Marcellino pane al pane

Marcellino pane al pane

Nel 2021 Autosprint compirà 60 anni ed è già tempo di celebrare l'evento degnamente. Sul settimanale in edicola, è iniziato un mini-ciclo di articoli dedicati ai Direttori degli anni ruggenti della rivista, ecco qui il primo approfondimento, dedicato a Marcello Sabbatini 

18.11.2020 16:39

 

L’inquietudine delle idee e dei formati

Marcello Sabbatini sembra Marshall McLuhan, quando inquieto manipola senza pace il formato della sua testata, perché sa benissimo che la confe- zione con cui proponi l’informazione definisce l’informazione stessa. Il guscio diventa contenuto, il significante, significato. Dal composto formato simil A4 si passa per esigenze di stampa, all’inizio della seconda metà degli Anni ’60, al lenzuolo stile quotidiano, con Autosprint che in tal modo può arrivare prima nelle edicole per diffondere settimanalmente il suo Verbo. "Io accanto ai fatti davo le opinioni, mi schieravo. Fin lì l’automobilismo per i giornalisti di settore era una specie di dovere di dare il risultato, di pubblicare qualche foto e di fare le didascalie giuste in sorta di eleganti cataloghi periodici. Io pensai che bisognasse andare ben oltre. E comportarsi come in quel giornalismo d’assalto che avevo imparato nella Roma del Dopoguerra e che avevo messo in pratica a mio modo da cronista di Paese Sera. Primo, dai la notizia. Secondo, sappi andare più in là. Collocala, spiegala, catalogala secondo il tuo sistema dei valori, quale che esso sia. E la gente capirà non solo la realtà, ma anche chi sei tu. Sarà libera di seguirti o meno, ma realizzerà che sei in buona fede, perché gli permetti di scegliere. Il mio Autosprint è diverso perché non è una collezione precisa e patinata di risultati ma un crogiuolo di idee, di spunti, di prese di posizioni, che a volte, col senno di poi, posso anche riconoscere fossero eccessive o non tutte calibrate, ma puntualmente sincere, posso giurarlo a me stesso, senza spergiurare. Sì, questo posso dire: di aver fatto qualcosa di nuovo nella sostanza delle cose, nel modo di fare giornalismo, oltre che nella forma. Per- ché bisogna curare come si può tutte e due, sennò sei Direttore a metà".

 


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