Kobayashi: “In Bahrain alla ricerca dei tempi”

Kobayashi: “In Bahrain alla ricerca dei tempi”
«La Caterham brutta? Dall'abitacolo non si vede...»

14.02.2014 ( Aggiornata il 14.02.2014 17:30 )

Dopo un anno di assenza dalla F.1 e l'avventura con la Ferrari GT, Kamui Kobayashi è tornato ai Gran Premi con la Caterham. Abbiamo raccolto le sue impressioni alla vigilia dei test in Baharain. Che sensazioni hai provato quando a Jerez hai chiuso la visiera del casco e ti sei ritrovato in pista al volante di una Formula Uno? «Un bel feeling, ma con pochi punti di riferimento rispetto alle sensazioni che ricordavo. Ammetto che nei primi giri mi è sembrato un altro pianeta rispetto a quello che ricordavo dell’ultima esperienza in Formula Uno del 2012, ma giro dopo giro ho iniziato ad ambientarmi, ed a quel punto ho progressivamente ritrovato gli automatismi. Non chiedetemi però di paragonare la vettura che ho provato a Jerez con altre che ho guidato nella mia carriera, perché non tutto funzionava a dovere, quindi non ho potuto farmi un’idea sulla performance». Cosa ti aspetti dalle prove in programma in Bahrain la prossima settimana? «Credo che tutto il team sarà soddisfatto se riusciremo a simulare una gara. Già a Jerez abbiamo fatto un buon numero di giri, e questo è stato molto positivo, ma i tecnici sono affamati di chilometri per riuscire a comprendere e risolvere tutti i problemi di gioventù. Siamo stati bloccati da problemi elettrici della Power Unit, ma parliamo del primo test in assoluto di un nuovo ciclo tecnico. Sono convinto che la Renault porterà in Bahrain un pacchetto tecnico adeguatamente rivisto e spero che si possa riuscire a svolgere tutti i test programmati». Sei tornato in Formula Uno dopo un anno di assenza. Come ti sei trovato con la squadra? «Devo ancora familiarizzare con tutti, ma ho incontrato molte persone che lavoravano con me in Toyota. Sono tecnici che conoscono già il mio metodo di lavoro, e la comunicazione è stata ottima già nel primo test».  Cosa pensi di questa generazione di monoposto? «Mi piace ma…quando sono dentro l’abitacolo. Esteticamente non ho visto belle vetture, ma quando sono in pista il “naso” non lo vedo, quindi non ho problemi!». Siete in partenza per i test in Bahrain e la tappa successiva sarà già la prima gara dell’anno. Credi che sarebbero state utili più prove? «Visti i problemi riscontrati sarebbe stato meglio fare più giri, più che altro per rendere più efficiente il lavoro degli ingegneri. Ma se le regole sono queste per tutti, ci adattiamo, e finora non possiamo lamentarci visto che abbiamo fatto più giri della stessa Red Bull. Il nostro sistema di raffreddamento sembra okay, quindi dal Bahrain penseremo allo sviluppo della monoposto ed alla ricerca della performance». Roberto Chinchero

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