L'editoriale del Direttore: Domenicali la novità più bella

L'editoriale del Direttore: Domenicali la novità più bella

La nomina del successore di Ecclestone e Carey è una bella botta di orgoglio tricolore: toccherà a lui sciogliere tutti i nodi in F1 per assicurare un futuro sicuro per la categoria. Intanto dopo il GP di Russia la Ferrari lancia un piccolo, flebile, segnale di risveglio

Andrea Cordovani

28.09.2020 10:11

Faccio outing. Ho un debole per Stefano Domenicali. Meglio chiarire subito: niente di particolarmente morboso. Ammiro il suo modo di approcciare alla vita, la sua insostenibile leggerezza dell’essere uno che ha scalato tutti i gradini di una carriera senza limiti e confini. Dal 1° gennaio 2021 sarà il manager imolese, 55 anni metà dei quali spesi alla Ferrari, a tirare le fila della Formula Uno.

Il successore di Bernie Ecclestone e Chase Carey plana sulla scena portandosi in dote il suo Dna corsaiolo e le grandi esperienze maturate in Audi e Lamborghini. Ora tutti si interrogano su come potrà essere il futuro del mondo dei Gp con Domenicali al comando, sulle eventuali priorità da risolvere e i tanti nodi da sciogliere per assicurare un futuro sicuro per la categoria. Avrà modo e tempo per far vedere il suo modo di operare, Domenicali. Ma nel frattempo godiamoci per un attimo la bella favola raccontata da questo manager capace, cresciuto all’ombra di icone dell’imprenditoria e delle corse, che ha saputo apprendere molto bene i segreti del mestiere.

Partito dal basso e arrivato clamorosamente in alto, Stefano rappresenta la faccia bella del nostro paese, un vero e proprio modello esportazione. Vederlo in cima al mondo che ha sempre amato per lui è un sogno che si avvera e per noi una bella botta di orgoglio tricolore che non fa mai male di questi tempi.

Nel frattempo nel weekend appena trascorso al Gp di Sochi abbiamo assistito a due favole finlandesi. Quella di Valtteri Bottas ancora a segno nel Gp di Russia e quella di Kimi Raikkonen che ha raggiunto quota 323 Gp disputati eguagliando il record immenso detenuto da Rubens Barrichello.

In fatto di record è andata peggio a Lewis Hamilton che si è visto affibbiare una penalizzazione che fa discutere. L’arrivo a quota 91 Gp vinti è solo rimandata, ma certe decisioni prese dai commissari a Sochi risultano indigeribili. Infine la Ferrari. La sesta piazza colta da Leclerc è un piccolo, flebile, segnale di risveglio. Come un bel brodino caldo quando arrivano i primi freddi. L’ammalata Rossa resta sotto osservazione ma le terapie, forse, iniziano a fare qualche piccolo effetto.

Sterzi a Parte: Da Sochi esce re soltanto Raikkonen

Ultima annotazione: esce in edicola un nuovo numero di Autosprint Gold Collection. Porta il titolo di Stagioni del Cuore. Si celebrano così le 15 annate della rubrica firmata da Mario Donnini. Parla di una Formula Uno dove prevale il fascino dell’insolito. Proprio quella che ci piacerebbe vedere dalla prossima stagione, quella che vedrà debuttare Stefano Domenicali sul ponte di comando della F.1


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