impossibile riuscirci. Proprio come a Montecarlo 1972. 

Sono passati 50 anni dall&#39;impresa di Sandro Munari e Mario Mannucci sulle strade innevate di Montecarlo, quando con la Lancia Fulvia HF 1600 la squadra diretta da un giovane Cesare Fiorio riusc&igrave; a sbaragliare la concorrenza di Alpine, Porsche e Ford

Montecarlo 1972, 50 anni dopo: Munari e quell&#39;impresa con la Lancia Fulvia

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L&rsquo;era ibrida, quella che lancia i rally nel futuro, si apre con la vittoria del pilota che ha fatto riscrivere la sto- ria del giro iridato del traverso d&rsquo;autore. Basterebbe solo l&rsquo;aspetto romantico a raccontare una vittoria come questa.  Ma qui siamo oltre. Loeb riconcilia. Mette d&rsquo;accordo vecchie e nuove generazioni. Diventa uno spot incredibile per una specialit&agrave; che ha visto giorni migliori, ma che continua a essere unica per tutti quelli che adorano vedere vetture da corsa violentare le leggi della fisica. L&rsquo;impresa di Sebastien si compie nella sfida pi&ugrave; difficile da pronosticare, quel Rally di MonteCarlo che &egrave; da sempre alta gioielleria del controsterzo. Autentica lotteria con ghiaccio, neve, verglas. Dove si osa e si dosa in egualmisura, dove ogni scelta (a iniziare da quella degli pneumatici) pu&ograve; diventare decisiva, dove gli anni trascorsi al volante finiscono spesso per fare la differenza. Dicono: ma s&igrave;, dai, Loeb &egrave; cos&igrave; in palla perch&eacute; si &egrave; allenato alla Dakar. Le strade del Monte sono trappole infernali, niente a che vedere col deserto. E non pu&ograve; non stupire il fatto che al rientro nel Mondiale Rally il 9 volte iridato abbia avuto quel passo, trasformandosi nel riferimento, la lepre che corre davanti a tutti in barba agli anni che passano.  Il valore aggiunto  &Egrave; vero, l&rsquo;esperienza conta. Su fondi variabili come quelli del Montecarlo da sempre &egrave; un valore aggiunto. Ma non basta del tutto a spiegare la forza di questa impresa. Loeb &egrave; andato oltre, battendo Ogier e la sua proverbiale fortuna, quella che spesso ha girato dalla parte del fuoriclasse di Gap in alcuni momenti decisivi della carriera. La foratura che ha consegnato definitivamente il lasciapassare all&rsquo;ottava volta di Loeb sulle strade del rally pi&ugrave; famoso del mondo, rientra tra quelle insidie che il MonteCarlo poco simpaticamente distribuisce lungo le sue strade. Sfida da alta pensione quella tra Loeb e Ogier: entrambi non sono in cor- sa per il titolo, entrambi possono permet- tersi di guardare il cantiere di un Mondiale Rally che riparte per il futuro, non prima di aver lasciato l&rsquo;ennesima grande firma. La nuova era dei rally inizia con la sensazio- nale impronta dei Califfi che hanno fatto ri- scrivere la storia del controsterzo.  Fenomeno della traiettoria  L&rsquo;impresa di Loeb al Monte Carlo appartiene all&rsquo;epica sportiva. Una storia strepitosa scritta da un ragazzino di 47 anni che ora indossa gli occhiali ma continua a essere un fascio di nervi che danza sul sedile anatomico, giostrando da Califfo con mani e piedi. Quello destro che spinge come un dannato sul gas, il sinistro a ricamare sul pedale del freno. Le rughe sul viso sono tante quante le sue vittorie, i titoli iridati, le prestazioni leggendarie firmate in una vita neanche troppo in controsterzo. Gi&agrave;, per- ch&eacute; e questa &egrave; forse la caratteristica che ha sempre contraddistinto il nostro, Seb ama la sostanza, non &egrave; mai stato uno che ha fat- to troppe concessioni allo show. Precisione. Pulizia. Un fenomeno della traiettoria.  La solitudine dei numeri primi  Vincente e spesso poco felice. Fino a esser- lo sempre di meno e dire basta. Stanco di vincere. Anzi di stravincere. Nel 2012 con il nono titolo iridato consecutivo messo in saccoccia, salut&ograve; quella compagnia che a lui sembrava sempre meno allegra. Aveva bisogno di altro. Altre sfide lo affascinava- no. Accese cos&igrave; le luci di altri parchi giochi. Pilota ovunque, meno che in F.1 perch&eacute; l&igrave;, gli dissero che non era gioco per lui. Ha spaziato tra Le Mans e Pikes Peak, ha corso in pista nelle categorie pi&ugrave; disparate e poi progressivamente ha sentito il richiamo delle origini. E progressivamente &egrave; tornato. Nel 2018 la zampata assestata in Catalunya aveva chiarito tante cose. Quattro anni dopo si racconta una nuova impresa.  L&rsquo;uomo dei record  Ora eccolo l&igrave;, di nuovo sul tetto del mondo. Davanti a tutti per l&rsquo;ottava volta in carriera al Monte Carlo a festeggiare il successo in un rally iridato numero 80 e far riscrivere di nuovo la storia della specialit&agrave;, perch&eacute; con questa vittoria cade anche il record che re- sisteva dal 1990 e detenuto da Bjorn Wal- degaard che a 46 anni fece saltare il banco al Safari, anche in quell&rsquo;occasione, quindi, nel contesto di una sfida leggendaria. Ben 180 rally iridati disputati, 925 speciali vinte, 119 podi e 1727 punti ottenuti nel Mondiale Rally: questo dicono le statistiche. Ma una storia come questa traci- ma dai confini delle cifre, inonda la sfera delle emozioni, esaltando la prestazione dell&rsquo;uomo. Il passaggio dal secondo posto alla Dakar alla vittoria del Rally di Monte Carlo per l&rsquo;alsaziano &egrave; stato poco pi&ugrave; di un battito di ciglia. Si &egrave; sistemato gli occhialini, ha stretto le cinture e, via, verso nuove avventure. Oltre la leggenda. Sebastien Loeb regala al motorsport una bellissima storia da corsa, dentro all&rsquo;inverno silenziato della F.1.  A cena con il cannibale  Permettete una digressione personale. Chi scrive ha conosciuto e seguito tutta la parabola di Seb nel Mondiale Rally. Fin da quando armeggiava con la Corolla WRC della Grifone oppure metteva a segno imprese impossibili con la Saxo a caccia del Mondiale Junior, c&rsquo;era una cosa che non cambiava mai. Il volto di Loeb. I suoi occhi a guardare sempre oltre, come ad affrontare un continuo tornante dal quale trarre il massimo.  Qualche goccia di sudore a imperlare il volto e una determinazione devastante. Una macchina da vittorie, il pi&ugrave; vincente di tutti nella storia dei rally, il cannibale pi&ugrave; grande in prova speciale. Ricordo il suo debutto nel Mondiale, alla sua prima stagione completa con Citroen. Un titolo mondiale giocato fino all&rsquo;ultima speciale dell&rsquo;ultimo rally dell&rsquo;anno.  La sconfitta per un punto nel duello con Petter Solberg con lui costretto da un ordine di squadra del suo mentore Guy Frequelin ad alzare il piede perch&eacute; con il secondo posto Citroen sarebbe diventata campione del mondo Costruttori. Una sconfitta da digerire, ma molto propedeutica per Sebastien che da quel giorno a Cardiff in avanti non ha pi&ugrave; fallito all&rsquo;appuntamento con il titolo iridato, fino a quando non decise che era arrivato il tempo di far divertire anche gli altri.  E rammento anche la sua prima volta da campione del mondo. Anno 2004. Autunno inoltrato.   Tour de Corse.  10mila curve, gente ovunque, drappi francesi sparsi in ogni dove nei tornanti di culto dentro un&rsquo;isola da sempre lontanissima dalla grandeur transalpina. Con un secondo posto Loeb si garant&igrave; l&rsquo;aritmetica certezza del primo titolo in carriera e la Citroen il titolo Costruttori. A dieci anni di distanza, un pilota francese riportava il suo Paese sul tetto del mondo dei rally. Un testimone passato dalle mani di Didier Auriol a quelle del ragazzo di Oberhauffen che sognava di diventare leggenda della ginnastica.  A chi gli ricordava quella sera d&rsquo;autunno di diciotto anni fa, Loeb rispondeva con un sorriso stiracchiato e abbondante fastidio per essere finito in gara alle spalle dell&rsquo;estone Marko Martin.  Non ci furono festeggiamenti da furore, alla sera.  Solo una cena, con neanche troppo champagne, dentro una serata festeggiata con team e amici. Io e il maestro Guido Rancati gli unici due italiani ammessi alla festa assieme ad altri giornalisti. Una cena sobria per Loeb, (ricordo ancora quattro gamberoni di numero e una montagnetta di maionese) con la testa gi&agrave; altrove.  Con il posteriore della Focus di Martin che l&rsquo;aveva battuto poche ore prima da continuare a inseguire. Guy Frequelin, il gran boss della Citroen che il mondo dei rally fece tremare, se lo coccolava con gli occhi. Guai a toccarglielo. Guai a dubitare della sua scelta di averlo lanciato nell&rsquo;arena senza battere ciglio. Conosceva bene quel ragazzino di 171 centimetri, tutto muscoli e nervi, classe 1974, nato a Haguenau in Alsazia e cresciuto qualche chilometro pi&ugrave; in l&agrave;, a Oberhoffen an der Moder, un pugno di case, poco pi&ugrave; di 3000 anime, al confine tra Francia e Germania. Sapeva di aver scelto un Cannibale mai sazio di vittorie.  Quando mando tutti in pensione  Mand&ograve; in pensione una generazione di veri fenomeni, Sebastien. Fece chiudere bottega progressivamente a tutti quanti. Tommi Makinen, Didier Auriol, Juha Kankkunen, Carlos Sainz, Colin McRae, tanto per citarne alcuni e dare anche un valore della concorrenza, si arresero a quell&rsquo;alsaziano con quella faccia un po&rsquo; cos&igrave; che stava riscrivendo la storia della specialit&agrave;.  Ha trascinato la Citroen sulle vette iridate per anni, ha aperto un lungo ciclo, ha finito per uccidere campionati su campionati, fino ad annoiarsi e dire basta. Dicevano che certe imprese erano figlie di una vettura sempre superiore, come se lui non contribuisse a svilupparla e a renderla ogni anno tremendamente vincente.  Ecco, la vittoria di MonteCarlo 2022 manda in pensione anche quelle teorie. Era dai tempi di Ogier che la Ford non assaporava una gioia come questa. Malcolm Wilson torna ad assaporare il gusto lungo della vittoria, proprio con il rivalissimo Loeb. &Egrave; una vera favola da corsa, quella che si &egrave; scritta nello scorso week end. Rester&agrave; indelebile nel motorsport. 

Il numero di autosprint in edicola celebra la vittoria di Loeb a Montecarlo. Un successo che &egrave; gi&agrave; leggenda

L&#39;editoriale del direttore: Loeb leggenda ad alta pensione

        Lo vedi al volante, lo vedi fuori dall'abitacolo, e ti chiedi se a 48 anni sia pi&ugrave; difficile guidare in quel modo oppure fare una capriola all'indietro, da fermo, con un'agilit&agrave; che farebbe invidia ad un ragazzino. S&eacute;bastien Loeb, di nuovo re a Montecarlo. Di nuovo con quel bellissimo vizio di riscrivere il libro dei record. Rivivi il trionfo di Loeb a Montecarlo  Seb marchia la nuova era del WRC Dargli 48 anni tuttavia significa fargli un torto, significa invecchiarlo di un mese abbondante. Del resto, su questa materia bisogna essere precisi, soprattutto se gli statistici pesano ogni giorno che passa: e cos&igrave; l'anagrafe dice che al momento di far suo l'80&deg; rally della carriera S&eacute;bastien Loeb aveva 47 anni, 10 mesi e 28 giorni. Nessuno alla sua et&agrave; aveva mai vinto un rally, ed erano oltre 30 anni che il primato di Bjorn Waldegaard attendeva di essere battuto. Montecarlo 2022 &egrave; comunque solo l'ultimo, straordinario capitolo di una storia che si rinnova e che ancora non si chiude, perch&eacute; Seb ha ancora una voglia matta di misurarsi con l'et&agrave;, con gli avversari, con le nuove sfide. Ostacoli nuovi, come quello della nuova era del WRC: era il debutto dell'ibrido nel mondiale Rally, il che significava una serie di incognite per tutti. Ed aver marchiato a fuoco anche questo nuovo inizio, questa nuova era, &egrave; un qualcosa che arricchisce i meriti non solo di uno dei pi&ugrave; grandi dell'automobilismo, ma anche uno dei pi&ugrave; grandi dello sport mondiale. Questa Ford Puma, che come tutte le colleghe ha ancora bisogno di essere svezzata, sembrava gi&agrave; sua nei tornanti del Principato, con una confidenza difficile da ritrovare su una vettura con la quale Seb aveva disputato appena un test. Eppure, per uno della sua esperienza, &egrave; bastato lo shakedown del gioved&igrave; per capire che ci sarebbe stato margine per divertirsi. Sterzi a parte: Con De Agostini se ne &egrave; andato il migliore  Tra le incognite spicca Loeb C'era tutto per non farcela. Una Dakar conclusa meno di una settimana prima, una macchina ed un motore tutti da scoprire, l'inevitabile mancanza di esperienza con Isabelle Galmiche nel ruolo di navigatrice: lei Loeb la conosce da tempo, ma un conto &egrave; lavorarci in gruppo, un conto averla di fianco in uno dei rally sulla carta pi&ugrave; complicati della carriera. Basti pensare che questo &egrave; il primo successo dell'alsaziano senza il fido Daniel Elena, lo storico navigatore di innumerevoli avventure. C'era anche questa nella lista delle incognite, ma in realt&agrave; &egrave; sembrato che non fosse cambiato nulla: altro merito di un fenomeno come S&eacute;bastien Loeb. Il quale ha avuto modo di fare un tuffo nei ricordi, con una battaglia colpo su colpo contro l'altro S&eacute;bastien, ovvero Ogier, il vecchio compagno di squadra e vecchio rivale; una specie di Prost contro Senna ma in salsa rallistica, tutta di traverso. Ogier ha prima pagato la una foratura (semplice sfortuna o eccesso di confidenza nel passaggio a La Penne?), poi ha sbagliato all'inizio della power stage; Loeb no. I nervi pi&ugrave; che freddi sono rimasti gelidi, anche se un po' di emozione, a quasi quattro anni dall'ultimo successo, deve averla provata. Perch&eacute; &egrave; bello continuare ad emozionarsi, anche in prossimit&agrave; dei 48 anni, anche dopo una carriera ricca di successi e, c'&egrave; da scommetterci, irripetibile. F1, l'ex Mercedes Hodgkinson sar&agrave; il direttore tecnico della divisione power unit Red Bull  Un Vaillant in carne ed ossa Chiamatelo l'Extraterrestre, chiamatelo il Cannibale, chiamatelo semplicemente S&eacute;bastien Loeb. Un Michel Vaillant che del fumetto mantiene la versatilit&agrave; delle sfide, e spesso i risultati: WRC, Dakar, WTCC, Pikes Peak, Le Mans e pure un test con la Red Bull di Formula 1 con tempi eccezionali, giusto per non farsi mancare niente. In ogni categoria, Loeb ha lasciato il segno, in un modo o nell'altro: titoli ne ha vinti solo nel rally, il suo habitat naturale, ma in pochi, o forse nessuno, avrebbero trovato le prestazioni che ha trovato lui in categorie cos&igrave; tanto diverse. E per fortuna, lui non &egrave; un fumetto, ma un fenomeno del volante in carne ed ossa: e gi&agrave; questo basta per darci la consapevolezza di aver vissuto, al Montecarlo 2022, a spasso nella storia. F1, Vasseur giustifica la scelta Zhou: "La prestazione resta il primo obiettivo, ma conta anche il lato economico"       

L'eclettismo di S&egrave;bastien Loeb, che a Montecarlo &egrave; diventato il vincitore pi&ugrave; anziano in una tappa del mondiale rally, ricorda quello del celebre personaggio dei fumetti Michel Vaillant, con l'alsaziano che a quasi 48 anni pare non aver intenzione di appendere il casco al chiodo

Loeb, quando l'età non conta: l'ennesima impresa del Vaillant in carne ed ossa

La tappa finale del 90&deg; Rally di Montecarlo con le sue 4 prove speciali e i 67,26 km cronometrati in programma, &egrave; stata piena di colpi di scena. Loeb (Ford Puma Rally 1) ha fatto segnare subito lo scratch a La Penne (19,37 km) ma Ogier (Toyota Yaris Rally 1) gli &egrave; subito dietro a 1&rdquo;1, poi ad Entrevaux (14,26 km) Neuville vince la prima prova della Hyundai in questa gara con Ogier secondo che allunga su Loeb di altri 4&rdquo;4 portando il suo vantaggio a 24&rdquo;6.  Ogier, che pasticcio  Poi sul secondo passaggio a La Penne il colpo di scena inaspettato con il pasticcio di Ogier. Il driver della Toyota fora in un taglio esagerato l&rsquo;anteriore sinistra, perdendo 34&rdquo;1. E cos&igrave; il pilota di Gap lascia la testa della gara per 9&rdquo;5 a Loeb che poi nella power stage si aggiudica la gara resistendo al ritorno del pilota di Gap, grazie anche ad una penalit&agrave; di 10&rdquo; inflitta ad Ogier per partenza anticipata nella power stage.  Per Loeb &egrave; l&rsquo;apoteosi, questa &egrave; infatti la sua 80a vittoria nel mondiale e l&rsquo;ottava nella gara del Principato, mentre la Ford MSport torna a vincere una gara iridata dopo un&rsquo;attesa di quasi 4 anni.  Classifica finale del 90&deg; Rally Montecarlo:  1&deg; S&eacute;bastien Loeb &ndash; Isabelle Galmiche (Ford Puma Rally 1) F-F in 3.00&lsquo;32&ldquo;8 2&deg; S&eacute;bastien Ogier &ndash; Benjamin Veillas (Toyota Yaris Rally 1) F-F a 10&rdquo;5 3&deg; Craig Breen &ndash; Paul Nagle (Ford Puma Rally 1) IRL-IRL a 1&rsquo;39&rdquo;8 4&deg; Kalle Rovanpera &ndash; Jonne Halttunen (Toyota Yaris Rally 1) FIN-FIN a 2&rsquo;16&rdquo;2 5&deg; Gus Greensmith &ndash; Jonas Andersson (Ford Puma Rally 1) GB-GB a 6&rsquo;33&rdquo;4 6&deg; Thierry Neuville &ndash; Martijn Wydaeghe (Hyundai i20 Rally 1) B-B a 7&lsquo;42&ldquo;6 7&deg; Andreas Mikkelsen &ndash; Eriksen Torstein (Skoda Fabia Rally2 Evo) N-N a 11&rsquo;33&rdquo;8 8&deg; Takamoto Katsuta &ndash; Aaron Johnston (Toyota Yaris Wrc) JPN-IRL a 12&rsquo;24&rdquo;7 9&deg; Eric Cais &ndash; Petr Tesinsky (Ford Fiesta Rally 2) CZ-CZ a 12&rsquo;29&rdquo;2 10&deg; Nikolay Gryazin-Konstantin Aleksandrov (Skoda Fabia Rally2 Evo) RUS-RUS a 13&rsquo;41&rdquo;3  Classifica Mondiale Piloti 1&deg; Loeb 27 punti; 2&deg; Ogier 19; 3&deg; Rovanpera 17; 4&deg; Breen 15; 5&deg; Neuville 11; 6&deg; Greensmith 10; 7&deg; Mikkelsen 6; 8&deg; Katsuta e Evans 4; 10&deg; Cais 2.   Classifica Mondiale Costruttori 1&deg; MSport Ford 42 punti; 2&deg; Toyota 39; 3&deg; Hyundai 13. 

Dopo una tappa finale ricca di colpi di scena il pilota alsaziano della Ford ha vinto a Montecarlo la sua 80a gara iridata

WRC, Rally di Montecarlo: Loeb vince la 90esima edizione

I 92,46 km cronometrati della terza tappa sono stati quelli della riscossa di S&eacute;bastien Ogier (Toyota Yaris Rally 1), che ha prima raggiunto e poi superato in classifica S&eacute;bastien Loeb (Ford Puma Rally 1). In questo &ldquo;super saturday&rdquo;, Ogier questa mattina ha lasciato il primo crono di Le Fugeret (16,80 km) a Evans ma poi ha marcato due scratch consecutivi a Malijai (17,04 km) e Thoard (20,79 km) che gli hanno permesso di riagguantare la leadership della gara.  Dopo il cambio gomme a Digne les Bains, dove all&rsquo;ultimo secondo sia Ogier che Loeb montavano le slick, il pi&ugrave; bravo di tutti nel pomeriggio era Kalle Rovanpera che marcava lo scratch sia a Malijai che a Thoard, con Ogier che allungava su Loeb soprattutto nell&rsquo;ultimo crono in parte ghiacciato di Thoard, dove il pilota di Gap rifilava ben 16&rdquo;1 all&rsquo;alsaziano chiudendo la tappa in testa con 21&rdquo;1 di vantaggio su di lui e blindando cos&igrave; la gara.  Terzo a 1&rsquo;26&rdquo; &egrave; un ottimo Breen, con Rovanpera bravo a rimontare al quarto posto e Greensmith attardato da una foratura quinto. Da segnalare che la prima Hyundai in classifica &egrave; quella di Neuville che &egrave; solo sesto, per continui problemi all&rsquo;ammortizzatore anteriore destro, e che questa terza tappa &egrave; stata una vera d&eacute;bacle per la casa coreana con Tanak fermo dopo il primo passaggio a Thoard e Solberg molto attardato dopo un&rsquo;uscita di strada ma ottimo terzo nel crono di Thoard.  Domani, domenica 23 gennaio, si svolger&agrave; la tappa finale che prevede 4 prove speciali per un totale di 67,26 km cronometrati, vale a dire i crono ripetuti due volte di La Penne (19,37 km) ed Entrevaux (14,26 km), che nel secondo passaggio delle ore 12.18 ospiter&agrave; la power stage finale trasmessa in Italia in diretta da Sky Sport.  Questa la classifica alla fine della terza tappa:  1.Ogier in 2h.19&rsquo;43&rdquo;1 2. Loeb a 21&rdquo;1 3. Breen a 1&rsquo;26&rdquo;0 4. Rovanpera a 2&rsquo;02&rdquo;8 5. Greensmith a 6&rsquo;33&rdquo;8 6. Neuville a 7&rsquo;44&rdquo;1 7. Mikkelsen a 9&rsquo;37&rdquo;2 8. Cais a 9&rsquo;59&rdquo;6 9. Munster a 10&rsquo;44&rdquo;1 10. Rossel a 11&rsquo;14&rdquo;2 

Il pilota francese della Toyota si &egrave; scatenato nella terza giornata di gara vincendo ben 2 delle 5 speciali in programma, recuperando la testa della gara

WRC, Rally Montecarlo: Ogier si riprende la vetta

Nella seconda tappa &egrave; andato in onda il grande show di S&eacute;bastien Loeb che sulla Ford Puma Rally 1 ha vinto prove a ripetizione sulle speciali delle Alpi Marittime. Sui 97,86 km cronometrati in programma e sui crono (tre ripetuti due volte) di Roure-Beuil (18,33 km), Guillames (13,49 km) ed Entrevaux (17,11 km) senza assistenza a met&agrave; tappa e con solo un cambio gomme a met&agrave; giornata a Puget-Th&eacute;niers.  Un Loeb day  Il campionissimo alsaziano ha attaccato alla grande sin da subito, in quello che &egrave; stato un &ldquo;Loeb day&rdquo;, aggiudicandosi le prime quattro delle sei prove disputate. S&eacute;bastien Ogier gli ha resistito nelle prime due speciali, ma poi ad Entrevaux ha perso 15&rdquo;8 e la laedership della gara a favore del pilota della Ford, perch&eacute; sul ghiaccio sporco presente in prova e nei tratti umidi non ha voluto prendere troppi rischi.  Peggio &egrave; andata a Fourmaux, volato fuori strada nella prima speciale di Roure, un&rsquo;incidente dopo il quale per i danni subiti alla sua Puma &egrave; stato costretto al ritiro.  Nel finale Greensmith ha poi fatto segnare il miglior tempo a Guillames subito imitato da Ogier ad Entrevaux. Il campione del mondo in carica ha cos&igrave; ridotto il suo svantaggio chiudendo la tappa a 9&rdquo;9 da Loeb, con Evans terzo a 22&rdquo;0, Neuville quarto a 47&rdquo;8 e Tanak quinto a 56&rdquo;7.  Il programma del weekend  Domani la gara continua con la terza tappa in cui sono 5 le prove speciali in programma per complessivi 92,46 km cronometrati, si inizia con la prova di Le Fugeret (16,80 km) seguita dai crono ripetuti due volte di Malijai (17,04 km) e Thoard (20,79 km). Niente assistenza a met&agrave; giornata, &egrave; previsto solo un cambio gomme a Digne les Bains, con assistenza finale a Montecarlo alle 19.01.  Infine domenica 23 la tappa finale con 4 speciali per un totale di 67,26 km cronometrati, vale a dire i crono ripetuti due volte di La Penne (19,37 km) ed Entrevaux (14,26 km), che nel secondo passaggio delle ore 12.18 ospiter&agrave; la power stage finale.  Questa la classifica dopo la seconda tappa:  1. Loeb in 1h22&rsquo;49&rdquo;0  2. Ogier a 9&rdquo;9  3. Evans a 22&rdquo;0  4. Neuville a 47&rdquo;8  5. Tanak a 56&rdquo;7  6. Breen a 59&rdquo;2  7. Greensmith a 1&rsquo;08&rdquo;4  8. Katsuta a 1&rsquo;35&rdquo;9  9.&nbsp; Rovanpera a 2&rsquo;12&rdquo;8  10. Solberg a 2&rsquo;22&rdquo;9  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Il pilota francese della Ford si &egrave; scatenato in questa seconda giornata di gara vincendo ben 4 delle 6 speciali in programma

WRC, Rally di Montecarlo: Loeb in testa nella seconda tappa

La nuova era del campionato del mondo rally, caratterizzata dall&rsquo;esordio delle nuove vetture Rally 1, &egrave; iniziata sotto il segno dei due grandissimi dominatori dell&rsquo;ultimo ventennio, S&eacute;bastien Ogier e S&eacute;bastien Loeb, che rispettivamente al volante della Toyota Yaris e della Ford Puma hanno chiuso in testa la prima tappa di questo 90&rsquo; Rally di Montecarlo.  Ogier ha dominato sui 38,45 km cronometrati in programma, vincendo sia la prima speciale di Luc&eacute;ram-Lantosque (15,20 km) che la seconda di La Boll&eacute;ne Vesubie-Moulinet (23,21 km). Il pilota della Toyota ha cos&igrave; chiuso la prima tappa da leader con un vantaggio di 6&rdquo;7 sullo scatenato Loeb e di 11&rdquo;2 sul compagno di squadra Evans, con Greensmith quarto a 21&rdquo;9 e Neuville (Hyundai) quinto a 28&rdquo;5 seguito via via da tutti gli altri.  Il programma  Domani mattina la gara prosegue con la seconda tappa che prevede 6 crono (tre ripetuti due volte) e 97,86 km cronometrati con le prove speciali di Roure-Beuil (18,33 km), Guillames (13,49 km) ed Entrevaux (17,11 km) senza assistenza, e con solo un cambio gomme a met&agrave; giornata a Puget-Th&eacute;niers. L&rsquo;arrivo di tappa e l&rsquo;assistenza finale sono previsti a Montecarlo alle 18.42.  &nbsp;Questa la classifica dopo la prima tappa:  1. Ogier in 25&rsquo;48&rdquo;4  2. Loeb a 6&rdquo;7  3. Evans a 11&rdquo;2  4. Fourmaux a 17&rdquo;9  5. Greensmith a 21&rdquo;9  6. Neuville a 28&rdquo;5 

L&rsquo;8 volte campione del mondo al volante della Toyota si &egrave; aggiudicato le prime due speciali

WRC, Rally di Montecarlo: Ogier subito leader dopo la prima tappa

        Questa mattina &egrave; partito il 90&deg; Rally di Montecarlo con lo shakedown in programma a Peille (2,29 km), in cui finalmente le nuove vetture ibride Rally 1 hanno fatto il loro esordio ufficiale. Il campione del mondo in carica S&eacute;bastien Ogier si &egrave; subito messo in evidenza facendo segnare lo scratch con il tempo di 1&rsquo;50&rdquo;4 sulla Toyota Yaris Rally 1, precedendo di 5 decimi il nove volte &ldquo;world champion&rdquo; S&eacute;bastien Loeb, al suo esordio sulla Ford Puma della MSport, di 1&rdquo;0 il compagno di squadra Elfyn Evans e di 1&rdquo;8 Thierry Neuville sulla Hyundai. Da segnalare che Ott Tanak (Hyundai) ha iniziato in ritardo il suo shakedown per alcuni problemi al motore subito risolti, mentre a Rovanpera (Toyota) si &egrave; spenta la vettura in speciale. Sono queste le incognite che tutti i piloti potranno avere durante la gara, vista la &ldquo;giovent&ugrave;&rdquo; delle nuove vetture. Vedremo. La notturna dalla piazza del Casin&ograve;&nbsp;&nbsp; Da questa sera si fa ancora pi&ugrave; sul serio, con la partenza della prima tappa della prova monegasca, totalmente in notturna, con il via alle ore 18.45 dalla Piazza del Casin&ograve; nel Principato di Monaco. Sono 38,45 i km cronometrati in programma con la prima speciale di Luc&eacute;ram-Lantosque (15,20 km) in programma alle 20.18 trasmessa in diretta in Italia da Sky Sport, seguita da La Boll&eacute;ne Vesubie-Moulinet (23,21 km) alle 21.31. Alle ore 23.21 ci sar&agrave; il ritorno delle vetture al parco assistenza situato nel porto di Montecarlo. Domani mattina la gara prosegue con la seconda tappa che prevede 6 crono (tre ripetuti due volte) e 97,86 km cronometrati con le prove speciali di Roure-Beuil (18,33 km), Guillames (13,49 km) ed Entrevaux (17,11 km) senza assistenza, e con solo un cambio gomme a met&agrave; giornata a Puget-Th&eacute;niers ed assistenza finale a Montecarlo alle 18.42.&nbsp; Questi i tempi dello shakedown: 1.Ogier in 1&rsquo;50&rdquo;4 2. Loeb a 0&rdquo;5 3. Evans a 1&rdquo;0 4. Neuville a 1&rdquo;8 5. Fourmaux a 2&rdquo;6 6. Greensmith a 2&rdquo;7 7. Breen a 3&rdquo;0 8. Katsuta a 3&rdquo;8 9. Rovanpera e Tanak a 3&rdquo;9 11. Solberg a 4&rdquo;1        

L'edizione numero 90 parte subito con l'exploit della Toyota Yaris 1, che precede di 5 decimi il nove volte iridato S&eacute;bastien Loeb

WRC, Rally di Montecarlo: Sébastien Ogier subito in evidenza

Parte domani mattina alle ore 9.31 il 90&deg; Rally di Montecarlo con lo shakedown in programma a Peille (2,29 km) in cui le nuove vetture ibride Rally 1 faranno il loro esordio ufficiale. Poi alle ore 18.45 dalla Piazza del Casin&ograve; nel Principato di Monaco ci sar&agrave; il via della prima tappa della prova monegasca totalmente in notturna, composta da 38,45 km cronometrati con la prima speciale di Luc&eacute;ram-Lantosque (15,20 km) in programma alle 20.18, seguita da La Boll&eacute;ne Vesubie-Moulinet (23,21 km) alle 21.31, con alle ore 23.21 il ritorno delle vetture al parco assistenza situato nel porto di Montecarlo.  Le dichiarazioni dei favoriti  Dopo le ricognizioni terminate questo pomeriggio, i tre grandi protagonisti attesi alla vigilia, S&eacute;bastien Ogier (Toyota), Thierry Neuville (Hyundai) e S&eacute;bastien Loeb (Ford), hanno raccontato le loro impressioni nella conferenza stampa tenutasi questo pomeriggio alla vigilia della gara monegasca. &ldquo;E&rsquo; un rally molto aperto &ndash; ha dichiarato Ogier &ndash; da cui tutti ci aspettiamo delle risposte, sia i piloti che i team. Sta partendo una nuova era, &egrave; difficile dire dove siamo, aspettiamo il responso del cronometro, in teoria dovremo essere pi&ugrave; lenti rispetto alle precedenti vetture. Ci sar&agrave; anche da adattare il nostro stile di guida, vedremo chi di noi lo far&agrave; prima e sar&agrave; pi&ugrave; bravo. La vettura &egrave; pi&ugrave; sottosterzante, cambia anche il consumo delle gomme ripeto, sar&agrave; una novit&agrave; per tutti, vedremo cosa succeder&agrave; dopo aver fatto prima della corsa quattro giorni di test tra dicembre e gennaio. Quanto al mio programma tra circuito e rally 2022, ad inizio febbraio saprete tutto&rdquo;.  &ldquo;Anche noi &ndash; ha continuato Thierry Neuville - non sappiamo dove siamo, questo fine settimana lo scopriremo in una gara con un meteo asciutto. Abbiamo fatto dei test anche in queste condizioni, adesso capiremo quanto siamo andati avanti nello sviluppo rispetto ai nostri avversari. Ci dovremo adattare a queste nuove vetture, cambier&agrave; lo stile di guida, e sar&agrave; importante trovare il giusto set up&rdquo;.   Infine ecco Loeb. &ldquo;Dopo la Dakar sono pronto per questa nuova sfida &ndash; ha commentato il 9 volte campione del mondo -. Adesso dobbiamo capire queste nuove macchine, con il freno a mano ed il cambio manuale a 5 velocit&agrave;, un po&rsquo; sottosterzanti, c&rsquo;&egrave; ancora dello sviluppo da fare ma io comunque sono pronto. Parlando del meteo, sar&agrave; una gara asciutta, un rally in pratica di asfalto con un po&rsquo; di neve solo a Sisteron. Per capire quanto &egrave; asciutta, non ho mai visto nella mia carriera il Turini senza neve come quest&rsquo;anno&rdquo;.   Da segnalare infine che Fran&ccedil;ois Delecour, in gara sull&rsquo;Alpine A110 RGT e vincitore qui nel 1994, ha dichiarato che &ldquo;Sabato nella prova di Sisteron ci saranno 6 km di neve e ghiaccio su un totale di 20 km cronometrati, una speciale davvero molto complicata per noi con sole due ruote motrici. Conosco tutte le speciali di questa gara, perch&eacute; le ho fatte in passato, eccetto quella di Malijai. Sar&agrave; inoltre dura per tutti domani notte nella prima speciale di Luceram per i freni, nella discesa dopo il Col di Saint Roc&rdquo;. 

Tante incognite sulla prima tappa del mondiale, ma i protagonisti sono pronti: ecco cosa hanno detto Loeb, Neuville e Ogier

WRC, Rally di Montecarlo: le dichiarazioni dei favoriti

La 50a stagione iridata del mondiale rally sta per partire con una novit&agrave; assoluta, l&rsquo;esordio delle nuove vetture ibride Rally 1. Un cambio epocale per la specialit&agrave; per via dei cambiamenti sostanziali che avranno le nuove auto da corsa rispetto alle Wrc Plus. Un cambio pari solo a quello del 1997 quando erano state introdotte le World Rally Car. E cos&igrave; con questa rivoluzione tutti ripartiranno da zero, ci sono infatti molte incognite sulle prestazioni che offriranno i piloti al volante delle nuove Rally 1 ibride. E poi rispetto agli ultimi anni ci attende un&rsquo;edizione diversa in questo 90&deg; Rally di Montecarlo, e ci&ograve; contribuisce a rendere davvero incerto il pronostico della gara. Che sar&agrave; composta da 4 tappe per un totale di 17 prove speciali e complessivi 296,03 km cronometrati, con la novit&agrave; che dopo dieci edizioni la gara monegasca ha cambiato la sua fisionomia, riportando la sede del parco assistenza al porto di Monaco. Abbandonando cos&igrave; sia l&rsquo;Ard&eacute;che dove era stato nel 2012 e 2013 che Gap e le Hautes Alpes, che avevano ospitato la parte iniziale della prova del Principato dal 2014 in poi.  Le speciali  La corsa del Principato si svilupper&agrave; dunque stavolta tutta nel sud della Francia soprattutto sulle speciali delle Alpi Marittime. Dopo i tre giorni di ricognizioni sul percorso programmati iniziati luned&igrave; e che terminano domani, la prova monegasca prender&agrave; il via gioved&igrave; 20 gennaio al mattino alle ore 9.31 con lo shakedown che sar&agrave; ospitato a Peille (2,29 km), e che sar&agrave; riservato esclusivamente solo alle nuove vetture Rally 1 che faranno cos&igrave; il loro esordio ufficiale. Poi alle ore 18.45 dal Principato di Monaco il via della prima tappa totalmente in notturna, composta da 38,45 km cronometrati con la prima speciale di Luc&eacute;ram-Lantosque (15,20 km) in programma alle 20.18 seguita da La Boll&eacute;ne Vesubie-Moulinet (23,21 km) alle 21.31, con alle ore 23.21 il ritorno delle vetture al parco assistenza di Montecarlo.  La seconda tappa, venerd&igrave; 21 gennaio, prevede 6 crono (tre ripetuti due volte) e 97,86 km cronometrati con le prove speciali di Roure-Beuil (18,33 km), Guillames (13,49 km) ed Entrevaux (17,11 km), senza assistenza e con solo un cambio gomme a met&agrave; giornata a Puget-Th&eacute;niers ed assistenza finale a Montecarlo alle 18.42. Poi sabato 22 le prove speciali in programma sono 5 per complessivi 92,46 km cronometrati, si inizia con la prova di Le Fugeret (16,80 km) seguita dai crono ripetuti due volte di Malijai (17,04 km) e Thoard (20,79 km).  Niente assistenza a met&agrave; giornata, &egrave; previsto solo un cambio gomme a Digne les Bains, con assistenza finale a Montecarlo alle 19.01. Infine domenica 23 la tappa finale con 4 speciali per un totale di 67,26 km cronometrati, vale a dire i crono ripetuti due volte di La Penne (19,37 km) ed Entrevaux (14,26 km), che nel secondo passaggio delle ore 12.18 ospiter&agrave; la power stage finale. Power stage che sar&agrave; trasmessa da SKY Sport, che ha di nuovo acquisito quest&rsquo;anno i diritti del WRC, che da oltre un anno e mezzo non veniva pi&ugrave; trasmesso in tv in Italia, eccezion fatta per le gare di casa, Sardegna e Monza.  Entry list, 75 piloti al via  Sono 75 i piloti iscritti quest&rsquo;anno alla 90a edizione della gara monegasca, tra loro ben 11 figurano al volante delle nuove vetture ibride Rally 1, sono poi 6 piloti iscritti al campionato satellite Wrc 2 Team, 14 al Wrc 2, 3 al Wrc 3, campionato a cui partecipano le nuove vetture Rc3, ed infine 8 tra le RGT.  Passando ad un esame pi&ugrave; dettagliato dei concorrenti, la lista ufficiale degli iscritti &egrave; capeggiata dalla Toyota Yaris Rally 1 numero 1 dell&rsquo; 8 volte &ldquo;world champion&rdquo; S&eacute;bastien Ogier, che sar&agrave; affiancato dai compagni di squadra Elfyn Evans, Kalle Rovanpera e Takamoto Katsuta. Saranno 3 invece le Hyundai i20 Rally 1 in gara affidate ai piloti ufficiali della casa coreana Thierry Neuville, Ott Tanak ed Oliver Solberg.  Infine saranno ben 4 le Ford Puma Rally 1 schierate dalla MSport con al volante il neo acquisto Craig Breen, Gus Greensmith, Adrien Fourmaux e l&rsquo;altro nuovo arrivato a Cockermouth, il 9 volte campione del mondo S&eacute;bastien Loeb.  Tra gli iscritti al Wrc 2 Team spiccano le presenze del campione in carica Andreas Mikkelsen e di Marco Bulacia sulle Skoda Fabia Rally2 Evo della Toksport, di Erik Camilli e Sean Johnston (Citroen C3 Rally2 di PH Sport), mentre tra quelli iscritti al Wrc 2 c&rsquo;&egrave; da segnalare la presenza del campione in carica Wrc 3 Yohan Rossel (Citroen C3 Rally2), e di Nikolay Gryazin, Chris Ingram e Freddy Loix tutti e tre al volante di una Skoda Fabia Rally2 Evo.  Tra le Wrc 3 sar&agrave; una sfida a tre fra le Ford Fiesta Rally3 del campione in carica Junior Sami Pajari, del nostro Enrico Brazzoli e di Jan Cerny, mentre in classe RGT da evidenziare la partecipazione dell&rsquo;inossidabile Fran&ccedil;ois Delecour e di Raphael Astier sull&rsquo;Alpine A110 ed in classe RC2 quella di un altro pilota francese, St&eacute;phane L&eacute;f&eacute;bvre su Citroen C3 Rally2. Sono infine 11 gli equipaggi italiani iscritti alla prova monegasca, di cui 4 in gara nel Wrc 2, vale a dire Miele-Beltrame, Morato-Gallinaro, Covi-Lorigiola e Arengi-Bosi (tutti su Skoda Fabia Rally2 Evo) ed uno nel Wrc 3 cio&egrave; Brazzoli-Fenoli (Ford Fiesta Rally3). Tra le le RGT saranno poi della partita Sassi-Romei e Gobbin-Grimaldi (entrambi su Abarth 124 Rally), mentre in classe RC2 sono iscritti Elwis Chentre (al suo primo Montecarlo) e Matteo Gamba su Skoda Fabia Rally2, e poi Alessandro Gino (Hyundai i20 Rally2) ed infine Dapr&agrave;-Guglielmetti (Ford Fiesta Rally4).   

Ecco tutto quello che c&#39;&egrave; da sapere sulla gara che d&agrave; il via al mondiale rally 2022

WRC, al via il Rally di Montecarlo 2022

 p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Tahoma; color: #000000; -webkit-text-stroke: #000000} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Tahoma; color: #000000; -webkit-text-stroke: #000000; min-height: 14.0px} span.s1 {font-kerning: none} span.s2 {text-decoration: underline ; font-kerning: none} span.s3 {font-kerning: none; background-color: #ffffff}    E&rsquo; stato ufficializzato oggi l&rsquo;elenco degli equipaggi iscritti che saranno i protagonisti della 90a edizione del &ldquo;Rallye Automobile Monte-Carlo&rdquo;, che scatter&agrave; tra dieci giorni gioved&igrave; 20 gennaio.  Saranno in totale 75 i piloti al via, tra i quali ben 11 figurano alla guida delle nuove vetture ibride Rally 1, sono poi 6 piloti iscritti al Wrc 2 Team, 14 al Wrc 2, 3 al Wrc 3 ed infine 8 tra le RGT.  Saranno invece 11 gli equipaggi italiani in gara, di cui 4 iscritti al Wrc 2 (Miele-Beltrame, Morato-Gallinaro, Covi-Lorigiola e Arengi-Bosi) ed 1 al Wrc 3 (Brazzoli-Fenoli).  La lista ufficiale degli iscritti &egrave; capeggiata dalla Toyota Yaris Rally 1 numero 1 dell&rsquo; 8 volte &ldquo;world champion&rdquo; S&eacute;bastien Ogier, che sar&agrave; affiancato dai compagni di squadra Evans, Rovanpera e Katsuta. Saranno 3 invece le Hyundai i20 in gara affidate a Neuville, Tanak e Solberg, mentre saranno ben 4 le Ford Puma Rally 1 schierate dalla MSport con al volante Breen, Greensmith, Fourmaux ed il 9 volte campione del mondo S&eacute;bastien Loeb.  Tra gli iscritti al Wrc 2 Team spiccano le presenze di Mikkelsen e Bulacia sulle Skoda Fabia Rally 2 della Toksport, di Camilli e Johnston (Citroen C3 Rally2 di PH Sport), me tra quelli iscritti al Wrc 2 da segnalare la presenza di Rossel (Citroen C3 Rally 2), e di Gryazin, Ingram e Loix tutti su Skoda Fabia Rally 2. Tra le Wrc 3 sar&agrave; una sfida tra le Ford Fiesta Rally 3 di Pajari, Brazzoli e Cerny, mentre in classe RGT da evidenziare la partecipazione di Fran&ccedil;ois Delecour e Asier sull&rsquo;Alpine A110.  Di seguito ecco l&rsquo;elenco dei principali iscritti fornito dalla FIA:  Rally1  1&nbsp;&nbsp; S&eacute;bastien OGIER / Benjamin VEILLAS&nbsp;&ndash; TOYOTA YARIS&nbsp;Rally1 33 Elfyn EVANS / Scott MARTIN&nbsp;&ndash; TOYOTA YARIS&nbsp;Rally1 69 Kalle ROVANPER&Auml; / Jonne HALTTUNEN&nbsp;&ndash; TOYOTA YARIS&nbsp;Rally1 18 Takamoto KATSUTA / Aaron JOHNSTON&nbsp;&ndash; TOYOTA YARIS&nbsp;Rally1 2&nbsp;&nbsp;Oliver SOLBERG / Elliott EDMONDSON&nbsp;&ndash; HYUNDAI i20&nbsp;Rally1 8&nbsp;&nbsp;Ott TANAK / Martin JARVE&Ouml;JA &ndash; HYUNDAI i20&nbsp;Rally1 11 Thierry NEUVILLE /&nbsp;Martijn WYDAEGHE&nbsp;&ndash; HYUNDAI i20&nbsp;Rally1 42 Craig BREEN &ndash; Paul NAGLE - FORD PUMA HYBRID Rally1 44 Gus GREENSMITH / Jonas ANDERSSON - FORD PUMA HYBRID Rally1 16 Adrien FOURMAUX &ndash; Alexandre CORIA - FORD PUMA HYBRID Rally1 19 S&eacute;bastien LOEB / Isabelle GALMICHE FORD PUMA HYBRID Rally1  WRC2 T  20 Andreas MIKKELSEN / Eriksen TORSTEIN &ndash; SKODA FABIA RALLY2 21 Marco BULACIA &ndash; Marcelo DER OHANNESIAN &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2 24 Eric CAMILLI / Bastien ROCHE &ndash; CITROEN C3 RALLY2 &ndash; SAINTELOC JUNIOR TEAM 26 Aaron JOHNSTON / KIHURANI Alex &ndash; CITROEN C3 RALLY2 &ndash; SAINTELOC JUN.TEAM  WRC2  22 Nicolay GRYAZIN / Konstantin ALEKSANDROV &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2 23 Johan ROSSEL / Valentin SARREAUD &ndash; CITROEN C3 RALLY2 40 Fabrizio ARENGI / Massimiliano BOSI &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2 39 Carlo COVI / Michela LORIGIOLA &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2 25 Chris INGRAM / Ross WHITTOCK&nbsp; &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2 30 Freddy LOIX /&nbsp;Pieter TSJOEN&nbsp; &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2 34 Mauro MIELE / Luca BELTRAME &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2 38 Maurizio MORATO / Enrico GALLINARO &ndash;&nbsp; SKODA FABIA RALLY2  WRC 3  41 Sami PAJARI / Enni M&Auml;LK&Ouml;NEN &ndash;&nbsp; FORD FIESTA RALLY3 43 Enrico BRAZZOLI / Manuel FENOLI &ndash;&nbsp; FORD FIESTA RALLY3 45 Jan CERNY / Terezinska CERNOHORSKY &ndash;&nbsp; FORD FIESTA RALLY3  RGT  47 Fran&ccedil;ois DELECOUR / Jean Rodolf GUIGONNET ALPINE A110 RGT 48 Rapha&euml;l ASTIER / Fr&eacute;d&eacute;ric VAUCLARE &ndash; ALPINE A110 RGT 

Sono 75 gli equipaggi iscritti all&#39;edizione numero 90 della corsa monegasca. Ecco chi saranno i protagonisti al via il 20 gennaio

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