Non Newey n&eacute; Horner, non Wolff n&eacute; alcun altro se non, semplicemente, Laurent Mekies: &egrave; lui in questo momento l&rsquo;uomo pi&ugrave; pericoloso per la Ferrari. Almeno lo &egrave; in una prospettiva futura, non di squadre che si stanno ricompattando dopo la sosta invernale o di macchine che stanno per trasmutarsi da teoria in metallo pulsante, pronte a scendere in pista. Mekies, che indicammo un anno fa in uscita e Fred Vasseur cerc&ograve; di tenersi stretto definendolo &quot;una colonna della Ferrari&quot;, &egrave; appena salito sul ponte di comando dell&rsquo;Alpha Tauri come team principal. In questo ruolo &egrave; un rookie, esattamente come Andrea Stella nel 2023 quando debutt&ograve; alla guida di una McLaren a pezzi: abbiamo poi visto quanto poco tempo abbia impiegato per mettere la prua di quella nave sulla rotta giusta. Mekies pericoloso, dicevamo, non per desiderio di rivincita: ha lasciato la Ferrari con parole dolci (&quot;a tutte le fantastiche persone della Scuderia, e ai fantastici tifosi, un enorme grazie per tutto quello che abbiamo vissuto insieme e per il vostro appassionato e incondizionato supporto&quot;) ed &egrave; anche buon amico di Vasseur. I due si conoscono da venticinque anni e quando nell&rsquo;estate scorsa avemmo occasione di pranzare con Vasseur a Maranello, questi ammise che separarsi dall&rsquo;allora direttore sportivo sarebbe stato difficile e doloroso: &quot;&Egrave; dura staccarmi da Laurent, il nostro rapporto &egrave; sempre stato ottimo e vorrei continuasse cos&igrave; quando saremo concorrenti&quot;.  Ecco, da una settimana lo sono formalmente. E Mekies non ha perso tempo: con tutto il bene che pu&ograve; volere a Vasseur ha ovviamente cominciato una partita di scacchi contro di lui. Come prima mossa gli ha portato via l&rsquo;ingegner Marco Matassa, ex responsabile dell&rsquo;accademia FDA: un ruolo importante e strategico per la Ferrari, ma poco gratificante nel lungo termine per chi vi &egrave; coinvolto. Luca Baldisserri, Massimo Rivola e ora Marco Matassa hanno tutti lasciato Maranello uscendo dalla porta della FDA, e qualcosa vorr&agrave; pur dire. Intanto l&rsquo;intraprendenza di Mekies crea scoppiettii d&rsquo;entusiasmo a Faenza. Il grande ex pu&ograve; fare scouting di qualit&agrave; a Maranello, perch&eacute; sa tutto di tutti: capacit&agrave; applicate o inespresse, stipendio, ambizioni, grado di soddisfazione e &ndash; su tutto &ndash; il numero di telefono! Ci mette nulla a estrarre dalla fondina il cellulare e contattare chi vuole, l&agrave; nel cuore della Scuderia. Per carit&agrave;: non c&rsquo;&egrave; un pavimento che s&rsquo;apre sotto alla Ferrari, ma &egrave; attesa una reazione e questa spetta unicamente a Vasseur. Nella calura del luglio scorso &ndash; in realt&agrave; al riparo nel Montana, che evoca il fresco solo a nominarlo &ndash; il team principal ci disse chiaramente: &quot;&Egrave; vero ci sono delle uscite, ma nella stagione arriveranno circa ottanta tecnici met&agrave; per rafforzare l&rsquo;organico e met&agrave; per rimpiazzare&nbsp;chi va via&quot;. In altre occasioni parl&ograve; di figure importanti in arrivo: &quot;Faremo rumore&quot;. Per&ograve; solo tre settimane fa, in occasione del pranzo prenatalizio con la stampa specializzata, si &egrave; arroccato in un &quot;non far&ograve; nomi, non mi piace fare nomi&quot;.  E per&ograve; non si pu&ograve; pi&ugrave; perch&eacute; un&rsquo;iniziativa di contrattacco va esibita, al difficile ambiente della Formula Uno e anche giustamente ai tenaci e pazienti tifosi del Cavallino. Fare qualche nome di entrata (neanche l&rsquo;ex Mercedes Loic Serra &egrave; stato ufficializzato: a proposito, sar&agrave; disponibile a fine 2024) aiuterebbe a corroborare l&rsquo;attrattivit&agrave; della Scuderia, che ha conosciuto momenti peggiori. Al netto del terzo posto finale e della volata persa con Mercedes, la SF-23 &egrave; cresciuta sensibilmente nella seconda met&agrave; dello scorso campionato. E la Rossa ha spezzato l&rsquo;imbattibilit&agrave; della Red Bull (Carlos Sainz a Singapore): un evento per certi versi memorabile, come Monza 1988 con la doppietta Berger-Alboreto a interrompere la dittatura della McLaren, ai suoi massimi con Senna e Prost sulla mitica MP4/4. Sappiamo anche quanto la strada della Ferrari sia in salita quando si parla di mercato dei tecnici: per sradicare un ingegnere dal triangolo d&rsquo;oro del Northamptonshire bisogna convincere anche moglie e figli &ndash;operazione gi&agrave; del suo complessa e ulteriormente complicata dall&rsquo;avvento della Brexit &ndash;, mentre Mekies avr&agrave; gioco pi&ugrave; facile, ch&eacute; spostare una famiglia dall&rsquo;Emilia alla Romagna &egrave; ben meno problematico. E Alpha Tauri ha pure un sottocentro a Bicester!  Inutile tornare sull&rsquo;elenco dei fuorusciti del dopo-Binotto. &Egrave; andato via anche qualche elemento sconosciuto ancorch&eacute; prezioso come Eric Meignan, un motorista calcolista che era stato strappato alla Mercedes, e che delle pi&ugrave; recenti power unit di Maranello sa proprio tutto. Calcolista vuol dire che ogni dato matematico relativo i motori &egrave; passato per le sue mani, e oggi questo signore &egrave; in Renault. Dunque Vasseur prenda coraggio...    Continua a leggere l&#39;articolo completo sul nuovo numero di Autosprint in edicola, oppure clicca qui per l&#39;edizione digitale! 

Il team principal del Cavallino ha pi&ugrave; volte accennato al fatto che la Rossa per risorgere non pu&ograve; che essere costantemente sul mercato, specie in quanto a tecnici di talento. Bene, ma dopo tutti questi mesi sar&agrave; anche il caso di cominciare a chiamare qualcuno di concreto prima che venga soffiato via da qualcun altro

Vasseur attento all&#39;ex Mekies: pu&ograve; rubare gli ultimi &quot;gioielli&quot; della Ferrari

        Nell'incontro tra Federic Vasseur e la stampa non c'&egrave; stato solo il progetto Ferrari 2024 al centro delle domande o le tempistiche relative al rinnovo di contratto di Leclerc e Sainz. Inevitabile che al pranzo di Natale si finisse per commentare la vicenda che ha visto la FIA protagonista delle accuse di presunto conflitto di interessi in capo a Toto e Susie Wolff. Ferrari, come tutte le scuderie, ha diffuso una nota di smentita della richiesta di approfondimenti da parte della Federazione su un'eventuale fuga di notizie. Di pi&ugrave;, ha supportato pubblicamente la figura di Susie Wolff e la F1 Academy da lei diretta, serie "targata" Liberty Media. "Tutta questa storia &egrave; piuttosto imbarazzante per tutto lo sport. &Egrave; iniziata da un articolo di giornale e credo che in questa situazione, quando parliamo di persone, devi fare attenzione a ci&ograve; che dici", le parole di Vasseur.&nbsp; "La FIA ha avuto bisogno di 24 ore tra il primo e il secondo annuncio. Sarebbe stato opportuno, avrebbe avuto senso utilizzare le 24 ore antecedenti il primo annuncio per evitare di giungere a una cattiva conclusione".  Un cambio di passo nella coerenza delle decisioni FIA &Egrave; stato l'ultimo di una serie di conflitti pi&ugrave; o meno diretti tra Federazione, FOM e le squadre.&nbsp;Su un altro piano, pi&ugrave; strettamente sportivo, il confronto con la FIA &egrave; fondamentale e conta temi importanti sui quali Vasseur indica la necessit&agrave; di un cambiamento. "Abbiamo un organo che &egrave; la Commissione F1 e fino a quest'anno ha funzionato piuttosto bene come organismo di governo. Non dobbiamo modificare questo", specifica il team principal Ferrari. Squadre, FIA, FOM, Pirelli, sono rappresentate nella Commissione F1, sede di elaborazione, confronto e decisione sugli interventi regolamentari da apportare. Poi, alla FIA nella composizione del Consiglio mondiale spetta la ratifica di quanto discusso e approvato in Commissione F1. C'&egrave; un'area, soprattutto, dove Vasseur sottolinea la necessit&agrave; di intervenire: "Il problema principale che abbiamo avuto quest'anno ha riguardato, spesso, la coerenza delle decisioni. Stiamo parlando di questo all'interno della Commissione F1, perch&eacute; la cosa pi&ugrave; importante &egrave; che i tifosi capiscano cosa stiamo facendo e le decisioni che la FIA assume in pista. Possiamo parlare dei track limits, del tempo massimo in qualifica; non ha senso avere una norma dove non assumi dei provvedimenti quanto viene violata. Ci serve quest'uniformit&agrave; decisinale per i tifosi, per gli sponsor, per le case impegnate, per tutti i portatori di interessi. Per me il grande tema adesso &egrave; in ottica 2026, &egrave; necessario che ci siano regole solide. C'&egrave; l'area tecnica della FIA al lavoro e penso che stiano facendo un buon lavoro".       

La gestione della vicenda da parte della FIA &egrave; stata criticata indirettamente da tutte le squadre. Singolo episodio a parte, Vasseur chiede alla Federazione coerenza nelle decisioni prese in pista

FIA contro Wolff, Vasseur: "Una storia imbarazzante per la F1"

Il 13 febbraio prossimo riveler&agrave; le forme del progetto, poi i primi chilometri in pista e subito in Bahrain, direzione test, primo verdetto di un 2024 che rappresenter&agrave; il primo, vero, anno della Ferrari secondo Frederic Vasseur.&nbsp;  Che il cambiamento sar&agrave; profondo, nelle scelte progettuali, &egrave; noto dalla scorsa estate, parole di Enrico Cardile sulla nuova Rossa. Telaio e retrotreno, per cominciare. C&#39;&egrave; una stabilit&agrave; della base aerodinamica da trovare, rispetto a una SF-23 troppo spesso imprevedibile per i piloti.  Rivoluzione? 95% dei pezzi diversi  Vasseur indica un numero, una percentuale del cambiamento in arrivo con il progetto 2024: &quot;Non so se definire la macchina 2024 rivoluzionaria sia la parola giusta. Abbiamo da 3 anni lo stesso regolamento e non si pu&ograve; cambiare enormemente la situazione. &Egrave; una questione di decimi di secondo, siamo alla ricerca di 1-2 decimi di prestazione, non di 5. Di certo dovremo fare un passo in avanti e non lo sottovalutiamo. Rivoluzione &egrave; una parola che usate voi, io so che cambieremo il 95% della macchina, dei pezzi&quot;.  Non concede spazio alle promesse natalizie, pi&ugrave; importante presentarsi a Pasqua, a campionato iniziato, con in dono una macchina performante e quantomeno in grado di sfidare Red Bull.  I progressi ci sono, andranno contestualizzati  &quot;Quanto alle aspettative, siamo concentrati su noi stessi,&nbsp; stiamo facendo buoni passi in avanti, alla fine &egrave; sempre una questione di confronti. Al momento la cosa pi&ugrave; importante &egrave; continuare a spingere e sviluppare. I piloti sono parte del progetto, pienamente coinvolti nello sviluppo e finora stiamo andando nella giusta direzione&quot;, ancora Vasseur, che sulla posizione di forza Red Bull aggiunge: &quot;Penso che si possa immaginare una certa convergenza delle prestazioni. Probabilmente sar&agrave; sempre pi&ugrave; difficile per Red Bull ripetere quanto hanno fatto quest&#39;anno, per&ograve;, va considerato che hanno un momento positivo.  Quando domini puoi concentrarti sul progetto dell&#39;anno dopo molto presto. Vedremo cosa accadr&agrave; all&#39;inizio del prossimo anno. Non voglio concentrarmi su Red Bull, abbiamo abbastanza da fare su di noi, abbiamo una buona comprensione dei punti deboli della macchina di quest&#39;anno e siamo pienamente concentrati sul risolverli. Vedremo in Bahrain dove saremo&quot;. 

Il lavoro sul progetto 2024 ha portato a sostanziali cambiamenti, a cominciare dal telaio. Vasseur guarda a Red Bull e aspetta il Bahrain per valutare i passi in avanti che saranno stati fatti

Vasseur, sar&agrave; una Ferrari 2024 diversa al 95%

Il tennista italiano è stato ospite del Cavallino Rampante a Maranello, visitando il Museo e incontrando il CEO Benedetto Vigna e il team principal Frédéric Vasseur. Sinner ha poi avuto modo di guidare in pista a Fiorano, insieme a un collaudatore del Cavallino, la SF90 Stradale da 1.000 cv

Sinner, passione Ferrari a Maranello

        Una grande serata di stelle a cui Flavio Briatore non poteva mancare. Il brand ambassador di Formula 1, fortemente voluto dal CEO del Circus Stefano Domenicali, &egrave; stato uno dei grandi protagonisti dei Caschi d'Oro 2023 al Foro Italico di Roma. L'ex team principal della Benetton &egrave; salito sul palco per ricevere il premio Casco d'Oro Autosprint:&nbsp;"Sono felicissimo di essere qui e di ricevere un riconoscimento cos&igrave; importante per me. La Formula 1 resta un mio grandissimo amore che continuo a seguire in giro per il mondo con il mio nuovo ruolo di ambassador. E per questo ringrazio Domenicali che fa un lavoro incredibile con la F1 per crescere in tutto il mondo. La Ferrari? Decisamente un Mondiale complicato, la speranza &egrave; che Vasseur...." GUARDA L'INTERVISTA VIDEO COMPLETA  Tutte le interviste esclusive dei Caschi d'Oro 2023       

Il brand ambassador della F1 ed ex team principal della Benetton &egrave; uno dei grandi ospiti della cerimonia di premiazione andata in scena al Foro Italico di Roma

Flavio Briatore ai Caschi d'Oro 2023: "Vasseur sarà il francese che farà vincere la Ferrari?"

La Ferrari ci ha provato fino all&rsquo;ultimo, anche con una manovra estrema per provare al strappare quel secondo posto nel Costruttori alla Mercedes, che non vale gloria, ma pi&ugrave; concreti milioni di dollari.  Ci ha provato lasciano che Leclerc facesse scappare via Perez, per permettergli di aprire un gap maggiore di 5&rdquo; su Russell, per annullare la penalit&agrave; presa in precedenza e scalzare dal podio l&rsquo;inglese della Stella, ma cos&igrave; non &egrave; stato.  Con Sainz fuori dai punti, Russell terzo e Hamilton non, il secondo posto di Leclerc non &egrave; bastato: Mercedes 409 punti, Ferrari 406.    L&#39;analisi di Vasseur  &ldquo;Ci abbiamo provato a far andare via Perez - ha detto Vasseur a Sky - ma non &egrave; stato sufficiente. Ci serviva qualcosa in pi&ugrave;, ma voglio pensare alle cose positive. Abbiamo faticato almeno fino alla parte centrale di stagione, ma nelle ultime 7-8 gare siamo dati molto bene. Fino a 5 mesi fa la Red Bull era di un altro Siamo felici di a lottare con le Red Bull e quando riceviamo, teniamo bene in mente questo per l&rsquo;anno prossimo&rdquo;.  sky:sc:881885:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a  Il rammarico &egrave; anche perch&eacute; &egrave; mancato l&rsquo;apporto di Sainz che, dopo l&rsquo;incidente di venerd&igrave;, non si &egrave; pi&ugrave; trovato a suo agio sulla vettura. &ldquo;La nostra non &egrave; stata una vettura semplice da guidare - ha proseguito Vasseur - E questo crea mancanza di fiducia e quando ti manca so Leclerc ha sofferto a Monza e Singapore, come successo a Carlos nelle ultime gare. Aveva un discreto passo sulle medie e ci aspettavamo di pi&ugrave;, ma alla fine &egrave; andata come &egrave; andata. Dobbiamo pensare che la nostra macchina non era semplice da guidare, questo crea una certa mancanza di fiducia e hanno sofferto, sciare a Monza e Singapore, meno Carlson nel ultime gare. Ieri aveva passo discreto su medie, &egrave; andata come andata&hellip; ci mancava qualcosa, ma non so se mancasse la macchina siamo andati bene, alla fine met&agrave; stagione ci &egrave; mancato qualcosa&rdquo;.  Dove deve migliorare la Ferrari 2024  Ma con una Red Bull che, in questo 2023, &egrave; sembrata venire da un altro pianeta, cosa deve fare la Ferrari per &ldquo;riportarla sulla terra&rdquo;.  &ldquo;Beh, oggi non erano su un altro pianeta - ha proseguito Vasseur - Non c&rsquo;&egrave; bisogno di stravolgere i progetti, ma senza avere la bacchetta magica dobbiamo spingere al massimo per migliorare nelle aree dove siamo mancati come affidabilit&agrave;, operazioni di pista e impending. Se ci concentriamo su un area pensando sia sufficiente non faremo passi avanti. Manteniamo lo stesso approccio per il 2024 e vedremo dove saremo in Bahrain&rdquo;.  E sul 2024 ci sono tante aspettative, perch&eacute; sar&agrave; il primo anno con un progetto iniziato dal principio e non &ldquo;ereditato&rdquo;. Vasseur, per&ograve;, dribbla le polemiche e dichiara: &ldquo;Non voglio fare questo tipo di analisi, la Ferrari &egrave; un team, non &egrave; di Vasseur o di un altro. E&rsquo; il lavoro di migliaia di persone, dobbiamo solo continuare a spingere e mantenere per la prossima stagione stesso passo e stessa motivazione&rdquo;.  Voglia di rivincita  In conclusione, Vasseur si &egrave; anche levato qualche sassolino dalla scarpa. Dopo l&rsquo;Olanda, forse il momento pi&ugrave; buio del 2023, la Ferrari ha avuto una grande reazione che l&rsquo;ha portata a risalire la china negli ultimi 7-8 GP dell&rsquo;anno. &ldquo;Dopo Zandvoort, la stampa parlava di quinto posto, altro che secondo. Abbiamo vissuto momenti difficili, ma il team ha reagito sempre in maniera positiva. Sono contento di come si &egrave; concluso l&rsquo;anno, la prossima stagione saremo ancora pi&ugrave; motivati&rdquo;. 

Anche se il secondo posto nel Costruttori &egrave; sfumato, il team principal della Rossa sottolina il recupero della Ferrari e lancia la sfida alla Red Bull per il 2024

Vasseur: &quot;Red Bull di un altro pianeta? Non oggi&quot;

        A quasi una settimana dalle prime prove libere del GP di Las Vegas, l'episodio del tombino che ha visto protagonista Carlos Sainz e la sua Ferrari continua a lasciare strascichi. Non tanto per la questione del rimborso dei danni richiesto dal team del Cavallino, quanto per le dichiarazioni rilasciate da Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur e dal suo collega di Mercedes, Toto Wolff. Entrambi, commentando l'incidente del tombino, avevano usato un linguaggio colorito che non &egrave; piaciuto alla FIA, tanto da costare a tutti e due un richiamo ufficiale.  Vasseur e Wolff, le ragioni del richiamo In particolare, al team principal della Ferrari &egrave; stata contestata una frase detta a commento dell'incidente di Sainz: &ldquo;Questa [situazione] ci coster&agrave; una fortuna: abbiamo f*****o la sessione di Carlos". Poco dopo, Wolff aveva risposto a Vasseur affermando: &ldquo;Stai parlando di un f*****o tombino, &egrave; gi&agrave; successo&rdquo;. Un botta e risposta che &egrave; stato notato dalla FIA, al punto da far uscire, gioved&igrave; 23 novembre, una doppia nota ufficiale indirizzata ai due team principal. Nei documenti si contesta a Vasseur e Wolff la violazione dell'articolo 12.2.1.f del regolamento sportivo internazionale, quello che disciplina le parole rivolte alla FIA e agli sport e ai valori rappresentati dalla Federazione. Federazione che ha comunque riconosciuto a Vasseur e Wolff le attenuanti del caso. In particolare il francese &egrave; stato definito &ldquo;particolarmente sconvolto e frustrato&rdquo; per quanto appena accaduto a Sainz, mentre su Wolff &egrave; stato fatto notare che &ldquo;l'uso di questo linguaggio non &egrave; usuale&rdquo; da parte dell'austriaco. Nessuna punizione &egrave; stata comminata ai due team principal, a parte un generico &ldquo;warning&rdquo;, ma la FIA ha fatto sapere che in futuro non tollerer&agrave; simili episodi. Ferrari-Mercedes, Vasseur: ad Abu Dhabi sar&agrave; lotta al singolo punto sky:sc:879558:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a       

Il team principal di Ferrari e quello di Mercedes hanno ricevuto un "warning" per i toni usati commentando l'incidente di Sainz a Las Vegas

Vasseur e Wolff richiamati dalla FIA per le parolacce a Las Vegas

        L'equilibrio riguadagnato nella classifica Costruttori sar&agrave; anche quello atteso nelle prestazioni in pista ad Abu Dhabi (qui gli orari delle sessioni). Ferrari insegue Mercedes, 4 punti di distacco da recuperare per chiudere la stagione al secondo posto. L'ultimo week end del campionato potrebbe mostrare una fotografia diversa da Las Vegas nei rapporti di forza. Le caratteristiche del circuito dovrebbero riportare quella lotta con distacchi ridotti tra Ferrari, Mercedes, McLaren e Aston Martin, rispetto alla quale lo strappo dato dalla Rossa a Las Vegas &egrave; stata una notevole "fuga in avanti", in corsa con Red Bull. L'ultima lotta stagionale "Siamo arrivati al termine di questa stagione ed &egrave; tempo per tutti noi di fare l&rsquo;ultimo sforzo prima di un po&rsquo; di meritato riposo. A Las Vegas abbiamo dimostrato di saper lavorare molto bene e di essere in grado di far fronte anche alle situazioni pi&ugrave; anomale senza perdere la concentrazione.&nbsp;Dobbiamo continuare cos&igrave; anche ad Abu Dhabi, dove arriviamo dopo aver colmato quasi del tutto il divario in classifica dalla Mercedes per il secondo posto tra i Costruttori", commenta Vasseur alla vigilia. Il lavoro dei meccanici per rimettere in pista Sainz dopo i danni subiti nelle libere 1 &egrave; stato clamoroso, come anche la velocit&agrave; (prevedibile) della SF-23 in qualifica e in gara. "Abbiamo ormai imparato a conoscere la nostra monoposto e sappiamo che il suo livello di competitivit&agrave; ad Abu Dhabi non sar&agrave; pari a quello di Las Vegas, ma siamo anche ben consci di quanto i valori tra i team che occupano le posizioni dalla seconda alla quarta siano ravvicinati".&nbsp; Un confronto sul singolo punto In palio a Yas Marina c'&egrave; il secondo posto nel mondiale Costruttori e anche il quarto tra i Piloti, con Sainz, Alonso, Norris e potenzialmente Leclerc in corsa per il piazzamento.&nbsp; Un week end da volata finale e con il risultato nel mondiale Costruttori a essere prioritario: "Ogni dettaglio pu&ograve; fare la differenza, e l&rsquo;esito positivo della nostra stagione si giocher&agrave; punto a punto. Vogliamo essere noi ad avere la meglio, dobbiamo mettercela tutta!".       

Le caratteristiche del circuito dovrebbero riportare la battaglia a pi&ugrave; protagonisti dietro Red Bull, Ferrari &egrave; chiamata a recuperare gli ultimi 4 punti su Mercedes per conquistare il secondo posto

Ferrari-Mercedes, Vasseur: ad Abu Dhabi sarà lotta al singolo punto

        C'&egrave; la mano di Frederic Vasseur nella Ferrari che ha avviato un profondo cambiamento nel corso del 2023. Di tecnici e non solo. Una stagione difficile sul piano sportivo per le prestazioni di un progetto nato in continuit&agrave; con le idee introdotte sulla F1-75. Dal 2024 sar&agrave; un'altra la filosofia progettuale e la speranza &egrave; che siano altre le prestazioni e la loro costanza. Una Ferrari forte su specifici circuiti &egrave; riuscita a ottenere una vittoria, diversi podi e pole position quest'anno. Ad Abu Dhabi contender&agrave; il secondo posto nel Costruttori a Mercedes e lo slancio pare essere dalla parte della SF-23.&nbsp; L'editoriale del Direttore: Rossa, armi pari con Max Poi c'&egrave; la riorganizzazione della Gestione Sportiva, curata da Vasseur e sulla quale il presidente John Elkann, intervistato dalla BBC a Las Vegas, ha indicato i punti cruciali di una filosofia che sta tornando il cardine della Rossa, come fu ai tempi della direzione Todt e poi troppo a lungo &egrave; mancata negli ultimi anni a Maranello. Assunzione di responsabilit&agrave; e agilit&agrave; Guarda ai rivali, a chi ha costruito cicli dominanti di recente, Mercedes e Red Bull, individuando un tratto comune. "Quel che &egrave; davvero importante &egrave; quanto l'assunzione di responsabilit&agrave; sia stata uno dei pi&ugrave; grandi fattori alla base dei risultati ottenuti dai nostri avversari. E anche l'agilit&agrave; operativa, nonostante le loro strutture pi&ugrave; grandi. Tendevano a essere pi&ugrave; snelli, pi&ugrave; rapidi.&nbsp; Fred aveva tutte queste caratteristiche, avendo lavorato nel motorsport per tutta la sua vita professionale e avendo ottenuto molti successi in diverse categorie. Ma anche in Formula 1, avendo gestito squadre pi&ugrave; piccole. Da un lato ha portato la cultura della responsabilit&agrave; e della rendicontazione; sa anche, perch&eacute; ci ha operato, lavorare in strutture pi&ugrave; piccole, pi&ugrave; efficaci e snelle: era assolutamente qualcosa che ci mancava rispetto ai nostri rivali pi&ugrave; forti.&nbsp; Rendicontazione vuol dire che hai le tue responsabilit&agrave; e, in qualche modo, una cultura della colpa devia da questa visione. Una cultura con una chiara individuazione delle responsabilit&agrave; ci &egrave; mancata dai tempi di Jean Todt e poi di Stefano Domenicali". Piloti dal potenziale elevato da trasformare in risultati Il lavoro per tornare a essere una squadra in grado di lottare per il titolo sar&agrave; lungo. Red Bull ha un vantaggio tecnico non semplice da mettere in discussione. A Maranello arriveranno nuovi tecnici ma avverr&agrave; nei tempi della Formula 1, che sul tema sono tradizionalmente molto dilatati. "&Egrave; un segnale molto forte che cos&igrave; tante persone incredibilmente talentuose vogliano venire in Ferrari", prosegue Elkann. Talenti che la Ferrari ha nei piloti, con Leclerc e Sainz entrambi con un contratto da discutere e verso un rinnovo da considerare del tutto logico. "Charles &egrave; un pilota molto forte e dal potenziale enorme. Non c'&egrave; motivo per cui non debba diventare un campione del mondo. Crediamo che i nostri piloti siano molto forti e abbiano un potenziale molto alto. &Egrave; importante poter lavorare per trasformare quel potenziale in risultati reali". Chiarezza sulle regole Il presidente Elkann non ha mancato un richiamo alla Federazione. All'organo di governo chiede chiarezza nell'applicazione delle norme e porta due esempi su tutti. "E' importante riuscire a fare chiarezza sulle regole e la loro applicazione. Non vuoi che accadano cose come la conclusione del campionato nel 2021. E non vuoi che ci siano situazioni come quella qui a Vegas, dove subisci una penalizzazione di 10 posizioni senza avere alcuna colpa. Quindi, serve maggior chiarezza dal punto di vista normativo sulle regole, la loro applicazione e su quanto abbiamo visto con il budget cap".       

La squadra va nella giusta direzione per tornare a essere contendente al titolo. John Elkann parla dei piloti, del lavoro portato avanti da Frederic Vasseur e di una Fia alla quale chiede maggior chiarezza

Ferrari, Elkann: con Vasseur torna la cultura della responsabilità e l'agilità

        Se accosti Luciano Spalletti e Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur, di somiglianze ne vedi poche. Sono diversi per fisionomia e carattere, distanti per estrazione. Spalletti, che di anni ne ha 64, resta uno giovanile, un fisico ancora in forma che tradisce un passato da calciatore professionista. Vasseur, anni 55, ti d&agrave; subito l'impressione di uno meno da campo e pi&ugrave; da scrivania. Sono differenti per indole, con Luciano pi&ugrave; sanguigno e Fred molto pi&ugrave; freddo, ma in comune hanno il gusto per la battuta. E pure le origini tutto sommato non sono differenti: il team principal della Ferrari viene da Draveil, comune francese con meno di 30 mila anime; il CT della Nazionale invece ha radici a Certaldo, nel cuore della Toscana, un comune che di persone ve vanta all'incirca la met&agrave; di Draveil. Tempo di fiducia. Per ora... Figure distinte e distanti, ma con tratti in comune. E non solo per le origini umili, quanto piuttosto per l'essersi trovati, praticamente in contemporanea, alla guida delle due Nazionali pi&ugrave; amate dagli italiani: quella Azzurra e quella Rossa. Oneri e onori di due entit&agrave; che scaldano gli animi, che fanno gioire e soffrire. Ruoli delicati nei quali devi prepararti a tutto, dal successo alla gratitudine, dalla sconfitta all'abbandono mediatico. Per entrambi, le cui rispettive avventure sono tutto sommato ancora agli inizi, &egrave; tempo del credito: sono stati chiamati a risollevare entrambi situazioni scomode, in cui la fiducia dell'immediatezza lascer&agrave; spazio alle critiche se, nel giro di qualche tempo, non lasceranno la loro ferma impronta nei risultati delle rispettive squadre di cui sono a capo. Le similitudini La Nazionale di calcio di met&agrave; agosto 2023 era un po' come la Ferrari di fine 2022. La prima veniva da un inebriante Europeo con Roberto Mancini prima che una bruciante eliminazione dai Mondiali 2022 facesse crollare il castello di carta. Il Cavallino Rampante invece era orfano di Mattia Binotto, l'uomo che era stato chiamato per riportare il titolo a Maranello: dopo due anni di attesa, il 2022 era cominciato con un paio di vittorie illusorie che avrebbero successivamente lasciato il passo a sconfitta e rassegnazione. Dunque via Mancini e via Binotto, dentro Spalletti e Vasseur. Momenti delicatissimi, sia nel primo caso che nel secondo: Luciano ereditava un girone di qualificazione gi&agrave; in parte compromesso nel quale non si poteva ormai pi&ugrave; sbagliare, Fred riceveva una vettura, la SF-23, ormai gi&agrave; definita e, come avremmo scoperto, con lacune evidente ormai gi&agrave; irrimediabili.&nbsp; Dovevano in pratica prendere un treno in corsa, Luciano e Fred, accettando l'idea di dover pazientare prima di poter mettere definitivamente mano alle loro creature con idee e decisioni. Per tutti e due, il 2&deg; posto era il massimo: per il CT nel girone di qualificazione, per il TP nel campionato Costruttori. Spalletti ci &egrave; riuscito con il brivido di un rigore dubbio non dato all'Ucraina, Fred invece si giocher&agrave; tutto nello spareggio di Abu Dhabi contro la Mercedes. Per certi versi fa male parlare in questi termini, ma &egrave; lo specchio della realt&agrave;: l'Italia, con 4 Mondiali vinti e da campionessa in carica dell'Europeo, non era attrezzata per fare altrimenti; la Ferrari, la pi&ugrave; titolata nella storia di F1, sta attraversando un digiuno che rende impossibile, oggi, pensare di poter battere la Red Bull.&nbsp; Occhio al 2024, ma soprattutto al 2026 Per Spalletti e Vasseur il primo, vero anno di piena autonomia sar&agrave; il 2024. La Rossa dell'anno prossimo nascer&agrave; sotto la direzione del francese e sar&agrave; la prima macchina di cui Fred risponder&agrave; alla dirigenza, per il toscano invece Euro 2024 sar&agrave; la cartina tornasole del suo primo anno alla guida della Nazionale. L'impressione per&ograve;, &egrave; che per entrambi ci sia una data fissata che per certi versi spaventa anche pi&ugrave; del 2024: il 2026. Ovvero, l'anno dei Mondiali ai quali l'Italia deve assolutamente qualificarsi, e l'anno in cui in F1 sbarcher&agrave; un nuovo regolamento il cui approccio non si potr&agrave; sbagliare, pena cominciare ad handicap un altro ciclo tecnico. Un po' di pazienza Luciano e Fred, per ora, chiudono l'anno con un respiro di sollievo. Spalletti ha portato a casa il minimo per qualificarsi ad Euro 2024, Vasseur invece, pur se la piazza d'onore tra i Costruttori &egrave; ancora tutta da conquistare, &egrave; stato finora l'unico a vincere un GP nel 2023 senza essere la Red Bull. Non &egrave; per questo che milioni di tifosi, del pallone o delle corse, si mettono di fronte alla tv, ma riconosceranno anche loro che sono i tempi che sono. Non si tratta di accontentarsi, quanto di riconoscere il presente e pazientare in attesa di un futuro migliore. Si sa che, di fronte a cornetto e cappuccino al bar, l'italiano pu&ograve; essere un po' ci&ograve; che vuole: politico, allenatore, ingegnere e pure critico canoro nella settimana di Sanremo. Siamo un po' tutti noi: criticoni, ma sotto sotto in attesa di un vero acuto che ci faccia riscoprire il gusto di essere italiani.       

Si sprecano i paralleli tra Italia di calcio e Ferrari, tra Spalletti e Vassuer: entrambi chiamati in corsa, entrambi con un 2&deg; posto quale massimo risultato possibile in attesa di giorni migliori, ai quali Luciano e Fred devono condurre i tifosi delle due Nazionali pi&ugrave; amate

Nazionale Azzurra e Rossa: un 2° posto in attesa di giorni migliori

C&#39;&egrave; un senso di ingiustizia nella penalizzazione che Carlos Sainz e la Ferrari si sono ritrovati a dover subire a causa di un episodio del tutto slegato da responsabilit&agrave; dirette.  La gran prestazione in qualifica delle Rosse &egrave; stata, nel caso di Sainz, vanificata dalla penalit&agrave; di 10 posizioni, comminata per la sostituzione della batteria e il conseguente sforamento del limite massimo di unit&agrave; impiegabili in stagione.    Derogare al regolamento non compete ai commissari  Il collegio dei commissari ha liquidato la vicenda segnalando una mancanza di &quot;competenze&quot; per decidere una deroga a quanto prevedono le norme. Ecco, se non la direzione gara, che &egrave; emanazione della Federazione sui campi di gara, a chi andrebbe affidata una tale competenza? Posto che si voglia individuare.  Il GP di Las Vegas finisce con una Ferrari sul podio e l&#39;altra in sesta posizione. Finisce con le parole di Vasseur sull&#39;episodio del gioved&igrave; che ha sollevato un vuoto normativo di fatto. Se il danno &egrave; legato a un evento classificabile quale forza maggiore, perch&eacute; squadra e pilota devono subirne gli effetti? Sar&agrave; uno dei punti sui quali discuter&agrave; la Commissione F1 ad Abu Dhabi. Che si arrivi a una soluzione &egrave; tutt&#39;altra questione.  I costi imprevisti e la coperta corta del budget  Oltre l&#39;elemento sportivo dell&#39;arretramento in griglia, c&#39;&egrave; il dato finanziario. Un paio di milioni di dollari, cos&igrave; ha definito Vasseur l&#39;impatto del danno causato dal tombino sollevatosi al passaggio della Ferrari di Sainz. Quantificazione dei danni sulla quale ci sar&agrave; un confronto con &quot;i portatori di interessi&quot; - FIA, Liberty Media - per discutere di una possibilit&agrave; di compensazione.  &quot;Sar&agrave; una discussione privata che avr&ograve; con i portatori di interessi di quest&#39;evento. Nel budget cap non c&#39;&egrave; nessuna disposizione per escludere gli incidenti.&nbsp;  Ci sono di certo molte spese aggiuntive, poich&eacute; &egrave; stato danneggiato il telaio, il cambio, la batteria e il motore &egrave; morto.&nbsp;  Subiamo molte ripercussioni sul fronte finanziario, su quello sportivo e anche sulla disponibilit&agrave; di pezzi di ricambio. Di sicuro, poi, non &egrave; un impatto facile sul fronte del budget&quot;.  Ad Abu Dhabi senza alcunch&eacute; di riparabile  Con una gara al termine del mondiale, non c&#39;&egrave; il tempo materiale per intervenire con riparazioni ed &egrave; un elemento &quot;positivo&quot;, alla luce del tetto di spesa. &quot;Non c&#39;&egrave; nessuna possibilit&agrave; di realizzare, ad esempio, un nuovo telaio. Si possono vedere i lati positivi e negativi, non riusciremo a ricostruire tutto perch&eacute; la prossima gara &egrave; gi&agrave; tra una settimana. &Egrave; anche vero che se avessimo dovuto regolare il tetto di spesa, il costo intero da sostenere, perlomeno tra adesso e fine stagione, non avremmo avuto molto spazio di manovra&quot;. 

Saranno &quot;discussioni private&quot; quelle che Vasseur si limita ad anticipare - con F1 e FIA - sul costo dei danni da sostenere in regime di budget cap.&nbsp;

Ferrari, chi paga i danni subiti da Sainz?

Ferrari riparte da Las Vegas senza essere riuscita a vincere, ma con la consapevolezza di aver ottenuto il miglior risultato possibile, almeno con Charles Leclerc. Il monegasco &egrave; infatti apparso sorridete e divertito dopo aver tagliato la bandiera a scacchi di Las Vegas in seconda posizione, e anche il team principal di Ferrari, Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur, ha espresso soddisfazione per la gara americana.   Ecco le parole di Vasseur dopo la gara a Las Vegas:  Vasseur: &quot;Superata Red Bull tre volte, ora puntiamo a Mercedes&quot;  &ldquo;Credo che Leclerc abbia fatto una gara eccezionale, superando tre volte una Red Bull, cosa che non capita molto spesso abbiamo concluso al secondo posto, anche se il nostro obiettivo era il primo &ndash; ha detto il team principal del Cavallino Rampante - nel complesso penso che la nostra prestazione sia stata grandiosa&rdquo;.   Vasseur ha promosso anche il GP di Sainz, azzoppato dall&rsquo;incidente nelle FP1 e poi da un testacoda al via, ma capace di risalire fino a conquistare punti importanti per la classifica Costruttori: &ldquo;Anche Carlos &egrave; tornato al 6&deg; posto dopo essere stato 20&deg; dopo la prima curva. Quella di oggi &egrave; stata una bella prestazione, anche se non abbiamo avuto molta fortuna con le tempistiche della Safety Car&ldquo; ha detto il team principal. L&rsquo;attenzione ora &egrave; gi&agrave; tutta su Abu Dhabi.  L&rsquo;obiettivo, spiega Vasseur, &egrave; quello di riprendere la Mercedes in classifica: &ldquo;Ora concentriamoci sulla prossima gara, anche perch&eacute; siamo lontani dalla Mercedes solo quattro punti. Singapore era stata una grande gara per noi, ma l&igrave; la Red Bull era lontana e aveva sbagliato qualcosa. Oggi invece c&rsquo;era e abbiamo lottato con loro fino all&rsquo;ultima curva. Probabilmente il peggior scenario possibile per noi era proprio quello con la Safety Car, perch&eacute; &egrave; entrata proprio mentre Carlos aveva riportato le gomme in temperatura, ma siamo comunque in un buon momento a livello di squadra e piloti. Entrambi i piloti stanno facendo un lavoro fantastico e credo che potremo riprendere la Mercedes&rdquo;.   Infine, Vasseur ha espresso il suo parere sul circuito di Las Vegas, da molti criticato nel corso del fine settimana: &ldquo;Quando sei al muretto non vedi mai il quadro globale della gara, ma credo che questa sia stata eccezionale. Lo spettacolo &egrave; stato bello, cos&igrave; come l&rsquo;evento. Ci sono stati molti sorpassi durante la gara, per tre o quattro volte &egrave; cambiato il leader e credo sia stata una delle migliori gare della stagione. Dobbiamo mantenere questo elemento come standard. Non siamo stati lontani dal riuscire a prevalere sulla Red Bull, ma anche oggi sono stati un po&rsquo; troppo per noi. Loro hanno dominato e stanno dominando, ma non siamo stati lontani dal batterli&rdquo; ha concluso il team principal della Ferrari.  F1, la classifica Costruttori dopo Las Vegas    sky:sc:879832:17327:e6404a5432b1988ea2e71ec092e8608a 

Il team principal del Cavallino Rampante soddisfatto della gara a Las VEgas. Ora l&#39;obiettivo &egrave; superare Mercedes nel campionato Costruttori

Vasseur: &quot;Leclerc eccezionale. Vicini a battere Red Bull&quot;

        Quando l'attesa sull'Evento &egrave; tanto grande, contrattempi &nbsp;come quello che ha portato alla sospensione delle libere 1 del GP del Gran Premio di Las Vegas - pure verificatisi in passato su altre piste, da Baku a Sepang - assumono un peso notevolissimo. D'immagine anzitutto. La prima sessione di prove &egrave; stata interrotta dopo 10 minuti, bandiera rossa e attivit&agrave; conclusa. La causa: il cedimento del cemento intorno a una griglia di scolo applicata sul manto stradale. &nbsp;L'effetto: la Ferrari di Carlos Sainz distrutta.  Yet another POV of the incident:pic.twitter.com/yiDcT8GTPg &mdash; MultiViewer (@f1multiviewer) November 17, 2023    Vasseur, Sainz salter&agrave; le libere 2 Ferrari dovr&agrave; sostituire telaio, motore termico, batteria ed elettronica di controllo. Danni ingenti, sui quali Frederic Vasseur ha commentato: "Abbiamo danneggiato completamente il telaio, il motore, la batteria e credo sia inaccettabile. Ci costa una fortuna e abbiamo fo**uto la sessione di Carlos. Non ci saremo certamente per le libere 2 e credo che oggi sia qualcosa di inaccettabile per la F1". Anche la Alpine di Ocon ha subito danni alla cellula di sopravvivenza, che dovr&agrave; essere rimpiazzata, come da documento ufficiale diffuso dalla Fia. Verifiche in corso su tutto il tracciato Una nota diramata dalla Formula 1 ha approfondito l'episodio che ha portato allo stop delle libere 1 e al controllo di tutti i tombini presenti sul tracciato. "Dopo l'ispezione da parte della Formula 1 e della Fia, una singola griglia di scolo dell'acqua sul circuito del GP di Las Vegas ha ceduto nel corso della prima sessione di prove. La Fia, F1 e la squadra di ingegneri locali del circuito stanno lavorando attivamente per analizzare e risolvere il problema", recita la nota diffusa dall'organizzatore del GP. "Durante questa fase di analisi, tutti i biglietti, le possibilit&agrave; di ristorazione e intrattenimento continueranno a operare e restiamo concentrati sull'offerta di una grande esperienza ai nostri ospiti.&nbsp; Ammiriamo la collaborazione del personale competente alle operazioni dell'evento per garantire un'uscita ordinata e sicura degli ospiti se sceglieranno di andar via". Libere 2 rinviate Come conseguenza della necessit&agrave; di passare in rassegna tutti i tombini e le griglie di scolo presenti sul tracciato, la sicurezza della loro installazione, il turno di prove libere 2 che avrebbe dovuto iniziare alle 9:00 ora italiana &egrave; stato rinviato e verr&agrave; estesa la durata inizialmente prevista in 60 minuti.       

Il cedimento di una griglia di scolo dell'acqua ha danneggiato la Ferrari di Sainz e interrotto le libere 1. Rinviato l'inizio delle libere 2

Caos libere a Las Vegas e Ferrari ko, Vasseur: "Inaccettabile"

        L'andamento della stagione non &egrave; stato tale da portare a fare un "all in&nbsp;sul rosso" a Las Vegas ma, sulla carta e per le caratteristiche del tracciato, il week end in arrivo dovrebbe presentarsi con gli esercizi pi&ugrave; favorevoli alla Ferrari SF-23. Un lunghissimo rettilineo, curve angolate e appoggi brevi, l'assenza di veri punti dove &egrave; il carico aerodinamico a salire in cattedra. Insomma, &egrave; una vigilia&nbsp; con tratti certo pi&ugrave; favorevoli rispetto ad altre gare. Baku, Monza, Singapore, nell'ordine, hanno tratti comuni con il GP di Las Vegas e, visto il rendimento delle Ferrari nei tre appuntamenti in questione, potrebbe arrivare un buon risultato di fine campionato.&nbsp; L'editoriale del Direttore: Las Vegas, l'inizio di una nuova era "Troviamo un circuito completamente nuovo e con temperature che si attendono molto basse, diverse da quelle di qualunque altra tappa del calendario. Per questo, aver fatto bene i compiti a casa prima del Gran Premio &ndash; nei meeting cos&igrave; come al simulatore &ndash;, sar&agrave; fondamentale per massimizzare il potenziale di piloti e vettura", commenta Frederic Vasseur. "La simulazione aiuta infatti a preparare al meglio la gestione delle tante incognite e quando &egrave; efficace permette di acquisire un vantaggio competitivo perch&eacute; lascia i piloti liberi di prendere confidenza con la pista".  Leclerc, un circuito cittadino per risollevare il morale Si torna in pista dopo la debacle di Interlagos, Leclerc appiedato dalla monoposto nel giro di formazione e l'ennesimo duro colpo al morale. Ripartire da Las Vegas potrebbe essere lo scenario ideale per risollevarsi, magari con un buon risultato, nel quale Vasseur crede. "Da sempre Charles &egrave; molto competitivo su questo tipo di tracciati, dove &egrave; necessario sfiorare i muretti e Carlos ha dimostrato a Singapore di non essere da meno. Siamo fiduciosi che avremo delle carte da giocarci, lo dobbiamo fare supportando i nostri piloti e mettendoli in condizione di lottare per i risultati che sappiamo essere alla nostra portata". Ferrari che per l'occasione sfogger&agrave; una livrea inedita, con ampie pennellate di bianco sul rosso, ispirata alle monoposto degli anni Settanta.&nbsp;"Siamo felici che la Formula 1 torni protagonista a Las Vegas a oltre 40 anni di distanza dall&rsquo;ultima volta. Il nostro sport nell&rsquo;ultimo lustro &egrave; diventato sempre pi&ugrave; popolare in America e il fatto che in questa stagione ci troviamo a correre per la terza volta negli Stati Uniti &egrave; una conferma di questa nuova epoca d&rsquo;oro per la Formula 1 oltreoceano", ancora Vasseur. "Gli USA per Ferrari sono una terra speciale, nella quale troviamo sempre tanto affetto, ed &egrave; anche per questo che abbiamo dedicato una livrea speciale a questa gara".       

Vasseur parla del GP di Las Vegas, inedito e con un peso notevole della simulazione nel preparare le monoposto. Le caratteristiche del circuito si annunciano favorevoli alla SF-23

A Las Vegas la Ferrari può fare il colpo? "Avremo delle carte da giocare"

        Curva 6, il bloccaggio dell'asse posteriore e la Ferrari di Charles Leclerc contro le barriere, nel giro di ricognizione. Inizia e finisce cos&igrave; la domenica di Interlagos per Charles, fermato da un guasto tecnico che impedisce di correre i 71 giri di gara, con modi diversi e pi&ugrave; plateali rispetto al problema che, in Qatar, aveva fermato Sainz. "&Egrave; pi&ugrave; che deludente, avevamo puntato tutto sulla gara per questo week end e questo ha significato non aver usato un set nuovo nelle qualifiche per usarlo oggi; per un problema tecnico non siamo riusciti a partire", dice Frederic Vasseur dopo una corsa che ha consegnato appena un sesto posto alla Rossa, staccata di 50" dal vertice. Un podio era alla portata? Eppure c'&egrave; la convinzione che il copione della gara, con Leclerc a partire in prima fila, avrebbe potuto essere diverso. Verstappen e Norris hanno corso in un territorio a s&eacute;, dove la Ferrari difficilmente avrebbe potuto inserirsi. C'erano le premesse per lottare con le Aston Martin e con Perez, ovvero, di recuperare un po' di punti a Mercedes nella corsa a quel secondo posto nel mondiale Costruttori che vede sempre 20 punti in vantaggio il team inglese. "Avremmo fatto la gara con tre set nuovi e sarebbe stata un'opportunit&agrave; enorme", prosegue Vasseur indicando il tema strategico, di una gomma morbida che ha funzionato bene in gara e del vantaggio di poter contare su treni di pneumatici nuovi. "&Egrave; deluso Charles e lo siamo noi, dobbiamo esaminare la macchina.&nbsp; Ora dobbiamo concentrarci sulla prossima gara, in questo week end avevamo un passo migliore della Mercedes e avremmo potuto recuperare molti punti". Il guasto "di sistema" Gi&agrave; ma cos'&egrave; successo nello specifico? Leclerc via radio ha segnalato la perdita di pressione idraulica, dettaglio compatibile con un guasto al retrotreno che ha portato al bloccaggio dell'asse posteriore e al testacoda. Sia il pilota, che Vasseur, pi&ugrave; genericamente hanno commentato il guasto spiegando, il team principal, come sia stato "un problema di sistema, che gestisce il motore: si &egrave; spento e non ne conosciamo il motivo". Improbabile che ci sia stato un guasto meccanico alla power unit, tale da richiederne la sostituzione. Perlomeno, in attesa di condurre le verifiche sull'unit&agrave;, cos&igrave; ha parlato Vasseur in merito a un'ipotesi di sostituzione verso il GP di Las Vegas: "Se non ci sono problemi al motore non ha senso andare in penalit&agrave;. Non penso che ci sia un problema meccanico al motore". Las Vegas prossima tappa, su una pista che, per le caratteristiche della tracciatura, si preannuncia molto favorevole alla SF-23 e sar&agrave; l'occasione migliore per provare un recupero nel mondiale Costruttori e puntare a un gran risultato in gara.&nbsp; La delusione di Leclerc&nbsp; Da Interlagos la Ferrari riparte con il sesto posto di Sainz, attardato nel distacco da Verstappen e con alcuni lampi di prestazione nell'arco degli stint, quando non ha corso nel trenino - vedi primo stint - guidato dalle Mercedes.&nbsp; "Di certo il distacco di Sainz &egrave; enorme, il problema &egrave; che partendo decimo fai tutti i giri mezzo secondo pi&ugrave; lento e il gap aumenta. Non avevamo il passo di Verstappen ma non &egrave; rappresentativo il distacco. Saremmo stati pi&ugrave; veloci con Charles che partiva davanti e in aria pulita", ancora Vasseur, che sulla delusione e lo sconforto di Charles chiosa: "Parleremo con Charles e torner&agrave; quello di sempre. Capisco la sua reazione, ci eravamo concentrati sulla gara, avevamo conquistato una prima fila in qualifica. Partendo con la gomma nuova posso capire la frustrazione di Charles dopo il problema avuto. Oggi abbiamo mostrato di avere un passo migliore della Mercedes e ci impegneremo al massimo per riprenderli".       

Le scelte strategiche legate alle gomme, fatte in qualifica e in funzione del GP del Brasile, sono state vanificate dal problema tecnico avuto da Leclerc.&nbsp;

Ferrari, la delusione di Vasseur: "Avevamo puntato tutto sulla gara"

Interlagos si preannuncia come un week end nel quale provare a contenere la competitivit&agrave; Mercedes, nella corsa al secondo posto che vede la squadra di Brackley in vantaggio di 22 punti sulla Ferrari.  Sulla carta dovrebbe essere pi&ugrave; favorevole Las Vegas, con la sua tracciatura tutta rettilinei e curve a 90 gradi, per provare a recuperare terreno, punti, verso il finale di stagione di Abu Dhabi.  Frederic Vasseur, alla vigilia del GP Brasile, parla della corsa al piazzamento iridato, su un circuito che per caratteristiche tecniche dovrebbe favorire la W14. &quot;Siamo pronti a garantire anche in Brasile il massimo impegno da parte di tutti noi. Ci aspettiamo che Mercedes sia molto competitiva, ma dal canto nostro dobbiamo continuare a lavorare su noi stessi, a crescere e a migliorare sotto ogni aspetto, in particolar modo nella gestione delle gomme e delle strategie in gara&quot;, spiega Vasseur. &nbsp;&quot;Carlos e Charles, al pari di tutta la squadra, in Brasil (qui gli orari delle sessioni) e come a Maranello, sono molto motivati: non vogliamo fermarci fino alla bandiera a scacchi di Abu Dhabi&quot;.  E&#39; una Ferrari vulnerabile in gara  Lampi in qualifica, prestazioni buone per strappare la pole, troppo spesso non si sono tradotte nel risultato finale in gara. I limiti noti del progetto SF-23, pure migliorato nella gestione del ritmo gara, accompagnano verso la chiusura di campionato.&nbsp;  &quot;Le due gare pi&ugrave; recenti, a Austin e Citt&agrave; del Messico, ci hanno visto brillare in qualifica, con due pole position consecutive di Charles e la prima fila tutta Ferrari di domenica scorsa, mentre in gara ci siamo dimostrati ancora vulnerabili agli attacchi dei nostri rivali&quot;, ricorda Vasseur.  Un recupero difficile  &quot;Abbiamo comunque portato a casa due podi e siamo stati la squadra che ha raccolto il miglior bottino di punti tra quelle che lottano per il secondo posto, anche se i valori sono molto ravvicinati e appare chiaro come colmare il distacco che ci separa dalla seconda posizione &ndash; rimasto a 22 punti dopo Citt&agrave; del Messico &ndash; sia sempre molto difficile&quot;. 

Nella corsa al secondo posto, Interlagos si preannuncia un circuito favorevole alla W14. La chance per il recupero di punti da parte della Ferrari potrebbe arrivare dalle caratteristiche di Las Vegas

Ferrari, Vasseur: sar&agrave; difficile colmare il distacco da Mercedes

Frederic Vasseur, ha analizzato la gara di Citt&agrave; del Messico, partendo proprio dal deludente start che verr&agrave; analizzato a dovere nei prossimi giorni.

Frederic Vasseur: "Non è un buon risultato se guardiamo la griglia"

        La prestazione in qualifica &egrave; arrivata a sorpresa, con due Ferrari in gran spolvero sul giro secco, come gi&agrave; molte altre volte quest'anno. In gara, a Citt&agrave; del Messico, il copione ha riportato a un ordine&nbsp; dei valori che dice di una Mercedes pi&ugrave; forte nella gestione delle gomme dure.&nbsp; Cos&igrave;, luci e ombre (solite) nel GP del Messico. Brilla la prestazione in qualifica, non altrettanto la competitivit&agrave; in gara nel suo insieme. Mentre in ottica mondiale Costruttori, i 19 punti di Hamilton e gli 8 di Russell si elidono nel totale con i 15 di Leclerc e 12 di Sainz.  Ferrari, partenza da rivedere "Quando parti dalla prima fila e chiudi terzo e quarto non puoi essere contento del risultato anche se per come si sono messe le cose credo che abbiamo massimizzato il potenziale della nostra vettura. Non sono soddisfatto della partenza ma non &egrave; stata una questione di gestione, non siamo partiti bene. Abbiamo concesso la scia a tutti e abbiamo perso il controllo della situazione.&nbsp; Se parti male perdi terreno dagli altri e dai la scia, questo ha messo Carlos e Charles in una posizione difficile, tra Max e Perez", commenta Vasseur, che d&agrave; una spiegazione anche al paradosso di un Leclerc pi&ugrave; competitivo nel primo stint di gara, nonostante un'ala anteriore danneggiata, rispetto alla fase dopo la bandiera rossa, su gomma dura. Vasseur: gomme dure critiche da far funzionare "&Egrave;&nbsp;stata una questione di gomme. Il bilanciamento non era ideale nel primo stint con le medie, per&ograve; quella era la gomma migliore per noi. Il distacco da Max era relativo al danno che avevamo. Siamo riusciti a gestire il gap senza perdere il ritmo. &Egrave; stato molto pi&ugrave; difficile ripartire con le gomme dure dopo la bandiera rossa e abbiamo perso il passo.&nbsp; Siamo stati anche prudenti sulla lunghezza degli stint, dovevamo fare 32 giri ed eravamo al limite. Siamo rimasti sorpresi che Hamilton sia riuscito a fare cos&igrave; tanti giri con le gomme medie". Ferrari che, con Leclerc, aveva solo un treno di gomme medie usate quale alternativa da utilizzare per la seconda met&agrave; di corsa. "Non &egrave; un buon risultato se guardiamo alla griglia, ma il week-end non &egrave; negativo in s&eacute; per la velocit&agrave; in qualifica e il ritmo nel primo stint nonostante il danno", analizza Vasseur. "Poi, con le gomme dure abbiamo fatto fatica e perso completamente la gara rispetto ad altri". Alla ricerca di maggior costanza in gara Interlagos, GP del Brasile, la prossima tappa del mondiale, la terzultima per provare a prendersi il secondo posto nel campionato Costruttori. Un circuito che, per le caratteristiche soprattutto nel primo e terzo settore, oltre ai tratti lenti della parte centrale, potrebbe rivelarsi favorevole alla SF-23. Resta l'incognita Mercedes, attesa a una competitivit&agrave; ancora maggiore, su un circuito da considerare "amico" della W14. "In Brasile ci riproveremo, cercando di fare il miglior lavoro possibile in qualifica ed essendo pi&ugrave; costanti in gara. Siamo arrivati terzi e quarti, nel complesso il risultato in s&eacute; non &egrave; drammatico. Dobbiamo fare un lavoro migliore. Anch'io mi aspettavo una doppietta". GP del Messico - L'ordine d'arrivo enetpulse  src=https://widget.enetscores.com/FW86DB0564931B688D/ev/4028064/lng/it       

Mercedes pi&ugrave; competitiva nel GP del Messico nella gestione complessiva delle gomme, le dure non consentono a Leclerc di difendere la seconda posizione alla ripartenza. L'analisi del team principal

Vasseur, Ferrari soffre le gomme dure: "Sorpresi dallo stint di Hamilton"

La prestazione in qualifica &egrave; arrivata a sorpresa, con due Ferrari in gran spolvero sul giro secco, come gi&agrave; molte altre volte quest&#39;anno.  In gara, a Citt&agrave; del Messico, il copione ha riportato a un ordine&nbsp; dei valori che dice di una Mercedes pi&ugrave; forte nella gestione delle gomme dure.&nbsp;  Cos&igrave;, luci e ombre (solite) nel GP del Messico. Brilla la prestazione in qualifica, non altrettanto la competitivit&agrave; in gara nel suo insieme. Mentre in ottica mondiale Costruttori, i 19 punti di Hamilton e gli 8 di Russell si elidono nel totale con i 15 di Leclerc e 12 di Sainz.    Ferrari, partenza da rivedere  &quot;Quando parti dalla prima fila e chiudi terzo e quarto non puoi essere contento del risultato anche se per come si sono messe le cose credo che abbiamo massimizzato il potenziale della nostra vettura. Non sono soddisfatto della partenza ma non &egrave; stata una questione di gestione, non siamo partiti bene. Abbiamo concesso la scia a tutti e abbiamo perso il controllo della situazione.&nbsp;  Se parti male perdi terreno dagli altri e dai la scia, questo ha messo Carlos e Charles in una posizione difficile, tra Max e Perez&quot;, commenta Vasseur, che d&agrave; una spiegazione anche al paradosso di un Leclerc pi&ugrave; competitivo nel primo stint di gara, nonostante un&#39;ala anteriore danneggiata, rispetto alla fase dopo la bandiera rossa, su gomma dura.  Vasseur: gomme dure critiche da far funzionare  &quot;&Egrave;&nbsp;stata una questione di gomme. Il bilanciamento non era ideale nel primo stint con le medie, per&ograve; quella era la gomma migliore per noi. Il distacco da Max era relativo al danno che avevamo. Siamo riusciti a gestire il gap senza perdere il ritmo.  &Egrave; stato molto pi&ugrave; difficile ripartire con le gomme dure dopo la bandiera rossa e abbiamo perso il passo.&nbsp;  Siamo stati anche prudenti sulla lunghezza degli stint, dovevamo fare 32 giri ed eravamo al limite. Siamo rimasti sorpresi che Hamilton sia riuscito a fare cos&igrave; tanti giri con le gomme medie&quot;. Ferrari che, con Leclerc, aveva solo un treno di gomme medie usate quale alternativa da utilizzare per la seconda met&agrave; di corsa.  &quot;Non &egrave; un buon risultato se guardiamo alla griglia, ma il week-end non &egrave; negativo in s&eacute; per la velocit&agrave; in qualifica e il ritmo nel primo stint nonostante il danno&quot;, analizza Vasseur. &quot;Poi, con le gomme dure abbiamo fatto fatica e perso completamente la gara rispetto ad altri&quot;.  Alla ricerca di maggior costanza in gara  Interlagos, GP del Brasile, la prossima tappa del mondiale, la terzultima per provare a prendersi il secondo posto nel campionato Costruttori. Un circuito che, per le caratteristiche soprattutto nel primo e terzo settore, oltre ai tratti lenti della parte centrale, potrebbe rivelarsi favorevole alla SF-23. Resta l&#39;incognita Mercedes, attesa a una competitivit&agrave; ancora maggiore, su un circuito da considerare &quot;amico&quot; della W14.  &quot;In Brasile ci riproveremo, cercando di fare il miglior lavoro possibile in qualifica ed essendo pi&ugrave; costanti in gara. Siamo arrivati terzi e quarti, nel complesso il risultato in s&eacute; non &egrave; drammatico. Dobbiamo fare un lavoro migliore. Anch&#39;io mi aspettavo una doppietta&quot;.  GP del Messico - L&#39;ordine d&#39;arrivo  enetpulse src=https://widget.enetscores.com/FW86DB0564931B688D/ev/4028064/lng/it 

Mercedes pi&ugrave; competitiva nel GP del Messico nella gestione complessiva delle gomme, le dure non consentono a Leclerc di difendere la seconda posizione alla ripartenza. L&#39;analisi del team principal

Vasseur, Ferrari soffre le gomme dure: &quot;Sorpresi dallo stint di Hamilton&quot;

        Per la prima volta da quando siede al muretto Ferrari, Fr&eacute;d&eacute;ric Vasseur vedr&agrave; entrambe le due Rosse scattare dalla prima fila. Accadr&agrave; al GP del Messico, non esattamente la pista ideale considerando i circa 800 metri che separano il traguardo dalla prima curva, ma sempre meglio che partire dietro, soprattutto dopo tutto il lavoro del fine settimana. GP Messico, qualifiche: cronaca, tempi e griglia di partenza Pi&ugrave; ottimista di Leclerc Ai microfoni di Sky, il team principal della Ferrari ha fornito la sua chiave di lettura sulle qualifiche di Citt&agrave; del Messico: "Io sin dalla mattina sono stato pi&ugrave; ottimista di Charles. Era difficile predire il risultato del giro, dipendeva molto anche dalla condizione delle gomme nell'ultimo settore, io per&ograve; sono rimasto ottimista. Ci siamo presi dei rischi iniziando la qualifica con le medie, tenendoci un set di soft in pi&ugrave; rispetto ai nostri avversari. Il pilota poi &egrave; riuscito ad affinare la sua guida nell'ultima parte, gestendo le gomme pure nelle ultime curve. Non mi aspettavo un miglioramento del genere, sarei un bugiardo a dire che ero sicuro di farcela, ma eravamo in buona forma anche in FP3, non eravamo lontani".  Per fare un ottimo giro in qualifica serve un'accurata&nbsp;gestione delle gomme, per fare un'ottima gara serve un'ottima gestione delle temperature: "Per fare la pole devi fare un gran giro, soprattutto nel settore centrale, dipende quanto chiedi alle gomme nelle prime curve. Noi abbiamo cercato di non spingere troppo nel primo settore per avere gomme migliori sul finale del giro. Domani sar&agrave; un'altra storia, ma meglio partire davanti che ultimi. In Messico &egrave; fondamentale pensare alle temperature di freni e motore. Il passo non era male, per tutti &egrave; stata una questione di gestione del raffreddamento, tutti stiamo cercando il miglior compromesso da quel punto di vista. Vedremo come andr&agrave; in gara".       

Il team principal della Ferrari, pur non aspettandosi la prima fila per intero, ha rivendicato un maggior ottimismo da parte sua rispetto a Leclerc, aggiungendo quanto sar&agrave; importante la gestione delle temperature in gara

157 risultati per 'vasseur'

Vasseur attento all'ex Mekies: può rubare gli ultimi "gioielli" della Ferrari

FIA contro Wolff, Vasseur: "Una storia imbarazzante per la F1"

Vasseur, sarà una Ferrari 2024 diversa al 95%

Sinner, passione Ferrari a Maranello

Flavio Briatore ai Caschi d'Oro 2023: "Vasseur sarà il francese che farà vincere la Ferrari?"

Vasseur: "Red Bull di un altro pianeta? Non oggi"

Vasseur e Wolff richiamati dalla FIA per le parolacce a Las Vegas

Ferrari-Mercedes, Vasseur: ad Abu Dhabi sarà lotta al singolo punto

Ferrari, Elkann: con Vasseur torna la cultura della responsabilità e l'agilità

Nazionale Azzurra e Rossa: un 2° posto in attesa di giorni migliori

Ferrari, chi paga i danni subiti da Sainz?

Vasseur: "Leclerc eccezionale. Vicini a battere Red Bull"

Caos libere a Las Vegas e Ferrari ko, Vasseur: "Inaccettabile"

A Las Vegas la Ferrari può fare il colpo? "Avremo delle carte da giocare"

Ferrari, la delusione di Vasseur: "Avevamo puntato tutto sulla gara"

Ferrari, Vasseur: sarà difficile colmare il distacco da Mercedes

Frederic Vasseur: "Non è un buon risultato se guardiamo la griglia"

Vasseur, Ferrari soffre le gomme dure: "Sorpresi dallo stint di Hamilton"

Vasseur, Ferrari soffre le gomme dure: "Sorpresi dallo stint di Hamilton"

Vasseur: "Non mi aspettavo la pole, ma ci credevo più di Charles"