L'editoriale del Direttore: Le Mans esalta Elkann, Agnelli e Ferrari

L'editoriale del Direttore: Le Mans esalta Elkann, Agnelli e Ferrari

Nel prossimo week end l’iconica maratona della Sathe si prende tutta la scena. È un momento speciale questo per il Mondiale Endurance, campionato in piena metamorfosi che in prospettiva rimanda a sfide esaltanti. Come quella della Ferrari che dal 2023 tornerà a lottare dopo un'assenza di 50 anni

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Andrea Cordovani

17.08.2021 12:49

Chiuso in una torrida notte di Ferragosto questo numero di Autosprint introduce alla 24 Ore di Le Mans che trapresente e futuro disegna traiettorie suggestive. Nel prossimo week end l’iconica maratona della Sathe si prende tutta la scena. È un momento speciale questo per il Mondiale Endurance, campionato in piena metamorfosi che in prospettiva rimanda a sfide esaltanti. Come quella della Ferrari che dal 2023 tornerà a lottare per l’assoluto con un prototipo che sta iniziando a prendere forma e consistenza a Fiorano. Nell’attesa il Cavallino punterà al bersaglio grosso in GT con la 488 che tante soddisfazioni ha regalato alla casa di Maranello. Mossiere d’eccezione dell’edizione 2021 sarà il presidente della Ferrari, John Elkann. Il suo pensiero su Le Mans è chiaro: «Questa corsa è molto più di una sfida di durata. È un evento unico che richiama alcune delle più grandi rivalità sportive della storia e che crea nuove storie e nuove leggende ogni anno. La storia di Ferrari a Le Mans, fatta di passione, emozioni e successi, è iniziata nel 1949. Ma è soprattutto  una storia di innovazione, di coraggio tecnologico e sfide sportive al più alto livello. E tutto questo spiega la nostra decisione di riportare la Ferrari nella classe Hypercar a Le Mans nel 2023».

Ferrari & Le Mans come Ben Affleck & Jennifer Lopez!

A rendere ancora più magica l’atmosfera, ecco un aneddoto datato 1968. Cinquantatre anni fa a dare il via alla mitica 24 Ore era stato Gianni Agnelli, il nonno dell’attuale presidente del Cavallino. Un vero e proprio habitué di Le Mans l’Avvocato.

Dopo due edizioni da spettatore interessato nel 1968 proprio ad Agnelli era toccato l’onore di dare il via alla corsa proprio nell’edizione dove si celebravano i60 anni dalla prima vittoria della Ferrari nel 1949 con Chinetti-Seldson e il modello 166. Scriveva in quei giorni il direttore Marcello Sabbatini su Autosprint. Sono tre anni consecutivi che l’Avvocato viene a Le Mans. Stavolta il presidente della FIAT ha accettato l’invito che gli organizzatori di Le Mans avevano anche fatto al solitario di Maranello di dare il via alla 24 ore francese, la più favolosa corsa automobilistica del mondo. La visita di Agnelli al box dell’Alfa Romeo è stato uno degli episodi più significativi. «So che lei è amico di molti dei miei…», ha detto il presidente della FIAT all’ingegner Chiti. E poi ha aggiunto: «Peccato proprio quest’anno per la Ferrari….». Chiti ex di Maranello per qualche momento è rimasto senza ribattere, poi ha annuito: «Peccato, peccato…».

L’onda carezzevole ed emozionante dei ricordi si allunga nel presente con il libro Ferrari, Magia Endurance che proprio in occasione dell’edizione 2021 della 24 Oredi Le Mans abbiamo dato alle stampe. Un volume (costo rivista+libro euro 6,90) che racconta la grande tradizione della Ferrari nel magico mondo delle gare didurata. Scritto dal nostro Mario Donnini, il volume è una straordinaria scorribanda nel passato del Cavallino. La prefazione è stata affidata ad Arturo Merzario, uno dei più favolosi condottieri del Cavallino nell’era dei prototipi rossi. «Con piacere e una certa emozione che gusto l’uscita di queste pagine che oraavete sotto gli occhi, perché secondo meri stabiliscono una verità importante nel mondo delle corse, dando il giusto rilievo alle gare di durata e soprattutto ribadendo che è grazie ad esse che la Ferrari si è fatta un nome in tutto il mondo. Non solo: il dna dell’automobilismo da corsa e quello della Ferrari tanto devono alle maratone… Plaudo con immensa soddisfazione la decisione della Ferrari di tornare a lottare per l’assoluto nell’Endurance in chiave 2023, proprio perché così facendo rinnova, innaffia e ravviva il fiore all’occhiello della sua storia, riscoprendo le sue radici, nel guardare al futuro».

Ultima annotazione. Anche a Ypres il ferragosto è stato davvero rovente. La gara belga al debutto nel Mondiale Rally si è trasformata in una rampa di rilancio per la Hyundai che ha centrato una strepitosa doppietta firmata Neuville-Breen. L’enfant du pays e l’irlandese volante hanno spezzato la lunga striscia vincente della Toyota. Ora la squadra che da due anni di fila conquista il titolo Costruttori si prende una piccola boccata d’ossigeno e guarda avanti. A tenere alto l’onore delle Yaris nella difficile sfida di Ypres ci ha pensato ancora una volta Kalle Rovanpera. Dopo la vittoria in Estonia, il finlandese ha chiuso al terzo posto. Per la seconda volta di fila ha messo dietro i suoi compagni di squadra: non sono cose che succedono per caso.


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