Il Gran Premio d'Olanda bussa alle porte e la voglia di tornare a sorridere è tanta, in attesa di rivedere la Formula 1 a Monza
Ci sono giorni in cui bisogna solo fermarsi a contemplare la grandezza di un campione, la mostruosità dell’uomo, il suo aver scritto nel Dna una straordinaria propensione all’impresa. Da 14° a 1° in 12 giri: Max Verstappen compie la rimonta più veloce della storia della F.1 e chiarisce al Mondiale di essere un autentico extraterrestre. Lui e la sua Red Bull corrono su un altro pianeta. Percorre strade e traiettorie che a noi mortali risultano totalmente sconosciute e come un’astranove plana su Spa e sulla pista università. Max l’alieno fa il professore e tutti gli altri vestono i panni degli studenti. Il campione del mondo artiglia la nona vittoria della stagione e banchetta sui resti di una Ferrari, risucchiata nelle sue fauci ingorde e mai sazie. Chiarisce in modo inequivocabile che non c’è niente che fermerà la sua avanzata al secondo titolo iridato della carriera.
E nel frattempo manda in scena uno spettacolo devastante per la concorrenza. In vista dell’inferno Orange di Zandvoort, Verstappen prenota un’altra domenica da primattore assoluto. Davanti al pubblico di casa Max si prepara a mandare in scena un’altra prestazione da urlo con una Red Bull che ha fornito una prova di forza devastante e infilato una doppietta che la mette ancora di più al riparo dalle sorprese. Sorprese che non sono arrivate in Belgio dalla Ferrari. Il terzo posto artigliato con orgoglio da Sainz è un brodino caldo dentro a un week end nel quale le Rosse hanno faticato contro un rivale che si sta mostrando superiore.
Dopo la sberla d’Ungheria, il Cavallino è ripartito nel Mondiale con una domenica difficile nella quale Leclerc è stato costretto a galleggiare nelle retrovie a causa di un inizio complicato. Non era così che la truppa di Maranello aveva intenzione di riprendere la corsa a un sogno subito trasformato in incubo tra le pieghe di una Spa che resta uno dei teatri meravigliosi della F.1. Certo la battuta d’arresto subita è una della più dolorose accusate finora nella stagione 2022. Ma non c’è tempo per piangere sul latte versato perché l’Olanda bussa alle porte e la voglia di tornare a sorridere è tanta. Per presentarsi poi a Monza con tutto un altro spirito rispetto a questi giorni in cui i riflettori illuminano uno soltanto: Max Verstappen. Tanto di cappello all’olandese e alla sua impresa con un disco volante chiamato Red Bull. Riuscire a batterlo ancora diventa un nuovo traguardo per la Ferrari perché occorre mettersi l’anima in pace. Sarà impossibile sfilargli dalle mani il titolo iridato.
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