GP F1 Malesia: dominio Mercedes, Alonso 4°

GP F1 Malesia: dominio Mercedes, Alonso 4°
La nostra cronaca diretta della seconda prova del mondiale 2014 a Sepang

30.03.2014 ( Aggiornata il 30.03.2014 01:19 )

Il GP di Malesia è finito con una supremazia Mercedes, in particolare con Hamilton vincitore a precedere Rosberg che comunque consolida la sua prima posizione in classifica. 3° Vettel dopo un'infinità di problemi che hanno colpito la Red Bull, quella di Ricciardo però, mentre Alonso finisce nuovamente 4°. Peggio è andata però a Raikkonen, la cui gara è stata compromessa da un contatto iniziale con Magnussen. Mentre Hulkenberg ha ottenuto un ottimo 5° posto, frutto anche di una buona strategia che ha permesso alla Force India di concludere con sole 2 soste ai box contro le 3 degli altri. Piuttosto staccato, dopo belle lotte Button coglie un non disprezzabile 6° posto davanti alle due Williams, con Massa che resiste a Bottas nonostante gli ordini di scuderia a favore del finlandese, che essendo più veloce poteva andare all'attacco della McLaren: qualcosa di cui si discuterà parecchio nel team... A completare la top ten troviamo i due "superdeb" Magnussen e Kvyat, il primo penalizzato dallo stop&go rimediato per aver toccato Raikkonen, il secondo ancora autore di una gara onesta e concreta. Alle loro spalle tagliano il traguardo affiancati Grosjean e Raikkonen, separati da un solo decimo di secondo: ma non era certo questa la prospettiva per Kimi. Anche stavolta ci sono stati vari problemi che hanno colpito in un modo o nell'altro 7 piloti, per cui al traguardo ne sono arrivati 15. Dunque l'affidabilità resta sempre un parametro da curare, pur se non si sta assistendo all'ecatombe temuta. Piuttosto, quanto capitato a Ricciardo ha quasi del grottesco: dopo un'ottima partenza che l'ha momentaneamente portato terzo, ancora problemi col flussometro (tanto che la Fia ha autorizzato l'uso della telemetria RB) ma soprattutto una rottura dell'ala e un pit-stop fallimentare che oltre a fargli perdere tempo gli ha fatto "guadagnare" 10 secondi di stop&go, quindi il ritiro definitivo. Peccato perché l'australiano sta mostrando buone prestazioni. Con questa vittoria, Hamilton si porta 2° nella classifica mondiale per un punto davanti ad Alonso (25 contro 24) e due su Button, con davanti Rosberg a quota 43. Bene anche Magnussen 5° con 20 punti e Hulkenberg 6° con 18, mentre Vettel segue con 15. Trovate qui tutte le classifiche per il GP di Malesia. Inizio previsto alle ore 10 italiane per il GP di Malesia, quando a Kuala Lumpur saranno le 16, sempre che non succeda che le avverse condizioni meteo ne causino il rinvio come accaduto in occasione delle prove di qualificazione. In effetti le previsioni danno sempre la possibilità di occasionali temporali alternati a schiarite, e dunque non lo si può escludere a priori. In ogni caso saremo presenti in orario con la nostra cronaca diretta, in parallelo sul web ma anche su twitter con l’account dedicato @autosprintLIVE. Per quanto riguarda la gara in sé, la 16ª edizione del gran premio malese si disputa per 56 giri del tracciato di Sepang, lungo 5.543 metri (per un totale quindi di 310,408 km). Lungo il circuito sono presenti due sezioni in cui si può attivare l’ala mobile, cioè il rettilineo del traguardo e quello precedente. Il problema, come visto nelle edizioni precedenti, è che se superi un avversario fra le curve 14 e 15, poi quest’ultimo potrà a sua volta usare il DRS fra la 15 e la 1 riuscendo così a ripassarti abbastanza agevolmente: insomma, qui l’ala mobile è un’arma a doppio taglio. Vedremo se le nuove regole ne avranno cambiato l’influenza, che a Melbourne è parsa ridotta. Ricordiamo poi che la Pirelli ha messo a disposizione le due mescole più dure della gamma, vale a dire la medium e la hard, riconoscibili per le bande bianca e arancio rispettivamente. Al riguardo, va anche detto che i piloti saranno liberi di scegliere con quale tipo di pneumatico partire, dato che le qualifiche si sono disputate col bagnato; inoltre si è vista già nelle prove libere una notevole tendenza al degrado. Ciò per via dell’asfalto molto abrasivo, ma anche della superficie sporca e poco gommata, fattore che la pioggia del sabato ha contribuito a non diminuire. Ci si aspetta infine che vengano effettuati due o tre pit-stop da ciascun concorrente: la strategia suggerita dalla Pirelli prevede i primi tre stint con le medie e un ultimo con le dure. Maurizio Voltini CircuitoSepang

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