ePrix Berlino, Mortara firma gara 1 con una strategia alternativa

ePrix Berlino, Mortara firma gara 1 con una strategia alternativa© S.Bloxham/Formula E

Venturi vince a Berlino e regola DS e Mercedes, nonché gli attacchi Porsche. Decisiva la diversa strategia sull'Attack Mode

Fabiano Polimeni

14.05.2022 16:21

Con una strategia "alternativa" nell'utilizzo dei due Attack Mode, Edoardo Mortara mette la firma sull'ePrix di Berlino, gara-1. Dalla pole al traguardo, solo in occasione dei due utilizzi dell'Attack Mode l'elvetico di Venturi ha brevemente ceduto la testa della corsa.

Sono serviti 15 minuti di gara prima che si delineasse un gruppetto di 6 piloti a contendersi le posizioni sul podio. Soffre in avvio Sims, con una Mahindra senza la velocità necessaria per correre in scia a Mortara. Fa gara di testa e attende i 22 minuti dal termine per andare in Attack Mode: l'ultimo tra i piloti di testa a farlo. 

Mortara tra difesa e gestione

"Che giornata! Già dopo la qualifica eravamo felicissimi. E' stata una gara molto stressante, ci sono state strategie diverse dietro di noi e dovevo difendermi.

Jev ha provato a passarmi: io ho provato ad anticiparlo, lui non è riuscito a prendere la corda e da lì sapevo che sarebbe stato difficile passarmi di nuovo", racconta Mortara.

Porsche in apertura

Sono le Porsche, al contrario, ad attivare per prime l'extra boost di potenza. Scelta che fa guadagnare posizioni a Wehrlein, non senza difficoltà nella gestione delle gomme. Tornerà indietro nel gruppetto dei 6. Altre ambizioni coltiva Lotterer, a lungo in seconda posizione e in testa dopo il secondo Attack Mode sfruttato da Mortara, ai meno 9 minuti di gara. 

Ma anche per Lotterer non c'è la velocità sufficiente a difendersi dalla Mercedes di Vandoorne e la DS di Vergne. Vandoorne solo ottavo in griglia, in sofferenza con le gomme nella qualifica, ritrova una Mercedes molto più competitiva sui 45 minuti dell'ePrix. 

Vandoorne, podio di rimonta

"Non ho avuto i migliori giri iniziali, sono scalato a un certo punto in 15^ posizione. Il team ha lavorato bene con la strategia, sono riuscito così a recuperare un giro d'avvio non ottimale", spiega il belga

Alla fine trova il podio, terza piazza, dietro a Jean Eric Vergne. Ennesima gara solida per DS, alla quale manca però il successo.

Vergne prova l'assalto su Mortara

Il pacchetto di piloti di testa che dà battaglia è composto da due DS, due Porsche, più Vandoorne, Mortara e un rimontante Mitch Evans. Jaguar entra nella top ten, come De Vries decimo e Sims nono.

La battaglia per la vittoria ha vissuto il momento clou a 90 secondi dalla bandiera a scacchi, quando Vergne ha provato l'attacco su Mortara, in curva 10, finendo lungo e ripreso dal gruppetto capitanato da Vandoorne.

"E' stata una gara impegnativa, sono accadute molte cose e sono contento del secondo posto. Ho provato a passare Edo ma i suoi specchietti hanno funzionato bene. Ho provato qualcosa ma è stata una lotta corretta. 

Ho provato a vincere poi però dovevo guardarmi le spalle. Arriva ancora un altro podio, speriamo di fare un passo ulteriore e vincere una gara quest'anno. La velocità è stata buona, forse più nella parte centrale di gara che sul finale", analizza JEV.

A Berlino si replica domenica, con gara-2 sulla tracciatura affrontata in senso inverso.


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