        A Colton Herta non resta che centrare quel requisito fondamentale, i 40 punti nell'arco di tre stagioni, per ottenere la Superlicenza e poter coltivare il sogno Formula 1. Va bene cos&igrave;, nessun trattamento di favore, nessuna concessione da parte della FIA per "cause di forza maggiore", per il pilota impegnato in Indycar con Andretti e all'attivo 32 punti nell'arco temporale preso in esame dalle regole vigenti per la Superlicenza. Rivedere l'importanza riconosciuta ai risultati Indy Il punto &egrave; capire se e in quali tempi il sistema in vigore, segnatamente l'assegnazione di punti in base ai piazzamenti stagionali, pu&ograve; essere modificato dalla FIA. Zak Brown ha chiesto una diversa valutazione del peso attribuito ai risultati nella serie Indycar - equiparata alla F2 nella vittoria del campionato ma con minori punti per i piazzamenti -. Sterzi a parte: Le Grid Penalty sono una follia "Posso capire la posizione della FIA, sento per&ograve; che la Indycar sia poco rappresentata nella struttura di punteggio della Superlicenza", fanno eco le parole di Colton Herta ad Autosport.&nbsp; "Tuttavia, con l'attuale struttura di punteggio, dal loro punto di vista lo capisco e non voglio arrivare come un'eccezione". &nbsp; Ha provato a percorrere le opzioni possibili, soprattutto Marko, ad avere l'interesse pi&ugrave; attuale nel provare ad attivare la procedura FIA legata alle cause di forza maggiore, introdotta per le stagioni corse in piena fase Covid. Un fronte abbandonato da Red Bull nell'ultima settimana, con AlphaTauri orientata a contrattualizzare Nyck De Vries con un Gasly partente in direzione Alpine. Punti dalle libere 1 s&igrave;, serie junior no A Monza, Franz Tost ha aperto alla possibilit&agrave; che per Herta vi fossero delle sessioni di prove libere 1, utili a collezionare punti (1 punto per ogni 100 km percorsi, massimo 10 punti conseguibili) ma con il numero necessario non pi&ugrave; raggiungibile con gli eventi rimasti in calendario. Altri rumours davano la possibilit&agrave; per Herta di correre una serie "invernale", la Formula regionale asiatica, propedeutica in s&eacute; ma con l'assegnazione di punti utili al conseguimento della Superlicenza. Su questo specifico punto, Herta ha commentato: "Sarebbe stato possibile fare altro per&ograve; sento che non dovrei correre in delle serie propedeutiche dopo essere diventato pilota professionista da quattro anni. Non ho valutato completamente il correre in Formula Asia regionale".       

Rivedere il sistema di punteggio dei risultati ottenuti nella serie Indycar &egrave; una valutazione sollevata gi&agrave; da Brown, alla quale Colton Herta si allinea

Superlicenza Herta, no a eccezioni ma il peso Indycar va rivisto

        Alla soluzione di una Superlicenza concessa dalla FIA ricorrendo alle cause di forza maggiore, finanche il padre di Colton Herta si &egrave; detto contrario nelle ultime settimane. La via percorsa da Red Bull, da Helmut Marko, per consentire al pilota statunitense un debutto in Formula 1 nel 2023 adesso &egrave; un capitolo chiuso. I risultati ottenuti nella serie Indycar non sono stati sufficienti, sulla base del sistema di punteggio assegnato al campionato statunitense, perch&eacute; Herta ottenesse i 40 punti previsti dalle regole. Si &egrave; fermato a 32 il bottino di risultati considerati utili ai fini della Superlicenza. Valutazioni relative al "peso" riconosciuto al campionato Indycar - la vittoria e il secondo posto nel campionato sono equiparati al piazzamento nel campionato di Formula 2 - hanno accompagnato la vicenda Superlicenza di Herta. Da pi&ugrave; parti si &egrave; invocato maggior rilevanza data ai piazzamenti nella Indycar e una revisione del sistema di punteggio. Il fattore Herta per la F1 negli USA "&Egrave; un peccato che non si realizzi il valore che avrebbe un pilota americano con l'esplosione della Formula 1 negli USA e tre gare in programma, un pilota soprattutto come Colton Herta", ha commentato Helmut Marko a Motorsport Total, in un quadro che vede Red Bull desistere dalla concessione in deroga della Superlicenza da parte della Federazione. &nbsp; Non sar&agrave; presente al test organizzato da Alpine all'Hungaroring, inizialmente previsto per Herta accanto a Doohan, De Vries, Mick Schumacher.&nbsp; Gasly libero con un sostituto di livello Rinunciare a Herta per il sedile AlphaTauri 2023 apre uno scenario ulteriore, che riguarda Pierre Gasly. Alpine lo ritiene il pilota ideale per far coppia con Ocon ma Red Bull Racing, per voce di Marko, si &egrave; detta disponibile a &nbsp;liberarlo dagli impegni contrattuali esistenti con AlphaTauri solo se fosse arrivato Herta. &Egrave; un Marko meno perentorio di quanto non potrebbe sembrare, quello che commenta le possibili alternative al sedile AlphaTauri: "Stiamo valutando le possibilit&agrave; che potrebbero esserci". Per liberare Gasly in direzione Alpine serve un sostituto in grado di guidare la scuderia accanto a Tsunoda, non pu&ograve; essere un giovane pilota.       

Non ci sar&agrave; la concessione della Superlicenza a Herta sulla base delle cause di forza maggiore e un punteggio inferiore al necessario. Helmut Marko critica l'occasione mancata

Superlicenza Herta, Marko rinuncia ad averlo in AlphaTauri

        Intorno alla vicenda Herta-Superlicenza FIA, a Monza Mattia Binotto ha espresso chiara la posizione della Ferrari. Red Bull attende che la Federazione si pronunci sulla concessione della Superlicenza al pilota statunitense, che manca dei punti richiesti nell'arco delle ultime tre stagioni. Una pronuncia che, a sentire Helmut Marko, dovrebbe arrivare entro fine mese.&nbsp; L'appiglio al quale si aggrappa Red Bull affinch&eacute; a Herta venga concessa la Superlicenza e l'americano corra nel 2023 in AlphaTauri &egrave; il regime eccezionale previsto causa Covid; ovvero, l'estensione a quattro anni del lasso di tempo dal quale "pescare" i punti su tre stagioni e averne almeno 30&nbsp;per qualificarsi a una concessione speciale da parte della FIA. La mancanza dei 40 punti va ricondotta a cause di forza maggiore e circostanze al di fuori del controllo del pilota. Sbagliato invocare la forza maggiore nel caso Herta "Nel caso di Herta non credo si possa invocare la forza maggiore, sarebbe un approccio completamente errato. I regolamenti ci sono per proteggere il nostro sport e assicurare che stiamo compiendo le scelte giuste e seguendo i processi corretti. Quindi, Herta potr&agrave; partecipare al campionato quando avr&agrave; i requisiti per farlo", ha commentato Binotto, rivendicando l'impegno della Ferrari sulla propria Academy nel coltivare talenti e, in particolare, spendendo parole d'elogio nei confronti di Shwartzman.&nbsp; "&Egrave; uno scenario molto importante e sicuramente monitoreremo quel che far&agrave; la FIA a tal proposito. Ogni squadra dovrebbe farlo.&nbsp; Non possiamo invocare la forza maggiore, non si tratta certamente di forza maggiore nel caso specifico", ha aggiunto Binotto sul "caso Herta". &nbsp; Gasly rester&agrave; a Faenza se non arriver&agrave; Herta In attesa di una definizione, la concessione o meno della Superlicenza, sono AlphaTauri e, indirettamente, Pierre Gasly. Il passaggio ad Alpine &egrave; strettamente legato alla possibilit&agrave; che Herta arrivi a Faenza, come ha ribadito Franz Tost a Monza. "Pierre ha un contratto con noi, come gi&agrave; detto. Quanto a Colton Herta &egrave; una decisione della FIA se avr&agrave; o meno la Superlicenza; mi auguro che la Federazione prenda la decisione il prima possibile cos&igrave; sapremo come costruire il team e in quale direzione andare per il prossimo anno. Se non arriver&agrave; Colton Herta, allora rester&agrave; Gasly e non cambier&agrave; nulla. C'&egrave; un regolamento, da parte nostra saremo a supporto e se dovesse rendersi necessario farlo girare nelle prove libere 1 allora lo faremo. Faremo tutto ci&ograve; che dovesse venire richiesto ma al momento non abbiamo parlato di farlo girare nelle libere 1". Disputare un turno di prove libere 1 assegna al pilota 1 punto per ciascuna sessione effettuata, a Herta ne mancano 8 per centrare i 40 punti del regime ordinario della Superlicenza.       

La posizione Ferrari sulla concessione della Superlicenza a Herta &egrave; chiara mentre Franz Tost attende una decisione della FIA che dovrebbe arrivare entro fine mese

Superlicenza a Herta, Binotto: non c'è alcuna forza maggiore da invocare

        Terzo, dopo la pole position e due penalit&agrave; da cinque secondi ciascuna. Appuntamento con la vittoria numero 91 rimandato per Lewis Hamilton, che guarda il lato positivo della giornata, ovvero aver salvato i danni ed essere rimasto a&nbsp;+49 in classifica su Bottas. Rivivi il Gp di Russia Poche parole Lewis ha raccontato cos&igrave; la sua domenica: "Prima di tutto voglio ringraziare tutti i tifosi che sono accorsi qui in questo week-end. Parlando della gara, non &egrave; stata una grande giornata per me, ma ormai &egrave; andata cos&igrave;. Posizione mentre mi schieravo? Non importa, &egrave; andata cos&igrave;. Mi porto a casa i punti che ha preso, pensiamo alla prossima gara. Rimonta? In realt&agrave; non &egrave; che ho fatto pi&ugrave; di tanto, ho tenuto la mia posizione, complimenti a Valtteri". Tutti i tempi La "patente" di Lewis La vera preoccupazione per Lewis sembra essere la Superlicenza: con oggi l'inglese &egrave; salito a quota 10 punti sulla "patente", una cifra che l'inglese non pu&ograve; trascurare; c'&egrave; da ricordare infatti che a quota 12 scatta automaticamente la squalifica per un Gp. Hamilton dovr&agrave; stare attento almeno fino al 17 novembre, in caso di ulteriori passi falsi a Imola, Nurburgring e Portogallo, perch&eacute; poi potrebbe guardare dai box tutti i Gp fino a quello di Turchia del 15 novembre quando gli verranno tolti i due punti che aveva rimediato in occasione del Gp Brasile dello scorso anno. Ricordiamo infatti che questi punti di penalit&agrave; restano sulla Superlicenza per un anno, dopodich&eacute; vengono azzerati.         

Le due penalit&agrave; di oggi sono costate a Lewis una vittoria, ma potrebbero costargli anche di pi&ugrave;: l'inglese ora ha 10 punti sulla patente, a 12 scatta la squalifica

GP Russia, Hamilton: "E' andata così, complimenti a Valtteri". Ma attenzione alla Superlicenza!

La FIA, la Federazione Internazionale dell&rsquo;Automobile, ha pubblicato i criteri che dal 2016 definiranno l&rsquo;assegnazione della superlicenza per la F1, introducendo un sistema a punti.  Sull&rsquo;onda della vicenda legata all&rsquo;approdo di Max Verstappen, minorenne, sulla Toro Rosso, gi&agrave; nella riunione di fine anno a&nbsp; Doha il Consiglio Mondiale del Motorsport aveva annunciato modifiche nei criteri di assegnazione della Superlicenza.   I dettagli li conosciamo ora. In sostanza, dal 2016 per poter prendere il via in Formula 1 i giovani piloti dovranno aver compiuto almeno 18 anni, passare un esame sul regolamento sportivo e aver portato a termine due o pi&ugrave; stagioni in una categoria minore: WEC, l&rsquo;Indycar, la Formula 3 europea, la GP2 e la futura Formula 2, conquistando almeno 40 punti.  Ed ecco la tabella con i punti      1&deg; 2&deg; 3&deg; 4&deg; 5&deg; 6&deg; 7&deg; 8&deg; 9&deg; 10&deg;   Formula 2 60 50 40 30 20 10 8 6 4 3   GP2 50 40 30 20 10 8 6 4 3 2   F3 (europeo) 40 30 20 10 8 6 4 3 2 1   WEC 40 30 20 10 8 6 4 3 2 1   IndyCar 40 30 20 10 8 6 4 3 2 1   GP3 30 20 15 10 7 5 3 2 1    WSR 30 20 15 10 7 5 3 2 1    Super Formula 20 15 10 7 5 3 2 1     F4 (nazionale) 10 7 5 2 1        F3 (nazionale) 10 7 5 2 1        EuroCup, Alps, Nec 5 3 1          

Definiti i criteri che dal 2016 permetteranno ai giovani di partecipare alla Formula 1 

La FIA assegna i punti (almeno 40) per la superlicenza

Il World Motor Sport Council in corso in Qatar ha deliberato le nuove specifiche che regolamenteranno l&rsquo;accesso alla Formula Uno dei giovani piloti. Il problema si &egrave; posto dopo l&rsquo;ufficializzazione dell&rsquo;accordo tra la Toro Rosso e Max Verstappen, che debutter&agrave; nel prossimo mondiale da minorenne e con un solo anni d&rsquo;esperienza in monoposto. L&rsquo;olandese ha rispettato i regolamenti in vigore attualmente, senza infrangere alcuna clausola, ma in futuro non sar&agrave; pi&ugrave; cos&igrave; semplice accedere alla Superlicenza.  La FIA ha deliberato che un pilota che voglia correre in Formula Uno dovr&agrave; avere una patente di guida valida, essere almeno diciottenne ed avere un&rsquo;ottima conoscenza dei regolamenti sportivi in vigore nel Circus. In pi&ugrave; dovr&agrave; aver disputato almeno due stagioni in monoposto, ed ottenuto dei risultati di peso che saranno valutati con un sistema a punti. Restano sempre validi i 300 km minimi da percorrere al volante di una monoposto di Formula Uno, anche se la vettura &egrave; di due anni pi&ugrave; vecchia rispetto a quelle in uso nel mondiale in corso.  Roberto Chinchero

Le regole per avere diritto alla Superlicenza saranno inasprite a partire dal campionato 2016. Et&agrave; minima 18 anni, e pi&ugrave; esperienza

6 risultati per 'superlicenza'

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