L'editoriale del Direttore: Ogni nuova Ferrari è come un figlio

L'editoriale del Direttore: Ogni nuova Ferrari è come un figlio

Sul nuovo numero di Autosprint le anticipazioni sulla monoposto della Rossa per il Mondiale 2019

Andrea Cordovani

09.01.2019 ( Aggiornata il 09.01.2019 12:10 )

Manca poco più di un mese all’alba di una nuova Ferrari. E l’attesa già cresce e si fa ancora più grande alla luce della rivoluzione che ha investito la Gestione Sportiva di Maranello con il mancato rinnovo del contratto a Maurizio Arrivabene e la nomina di Mattia Binotto nuovo team principal del Cavallino.

Dallo scorso 2 gennaio il Reparto Corse a Maranello ha ripreso a girare a pieno regime. Il prossimo 15 febbraio cadranno i veli sulla Rossa 2019 e nel frattempo si moltiplica la curiosità, si fanno spazio anche le indiscrezioni tecniche e ci si sbizzarrisce con le ipotesi. Sarà così da qui al giorno della presentazione perché ogni nuova Ferrari che nasce è come un figlio e crea attesa sin dal giorno del concepimento.

Andiamo quindi a scoprire quali sono le linee di tendenza della monoposto che nasce all’interno della Gestione Sportiva con sigla di progetto 670. Avrà una sezione verticale ridotta, fiancate arretrate di 6 cm, un’ala anteriore più semplificata, un differente posizionamento dei radiatori, possibili supporti aggiuntivi per gli specchietti retrovisori e un fondo che, almeno nella prima versione, si baserà sull’evoluzione di quello testato negli ultimi Gp del 2018.

È questo quanto emerge dall’analisi realizzata da Paolo Filisetti su questo numero di Autosprint che ospita anche una grande intervista in esclusiva con Nico Rosberg realizzata da Alberto Sabbatini. L’ex iridato F.1 si trasforma così in uno splendido analista mondiale in vista di una stagione 2019 che promette davvero scintille. Nico svela anche retroscena davvero gustosi e suggerisce anche come si può fare per battere un fuoriclasse enorme come il suo ex compagno di squadra Lewis Hamilton.

Nel frattempo con la Dakar scattata da Lima nel giorno dell’Epifania per un’edizione che si gioca tutta sulle dune del Perù, il 2019 da corsa riparte subito di slancio e ha subito tante storie da raccontare. Carlos Sainz, Stephane Peterhansel, Sebastien Loeb, sfide incrociate sono pronte ad andare in scena nel Grande Raid che in Sudamerica, esattamente dieci anni orsono, ha trovato il suo nuovo habitat. Dopo il primo round in Arabia Saudita nel prossimo week end si appresta a tornare in pista anche la Formula E.

Si correrà a Marrakech. Per la terza volta di fila la serie full electric approda in Marocco e sarà un’ottima occasione per fare subito un confronto tra monoposto vecchia e nuova generazione con l’onda lunga prodotta dall’effetto sorpresa destato dalla prima vittoria griffata Bmw, un debutto davvero fantastico per la Casa tedesca. L’unico appuntamento in territorio africano della serie elettrica sarà per molti pure il modo per cancellare le incognite da un esordio più complicato del previsto. A iniziare da Felipe Massa e Stoffel Vandoorne vogliosi di un pronto riscatto.


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