Ayrton, 20 anni dopo

Ayrton, 20 anni dopo
Il nostro omaggio al grande campione brasiliano a 20 anni dalla scomparsa. I più belli articoli di Autosprint su di lui

Alberto Sabbatini

30.04.2014 ( Aggiornata il 30.04.2014 21:56 )

di Alberto Sabbatini Vent'anni fa e sembra ieri. Ayrton Senna è morto in questo 1 maggio, nel 1994, e venti anni dopo il mondo della F1 lo piange ancora e lo ricorda con affetto. Di Ayrton e della sua tragica morte oggi sappiamo tutto. Sappiamo di quello sterzo che si è rotto all'inizio della curva del Tamburello spendendolo contro il muro a 300 all'ora. Sappiamo di quel braccetto della sospensione divelto che come una lama mortale ha infilzato la visiera del casco devastandogli la testa. E sappiamo anche di quei progetti benefici milionari che aveva avviato per aiutare i bimbi indigenti del suo paese; progetti che fino al giorno della morte aveva tenuto gelosamente nascosti perché lo faceva per generosità, non per farsene vanto. La tragedia di Senna ancor oggi, a distanza di venti anni, resta il momento più nero dell’automobilismo. Più della morte di Jim Clark, più della scomparsa di Gilles Villeneuve, due che come Ayrton erano icone del nostro sport. Quello che rese estremamente tragico il dramma di Senna fu il fatto che la tragedia fu vissuta in diretta televisiva mondiale. Milioni di telespettatori videro la Williams rimbalzare contro il muro, restarono per lunghissimi secondi col fiato sospeso aspettando che Ayrton uscisse da solo dall’abitacolo; respirarono di sollievo per un attimo quando videro, qualche secondo dopo, la sua testa ondeggiare, come fosse sul punto di muoversi e saltar giù dall’auto distrutta. Invece, come scoprimmo poi tutti amaramente, quel movimento fu un riflesso muscolare, forse l’ultimo afflato di vita che stava lasciando il corpo di Ayrton. Fu una tragedia che segnò l’automobilismo e cambiò per sempre il mondo delle corse: i circuiti, le automobili, ma anche l’approccio degli stessi addetti ai lavori. Senna era l’ultimo cavaliere - ci piace usare questo termine così simbolico - di un automobilismo che apparteneva a un’altra epoca. Sulle imprese di Senna sono stati realizzati centinaia di articoli, libri, romanzi e film. Autosprint ha scritto tanto su di lui e nel link in fondo a questa pagina potete trovare una sezione speciale che abbiamo aperto per tutti voi con alcuni degli articoli più belli e significativi che il nostro settimanale ha pubblicato su Senna e che abbiamo voluto condividere con tutti voi sul web. Quello che ci manca davvero però di Senna è una sua personale autobiografia. Le sue idee, le sue motivazioni, le sue regole di vita, le opinioni e le passioni non raccontate da qualsiasi estraneo, ma da lui in persona. Non esiste un’autobiografia semplicemente perché Ayrton non ha mai avuto tempo per scriverla. Aspettava forse il giorno in cui avrebbe lasciato la F.1, le corse ed i circuiti. a qualcosa si poteva fare. Così l'abbiamo fatto noi per lui. E per voi.  Autosprint, come sapete, era molto vicino ad Ayrton. Da quando ha imparato l’italiano eravamo diventati - senza presunzione - una delle sue letture di riferimento. Perciò abbiamo voluto colmare quel vuoto che manca: abbiamo raccolto tutte le sue interviste, le dichiarazioni, le chiacchierate con lui pubblicate sul nostro giornale in quattordici stagioni di corse. E soprattutto le “colonne” di Senna su Autosprint. Lunghi ed esaurienti articoli in prima persona scritti di proprio pugno da Ayrton per i nostri lettori in cui si raccontava. Curiosità, aneddoti, riflessioni, emozioni, piccoli segreti svelati. C’è di tutto. Le abbiamo raccolte ed è nato un magazine esclusivo e speciale, interamente dedicato a Senna con l'immagine del suo bellissimo casco giallo in copertina. C'è anche un Dvd con la sua storia, e il racconto è affidato alla voce-guida di un altro grande cavaliere delle corse. Alex Zanardi. Quel magazine lo porteremo anche a Imola, nella settimana di tributi ad Ayrton che accenderanno la passione e il cuore di tutti i tifosi. È scritto in prima persona perché è Senna che parla. Per noi è una vera sorta di autobiografia non ufficiale di Ayrton. Parole che rilette a tanti anni di distanza restano ancora oggi una lezione di vita. E di corse. Il nostro personale modo di omaggiare Senna a vent'anni alla sua morte. Valeu Ayrton. Trovate qui la pagina con tutti gli articoli dedicati a Senna Qui sotto il trailer del nostro Dvd su Senna commentato da Zanardi

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