Editoriale del Direttore: C’è l’Alfa Romeo, manca Giovinazzi

Editoriale del Direttore: C’è l’Alfa Romeo, manca Giovinazzi

Con un’abile operazione di marketing il Biscione torna in F.1 griffando la Sauber, ma Antonio sarà costretto a fare ancora un’altra stagione di panchina. Peccato

Andrea Cordovani

04.12.2017 14:11

Oltre le interpretazioni, al di là dell’abile operazione di marketing, quello che è successo sabato scorso ad Arese rappresenta un punto d’inizio per aprire un nuovo capitolo di una storia che continua a far battere il cuore agli appassionati. Griffando le Sauber, Alfa Romeo torna in Formula Uno grazie all’ennesimo gioco di prestigio di Sergio Marchionne, portandosi in dote una grandissima storia e un marchio che riaccende passioni mai sopite. Un accordo triennale dietro al quale si possono intravedere sviluppi che oltrepassano quel gigantesco Biscione che adesso orna la Sauber.

Dentro la giornata dei grandi annunci di sabato 2 dicembre uno ne resta, però, sullo sfondo. Quello sul futuro di Antonio Giovinazzi che di fatto rimarrà in panchina anche nel 2018. Terzo pilota Ferrari e con un programma di prove libere del venerdì con l’Alfa Romeo Sauber. Dovremo aspettare ancora prima di rivedere un pilota italiano nel Circus al via dei Gp.

«Comprendiamo il suo desiderio di correre ma al momento non ci sono posti disponibili. L’accordo con Sauber è anche un modo per cercare uno sbocco per i giovani della nostra Driver Academy, ci vorrà tempo per rendere efficiente questo sistema. Non dobbiamo però fare delle scelte basandoci solo sulla nazionalità di un giovane pilota, ci vuole cautela. Antonio è un bravo ragazzo. Credo che con un po’ di tempo arriverà anche lui», ha detto Marchionne. Ma intanto Giovinazzi “frigge” in panca. Peccato.

Ma in questo numero di Autosprint dove ci sono anche due interviste in esclusiva a Lewis Hamilton e ad Aldo Costa, l’italiano Engineer Director Mercedes e un approfondimento su Robert Kubica, c’è anche tanta altra carne al fuoco.

E soprattutto ci sono anche 16 pagine in più per raccontare il primo round di Formula E andato in scena a Hong Kong. Un lungo e dettagliato reportage su tutto quello che è successo nella sfida inaugurale della serie con monoposto elettriche. Al di là dei risultati (vittoria di Bird in gara-1 e successo per Rosenqvist nella seconda sfida dopo la squalifica di Abt) il messaggio lanciato dalla prima gara del campionato è un interesse sempre maggiore attorno alla serie vera palestra in cui giocarsi il futuro.

Inoltre a rendere tutto ancora più elettrico ci ha pensato anche Sergio Marchionne che da Arese per il lancio dell’Alfa Romeo Sauber ha aperto scenari e ipotesi stuzzicanti quanto a un interesse di FCA riguardo alla serie che Alejandro Agag ha portato a un livello top. La sensazione è che sta emergendo qualcosa di davvero importante.


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