L'editoriale del Direttore: il dramma di Lauda nel trentennale del Drake

L'editoriale del Direttore: il dramma di Lauda nel trentennale del Drake

Ricciardo che saluta la Red Bull rimescola il mercato Piloti, ma la Formula 1 è in silenzio per la pausa estiva e le notizie di salute sul suo patriarca. Motori che taccioni, come fu per Enzo Ferrari.L'editoriale del nuovo numero di Autosprint, in edicola dal 7 agosto.

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Andrea Cordovani

06.08.2018 12:14

Trent’anni fa proprio a Ferragosto si spegneva Enzo Ferrari. Era il 1988 e quel giorno il funerale del Drake fu celebrato in gran segreto. La morte del commendatore prese tutti in contropiede. Raccontava il suo ex autista Dino Tagliazzucchi tornando a quell’estate triste: «Il giorno del suo funerale a Ferragosto del 1988 a San Cataldo nel cimitero di Modena eravamo presenti in pochi. Oltre al figlio Piero e alla sua famiglia, il ragionier Benzi, il suo amministratore personale, Olmi, Scaglietti, Gozzi, la guardia del corpo Valentini, i vecchi capomeccanici Bellentani e Borsari, l’ingegner Forghieri e Marco Piccinini. Fu fatto tutto in gran segreto con alcuni depistaggi: la sua volontà era quella di non voler confusione».

«Ci fregò a tutti andandosene via a Ferragosto, quando i giornali non uscivano», ha ricordato più volte Italo Cucci ex direttore di Autosprint che in quei giorni era sulla tolda di comando del Corriere dello Sport «dove il Drake aveva continuato a seguirmi con affetto, visto che proprio il Corriere dello Sport era il giornale che aveva contribuito a far nascere negli Anni 20».

Ad Autosprint in quei giorni il direttore era Carlo Cavicchi. «Richiamai la redazione dalle ferie: in un lampo venne preparata un’edizione speciale», rammentava. E proprio la prima pagina di quel numero speciale composto da otto pagine confezionate a tempo di record vi riproponiamo su questo numero doppio di Autosprint chiuso in redazione venerdì 3 agosto quando arrivavano le prime notizie sul dramma di Niki Lauda. Proprio mentre si fa più forte il ricordo con i rimandi al Grande Vecchio di Maranello, l’austriaco che con la Ferrari ha vinto due campionati del mondo era ricoverato in rianimazione a Vienna dopo un trapianto di polmone gettando tutto il mondo dell’automobilismo nell’ansia e nella commozione.

Scrive Mario Donnini: “Nell’era agonistica che non perdonava, erano i piloti a stare come d’autunno sugli alberi le foglie. Ora no. Quasi che nella F.1 post-eroica i veri Cavalieri del Rischio siano quelli che prendono decisioni, responsabilità e, all’occorrenza, stress, critiche o applausi dai consigli d’amministrazione. La Ferrari di ieri e di sempre, invece, si stringe ai tifosi, guarda alla sua storia, sfoglia l’album di famiglia e si commuove pensando che Niki ha cominciato a vedere l’oblò della vita farsi più piccolo nei giorni in cui ricorrono trent’anni dalla scomparsa del Drake. Fa effetto, buca l’anima, fa quasi trasalire l’idea della vulnerabilità recidiva dell’austriaco”.

La Formula Uno che vive momenti d’ansia va in ferie con la fine della luna di miele tra Daniel Ricciardo e la Red Bull, con l’australiano che andrà ad accasarsi alla Renault innescando un effetto domino capace di rimescolare metà griglia. La fine di una bella storia tra il ragazzo di Perth, classe 1989, sette Gp vinti con la Red Bull che prima di passare un altro anno di difficile sotto lo stesso tetto con il cocco del team Max Verstappen ha deciso di cambiare aria.

Così nel Circus che va in vacanza il mercato è destinato ad esplodere mentre in pista la lotta sarà destinata a farsi sempre più dura tra Mercedes e Ferrari; tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel all’interno di un Mondiale F.1 che pare molto aperto e pronto a regalare ancora grandi sorprese. Autosprint tornerà adesso in edicola martedì 21 agosto in tempo per raccontarvi le ultime prima del ritorno in pista con due week end di fuoco da consumarsi tra Spa e Monza, uno dietro l’altro, destinati a ricoprire un ruolo fondamentale nella corsa ai titoli 2018.


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