Nemmeno la
terza sessione di prove libere in India (seppure accorciata per problemi di visibilità al mattino) sembra aver modificato i valori in campo: sempre davanti
Vettel e Webber, nonostante il tedesco si sia concentrato in prove sulla distanza per verificare il comportamento al limite (e con pieno carburante) delle
gomme a mescola morbida. In un run di 13 giri consecutivi ha comunque finito sul piede di 1'33"-1'34" quando a paragone
Alonso girava su 1'32" ma con meno carburante. Lo spagnolo ha comunque ottenuto il 3° tempo complessivo (a 7 decimi di distacco) nella simulazione di qualifica, precedendo di 2 e 3 decimi un ancora ottimo
Hulkenberg e Grosjean. Anche lui mirato a prove sulla distanza,
Massa è comunque 6° a 1"1 dal vertice, seguito a pochi millesimi da
Di Resta, Rosberg e Button. Massa a gomme usurate e pieno ha peraltro girato anche lui intorno a 1'33", mentre a chiudere la top ten troviamo
Hamilton che però è stato danneggiato nel giro veloce da Grosjean, in quel momento reduce da un allargamento fuori pista. Undicesima invece l'altra Lotus di
Raikkonen.
Il prossimo appuntamento in pista a New Delhi è dunque quello con le
qualifiche, programmate
alle ore 10,30 italiane, sempre seguite dalla
nostra cronaca diretta in parallelo fra web e Twitter. Ricordiamo inoltre che potete trovare
qui i riscontri cronometrici di queste prove.
Parte alle ore 7,30 italiane la terza e
ultima sessione di prove libere in preparazione al
GP dell'India, sempre accompagnata dalla
nostra cronaca diretta in parallelo fra web e Twitter. Le prove del venerdì hanno messo in mostra una notevole
prevalenza delle Red Bull, con Vettel sempre davanti e con un margine tale da far ritenere poco probabile che il predominio non possa continuare pure oggi. Però queste monoposto hanno anche messo in mostra una certa
predisposizione al blistering, per cui può darsi che vengano provate
modifiche all'assetto per contrastarlo; e in ogni caso non si può mai dire finché non si scende in pista davvero.
Fra le novità dall'ultima sessione del venerdì, alla
Williams è stata applicata una
multa di 60.000 euro per la ruota quasi persa da
Maldonado nel secondo turno di prove libere. A quanto è emerso, il dado dell’anteriore destra non è stato avvitato a fondo (si è “ingallonato” prima) e così non ha fatto scattare il sistema di ritegno. Di conseguenza si è poi svitato e questo rientra nella violazione di “unsafe release”. Peraltro è già la
seconda volta che la Williams incorre in questo genere di problema: successe già in Giappone, con perdita di una ruota (e relativa multa anche lì). Quindi si tratta di recidivia dopo che era stato promesso di mettere a punto un sistema più sicuro, e solo il fatto che stavolta la ruota sia rimasta in posizione (pur causando lo stop di Maldonado in pista) ha evitato una sanzione ancor più pesante.
Maurizio Voltini