L'editoriale del Direttore: rendiamo grazie al dio dei motori

L'editoriale del Direttore: rendiamo grazie al dio dei motori

Va in vacanza una prima parte di 2017 all’insegna dell’incertezza capace di ribaltare ogni tipo di pronostico. Questo numero di As è doppio: c’è anche un extra tutto da leggere

Andrea Cordovani

07.08.2017 12:48

Rendiamo grazie al dio dei motori. Grazie perché una stagione di corse come questa è roba forte. Imprese che diventano possibili quando tutto il mondo pensa che siano impossibili. Realtà, mica sogni mostruosamente proibiti. L’ultima grande notizia (e in assoluto la più bella) in ordine di tempo è quella che riguarda Robert Kubica. «Negli ultimi tre mesi ho fatto dei passi avanti importanti e a questo punto in ottica futura tutto potrebbe accadere. Ma dobbiamo essere realisti, perché nulla sarà facile. Il mio obiettivo è quello di avere un posto in Formula Uno, ma non ho ancora completato un percorso per dire se ce la farò al cento per cento», ha raccontato al termine del test di Budapest sulla Renault 2017.

Welcome Home, bentornato a casa, c’era scritto a caratteri cubitali su uno striscione appiccicato alle tribune dell’Hungaroring dalla marea biancorossa di supporter arrivata dalla Polonia. Si può solo fare il tifo perché adesso il cerchio si chiuda e Robert possa tornare a riprendere quel discorso con la F.1 interrotto in modo terribile mentre davanti ai suoi occhi si stavano schiudendo veri orizzonti di gloria. Quella di un possibile rientro nel Circus del ragazzone di Cracovia è sicuramente una delle notizie più grandi e belle di quest’annata che finora s’è divertita a ribaltare i pronostici come calzini. 

Ripensiamo a ciò che si diceva ovunque lo scorso inverno. Mercedes? Vince facile: chi la prende! Ferrari? Troppo inesperta e troppo italiana: se la gioca con la Force India! Bottas? Hamilton gli fa due giri intorno, se va bene! Stroll? È lì solo per i soldi di papà: rimedierà solo brutte figure! Alonso alla 500 Miglia di Indianapolis? Ma chi glielo fa fare? E poi via sempre più scattedrando… Se ci limitiamo all’ambito della F.1 troppe cose che parevano scontate sono andate all’opposto di quello che in generale si diceva e si pensava. Così mentre il Circus dei Nuovi Mostri, lascia le sue belve feroci nei box e se ne va in ferie, alla voce emozioni questa prima parte di stagione è stata davvero esaltante. E principalmente perché inaspettata e capace sempre, per un verso o per l’altro, di tenere tutti appiccicati ai Gp. Ora sotto l’ombrellone è tempo di riflessioni.

Prima di tornare in pista a Spa a fine agosto la F.1 è andata in vacanza con Sebastian Vettel al comando nel Mondiale Piloti. Con 14 punti di vantaggio su Lewis Hamilton e le idee chiare. Ecco che cosa ha dichiarato nei test di Budapest prima di andare in ferie. «È gratificante per la squadra. Negli ultimi anni non abbiamo avuto la monoposto migliore, e non siamo stati in grado di completare uno sviluppo come avremmo voluto. Ma quest’anno la storia è diversa, e continuiamo a progredire. Abbiamo portato in pista molti sviluppi, altre squadre hanno copiato le nostre soluzioni, ed è la conferma che il lavoro fatto è stato nella giusta direzione. La squadra ha fatto un ottimo lavoro quest’anno, siamo in forma, e quando i risultati arrivano fanno bene al morale. Ho molta fiducia nella persone che abbiamo in squadra, sappiamo come realizzare una monoposto competitiva, e in questa stagione anche il motore ha fatto dei grandi passi avanti. Vedremo a fine anno quali saranno i risultati, ma sono certo che saremo lì a giocarcela». Vettel si godrà le meritate ferie standosene a casa tranquillo con la famiglia. Lo stesso farà il suo compagno Kimi Raikkonen nei dintorni di Helsinki. Al loro rientro sono attesi a un rush finale incandescente e a una doppia firma sul contratto.


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