La questione &egrave; molto pi&ugrave; complessa di quanto non appaia a prima vista. La Formula 1 deve adottare gomme con cerchi dal diametro maggiorato o conservare gli attuali 13 pollici, a dire il vero anacronistici? Oltre al fatto estetico, a essere coinvolti ci sarebbero una molteplicit&agrave; di aspetti collegati anzitutto ai sistemi sospensivi. Lo Strategy Group ha proposto l&rsquo;adozione di gomme pi&ugrave; larghe, mentre sul diametro abbiamo assistito unicamente a dimostrazioni (molto accattivanti nel look) nei test di Silverstone lo scorso anno e di recente su una GP2 della Pirelli a Monaco, con Martin Brundle.  &laquo;Ho l&rsquo;impressione che finiremo con l&rsquo;avere una gomma molto pi&ugrave; larga, ma su un cerchio da 13 pollici&raquo;, il commento di Paul Hembery. &laquo;Siamo soddisfatti della scelta di passare a gomme da 420 millimetri di larghezza, daranno un maggior impatto visivo. Oggi facciamo pneumatici per macchine stradali ad alte prestazioni pi&ugrave; larghe di quelle per la Formula 1, per cui le render&agrave; pi&ugrave; importanti alla vista. Il &ldquo;buco&rdquo; al centro? 13, 18 o 19 pollici, devono decidere cosa vogliono fare&raquo;, aggiunge. E la decisione &egrave; rimessa tutta a chi deve definire i regolamenti tecnici. &laquo;Ci sono due scuole di pensiero, una verso i 18 o 19 pollici per renderle pi&ugrave; vicine alle gomme stradali, l&rsquo;altra per la conservazione dei 13 pollici e il differenziamento della Formula 1 da ogni altra categoria&raquo;, riporta Espn.  Non pu&ograve; risolversi tutto solo sul versante dell&rsquo;aspetto, necessariamente vanno effettuate valutazioni di carattere tecnico e i risvolti che si potrebbero aprire, con conseguenti costi nello sviluppo dei sistemi di sospensione. &laquo;Credo che la divisione marketing vorrebbe conservare i 13 pollici e una spalla alta per il marchio, per la quale non dovremmo pagare. Faremo ci&ograve; che vorr&agrave; lo sport e troveremo soluzioni alle loro esigenze&raquo;, continua il direttore di Pirelli Motorsport, prima di toccare il tema pi&ugrave; sensibile, legato alle differenze tecniche: &laquo;I cerchi sono ciascuno 4,5 kg pi&ugrave; pesanti rispetto a prima sulla macchina da GP2, perci&ograve; le masse non sospese sono enormemente maggiori: &egrave; una ruota grande. C&rsquo;&egrave; un costo, ma anche la convinzione che la Formula 1 debba avere un certo look. Non credo ci sar&agrave; mai una soluzione perfetta. Se venderemmo pi&ugrave; gomme avendo quelle da 19 pollici in Formula 1? A dire il vero, non credo&raquo;.  Fabiano Polimeni     

Hembery ribadisce la disponibilit&agrave; a fornire ci&ograve; che verr&agrave; chiesto dai team, ma prevede: resteremo sui 13&rdquo;

F1, Pirelli e il futuro da 18 pollici

Continuano gli &ldquo;avvicinamenti&rdquo; fra organizzatori e concorrenti delle serie DTM e SuperGT, cio&egrave; i campionati per vetture a ruote coperte tedesco e giapponese, e dall&rsquo;ultima riunione congiunta a Tokyo di fine mese &egrave; scaturita la volont&agrave; di creare nel 2017 una categoria di respiro globale che si chiamer&agrave; &ldquo;Class One&rdquo; e che ha colto l&rsquo;interesse anche della Imsa americana.  Gi&agrave; oggi, a seguito di accordi precedenti, le serie tedesca e giapponese corrono con macchine molto simili per quanto concerne la parte telaistica e aerodinamica, differendo per&ograve; a livello di propulsore: V8 di 4.000 cc nel DTM, 4 cilindri turbo di 2 litri nel SuperGT. E sar&agrave; proprio quest&rsquo;ultima configurazione quella scelta per la futuribile supercategoria, vuoi per questioni commerciali, vuoi per aspetti legati ai costi. Per quest&rsquo;ultimo motivo si pensa anche a porre dei limiti in quanto a giornate di test, pneumatici e cos&igrave; via.  Tutte queste cose sono state discusse all&rsquo;interno del cosiddetto &ldquo;steering committee&rdquo; (che potremmo tradurre un po&rsquo; liberamente come &ldquo;Commissione per il cambiamento&rdquo;) fra costruttori coinvolti, ITR e GTA, cio&egrave; gli organizzatori delle serie tedesca e giapponese (nella foto sotto, i partecipanti). Ci&ograve; dovrebbe portare a vetture del tutto simili ai &ldquo;mostri&rdquo; che corrono in DTM e SuperGT, con motori capaci di erogare circa 600 cavalli, e con la possibilit&agrave; di coinvolgere altri costruttori oltre a quelli &ldquo;soliti&rdquo;.  Ma soprattutto si riuscirebbe a unificare tecnicamente due-tre campionati di notevole rilevanza (che continuerebbero a chiamarsi come ora) consentendo di correre con le stesse macchine di qua e di l&agrave; degli oceani, a chi lo volesse. Quindi non solo in Europa e Giappone, ma anche in Usa, probabilmente in una serie &ldquo;sprint&rdquo; parallela all&rsquo;attuale Tudor Uscc invece improntata pi&ugrave; alle gare di durata (minimo 2 ore e 45 minuti). Potendo inoltre pensare a una sorta di &ldquo;finalissima mondiale&rdquo; fra i migliori dei continenti coinvolti.  Maurizio Voltini 

Si sta prefigurando una possibile categoria a ruote coperte che unificherebbe DTM, SuperGT giapponese e anche Imsa 

Arriva nel 2017 la Class One

La Pirelli sperimenter&agrave; la prossima settimana, nei test F1 che si svolgono qui a Silverstone martedi 8 e mercoledi 9 luglio, un pneumatico da 18 pollici! Per collaudare la nuova gomma, di tipo sperimentale, la Pirelli ha scelto la Lotus, uno dei 4 team con cui collabora per lo sviluppo degli pneumatici (gli altri sono Ferrari, Mercedes, Red Bull).  Potrebbe essere l&rsquo;inizio di una piccola rivoluzione tecnica per la F1. Sono da anni che i gommisti invocano l&rsquo;uso di pneumatici da 18 pollici invece di quelli attuali da 13&rdquo;, perch&eacute; pi&ugrave; vicini alle problematiche di un&rsquo;automobile sportiva stradale e utili al costruttore di gomme per riversare nel pneumatico commerciale da vendere al grande pubblico la tecnologia acquisita. Addirittura Michelin ne aveva fatto un paio d&rsquo;anni fa una &ldquo;conditio sine qua non&rdquo; per decidere il proprio eventuale ingresso in F1 (poi annullato).  Mentre gli pneumatici per auto sportive negli anni sono progressivamente aumentati di diametro passando da 14 o 15 pollici fino a 18&rdquo; e in certi casi anche 19&rdquo; (misure superiori come i 20&rdquo; sono usati solo dai Suv), la F1 &egrave; sempre rimasta stranamente legata a gomme di piccolo diametro, fin dagli Anni &lsquo;70 quando c&rsquo;erano Goodyear e Michelin come fornitori.  Nello pneumatico da 13&rdquo; usato attualmente, il cerchio &egrave; di piccolo diametro (appunto 13&rdquo;) e la gomma ha una spalla generosa che funge da ammortizzatore per monoposto dagli assetti rigidissimi. Nella gomma da 18&rdquo; invece, essendo alla fine simile il diametro totale compensato da un cerchio di dimensione maggiore, la spalla &egrave; molto pi&ugrave; ribassata (come sulle auto sportive).  Spalle cos&igrave; ridotte sono rigidissime e i progettisti di F1 da sempre si sono opposti fortemente alla gomma da 18&rdquo; perch&eacute; a loro parere era necessario riprogettare da capo il sistema sospensivo delle monoposto per utilizzare la differente capacit&agrave; ammortizzante di un pneumatico dalla spalla pi&ugrave; rigida.  Evidentemente per&ograve; adattare una F1 a una gomma da 18&rdquo; era pi&ugrave; un capriccio dei team che un problema tecnico complesso, visto che la Pirelli riuscir&agrave; a montare la nuova gomma su una monoposto attuale generazione come la Lotus E22. Ci&ograve; non significa per&ograve; che nel 2015 si passer&agrave; a ruote da 18&rdquo;: la Pirelli per ora intende solo sperimenatre dal vero e raccogliere informazioni tecniche sul funzionamento; poi spinger&agrave; per questa soluzione solo con il consenso di tutti i team.  

L&rsquo;esperimento sulla Lotus nei test di Silverstone della prossima settimana. Ecco le differenze tecniche con l&rsquo;attuale gomma da 13&rdquo;

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F1, Pirelli e il futuro da 18 pollici

Arriva nel 2017 la Class One

Pirelli proverà la gomma F1 da 18 pollici!