Eiffeland: il sogno di Luigi Colani

Eiffeland: il sogno di Luigi Colani

La recente scomparsa del grande designer riporta indietro ai fantastici anni '70 quando una squadra di Formula 1 poteva nascere come una comunità hippie. Nel 1972 Luigi Colani aveva concepito la Eiffeland per Rolf Stommelen

22.03.2020 16:46

Viaggiare nel tempo per rendere omaggio a chi ebbe il coraggio d’osare. Una volta di più, il compito di Cuore da Corsa si fa dolce e nostalgico. Perché la recente scomparsa del designer sognatore Luigi Colani, all’età di 91 anni, fa tornare a inizio Anni ’70, quando in pochi mesi era possibile acquistare una monoposto di F.1 in veste di puri clienti, farla rimodellare secondo intuizioni e provocazioni, fondare un team e iscriverlo al mondiale.

Tutto parte da Rolf Stommelen

La base dell’avventura ha un nome e un cognome: il pilota tedesco Rolf Stommelen. Classe 1943, Rolf è accreditato manico nell’endurance, categoria al tempo financo più prestigiosa della F.1 quanto a blasone delle classiche gare, avendo sbancato la Targa Florio 1967, a soli 24 anni d’età, e la 24 Ore di Daytona, l’anno dopo, naturalmente su prototipi Porsche. Il primo assaggio in F.1 Rolf lo ha nel Gp di Germania al Nurburgring, quando viene ammesso al volante di una Lotus 69 di F.2 appartenente alla scuderia dell’ex agente segreto Roy Winkelmann, mentre nel 1970 corre in F.1 stabilmente nel team Brabham accanto al pilota-Costruttore-proprietario del team, il 44enne tre volte iridato Jack Brabham, alla sua ultima stagione di corse. Stommelen si comporta bene, tanto che artiglia un podio in Austria, con un terzo posto e dieci punti complessivi a fine stagione. In F.1 il suo sponsor principale è il magazine tedesco Auto Motor und Sport, ma in F.2 sulla sua Brabham, con la quale corre da guest star, compare, sul musetto bianco a inserti fucsia, la scritta Eifelland, azienda che produce e commercializza con successo crescente dei caravan, tipico oggetto di culto e simbolo di libertà, in quel periodo. Per la cronaca, la scritta della Eifelland l’anno dopo segue il tragitto di Stommelen che passa alla Surtees, facendo apporre la preziosa decal sull’alettone posteriore. Ma i risultati sono deludenti e lo stesso Gunther Hennerici, patron Eifelland, propone al suo pilota di riferimento l’idea del fai da te.


1 di 6

Avanti
  • Link copiato

Commenti

Leggi autosprint su tutti i tuoi dispositivi