Dopo 13 anni nel motorsport, Rebellion Racing chiude con il mondo delle competizioni: la 24 Ore di Le Mans 2020 segner&agrave; l&rsquo;addio alle corse della squadra svizzera, che ha deciso di abbandonare le attivit&agrave; sportive per abbracciare altre sfide.  Una notizia inattesa, se si pensa che soltanto a dicembre la Rebellion Racing si era impegnata in una partnership con Peugeot Sport, per dar vita alla Hypercar che riporter&agrave; la Casa del Leone nel WEC dal 2022. Un duro colpo per Peugeot, che ora dovr&agrave; rivedere i propri programmi, ma anche per l&rsquo;intero Mondiale Endurance, che perde uno dei suoi attori protagonisti, capace di mettere a segno due vittorie nel WEC.  &quot;Il motorsport &egrave; stato una grande risorsa per Rebellion&rdquo;, ha dichiarato il presidente Alexandre Pesci. &ldquo;I circuiti sono stati vetrine eccezionali e un&#39;importante cassa di risonanza per il nostro marchio, davanti a un ampio pubblico. Il ritorno degli investimenti negli sport a motore &egrave; stato pi&ugrave; che soddisfacente. Ci stiamo prendendo del tempo per ridefinire i contorni della nostra attivit&agrave;, ma gli effetti di questa decisione avranno effetto sul reparto corse non appena terminer&agrave; la stagione WEC. Queste non sono decisioni facili da prendere e siamo rattristati dal fatto che non saremo in grado portare avanti i nostri impegni negli anni a venire&rdquo;.  Parole a cui fanno eco quelle del CEO di Rebellion, Calim Boudhadra: &quot;La strategia di Rebellion deve cambiare! La 24 Ore di Le Mans 2020 sar&agrave; la nostra ultima gara e cercheremo di concludere con una nota positiva l&#39;avventura nell&rsquo;endurance, andando ad arricchire gli eccellenti risultati che abbiamo gi&agrave; raggiunto&rdquo;.  &ldquo;Come team privato - Aggiunge Boudhadra -&nbsp; siamo orgogliosi di aver scritto una pagina del motorsport. Sono convinto che la sfida di Peugeot nel WEC avr&agrave; grande successo in futuro, e rimpiango di non essere riuscito a farne parte&quot;. 

La 24 Ore di Le Man sar&agrave; l&rsquo;ultima gara della squadra svizzera, che abbandona il mondo delle competizioni sportive, per dedicarsi ad altre attivit&agrave;

Rebellion Racing, addio alle corse a fine stagione

        Sar&agrave; un impegno a due, quello di Peugeot Sport nella Classe Hypercar del WEC dal 2022. Il ritorno della casa del Leone avverr&agrave; in partnership con Rebellion Racing. A ufficializzare la collaborazione, l&rsquo;amministratore delegato di Peugeot, Jean Philippe Imparato. &ldquo;Il programma partir&agrave; nel 2022 e siamo felicissimi di far squadra con uno dei nomi pi&ugrave; importanti delle gare endurance. L&rsquo;esperienza di Rebellion Racing nel WEC sar&agrave; un valore importante nel mettere insieme il team pi&ugrave; forte possibile per il nostro programma e questo &egrave; stato supportato dalla recente vittoria del team a Shanghai. Leggi anche: Test Abu Dhabi, Grosjean: 'Gomme luci e ombre' I ruoli verranno divisi in funzione delle rispettive competenze e tutti faremo base a Versailles-Satory&rdquo;, ha spiegato il direttore di PSA Motorsport, Jean-Marc Finot.&nbsp; Classe Hypercar da affrontare con un progetto ibrido e destinato a rappresentare un collegamento con un prodotto stradale, che potrebbe rivelarsi in uno dei Saloni dell&rsquo;auto europei nel 2020 &ndash; Ginevra per importanza, Parigi per campanilismo -. Un primo rendering del possibile design della Hypercar da schierare nel 2022 ha accompagnato l&rsquo;annuncio della collaborazione Peugeot Sport-Rebellion Racing.&nbsp; Dalle corse alle stradali Peugeot Sport Engineered &ldquo;Peugeot, con progetti motorizzati a benzina e diesel, &egrave; stata dietro alcuni dei momenti memorabili delle gare enducance. L'editoriale del Direttore:&nbsp;Lo stile Ronaldo in chiave Ferrari Oggi spostiamo l&rsquo;attenzione a una nuova avventura incentrata sulla tecnologia ibrida-elettrificata. Siamo lieti di quanto calorosa sia stata l&rsquo;accoglienza del recente annuncio della nostra partecipazione nella serie, soprattutto considerato come quest&rsquo;avvincente cambiamento in termini sportivi e di power unit accompagner&agrave; il lancio delle auto Peugeot Sport Engineered. Sono entusiasta del programma, soprattutto per il fatto che lavoreremo insieme a un partner principale come Rebellion, la cui passione, ricerca della perfezione e prestazioni si abbinano perfettamente ai valori Peugeot&rdquo;, ha commentato l&rsquo;a.d. del marchio, Imparato.       

Da gennaio le due strutture lavoreranno per delineare il programma che porter&agrave; al debutto nel 2022 del prototipo Peugeot. Un rendering immagina il possibile design della Hypercar

WEC, Peugeot in Classe Hypercar con Rebellion

La prossima stagione la classe Lmp1 del Mondiale Endurance non sar&agrave; carente solo delle due Audi R18, dopo che il marchio di Ingolstadt ha lasciato la categoria dopo 18 stagioni. Infatti anche la Rebellion ha deciso di lasciare la Classe, ma a differenza della Casa degli Anelli la compagine svizzera rester&agrave; nel Wec e correr&agrave; con i prototipi della rinnovata classe Lmp2.  Infatti schierer&agrave; due Oreca 07-Gibson, e fanno molto rumore i nomi di chi li guider&agrave;. La Rebellion ha infatti annunciato quattro dei sei piloti 2017, e tre di essi hanno cognomi di grandi ex della Formula 1: Nicolas Prost, Bruno Senna, Nelson Piquet Jr.  Non &egrave; ancora stato annunciato se faranno squadra assieme, ma di certo l&#39;idea di avere una vettura con i tre assieme farebbe certamente parlare di se. Assieme a loro &egrave; stato annunciato anche Mathias Beche.  &quot;Siamo molto lieti di confermare i nostri piani, che prevedono di schierare due Oreca 07 LMP2 nel FIA WEC 2017, accanto all&#39;impegno che avevamo gi&agrave; annunciato per la North American Endurance Cup dell&#39;IMSA&quot; ha detto il Team Manager Bart Hayden. &quot;Siamo molto contenti che Nico, Mathias e Nelson siano con noi anche nel 2017 e sono felice anche di dare il benvenuto nel team a Bruno&quot;.  La Rebellion ha organizzato anche un assalto massiccio alla 24 Ore di Daytona (gara di apertura dell&#39;IMSA), nella quale schierer&agrave; un super equipaggio composto da Nick Heidfeld, Sebastien Buemi, Neel Jani e St&eacute;phane Sarrazin. 

La squadra elvetica, da anni leader della classifica privati Lmp1, nel 2017 porter&agrave; in pista due Oreca 07-Gibson, affidate a Senna, Piquet e Prost

Mondiale Endurance, Rebellion scende in Lmp2

Torner&agrave; a giocare la partita della classe LMP1, Dunlop. Non lo far&agrave; con i team delle case ufficiali, ma con il migliore dei privati, gli svizzeri di Rebellion. Era dal 2012 che il gommista non si misurava in LMP1, l&rsquo;ultima volta su con il team OAK, per rivolgere in seguito le proprie attenzioni alla classe LMP2.  Le due Rebellion R-One evoluzione che il team guidato da Bart Hayden schierer&agrave; per l&rsquo;intero mondiale Endurance saranno guidate da Prost, Beche, Kraihamer, Imperatori, Tuscher, con l&rsquo;obiettivo di ripetersi e conquistare il trofeo riservato alle scuderie private. &laquo;Continueremo con i motori AER P60 (V6 biturbo; ndr), la scorsa stagione ha visto un&rsquo;installazione tutta nuova sul telaio della Rebellion R-One e, pur avendo centrato l&rsquo;obiettivo di assicurarci i titoli, c&rsquo;era ancora tanto margine di miglioramento sul fronte dell&rsquo;affidabilit&agrave; del pacchetto. Abbiamo lavorato insieme ad AER per risolvere i problemi emersi e faremo i passi avanti attesi&raquo;, ha commentato Hayden.  Rebellion e Dunlop scenderanno in pista dapprima per i test e saranno pronti al via sin dal prologo al Paul Ricard il prossimo marzo, diversamente da quanto accaduto nel 2015, quando la squadra svizzera salt&ograve; i primi appuntamenti in calendario.  &laquo;Nelle ultime stagioni abbiamo visto come Dunlop abbia fornito gomme competitive alle macchine di LMP2 e speriamo che la collaborazione incrementi la competitivit&agrave; delle nostre R-One LMP1&raquo;, ha aggiunto Hayden. Sul fronte Dunlop, invece, il capo della divisione motorsport, Fraipont si &egrave; detto contento della scelta di Rebellion, &laquo;dopo un intenso test comparativo sulle coperture; forniremo un supporto tecnico mirato che ci permetta di migliorare durante l&rsquo;anno&raquo;.  Fabiano Polimeni      &nbsp;

Il gommista fornir&agrave; il team Rebellion, impegnato per l&rsquo;intero mondiale con due R-One evoluzione

WEC, Dunlop torna in LMP1

La stagione 2014 del Mondiale Endurance (WEC) ha visto il primo successo complessivo della Toyota Motorsport e dei suoi piloti Sebastien Buemi e Anthony Davidson. Un primato rimarchevole, ma non &egrave; l&rsquo;unico dato numerico che si pu&ograve; evincere dal campionato concluso: la categoria ha infatti enumerato le proprie statistiche finali, che dunque vi proponiamo a seguire. Queste che riportiamo sono mirate in particolare alla classe LMP1, vale a dire i Prototipi che hanno lottato per la vittoria assoluta e fra i quali hanno corso le Case costruttrici ufficiali. Le statistiche WEC LMP1 2014 Team partecipanti: 5 (4 dei quali hanno preso il via in tutte le gare: Audi, Porsche, Toyota e Rebellion; pi&ugrave; la Lotus).  Auto che hanno corso: 12 (3 Audi, 2 Porsche, 2 Toyota, 2 Rebellion, 1 Lotus pi&ugrave; 2 Lola schierate da Rebellion alla prima gara di Silverstone).  Costruttori di motori presenti: 4 (Audi, Porsche, Toyota e AER).  Configurazioni di motore: 3 (V6 TDI, V4 turbo e V8 aspirato, con tre diversi sistemi ibridi).  Tutti e tre i team LMP1-Hs hanno vinto in gara: 5 volte Toyota, 2 volte Audi, 1 volta Porsche.  Pole position: 4 per la Toyota e 4 per la Porsche.  La Toyota n.8 ha mancato il podio in una sola occasione (Bahrain).  Le due Toyota e la Rebellion n.12 sono riuscite a finire a punti in tutte le gare della stagione.  Sono 32 i piloti che hanno ottenuti punti nella classifica di campionato.  Equipaggi pi&ugrave; stabili: i due della Porsche (Bernhard-Webber-Hartley e Dumas-Jani-Lieb) e quello sull&rsquo;Audi n.2 (Fassler-Lotterer-Treluyer).  Equipaggi meno stabili: Audi n.1 (con Gen&eacute; a sostituire Duval infortunato a Le Mans), Toyota n.8 (con Lapierre appiedato dopo Austin) e Toyota n.7 (con Nakajima sostituito da Conway tre volte).  Tre piloti sono stati iscritti ma non hanno corso: Simon Trummer, Nathanael Berthon e Oliver Jarvis.  Tre piloti svizzeri figurano nei primi tre equipaggi in classifica: Sebastien Buemi, Marcel Fassler e Neel Jani. LMP1-L La Rebellion ha monopolizzato tutte le gare della LMP1 &ldquo;light&rdquo;, con 5 vittorie per la n.12 e 3 vittorie per la n.13.  La Rebellion n.12 &egrave; finita due volte fra i primi 4 assoluti: a Silverstone e a Le Mans.  Solo a Shanghai tutte e tre le LMP1-L hanno concluso la gara.  Nella prima met&agrave; di stagione, la Rebellion n.13 non aveva finito alcuna gara, poi dal Fuji (dove hanno vinto) le ha finite tutte.  La Rebellion non ha effettuato alcun cambiamento negli equipaggi (Beche-Heidfeld-Prost e Belicchi-Kraihamer-Leimer) nel corso dell&rsquo;intera stagione.  L&rsquo;equipaggio della Rebellion n.12 ha concluso il campionato assoluto a pari punti con la Porsche n.20, ma &egrave; finito 10&deg; anzich&eacute; 9&deg; per la discriminante dei risultati migliori.  Il miglior risultato della Lotus CLM &egrave; stato quello alla gara del debutto (Austin, 2&deg; di classe).  Il motore AER della Lotus CLM &egrave; il primo V6 turbo non ibrido impiegato nel WEC. Record assoluti L&rsquo;Audi resta il costruttore con il maggior numero di vittorie nei 3 anni di WEC, con 12 successi contro gli 11 della Toyota (e 1 della Porsche).  Marcel Fassler, Andr&eacute; Lotterer e Benoit Treluyer sono i piloti con pi&ugrave; vittorie nel WEC (8). Seguono Lapierre (6); Buemi, Davidson e Wurz (5); Kristensen, Duval e McNish (4).  Sono 18 i piloti che hanno colto almeno una vittoria assoluta nel WEC, con Romain Dumas unico ad aver avuto successo con due marche diverse: Audi a Spa 2012 e Porsche a Interlagos 2014.  Mike Conway e Stephane Sarrazin sono gli unici ad aver vinto sia in LMP1 che in LMP2. Marc Gen&eacute; conta una vittoria in LMP1 e un podio in LMP2, mentre Mathias Beche ha vinto in LMP2 e LMP1-L.  L&rsquo;equipaggio Audi composto da Fassler-Lotterer-Treluyer &egrave; quello che ha conquistato pi&ugrave; punti totali nel WEC, con 448,75. Hanno cos&igrave; superato Tom Kristensen, a quota 438.  Maurizio Voltini

Anche il Mondiale Endurance mostra i dati di rilievo della stagione passata

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