Sergio Perez non poteva mancare alla conferenza dei piloti subito precedente al GP del Messico: &laquo;&Egrave; un privilegio poter correre nella gara di casa, davanti alla mia gente, al mio Paese - esordisce il pilota della Force India - anche perch&eacute; i messicani sanno essere davvero caldi: sar&agrave; un giorno speciale per la mia carriera. Un'occasione grandiosa per regalare qualcosa ai miei fans: dopotutto esco da un paio di ottime gare, le ultime tre per la precisione, e se ci sar&agrave; la possibilit&agrave; di continuare su questo passo&hellip; Non vedo l'ora&raquo;.  Ma questa pressione non potrebbe ritorcersi contro, diventare negativa per Perez? &laquo;Sar&agrave; grande, ma cercher&ograve; di prenderla in modo positivo. Certo era molto tempo che non c'era un pilota messicano, e in un'occasione come questa&hellip; Comunque quando metto il casco mi concentro su di me e su quello che faccio: ci sono gi&agrave; molte cosa da fare e alle quali pensare. Ma credo che questo tipo di pressione mi porter&agrave; a fare bene&raquo;.  Si cerca di avere anche qualche opinione da parte di tutti i presenti - Perez e Hamilton, ma anche Alonso, Maldonado, Sainz e Stevens - su questo nuovo tracciato, ma proprio il fatto di correre su una pista inedita non lascia granch&eacute; da dire. Nemmeno per Fernando Alonso che era stato qui un anno fa: &laquo;Ma sono cambiate un sacco di cose. Al simulatore sembra comunque una pista interessante e molto varia, con un rettilineo molto lungo, un secondo settore con curve da media velocit&agrave; e un ultimo tratto pi&ugrave; lento. Lo "stadio" sembra molto godibile, saremo davvero vicini alle persone, e credo che ci sar&agrave; un'atmosfera speciale come lo &egrave; la gente che vive qui la F1. Speriamo per loro che Checo abbia un bel weekend&raquo;.  &laquo;Ci sono molte aspettative - prosegue Pastor Maldonado - e credo sia una gara molto attesa. &Egrave; molto speciale anche per me, perch&eacute; molto vicina al mio Paese. Difficile fare pronostici, possiamo giudicare solo dall'esterno per ora, ma per la ricostruzione di questa pista &egrave; stato fatto un lavoro fantastico e sono sicuro ci sar&agrave; un grande spettacolo&raquo;.  Rivolgendo invece uno sguardo alla scorsa gara americana, si punta al mancato risultato "nei punti" di Alonso: &laquo;Era stata la gara migliore dell'anno, fino ad un certo punto. I primi giri ero anche pi&ugrave; veloce di Lewis. Mi &egrave; piaciuta come gara, siamo stati competitivi tutto il weekend, ma alla fine zero punti per il problema negli ultimi giri. Ma comunque ora &egrave; una situazione molto diversa dal resto dell'anno: il team sta facendo un grosso lavoro con tutti i componenti nuovi che portano in gara e che hanno dato le prestazioni che ci aspettavamo. In certi momenti &egrave; stata dura, ma abbiamo mantenuto l'unit&agrave;, e credo che certi problemi di quest'anno ce li stiamo mettendo alle spalle. Vi sono problemi fondamentali ma che dovremmo riuscire a superare senza "pagare" troppo. Siamo fiduciosi ma anche realisti, sappiamo che non ci sono "bacchette magiche" in F1&raquo;.  Da parte sua Maldonado pu&ograve; commentare una gara di Austin a punti e senza particolari inconvenienti: &laquo;&Egrave; stata piuttosto difficile come assetto e bilanciamento, non eravamo veloci come ci aspettavamo e come siamo sempre stati in altre gare. Ma quando ho visto certe lotte davanti a me sono stato molto cauto e ho cercato di recuperare posizioni sfruttando gli errori degli altri. Ci aspettavamo di pi&ugrave; ma portiamo a casa qualche punto importante&raquo;. Al pilota venezuelano viene chiesto anche se sentir&agrave; maggiori responsabilit&agrave; per la prossima stagione. &laquo;Credo sar&agrave; diverso ma anche perch&eacute; avremo pi&ugrave; risorse, per cui dovremo spingere di pi&ugrave; sullo sviluppo ed essere pi&ugrave; solidi&raquo;.  Nel caso di Carlos Sainz si fa anche un paragone con la stagione del compagno di squadra, Verstappen: &laquo;Direi che sia stata una grande annata per entrambi, e i risultati lo dimostrano. Stiamo imparando molto tutti e due, io soprattutto nelle ultime gare in cui partivo dietro e ho recuperato molte posizioni. Ora sar&agrave; importante chiudere con un acuto, mantenendo lo slancio. La gara di Austin in s&eacute; &egrave; stata pi&ugrave; difficile di quanto si potesse pensare, perch&eacute; era la prima volta che ci siamo trovati a girare sull'asciutto. Ci sono stati parecchi problemi da superare e mi sono trovato a imparare il tracciato giro dopo giro, ma mi sono divertito molto ed &egrave; stata una grande gara&raquo;.  Infine viene chiesta a tutti un'opinione sull'utilizzo della virtual safety car, che nello scorso GP ha causato pi&ugrave; di un dubbio. &laquo;Dovremo sederci e parlarne con la direzione di gara - dice Alonso - ma sappiamo che qualsiasi situazione ci sia, ci sar&agrave; qualcuno che proporr&agrave; cambiamenti o aggiustamenti&raquo;. Will Stevens &egrave; positivo: &laquo;Di solito &egrave; il sistema pi&ugrave; rapido per certe situazioni e tutto sommato mi sembra sia andata bene&raquo;. &Egrave; d'accordo Hamilton: &laquo;Io credo che funzioni piuttosto bene, certo non &egrave; facile mantenere il tempo prescritto&raquo;. In pi&ugrave; Maldonado aggiunge: &laquo;I problemi avuti con l'ultima gara credo dipendessero pi&ugrave; dalle condizioni che dalla safety car virtuale&raquo;. Lo ribadisce Perez: &laquo;&Egrave; stata una gara estrema, con tante neutralizzazioni, molte pi&ugrave; del solito&raquo;. Quindi Sainz conclude cos&igrave;: &laquo;Io non ho avuto nessun problema: certo come in tutti i restart devi stare attento e concentrato, ma la situazione era la stessa per tutti&raquo;.  Maurizio Voltini

Nella conferenza stampa del gioved&igrave;, i piloti parlano del nuovo tracciato ma anche di come &egrave; andata ad Austin e della virtual safety car

F1 in Messico fra pista nuova e calore del pubblico

Al fianco di Kimi Raikkonen in conferenza stampa dei piloti - qui le dichiarazioni del finlandese - avevamo Lewis Hamilton e Fernando Alonso, ai quali parimenti sono state poste domande seppur in misura inferiore. Per esempio all'inglese &egrave; stato chiesto se avere Vettel a soli 42 punti dietro lo preoccupi, oppure la superiorit&agrave; mostrata in qualifica lo renda tranquillo. &laquo;Beh, naturalmente noi siamo qui per vincere e cerchiamo di stare davanti - risponde Hamilton - ma siamo coscienti, pienamente consapevoli che gli altri team stanno dando il massimo, e la Ferrari sembra molto forte. Per cui non arriviamo alle gare pensando di essere superiori a tutti. Sappiamo che la lotta &egrave; nelle nostre mani e quindi cerchiamo di lavorare al massimo per essere sicuri di fare meglio&raquo;.  Relativamente alle molte immagini postate sui "social media" su come ha trascorso il periodo di vacanze estive, a Hamilton viene inoltre domandato se questo nuovo stile di vita sia qualcosa che lo aiuta ad arrivare pi&ugrave; rilassato alle corse, oppure se potrebbe pagarne il prezzo. &laquo;Non ho veramente un nuovo stile di vita, questo &egrave; quello che ho sempre fatto&hellip; &Egrave; solo che adesso risulta pi&ugrave; visibile, tutto qui. E mi sembra che abbia funzionato abbastanza bene nell'ultimo paio d'anni&hellip;&raquo;.  Ad Alonso, invece, viene chiesto se lo scorso risultato in Ungheria (quinto posto con entrambe le McLaren-Honda a punti) sia dovuto ad un effettivo progresso della macchina oppure sia stata un'opportunit&agrave; presa al volo: &laquo;Penso met&agrave; e met&agrave;, un po' di tutt'e due. In Ungheria le nostre prestazioni sono state migliori, credo che la conformazione del circuito sia risultata favorevole alle caratteristiche della macchina; in seconda battuta siamo stati fortunati per alcuni dei ritiri e degli incidenti che sono successi, mi pare che 12 o 13 macchine abbiano avuto problemi o penalizzazioni, e questo ci ha aiutato a guadagnare alcune posizioni&raquo;.  Parlando con un pilota dell'esperienza di Alonso, che nella sua carriera ha sperimentato varie situazioni tecniche e regolamentari, gli viene chiesta un'anticipazione su come le nuove regole relative alla partenza in questo GP e quelle sulle comunicazioni con i box dal 2016 possano cambiare le cose per i piloti. &laquo;Non credo, non sar&agrave; un cambiamento cos&igrave; significativo. So che si parla molto di questo, ma forse le differenze si avranno dall'anno prossimo. Qui avremo giusto alcune limitazioni nelle comunicazioni fra piloti e team nel giro di formazione, ma nel nostro team non adottiamo alcuna particolare strategia in quel momento, per cui non cambier&agrave; molto. Per quanto riguarda le altre informazioni che riceviamo via radio su gomme, consumi e cos&igrave; via, alla fine sappiamo benissimo cosa sta succedendo alla macchina e reagiamo di conseguenza, anche se non arriva nessuna comunicazione. Noi piloti dovremo stare pi&ugrave; attenti ad alcune cosette che ora lasciamo al team, ma probabilmente sar&agrave; meglio, dovendo fare pi&ugrave; cose in macchina ci sentiremo un po' pi&ugrave; importanti&raquo;.  Oltre alla "prima fila", nella conferenza stampa dei piloti vi erano quelli in seconda: Max Verstappen, Daniil Kvyat e Will Stevens. Ed &egrave; proprio al pilota Marussia che viene chiesto di Spa, una pista storica e blasonata nella quale &egrave; la prima volta che corre in F1 ma dove ha ottenuto un podio in WSR. &laquo;S&igrave;, penso che Spa sia un circuito speciale. Vedo che a tutti i piloti piace parecchio venire a correre qui. Sono eccitato al pensiero di vedere come va una F1 qui&raquo;.  A Kvyat viene ricordato il secondo posto dello scorso GP, miglior risultato in carriera e comunque per un pilota russo, e gli viene chiesto che reazioni abbia comportato a casa. &laquo;&Egrave; stata una bella gara per me, ma non ha causato reazioni avvertibili. &Egrave; stata buona per me e per il team, e speriamo di ripetere risultati simili, anche se non sar&agrave; facile perch&eacute; ci sono state delle circostanze&raquo;. Comunque la Red Bull sembra aver fatto un bel passo in avanti&hellip; &laquo;Noi non ci arrendiamo e proveremo a ripeterci. Singapore sembra una pista favorevole, ma non mi limiterei, non &egrave; che lavoriamo solo su una gara in particolare. Pu&ograve; succedere di tutto in qualsiasi gara, e noi sfrutteremo tutte le eventualit&agrave;&raquo;.  Anche a Verstappen viene rimarcato come in Ungheria abbia ottenuto il suo miglior risultato in F1. &laquo;Anch'io penso che sia stato un po' inaspettato, ma devi pur sempre essere l&igrave; quando gli altri fanno errori o hanno problemi. Ma alla fine sono davvero contento di essere finito quarto, specialmente dopo un inizio di gara piuttosto difficoltoso. In ogni caso la mia prima met&agrave; di stagione &egrave; andata abbastanza bene, avrei firmato perch&eacute; fosse cos&igrave;. Ma ora devo concentrarmi sul mio GP di casa: non credo che andr&agrave; ancora cos&igrave; bene, ma chiss&agrave;, potremmo avere buone occasioni anche qui&raquo;.  Come ad Alonso, a Verstappen viene chiesto sulle conseguenze dei futuri cambiamenti regolamentari: &laquo;Non credo cambier&agrave; molto, dal mio punto di vista. Noi guidiamo d'istinto, sentiamo che i pneumatici stanno degradando senza bisogno che ce lo dica un ingegnere. Lo impariamo gi&agrave; all'inizio, per cui onestamente non mi preoccupa se parleremo un po' meno alla radio&raquo;. E come sta andando con la patente di guida? &laquo;Ancora non ce l'ho, non ho ancora 18 anni, ma non mi manca molto&hellip;&raquo;. Mentre sulla questione di cosa ai piloti non piaccia di Spa e cosa cambierebbero, la risposta di Max &egrave;: &laquo;C'&egrave; un sacco di vespe. Non mi piacciono. Ma &egrave; l'unica cosa: penso che la pista sia fantastica&raquo;.  Maurizio Voltini

Le dichiarazioni dell'inglese, di Alonso e degli altri piloti nel corso della conferenza stampa prima del GP F1 del Belgio

Hamilton: "Non pensiamo di essere superiori"

Al 2015 della Manor non possono chiedersi miracoli, la presenza in griglia &egrave; gi&agrave; di per s&eacute; un &ldquo;evento&rdquo; se si guardano le condizioni in cui versava il team al termine dello scorso campionato. A Silverstone si &egrave; mosso qualcosa, dopo i primi passi per il consolidamento della struttura tecnica sono arrivati nuovi sponsor e un aggiornamento delle monoposto. Il divario dalla coda del gruppo resta ancora imponente, cos&igrave; sul piano dei risultati c&rsquo;&egrave; poco da attendersi. Lowdon e Booth guardano avanti, alle prospettive future, che significa, anzitutto, decidere il da farsi sulla nuova monoposto.  &laquo;C&rsquo;&egrave; una struttura tecnica e sta valutando quale sia il miglior modo di procedere. L&rsquo;obiettivo finale &egrave; di ottenere i migliori risultati possibili alla fine del 2016 e nel 2017, quindi dovremo stabilire quale sia la strada ideale per arrivarci&raquo;, commenta Booth a Formula1.com. Pi&ugrave; tempo passa, pi&ugrave; si fa concreta l&rsquo;idea di un rinvio del nuovo progetto al 2016: &laquo;Basta guardare agli effetti che gli aggiornamenti portati a Silverstone hanno avuto, nell&rsquo;avvicinare la Manor ai suoi rivali. In ogni gara siamo riusciti a ridurre il divario dal vertice e, considerando quando duramente stanno spingendo davanti, &egrave; fantastico!&raquo;. Guardando al 2016, Booth sottolinea come i rapporti con la Ferrari siano ottimi come non mai, &laquo;siamo molto felici del supporto che abbiamo avuto dalla Ferrari, come sempre nelle situazioni difficili quest&rsquo;anno&raquo;. Soddisfazione estesa anche al lavoro di Stevens e Merhi, &laquo;abbiamo buttato nella mischia due debuttanti senza test invernali e saltando la prima gara: hanno fatto un lavoro straordinario. Attualmente hanno una macchina che non &egrave; facile da guidare e il motore paga almeno 1&rdquo;-1&rdquo;5 al migliore in griglia, non gli abbiamo reso la vita facile&raquo;, ammette Booth.  Sul futuro della categoria, in Manor hanno le idee chiare quando si avanzano ipotesi sull&rsquo;introduzione di monoposto clienti, da gestire per i team privati: il no &egrave; secco. &laquo;Al momento concorriamo per due mondiali, uno Piloti e uno Costruttori. Cos&igrave; come non volete vederci fare macchine telecomandate senza piloti, ritengo che la nostra specializzazione come azienda sia quella di progettare e realizzare macchine da corsa. La gente ritiene la Formula 1 il vertice del motorsport e lo &egrave; anche perch&eacute; ci sono 10 costruttori altamente specializzati nel risolvere le problematiche in una formula esattamente regolamentata&raquo;, commenta Lowdon. &laquo;Ci sarebbe un enorme vuoto se non costruissimo e sviluppassimo le nostre macchine, il nostro team ha il 70% delle persone impegnate a costruire e sviluppare la macchina, se escludiamo questi elementi, taglieremmo pi&ugrave; della met&agrave; di ci&ograve; che facciamo&raquo;.  Se sul fronte dei risultati, come detto, &egrave; difficile poter fissare degli obiettivi, John Booth fissa il prossimo traguardo da raggiungere sulle operazioni fuori dalla pista: &laquo;Il principale era tornare in galleria del vento e l&rsquo;abbiamo ottenuto. Il prossimo sar&agrave; trasferirci nella nostra nuova struttura, dovrebbe avvenire a settembre, al momento lavoriamo da tre diverse fabbriche e non &egrave; una soluzione ideale. Quando saremo di nuovo tutti sotto un unico tetto, avremo fatto un gran passo avanti&raquo;.  Fabiano Polimeni

Booth e Lowdon ribadiscono il no a ogni idea di macchine da gestire. A settembre il trasferimento nella nuova struttura

F1, Manor e il vuoto delle monoposto clienti

La Manor va troppo piano. Will Stevens si &egrave; qualificato in 19esima posizione per il Gp di Spagna con il tempo di 1&rsquo;31&rdquo;200.  Con lo stesso tempo, nella gara di Gp2, avrebbe preso il via in&hellip;22esima posizione, tra Ceccotto e Negrao. Per la cronaca, in Gp2 la pole &egrave; andata a Vandoorne in 1&rsquo;29&rdquo;273, quasi 2&rdquo; pi&ugrave; veloce della Manor!  Alla luce di queste performance disastrose, la Manor stessa ha deciso di non partecipare ai test in programma questa settimana a Montmel&ograve;.

A GP Spagna, Stevens si &egrave; qualificato 19&deg; con il tempo di 1&rsquo;31&rdquo;200. In GP2 sarebbe stato 22&deg; 

F1, la Manor va peggio delle GP2

Dalla Caterham alla Manor, da comparse del venerd&igrave; a protagonisti in gara. E&rsquo; il destino che accomuna Will Stevens e Roberto Merhi, coppia di piloti ufficiali per il team inglese salvato in extremis. Il 23enne spagnolo ritrova la Formula 1 dopo le apparizioni nelle prove libere al volante della Caterham nel 2014, sebbene in Manor sottolineino come guider&agrave; nei gran premi iniziali della stagione. In aprile, infatti, inizier&agrave; il campionato di Formula Renault 3.5 e il giovane iberico appena pochi giorni fa ha siglato un contratto con la scuderia Pons Racing. Sembra profilarsi pertanto come una soluzione ad interim, un po&rsquo; come la monoposto in griglia a Melbourne.  &laquo;Sono estremamente emozionato di fare il mio debutto in Formula 1 con la Manor Marussia a Melbourne. E&rsquo; una grande responsabilit&agrave; ma mi sento pronto per questo grande salto nella mia carriera e mostrare che posso dare un contributo importante nello sviluppo del team&raquo;, ha commentato.  Oltre al secondo titolare, annunciato anche Jordan King, pilota di sviluppo che correr&agrave; regolarmente nel 2015 in GP2.  f.p.    &nbsp;

Il 23enne spagnolo sar&agrave; seconda guida nelle gare iniziali. La line-up di piloti completata da Jordan

Manor-Marussia: c&rsquo;&egrave; Merhi accanto a Stevens

Un altro passo verso la presenza a Melbourne &egrave; stato compiuto. La Manor Marussia F1 &egrave; ufficialmente nella lista dei team iscritti al mondiale di Formula 1 2015, non senza precise clausole. Il team di Stephen Fitzpatrick, patron della multinazionale Ovo Energy e uomo della provvidenza (sebbene la figura non si sia ancora svelata ufficialmente), dovr&agrave; anzitutto superare i crash test (attesi il prossimo marted&igrave;) con una monoposto conforme alle richieste del regolamento tecnico 2015.  Uno dei piloti iscritti dal team &egrave; Will Stevens, come gi&agrave; reso noto nei giorni scorsi, ma anche su questo versante c&rsquo;&egrave; uno scoglio da superare, poich&eacute; Stevens dovr&agrave; guadagnarsi la superlicenza. La corsa contro il tempo per avere il via libera dai crash test e impacchettare tutto il necessario per essere spedito in Australia con l&rsquo;ultimo cargo utile prosegue.  Chi &egrave; Stephen Fitzpatrick? Imprenditore trentasettenne con la passione per il motorsport, era pronto a investire le sue ricchezze personali in un team di Formula E, questo prima che emergessero i problemi della Marussia lo scorso ottobre. Da allora ha lavorato per presentare un piano di acquisizione della Marussia ed essere presente al via del mondiale: si parla di cifre intorno ai 40 milioni di sterline per rilevare la scuderia. Ottenuta poi la disponibilit&agrave; della Ferrari a fornire la power unit 2014 &ndash; a cifre intorno al milione di euro a gara per i primi 10 gran premi, secondo voci non confermate &ndash; per la Manor F1 &egrave; arrivato anche il supporto della McLaren, sotto forma di accesso alle strutture e alla galleria del vento. Tra le voci che recentemente circolano nell&rsquo;ambiente, inoltre, emerge quella secondo la quale potrebbe essere Kevin Magnussen il secondo pilota Manor.  Indicazioni da prendere col beneficio d&rsquo;inventario, tanto pi&ugrave; considerando i dubbi che aleggiano intorno alla partecipazione di Alonso alla gara inaugurale in Australia e la necessit&agrave; per la Manor di trovare un pilota pagante che possa aiutare il team nella sopravvivenza.  In tutta la vicenda, forse le parole pi&ugrave; sagge sono quelle dei giorni scorsi di Felipe Massa, che si &egrave; chiesto quale sia l&rsquo;utilit&agrave; di avere una monoposto 10 secondi pi&ugrave; lenta delle migliori, pur bilanciando le sue parole con l&rsquo;augurio che possano risolvere i problemi economici e partecipare al mondiale in Manor F1.  f.p.

Il team fa parte della lista di team iscritti, ma restano due clausole da soddisfare

Manor F1, arriva l&rsquo;iscrizione al mondiale 2015

&Egrave; Carlos Sainz il campione della Formula Renault 3.5 2014. Pur non avendo preso punti nelle due gare di Jerez, sede dell&rsquo;atto finale della stagione, lo spagnolo del programma Junior Red Bull ha inserito il proprio nome nell&rsquo;albo d&rsquo;oro succedendo a Kevin Magnussen. Sainz ha costantemente sofferto problemi di set-up che hanno afflitto anche il suo compagno nel team Dams, Norman Nato. In gara 1 ha visto il traguardo solo al nono posto, poi &egrave; stato penalizzato di 25&rdquo; ed &egrave; retrocesso quindicesimo per avere urtato nel corso del 1&deg; giro Oscar Tunjo. Nella seconda gara, dopo un&rsquo;altra qualifica anonima, ma con gi&agrave; il titolo in tasca, Sainz &egrave; rimasto fuori dalla zona punti (la top 10) concludendo undicesimo.  Il suo unico rivale nella rincorsa all&rsquo;alloro, Roberto Merhi, ha avuto anch&rsquo;egli un weekend difficile. In gara 1, dopo una qualifica non esaltante per via di un errore tecnico del team che ha condizionato tutta la giornata del venerd&igrave; dedicata alle prove libere, Merhi &egrave; stato buttato fuori pista alla prima curva da William Buller. In quel momento, Sainz &egrave; divenuto matematicamente campione. Nella seconda qualifica, lo spagnolo del team Zeta aveva siglato la pole, ma &egrave; stato penalizzato di due posizioni per avere ostacolato Marlon Stockinger. Terzo nelle prime fasi, al pit-stop per il cambio gomme obbligatorio (solo in gara 2), Merhi si &egrave; ritrovato in difficolt&agrave; nel ripartire a causa di un problema al cambio. E dopo un giro a bassa andatura, si &egrave; ritirato.  Cos&igrave; n&eacute; Sainz n&eacute; Merhi hanno preso punti! La prima corsa &egrave; stata vinta da Will Stevens in volata su Oliver Rowland che poi si &egrave; imposto in gara 2 battendo il sorprendente Nicholas Latifi.  Massimo Costa  

Non va a punti a Jerez, ma nemmeno il rivale Merhi. Le due gare vinte da Stevens e Rowland

WSR: &egrave; Sainz il campione

Sono iniziati sul circuito di Silverstone i test che si concluderanno nella giornata di domani. Poche novit&agrave; sulle undici monoposto in pista (una per team). Solo in casa Caterham ci sar&agrave; un doppio esordio, con Julian Lean che si alterner&agrave; con Will Stevens. Per il resto tutto confermato, compresa la presenza di Jules Bianchi in Marussia. Al termine delle prove di oggi il francese si trasferir&agrave; nei box Ferrari per proseguire in &ldquo;rosso&rdquo; nella giornata di domani.  Ecco la lista completa team piloti della prima giornata:  Red Bull &ndash; Daniel Ricciardo Mercedes &ndash; Nico Rosberg Ferrari &ndash; Pedro De La Rosa Lotus &ndash; Pastor Maldonado McLaren &ndash; Stoffel Vandoorne Force India &ndash; Sergio Perez Sauber &ndash; Adrian Sutil Toro Rosso &ndash; Jean-Eric Vergne Williams &ndash; Felipe Massa Marussia &ndash; Jules Bianchi Caterham &ndash; Julian Leal/Will Stevens

Poche novit&agrave;, solo in casa Caterham ci sar&agrave; un doppio esordio. Confermato Jules Bianchi in Marussia

Test F1 Silverstone, si parte!

E&rsquo; stata una &ldquo;prima&rdquo; decisamente rocambolesca quella che la World Series Renault 3.5 ha vissuto sul circuito di Monza. Il vincitore di gara 1 &egrave; risultato Will Stevens, del team Strakka, pilota Junior Caterham F.1, che dopo il quarto tempo in qualifica ha colto al meglio le opportunit&agrave; presentatesi nei primissimi metri della corsa. Il poleman Carlos Sainz infatti, nel giro di allineamento pregriglia, ha subito sofferto problemi di natura elettronica ed &egrave; stato spinto ai box dove ne &egrave; uscito quando la gara aveva gi&agrave; svolto tre tornate.  Al via, William Buller, secondo in qualifica, e Luca Ghiotto, terzo, hanno tentennato e Stevens li ha passati con facilit&agrave; imboccando per primo la curva iniziale. Da quel momento ha tenuto un ritmo in continua progressione che gli ha permesso di non venire mai avvicinato da Roberto Merhi, secondo al traguardo. Il risultato dello spagnolo del team russo Zeta &egrave; a dir poco sorprendente. Dopo due anni difficili nel DTM con la Mercedes, Merhi ha trovato la fiducia del management della squadra e dopo un periodo di adattamento nei test, ha trovato il modo per qualificarsi in terza fila e di acchiappare il podio. Buon terzo il rookie Pierre Gasly (Arden), campione Eurocup Renault in carica. A seguire, Buller (Arden) che ha vinto un lungo duello con Nikolay Martsenko (Comtec).  Oliver Rowland (Fortec), tra i favoriti alla vigilia, ha pagato una pessima qualifica, solo sedicesimo, ma ha recuperato fino al sesto posto davanti a Marlon Stockinger. Ottavo uno dei pretendenti al titolo, Sergey Sirotkin, pilota Sauber F.1, che in qualifica ha avuto grossi problemi di velocit&agrave; di punta. Scattato dalla nona fila, il russo ha rimontato a suon di sorpassi fino all&rsquo;ottava posizione. Luca Ghiotto, Draco, unico italiano al via, dopo la grande qualifica essendo al debutto, &egrave; uscito a Lesmo 1 quando era sesto. Transitato diciassettesimo &egrave; risultato sedicesimo dopo un pit-stop.  Domani si replica con la qualifica 2 e la gara 2.  Massimo Costa

La prima gara dell'anno per le Renault 3.5 vede l'inglese a precedere Merhi e Gasly

9 risultati per 'stevens'

F1 in Messico fra pista nuova e calore del pubblico

Hamilton: "Non pensiamo di essere superiori"

F1, Manor e il vuoto delle monoposto clienti

F1, la Manor va peggio delle GP2

Manor-Marussia: c’è Merhi accanto a Stevens

Manor F1, arriva l’iscrizione al mondiale 2015

WSR: è Sainz il campione

Test F1 Silverstone, si parte!

Stevens "apre" la WSR a Monza