Non stupisce nessuno la
pole position ottenuta da Vettel per il
GP di Singapore, tanto che il tedesco si può perfino permettere di non usare l'ultimo set di gomme supersoft disponibili, scendendo addirittura dalla macchina quando gli altri si stanno ancora "scannando" in pista. Stupisce però quello accaduto alle sue spalle: per esempio che
Rosberg sia riuscito a mettersi 2° a soli 91 millesimi, risultato notevole pur se a
Vettel potevano rimanere un paio di decimi da recuperare. Come pure è stato ottimo il 3° tempo di
Grosjean anche lui ravvicinato, a 2 decimi dalla pole. Tutto sommato inatteso, ma in senso opposto, il 4° crono di
Webber, che tuttavia pare condizionato da un errore nell'ultimo settore. E se la quinta posizione sullo schieramento non è usuale per
Hamilton (a 4 decimi dal vertice) che dire di
Massa a fianco a lui in terza fila, precedendo
Alonso col 7° tempo? Lo spagnolo ha in effetti migliorato rispetto a Q1 e Q2, ma non abbastanza, probabilmente per un doppio errore nell'unico giro veloce consentito da queste gomme. Resta sempre la possibilità (la speranza?) che in
Ferrari abbiano lavorato anche stavolta più
per la gara che per le qualifiche, e con le gomme utilizzate a Singapore la differenza è piuttosto sensibile. Dietro ci sono
Button e
Ricciardo (di nuovo nella top ten), mentre
Gutierrez non ha girato in Q3 dopo essere stato comunque molto bravo ad accedervi.
Mentre
Raikkonen è solo 13° ma patisce un dolore alla schiena che lo disturba già da ieri: vedremo se riusciranno a risolverlo (con fisioterapia e altro) prima della gara. Che sarà alle
ore 14 italiane, domani, quando a
Singapore saranno le 20 con la classica e fascinosa ambientazione notturna. Gara sempre seguita dalla
nostra cronaca diretta in parallelo fra web e Twitter, ovviamente.
Qui l'elenco dei tempi ottenuti in qualifica e nelle prove, e di conseguenza lo
schieramento di partenza visto che non risultano inchieste in corso e tutti sono rientrati nel limite del 107%.
Iniziano alle
ore 15 italiane, quando però a Marina Bay sono già le 21, le prove in notturna valide per lo
schieramento del GP di Singapore, sempre accompagnate dalla nostra
cronaca diretta in parallelo fra web e Twitter. In questa sessione, oltre al fascino di correre con le luci artificiali, si dovrà fare i conti con il
comportamento dei pneumatici: non c'è storia che la mescola supersoft sia molto più competitiva della media (un paio di secondi al giro) per cui risulti "obbligata" fin dalla Q1; ma è anche molto meno durevole e si è visto come permetta solo poco più di un giro "buono" prima di
degradarsi. Quasi inutile sottolineare come questo condizionerà pesantemente il risultato delle qualifiche, che si potrebbe prestare a qualche sorpresa anche perché ogni minimo
problema di traffico potrebbe risultare decisivo e irrecuperabile.
Per il resto, ricordiamo che il tracciato di
Marina Bay misura ora 5.065 metri, dopo la modifica al
Singapore Sling dove non c'è più la chicane, bensì la normale curva n.10 a sinistra; nuovi anche i cordoli e l'asfalto, che hanno fatto abbassare di
oltre 3 secondi i tempi rispetto al 2012. Inoltre abbiamo stavolta due zone di attivazione dell'
ala mobile: al rettifilo di partenza è stato aggiunto quello fra le curve 5 e 7, intervallato dalla "piega" n.6. In questa occasione il DRS potrebbe dare riscontri più sensibili, visto che le ali utilizzate sono quelle a
piena deportanza e dunque la differenza da aperte si sente di più rispetto a quanto successo a Monza.
Maurizio Voltini