L'editoriale del direttore: L'uragano Max plana sul mondiale

L'editoriale del direttore: L'uragano Max plana sul mondiale

Il Campionanto 2020, forse, non sarà un monologo Mercedes grazie a Verstappen nel ruolo di outsider di lusso. Mentre la Ferrari lancia timidi segnali di ripresa, c'è il Circus con gli occhi puntati sulla Racing Point e il problema di non perdere credibilità. Poi la F.E saluta Da Costa nuovo campione... Questo e molto altro sul nuovo numero in edicola

Andrea Cordovani

11.08.2020 11:54

Come un temporale che spezza l’opprimente calura estiva, il ciclone Max Verstappen plana sul Mondiale di F.1 e conquista una vittoria da applausi. Che il Signore delle Corse ce lo conservi a lungo, questo olandese che non ha paura di niente, sempre pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Uno così, quest’anno, vale oro.

È l’unico capace di mandare in confusione la Regina Mercedes e di minare tutte le grandi certezze di uno squadrone all’apparenza imbattibile ma che inizia a far vedere anche alcuni punti deboli.  Spetta al pilota della Red Bull, adesso, il ruolo di outsider in un campionato che domenica prossima sbarca in Spagna.

Ovvero il teatro dove nel 2016 proprio Verstappen catturava la prima vittoria della carriera. Adesso le vittorie da lui artigliate sono diventate nove, una più bella di un’altra.

L’ultima, quella sulla quale ha messo le mani nell’ambito del Gp del 70° anniversario, è stata splendida, costruita con grande sagacia dalla Red Bull e inseguita da questo ragazzaccio con una determinazione da paura.

Con Mercedes che ha sofferto molto il calore e le alte temperature dovendo confrontarsi con la pressione delle mescole più alte rispetto al precedente weekend, Red Bull e Verstappen si sono dimostrate superiori nella gestione degli pneumatici rispetto alle Frecce Nere.

Subito sotto al podio ha chiuso la Ferrari con Charles Leclerc. "Per me questo quarto posto è come una vittoria - ha detto il monegasco -. È brutto sentir dire questo, ma bisogna essere realisti e vedere com’è la nostra situazione adesso".

Già, bisogna accontentarci di quello che passa il convento e, visti i presupposti della vigilia, è un risultato oltre ogni aspettativa. A proposito della vigilia. Sta montando un vero caso intorno alla Racing Point. Quattro marchi storici della Formula Uno (la Ferrari, la Renault, la McLaren e la Williams) hanno sottoscritto un appello comune contro il verdetto della Fia.

In pratica i quattro team contestano la legittimità della Racing Point e mirano ad ottenere un chiarimento definitivo sul ruolo che nella vicenda ha avuto, per conto della copiata Mercedes, il manager Toto Wolff, personalmente coinvolto nella operazione che nel 2021 trasformerà la Racing Point nella Aston Martin. È una partita delicata, che coinvolge interessi in conflitto e la stessa credibilità del Circo a quattro ruote.

Nel frattempo si è chiuso per quanto concerne la corsa al titolo il campionato di Formula E. I giochi si sono chiusi anzitempo con il titolo finito nelle mani del portoghese Felix Da Costa, uno che sognava un futuro in F.1 ma che si ritrova con un grandissimo presente nella serie full electrics.

L’ultima nota arriva da Spa. Dove Jean Claude Andruet per festeggiare i suoi 80 anni è sceso in pista e ha fatto la cosa che gli riesce meglio: dare spettacolo. Un grandissimo Cavallo Matto capace di regalarsi anche un podio al volante del- la sua Porsche 944 Turbo Cup con cui ha corso nella Ferdinand Cup, monomarca Porsche per piloti gentlemen. Buon compleanno, Mito!


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