Parte la F.1 dei Vip

Parte la F.1 dei Vip
Il Gruppo Strategico punta a escludere i piccoli team

21.10.2013 ( Aggiornata il 21.10.2013 12:47 )

Sarà battaglia. Forse anche a colpi di carte bollate. Oggi è il primo giorno della “nuova F.1”. A Biggin Hill (l’aeroporto londinese di Bernie Ecclestone) si riunisce per la prima volta dall’avvento della nuova Concordia il cosiddetto Strategy Group. Ne fanno parte diciotto membri divisi in parti uguali: sei rappresentanti FIA, sei FOM, sei per le squadre. Fra i team, come all’Onu, c’è un “gruppo permanente” di superpotenze: Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes. C’è anche la Williams, per valore storico riconosciuto. Il sesto seggio va al team meglio piazzato degli “altri”. Quindi, per adesso, alla Lotus. Fra le altre squadre, quelle più piccole, c’è profonda inquietudine. Perché è chiaro che lo Strategy Group nasce per tutelare gli interessi dei team principali. La politica F.1 può essere pilotata sempre a loro vantaggio. Da un lato potrebbero esserci vantaggi pratici, come il famoso progetto di vendere telai ai “piccoli”. Dall’altro, però, squadre come Sauber e Force India temono di perdere la propria identità. Senza contare il fatto che con la nuova Concordia i top team ricevono, sotto forma di bonus, una fetta ancora più grande degli introiti tv. E i calcoli per il 2013 si faranno già con i nuovi criteri. Martin Whitmarsh, team principal McLaren, ha già previsto che qualcuno ricorrerà in tribunale. La nuova F.1 parte in salita. (a.a.)

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