Per Mattiacci, serve la mentalità di Alonso

Per Mattiacci, serve la mentalità di Alonso
Sottolineate certe scelte aggressive, come la partenza con le gomme hard e poi il passaggio a una sola sosta

06.07.2014 ( Aggiornata il 06.07.2014 23:28 )

Dopo la gara agrodolce di Silverstone, Marco Mattiacci (che in foto vediamo in occasione dei festeggiamenti a Massa per il 200° GP) ribadisce il concetto che serva una mentalità aggressiva: «In questo momento la notizia migliore è che Kimi sta bene, anche se l’impatto con le barriere è stato molto forte e, per le contusioni riportate, ora ha bisogno di riposare per rimettersi in forma per la prossima gara. Dopo il risultato ottenuto in qualifica eravamo consapevoli di trovarci di fronte ad una gara in salita, ma sapevamo anche che il nostro passo poteva permetterci di tentare una rimonta verso la zona punti. In questo Fernando non ha deluso le aspettative, rendendosi protagonista di una serie di sorpassi da manuale, e penso che con qualche problema in meno e senza la penalità della partenza si sarebbe potuto spingere oltre il sesto posto. La sua grande rimonta è l’ennesima dimostrazione di una mentalità estremamente aggressiva, la stessa che dobbiamo mantenere per il resto della stagione». Se Mattiacci ha affrontato l’aspetto psicologico e sportivo, Pat Fry si riserva quello tecnico ma sottolineando pure lui certe scelte aggressive, appunto: «Prendendo il via dalla sedicesima e diciottesima posizione oggi abbiamo optato per una partenza con mescola Hard per tentare una strategia più aggressiva. L’obiettivo, dopo un primo breve stint, era quello di passare a quella più morbida – e più performante – per il resto della gara. Kimi ha fatto una grande partenza, rimontando diverse posizioni in poche curve, ma purtroppo il suo incidente gli ha impedito di dimostrare di più. Fortunatamente ora sta bene, sembra non aver subito lesioni gravi e questo è ciò che conta. Dopo la neutralizzazione abbiamo avuto modo di riflettere con Fernando e abbiamo scelto di montare pneumatici Medium fino a fine gara, con una strategia impostata su una sola sosta. A dispetto delle difficoltà che si è trovato a dover gestire, Fernando ha dato un’ulteriore prova del suo grande talento, sia in attacco che in difesa. In alcuni momenti della gara non è mancata un po’ di frustrazione, comprensibilissima da noi tutti che come squadra vorremmo mettere a disposizione sua e di Kimi una vettura più competitiva e per questo motivo continueremo a dare il massimo».

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