Editoriale del Direttore: Seb-Lewis fine di un (finto) amore

Editoriale del Direttore: Seb-Lewis fine di un (finto) amore

Nel giorno in cui Ricciardo, Bottas e Stroll vanno sul podio deflagra il duello Hamilton-Vettel, Mercedes-Ferrari. Ci attende un’estate molto calda

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Andrea Cordovani

26.06.2017 12:40

Sul cittadino di Baku non c’è nessuno al di sopra di ogni sospetto. In uno dei Gp più pazzi della storia a decidere molto, anzi tutto, c’è una manovra che divide le opinioni e getta benzina sul fuoco di un duello fin qui al marzapane. Vince Ricciardo, godono Bottas e Stroll. Ma soprattutto si accapigliano come due camionisti sull’autostrada del Brennero Lewis Hamilton e Sebastian Vettel. Dispetti e falli di reazione. 

Benvenuti al punto di non ritorno nel super-duello Mercedes-Ferrari, Lewis Hamilton-Sebastian Vettel. Ora che le tanto invocate ruotate hanno lasciato il segno siamo alla fine di quella che a volte era sembrata come una luna di miele tra il britannico e il tedesco. A iniziare dal prossimo Gp d’Austria niente sarà più come prima tra Seb e Lewis dopo quella frenata fin troppo vigorosa (sicuramente molto sospetta) del pilota Mercedes e la tamponata con annessa ruotata del pilota Ferrari poi punito per guida pericolosa con un drive through di 10” e sanzionato con tre punti sulla superlicenza del ferrarista, che se da una parte incrementa i punti di vantaggio da leader del campionato del mondo (portandosi a + 14 su Lewis), dall’altra vede schizzare a quota 9 i punti persi sulla sua patente col regolamento che prevede una gara di squalifica nel caso un pilota raggiunga quota 12 punti di penalizzazione nell’anno solare.

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Una bella spada di Damocle sulla testa del ferrarista al quale il sangue è andato al cervello davanti al dispetto del rivale nella corsa al titolo Piloti. Un Gp folle quello in Azerbaijan, uno dei più folli nella storia della F.1 in cui è sembrato di assistere a una scena da rientro domenicale in autostrada. Una di quelle domeniche in cui tu fai i fari a quello davanti che rallenta non si sa perché e percome.

Quello frena apposta e tu gli cambi i connotati al paraurti posteriore e poi col sangue che ti ribolle nelle vene lo affianchi, ti incazzi, lo guardi e sterzi verso di lui con tutta la rabbia che hai in corpo. Roba da ritiro della patente sulle strade di tutti i giorni. Roba che è costata un Gp e 3 punti sulla superlicenza di Sebastian che ha avuto una reazione molto latina a quello che ha ritenuto essere un dispetto da parte di Lewis.

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«Hamilton ha frenato un paio di volte, anche in Cina accadde qualcosa di simile. Il problema è che se facevo fatica a stargli dietro io che ero secondo, immaginate quelli che erano dietro di me. Non si fa semplicemente così e non so perché io ho preso la penalità. Ma è successo e sono arrabbiato. Quello che Lewis ha fatto è pericoloso per chi era dietro. Lui ha danneggiato la mia ala, io il suo fondo, e semplicemente non si fa così», ha detto Vettel.

«Riguardo all’incidente con Vettel non ho una vera e propria risposta. Tutti hanno visto quello che è successo, per cui credo che non ci sia bisogno di parlarne. È chiaro quello che è accaduto. Posso solo dire che Vettel non ha avuto un comportamento adeguato a un 4 volte campione del mondo. Non si è comportato in un modo corretto ma è andata così», ha sottolineato Lewis mentre intorno gli stati-maggiori di Mercedes e Ferrari non se le mandavano a dire. Si invocavano le ruotate. E ora non mancano più neanche quelle. 

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