        Un appuntamento a Toronto indimenticabile... per due. Da un lato il vincitore, Christian Lundgaard, bravissimo a cogliere la prima vittoria della carriera in IndyCar, dall'altro Alex Palou, capace con una gestione di gara magistrale a portare a casa un 2&deg; posto d'oro in chiave campionato, soprattutto considerando la 15&deg; posizione sulla griglia di partenza. IndyCar, Toronto: il racconto della gara Lundgaard: Toronto sar&agrave; sempre speciale Per Lundgaard si &egrave; trattato come detto del primo successo in IndyCar. Pole, vittoria e giro veloce per il danese, che &egrave; riuscito a fare centro alla sua seconda stagione completa nel campionato americano. Dopo una bella pole in condizioni difficili, Lundgaard ha messo a segno il sorpasso decisivo su un Palou che in quel momento doveva gestire sia la benzina che il danno all'ala anteriore per poi andare a vincere. Euforico a fine corsa il pilota della Rahal Letterman Racing: "E' una sensazione fantastica. Era da tanto tempo che aspettavo questo momento ed &egrave; finalmente arrivato. Devo ringraziare tutti: il team Rahal, Honda e tutti quelli con cui lavoriamo per aver reso possibile tutto ci&ograve;. In qualifica le condizioni erano difficili, ma abbiamo fatto di tutto per partire davanti, ed in gara eravamo la macchina pi&ugrave; veloce. Palou?&nbsp;Sapevo che aveva un danno, ma non sapevo di che tipo. Non &egrave; stato difficile passarlo, anche perch&eacute; io avevo meno bisogno di risparmiare carburante rispetto a lui. Oggi era la nostra giornata. Dopo questa vittoria, Toronto ed il Canada rappresenteranno sempre un posto speciale per me, non &egrave; stata la mia prima pole (era la seconda, ndr) ma &egrave; stato il mio primo successo in IndyCar. Sono davvero felice per la squadra, anche perch&eacute; lo scorso anno non avevamo ottenuto n&eacute; pole n&eacute; vittorie. Stiamo facendo progressi e speriamo di essere in lotta fino a fine stagione. Non credo che saremo in grado di andare a prendere Alex, ma possiamo lottare per il podio in campionato".   The pass that sealed it for @lundgaardoff &zwj;#INDYCAR // #IndyTO pic.twitter.com/MHmyulrc7V &mdash; NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) July 16, 2023    Palou, 2&deg; posto d'oro Dall'altro lato, Alex Palou &egrave; stato a suo modo il vincitore morale in una domenica che lo ha visto gareggiare in condizioni proibitive, e proprio per questo il 2&deg; posto dello spagnolo di Chip Ganassi ha un sapore dolce: pur dovendo risparmiare benzina per arrivare alla fine senza un'altra sosta e pur con un'ala pericolosamente storta dopo un contatto&nbsp;(pi&ugrave; di 40 giri con una perdita di carico all'anteriore stimata attorno al 30%), Palou ha messo in cassaforte un 2&deg; posto importantissimo in chiave campionato, che gli ha consentito di allungare ancora sul primo rivale, Scott Dixon, giunto 4&deg; a Toronto e per questo scivolato a -117 in campionato. Un podio tutto in rimonta e le difficolt&agrave; gi&agrave; menzionate, un podio raccontato cos&igrave; dallo spagnolo, gestito dalla Monaco Increase Management dell'italiano Salvatore Gandolfo: "Sapevamo che sarebbe stata una gara movimentata, ci sono stati molti alti e bassi con gli incidenti, come con Alex Rossi o Helio Castroneves (il pilota che Palou ha dovuto scartando all'improvviso e rimediando proprio in quell'occasione il danno all'ala, ndr). Tuttavia, anche con l'alettone danneggiato la macchina si comportava&nbsp;bene. Ovviamente abbiamo dovuto risparmiare molto carburante e stare molto attenti con&nbsp;le gomme, quindi alla fine sono contento della seconda posizione, una vittoria sarebbe stata possibile, ma non partendo da dove siamo partiti oggi".   textbook pass for @AlexPalou.: @peacock | #IndyTO pic.twitter.com/iZfnvlOV98 &mdash; NTT INDYCAR SERIES (@IndyCar) July 16, 2023          

Una domenica speciale sia per il danese che per lo spagnolo: il primo adesso punta alla top 3 in campionato, il secondo invece si gode una leadership rafforzata dopo un 2&deg; posto in rimonta e ottenuto risparmiando carburante e con un'ala danneggiata

IndyCar, Toronto: la prima di Lundgaard, il capolavoro di Palou

Vittoria importante per Scott Dixon nell&#39;appuntamento IndyCar di Toronto, il decimo della serie per il 2022. Non solo il neozelandese &egrave; il settimo vincitore diverso quest&#39;anno, ma si &egrave; anche riportato in cima al podio dopo oltre un anno mettendo in chiaro che lui, il sei volte campione, &egrave; ancora un potenziale candidato al titolo. Dopo essere partito dalla seconda fila, Dixon ha pazientemente atteso alle spalle di Colton Herta, e poi quando il californiano &egrave; rientrato ai box ha spinto come il... miglior Dixon, facendo riuscendo nell&#39;undercut. Poi, &egrave; restato al comando con un controllo impressionante della situazione, gestendo il carburante al meglio fino alla fine. Tanto bene, da mandare in crisi Herta che ha per poco controllato Felix Rosenqvist. Da segnalare che Dixon &egrave; diventato il secondo pilota pi&ugrave; vincente di sempre a quota 52 con Mario Andretti.  Gli altri piazzati  Rosenqvist ha messo in mostra uno stato di forma ottimo, probabilmente il migliore da quando &egrave; arrivato in IndyCar quanto a continuit&agrave; e stabilit&agrave; nella performance. Ma anche aggressivit&agrave;, come quando ha &quot;spostato&quot; Alexander Rossi verso le barriere per guadagnare la posizione. Alle sue spalle un Graham Rahal salvato dalla strategia, che si &egrave; riportato nella top-5 per la prima volta quest&#39;anno. Quinto e sesto posto per Marcus Ericsson e Alex Palou. Il primo ha massimizzato il risultato, approfittando di una gara difficile di Will Power per estendere il suo margine in testa alla classifica. Il secondo ha fatto dimenticare la querelle contrattuale della settimana. In difficolt&agrave; nelle prove, e fuori dalla top-20 in qualifica per la rottura del motore, ha concluso sesto una corsa senza particolari opportunit&agrave; tattiche, semplicemente con tanta aggressivit&agrave;. Solo decimo invece Josef Newgarden, che ha perso tempo con un problema al primo pit-stop.&nbsp;  Parlando di rookie, ancora una volta a spuntarla &egrave; stato Christian Lundgaard, che ha approfittato di un errore di Callum Ilott. Il britannico tuttavia ha lasciato un&#39;ottima impressione in fatto di passo, e la sua permanenza nella categoria per l&#39;anno prossimo sembra garantita. Come detto giornata-no per Power, che dopo una qualifica complicata non &egrave; riuscito a rimontare, e Romain Grosjean, in difficolt&agrave; nella bagarre e poi penalizzato.  L&#39;ordine d&#39;arrivo dell&#39;Honda Indy Toronto Grand Prix:  1. Dixon (Dallara-Honda) 85 giri in 1h38&#39;45&quot;3087, alla media di 148.436 km/h; 2. Herta (Dallara-Honda) a 0&quot;8106; 3. Rosenqvist (Dallara-Chevy) a 1&quot;349; 4. Rahal (Dallara-Honda) a 4&quot;483; 5. Ericsson (Dallara-Honda) a 5&quot;126; 6. Palou (Dallara-Honda) a 6&quot;3629; 7. Pagenaud (Dallara-Honda) a 8&quot;7398; 8. Lundgaard (Dallara-Honda) a 9&quot;382; 9. McLaughlin (Dallara-Chevy) a 10&quot;2868; 10. Newgarden (Dallara-Chevy) a 10&quot;6561; 11. O&rsquo;Ward (Dallara-Chevy) a 12&quot;4284; 12. Malukas (Dallara-Honda) a 13&quot;3711; 13. VeeKay (Dallara-Chevy) a 18&quot;2715; 14. Ilott (Dallara-Chevy) a 18&quot;4471; 15. Power (Dallara-Chevy) a 19&quot;0185; 16. Grosjean (Dallara-Honda) a 19&quot;7939; 17. Castroneves (Dallara-Honda) a 20&quot;3903; 18. DeFrancesco (Dallara-Honda) a 21&quot;2042; 19. Harvey (Dallara-Honda) a 21&quot;947; 20. Daly (Dallara-Chevy) a 24&quot;2445; 21. Johnson (Dallara-Honda) a 12 giri. Giro pi&ugrave; veloce: il 15&deg; di Malukas in 1&#39;00&quot;8307, alla media di 170.103 km/h.  In campionato  1. Ericsson 351; 2. Power 316; 3. Palou 314; 4. Dixon, Newgarden 307.  Gli highlights della gara   

Il neozelandese vince in Canada e mette in chiaro la sua candidatura per il titolo

IndyCar: Dixon ritrova la vittoria a Toronto

Simon Pagenaud &egrave; stato il mattatore del GP IndyCar di Toronto. Il vincitore della Indy 500 &egrave; tornato in cattedra mettendo in atto una prestazione simile a quella dello scorso maggio. Con grande autorit&agrave;, il pilota del Team Penske ha segnato la pole in qualifica e poi, dopo aver preso la vetta della gara alla partenza, non ha commesso nessuna sbavatura. La corsa non ha avuto particolari spunti nella lotta per la prima posizione, rendendo ancor pi&ugrave; visibile il dominio di Pagenaud nonostante alle sue spalle ci fosse un &ldquo;mastino&rdquo; come Scott Dixon che, pur con un danno ad una sospensione per una strisciata con le barriere e un problema fisico, ha fatto un super lavoro.    Terzo Alexander Rossi, che ha guadagnato posizioni al via e avvicinato nella lotta al vertice Josef Newgarden. Lo statunitense ha &quot;pizzicato&quot; forte le barriere, ma &egrave; stato salvato da una caution che ha neutralizzato le fasi finali. Top-5 per Felix Rosenqvist, anche se il terzo posto in prova sembrava preludere a un podio. Lo svedese ex FIA Formula 3 e Formula E si &egrave; tenuto dietro James Hinchcliffe, Colton Herta e Sebastien Bourdais.  Poca fortuna per Will Power, che con un attacco un po&#39; garibaldino a inizio corsa si &egrave; toccato con Graham Rahal coinvolgendo anche altri piloti (tra cui Ryan Hunter-Reay) e chiudendo nelle retrovie. Takuma Sato, a lungo in top-5, ha avuto un problema al motore, finito in fiamme. Il suo weekend sar&agrave; per&ograve; ricordato anche per la lite con Bourdais che ha visto i due scambiarsi colpi in pista e ai box al termine del terzo turno di libere...  L&#39;ordine d&#39;arrivo del Grand Prix IndyCar di Toronto (top-10):  1 - Simon Pagenaud (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 85 giri 2 - Scott Dixon (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 0&quot;1373 3 - Alexander Rossi (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 4&quot;3720 4 - Josef Newgarden (Dallara-Chevy) &ndash; Penske - 18&quot;6722 5 - Felix Rosenqvist (Dallara-Honda) &ndash; Ganassi - 20&quot;7432 6 - James Hinchcliffe (Dallara-Honda) &ndash; SPM - 27&quot;6710 7 - Colton Herta (Dallara-Honda) &ndash; HSR - 32&quot;6040 8 - Sebastien Bourdais (Dallara-Honda) &ndash; Coyne - 33&quot;5415 9 - Graham Rahal (Dallara-Honda) &ndash; RLL - 35&quot;3604 10 - Marco Andretti (Dallara-Honda) &ndash; Andretti - 45&quot;4178  In campionato  1. Newgarden 434; 2. Rossi 430; 3. Pagenaud 395; 4. Dixon 348; 5. Power 306 

Il pilota del team Penske vince d&#39;autorit&agrave; in Canda

IndyCar: Pagenaud imprendibile a Toronto

Will Power continua a dare la caccia a Simon Pagenaud nella classifica dell&rsquo;IndyCar 2016. A Toronto, l&rsquo;australiano &egrave; stato aiutato dalla strategia, conquistando un netto successo che l&rsquo;ha ulteriormente riavvicinato al compagno di colori. Power &egrave; infatti entrato ai box pochi istanti dopo l&rsquo;uscita nelle barriere di Josef Newgarden al giro 58, e pochi istanti prima della decisione di far scendere in pista la safety-car. Per il team Penske si &egrave; trattato di un mix tra tempismo (probabilmente) e fortuna (sicuramente).  Una volta che anche tutti gli altri protagonisti di vertice hanno effettuato lo stop finale, Power ha solo dovuto attendere il rientro di Kanaan (poi quarto) per involarsi verso il successo. Come lui, favorito dall&#39;incidente &egrave; stato Castroneves, che era fuori dalla sequenza &ldquo;canonica&rdquo; dei pit a causa di una foratura. All&rsquo;opposto Pagenaud e Dixon, che si sono invece trovati a navigare ai margini della top-10. Particolarmente penalizzante la situazione per il neozelandese. Partito dalla pole, Dixon aveva dominato le prime fasi in lungo e in largo, e sembrava destinato ad un possibile successo.&nbsp;  Terzo ha terminato il pilota di casa James Hinchcliffe, primo dei rappresentanti Honda in un appuntamento sin dall&rsquo;inizio apparso favorevole ai portacolori Chevy. Al quinto e sesto posto hanno concluso Takuma Sato e Mikhail Aleshin, mentre in crisi &egrave; apparso il team Andretti. Il solo Marco Andretti &egrave; entrato in top-10, con un bel po&rsquo; di fortuna tattica, mentre Ryan Hunter-Reay, coinvolto in un paio di contatti, si &egrave; piazzato dodicesimo.&nbsp;  Luca Filippi ha fatto invece vedere ottime qualit&agrave; a dispetto della sfortuna. Tornato al volante della Dallara numero 19 del team Coyne, il pilota piemontese ha lottato per la top-10 prima di venire beffato e trovarsi con una delle tattiche pi&ugrave; in salita. Alla fine ha comunque terminato quattordicesimo, davanti al suo compagno di scuderia al Coyne Racing Conor Daly. Cattiva sorte anche per Juan Pablo Montoya. Dopo una corsa spettacolare, condita da tanti sorpassi, il colombiano, in piena bagarre, si &egrave; trovato davanti la vettura ferma di Hawksworth in uscita di curva, finendo per colpirla.&nbsp;  L&rsquo;ordine di arrivo dell&rsquo;Honda Indy Toronto, undicesima tappa della IndyCar 2016:  1. Power (Dallara DW12-Chevy) a 85 giri in 1h42&#39;38&quot;6925, alla media di 142.812 km/h; 2. Castroneves (Dallara DW12-Chevy) a 1&quot;5275; 3. Hinchcliffe (Dallara DW12-Honda) a 2&quot;5303; 4. Kanaan (Dallara DW12-Chevy) a 3&quot;7758; 5. Sato (Dallara DW12-Honda) a 4&quot;0568; 6. Aleshin (Dallara DW12-Honda) a 5&quot;1145; 7. Bourdais (Dallara DW12-Chevy) a 5&quot;6393; 8. Dixon (Dallara DW12-Chevy) a 6&quot;1020; 9. Pagenaud (Dallara DW12-Chevy) a 6&quot;6355; 10. Andretti (Dallara DW12-Honda) a 6&quot;9746; 11. Kimball (Dallara DW12-Chevy) a 7&quot;4782; 12. Hunter-Reay (Dallara DW12-Honda) a 8&quot;0690; 13. Rahal (Dallara DW12-Honda) a 8&quot;5989; 14. Filippi (Dallara DW12-Honda) a 8&quot;9217; 15. Daly (Dallara DW12-Honda) a 9&quot;4068; 16. Rossi (Dallara DW12-Honda) a 9&quot;6896; 17. Munoz (Dallara DW12-Honda) a 10&quot;0568; 18. Chilton (Dallara DW12-Chevy) a 10&quot;6502; 19. Pigot (Dallara DW12-Chevy) a 11&quot;4494; 20. Montoya (Dallara DW12-Chevy) a 1 giro; 21. Hawksworth (Dallara DW12-Honda) a 5 giri; Giro pi&ugrave; veloce; l&rsquo;80&deg; di Helio Castroneves in 1&rsquo;00&rdquo;8127.  Il campionato  1. Pagenaud 432; 2. Power 385; 3. Castroneves 358; 4. Dixon 349; 5. Newgarden 344. 

Dixon e Pagenaud beffati in Canada

IndyCar,&nbsp;Power vince di strategia a Toronto

Indycar a Toronto: il giorno di Filippi

Fantastica impresa di Luca Filippi che &egrave; giunto secondo nella gara IndyCar di Toronto alle spalle del comapgno di squadra Joseph Newgarden del team CFH, il team di propriet&agrave; di Eddie Carpenter.  Filippi, con la sua Dallara-Chevrolet, si &egrave; trovato fin dalle prove perfettamente a suo agio sul tracciato stradale di Toronto dall&rsquo;asfalto scivoloso e ondulato fra curve a novanta gradi e secche staccate. Luca partiva nelle prime posizioni dopo una eccezionale qualifica, ha disputato una bella rimonta superando con decisione avversari come Castroneves e Power mentre il suo compagno di squadra Newgarden che era scattato molto pi&ugrave; indietro, &egrave; stato aiutato da una strategia che ha abilmente sfruttato le neutralizzazioni con bandiera gialla per portarsi nelle prime posizioni e poi al comando.  Approfittando anche di una pioggerellina caduta negli ultimissimi giri di corsa, Filippi ha tallonato da vicino Newgarden difendendosi da Castroneves alle spalle ma non &egrave; risucito a sferrare l&rsquo;attacco decivisivo per la vittoria. Porta comunque a casa un eccezionale secondo posto, il miglior piazzamento in assoluto della sua ancora breve carriera in IndyCar che gli d&agrave; un&rsquo;iniezione di fiducia eccezionale per il resto della stagione. Forse l&rsquo;unico rammarico per Filippi &egrave; che la sua grande impresa &egrave; arrivata proprio nel giorno in cui a vincere &egrave; stato il suo compagno di squadra, cosa che avr&agrave; distolto una parte dell&rsquo;attenzione del team dalla sua fantastica corsa.  Alle spalle del duo CFH &egrave; finito Castroneves che ha preceduto Power, Bourdais e Kanaan. In ombra Montoya, vincitore di Indy500, soltanto settimo su un circuito adatto alle sue caratteristiche, davanti a Dixon. Ritirato invece Stefano Coletti. Montoya guida ancora la classifica IndyCar con 348 punti su Power e Dixon. In recupero grazie al terzo posto di Toronto, Castroneves.

Grande corsa del pilota italiano sul cittadino di Toronto. Vittoria del suo compagno di squadra Newgarden

Fantastico Filippi 2&deg; in Indycar

Indycar Toronto

Sebastien Bourdais e Mike Conway, francese il primo e inglese il secondo, hanno vinto le due gare Indycar sul circuito stradale di Toronto complicate dalla pioggia che ha fatto anche rinviare alla mattinata di domenica&nbsp;gara-1 che doveva svolgersi sabato. E quindi il programma si &egrave; concentrato su una sola giornata con due gare separate di sole sei ore fra loro.  Il fatto che ad imporsi siano stati due piloti di scuola europea, fa capire che c&rsquo;era spazio anche per il nostro Luca Filippi, tornato a correre in queta occasione nell&rsquo;IndyCar, per mettersi in evidenza. Purtroppo Luca c&rsquo;&egrave; riuscito soltanto in prova con una qualifica dirompente dove ha staccato il 7&deg; tempo ma in gara una serie di eventi sfortunati si sono accaniti contro di lui facendo sfumare un piazzamento nei top dieci che aveva dimostrato di meritarsi per come guidava sullo stradale di Toronto.  Nella prima gara Luca teneva bene la posizione, &egrave; risalito fino al 5&deg; posto sul bagnato, poi dopo aver toccato Pagenaud che si &egrave; girato ed ha provocato la sospensione momentanea della corsa, Luca al 18&deg; giro &egrave; uscito largo da una curva e ha colpito con la ruota posteriore destra il muretto di cemento ritirandosi per la rottura della sospensione. E dando cos&igrave; l&rsquo;addio al bellissmo quinto posto che deteneva in quel momento. La corsa &egrave; stata vinta da Bourdais, autore anche della pole che ha tenuto bene alle spalle Castroneves.  Nella seconda gara Filippi scattava ultimo perch&eacute; senza qualifiche si partiva in base alla classiifca di campionato, e Luca ha corso una volta sola quest&rsquo;anno quindi era in coda. Ma gi&agrave; nei primi giri aveva rimontato benissimo enrtando nei primi dieci e portandosi addirittura prima al sesto posto poi al quinto posto sfruttando la pioggia che ha scombussolato le carte. Dopo un bellissimo attacco a Briscoe, mentre era nelal scia di Dixon e Kanaan davanti a lui, Luca ha commesso un nuovo errore andando contro le gomme.  Rimesso in pista da ultimo, &egrave; risalito fino al 14&deg; posto, poi la pista si &egrave; asciugata, i primi sono andati tutti a montare le slick - primo fra tutti Conway con grande tempismo - e Filippi, dopo una neutralizzazione per incidente a Montoya e Aleshin, si &egrave; trovato sorprendentemente quarto. Ma con&nbsp;il gruppo dietro con le slick e la pista che si stava asciugando.&nbsp;Al restart con le rain su pista ormai asciutta ha cercato di limitare i danni e un nuovo incidente con bandiera rossa ha sospeso la gara a 4 minuti e mezzo dalla fine. Filippi nella pausa ha sostituito le gomme (cosa proibita perch&eacute; in regime di bandiera rossa) montando le slick e negli ultimi convulsi giri &egrave; risalito&nbsp;al 13&deg; posto ma poi ha sub&igrave;to 30&rdquo; di penalizzazione che l&rsquo;han fatto retrocedere al 16&deg;.  La vittoria a sorpresa &egrave; andata a Conway che aveva azzeccato il cambio gomme rain-slick per&nbsp;primo e ha goduto del vantaggio. Ed ha preceduto Kanaan e Will Power. Senza danni l&rsquo;incidente di Montoya e Aleshin: il russo si &egrave; incuneato sotto la macchina del colombiano fermo contro il muro di gomme e si &egrave; preso una gomma in testa; &egrave; rimasto incastrato sotto la Dallara ed &egrave; uscito incolume solo quando una gru ha sollevato quella di Montoya che gli era sopra il casco.

Un ritiro e un 16&deg; posto per l&rsquo;italiano a Toronto che per due volte si era trovato nei primi 5 prima di sbattere.Vittorie di Bourdais e Conway. 

IndyCar, Filippi ancora sfortunato

Due prove per un numero complessivo di quattro gare. Luca Filippi, dopo mesi di trattative condotte personalmente dal pilota, ha ricevuto oggi l&rsquo;okay dal team Rahal Letterman per essere in pista nelle due tappe del calendario Indycar di Huston (28 e 29 Giugno) e Toronto . Per Filippi, che lo scorso anno disput&ograve; due prove con il team Herta, &egrave; una chance ghiotta, anche se finora la squadra ha avuto una prima parte di stagione tra alti e bassi.  Luca prender&agrave; il posto di Oriol Servia, affiancando Graham Rahal, e partir&agrave; per gli Stati Uniti all&rsquo;indomani del Gran Premio d&rsquo;Austria, per onorare gli impegni presi con Sky Italia nel ruolo di commentatore. &laquo;Dovr&ograve; ripassare in fretta ci&ograve; che ho imparato lo scorso anno &ndash; ha commentato Filippi &ndash; ma sia a Huston che a Toronto avr&ograve; la possibilit&agrave; di disputare una doppia gara. Sono contento e smanioso di tornare ad indossare casco e tuta, e spero che possa essere l&rsquo;inizio di una lunga storia. Mi piace molto il contesto Indycar, che ho avuto modo di apprezzare gi&agrave; lo scorso anno, e spero di essere un buon ambasciatore per i colori italiani&raquo;.  Roberto Chinchero

Dopo mesi di trattative, ha ricevuto oggi l&rsquo;okay dal team Rahal Letterman per essere in pista nelle due tappe del calendario Indy di Huston e Toronto

Gran colpo di Filippi: riecco l&rsquo;Indycar!

Dopo il successo a Pocono, Scott Dixon ha compiuto subito un altro capolavoro in Indycar. A Toronto, nell'undicesimo incontro della stagione, caratterizzato da due gare, il pilota della Dallara-Honda del team Ganassi ha messo a segno una splendida doppietta. Nella prima corsa, Dixon &egrave; partito quinto, ha superato il leader Sebastien Bourdais all'78&deg; giro, poi &egrave; riuscito a contenerlo alla ripartenza dopo una fase di neutralizzazione, al 84&deg; giro, e ha quindi vinto con 1"700 di vantaggio sul quattro volte campione della Cart. Al terzo posto si &egrave; quindi piazzato Marco Andretti, dopo che Dario Franchitti, che era partito dalla pole, &egrave; stato penalizzato di 25" e retrocesso al 13&deg; posto per aver ostacolato Will Power nel corso del 85&deg; giro.  Nella seconda corsa, Dixon ha dominato dalla pole, precedendo questa volta Helio Castroneves, in un finale in regime di neutralizzazione a causa di un incidente. Per Dixon si &egrave; trattata della 32esima vittoria in carriera, che lo ha portato al 7&deg; posto nella classifica dei maggiori vincitori nella storia del campionato. Castroneves, invece, con il 2&deg; posto ha mantenuto un consistente vantaggio in testa alla classifica generale, dove ora precede di 29 punti Dixon. Dopo un periodo difficile, &egrave; stato un week end molto positivo anche per Bourdais che, gi&agrave; secondo in gara-1, &egrave; salito sul podio anche in gara-2, grazie al terzo posto ottenuto con una rimonta dalla settima posizione.  &nbsp;

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