Alla vigilia del primo
incontro tra Ecclestone ed i rappresentanti di quattro team (Popularity Working Group) per valutare proposto in merito al futuro della Formula Uno,
Niki Lauda in un intervista rilasciata alla
Gazzetta dello Sport ha illustrato soluzioni che potrebbero essere messe in atto in tempi brevi per
ravvivare l’interesse del pubblico. Ad iniziare dal problema degli
spettatori nei circuiti, che in alcuni casi hanno disertato gli eventi.
«A Hockenheim la colpa è stata degli organizzatori – ha spiegato
Lauda -
dei biglietti troppo cari. In Austria, Dieter Mateschitz ha puntato sulla pubblicità nelle radio, ascoltatissime dai giovani. Ed ha applicato la politica delle compagnie aeree low cost che io ben conosco: prezzi bassi per riempire, invece di pochi posti carissimi e tante sedie vuote». Lauda ha le idee chiare anche su come migliorare lo show in pista: «
Non bisogna interferire troppo con penalizzazioni stupide e ripetute. Poi c’è il suono basso che una parte, diciamo tradizionale, dei tifosi critica. Come Mercedes, abbiamo promesso a Ecclestone un ulteriore tentativo con una soluzione che...alzi il volume».
Infine l’argomento “giovani”.
«I giovani di oggi vogliono stare in spiaggia con gli amici e vedersi il gran premio sull’i-Pad – spiega
Lauda -
ma allo stesso tempo bisogna ricreare in loro l’interesse per la F.1. Il pubblico non vede più i piloti come eroi. Una disaffezione non facile da risolvere».
Roberto Chinchero