Montezemolo: "I simulatori sono ridicoli"

Montezemolo: "I simulatori sono ridicoli"
Il Presidente Ferrari continua a preferire i test veri in pista

26.12.2013 ( Aggiornata il 26.12.2013 15:56 )

Fra i vari argomenti di cui ha trattato con i giornalisti nel tradizionale pranzo a Fiorano, Luca di Montezemolo si è lasciato un po' andare - anzi è stato particolarmente duro - affrontando l'argomento dei simulatori di guida (ovviamente quelli di livello F1, e non certo per gli appassionati di videogame) e per converso quello dei test. Per la precisione, parlando di come il divieto di provare al di fuori dei GP e delle sessioni prestagionali abbia costretto i team F1 a realizzare simulatori di guida sempre più complessi, è arrivato ad affermare: «È ormai una barzelletta: siamo stati costretti a investire un mucchio di soldi in questi terrificanti apparati artificiali, quando potevamo invece provare qui a Fiorano oppure al Mugello. Infatti siamo arrivati al punto che i test in pista sono meno costosi rispetto alla costruzione e al continuo sviluppo mensile necessari con questi terribili simulatori. È qualcosa di cui dovremo parlare seriamente in futuro». Montezemolo concorda che quello dei costi sia uno dei principali problemi per l'attuale Formula 1, ma pensa anche che la riduzione dei test sia una soluzione peggiore del problema. Così da un lato sbotta: «Se qualcuno non ha le risorse economiche per effettuare test, forse sarebbe meglio che andasse a correre in GP2, se non coi go-kart, o magari a giocare nella pallacanestro...», ma poi aggiunge anche: «Con i test in pista possiamo innanzitutto dare ai nuovi piloti la possibilità di guidare e farsi esperienza. Ma si offre qualcosa di più anche al pubblico, quando al di fuori delle gare non è rimasto più nulla. Per non parlare delle opportunità per gli sponsor, con invitati e così via». Il Presidente Ferrari analizza la questione anche da un punto di vista più generalmente sportivo: «Nel calcio, se vuoi competere nella Champions' League, hai bisogno di buoni giocatori e di farli allenare anche cinque volte al giorno. È così che funziona negli sport competitivi. Non vorrei sembrare un nostalgico della vecchia F1, ma pensiamo che se avessimo avuto più possibilità di provare, probabilmente non avremmo nemmeno avuto tutti i problemi della stagione conclusa con i pneumatici, perché anche la Pirelli ha le sue difficoltà se non può provare. Penso comunque - conclude Montezemolo - che sia ridicolo che da un lato non possiamo fare test per motivi economici, e dall'altro invece siamo costretti a spendere cifre considerevoli non solo in simulatori, ma anche in gallerie del vento nelle quali sviluppare soluzioni aerodinamiche che però poi non possiamo trasferire su nessuna delle nostre macchine stradali». Maurizio Voltini

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