Rosberg, una pole in sole tre curve

Rosberg, una pole in sole tre curve
Nico racconta quel giro magico. E spiega che la Mercedes a Silverstone è in grande vantaggio sugli altri

05.07.2014 ( Aggiornata il 05.07.2014 20:37 )

Nico Rosberg è categorico e anche euforico. “Ho conquistato la pole position nelle ultime tre curve”, racconta. La sua pole a Silverstone è arrivata in modo rocambolesco, all’ultimo istante, su una pista umida con le slick, dopo che nella prima parte del giro era stato nettamente più lento a causa dell’asfalto umido e aveva anche riposto ormai le speranze. Se potesse dire veramente tutto ciò che pensa, Rosberg scoppierebbe a ridere per la soddisfazione pensando che Hamilton, partito dai box subito davanti a lui, si è arreso, ha sbagliato e pensando che la pista era troppo bagnata per migliorare i tempi, e ha rinunciato al giro. Mentre lui, credendoci e tirando fino all’ultimo metro, è andato a fare la pole in casa del “nemico”. Relegandolo in terza fila. “All’inizio dell’ultimo giro, quello decisivo - spiega Rosberg - mi sono trovato a entrare in pista proprio dietro Lewis, e mi sono depresso: pensavo che stando nella sua scia non sarei riuscito a guidare col giusto ritmo, ma non avevo scelta ormai. Ero lì e dovevo provarci. Poi Hamilton ha commesso un errore alla curva 4, ha rinunciato a finire il giro e io invece ho continuato a spingere... Non ero sicuro bastasse, ma dovevo provarci”. Ma non è stato così semplice in realtà. Perché la pista nel primo settore era umida e Rosberg aveva le slick. “È stata una situazione pazza e incredibile. D’altronde se non ci provi, non puoi mai sapere... Comunque quell’ultimo giro, all’inizio, è partito proprio male: prima Hamilton davanti, poi la pista umida. Ma sapevo che nel giro precedente ero stato abbastanza lento (nel primo tentativo Rosberg aveva fatto 1’39”426 e Hamilton 1’39”232, ndr) per cui mi bastava poco per fare meglio. Se anche andavo piano nei primi settori bagnati, avrei avuto le ultime curve asciutte per recuperare e migliorare il mio tempo. Ed è quello che ho provato a fare. Fino agli intermedi ero in ritardo, in forte ritardo. Poi ho rischiato il tutto per tutto nelle ultime tre curve che speravo essere completamente asciutte e ho recuperato tutto il distacco facendo la pole. È fantastico quando tutto esce nel modo giusto”. Nico, a parte la soddisfazione della pole a casa del nemico Hamilton, è gasato pensando al fatto che si trova nelle migliori condizioni per vincere la gara. “È un’ottima cosa che lui parta soltanto in terza fila. Ma sono sicuro che nel giro di poco risalirà abbastanza in fretta e me lo troverò alle calcagna perché questa pista sembra fatta su misura per le nostre macchine. Più dell’Austria. Però io rispetto a lui mi trovo nella condizione ideale per vincere. Ho un grande vantaggio nel partire dalla pole e lui solo dal sesto posto, e devo sfruttarlo”. Alberto Sabbatini

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