Mattiacci: no Le Mans, sì alla 3ª vettura

Mattiacci: no Le Mans, sì alla 3ª vettura
Il team principal di Maranello: “il mio mestiere è solo la F.1”

20.06.2014 ( Aggiornata il 20.06.2014 17:07 )

Dal nostro inviato in Austria: Alberto Antonini Marco Mattiacci è team principal Ferrari da un paio di mesi appena, e già gli sono ricadute sul capo, oltre alle responsabilità della squadra, le conseguenze delle “esternazioni” del suo presidente. L’intervista nella quale Luca di Montezemolo esprimeva il suo disappunto per l’attuale F.1 e il fatto stesso che Alonso fosse presente a Le Mans per dare il via, ha fatto pensare - non del tutto a torto - a una forma di pressione psicologica perché fossero accolte le istanze di Maranello. Pressato dai giornalisti, Mattiacci ha dovuto tornare sull’argomento in Austria: “Io credo che la Formula Uno sia un’ottima base, una piattaforma valida per tutto il mondo, proprio perché si articola su diciannove gare. Non vedo uno scenario con Le Mans, a parte il fatto che ci siamo stati e abbiamo vinto la Gt con la nostra 458. Ma la F.1 è la Ferrari e la Ferrari è la F.1 e io voglio lavorare con questo in mente”. Il team principal del Cavallino ha anche riconosciuto di essere ancora in contatto con Stefano Domenicali, il suo predecessore: “Credo che una qualità per un manager sia quella di saper ascoltare e fare domande. Per questo mi sento con Stefano prima di prendere le mie decisioni”. Se la Ferrari non pensa a istituire un programma Lmp1 a Le Mans, Mattiacci ha però ribadito la sua idea di introdurre una terza monoposto. In questo la Ferrari è totalmente isolata. Anche il suo cliente “preferenziale”, la Sauber, non è d’accordo. Ma il manager italiano insiste: “Crediamo che sia una buona idea che darebbe l’opportunità ai giovani piloti di mettersi in luce”. Intanto si intensificano i contatti fra Maranello e Gene Haas. Data per scontata la fornitura dei motori nel 2016, è più che probabile che Haas, rinunciando al contributo tecnico di Dallara, voglia approfittare di regole più concessive in materia di vetture “clienti” per utilizzare, fra due anni, una monoposto basata sulla Rossa del 2015. “Intanto - chiosa Marco Mattiacci - guardiamo in modo positivo al fatto che gli Stati Uniti, la più importante economia mondiale, stiano considerando con interesse la F.1. Abbiamo fatto progressi nella trattativa e potrebbero esserci decisioni nelle prossime settimane”.

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