Dal nostro inviato a Sepang (Malesia): Alberto Antonini
Fa caldo a
Sepang, e non è una novità. Nel pomeriggio di mercoledì c’è stato un breve temporale, e anche questo fa parte della tradizione qui in
Malesia. Altra pioggia, più intensa, è prevista nel week end. Sappiamo bene come funziona: se inizia a cadere prima della gara, avremo
ritardi alla partenza. Con la pista allagata non si gira.
E questa è una variabile. L’altra variabile si chiama
Fernando Alonso. A Sepang hanno già allestito il podio “nuovo modello”. Rispetto a quello di Melbourne, non c’è la scritta dello sponsor a coprire - almeno per ora - lo sfondo che raffigura tutti i
re della F.1 fino a oggi e la scritta:
“Chi sarà il campione del 2014?”.
Fernando è l’unico che qui ha vinto con tre squadre diverse: con la
Renault nel 2005, con la
McLaren due anni dopo, con la
Ferrari nella rocambolesca edizione 2012. Saprà ripetersi quest’anno? La
Ferrari è
indietro nello sviluppo della sua unità motrice, difficilmente potrà recuperare tutto in un colpo solo. Ma se le condizioni meteo sono infide, se la scarsa aderenza della pista “neutralizza” i vantaggi di chi, in questo momento, può usare più cavalli per più tempo, allora tutto è possibile.
L’altra arma che la
Ferrari ha messo in mostra in Australia è l’
affidabilità. Con la
McLaren,
è l’unica fra i top team che ha portato due vetture al traguardo.
“L’affidabilità della F14 T è stata buona così come quella dell’unità motrice, non solo sulle nostre vetture ma anche su quelle dei team clienti” – spiega il vice capo progettista
Simone Resta a
www.ferrari.com “Un altro aspetto positivo emerso dal weekend di Melbourne è stato constatare come la F14 T sia stata brillante sotto il profilo della velocità in curva. Abbiamo invece preso atto del fatto che ci manca un po’ di velocità di punta e questo ci ha reso più difficile effettuare sorpassi in pista”.
Resta - come tutta la
Ferrari - non fa riferimento al fatto che all’inizio della gara, e fino al primo pit-stop, le
F14 T hanno corso sottopotenziate per l’impossibilità di usare a pieno il loro
Mgu-K, il “nuovo”
Kers, rimasto bloccato per un problema con l’elettronica di controllo della
Fia. Problema che non dovrebbe più ripetersi.
Se invece dovesse essere asciutto, sarà una gara altrettanto difficile per il
calore. Da verificare anche il comportamento delle
gomme Hard e
Medium, su un circuito che premia la velocità in curva. Quella che, secondo la
Ferrari, non manca alla
F14 T...