L'analisi: meteo e gomme uniche variabili?

L'analisi: meteo e gomme uniche variabili?
Non si vede cos'altro potrebbe contrastare la marcia Red Bull

23.08.2013 ( Aggiornata il 23.08.2013 20:17 )

dal nostro inviato: Alberto Antonini Chi può fermare Vettel e la Red Bull? Magari... le forature. Dopo la sessione pomeridiana, la Pirelli ha mostrato la foto del battistrada di Seb (gomma posteriore destra) che reca, evidentissimo, il segno di un taglio. Il pilota ha chiamato per radio “foratura lenta” perché, nello specchietto, vedeva che la gomma non aveva perso la sua forma, come accade quando si sgonfia di colpo. Ma in realtà, la perdita d’aria è stata improvvisa. E nonostante la cautela nel tornare ai box, Vettel non è riuscito a evitare che la cintura, stracciandosi, danneggiasse il fondo scocca nella zona davanti alla ruota. Diverso il caso di Alonso, anche lui vittima di una foratura, che ha avvertito proprio una perdita “lenta” ed è rientrato al suo garage senza fare danni. Sulla superficie della gomma Ferrari i buchi sono due: appena immessa aria, si è vista subito la perdita. Quello che le due forature avrebbero in comune è il punto in cui si sono verificate - prima della curva 14 Stavelot, ma anche su questo non sono tutti d'accordo - e il fatto che entrambe riguardino la posteriore destra a mescola Medium. In questo caso, quindi, il cordolo non c’entra. Pirelli insiste sulle cause “esterne”, cioè sui detriti. E qualcuno fa notare anche che con la cintura in kevlar, a differenza di quella in acciaio, si hanno pneumatici più soggetti a bucarsi... La Pirelli e molti team sopno d'accordo sul fatto che i problemi (che hanno coinvolto anche Van der Garde) non siano gli stessi di Silverstone, dove si usavano ancora le costruzioni in acciaio. Ma c'è chi non si sente sicuro: Adrian Sutil vuole una garanzia scritta della FIA sulla sicurezza delle gomme, altrimenti minaccia di non correre. Comunque sia, purtroppo questa è, al momento, l’unica variabile in grado di influenzare l’andamento del week end (e del mondiale). La prima sessione, su asfalto umido, aveva fatto illudere sulle possibilità dei non-Red Bull, prima fra tutti la Ferrari. Il sole del pomeriggio - asfalto fino a 32 gradi - ha riportato la RB9 in testa alle classifiche, con una sequenza di giri veramente impressionante che dimostra un ritmo di gara da vincitori. Gli avversari si attaccano al meteo, che per domani ha già virato verso la previsione di pioggia.  

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