L'editoriale del Direttore: Sos per i due GP italiani

L'editoriale del Direttore: Sos per i due GP italiani© Getty Images

"L'Aci ha fatto sforzi incredibili ma non possiamo essere lasciati soli", ha detto Angelo Sticchi Damiani

Andrea Cordovani

27.03.2023 ( Aggiornata il 28.03.2023 09:10 )

Già, perché a breve inizierà la discussione per il rinnovo dei contratti in vigore che prevedono che a Monza e Imola i Gp vadano in scena fino al 2025. Una data che sembra in là, che invece è davvero dietro l’angolo. Poco prima del via del Mondiale 2023, Stefano Domenicali, presidente e CEO della Formula Uno, ha lanciato un avvertimento importante: “La storia va sempre ricordata e valorizzata però non deve essere una scusa per non investire. Da Monza e Imola mi aspetto un cambio di marcia a livello di investimenti”.

Un messaggio molto chiaro. Domenicali pretende che nei due autodromi italiani vengano effettuati investimenti per ammodernare le strutture, alzando anche la qualità dei servizi. La storia e la tradizione non sono sufficienti per garantirsi un posto nel calendario della F.1. I vertici del Circus ricevono tante richieste per nuovi Gran Premi, quindi è importante adeguarsi a determinati standard qualitativi. Sottolinea Sticchi Damiani: "Dicono che in Europa ci siano troppi Gran Premi, e a fronte delle richieste che arrivano dall’America, dall’Asia, e ora anche dall’Africa, se Monza non si adegua, ogni nostro sforzo è vano. I finanziamenti ci sono e i primi lavori dovrebbero partire, previa approvazione, il 4 settembre, subito dopo il Gran Premio, perché non possiamo farci trovare impreparati al momento di ridiscutere il contratto".

Il presidente dell’ACI chiede un aiuto per salvare il Gran Premio d’Italia. Ritiene che l’ACI si stia impegnando già moltissimo e che non possa fare da sola. È fondamentale riuscire a confermare Monza anche dopo il 2025 e va fatto quanto necessario. Sarebbe un grosso danno se fallisse tale operazione. Intanto, Sticchi Damiani ha annunciato che sono previsti alcuni lavori importanti presso l’Autodromo Nazionale: riasfaltatura della pista, miglioramento dei tre sottopassi esistenti e realizzazione di un quarto, la copertura del paddock club e il rifacimento delle tribune.

Si tratta di progetti cruciali e al tempo stesso dispendiosi. La speranza è quella di completarli per il 2024. "Dal 2016 per il Gp d’Italia sono stati investiti 44 milioni di euro, e oggi il bilancio comincia ad avere delle difficoltà. Nell’anno del Covid, fortunatamente, non è stata richiesta alcuna “fee”, mentre nel 2021 ci abbiamo rimesso 12 milioni, e anche lo scorso anno abbiamo chiuso leggermente in perdita", ha spiegato Sticchi Damiani. E ha aggiunto: "Monza deve evolversi per stare al passo con i tempi, ma non possiamo essere lasciati soli a farci carico di tale lavoro. L’ACI ha fatto uno sforzo incredibile".


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