Il debutto di Bruno Senna

11.03.2010 ( Aggiornata il 11.03.2010 12:38 )

Non è un cognome qualunque, quello del giovane brasiliano Bruno Senna. Il leggendario Ayrton, per molti il più grande pilota di tutti i tempi, deceduto a Imola nel 1994, era suo zio. “In effetti – ha raccontato il 26enne brasiliano della debuttante scuderia Hispania – la pressione è grande. Ma l’ho sempre avuta, proprio per via del nome che porto. Inutile ignorarlo, so che da me ci si aspetta molto. Adesso sono in Formula 1, e non è stato affatto facile arrivarci. Ancora una quindicina di giorni fa non avevo la certezza di esserci. Siamo entrati, intendo la squadra, in extremis. Io, comunque, mi sono preparato molto a questo evento, intendo fisicamente. È comunque un sogno essere qui”. Senna si è detto anche sicuro che il team disponga del denaro sufficiente per disputare tutta la stagione. La monoposto della Hispania è progettata e costruita a Varano dalla Dallara ed è equipaggiata col motore realizzato dalla Cosworth. La Hispania è stata salvata all’ultimo momento grazie all’intervento: inizialmente iscritta come Campos Meta, è stata rilevata da Colin Kolles, che ha cambiato la denominazione appunto in Hispania Racing Team. In alcune simulazioni, la HRT-Dallara sarebbe risultata più veloce di un paio di secondi rispetto alla monoposto della Formula GP2, costruita sempre dall’ingegnere Dallara.


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